Cuneo-Cittadella, Marchetti: “Vittoria del gruppo, ma dispiace per Bobb. E sul mercato…”

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Poteva essere la giornata perfetta. La vittoria, in un campo ostico come quello di Cuneo. Le rivali dirette che balbettano, con l’Alessandria schiantata a Salò, il Bassano che solo in extremis strappa il pareggio a Cremona e il Sudtirol che si fa riacchiappare in casa dall’Albinoleffe. La vetta della classifica ritrovata in solitario, con tre punti di margine sulle dirette concorrenti, il divario più ampio registrato in questa stagione, in cui al massimo le lunghezze sulle inseguitrici erano state due. A rovinare la festa del Cittadella ha, invece, provveduto il bruttissimo infortunio occorso a Yusupha Bobb. Il 19enne centrocampista gambiano, scuola Chievo, sarà operato stamattina all’ospedale Sacro Cuore di Negrar (Verona) dal primario di Ortopedia e Traumatologia, il dottor Claudio Zorzi, per la ricostruzione della frattura del perone della gamba sinistra, dopo essere caduto male a terra in seguito ad un contrasto con Ruggiero. Un infortunio analogo a quello capitato a Davide Xamin nel corso del ritiro di Lavarone e che pone fine anzitempo alla sua stagione. Le mani nei capelli. «Lì per lì, dalla panchina, non avevamo capito cosa fosse successo. Speravamo fosse una distorsione alla caviglia, ma il ragazzo aveva molto male e, quando ho visto Iori mettersi le mani nei capelli e chiamare la barella, abbiamo compreso che l’infortunio era più grave. Subito è stata effettuata la radiografia d’urgenza all’ospedale di Cuneo e, d’accordo con la dirigenza del Chievo, abbiamo deciso di far eseguire l’intervento a Negrar», racconta il d.g. Stefano Marchetti, che, ieri mattina ha accompagnato il giocatore all’ospedale. «Succede». «Quello che è accaduto dispiace soprattutto da un punto di vista umano: Yusupha è un ragazzo splendido e in questi mesi è entrato nel cuore di tutti. Pensate che, quando l’ho salutato, mi ha detto: “Sono cose che succedono”, come se dovesse essere lui a tenerci su di morale. Ovviamente, al lato umano si affianca il problema tecnico: perdiamo un giocatore di alto rendimento e di grandi prospettive». In questo periodo la sfortuna si sta davvero accanendo sul Cittadella. L’infortunio di Bobb si aggiunge a quelli di Paolucci, che ne avrà per un mese e mezzo, e di Pascali, altro elemento che all’occorrenza avrebbe potuto essere utilizzato in mediana e che rientrerà soltanto a febbraio. Il mercato. E la domanda da rivolgere a Marchetti, a questo punto, è scontata: arriverà qualcuno per sostituirlo? «Sicuramente mi sto guardando intorno, ma non prenderò tanto per prendere», puntualizza il direttore generale granata. «Se sarà disponibile qualcuno che fa al caso nostro, interverrò, altrimenti andremo avanti così. Non credo, in ogni caso, che ci saranno novità a brevissimo termine». Traduzione: Marchetti ha almeno un paio di profili di centrocampisti sotto osservazione, ma per evitare giochi al rialzo e superare la concorrenza di eventuali club di Serie B deve procedere a fari spenti. Iori e il lavoro. Di sicuro il rientro di capitan Iori è stato importante per il ritorno alla vittoria, e non solo per il gol e l’assist che hanno impreziosito la sua prova. «Ma non voglio parlare dei singoli dopo una gara come quella di Cuneo. Questa partita l’abbiamo vinta in settimana, lavorando ogni giorno con rabbia, concentrazione e voglia di riscattarci. Ho rivisto i 20 giocatori che conoscevo». La frase lascia intuire che quello stesso atteggiamento era mancato prima del match perso con il Sudtirol. «È così», rileva Marchetti. «Nel corso della sosta non abbiamo lavorato allo stesso modo e i risultati delle due amichevoli disputate lo testimoniano. È subentrato un certo rilassamento, in quei giorni. E se non sei concentrato al massimo, in Lega Pro rischi di perdere contro chiunque».

(Fonte: Mattino di Padova)

È la vittoria del gruppo. Stefano Marchetti usa queste semplici ma significative parole per descrivere il successo di Cuneo. Tre punti che hanno spazzato via le critiche sollevate dopo la brutta prestazione interna con il Sudtirol e rilanciato in classifica la squadra granata, che adesso ha imbastito una mini-fuga, con tre lunghezze di vantaggio sulle immediate inseguitrici (Alessandria e Bassano). Il direttore generale, che non aveva nascosto la sua delusione dopo la partita con il Sudtirol, è pronto adesso a riconoscere i meriti del Cittadella: «Ho rivisto lo spirito di squadra che conosco. I ragazzi sono stati concentrati fino all’ultimo, lottando su ogni pallone su un campo difficilissimo e al cospetto di una buona avversaria». Iori e compagni hanno davvero concesso le briciole ai piemontesi e tutti si sono guadagnati ampiamente la sufficienza, dai difensori agli attaccanti. «Siamo stati attenti e cinici al momento giusto, dal primo all’ultimo dei miei giocatori. È stata la vittoria del collettivo, e quando tutti quelli che scendono in campo fanno il proprio mestiere, le qualità saltano fuori e fanno la differenza». Venturato, a caldo dopo il successo di Cuneo, ha detto che il Cittadella ha dato un segnale forte a se stesso e a tutto il campionato. «La brutta sconfitta in casa ci aveva comunque consentito di mantenere il primato, e se chiudi il girone di andata in vetta alla classifica vuol dire che qualcosa di buono si è comunque fatto. I ragazzi hanno capito l’importanza di cominciare bene il girone di ritorno. La trasferta di Cuneo è stata preparata bene e in settimana ho visto la squadra con quella determinazione che non c’era dopo la sosta». Adesso non ci si deve fermare. «Chiedo continuità, alle prestazioni e ai risultati. Il Cittadella sa come deve interpretare le partite da qui alla fine, ogni incontro è una storia a sè e il prossimo, contro la Pro Patria, è facile solo sulla carta. L’avversario è ultimo in classifica ma non è più quello dell’andata, si è rinforzato e ha cambiato marcia, pareggiando con il Pavia nell’ultima giornata. Per superare la Pro Patria devi essere a mille». Il Cittadella ha due turni consecutivi in casa: bisognerebbe capitalizzare al massimo. «A parole è facile, ma abbiamo perso con Feralpisalò e Sudtirol al Tombolato, quindi bisognerà stare molto attenti e pazienti. Sono contento di non aver preso gol a Cuneo, è merito non solo della difesa ma di tutta la squadra». A proposito di difesa, l’ultimo arrivato, Nava, ha destato un’ottima impressione. «Sa interpretare tutti i ruoli dietro, è giovane e ha qualità. Poi ha voluto fortemente il Cittadella». Unica nota stonata l’infortunio di Bobb. «Mi dispiace molto, soprattutto sul piano umano. Bobb è un ragazzo straordinario prima ancora che un calciatore davvero forte e importante per noi. Una così grande sfortuna che ci sta perseguitando credo sia difficile da commentare». Il centrocampo ora è in emergenza: Paolucci resterà fuori a lungo, Bobb ha praticamente concluso la stagione. Dovrà fare qualcos’altro sul mercato? «Non ho ancora avuto modo di metabolizzare quanto successo. Faremo le opportune considerazioni, valutando tutto. Ci sono ancora due settimane, c’è tempo di agire nel caso ne ravvedessimo la necessità».

(Fonte: Gazzettino)




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