Campodarsego, Pagin: “Ennesimo bellissimo regalo. E continuiamo a dare fastidio al Venezia…”

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«Pensavo che fosse arrivata la giornata della prima sconfitta, invece la squadra mi ha fatto un altro bellissimo regalo e siamo ancora imbattuti». Ecco il presidente Daniele Pagin soddisfatto per un successo dalle mille emozioni. «Più o meno è stata la stessa situazione vissuta con il Fontanafredda, e anche questa volta abbiamo rimontato. Ero già felicissimo sul 2-2, al terzo gol è stato il massimo. Abbiamo sofferto, ma ora andiamo avanti a dare il più possibile fastidio al Venezia». Ecco Antonio Andreucci: «Sapevamo che ripartire dopo la sosta è sempre difficoltoso, farlo con una vittoria è senz’altro importante. Il segreto? Crederci sempre e avere grande determinazione. E poi c’è un motivo tecnico: quando chiudiamo gli avversari nella loro area siamo pericolosi avendo qualità davanti». Nella prima frazione però si è vista una squadra in difficoltà, la svolta nella ripresa quando ha inserito Cacurio e Michelotto cambiando modulo. «Effettivamente nel primo tempo è andata così, loro si abbassavano molto con tanti giocatori dietro alla linea della palla e alla prima situazione hanno fatto gol. La partita si è messa in salita, è stato importante pareggiare alla fine del primo tempo. Nella ripresa abbiamo cercato di dare più ritmo, la partita si è aperta. Loro sono passati in vantaggio su un errore nostro, poi abbiamo allargato il gioco e sfruttato le nostre potenzialità». Michelotto decisivo con due assist. «In particolare il secondo dato che si è liberato dell’avversario e l’ha messa dentro. Nel primo ha messo un ottimo cross, ma è stata più un’invenzione di Kabine». Nell’occasione i bellunesi hanno protestato per una spinta su Ianneo. «L’arbitro lasciava correre da una parte e dall’altra, quella situazione non l’ho vista. Ma diciamo la verità: ha fatto un grande gol». Kabine che si è ripetuto con il 3-2. «Sono contento per lui, è venuto qui con grande umiltà e sta dimostrando il suo valore». Un flash su Aliù autore dell’1-1. «È un giocatore importante, e sempre una spina nel fianco per gli avversari». Non ha brillato Radrezza. «Era un sorvegliato speciale, si è un po’ innervosito per qualche fallo che non gli hanno fischiato e magari la sua prestazione ne ha risentito. Ma è un giocatore importante per noi: è giovane e deve crescere».

(Fonte: Gazzettino)




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