Venezia, Perinetti: “Lega Pro primo passo per non rallentare Tacopina nella realizzazione delle sue idee”

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Mercato chiuso? Così pare, anche se la finestra di gennaio potrebbe sempre far balenare qualche occasione last-minute. A Venezia, però, il più è stato fatto. Numericamente la rosa è al completo in ogni reparto, forse soltanto in difesa qualcosa potrebbe accadere, ma in uscita. Operazioni comunque di secondo piano, nulla a che vedere con il gran via vai di dicembre: «Il nostro mercato è assolutamente chiuso – spiega il ds Giorgio Perinetti –, abbiamo fatto tutte le operazioni che ci eravamo prefissati e non abbiamo alcuna necessità di intervenire. Il mercato è imprevedibile e certezze assolute non ne ha nessuna, ma diciamo che in linea di massima il più è stato fatto. Se poi qualcuno, magari perché penalizzato dal nuovo modulo, dovesse chiedere la cessione, allora prenderemmo in considerazione la richiesta. Ma al momento non mi sembra». Nei prossimi giorni è in carnet un programma di allenamenti molto duro impostato da Giancarlo Favarin in vista della ripresa del campionato, il prossimo 6 gennaio al Penzo contro il Dro. E l’occasione per Perinetti è propizia per ribadire che la scelta di cambiare allenatore è stata doverosa, oltre che corretta: «Favaretto l’ho scelto io – spiega – per questo il fatto di essere stato costretto a esonerarlo sicuramente ha rappresentato una sconfitta per il sottoscritto. Ma sottolineo il fatto che non è stato il ko con l’Este a determinare il cambio, bensì una serie di situazioni che si sono sovrapposte. A un certo punto nello spogliatoio servivano altri toni, serviva una personalità di un certo tipo e Favarin racchiudeva tutti questi elementi. Il suo staff peraltro lo conosco molto bene, Langella è stato anche un mio giocatore per cui tutti i pezzi sono andati a posto. E devo dire che sono molto contento». Il Campodarsego non molla: «È la sorpresa assoluta di tutta la Serie D, non soltanto del nostro girone – precisa Perinetti – ma abbiamo un girone intero per mettere insieme due punti più di loro. Sono fiducioso che ce la possiamo fare».

(Fonte: Corriere del Veneto, edizione di Venezia)

«Salire in Lega Pro sarà il primo passo per non rallentare il presidente Tacopina nella realizzazione delle sue idee». Guarda con ambizione al 2016 Giorgio Perinetti, ds di un Venezia chiamato a ribaltare l’attuale gerarchia che, nonostante i 44 punti in 19 giornate, lo vede a -1 dal Campodarsego. «La competitività dei padovani dà ancora più valore al nostro rendimento – traccia un bilancio il dirigente lagunare -. Qui il 22 luglio non c’era nulla e in ritiro era andata una squadra «abbozzata». Oggi invece commentiamo un girone di andata da 44 punti con quel pizzico di rammarico per qualche vittoria persa in modo rocambolesco». Per Perinetti due i bocconi amari. «L’esonero di Favaretto è stato deciso davvero a malincuore, però Favarin ha portato quella scossa di cui c’era bisogno in quel momento. Poi l’addio di Barreto, un fulmine a ciel sereno soprattutto dopo che l’avevamo rimesso in piedi». Tra gli aspetti più temuti c’era l’impatto degli under. «Bravi, da Vicario in giù si sono fatti trovare pronti e questa è una soddisfazione. Certo, la presenza di giocatori di esperienza sta dando loro l’aiuto che serve per «reggere» in una piazza come Venezia. Tra i senior una menzione per i veneziani Soligo e Busatto, simboli della disponibilità di un gruppo vero. Un plauso anche a Carbonaro che sta trovando quella continuità che non aveva ancora avuto». L’avvio del ritorno propone una partenza agevole. «Dobbiamo ripartire agguerriti già contro il Dro (mercoledì 6 gennaio ore 14.30 al Penzo, ndr) e nella sosta inseriremo meglio Marcolini, Lattanzio e Volpicelli, elementi di categoria presi non a caso. Il mercato? Ho l’accordo con una società professionistica per un giovane attaccante under, se accetterà da gennaio avremo più opzioni tattiche per i senior, altrimenti faremo con i nostri giovani della juniores che si stanno ben comportando. Cessioni? Se qualcuno mi dirà di sentirsi escluso vedrò di accontentarlo: non vogliamo gente scontenta». Un auspicio di Giorgio Perinetti per il 2016? «Il Venezia deve lasciare la serie D e tornare in un calcio difficile ma più «praticabile». Manterremo la promessa fatta al presidente Tacopina e ai tifosi, abbiamo tutto per fare almeno due punti in più del Campodarsego». Dopo la sosta natalizia la squadra riprenderà domani pomeriggio al Taliercio.

(Fonte: Gazzettino, edizione di Venezia)




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