Pavia-Padova, Fabiano: “Questa piazza è da serie A e il pubblico è spettacolare!”. Diniz: “Sabato a Pavia…”

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Dall’alleanza argentina al trionfo brasiliano. Il club “Elisir Men in Black” si conferma internazionale, e dopo aver esaltato la scorsa stagione l’amicizia tra il pallavolista Orduna e il centravanti Ferretti, ha riservato un grande tripudio ai tre nuovi sudamericani del Padova. La festa di martedì sera alla pizzeria Giordano di Chiesanuova, gremita da più di un centinaio di appassionati biancoscudati e della pallavolo Tonazzo, ha confermato ancora una volta la bontà della scelta fatta dal club di Max Diroma di unire il tifo delle due realtà sportive. In più la serata, che ha visto sedere ai tavoli la squadra della Tonazzo con il presidente Cremonese oltre al vice-presidente del Padova Edoardo Bonetto, ha rappresentato il primo vero battesimo con la piazza per i tre calciatori brasiliani. I dati in campo, per ora, parlano chiaro. L’anima verdeoro è un elemento imprescindibile per la formazione di Parlato, visto che la metà dei gol segnati (4 su 9) parlano portoghese e sono due i centri a testa di Fabiano e Neto Pereira. Se a questi ci aggiungiamo un assist e mezzo (vedi il primo gol al Mantova) per Diniz, il dado è tratto. Anche se c’è di più. Solo in tre occasioni in campionato Diniz, Fabiano e Neto sono stati schierati in campo contemporaneamente nei propri ruoli naturali (i due centrali difensivi e il centravanti). Risultato: tre vittorie, le uniche ottenute fin qui. Insomma, tre colonne portanti che confermano l’adattamento rapido dei “carioca” alla piazza padovana. Con 19 loro rappresentanti, dalle origini ad oggi, i brasiliani rappresentano la colonia straniera più folta della storia del Padova. Tra qualche meteora (Diego Oliveira, Suimar) e qualche innamoramento fugace (De Paula, Vicente), la costante è che nella città del Santo i brasiliani hanno sempre sofferto poco di “saudade”. «È una città a misura d’uomo e non mi trovo bene solo io ma anche mia moglie e i miei figli», sorride Fabiano. «In più il pubblico è spettacolare, Padova ha numeri da Serie A, e il nostro compito è regalargli le soddisfazioni che merita. La gente ci vuole bene, noi lo percepiamo e vogliamo ripagarla sul campo». Parole sottoscritte dal compagno di reparto Diniz, con cui l’intesa è ai massimi livelli dentro e fuori dal terreno di gioco: «La nostalgia per la famiglia in Brasile c’è sempre, ma qui sto bene e mi sono adattato subito», spiega l’ex centrale del Lecce. «I tifosi mi hanno stupito in positivo, soprattutto a Meda, quando ci hanno applaudito anche se eravamo reduci dalla terza partita poco brillante. E questo episodio, prima della gara con il Mantova, ci ha dato una carica ulteriore. Questo Padova può dire la sua, andremo a Pavia per fare risultato». Di Neto Pereira, ormai, si è detto tutto, lui non vuole essere definito indispensabile, ma è innegabile che la sua assenza si sia fatta sentire parecchio. «L’affetto dei tifosi mi fa un piacere enorme. La città è spettacolare, si vive bene e offre tante attrattive turistiche e culturali».

(Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe)




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