Padova-Cuneo, le voci dalla sala stampa. Parlato: “Responsabilità mia”. Bergamin: “Parlato rischia? Non è lui il punto critico…”

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Matteo Dionisi: “L’espulsione di Favalli ed il gol nel finale di primo tempo ci ha condizionati, poi abbiamo provato a reagire ma abbiamo subito anche il 3-1 che è figlio dello sbilanciamento. Serviva più attenzione, ora dobbiamo rimboccarci davvero le maniche. Dopo il gol di Neto Pereira ci credevo anch’io… Ora dobbiamo fare per forza i tre punti a Busto Arsizio, conta più il risultato della prestazione! Il morale è basso al momento, ma non dobbiamo piangerci addosso”.

Marco Cunico: “Al 45esimo la partita è cambiata,è stata una botta che ha cambiato il match, c’erano le condizioni per fare bene,poi il secondo gol è stato la seconda legnata. Il terzo gol è brutto per il risultato,cambia poco. Dispiace perché il pallino del gioco era stato nostro,dal campo sembrava che loro fossero qua per difendersi. Le nostre non sono scuse, si può sempre negli episodi. Come si riparte ? Per dare importanza e valenza alle due scorse partite bisognava vincere. Era la partita che tutti si aspettavano è arrivata una legnata e lunedì ripartiamo”.

Giuseppe Bergamin: “Non mi attacco agli episodi,c’è frenesia,manca equilibrio che in tanti frangenti abbiamo perso. La generosità non basta. Sono preoccupato ed è normale,non ho guardato la classifica. E’ normale essere severi nei confronti della squadra, io ringrazio sempre i giocatori,ma oggi mi dispiace per l’epilogo. Il mister in discussione? Sicuramente bisogna riflettere su certe cose,ma non è lui che mi preoccupa in questo momento. Non vedo nell’allenatore il punto critico della situazione in questo momento. Quando il risultato non viene da una situazione che poteva portare tranquillità,invece non lo siamo. A fine partita sono andato negli spogliatoi per una normale situazione di dopo partita. Ho trovato i giocatori tristi,la situazione di Parlato? Non credo che sia lui il punto critico,quello che abbiamo visto in campo è stata una generosità che doveva servire ai propri errori. Quando giochi con un handicap a volte puoi riuscire a sollevare le cose,ma tante volte no. Dobbiamo prendere come nostri gli errori”.

Carmine Parlato: “La squadra ha lavorato bene nella prima frazione, dovevamo fare qualcosa di più in fase realizzativa, poi la botta del 2-0 avrebbe ucciso chiunque, noi ci siamo ripresi, abbiamo fatto il 2-1, poi per tentare di pareggiare era preventivabile che ci facessero il terzo. Il cambio di Altinier? Mi serviva un giocatore come Petrilli e vedendo la partita, avrei cambiato a inizio secondo tempo allargando la squadra. La classifica e la pressione? Io penso che i ragazzi abbiano gli attributi, ma che allo stesso tempo bisogna evidenziarli di più, uscendo al più presto da una situazione dove anche un pareggio non avrebbe portato a quel salto che tutti ci aspettavamo. Bisogna avere la forza mentale e caratteriale per reagire, per essere ancora più uniti e compatti. Questo gruppo è molto valido, nell’ultimo mese ha evidenziato che ci sono dei problemi e urge invertire la rotta. Quello che succede è solo responsabilità mia, non voglio attaccarmi a niente. Aver fatto dei buoni 45 minuti, dove solo la loro compatezza ha evitato che passassimo in vantaggio, abbiamo creato e fatto delle buone giocate, ma dal momento dell’espulsione e dei due gol è stata una botta. La squadra ha saputo reagire, ma poi in contropiede siamo capitolati. Dispiace, perché siamo tutti a servizio della società e della città per cercare di prendere la vittoria, è arrivata una sconfitta che mi rammarica, ma non mi abbatte. I ragazzi in spogliatoio erano molto amareggiati. Non voglio attaccarmi agli episodi che fanno parte del calcio, dovevamo essere più bravi, ma il periodo non è idilliaco sotto gli aspetti degli episodi. La doppia ammonizione? Dovevamo stare più attenti e anche a inizio della seconda frazione. Abbiamo comunque reagito, l’impegno nei secondi 45 minuti c’è stato. Nel primo tempo dovevamo essere più tranquilli e affondare di più. Dispiace, è una cosa che mi fa rabbia, bisogna che il Padova reagisca, perché non ci si può appellare alla sfortuna, serve una regolata generale, uscendo fuori da un momento che sta continuando. Volevamo la vittoria, ma è arrivata una sconfitta”.

Ore 17.10 – Segui live dalla sala stampa dello stadio “Euganeo” le dichiarazioni a caldo dei protagonisti di Padova-Cuneo.




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