Venezia, primi due punti di penalizzazione. E Corvezzo precisa: “Sono solo un mediatore…”

Condividi

Fonte: Gazzettino, edizione di Venezia/Corriere del Veneto, edizione di Venezia

La recidiva costa caro al Venezia che, nella migliore delle ipotesi, partirà con una grossa penalizzazione nel prossimo campionato di Lega Pro. Ieri, infatti, il Tribunale nazionale della Figc ha inflitto un -2 al club arancioneroverde, tre mesi e mezzo di inibizione al presidente Yury Korablin e un’ammenda di 500 euro alla società. Una punizione pesante, soprattutto perché riferita non alla domanda d’iscrizione ampiamente incompleta presentata il 30 giugno, bensì alle stesse inadempienze che nell’ultimo campionato erano già state sanzionate con un -3 e l’inibizione fino al 19 agosto per Korablin. «La Procura federale dopo al deferimento del 4 giugno attesta in modo inequivocabile che il Venezia non ha depositato alla Covisoc entro il 16 aprile la dichiarazione attestante l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps sugli stipendi dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità da settembre a dicembre 2014». A questo -2 seguiranno altri punti di penalità per non aver presentato la fedejussione da 400 mila euro e per il mancato pagamento di stipendi, contributi e ritenute di marzo-aprile, oltre a un’ammenda per il mancato pagamento dell’Iva.

«Non faccio parte dell’operazione. Sto solo fornendo una consulenza». Renzo Corvezzo esce allo scoperto, ma per specificare il suo ruolo nella compravendita del Venezia. «Un gruppo di imprenditori italiani, di cui due veneti, che agisce sia in Italia che all’estero – spiega l’ex patron del Treviso Calcio e imprenditore vinicolo – mi ha chiesto una consulenza per il possibile acquisto del Venezia. Io sono del territorio e sono stato ben felice di dare una mano, oltre che dare un suggerimento. Ma non faccio parte direttamente dell’operazione, sono soltanto un consulente che ha provato a indirizzarli nel modo giusto». L’ex presidente dei biancocelesti della Marca non è dunque interessato direttamente all’acquisto della società arancioneroverde, ma sta accompagnando nelle trattative una delle cordate interessate. Nel gruppo non vi sarebbero, in ogni caso, i suoi partner che lo scorso anno tentarono di acquisire il Mantova. «Esposito? Lo conosco, ma non è lui a far pare di questa operazione, sono imprenditori ben più grossi e facoltosi – aggiunge Corvezzo – Non so se riusciranno a salvare il Venezia, purtroppo siamo partiti molto tardi e penso sia difficile mettere in piedi una trattativa di questa portata in pochi giorni». Va detto, però, che dopo un primo incontro nello studio dell’avvocato Fausto Baratella, non c’è stato più alcun passo. «Ci hanno chiesto di poter esaminare i documenti contabili – riferisce il legale incaricato dal presidente Korablin della trattativa – e noi li abbiamo messi a disposizione per visionarli». Ma ieri in sede del Venezia, dove i documenti sono disponibili, non s’è visto nessuno. E presso lo studio dell’avvocato non è arrivata alcuna proposta formale d’acquisto. «Sono qui che aspetto» dice il legale riferendosi non solo alla cordata che ha scelto di farsi consigliare da Corvezzo, ma anche al secondo soggetto che pare interessato e che forse nella giornata di oggi potrebbe essere ricevuto da Baratella. Ma il tempo ormai è agli sgoccioli, come sottolinea lo stesso Corvezzo. «Se Korablin mi avesse detto qualcosa a gennaio o a febbraio, a quest’ora il Venezia sarebbe sicuramente salvo, adesso sinceramente non sono così fiducioso». Intanto la società ha ottenuto la rateazione in 24 mesi del versamento dei contributi Inps, primo passo per riuscire a mantenere la Lega Pro.




Commenti

commenti

About Gabriele Fusar Poli


WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com