Live 24, Padova-Campodarsego 6-0: si chiude il sipario sul ritiro di Pieve di Cadore

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Ore 22.20 – Coppa Italia, fischio finale: Cittadella-Potenza 15-0.

Ore 21.20 – Coppa Italia, fine primo tempo: Cittadella-Potenza 5-0.

Ore 21.00 – Coppa Italia, nel pomeriggio l’Alessandria ha battuto 2-0 l’AltoVicentino.

Ore 20.30 – (Il Piccolo) Si chiude 1-1 a Mogliano Veneto la prima amichevole stagionale dell’Unione Triestina 2012, che pareggia con il Mestre, prossima avversaria in campionato. Una prova di carattere per la squadra di Masitto, che ha brillato soprattutto sotto l’aspetto fisico: se per gran parte del match si sono fatte sentire le gambe pesanti della preparazione e non si è creato molto, nel quarto d’ora finale la Triestina 2012 non solo ha trovato il pareggio, ma ha colto tre pali e sfiorato la vittoria. Una nota positiva per una squadra praticamente tutta nuova. La squadra di Masitto all’inizio si schiera con un 4-2-3-1: davanti a Di Piero, la coppia centrale Piscopo-Pramparo, mentre i terzini sono i baby Crosato e Ciave. In mezzo al campo Pettarin e Migliorini, con pacchetto offensivo composto da Baggio, Morelli e Kabine dietro a Zubin. L’Unione 2012 mostra un discreto possesso palla, ma la prima parata importante è di Di Piero. Miani subentra a Crosato, vittima di un lieve risentimento, mentre regna un grande equilibrio e le occasioni latitano. Nella ripresa subito dentro Solinas, Zanardo, Battaglini, Beghin e Spadari. La squadra si ridisegna con un 4-3-3: Beghin e Piscopo centrali, Pramparo a sinistra e Miani a destra in difesa. A centrocampo Spadari con Migliorini e Battaglini, davanti Zanardo punta con Morelli e Solinas esterni. Una manciata di minuti e c’è spazio anche per Zottino al posto di Migliorini. La partita si vivacizza nella mezzora finale: il Mestre passa in vantaggio al 21’ su un calcio di punizione di Busetto. Ma il quarto d’ora finale è tutto targato Unione 2012: prima Zanardo tira sulla barriera una punizione dal limite, quindi Beghin coglie il palo, la palla rimbalza su un difensore e colpisce nuovamente il montante. Finalmente al 40’ il pareggio con una stupenda rete del giovane Solinas, che intercetta palla a centrocampo, punta in avanti e da fuori area pennella un pallonetto perfetto. Ma l’Unione 2012 non si ferma: Zanardo sfiora il raddoppio con un tiro da fuori area, poi su punizione Kabine coglie un altro clamoroso palo.

Ore 20.00 – (Alto Adige) E’ arrivato il momento di fare sul serio. Questa sera, con inizio alle ore 20,30, l’Alto Adige di mister Stroppa scenderà in campo a Matera nel primo turno della Coppa Italia – Tim Cup. Turno che si gioca con la formula dell’eliminazione diretta (previsti eventuali supplementari e calci di rigore), chi vince affronterà domenica prossima il Pescara. Si gioca in terra lucana ed i riflettori dello stadio “XXI settembre” illumineranno lo stato di forma di due compagini appena reduci dalle fatiche del ritiro precampionato. Carichi di lavoro non ancora completati ma interrotti dalle esigenze di un calendario che ha fissato la prima data fin troppo presto. Una decisione che ha spiazzato un po’ tutti ed anche l’organizzazione logistica biancorossa, tanto che la comitiva ha potuto raggiungere la “città dei sassi” in pullman, il cui itinerario ha previsto due tappe (Cesena e Pescara). Con queste premesse va da se che per i biancorossi il match “tricolore” non rappresenta altro che un momento di avvicinamento al campionato. “Quello che viene viene!” aveva anticipato mister Stroppa nelle dichiarazioni rese nel vernissage di venerdì, questo non perché si voglia snobbare l’appuntamento ma perché è giusto dire che la condizione di forma di Coser e compagni è ancora lontana da quella ideale. Le quattro amichevoli di luglio hanno contributo a saggiare uomini e schemi, ma non hanno certamente potuto definire la reale composizione dello scacchiere che, dal prossimo 6 settembre, sarà srotolato in campo per l’avvio del campionato. Dopo le “grandi” Verona, Sassuolo, Bologna e Spezia, finalmente per l’Alto Adige c’è la possibilità di misurarsi con una avversaria di pari livello. Per il secondo anno consecutivo, difatti, il Matera si presenta ai nastri di partenza del girone C della Legapro. Nello scorso campionato i lucani si sono resi protagonisti di un percorso esaltante che li ha portati a disputare la semifinale playoff, persa contro il Como. Il Matera, affidato alle cure del nuovo mister Davide Dionigi, riparte con rinnovato slancio, ambizioni e con un organico di tutto rispetto, potendo vantare giocatori d’esperienza come Gammone, De Rosa, Armellino, Zanchi e Ingrosso. In casa biancoazzurra il morale è alto dopo la decisione della Corte d’Appello che ha ridotto da 4 a 2 i punti di penalità da scontare nel prossimo campionato. L’undici biancorosso che incrocerà i tacchetti con i lucani, rimarrà nei pensieri di mister Stroppa fino a qualche ora prima dell’inizio del match. Di certo non saranno della partita il difensore Crovetto che è in attesa del transfer, lo squalificato centrocampista Lima e l’infortunato attaccante Gliozzi. Alto Adige e Matera si erano già affrontate in Coppa, due estati orsono, nel match che si disputò al Druso e che registrò la vittoria dei biancorossi per 2 a 0 grazie alle reti di Ekuban e Vassallo. Intanto l’ex vice-capitano dell’Alto Adige Alessandro Campo il cui contratto con la squadra biancorossa è scaduto lo scorso giugno, da domani si allenerà con la Virtus don Bosco al campo dell’Internorm Arena. Il giocatore piemontese di nascita ma bolzanino di adozione è in attesa di una sistemazione in Lega pro e in attesa di una chiamata vuole mantenere la condizione.

Ore 19.30 – (La Provincia Pavese) Battere oggi il Poggibonsi vuol dire non solo approdare al secondo turno di Tim Cup, ma anche guadagnarsi la possibilità di misurare la propria forza affrontando una formazione di serie B come il Latina. Proprio quel test con squadre di categoria superiore che al Pavia è venuto a mancare con l’amichevole saltata contro l’Atalanta, che tra l’altro portava con sè un gustoso aneddoto: l’ultima gara precampionato tra azzurri e bergamaschi risale a dodici anni fa e l’Atalanta vinse 2-0 al Fortunati con una doppietta proprio di Michele Marcolini, ora sulla panchina del Pavia. «E’ vero – ricorda l’allenatore azzurro – un gol lo segnai in scivolata». Ma veniamo alla gara di oggi (fischio d’inizio alle ore 18 al Fortunati) che vale appunto l’accesso al secondo turno di Tim Cup. L’avversario è quel Poggibonsi che nella passata stagione ha conteso fino all’ultimo la promozione dalla D alla Lega Pro al Siena, ma che solo lunedì scorso ha cominciato la preparazione col nuovo allenatore Marco Ghizzani e nel frattempo ha perso delle pedine importanti. «La differenza è notevole, certo, ma io dall’inizio del ritiro voglio dalla squadra la stessa attenzione e applicazione nel fare le cose, a prescindere dall’avversario – dice Marcolini – il Pavia non deve prendere questa gara alla leggera. La Coppa serve d’altronde anche per dare intensità e importanza alle gare in vista del campionato». E’ il debutto stagionale in una gara ufficiale. «E’ stata la prima settimana nelle quale abbiamo lavorato con un obiettivo ben definito – spiega il mister – la squadra deve mostrare di aver fatto dei passi avanti rispetto alle gare precedenti. E’ una partita da preparare con la massima attenzione». Si preannuncia, a giudicare dalla prevendita, anche un buon afflusso di pubblico e d’altra parte c’è la curiosità del tifo azzurro di vedere la nuova squadra: «Spero che venga più gente possibile e che si crei entusiasmo», dice Marcolini. Che riguardo alla formazione tiene nascoste le carte. Indisponibili per squalifica Angelotti e per infortunio Siniscalchi, Abbate e Ferretti, il 3-5-2 scelto dal mister come modulo base dovrebbe prevedere, davanti a Facchin, Andrea Cristini, Biasi e Malomo. A centrocampo, con La Camera in regia affiancato da Rosso o Alessandro Marchi e Bellazzini, dovrebbero agire sulle fasce Ghiringhelli a destra e Martin a sinistra. Davanti Cesarini, Soncin, Mattia Marchi e Del Sante si giocano due maglie. Quanto al Poggibonsi, ha appena annunciato l’ingaggio del centrocampista offensivo Cecchi dopo quello del bomber Zuppardo ma è una formazione ancora in costruzione. I biglietti per assistere alla partita si possono acquistare dalle 15 alle 18.45 nella nuova biglietteria a fianco al Tiro a segno. Il costo è 5 euro per la curva sud (così come per la curva nord, destinata agli ospiti) e di 10 per le tribuna rossa e azzurra. I distinti resteranno chiusi.

Ore 19.00 – (Gazzetta di Mantova) Nei prossimi giorni il Mantova continuerà a muoversi sul mercato con un duplice obiettivo: cedere i giocatori che non rientrano nei piani tecnici e completare la rosa con l’ingaggio di un portiere di esperienza. Nella lista dei partenti rimangono il centrocampista Uliano e l’attaccante De Respinis, rientrati all’Acm dopo i rispettivi prestiti. Saranno invece liberi di trovarsi una collocazione i 20enni Marangi e Manarin, che erano stati aggregati in ritiro in prova. Per quanto riguarda l’ingaggio del portiere, il Mantova non ha fretta ma si sta muovendo su obiettivi importanti. Sul taccuino del ds Pelliccioni sono segnati, per ora, tre nomi: l’ex Acm (era in Primavera ai tempi della B) Alex Valentini, che ha 27anni ed è rientrato allo Spezia dopo una stagione al Cittadella (23 gare in B); il 37enne Nicolas Bremec, reduce da un campionato in B (20 presenze con il Vicenza); il 36enne Vlada Avramov, da tanti anni in A e reduce da un torneo con una sola presenza nell’Atalanta.

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Salta Riccardo Cocuzza? Nessun problema, perché il nuovo Pordenone ha cambiato marcia anche sul mercato. In tasca aveva già l’alternativa, che se possibile va a superare le aspettative riposte nella prima scelta. Il Pordenone, infatti, è vicinissimo a Luca Cattaneo, centrocampista offensivo del Bassano. Grande protagonista della passata stagione, ha messo a referto 31 presenze con il club di Renzo Rosso (Diesel abbigliamento) andando a segno 7 volte. È lui il profilo che il Pordenone stava seguendo senza far rumore. Cattaneo è il classico jolly che può coprire l’intera fascia sinistra. Mobile da centrocampista, è in grado di proporsi anche in zona gol. Ad eccezione dell’annata 2012-2013, nelle ultime 5 stagioni è sempre andato a segno in Legapro. Il giocatore originario di Porlezza, sponda italiana del lago di Lugano, può aggregarsi al ritiro neroverde di Arta Terme già nei prossimi giorni, per un’operazione che lo staff pordenonese ha concluso senza tanti proclami. Un affare già definito è anche quello che riguarda l’italo-brasiliano Caio De Cenco.  Già aggregato alla truppa di Tedino, de Cenco ha detto sì al Pordenone in poche ore, archiviando così l’esperienza al Pontedera. Sarà lui la punta titolare di Bruno Tedino, in attesa di quel colpo che – se dovesse arrivare – sarebbe in programma per le ultime ore di mercato. Cosa manca, ora, al Pordenone? È il centrocampo, il reparto che più necessita di interventi. Per questo si punta su Alessandro Pederzoli (centrocampista del Pavia, ex Ascoli, classe 1984) ed Eugenio Togni (mediano brasiliano ex Pescara in serie A, l’ultima stagione alla Spal). Più possibilità per il primo, al momento. In attesa anche Jacopo Fortunato, neroverde che potrebbe essere confermato. In serie D, invece, la Sacilese prosegue il pressing nei confronti di Andrea Migliorini e smantella la pista Maccan. L’ex capitano del Pordenone sembra infatti dirottato verso piazze più importanti, come Rovigo, Piacenza o Venezia.

Ore 18.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il primo a uscire è Gianfranco Fonti, appare abbastanza soddisfatto della prova dei suoi ragazzini. «Non potevamo venire a competere in intensita con una squadra come il Pordenone – inizia il tecnico – Abbiamo tanti ’98 in squadra. Comunque non abbiamo sfigurato. Ho cominciato con un 4-3-1-2 e nella ripresa siamo passati al 4-2-3-1. Ovvio che dipendiamo molto dai nostri giocatori più esperti (De Checchi, Perosin, Zecchinato, ndr). Saranno loro a dover dare una grossa mani agli under che giostreranno al loro fianco. Non dimentichiamo inoltre che non avevamo a disposizione tre elementi come Bressan, Valeriano e Pittarello. Se lavoreremo bene potremo prenderci le nostre soddisfazioni».
Esce poi Bruno Tedino, moderatamente soddisfatto della prima vera uscita dei suoi ramarri. «Stiamo progresivamente migliorando – dice l’ex tecnico della nazionale under 17 – Il gruppo è buono, la location ad Arta Terme ottima. Mi ha sorpreso positivamente l’affluenza dei nostri tifosi. Avere tanto supporto anche lontano dalla città fa piacere e ci aiuta a sopportare la fatica della preparazione. Ho visto buoni movimenti nella prima frazione. Nei primi 15′ della ripresa ci siamo distratti e il Monte ne ha subito approfittato. Sorpresa Buratto? Non direi, è un ottimo atleta molto duttile. Il gol più bello? Quello di De Cenco che ha fatto un grande gesto atletico e tecnico. ma questo non è merito dell’allenatore». Ha esordito Pasa nella ripresa. «Simone ha dimostrato di avere i piedi buoni. la condizione è approssimativa. Vedrete il vero Pasa fra un mese».

Ore 17.50 – (Messaggero Veneto) Mentre il Pordenone si allena, e gioca, sul campo di Arta Terme, la società lavora sul mercato e con un certo profitto. I “ramarri” hanno piazzato un gran colpo: preso Luca Cattaneo, classe ’89, ala la scorsa stagione al Bassano (con serie B sfiorata), autore di 8 gol in 36 presenze. Il giocatore firmerà nei prossimi giorni un contratto biennale. Lo farà al suo arrivo in città, previsto per mercoledì, quando cioè la squadra scenderà dal ritiro in Carnia. Non è arrivato quindi Riccardo Cocuzza (’93), anche lui esterno offensivo, che ha rifiutato la proposta dei “ramarri”: l’ha ritenuta bassa. Il campo darà la sua risposta, questo è sicuro, però è molto probabile che il Pordenone ci abbia guadagnato. Cattaneo è un giocatore di livello assoluto per la categoria, è un professionista serio, che ha vissuto una stagione strepitosa peraltro nel ruolo in cui lo impiegherà Tedino: ala del 4-2-3-1, con licenza di saltare l’uomo e puntare la porta. Cattaneo, comasco di Porlezza – località sul lago di Lugano –, prima di Bassano aveva giocato col Savona in Lega Pro per 4 stagioni. Completato ormai il reparto offensivo (può arrivare, forse, ancora un bomber), la società ora si concentra su centrocampo, soprattutto, e difesa. Per il primo reparto tre i top nel mirino: Pederzoli (’84) del Pavia, Mandorlini (’88, ex Spal) e Togni (’82, ex Arezzo). Se per quest’ultimo ormai si è lasciato perdere, per il lombardo si è a buon punto. Col giocatore c’è l’accordo, ora bisogna risolvere il rapporto col Pavia. Le parti sono ancora legate per un altro anno: si confida di trovare una soluzione nei primi giorni della prossima settimana. Per Mandorlini c’è un discorso diverso, visto che il giocatore è svincolato. Si cerca di avanzare un’offerta di suo gradimento per poterlo così ingaggiare. Reparto difensivo: Marchi (’91) del Como sta temporeggiando. Dopo un campionato trascorso a lottare – e poi a conquistare – la serie B, il centrale vorrebbe aspettare ancora per approdare in un team di Lega Pro da fascia alta. Il Pordenone sta per dare il suo ultimatum, anche perché di pari ruolo forti sul mercato ce ne sono tanti.

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Il risultato, che è sempre la cosa più significativa: vittoria per 5-2. Il resto, poi, che assume un significato importante. Il nuovo Pordenone gioca, pratica un calcio offensivo e, in particolare, diverte e si diverte. Si vede la mano di Bruno Tedino nei “ramarri”, si percepisce questo nel test vittorioso di Arta Terme col Montebelluna, valida compagine di serie D. Alla seconda uscita assoluta, la prima impegnativa dopo quella con il Cedarchis, i neroverdi, dopo un brivido a inizio ripresa, vincono e lo fanno con un 4-2-3-1 propositivo, un altro atteggiamento dopo anni di calcio speculativo. In attesa del ripescaggio, atteso per martedì, si può dire che questa squadra ha i mezzi per fare bene in Lega Pro. Nel test vanno a segno Finocchio e Buratto – doppietta per loro – e De Cenco, il bomber brasiliano appena arrivato, che si presenta con un eurogol di sinistro al volo. Lati positivi. Tedino parte con Tomei in porta, centrali Stefani (capitano) e Ingegneri, sugli esterni Cosner e De Agostini, in mezzo ci sono Buratto e Castelletto, mentre davanti, dietro l’unica punta Strizzolo, agiscono Filippini, Finocchio e Valente. E’ la formazione tipo, per ora. Che comincia subito a fare la gara. Si prende la palla e si decide cosa fare. Le punte cercano tra loro il dialogo e, in particolare, i terzini, che già corrono parecchio, si sovrappongono all’ala e vanno al cross: novità assoluta per il gioco dei neroverdi. E’ spingendo che arrivano i gol: al 10’ il primo di Buratto, a segno con deviazione su piazzato di Filippini. Quindi il bis di Finocchio, prima grazie a una verticalizzazione di Buratto, poi con un rigore procurato da lui stesso dopo un contropiede. Nella ripresa, il quarto e il quinto gol: ancora Buratto, che risolve una situazione da corner, quindi la grande rete di De Cenco. Le buone cose, oltre alla voglia di fare la partita, sono un incisivo Finocchio, i due fluidificanti e Buratto, onnipresente e sempre con la gamba giusta e l’idea perfetta. Da migliorare. Il primo quarto d’ora della ripresa: complice qualche cambio, oppure il facile 3-0 dei primi 45’, la squadra molla e subisce nel giro di 3’ i due gol di Zecchinato. Uno arriva da contropiede, l’altro da palla inattiva: situazioni evitabili. Così il tecnico Tedino a fine gara. «Molto bene l’inizio della gara – afferma –, ho visto buone trame e un gioco vivace. Abbiamo mollato in apertura del secondo tempo, però ci siamo ripresi e abbiamo chiuso alla grande». Tanta gente sugli spalti: 150 persone circa. Un buon attaccamento al pronti, via.

Ore 17.00 – Fischio finale: Padova-Campodarsego 6-0, doppiette per Ilari ed Altinier e reti di Cunico ed Azzi.

Ore 15.00 – Inizia a Pieve di Cadore Padova-Campodarsego.

Ore 14.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Con l’arrivo di Cernuto oggi pomeriggio saliranno a 22 i giocatori a disposizione del tecnico Paolo Favaretto a Piancavallo. Questa la rosa attuale. Portieri: Andrea Barbazza (’98), Riccardo D’Alessandro (’96, Akragas). Difensori: Daniel Beccaro (’93, Real Vicenza), Riccardo Busatto (’93, Arzachena), Michael Cantini (’97, AlbinoLeffe), Francesco Cernuto (’92), Lorenzo Checchi (’91, Poggibonsi), Denis Manetti (’97), Marcos Rossetti (’97). Centrocampisti: Alberto Acquadro (’95, Palermo), Michele Barbiero (’93, Colligiana), Matteo Callegaro (’97), Matteo Chin (’96), Giampaolo Calzi (’86, Pro Patria), Matteo Malagò (’91, Real Vicenza), Giacomo Seno (’97), Evans Soligo (’79, San Marino). Attaccanti: Simone Bonaldo (’96), Paolo Carbonaro (’89, Monza), Manuel Lion (’98, Città di San Donà), Giacomo Marton (’97), Barnaba Panfilo (’96), Nicholas Siega (’96, Clodiense).
Staff tecnico: allenatore Paolo Favaretto, viceallenatore Filippo Vianello, preparatore dei portieri Massimo Lotti, preparatore atletico Paolo Casale.

Ore 14.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Con la partenza per il ritiro prende ufficialmente il via la stagione del Venezia Fc. Tra neo acquisti e baby del settore giovaniile, ventidue ieri i giocatori presenti all’appello ieri al campo del Taliercio e poi saliti sul bus che in serata li ha portati a Piancavallo.
Tre le novità dell’ultimo momento: i centrocampisti Michele Barbiero (’93) e Alberto Acquadro (’95) e il terzino sinistro Michael Cantini (’97). Barbiero nelle ultime tre stagioni ha giocato in serie D (Pistoiese, Fiesolecaldine, Colligiana), Cantini proviene dalla primavera dell’Albinoleffe e Acquadro dal Borgosesia, ma con un trascorso alla primavera del Palermo. Del gruppo non fa più parte, invece, il bomber Matteo Serafini, che nella tarda serata di venerdì ha dato forfait per motivi familiari. «La società non si può rimproverare nulla — commenta il ds Giorgio Perinetti — c’è stato un ripensamento, dopo che ci eravamo già stretti la mano. Per noi è stato un fulmine a ciel sereno, che ci ha scombinato i piani. Avevamo lavorato tutta la settimana su di lui, ora dobbiamo cambiare obiettivo». Il dirigente arancioneroverde è comunque riuscito ad allestire in meno di una settimana un gruppo completo nei vari reparti, cosa che consentirà a mister Paolo Favaretto di impostare fin da subito la preparazione. «Era importante — aggiunge il ds — avere un gruppo a disposizione che avesse anche una certa credibilità tattica, per permettere al mister di lavorare da subito. È chiaro che ci saranno altri arrivi». Oltre a valutare chi dei ragazzi del settore giovanile sarà «promosso» in prima squadra, si attende di sicuro un attaccante che per esperienza e personalità non faccia rimpiangere Serafini. Si sta poi cercando un secondo portiere, che sarà quasi sicuramente un altro under come D’Alessandro, mentre per martedì dovrebbe arrivare un terzino. Stasera, invece, si unirà al gruppo Cernuto che in giornata si sottoporrà alle visite mediche. «Cerchiamo altri tre o quattro giocatori di spessore, ma intanto i ragazzi hanno la possibilità di allenarsi. Siamo molto contenti di Carbonaro — commenta Perinetti — che può giocare da trequartista o da seconda punta. Abbiamo bisogno di giocatori così, che abbiano una doppia dimensione. E siamo molto soddisfatti dell’arrivo di Calzi, è un grande play che darà personalità al centrocampo». Nel taccuino di Perinetti c’è sempre scritto il nome di Elia Legati, anche se l’ex arancioneroverde gradirebbe rimanere in Lega Pro. «Vediamo, il contatto è in corso. Ci serve un giocatore guida per la difesa e uno come lui avrebbe anche il vantaggio di aver già giocato qui a Venezia con Cernuto». Prima di salire sul bus, i giocatori si sono messi in posa per le foto di rito, anche se vestiti «in borghese». La nuova società a stelle e strisce è stata creata da pochissimo e manca ancora tutto: dal logo allo sponsor, dalle divise alle mute da allenamento. Tutto da costruire e da plasmare, compreso l’entusiasmo da riportare tra i tifosi, come sottolinea mister Paolo Favaretto. «Dobbiamo crescere non solo sul piano tecnico, qui c’è un grande lavoro da fare per riportare l’entusiasmo nell’ambiente». Non sono mancati, in ogni caso, i tifosi arrivati al Taliercio per salutare la squadra e tutto lo staff tecnico, da mister Favaretto al suo vice Pippo Vianello, idolo di casa. La squadra inizierà da oggi gli allenamenti in altura, con un programma di sedute mattutine e pomeridiane. Prima amichevole l’8 agosto con la squadra locale. Il ritiro di Piancavallo si concluderà il 14 agosto.

Ore 14.20 – (La Nuova Venezia) «E’ stato un fulmine a ciel sereno, arrivato dopo che ci si era già stretti la mano con l’accordo su tutto». Così il diesse Perinetti manifestato il suo disappunto per il mancato arrivo di Matteo Serafini. «Aveva promesso alla famiglia di giocare nella prossima stagione vicino a casa, ma il problema è emerso dopo che tutto sembrava essersi risolto» aggiunge «adesso andrà all’Albinoleffe, di sicuro a due passi da casa sua, ma dove prenderà meno di ciò che gli avevamo offerto noi. Questa situazione ci ha scombinato i piani, averlo saputo prima ci si sarebbe orientati su altri giocatori. Ora rifletteremo e ripartiremo lunedì con nuove idee». A parlare ieri della vicenda è stato anche Giampaolo Calzi, ex compagno di Serafini alla Pro Patria, e che contava moltissimo sulla possibilità di giocare assieme a lui anche nel Venezia. «Le nostre mogli si stanno parlando, sono molto amiche, magari riusciamo a trovare una soluzione in extremis. Io e Matteo siamo come fratelli, e solo questa mattina (ieri, ndr) ci siamo sentiti tre volte al telefono».

Ore 14.00 – (La Nuova Venezia) L’avventura del Venezia Football Club è ufficialmente iniziata. La squadra è partita ieri in pullman dal centro sportivo Taliercio, per raggiungere in serata il ritiro di Piancavallo, dove rimarrà fino al 14 agosto. Oggi sono già in programma i primi allenamenti, con 22 giocatori agli ordini di Paolo Favaretto e del suo staff. Un nuovo Venezia ma con ambizioni chiare e precise: vincere subito e ritornare in Lega Pro. Al Taliercio si sono ritrovati gli undici nuovi arrivati e altrettanti ragazzi del settore giovanile. Mancava solo Francesco Cernuto, che si aggregherà al gruppo in seguito. Sarà a Mestre oggi e dovrà poi sostenere le visite mediche. Curiosità, timidezza, qualche pacca sulla spalla ma tanti sorrisi hanno fatto da cornice al raduno. Poi tutti sul campo sintetico per la foto di gruppo con l’allenatore, quindi qualche foto con la ventina di tifosi presenti per fare alla squadra il proprio “in bocca al lupo”, e via sul pullman diretto a Piancavallo. «Siamo un cantiere aperto, si riparte un’altra volta ma siamo pronti a dare il massimo. Sento tanta voglia di cominciare e non ci spaventa nulla» le parole di Favaretto. Un cantiere aperto, si diceva, è infatti ieri al gruppo si sono aggregati altri tre giocatori. Si tratta di Michele Barbiero (centrocampista classe 1993) reduce da una stagione alla Colligiana in serie D; Alberto Acquadro, anch’egli centrocampista nato nel 1995 e in arrivo dalla Primavera del Palermo; e Michael Cantini, terzino classe 1997 prelevato dalla Primavera dell’Albinoleffe. Il direttore sportivo Giorgio Perinetti ha poi anticipato che martedì si aggiungerà anche un altro giovane, ma questi primi giorni serviranno a Favaretto per valutare la qualità dei giocatori a disposizione e fare già delle prime scelte. Il club sta continuando la trattativa per riportare a Venezia il difensore centrale Elia Legati, ma si sta concentrando anche su due attaccanti, un trequartista, un difensore e un altro portiere. Giovani di valore ma anche gente esperta per fare il salto di qualità. «Servono due giocatori per ruolo e meglio abbondare dietro, visto che là si prendono più ammonizioni» ha aggiunto Perinetti. Dunque da oggi si inizia a fare sul serio, con doppie sedute quotidiane alle 9.30 e alle 16 negli impianti sportivi di Piancavallo. Poi è attesa la decisione del Consiglio federale della Figc sull’iscrizione alla serie D del Venezia, dopo che venerdì sono state depositate a Roma tutte le documentazioni richieste. Un’avventura che parte sotto i migliori auspici, non fosse altro per lo spirito che ha accompagnato questo raduno. Lo staff di Favaretto ha trasmesso forza, convinzione e voglia di ripartire in grande stile. Il ritorno di giocatori come Soligo e Malagò e di tanti altri elementi non è passato inosservato, mentre si mangiavano con gli occhi quel centro sportivo in cui avevano mosso i primi passi da professionisti. E non è mancato neppure il dottor Michelangelo Beggio, che continuerà a collaborare con il club. E a mettere il timbro sulla nuova stagione è stato anche Mattia Collauto, che con sguardo fiero ieri ha seguito il raduno della squadra in cui ci sono tanti dei ragazzi del suo settore giovanile pronti per spiccare il volo.

Ore 13.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Curiosità, un pizzico di malcelato orgoglio dopo la serie B sfumata sul filo di lana, tanta voglia di emergere. Il Bassano si toglie la maschera per la prima ufficiale di Coppa Italia, in programma stasera alle 20.30 allo stadio Mercante. Avversario di turno il Pontedera, matricola terribile capace di tranelli insidiosi nei confronti delle big della Lega Pro nella stagione appena trascorsa e ulteriormente rinforzata dopo la campagna acquisti estiva. «Credo che il livello qualitativo della nostra rosa — gongola Stefano Sottili — sia superiore a quello dello scorso anno. Mancano probabilmente altri due innesti: un difensore centrale ed un attaccante, per avere la giusta competitività in ogni ruolo. Abbiamo inserito cinque ragazzi d’oro, che si sono già integrati al meglio, in questo gruppo che è molto coeso e ciò agevola il lavoro da fare inizialmente. Quanto al Pontedera, ogni anno riesce a giocare dei campionati importanti puntando sui giovani, inoltre ha in panchina quello che secondo me è uno dei migliori allenatori della Lega Pro, Paolo Indiani. Le partite ufficiali contano tutte e vanno giocate sempre al massimo. In palio c’è il passaggio del turno e vogliamo mettere in campo una prestazione positiva. Questo gruppo ha il vantaggio di conoscersi, dobbiamo però dimostrare la voglia di voler recitare da protagonisti». Nel frattempo il Bassano ha respinto l’assalto del Padova per Giacomo Cenetti. Il direttore sportivo biancoscudato Fabrizio De Poli ha presentato una proposta ufficiale per il centrocampista giallorosso sul tavolo del direttore sportivo Werner Seeber. La proposta è stata considerata bassa ed è stata rispedita al mittente. A questo punto l’affare può considerarsi sfumato, difficile pensare a un riavvicinamento. Oggi tocca anche a un’altra vicentina entrare sulla scena della Coppa Italia nazionale. Si tratta dell’AltoVicentino, che affronterà l’Alessandria alle 18 al Moccagatta. Un test interessante per la squadra guidata da Mauro Zironelli.

Ore 13.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Ad una settimana dal debutto in Coppa Italia e ad un mese dalla conclusione del mercato, il Vicenza sta lavorando ad ampio raggio, tra i lavori allo stadio Menti, la costruzione della squadra e la campagna abbonamenti. «Siamo abbastanza soddisfatti perché siamo a buon punto su tutte e tre le situazioni — spiega il direttore generale dei biancorossi Andrea Gazzoli — e per il via del campionato riteniamo che tutto sarà a posto. Abbiamo chiesto di giocare la prima partita del nuovo torneo cadetto in trasferta per guadagnare sette giorni sui lavori di impermeabilizzazione del settore distinti, e il mese abbondante che manca al via del campionato dovrebbe essere sufficiente per concludere i lavori entro i tempi fissati». Di stadio Menti si era parlato anche per un aumento di capienza in caso di promozione in serie A, ma per il torneo cadetto gli oltre 13.300 posti a disposizione sono sufficienti. «Sì – conferma Gazzoli – quello della capienza non è un problema, perché con la riapertura della Curva Azzurra e l’aumento di capienza, concesso nell’aprile scorso, di gradinata sud e distinti, in serie B siamo a posto. Piuttosto cercheremo di migliorare i settori dello stadio a partire dai servizi, per realizzare concretamente quanto progettato. Il Menti ha bisogno di manutenzione e migliorie, noi abbiamo cominciato la stagione scorsa ad intervenire mettendo mano al portafoglio, perché questi sono tutti lavori effettuati mettendoci i soldi della società». E quanto sia bello vedere un Menti gremito lo si è potuto vedere nella fase finale dello scorso campionato, con i tifosi biancorossi che in questi giorni stanno facendo la fila per sottoscrivere le tessere valide per il prossimo campionato. «Nei primi giorni più di qualcosa non ha funzionato e di questo ci scusiamo con i nostri tifosi – precisa il dg — adesso però la situazione è molto migliorata e ci auguriamo che dalla prossima settimana tutte le procedure possano essere più rapide. Quanto al costo degli abbonamenti ci siamo adeguati ai prezzi medi della categoria, siamo andati ad aumentare quelli della scorsa stagione che era stati studiati per la Lega Pro. Fino a questo momento abbiamo sottoscritto circa un migliaio di abbonamenti, con molti nuovi sottoscrittori: questo ci fa ben sperare di poter raggiungere una quota tra i cinque e i seimila abbonati, che garantirebbe di avere una buona base di presenze allo stadio». Per far sì che questo accada, è necessario costruire un Vicenza con un organico che possa puntare alla parte sinistra della classifica, per poi essere pronto alla solita volata di primavera che da sempre nel torneo cadetto determina i verdetti della stagione. «Ad un mese dalla fine del calciomercato abbiamo una squadra che ha quasi tutti i tasselli a posto — dice Gazzoli — con qualche lacuna sulla quale stiamo lavorando. La retroguardia è stata riconfermata in blocco e, considerate le incerte condizioni fisiche di Thomas Manfredini, abbiamo provveduto ad acquistare nel ruolo un giocatore di valore come Andrea Mantovani. A centrocampo sono arrivati Michele Pazienza e Roberto Gagliardini, un giovane di cui si dice un gran bene, tanto che l’Atalanta non voleva cederlo. In attacco è arrivato Stefano Pettinari, un giocatore molto eclettico che può coprire tutti i ruoli del fronte offensivo, e stiamo cercando un esterno mancino. Avevamo preso contatti con Franco Brienza, poteva essere il rinforzo ideale, ma è arrivato il Bologna che ha messo sul piatto la serie A». Resta aperta la questione relativa alla permanenza di Andrea Cocco, capocannoniere della serie B dello scorso e giocatore fondamentale per quel Vicenza. «Al momento non sono arrivate offerte concrete per Cocco – sottolinea Gazzoli – ma è normale che possa avere estimatori. Al momento posso dire che siamo consapevoli del valore di Cocco e che faremo tutto il possibile per confermarlo».

Ore 13.00 – (Gazzettino) Il calcio d’agosto si dice che conti poco, in effetti è difficile esprimere giudizi ponderati in un’amichevole tra due formazioni con diversi gradi di preparazione, e quindi di carichi di lavoro sulle gambe, ma il 6-2 della neonata Luparense San Paolo sull’Abano fa comunque scalpore. C’è fame di calcio nel territorio dell’Alta, e ieri pomeriggio al comunale di Tombolo gli spalti erano gremiti. E a parte l’intermezzo piovoso, il pubblico si è certamente divertito. In attesa di avere l’ufficialità del ripescaggio in serie D, atteso nei primi giorni della prossima settimana, la Luparense San Paolo da tre giorni ha cominciato la preparazione, una settimana abbondante in ritardo rispetto all’Abano che invece ha appena concluso il ritiro in montagna. I carichi di lavoro hanno pesato sulle gambe dei ragazzi di De Mozzi, in ogni duello non c’è stato praticamente confronto, ma la Luparense San Paolo ha da subito evidenziato lo spessore della propria rosa, schierando in campo nel primo tempo: Zanin in porta, Sanavia, De March, Severgnini e Gomiero in difesa, quindi l’ex biancoscudato Nichele a dettare i tempi in mezzo al campo sostenuto da Benucci e Faggin; Brotto centravanti supportato da Giglio e Beccaro. Il tecnico neroverde De Mozzi inizialmente ha scelto: Ruzzarin in porta, quindi Tescaro e Petito terzini, Meneghello e Thomassen al centro; in mezzo Segato, Ballarin e Portalone, davanti Bortolotto, Munarini e Barichello. Proprio quest’ultimo sigla il primo gol dell’incontro, approfittando di un’indecisione della difesa. I padroni di casa in tre minuti ribaltano il risultato: al 12′ Brotto serve Giglio che infila sotto la traversa, quindi lo stesso Giglio pesca l’accorrente Beccaro che fa secco il portiere con un pregevole sinistro al volo. Al 22′ verticalizzazione per Brotto che supera Meneghello e scavalca Ruzzarin in uscita. Allo scadere della frazione Giglio sigla la doppietta personale, imbeccato da Benucci. Piove durante l’intervallo, nella ripresa scendono in campo due squadre diverse da entrambe le parti. Spazio ai giovani, con Babolin che sigla il 5-1 su indecisione di Cuccato e Sinigaglia. Alla mezz’ora c’è gloria anche per Bernardelle che fa centro di testa, chiude i conti De Cesare che approfitta di un corto retropassaggio della squadra di casa. «Abbiamo cominciato da tre giorni, non mi sarei aspettato una prestazione del genere da parte della mia squadra», il commento del tecnico Pasa della Luparense San Paolo.

Ore 12.40 – (Mattino di Padova) Sarà calcio d’agosto, ma i numeri qualcosa vorranno pur dire. La Luparense San Paolo, radunatasi solo da due giorni, cancella letteralmente l’Abano di Massimiliano De Mozzi nella prima amichevole stagionale tra compagini padovane: con sei gol (a due) e facendo bella mostra dei suoi gioielli, soprattutto d’attacco, la squadra di Daniele Pasa dà una dimostrazione palese di poter dire la sua in Serie D. E dire (nella foto i saluti prima dell’ inizio) che era stato l’Abano a passare in vantaggio grazie alla rete di Barichello dopo pochi minuti: alla fine, nella sfida tra ex biancoscudati, l’ha spuntata il capitano dei Lupi, Matteo Nichele, a discapito dei neroverdi Segato e Thomassen, provati anche da una settimana di preparazione in più. Sullo 0-1, e di fronte al folto pubblico di Tombolo che da anni non ammirava simili formazioni a quelle latitudini, la Luparense s’è letteralmente scatenata: i tre lancieri d’attacco già alla fine del primo tempo avevano chiuso il parziale sul 4-1, reti di Giglio (doppietta), Beccaro e Brotto. Nella ripresa gloria anche per i giovani Babolin e Bernardelle, quindi sigillo finale dell’Abano con il jolly De Cesare a risultato ormai ampiamente compromesso. LUPARENSE S. PAOLO-ABANO 6-2 LUPARENSE S. PAOLO (4-3-3): Zanin (1’ st Schievano); Sanavia (1’ st Pigozzo), De March (1’ st Stefani), Severgnini (1’ st Donè), Gomiero (1’ st Faggin A.); Benucci (1’ st Parpajola), Nichele (1’ st Nicoletti), Faggin M. (1’ st Mattioli); Giglio (1’ st Lombardo), Brotto (1’ st Bernardelle), Beccaro (1’ st Babolin). Allenatore: D. Pasa. ABANO (4-3-3): Ruzzarin (1’ st Sinigaglia); Tescaro (1’ st Rinaldi), Meneghello, Thomassen (1’ st Cuccato), Petito (1 ’st Zattarin); Portalone (1’ st De Cesare), Ballarin (1 ’st Zerbinati), Segato (1’ st Maistrello); Bortolotto (1’ st Bison), Munarini (1’ st Pereyra), Barichello (1’ st Michelotto). Allenatore: M. De Mozzi. RETI: 9’ pt Barichello, 11’ pt Giglio, 15’ pt Beccaro, 22’ pt Brotto, 43’ pt Giglio; 13’ st Babolin, 35’ st Bernardelle, 41’ st De Cesare.

Ore 12.10 – (Gazzettino) Stasera alle 20.30 il primo atto ufficiale della nuova stagione. Il Cittadella al Tombolato ospiterà il Potenza (serie D) nella Tim Cup, sulla carta poco più che una formalità per la squadra di Venturato. I lucani, infatti, hanno da pochi giorni risolti i problemi societari: adesso c’è una nuova proprietà, con Andrea Vertolomo e Umberto Vangone co-presidenti, ieri l’annuncio dell’allenatore della prima squadra, affidata a Massimo Agovino. La rosa dei calciatori però dev’essere ancora allestita e quindi in Veneto (arbitro Rossi di Rovigo) il Potenza scenderà in campo con la formazione juniores.
La truppa granata scenderà in pianura nel pomeriggio, giusto in tempo per preparare la sfida di stasera. «Nell’atteggiamento e nella voglia di lavorare il Cittadella mi è piaciuto – racconta il tecnico Venturato – C’era da dimenticare l’amarezza per la retrocessione, mi sembra che tutti si siano calati molto bene nella nuova dimensione, dimostrando grande disponibilità». Anche le prime amichevoli hanno soddisfatto l’allenatore: «Si sta creando la giusta mentalità, quella che voglio dai miei giocatori. Certo, siamo appena all’inizio, poco più di due settimane di lavoro non possono mettere a posto tutte le cose, c’è tanto da migliorare». L’aspetto negativo del ritiro riguarda gli infortuni. «Purtroppo non ci volevano, dovremo fare a meno di un giovane di prospettiva e di un elemento di spessore nel nostro organico. Sono cose che nel calcio possono succedere: dobbiamo pensare positivo, andare avanti per la nostra strada, sperando che Xamin e Sgrigna tornino al più presto». La prima valutazione sulla rosa: Venturato è soddisfatto del Cittadella, vecchi e nuovi? «È un gruppo valido, con giocatori rimasti dalla scorsa stagione che hanno una gran voglia di rimettersi in gioco, di riscattare le delusioni dell’ultima annata. Accanto all’ossatura principale sono arrivati rinforzi mirati e giovani interessanti. Le basi per iniziare bene il nostro cammino sono valide. Siamo ancora all’inizio della nostra avventura». Comincia la stagione ufficiale, il Cittadella è pronto per la Coppa? «Sapevamo di giocare il 2 agosto e arriviamo preparati all’appuntamento. Voglio vedere una squadra che si applichi, che sappia stare in campo al cospetto di qualsiasi avversario. L’abbiamo fatto a tratti anche con il Napoli, dobbiamo migliorare nella continuità». Venturato ha convocato 23 giocatori: «Sono più indietro Scaglia e Schenetti, reduci dagli infortuni dell’ultima stagione». Difficile ipotizzare l’undici iniziale anche perché potrebbe esserci ampio turn-over se il Potenza si presenterà con i giovani. Ipotizziamo: Alfonso tra i pali, Cappelletti e Benedetti esterni in difesa, Pascali e Pellizzer in mezzo. Minesso, Iori, Lora e Paolucci a centrocampo, davanti Coralli sicuro, quindi ballottaggio tra Bizzotto e Gerardi. Ci saranno anche i cosiddetti “scontenti”. «Da parte mia e della società – sottolinea Venturato – tutti i giocatori sono a disposizione, vedremo cosa succederà con il mercato». I lavori di copertura della gradinata est sono praticamente ultimati, ma il settore questa sera resterà comunque chiuso al pubblico. Per Cittadella-Potenza i tifosi potranno accedere soltanto in tribuna ovest, con le biglietterie che apriranno dalle ore 19. Questi i prezzi dei tagliandi: intero 10 euro, ridotto sotto i 14 anni a un euro.

Ore 11.50 – (Mattino di Padova) Non dovrebbe scostarsi dal canonico 4-4-2 il primo Cittadella ufficiale della gestione Venturato. Il tecnico granata recupera in extremis il portiere Alfonso, così come Signorini e Jallow che però dovrebbero partire dalla panchina. Due i ballottaggi: per il posto di terzino destro Cappelletti parte sfavorito nei confronti di Salvi, mentre sulla corsia di sinistra di centrocampo è lotta a due tra Minesso e Lora. Quanto al Potenza, che si presenta con la formazione Juniores, l’unico imperativo è difendere l’onore. Ben altro tenore rispetto alla formazione del capoluogo della Basilicata che negli anni Sessanta attraversò il suo periodo di massimo splendore disputando per cinque anni consecutivi la Serie B: nella stagione 1964-65 i potentini sfiorarono la Serie A con la miglior coppia-gol della cadetteria, formata da Silvino Bercellino e da un certo Roberto Boninsegna, appena ventenne. I Leoni mancano dal professionismo dalla stagione 2009-10, quando la società venne travolta da uno scandalo scommesse e cadde in Eccellenza per la mancata iscrizione alla C/2. Questo il probabile undici iniziale del Cittadella (4-4-2): Alfonso; Salvi, Pellizzer, Pascali, Benedetti; Paolucci, Iori, Busellato, Minesso; Coralli, Bizzotto.

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Dopo i test, gli allenamenti, il ritiro e le prove tecniche, da stasera scatta la stagione vera e propria. Il Cittadella si presenta per la prima volta al Tombolato (calcio d’inizio alle 20.30) e lo fa nel primo turno eliminatorio di Tim Cup. Non sarà, è bene dirlo subito, una gara capace di fornire indicazioni tecnico-tattiche degne di nota: il Potenza, avversario di questa sera, si presenterà sotto le Mura con la formazione Juniores della scorso stagione, diretta in panchina dal preparatore dei portieri Pietro Casillo (il tecnico Agovino è rimasto in Basilicata per costruire la squadra del prossimo anno che ancora non esiste) e senza nemmeno un allenamento alle spalle, oltre a mille chilometri di viaggio trascorsi in pullman negli ultimi due giorni. Ma mister Roberto Venturato, chiuso il ritiro di Lavarone, vuole vedere comunque una squadra che ragioni più su se stessa, che non sull’avversario. «Quando ci sono le prime partite ufficiali è importante presentarsi con l’atteggiamento giusto», spiega alla vigilia il tecnico granata «Siamo pronti per giocarcela, indipendentemente dall’avversario quella di stasera è una partita importante quindi ci siamo preparati a dovere». Qual è il suo bilancio del ritiro appena chiuso? «Sicuramente c’è stato un atteggiamento molto positivo da parte di tutto l’ambiente. I giocatori si sono impegnati per iniziare il campionato con il piglio e la determinazione giusti, anche se purtroppo l’aspetto negativo è dettato dai due gravi infortuni occorsi a Sgrigna e Xamin che ci privano di due giocatori importanti». Non sarà, purtroppo, una partita in grado di fornire grandi spunti… «I problemi del calcio ci portano ad affrontare situazioni come questa, ed è un peccato. Ma voglio assolutamente che il Cittadella pensi comunque a giocare una partita importante indipendentemente da chi ha di fronte, sia esso il Napoli, che non siamo riusciti ad affrontare con l’atteggiamento giusto, o una squadra inferiore come il Potenza». In campo andrà quindi la miglior formazione? «Certo, voglio una squadra che vada in campo con l’obiettivo di ottenere il risultato». Ha dei dubbi nell’undici iniziale? «Ho già le idee abbastanza chiare. I giocatori sono tutti a disposizione, con Schenetti, Scaglia e Jallow che sono un po’ indietro di condizione, ma a parte Sgrigna e Xamin ci sono tutti. Gerardi? Fino a prova contraria è un giocatore del Cittadella. Le problematiche che ci sono in questo momento non contano, lui è un elemento della rosa e vedremo da qui in avanti come gestire la situazione». Ha scelto chi sarà il capitano? «Sì, Manuel Iori. È un giocatore importante per personalità ed esperienza, per come si propone nei confronti dei compagni, della società e dell’ambiente esterno». Sarà emozionato per l’esordio al Tombolato? «Cerco di essere sempre abbastanza lucido e attento a ciò che avviene, però un po’ di emozione ammetto che ci sarà: per me è la prima partita con la nuova squadra, nel mio nuovo stadio, la vivrò con un po’ di emotività che spero svanisca col fischio dell’arbitro».

Ore 11.10 – (Corriere del Veneto) La prima ufficiale della stagione è alle porte. È passato tutto sommato poco tempo, da quel brutto venerdì 29 maggio, quando il Cittadella salutò la serie B con il crollo interno contro il Perugia. Addio Foscarini, la lunga attesa per il dg Marchetti, poi ripartenza. E via con Roberto Venturato in panchina, qualche nuovo acquisto, tanti big scontenti (Pellizzer, Gerardi, Paolucci) e una squadra da riportare subito nella cadetteria. Oggi si gioca alle 20.30 e la prima di Coppa Italia sembra una passeggiata di salute, almeno sulla carta, contro il disastrato Potenza di queste settimane. Difficile capire quale potrà essere la risposta del pubblico: di sicuro molti tifosi sono in vacanza, mentre chi è in città magari avrà voglia di capire le prime risposte di una squadra che è ancora un cantiere aperto dopo il prevedibile cappotto subito dal Napoli nell’amichevole giocata mercoledì. «Ovviamente non potremo essere ancora al top della condizione – spiega l’allenatore granata – ma abbiamo ridotto i carichi di lavoro, visto che si tratta di una partita ufficiale e, come tale, dev’essere affrontata col massimo impegno. Potenza in difficoltà? Da quello che si legge sì ma a noi non deve interessare, dobbiamo pensare solo a noi stessi e a fare il meglio possibile, affrontando il Potenza come se fosse il Napoli». Non è stato un inizio facile per Venturato, che ha dovuto fronteggiare quattro infortuni, di cui due gravi (Sgrigna e Xamin), uno non trascurabile (Jallow) e uno lieve (Alfonso), senza contare i recuperi problematici di Scaglia e Schenetti e i mugugni degli scontenti, su tutti Gerardi che preme per andarsene, forse a Lecce dove Antonino Asta preme per averlo. Venturato fa spallucce e abbassa la tensione. «È un nostro giocatore e, come tale, è a disposizione — taglia corto — più avanti vedremo, adesso è così e io lo considero a tutti gli effetti abile e arruolato. Alfonso ha recuperato, non era una cosa seria, mentre sono ancora fuori Sgrigna, Xamin, Scaglia e Schenetti. Questi ultimi non hanno il ritmo partita, mentre Jallow sta meglio ma preferisco non rischiarlo in una partita in cui, tutto sommato, cerchiamo anche di preservare le nostre forze. Mi aspetto progressi sostanziali della squadra, stiamo lavorando su un’idea e attorno a quella stiamo costruendo il nostro presente e il futuro». Insomma, il Cittadella è ai nastri di partenza e intende scattare bene dai blocchi: il resto lo dirà il campo.

Ore 10.50 – (Gazzettino) MERCATO. È terminata l’esperienza biancoscudata del terzino sinistro Muminovic, che ieri mattina ha fatto le valigie. Restano in prova Ruggiero, Ramadani, Bucolo e Carcuro. «Prenderemo una decisione sul loro conto entro domani sera», ossia oggi, spiega Fabrizio De Poli. Discorso diverso per il brasiliano Azzi, classe 1994, con il quale è già intavolata una trattativa. «Vediamo se ci sono le condizioni per prenderlo, ci sono dei passaggi da definire con chi possiede il suo cartellino». Priorità del diesse biancoscudato sono proprio i giovani per completare la lista degli otto under. «Ho fatto qualche telefonata nelle ultime ore, penso che andremo alla prossima settimana».

Ore 10.40 – (Gazzettino) Il fatto che l’inizio del campionato sia slittato ha complicato la preparazione? «Quindici giorni in più sono abbastanza, e arrivare all’inizio del campionato senza staccare mai è dura, si rischia di arrivare cotti. È per questo motivo che dalla prossima settimana andremo ad alternare lavoro e riposo per arrivare al meglio al campionato. Anche se, ripeto, ci teniamo anche alla Coppa». Il periodo trascorso nella località dolomitica è stato comunque molto positivo. «Abbiamo svolto un ottimo lavoro, che deve essere portato avanti a Padova. La cosa che balza all’occhio è il grande impegno messo in mostra da tutti i ragazzi. È un buon segnale, vecchi e nuovi vogliono dimostrare il loro valore ed è di buon auspicio per il prosieguo». Che risposte si attende in quest’ultima amichevole in quota? «La prima cosa, come sempre, è quella di evitare di farsi male. Punterò ad alzare il minutaggio in campo di alcuni giocatori e voglio vedere la crescita della squadra nell’interpretazione delle due fasi di gioco e nelle palle inattive».

Ore 10.30 – (Gazzettino) Padova saluta oggi alle 15 Pieve di Cadore con l’ultima amichevole del ritiro in quota, che segna anche la chiusura della prima fase della preparazione. Davanti ai biancoscudati ci sarà un’altra padovana, il Campodarsego neopromosso in serie D che durante la settimana è stato a lavorare a San Vito di Cadore. Insomma, sarà un altro test utile al fine di valutare la condizione di Cunico e compagni, nonché l’occasione per Carmine Parlato per tracciare un primo mini bilancio delle prime due settimane d’allenamento. «Ci siamo trovati bene a Pieve di Cadore – sottolinea il tecnico – Faccio un ringraziamento a chi ci ha ospitato. Questo periodo ci è servito per mettere benzina nelle gambe e per conoscere i nuovi. I ragazzi sono stati dei rulli compressori, dando tutto sul piano fisico e tecnico. Naturalmente siamo solo al 30-40 per cento del lavoro complessivo: è vero che il primo impegno di Coppa è il 14 agosto, ma il campionato inizia tra più di un mese (domenica 6 settembre, ndr) e l’obiettivo è arrivare nella forma migliore per quell’appuntamento, anche se vedremo di farci trovare pronti anche per la Coppa pur non arrivandoci con una condizione al cento per cento».

Ore 10.20 – (Gazzettino) Non è stato ancora sciolto il nodo legato all’amichevole di mercoledì nel rinnovato stadio Friuli con l’Udinese, che resta in forte dubbio. L’inghippo sta nel fatto che quel giorno, oltre al test con i biancoscudati alle 20.30, i friulani hanno in programma alle 18 un’altra amichevole con la Spal, che era prevista originariamente per mercoledì 29 luglio e che è slittata appunto di una settimana. E alla luce degli scontri tra tifosi biancoscudati e spallini andati in scena a Calalzo otto giorni fa, con tanto di due ultras del Padova denunciati, la questura di Udine è intervenuta. Oltretutto anche tra tifosi friulani e biancoscudati non correre buon sangue: nella stagione 1987-1988, gara di Coppa Italia all’Appiani, c’erano stati tafferugli con le forze dell’ordine nel momento in cui gli ultras del Padova avevano cercato di raggiungere la curva sud che ospitava i sostenitori dell’Udinese. Eloquenti le parole del direttore sportivo friulano Cristiano Giaretta: «Non è un problema nostro, è la questura che si è messa di mezzo. Già consideravano a rischio Udinese-Padova tanto che si è deciso di non farla a Lignano, e in più c’è l’aggravante di quanto è accaduto tra tifosi padovani e spallini». È stata confermata la partita con la Spal? «Non ci sono problemi tra Udinese e Spal come tra Udinese e Padova». Possibile che mercoledì giochiate solo l’amichevole con gli estensi? «No, abbiamo bisogno di disputare un’altra partita».

Ore 10.00 – Qui Pieve di Cadore: niente allenamento mattutino per i Biancoscudati causa amichevole nel primo pomeriggio.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Sanin Muminovic, terzino sinistro croato arrivato nei primissimi giorni di ritiro, ieri ha lasciato anticipatamente i compagni: dopo esser stato valutato per una decina di giorni dallo staff tecnico e dal diesse De Poli, il Padova ha deciso di non procedere con il tesseramento. Oggi, contro il Campodarsego, giocherà Fabio Ruggiero, l’altro terzino giunto solo due giorni fa che potrà mettersi in mostra per la prima volta di fronte ai tifosi che sono annunciati in arrivo per la chiusura del ritiro. Da domani, invece, le patate bollenti riguarderanno attacco e centrocampo. In avanti va monitorata la situazione di Paulo Dentello Azzi: l’attaccante brasiliano ex Cittadella sembrerebbe aver convinto Parlato, ma per tesserarlo bisogna intavolare la trattativa per il prestito con la società brasiliana che ne detiene il cartellino. In mezzo al campo, dopo l’approdo di Manuel Giandonato, rimane un solo posto a disposizione e a giocarselo sono Rosario Bucolo e Davide Carcuro. Il primo ha messo in mostra grandissime doti nel test col Belluno, il secondo parte svantaggiato in quanto molto simile per caratteristiche al nuovo acquisto Giandonato ma se è rimasto in ritiro fino ad oggi non sono da escludere sorprese.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Dopo due settimane di duro lavoro, si chiude oggi il ritiro precampionato del Calcio Padova. Per la squadra di Carmine Parlato, salita a Pieve di Cadore lo scorso 18 luglio, questa mattina ultimo allenamento in altura nel campo sportivo di Sottocastello, mentre nel pomeriggio, con inizio alle 15, la formazione biancoscudata scenderà in campo nel medesimo impianto per l’amichevole contro il Campodarsego (formazione neopromossa in Serie D che questa settimana si è allenata a San Vito, a pochi chilometri da Pieve) prima di lasciare il Cadore e fare rientro in città in serata. Da domani, poi, tutti di nuovo precettati: alle 17 riprendono gli allenamenti al centro sportivo della Guizza, che sarà il quartier generale della prima squadra anche nella prossima stagione. A tenere banco, in queste ultime ore di ritiro, sarà l’amichevole di mercoledì con l’Udinese, alla quale ancora non sono giunte notizie in merito, e le conferme dei giocatori arrivati in prova nelle ultime due settimane: alcune considerazioni sono già state compiute, ma solo da domani si procederà in viale Rocco alle decisioni definitive.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Clima sereno ieri nel ritiro di Borca di Cadore, con la squadra allenata da Antonio Andreucci e in cui milita l’ex biancoscudato Maurizio Bedin che, al completo, ha effettuato una doppia seduta di allenamento. C’è stato spazio anche per il divertimento, con la coppia formata dal dg Attilio Gementi e dal tecnico Antonio Andreucci, che ha battuto a calcio-tennis i giovani giocatori Michelotto-Tanasa per 7-2. «C’è una bella atmosfera — osserva il presidente Daniele Pagin — vedo entusiasmo nella squadra e nello staff. Ci aspetta un test davvero importante: affronteremo il Padova, la squadra della nostra città, e l’obiettivo è di fare una bella figura, chiaro. Mi aspetto entusiasmo, voglia e impegno e mi attendo tutto questo anche durante tutto l’anno. Mi attendo poi di vedere la squadra in crescita. Giocheranno tutti, come è giusto che sia, il risultato non conta anche se gli stimoli non mancheranno di certo». A suo modo un’amichevole storica, considerato l’ottimo momento vissute dalle due formazioni e una «vicinanza» di categoria, a questi livelli, che non ha precedenti. Per il Padova ancora test utili a rodare il motore e l’assetto, poi sarà ora di fare sul serio, quando i tre punti in palio conteranno più di ogni altra cosa. L’avventura in Lega Pro è ormai dietro l’angolo.

Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Di centrocampisti svincolati ce ne sono molti e le occasioni non mancano, tutto sta nel trovare equilibrio fra domanda e offerta. Per quanto riguarda la fascia sinistra, anche il giovane Alessio Lo Porto non sembra entusiasmare più di tanto e la società non ha dato seguito ai primi, decisi, sondaggi effettuati per l’esterno del Perugia. Nelle ultime ore è tornato in auge il nome di Alberto Tentardini , già accostato al Padova nel corso della prima fase del mercato. Il giocatore, dopo un’ottima stagione nella Primavera dell’Hellas, è in ritiro con il Como, ed è in corso una trattativa col Verona che poi lo girerebbe in biancoscudato. Sembra, a questo proposito, che Armando Anastasio , prelevato in prestito dal Napoli, non abbia affatto convinto fino in fondo Carmine Parlato in questo ritiro e, questo, spiega la variazione di strategia effettuata negli ultimi giorni. Nel frattempo oggi termina il ritiro di Pieve di Cadore, durato due settimane e caratterizzato da lavoro intenso. L’ultima amichevole si svolgerà alle 15 a Pieve contro il neopromosso Campodarsego, che ha costruito sul mercato una squadra più che dignitosa e ambisce ora a un campionato di vertice in serie D.

Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Acquisti, tagli, trattative sfumate e affari fatti. Si muove sempre a velocità sostenuta il mercato del Padova, con diverse situazioni da monitorare. Le notizie di giornata: nonostante le dichiarazioni di Fabrizio De Poli possano far pensare il contrario, la dirigenza biancoscudata continua a lavorare per l’ingaggio di un centrocampista di qualità. Il Bassano ha respinto l’assalto del Padova per Giacomo Cenetti . De Poli ha presentato una proposta ufficiale per il centrocampista giallorosso sul tavolo del direttore sportivo giallorosso, Werner Seeber. La proposta è stata considerata bassa dalla dirigenza bassanese ed è stata, di conseguenza, rispedita al mittente. A questo punto l’affare può considerarsi definitivamente sfumato, difficile pensare a un riavvicinamento da qui alla fine di agosto tra i due club. E ieri, intanto, Sanin Muminovic ha lasciato il ritiro di Pieve di Cadore. Il terzino sinistro si accoda dunque a Mihaylov , Poesio e Senkal , scartati dopo un breve periodo di prova. Resta da decidere chi, tra Bucolo (favorito) e Carcuro (quotazioni in deciso ribasso) verrà tesserato. Detto che Alban Ramadani ha convinto e potrebbe riuscire a strappare un contratto e per Paulo Dentello Azzi si aspetta domani o martedì la documentazione dal Brasile, l’impressione è che De Poli abbia un nome tenuto abilmente nascosto dietro le quinte e una trattativa in fase avanzata che sta tentando di chiudere lontano dalle luci della ribalta.

Ore 08.30 – Padova, amichevoli estive: in programma anche una sfida con l’Udinese allo stadio “Friuli” il 5 agosto.

Ore 08.28 – Ringraziamo l’hotel “Giardino” di Pieve di Cadore per l’ospitalità concessaci in questa seconda settimana di ritiro.

Ore 08.26 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.24 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Maglietteveloci.it, Macron Store, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

E’ successo, 1 agosto: doppio allenamento per i Biancoscudati, “tagliato” il croato Sanin Muminovic.




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