Padova-Bassano, l’ex Bortot: “Mi si stringe il cuore, ho nostalgia di Padova! Sarà bello rivedere tutti…”

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Dall’altra parte, quella bassanese, c’è invece un alto ballottaggio serrato. È quello che riguarda il posto di terzino sinistro, dove a giocarsi una maglia ci sono Dario Toninelli e Tommaso Bortot. Il terzino di Conegliano, tra i grandi protagonisti della promozione dello scorso anno, sente eccome l’emozione del ritorno a Padova. E anche se diplomaticamente non lo ammette mai, l’addio al Biancoscudo per lui è stato davvero malinconico. Forse perché “Tommy”, che proprio lunedì scorso ha compiuto 18 anni, vista la giovane età è molto più incline ad affezionarsi di altri suoi compagni. «Dopo quanto ho provato l’anno scorso, tornare per me significa molto», ammette Bortot alla vigilia del match. «Non sono teso, ma un po’ di emozione c’è: rivedere i miei compagni, rivedere quei tifosi che mi hanno sostenuto e aiutato portandomi fino a qui, farà sì che non sia una partita come le altre. Il Bassano è il mio presente, ma mi si stringe il cuore nel tornare a Padova».

Se avesse potuto, sarebbe rimasto ben volentieri un altro anno: «Le decisioni non spettavano a me, e io sin da subito sapevo che il mio futuro sarebbe stato qui. Ma un po’ di nostalgia c’è, perché le sensazioni di Padova sono state uniche: ho vinto un campionato, ho trovato una squadra straordinaria al mio primo anno di calcio con i “grandi”, ho scoperto una piazza e una tifoseria che per la prima volta nella mia vita mi hanno fatto davvero sentire un giocatore. Mi sono scoperto importante, ho respirato un’aria unica. E poi tutti, dai compagni a mister Parlato, mi hanno fatto crescere come uomo e come giocatore». E sarà proprio l’allenatore, Carmine Parlato, uno dei pochi volti che domani non rivedrà in quel campo di gioco: «Non mi sarei mai aspettato il suo esonero», ammette Bortot, «ma si sa che il calcio è anche questo. Mi spiace tantissimo per lui, e spero che torni presto a fare ciò che ha sempre fatto molto bene: Parlato mi ha aiutato tanto sotto ogni punto di vista, e non so se possa aver pagato un po’ di inesperienza nella categoria, ma di certo nel lavoro ha sempre dato tutto. Per me rimane una grande persona, mi spiace che domani non ci sia».

(Fonte: Mattino di Padova, Franesco Cocchiglia)




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