Udinese-Padova, Giaretta: “Non è un problema nostro, è la Questura che si è messa in mezzo. Ma…”

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Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli

Non è stato ancora sciolto il nodo legato all’amichevole di mercoledì nel rinnovato stadio Friuli con l’Udinese, che resta in forte dubbio. L’inghippo sta nel fatto che quel giorno, oltre al test con i biancoscudati alle 20.30, i friulani hanno in programma alle 18 un’altra amichevole con la Spal, che era prevista originariamente per mercoledì 29 luglio e che è slittata appunto di una settimana. E alla luce degli scontri tra tifosi biancoscudati e spallini andati in scena a Calalzo otto giorni fa, con tanto di due ultras del Padova denunciati, la questura di Udine è intervenuta. Oltretutto anche tra tifosi friulani e biancoscudati non correre buon sangue: nella stagione 1987-1988, gara di Coppa Italia all’Appiani, c’erano stati tafferugli con le forze dell’ordine nel momento in cui gli ultras del Padova avevano cercato di raggiungere la curva sud che ospitava i sostenitori dell’Udinese. Eloquenti le parole del direttore sportivo friulano Cristiano Giaretta: «Non è un problema nostro, è la questura che si è messa di mezzo. Già consideravano a rischio Udinese-Padova tanto che si è deciso di non farla a Lignano, e in più c’è l’aggravante di quanto è accaduto tra tifosi padovani e spallini». È stata confermata la partita con la Spal? «Non ci sono problemi tra Udinese e Spal come tra Udinese e Padova». Possibile che mercoledì giochiate solo l’amichevole con gli estensi? «No, abbiamo bisogno di disputare un’altra partita».




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