Renate-Padova, Mazzocco: “Mi sento più grande e più consapevole! E il mio campionato è iniziato adesso…”

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Fabiano squalificato, Corti in diffida, Neto Pereira ancora incerto. E se fossero i giovani, il vero valore aggiunto da sfruttare per risollevare le sorti del Biancoscudo? La domanda è lecita, e non capita certo in un momento qualunque: domenica, nel pieno della mini-crisi di questo inizio di stagione, la squadra di Carmine Parlato fa visita al Renate in quel di Meda. E ad attendere i biancoscudati, la quarta squadra più “vecchia” del girone con i suoi 25,6 anni di età media della rosa, c’è la seconda più giovane con i suoi 23,7. L’esperienza da una parte, la freschezza e la corsa dall’altra. Lottare cercando di sfruttare le stesse armi potrebbe diventare una tattica da non escludere. L’ETÀ D’ORO. Carmine Parlato ha a disposizione una folta schiera di ultratrentenni, molti dei quali hanno giocato a vario titolo in ben altre categorie. Una caratteristica che rende il Padova una squadra di sicura affidabilità, a lungo andare, ma che ha evidentemente bisogno di un periodo di rodaggio che si pensava già concluso, prima che Sudtirol e Cittadella ponessero nuovi interrogativi a riguardo.

E se c’è una cosa che le ultime due gare, per quanto negative, hanno insegnato, è che in frangenti come questo i giovani sono in grado di sfoderare tutta la spensieratezza necessaria per superare l’ostacolo. Come il portiere Alessandro Favaro, protagonista al “Tombolato” nonostante le tre reti incassate, ma anche Davide Mazzocco, outsider nell’undici titolare che si è dimostrato, al d là delle difficoltà complessive della squadra, capace di dire la sua anche in questo campionato. «Per me quest’anno è tutta un’altra storia», spiega il centrocampista diventato un capitale biancoscudato quest’estate, dopo il fallimento del Parma, «La Serie D è stata bella, ma adesso mi sento davvero un professionista: più grande, più consapevole, pur con tutta la voglia di mettermi in mostra che naturalmente devo metterci». Nel momento di difficoltà, dopo la batosta col Sudtirol e in vista della gara difficile col Cittadella, Parlato ha scelto di dargli la sua prima chance da titolare. «Una scelta che non mi aspettavo, che mi ha gratificato molto», prosegue Mazzocco.

«La settimana scorsa avevo avuto un problemino fisico, ma sabato mi sentivo bene, ero pronto a giocare e quando mi è stato chiesto anche per me è stata una sorpresa. Peccato che sia andata male, ma chissà: forse per me il campionato è iniziato proprio adesso». Metti Favaro, sostituto del coetaneo Petkovic in attesa del suo rientro, aggiungi Mazzocco, senza dimenticare i buoni segnali di Bearzotti e la possibilità che presto possa scendere in campo anche Cucchiara: ecco che il Padova, una tra le formazioni più esperte della categoria, potrebbe affidarsi proprio ai suoi giovani per uscire dal gorgo.

(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia)




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