Venezia, Perinetti: “Più essenziale recuperare tifosi, passione e territorio che un bomber da 20 gol! E Dell’Andrea…”

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Fonte: Gazzettino, edizione di Venezia

«Convinto dalla serietà del progetto, parto da zero, non ho ancora vinto la serie D e la mia carriera non conta nulla. Punto su Paolo Favaretto perché conosce tutto di Venezia e della categoria, è un tecnico preparato, modesto e determinato. Insomma l’uomo giusto per recuperare in fretta il ritardo con cui partiamo». Accantonate Roma, Napoli, Juventus, Siena, Bari e Palermo, le idee del neo ds arancioneroverde Giorgio Perinetti sono chiare almeno quanto sono grandi le sue motivazioni. «Ho voluto fortemente il Venezia americano, di sicuro nella prima decade di agosto il presidente James Daniels illustrerà il piano sportivo e, immagino, sul brand Venezia. Alle spalle c’è lo studio legale Tonucci, a me salire quelle scale dà un senso di sicurezza e prospettive. Ho un triennale proprio per questo, ma se fallissi nulla vieta alla proprietà di cacciarmi dopo due anni». Perinetti indica Altovicentino e Delta Rovigo come squadre da battere, senza scordare la Triestina. «Avevo altre proposte da categorie superiori, ma ho fatto questa scelta per una questione di «sensibilità sportiva»: tre fallimenti in 10 anni sono troppi, significa che a Venezia bisogna recuperare il territorio, i tifosi e la passione. Tutti elementi essenziali più di un bomber da 20 gol: una società non può vincere senza un ambiente positivo al suo fianco».  Oggi il Venezia inoltrerà via pec a Figc e Lnd la richiesta di ammissione alla D. Intanto nella costruzione della rosa il ds (assistito nello scouting dal suo braccio destro Giampaolo Marcheggiani) deve fare i conti con l’obbligo di schierare sempre nei 90′ un classe ’97, due ’96 e un ’95. «I giovani con me hanno avuto spazio anche in A. Ce ne serviranno almeno 10, ne useremo uno in porta, due come terzini, uno a centrocampo. Prima di cercarne altri è giusto che Favaretto visioni quelli del vivaio per il suo 4-3-1-2 o 4-3-3. Dell’Andrea al Padova? Poteva essere importante, però siamo contenti di aver evitato lo sciacallaggio e speriamo di far pentire chi è andato via».




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