Bassano-Cittadella, l’ex Scaglia: “In giallorosso sono cresciuto come giocatore e come uomo! E domenica…”

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Non sarà una partita qualsiasi, quella di domenica pomeriggio, per Filippo Scaglia. Non può esserlo perché proprio a Bassano “Pippo” esordì nel calcio “vero”, nella stagione 2011/12. «Uscivo dalla Primavera del Torino, che mi mandò in prestito per un anno, il primo lontano da casa per me. Oggi non posso che ricordare con affetto quei tempi, importanti per la mia crescita, sia come calciatore che come uomo. Curiosamente, fui ingaggiato per andare a sostituire Michele Pellizzer, che poi, appena due stagioni dopo, ritrovai proprio sotto le Mura», racconta il difensore centrale del Cittadella. Chi è rimasto del gruppo di allora? «Si contano sulle dita di una mano: Proietti, Toninelli, Iocolano e Stevanin. Fra tutti, quello a cui sono più legato è Proietti (giocatore che salterà la gara con i granata perché squalificato dopo l’espulsione rimediata a Pavia, mentre il suo compagno Davì e Bobb, del Citta, ammoniti nell’ultimo turno, sono entrati in diffida, ndr). Da piccoli, prima che io approdassi al Toro, eravamo entrambi nel settore giovanile della Juve. Ogni tanto ci capita di ritrovarci proprio a Torino». Lo sentirà prima della partita? «Penso di sì, e gli dirò quello che gli dico ogni volta: caro Mattia, sono sicuro che il campionato lo vincerete voi (ride, ndr). Tra noi scherziamo sempre e non parliamo quasi mai di calcio». In realtà, il Bassano è davvero una delle vostre principali rivali per la promozione. «Lo è, ma è presto per parlare di sfida decisiva. Mancano troppe giornate e poi sono convinto che almeno altre tre squadre, Alessandria, Reggiana e Pavia, non siano da meno. E terrei d’occhio pure la FeralpiSalò. La classifica è la migliore dimostrazione del grande equilibrio esistente». Graduatoria cortissima anche perché voi avete sprecato diverse occasioni per prendere il largo. «Se c’è una cosa che ho capito, è che non bisogna guardare ai nomi sulla carta. In Lega Pro si corre ancora più che in Serie B e nessuno ti regala niente. Prendete il Mantova, che pure avrebbe qualità per provare a giocare in modo diverso: al Tombolato è rimasto arroccato in difesa per l’intero incontro. Mica è facile trovare spazi in zona gol se gli altri giocano così!». Torniamo al Bassano, che con il pareggio di Pavia pare aver scacciato la mini-crisi delle settimane precedenti. «Ha un gruppo solido, con cui ha vinto un campionato di C/2 e sfiorato la promozione in B nella scorsa stagione. Su quel telaio sono stati innestati elementi come Misuraca, Pietribiasi e Germinale, che sanno fare la differenza». Sarà anche il derby fra le squadre più osteggiate dal Palazzo nella scorsa stagione. «Purtroppo sì. Loro sono stati penalizzati per la faccenda dei punti tolti e ridati al Novara, noi non siamo stati nemmeno considerati per il ripescaggio, venendo scavalcati dal Brescia. E oggi vogliamo riprenderci sul campo quello che ci è stato tolto».

(Fonte: Mattino di Padova)




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