Venezia, fondo inglese interessato all’acquisto in extremis? Ma ci sono già tre cordate pronte per la serie D…

Condividi

Fonte: Corriere del Veneto, edizione di Venezia

Un tentativo in extremis per il Venezia. Proprio sul filo di lana, si rifà avanti la cordata che fa riferimento alla Dinamica Consult. Dopo essere sparita per giorni, ieri sera la società di intermediazione ha chiamato l’avvocato Fausto Baratella, incaricato dal presidente Yuri Korablin di vendere il club, dicendosi pronta all’acquisto. «Mi è stato chiesto un appuntamento per formalizzare la proposta. E’ la cordata rappresentata dalla Dinamica Consult — riferisce il legale — ma non più da Renzo Corvezzo». D’altra parte, l’ex presidente del Treviso ancora giorni fa aveva dichiarato al Corriere del Veneto di essere stato coinvolto solo come consulente esterno. La trattativa, dunque, prosegue con la società di intermediazione, dietro la quale sembra ci sia un fondo inglese con un imprenditore romano indicato come futuro presidente della nuova società. Ma per salvare il Venezia in Lega Pro le tempistiche sono risicate. «Ci dobbiamo aggiornare a domani (oggi per chi legge, ndr ), forse già per fissare un incontro in giornata», aggiunge l’avvocato Baratella. La società dovrà presentare non solo la proposta formale d’acquisto, ma anche dimostrare entro lunedì di aver versato la fideiussione e di avere le carte in regola per coprire i due milioni di euro di pendenze e avere la disponibilità finanziaria per affrontare la nuova stagione. L’ultimo appello scade alle 19 di martedì, ma per quella data l’eventuale cordata dovrebbe aver già espletato tutte le pratiche di compravendita e versato le somme necessarie. «Devo avere modo di verificare il versamento della fideiussione e la disponibilità effettiva dei mezzi finanziari. Poi – spiega Baratella – va steso il contratto di compravendita, firmato davanti a un notaio». Tutto in una giornata sola, per essere pronti martedì (entro le 19) a chiedere la riammissione alla Lega Pro tramite ricorso. L’esclusione è stata infatti sancita dalla Covisoc nella riunione di venerdì e ieri mattina la società arancioneroverde ha ricevuto la comunicazione ufficiale con il dettaglio delle inadempienze. Se questo tentativo in extremis dovesse fallire, è pronto il «piano B»: una volta abbandonato al suo destino il Venezia di proprietà russa (con il fallimento dietro l’angolo) si punta su una nuova compagine da iscrivere in serie D. E ci sarebbero già tre i gruppi, locali e non, interessati a ripartire. Si parla di due cordate di imprenditori veneziani, uno dei quali molto vicino al sindaco Luigi Brugnaro (e la probabile presenza di Vincenzo Marinese). Proprio il sindaco dovrebbe farsi garante della rifondazione del club presentando alla Figc formale richiesta di iscrizione alla Serie D in sovrannumero. Ma ci sarebbe anche una terza cordata, composta da imprenditori americani intenzionati a investire su un Venezia tutto nuovo. Una prospettiva, quella di una ripartenza dalla D, auspicata anche dai tifosi che attraverso l’associazione VeneziaUnited hanno inviato un comunicato chiedendo di seguire questa strada.




Commenti

commenti

About Gabriele Fusar Poli


WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com