Live 24! Pro Piacenza-Padova, la vigilia: venerdì tra rifinitura e mercato

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Ore 21.00 – (Corriere delle Alpi) Scelta di cuore. Nella finestra di mercato invernale, Ruben D’Incà ha avuto più di un’offerta per andare via dal Belluno, ma il fantasista di Longarone ha scelto di rimanere, nonostante mister Vecchiato lo abbia fatto usato col contagocce. Poche partite da titolare e alcuni spezzoni di gioco nei secondi tempi. «Qui a Belluno sto davvero bene, è il mio terzo anno e non ho mai avuto problemi – spiega D’Incà – ci tenevo molto a finire l’anno con la squadra, con questo grande gruppo, e nonostante qualche chiamata sia arrivata non ho praticamente mai preso in considerazione la possibilità di andare via in questa finestra di mercato». Un anno dopo l’infortunio. Sodici mesi fa si ruppe il crociato del ginocchio e il 10 febbraio 2015 finì sotto i ferri per poi cominciare una lunga riabilitazione. Dopo essersi allenato da solo a maggio e giugno, si è aggregato alla squadra a luglio facendo la parte fisica. Da settembre si è aggregato al gruppo, ma non ha mai trovato molto minutaggio. «Non so dire perchè giochi meno, sicuramente passare da giovane a “vecchio” ha influito sulle gerarchie della squadra – commenta l’attaccante ex Udinese – non penso comunque alla panchina o meno, il mio primo pensiero è allenarmi al massimo, cercando di fare bene quando vengo chiamato in causa. Mi sono fatto male circa un anno fa, adesso però sto bene, non ho mai avuto nessun problema dall’inizio della preparazione in poi. Una volta a settimana la massaggiatrice Monica mi controlla e per ora sta andando tutto bene e non ho nessun dolore». Il prossimo anno cosa pensi di fare? «È troppo presto per pensarci, penso solo a fare bene il ritorno, più avanti vedremo cosa fare. Come obiettivo vogliamo arrivare ai play off. Andare a giocare a calcio a 5? Sono chiacchiere da bar al cento per cento». Acciaccati ma pronti per il Levico. Il Belluno si prepara a scendere in campo domani al Polisportivo nell’anticipo contro la squadra trentina. Mister Vecchiato deve rinunciare agli squalificati Simone Bertagno, Giovanni Pescosta e Mike Miniati ma può contare sui rientri di Marta Bettina e bomber Simone Corbanese. Mancherà anche l’infortunato Paolo Pellicanò, che si è procurato uno stiramento nel match contro il Fontanafredda e per lui si tratta di una ventina di giorni di stop. Il centrale gialloblù dovrebbe tornare per il derby contro il Ripa Fenadora.

Ore 20.30 – Mercato Pavia, piazzato il colpo-Sforzini: l’attaccante dell’Entella si è già allenato coi lombardi ed oggi firmerà il contratto. Vicino anche l’ingaggio di Michele Pazienza, mentre è stato respinta al mittente l’offerta dell’Avellino per Andrea Ferretti.

Ore 20.00 – (Gazzetta di Reggio) Doppia seduta per i granata, nella giornata di ieri, che hanno messo nel mirino l’incontro di lunedì con i l Lumezzane (ore 20.30). Pian piano va a ricomporsi lo scacchiere del trainer Colombo perché sono tornati in gruppo Nicholas Siega e Paolo Bartolomei. Erano fermi rispettivamente per affaticamento e per un problema di retroversione del ginocchio dopo match di domenica a Padova. A questo punto, tra i titolari, manca all’appello solo Mirko Bruccini che continua a restare a riposo precauzionale per il dolore al ginocchio sinistro al quale si aggiunge Dejan Danza che si è dovuto fermare nuovamente, dopo un solo giorno di allenamento col gruppo, per il problema che lo attanaglia da sempre e che anche nel suo caso riguarda un ginocchio. Tatticamente il tecnico granata sta continuando a prendere in considerazione il vecchio 4-3-3, facendo anche alcuni esperimenti come quello di Raffaele Nolè largo a sinistra, perciò non è da escludere un ritorno al passato dopo due settimane di indottrinamento. Per poter lavorare in ventidue e disputare la partitella finale è stato convocato con la prima squadra Bryan Mecca degli Allievi Nazionale oltre al giovane Giorgio Degola, che resterà in prova fino al termine della settimana. Ai campi si è rivisto dopo alcuni giorni d’assenza il direttore generale Raffaele Ferrara oltre all’ex presidente Alessandro Barilli. Oggi la Reggiana si allenerà in via Agosti a partire dalle ore 14.30.

Ore 19.40 – (Gazzetta di Reggio) «In questa settimana non voglio rilasciare dichiarazioni, preferisco rimanere concentrato sul mercato». E’ stato categorico il direttore generale granata Raffaele Ferrara, ieri presente all’allenamento della prima squadra. Anche perché si tratta di un mercato che per la Reggiana non è ancora decollato: è tornato Daniele Mignanelli e sono partiti diversi giovani per trovare minutaggio ma il classico botto tarda ad arrivare. Si sapeva che la precedenza sarebbe stata data alle partenze, per non sforare il budget ed in quel senso è partito Federico Angiulli verso Benevento; una destinazione che si fa sempre probabile anche per Luca Giannone, su cui il Catania pare più tiepido. MEGLIO OLBIA. In entrata il nome caldo era quello di Marco Piredda, il giocatore sardo dalle caratteristiche simili sia ad Angiulli che a Giannone ma dopo essere venuto in visita a Reggio Emilia, ieri ha optato per firmare un contratto con l’Olbia che milita in serie D. “DEGOLINO”. Per ora resta aggregato alla squadra solo il giovane Giorgio Degola, destinato però a lasciare il gruppo in questi giorni. Ieri a vederlo fare allenamento c’era il padre Paolo, figlio del noto senatore reggiano Giorgio che tutti i tifosi ricorderanno per il famoso triumvirato con Visconti e Lari, che ha dato questa descrizione del figlio: «Prima di tutto sono contento perché è un ragazzo con la testa sulle spalle che ha saputo dare le priorità allo studio, laureandosi in meno di quattro anni, pur continuando a crescere calcisticamente» «E’ il maggiore dei miei tre figli, lui ha 21 anni mentre gli altri 19 e 17, e tutti hanno iniziato la stessa trafila a Losanna dove sono nati». «In Svizzera non ci sono squadre famose – continua il padre – a parte il Basilea e poche altre realtà, ma come settore giovanile sono uno spettacolo per come sono strutturate: insegnano a giocare ma seguono i ragazzi anche nell’alimentazione e fuori dal campo. Nel caso di Giorgio c’è stata anche una parentesi in Giappone quando aveva soltanto dieci anni, poi ha disputato alcune partite nella Promozione svizzera ed infine ha giocato anche in Spagna l’anno scorso. Questa di Reggio è stata un’esperienza fortemente voluta soprattutto per conoscere i suoi luoghi di origine della famiglia ma credo che questa sia la sua ultima settimana di aggregazione. Io ne ho approfittato per fare visita a mio padre ed agli amici».

Ore 19.10 – (Gazzetta di Mantova) L’ex dg del Pisa Marco Cerminara, che era approdato in biancorosso come consulente esterno di mercato alcune settimane fa, non fa più parte della famiglia del Mantova. La conferma arriva dai vertici di Viale Te, dopo che l’assenza del dirigente era saltata all’occhio sia sabato sugli spalti di Meda e sia negli ultimi due giorni di allenamento della squadra. Con l’addio di Cerminara potrebbero saltare anche le trattative in atto da tempo con le due cordate di possibili nuovi soci, che avevano proprio nell’ex dg del Pisa il loro punto di riferimento tecnico. Lo stesso Cerminara (ieri il suo telefono squillava a vuoto) al suo arrivo a Mantova, aveva precisato: «Per ora ci stiamo conoscendo, collaboreremo per un periodo cercando di fare il bene del Mantova e poi vedremo se ci saranno le condizioni per l’ingresso in società di amici molto importanti. Il primo impatto è molto positivo, a Mantova c’è una proprietà davvero seria». Nei giorni successivi a queste dichiarazioni sono quindi arrivati a Mantova due giovani giocatori, tesserati dall’Acm e che anche ieri si sono allenati a parte con la prima squadra: il 19enne centrocampista Andrea Giannarelli e il coetaneo Nicolò Migliori, esterno destro. Giannarelli è figlio di un consulente finanziario (presente in tribuna sabato scorso a Meda) che potrebbe coinvolgere nel progetto Mantova alcuni clienti imprenditori; Migliori è invece figlio dell’amministratore delegato di Bricocenter Italia, anch’egli pare interessato a sostenere l’Acm.

Ore 18.50 – (Gazzetta di Mantova) Ieri pomeriggio i biancorossi si sono allenati al “Dante Micheli” e per mister Javorcic sono arrivate buone notizie dall’infermeria. Raggio Garibaldi e Di Santantonio, infatti, hanno lavorato al passo con i compagni, giocando anche la partitella finale. Entrambi dovrebbero dunque essere a disposizione per la sfida di domenica (ore 15) con il Sudtirol, nella quale il Mantova sarà privo del regista Dalla Bona, squalificato. Javorcic ha provato al posto di Dalla Bona sia il giovane Lombardo e sia Raggio Garibaldi: fra oggi e domani il mister sceglierà dunque se far debuttare Lombardo, che è l’unico regista di ruolo in rosa o se adattare Raggio Garibaldi. Questo, ovviamente, a meno che Javorcic decida di buttare subito nella mischia il probabile neoacquisto Perpetuini (vedi artolo sopra). Nel corso della seduta di ieri si è fermato Gavazzi per un mal di schiena. La squadra tornerà al lavoro stamani al “Dante Micheli”; domani, sempre in mattinata, Javorcic dirigerà infine la seduta di rifinitura.

Ore 18.30 – Mercato Mantova: agli acquisti di Cristini e Marchi si aggiunge quello di Riccardo Perpetuini, regista proveniente dalla Cremonese. Si lavora anche per uno scambio Anastasi-Mendicino col Siena, mentre sul fronte cessioni si cerca una sistemazione per Beretta, Dalla Bona, Momenté, Gavazzi e Sereni.

Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Non tutti i divorzi calcistici sono uguali. Ce ne sono alcuni che lasciano il segno, che suscitano emozioni nel cuore dei tifosi. E quello di Gianni Careri ha colpito particolarmente il mondo dei supporter del Pordenone. L’addio (l’arrivederci, per il presidente Mauro Lovisa) del portiere, passato al Delta Rovigo, ha portato subito una levata di scudi da parte del popolo dei “ramarri”. Già nella tarda serata di mercoledì, infatti, al centro De Marchi è stato appeso uno striscione per ricordare la figura dell’estremo difensore. “Gianni uno di noi”, hanno scritto i Supporter, gruppo organizzato della curva del Pordenone. Nel corso di questi due anni e mezzo Careri aveva legato con tutti, anche con i fan più “caldi”: con loro era sempre prodigo di sorrisi e battute. Pure sui social network è stato espresso il rammarico per l’addio al neroverde del portiere bolognese. Il suo messaggio, quello del presidente Lovisa e il video di ricordo pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale del Pordenone hanno avuto un grande numero di like, commenti e condivisioni. Nella clip creata sono state ricordate le sue parate nel match in Tim cup del 2013 col Pescara, l’incredibile parata nel derby con la Sacilese in campionato, le prodezze dello scorso campionato con l’Alto Adige in casa e quindi con l’Albinoleffe, quando rimase in campo infortunato perché i cambi erano esauriti. Anche ieri, nel corso dell’allenamento, i diversi tifosi radunatisi dietro la rete erano dispiaciuti per l’addio di Careri, anche se erano contenti (da un lato) di sapere che il portiere a Rovigo giocherà. Sarà un arrivederci, ha detto il presidente Lovisa. A maggio le parti discuteranno, ma se fosse per i tifosi Careri avrebbe già il posto prenotato per la prossima stagione e con qualsiasi veste.

Ore 17.40 – (Messaggero Veneto) Stamani la rifinitura, a porte chiuse, quindi la partenza per Bergamo: manca un giorno alla sfida con l’Albinoleffe, ma Bruno Tedino sembra avere le idee abbastanza chiare su quale squadra giocherà all’Atleti Azzurri d’Italia. Il tecnico del Pordenone, infatti, pare intenzionato a tornare al tridente in linea. Dovrebbe essere un 4-3-3 anziché il 4-3-1-2 visto sabato scorso con la Pro Piacenza. Perlomeno è questo ciò che si è potuto intuire osservando l’allenamento di ieri pomeriggio, cui ha preso parte tutta la squadra esclusi gli infortunati (De Cenco, De Agostini). Quali saranno gli interpreti? Sono Cattaneo, Filippini e Finocchio gli attaccanti al momento in pole position per partire dal 1’. Il primo è tornato in grande forma, dopo un finale sofferto di anno solare. Al momento è inamovibile. Intoccabile anche Filippini, per lo stato di salute e per la sua capacità di andare in gol in trasferta: sinora tutte e 5 le reti realizzate sono maturate lontano dal Bottecchia. Finocchio pare essersi invece guadagnato la maglia da titolare dopo un’ottima settimana di lavoro e in virtù del gol realizzato con la Pro Piacenza, valso i tre punti. Attualmente Strizzolo e Valente sono destinati a entrare a gara in corso, pronti a dare il loro contributo come hanno sempre fatto. Per il resto la squadra è fatta. In difesa, davanti a Tomei, e in attesa di risolvere la questione legata a Martin, giocheranno Boniotti, Ingegneri e Stefani. In mezzo dopo mesi ci sarà il centrocampo titolare: Mandorlini, Pederzoli e Pasa, con quest’ultimo che torna a giocare nel ruolo di mezzala dopo avere ricoperto quello di regista nelle ultime due gare. L’ex Inter doveva sostituire Pederzoli squalificato. L’Albinoleffe, che deve rinunciare al difensore Magli, squalificato, dovrebbe riproporre il consueto 3-5-2 con Soncin e Girardi davanti. I bergamaschi occupano attualmente il penultimo posto in classifica.

Ore 17.20 – (Messaggero Veneto) Il giocatore è qui, è al De Marchi. E ieri si è allenato per il secondo giorno di fila. Sta bene ed è pronto per disputare la gara di domani dal 1’. Tuttavia, per ora, non può farlo. E’ una corsa contro il tempo per tesserare Marco Martin e farlo scendere in campo per la sfida con l’Albinoleffe. Il Pordenone deve completare il trasferimento del terzino dal Pavia entro stamani. Di fatto è tutto pronto, però manca l’ok della Lega Pro che è atteso nelle prime ore della giornata. Una situazione che la società sta vivendo con un po’ d’ansia, considerato che Tedino vorrebbe subito dare la maglia da titolare al nuovo acquisto. La questione. Le prime ore di oggi saranno ricche di adrenalina per il club di via Stadio. Attorno a queste ruota l’ingaggio di Marco Martin, sinora soltanto ufficioso. Per l’ufficialità manca proprio un via libera da parte della terza serie. Ieri sono arrivati nella sede del Pordenone tutti i documenti relativi al trasferimento del giocatore dal Pavia, però era ormai tarda serata. Il terzino ha firmato le carte e ha provveduto a spedirle via telematica alla Lega Pro, che tuttavia aveva già chiuso i suoi uffici. Sarebbe potuta essere una vicenda chiusa nel corso della serata, così non è stato. Si deve aspettare dunque la mattinata odierna e si deve sperare inoltre che tutto vada bene: gli addetti ai tesseramenti devono verificare diversi aspetti, tra cui quello dell’assenza di passaggio di denaro tra i due club visto il trasferimento in prestito gratuito del giocatore. Dovrebbe tutto andare a buon fine, ma non si sa mai. Per ora il Pordenone può soltanto incrociare le dita e sperare. In campo. Se tutto va per il verso giusto il terzino di Pasiano sarà della partita sin dall’inizio. Martin sinora si è sempre allenato, a Pavia, e ha giocato inoltre anche il penultimo match di campionato (con la Feralpi). In questi primi due giorni neroverdi ha fatto vedere di essere in condizione. Qualora dovesse esserci un imprevisto, è pronto Talin, il giovane (classe ’96) che con la Pro Piacenza ha fatto il suo esordio in Lega Pro. E’ fuori il terzino titolare, De Agostini, infortunatosi proprio con gli emiliani. Gli altri movimenti. Tornando al mercato, il Pordenone, perso Careri, è alla ricerca di un terzo portiere, possibilmente giovane. Non sarà l’ex Pistoiese Cacchioli (’90): la società ha smentito la voce di un suo trasferimento in neroverde. I neroverdi considerano ideale uno scambio, con Gulin utilizzato come contropartita per arrivare all’estremo. A ogni modo sarà un’operazione da affrontare la prossima settimana, l’ultima di questo infinito calciomercato di riparazione.

Ore 16.50 – Aggiornamento su Petrilli: problema fisico di lievissima entità per l’esterno offensivo, fermatosi a scopo precauzionale e che figura regolarmente tra i convocati. Domani verranno ulteriormente valutate le sue condizioni, ma non ci dovrebbe essere alcun problema.

Ore 16.20 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 16.10 – Qui Guizza: provate soluzioni da palla inattiva.

Ore 16.00 – Qui Guizza: rientra negli spogliatoi Petrilli, da capire il motivo.

Ore 15.40 – Qui Guizza: ballottaggi Sbraga-Fabiano in difesa e Bucolo-Mazzocco a centrocampo. Provato anche Diniz quale terzino destro.

Ore 15.20 – Qui Guizza: schemi anti-Pro Piacenza in corso.

Ore 15.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per la rifinitura.

Ore 14.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Nicola Bellomo è un giocatore del Vicenza. Il centrocampista barese, 25 anni il 18 febbraio, ha firmato un contratto che lo legherà ai biancorossi fino al giugno 2017 e domani farà il suo esordio con la maglia del Vicenza proprio a Bari. Proprietà Chievo, è stato azzurro under 19 e 20 e nel 2014 ha partecipato a uno stage del ct Prandelli. «Domani per me non potrà essere una partita come le altre – conferma Bellomo – Sono di Bari e lì ho fatto tutta la trafila, dalle giovanili alla prima squadra. Avrò mille motivi per fare bene, ma non voglio star qui a pensare come andrà. Lasciamo fare al destino, magari questa è la volta buona per iniziare alla grande. Fisicamente sto bene, mi sono sempre allenato e ad Ascoli ho giocato con continuità. Sono a disposizione del mister che deciderà se farmi giocare o fare panca». Bellomo nelle ultime stagioni ha giocato da centrocampista, anche se è cresciuto come trequartista offensivo. Sottolinea Bellomo: «Nasco trequartista, ma poi sono stato spesso impiegato in tutti i ruoli del centrocampo, sia davanti alla difesa che come mezz’ala. La posizione in campo comunque non è un problema, mi metto a disposizione del mister che deciderà dove schierarmi. Prometto che mi impegnerò al massimo, darò il cento per cento perché mi voglio rilanciare in una piazza importante come Vicenza». Un trasferimento che Bellomo ha voluto anche perché a Vicenza ritroverà Galano che gli ha parlato bene della città, della tifoseria e della piazza. «Io e Galano abbiamo un bellissimo rapporto, ci conosciamo dall’infanzia – precisa Bellomo – Normale che mi sia confrontato con lui e, anche se non avevo dubbi, mi ha consigliato di venire subito qui». Prosegue il giocatore: «In questo momento della carriera ritengo che Vicenza rappresenti per me un trampolino di lancio, dopo la parentesi in Serie A mi sono un po’ perso. La colpa è anche mia, ho commesso degli errori dovuti ad inesperienza, serviranno per non ripeterli in futuro. Adesso devo guardare avanti, quello che è successo non conta più. Sono molto contento di essere a Vicenza, non vedo l’ora di iniziare subito perché ho voglia di far ricredere un po’ di gente che non ha più avuto fiducia in me. Voglio riscattarmi e Vicenza è la piazza giusta per riuscirci».

Ore 14.10 – Sui convocati: “Non verrà convocato Ramadani, mentre Dell’Andrea sarà dei nostri”. Termina la conferenza stampa.

Ore 14.05 – Su De Risio: “Viene da una realtà diversa, in cui si allenava su un campo sintetico, e buttarlo allo sbaraglio sarebbe un rischio”.

Ore 14.00 – Su Sbraga: “Dall’inizio? Può essere che lo preferisca dall’inizio a Fabiano, o che sposti Diniz sulla fascia destra… Ci penserò!”.

Ore 13.55 – Su Neto Pereira: “Oggi verificheremo definitivamente le sue condizioni, si è gestito in questa settimana e l’allenamento odierno sarà importantissimo, sperando che reagisca a dovere. Se non ce la fa abbiamo anche Cunico che sta bene ma anche altri…”.

Ore 13.50 – Arriva Pillon. Sulla Pro Piacenza: “È una partita da prendere ed affrontare in modo diverso rispetto alla Reggiana, sono convinto che se la prestazione sarà delle migliori verrà anche il risultato. Più andando avanti più diventa difficile, sarà una partita sentita da entrambe le parti. Il primo obiettivo è quello di portarci in acque tranquille per poi giocare anche meglio. Sarà una partita combattuta, speriamo che il campo non sia ghiacciato perché sarebbe un peccato. Dovremo stare attenti alle loro ripartenze perché davanti hanno tre attaccanti molto rapidi. Dobbiamo migliorare anche nello sviluppo della manovra”.

Ore 13.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Virtus Vecomp e Luparense, doppia trasferta all’orizzonte per un Venezia obbligato ad eliminare le sbavature difensive. Oltre all’attacco più prolifico d’Italia (54 reti in 22 gare) gli arancioneroverdi esibiscono la seconda miglior difesa del girone C (13 subiti) dopo quella dell’Este (12). Tuttavia nelle ultime due uscite Soligo e compagni hanno corso qualche rischio di troppo per un paio di amnesie piuttosto evidenti. «A cancellare tutto ci sono le vittorie e il primo posto in classifica, tuttavia siamo consapevoli dei nostri scivoloni evitabili – conferma il portiere Guglielmo Vicario -. A Sacile abbiamo fatto accorciare i friulani sull’1-2 prima di dilagare, con il Monfalcone invece abbiamo concesso un facile 1-1, il che significa che dobbiamo lavorare ancora per migliorare». Quello di domenica scorsa al Penzo più che un errore è stato un vero e proprio regalo. «Avevo chiamato la palla e l’intervento di Modolo ci stava tutto per agevolarmi nella comoda presa. Purtroppo il suo tocco di testa è uscito troppo corto e Zubin non si è fatto pregare, essendo io ormai al limite dell’area. Un gol che poteva costarci molto, come a Sacile non abbiamo sbagliato quasi nulla, ma anche quel poco va evitato». La Virtus Vecomp, battuta a San Donà con un 2-1 tirato, dopodomani attende il Venezia al Gavagnin-Nocini (ore 14.30) dove ha perso solo con la Triestina. «Nei prossimi 180′ sicuramente si alza il livello di difficoltà cui dovremo esser bravi a far fronte – afferma il 19enne ex Udinese – ma abbiamo fiducia e consapevolezza. Siamo primi da soli e vogliamo restarci, non ho dubbi che risponderemo confermando una volta di più la nostra forza, contro i veronesi che non penseranno solo a difendersi. All’andata abbiamo perso troppi punti negli ultimi minuti, col Monfalcone vincendo al 90′ abbiamo iniziato ad invertire la rotta ben sapendo però che le partite dobbiamo chiuderle prima per correre meno rischi». Ieri pomeriggio al Taliercio ha assistito all’allenamento Davide Ballardini, fino a dieci giorni fa tecnico del Palermo di serie A. Tra gli arancioneroverdi è out per Verona solo Marcolini.

Ore 12.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Finalmente arancioneroverdi al completo quelli che si sono allenati ieri mattina e pomeriggio per preparare la trasferta di domenica a Verona. In vista del match contro la Virtus Vecomp di Serie D mister Giancarlo Favarin ha recuperato praticamente tutti i giocatori. Ieri sono rientrati in gruppo Ferrante, Galli e Volpicelli dopo aver smaltito i rispettivi acciacchi. Ed è disponibile anche Taddia dopo l’impegno a Coverciano con la rappresentativa di Serie D. L’unico ancora ko è Matteo Marcolini che non ha smaltito il problema al polpaccio emerso prima della sosta natalizia, ma che è ormai in via di guarigione, tanto che si confida di rivederlo in gruppo da martedì prossimo. Per il Venezia la trasferta di domenica è delicata, per le qualità della Virtus accreditata a inizio stagione come la potenziale avversaria del Venezia. Invece il ruolino di marcia dei veronesi (10 vittorie, 7 pareggi, 5 sconfitte), ora reduci da tre pareggi consecutivi, è risultato nettamente inferiore a quello del Campodarsego che, domenica, sarà impegnato in trasferta con la Triestina. La sfida a distanza continua.

Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) Venezia al gran completo verso Verona: Favarin recupera tutti gli acciaccati, Taddia è rientrato dal raduno della Rappresentativa di serie D, continua a lavorare a parte solo Marcolini. «Ancora un po’ di pazienza» ha detto ieri il centrocampista romagnolo, «ormai siamo vicini al rientro». Doppia seduta per gli uomini di Favarin che ieri ha avuto la visita di Davide Ballardini. L’ex tecnico del Palermo ha assistito all’allenamento, poi si è intrattenuto con Favarin e con il direttore sportivo Giorgio Perinetti prima di riprendere la strada di casa. Rientrato nei ranghi anche Marco Taddia, titolare a Sacile due settimane fa, dopo i tre giorni trascorsi al Centro Tecnico di Coverciano nel raduno della Rappresentativa di serie D culminato con l’amichevole contro la Sestese. «Una chiamata inattesa, quindi ancora più piacevole» racconta il terzino sinistro arrivato al Venezia a dicembre dalla Calvi Noale, «qualche anno fa avevo partecipato a un collegiale giovanile, avevo 15 anni, questa volta è diverso perché in ballo c’è la partecipazione al torneo di Viareggio. Ho cercato di esprimermi al massimo proprio per rimanere in lizza per la manifestazione. Mi piacerebbe partecipare». Per Taddia un ritorno a Coverciano. «Ero andato a vedere il Museo, avevo visto i campi e avevo sognato di allenarmi qui un giorno. Quel sogno si è avverato, spero di tornarci. Nell’amichevole ho giocato il primo dei tre tempi da 35’ l’uno e poi il primo quarto d’ora dell’ultima frazione. Ho raggiunto Firenze in treno, lì ho incrociato Boem della Liventina. Nemmeno farlo a posta eravamo anche vicini come posto. Ho fatto il viaggio con lui sia all’andata che al ritorno. Per il resto erano tutti volti nuovi, compreso Tiozzo dell’Este». Dalla Rappresentativa di serie D al Venezia, la trasferta di Verona si avvicina. «E’ una delle formazioni più quadrate del girone, un avversario insidioso, ma noi non vogliamo assolutamente interrompere la serie di vittorie consecutive. Credo che la Virtus Verona proverà anche a vincere, senza rinchiudersi davanti alla propria area come fanno le squadre che vengono al Penzo. Se riusciremo a ottenere il massimo nelle prossime due trasferte, daremo un bel segnale a chi ci insegue».

Ore 12.00 – (Gazzettino) Filippo Lora domenica scorsa a Cuneo ha sostituito Yusupha Bobb e domani al Tombolato con la Pro Patria potrebbe partire titolare al posto del centrocampista del Gambia, la cui stagione è conclusa con la frattura del perone della gamba sinistra. «Sono scelte dell’allenatore -sostiene l’ex Primavera del Milan-. Io mi sto allenando al meglio, ma anche altri giocatori si stanno impegnando e possono fare bene». A Cuneo per oltre un’ora il ventitreenne centrocampista granata ha fornito una prestazione convincente contribuendo alla vittoria per 2-0 sui piemontesi, in campionato però non ha mai disputato una partita intera. Riprende l’interessato: «A Cuneo non ho avuto difficoltà di tenuta e fisicamente mi sento bene. Giocare aiuta, ma non ho problemi sia quando entro durante la partita, sia quando resto in campo per tutta la gara, come è capitato quest’anno in Coppa Italia». Al suo terzo anno in maglia granata, il giocatore finora non ha potuto esprimersi come ci si attendeva per due gravi infortuni. Spiega Lora: «Lo scorso anno il ginocchio sinistro e l’anno precedente quello destro non mi hanno consentito di giocare per lunghi mesi. Quando passi per certe situazioni puoi capire cosa vuol dire essere costretti a stare fermi. Sono cose che nel calcio succedono». La sua esperienza gli consente di dare dei consigli a chi ora sta attraversando momenti difficili, in particolare al giovane Bobb. «Bisogna essere bravi a trasformare queste circostanze a proprio favore. Consiglio di usare questo tempo vivendo passo dopo passo il percorso riabilitativo perchè questi infortuni rafforzano il carattere e la crescita generale. Sono convinto che Bobb tornerà più forte di prima. Come io stesso, del resto. Anche se devo ancora dimostrarlo, è una convinzione che mi sento dentro e sono certo che ci riuscirò». Sul primo posto in classifica del Cittadella con tre lunghezze di vantaggio su Alessandria e Bassano: «Dobbiamo concentrarci di partita in partita sull’avversario di turno senza guardare altro, è importante vivere questa posizione con entusiasmo e non con ansia. È come costruire un muro, bisogna pensare a posare per bene un mattone alla volta». Ieri ultimo allenamento al pomeriggio con i soliti Pascali, Paolucci e Donazzan a parte. Stamattina rifinitura e domani alle 15 partita al Tombolato con la Pro Patria, arbitrerà Vincenzo Fiorini di Frosinone. Torna a disposizione Salvi, che ha scontato la giornata di squalifica. Oltre che per i biglietti della partita, la sede del Cittadella è aperta oggi e domani anche per la campagna abbonamenti.

Ore 11.40 – (Mattino di Padova) È l’ora di Lora. Il gioco di parole è sin troppo semplice, ma dice tutto. Perché l’impressione è che Filippo Lora abbia finalmente davanti l’occasione buona per dimostrare tutto il suo valore. Gli infortuni di Bobb, Paolucci e dello stesso Pascali, che sarebbe potuto essere una valida alternativa per la linea mediana, regalano nuove prospettive al 22enne centrocampista di Valdagno, al Cittadella dall’estate del 2013, quando fu prelevato dalle giovanili del Milan. Dopo i 65’ di Cuneo, domani, contro la Pro Patria al Tombolato, dovrebbe partire titolare in linea con Schenetti e Iori, mezz’ala sinistra nel 4-3-1-2 che predilige Venturato. Lora, ha vissuto in modo diverso questi giorni? «No, per il semplice fatto che mi sono sempre preparato per essere utile. Non è adesso che devo dimostrare qualcosa. E comunque ci sono anche altre giocatori, come Minesso, Sgrigna e Xamin, che possono sperare di essere titolari». E a tutti va dato atto di non avere mai alzato la voce per reclamare spazio. «È una questione di rispetto per i compagni. Sappiamo che la rosa conta 24 elementi ma che in campo vanno solo in undici e siamo tutti ragazzi con la testa sulle spalle. Quello che possiamo fare è lavorare per far cambiare idea al mister». Risposta matura da persona che ne ha passate tante. Nel giro di un anno lei ha messo a segno una doppietta per niente invidiabile lesionandosi prima il ginocchio destro e poi quello sinistro. Sente di essere ritornato il giocatore che appena arrivato seppe subito conquistare i tifosi? «A livello potenziale sì. Ma è chiaro che per rendere al top devi poter giocare con continuità». In carriera ha ricoperto quasi tutti i ruoli in mezzo al campo. Potesse scegliere, quale preferirebbe? «Oggi come oggi farei pure il portiere, pur di giocare. Sul serio, non fa differenza». Quale che sia il suo posto in campo, l’importante sarà non prendere sotto gamba i bustocchi solo perché sono ultimi in classifica. «Parliamo di una squadra che ha incassato appena quattro gol nelle ultime otto partite e che oltretutto si è rinforzata molto a gennaio, con elementi come Santana e Ferri. Guai a pensare a una gara già vinta: questa Pro Patria è diversa da quella affrontata all’andata. Dopodiché sappiamo anche che dovremo essere noi a fare la partita e che ci lascerà pochi spazi». Stavolta non avrete il vantaggio di conoscere già il risultato dell’Alessandria, visto che la sua gara con il Cuneo è in programma in contemporanea alla vostra. «Ma è sbagliato pensare a una sfida a due per la vetta. L’Alessandria sta facendo qualcosa di straordinario in questa stagione ma personalmente, se dovessi indicare quale rivale mi ha più impressionato sin qui, indicherei il Bassano. E pure FeralpiSalò, sua avversaria in questo turno, Sudtirol, Pavia, Reggiana e lo stesso Padova a mio avviso possono rientrare». Stamattina, alle 10.30, la seduta di rifinitura al Tombolato. All’allenamento di ieri non hanno preso parte, al solito, Paolucci, Donazzan e Pascali.

Ore 11.20 – (Corriere del Veneto) Tutto in poche ore. La firma col Cittadella, l’esordio a Cuneo, la possibile conferma domani nel match contro la Pro Patria. Valerio Nava ha convinto subito Roberto Venturato la sua prima uscita ha lasciato tutti soddisfatti. «Da parecchio non giocavo 90 minuti – spiega l’esterno di proprietà dell’Atalanta – ma fisicamente sto bene, devo solo ritrovare il ritmo-partita. L’ambiente è perfetto, i ragazzi mi stanno aiutando ad entrare al meglio nel gruppo. Ho tanta voglia di giocare, non voglio parlare dei miei obiettivi personali perché mi interessa di più l’obiettivo della società, la piazza vuole la Serie B e io mi metterò a disposizione per aiutare il gruppo a raggiungere il traguardo».

Ore 10.50 – (Gazzettino) I biancoscudati sono attesi da due trasferte di fila: domani con la Pro Piacenza, e sabato 30 gennaio con il Lumezzane. «Sono fondamentali per capire se possiamo sperare o meno di avvicinarci alle squadre davanti, mi auguro di fare almeno quattro punti. Il nostro obiettivo resta quello di raggiungere una zona di classifica tranquilla, anche se c’è sempre il tarlo in testa di dire che se vinci le prossime due-tre partite, non si sa mai dato che davanti sembrano aspettarci. La speranza c’è perché tutto può succedere e il ruolo di inseguitore può essere un vantaggio sul piano psicologico. Ma bisogna vincere le prossime due partite, altrimenti per quest’anno ci mettiamo il cuore in pace e nelle restanti gare si può fare anche un ragionamento tecnico diverso valorizzando qualche giovane». Sul pasticcio che ha fatto saltare il trasferimento di Dell’Andrea al Campodarsego il patron biancoscudato preferisce glissare per non alimentare qualche eventuale tensione.

Ore 10.40 – (Gazzettino) Con riguardo a Panico, non manca un’indiscrezione: il Padova lo vorrebbe per diciotto mesi, il Genoa è disposto a girarlo solo fino a giugno nell’ottica in estate di darlo eventualmente in prestito a un club di serie B. L’arrivo di almeno una punta è indispensabile anche per salvaguardare la condizione fisica migliore di Neto Pereira, che di tanto in tanto è vittima di qualche affaticamento muscolare come con la Reggiana. Eloquente Bergamin. «Se ha dietro un altro attaccante magari non gioca tutta la partita, ma fa settanta minuti e lo risparmiamo un pò. Neto sta bene, con la Pro Piacenza non è a rischio, ma è un giocatore che sul piano fisico va gestito in maniera adeguata». Spostando l’attenzione sul campionato, il patron biancoscudato torna sul pareggio con la Reggiana. «Non sono rimasto soddisfatto. Al di là del valore dell’avversario che ha giocato la palla meglio di noi nel primo tempo, nella ripresa è venuto un pò meno da parte nostra il credere nella vittoria. Abbiamo corso e lottato, ma non ho contato neanche un’occasione da gol, e non si può considerare come tale il tiro di Altinier. Non abbiamo costruito niente davanti in termini di opportunità, mi aspettavo qualcosa di più».

Ore 10.30 – (Gazzettino) «Prendere due attaccanti, uno giovane e uno esperto, è una strada percorribile. La situazione è in evoluzione». Non solo il talento genoano Panico per rinforzare il reparto avanzato, ma anche un profilo con qualche anno di esperienza in categoria. È il presidente Giuseppe Bergamin, passato alla Guizza a fare visita alla squadra, a svelare che la società si sta muovendo su due fronti e ieri Fabrizio De Poli era in missione fuori regione. «Speriamo di dare nell’ultima settimana di mercato un tocco di qualità. Se dotato tecnicamente il giovane può starci come alternativa alle due punte che abbiamo: Panico non è fisicamente aitante, ma è bravo. Quanto alla punta esperta può darci qualcosa in più in termini di tranquillità: l’ideale sarebbe un giocatore con massimo 25-26 anni che torni utile anche nella prossima stagione dato che se vogliamo puntare a fare meglio di quest’anno dobbiamo iniziare a formare adesso la squadra».

Ore 10.20 – (Gazzettino) Si va verso la conferma del consueto modulo 4-4-2 e degli interpreti per la trasferta in programma domani alle 17.30 allo stadio Garilli con la Pro Piacenza. Pillon ha fatto svolgere ieri una seduta incentrata principalmente su situazioni tattiche, e nella formazione tipo (la stessa schierata in partenza con la Reggiana) era regolarmente presente anche Neto Pereira che ha svolto tutto il lavoro insieme ai compagni, pertanto sarà quasi certamente al suo posto nella sfida con gli emiliani. Presente anche Giandonato che mercoledì aveva saltato l’allenamento ottenendo un permesso dalla società. A completare il lavoro sul campo cross e tiri in porta. Tornando alla formazione anti-Pro Piacenza, l’unico ballottaggio aperto sembra essere quello tra Fabiano e Sbraga, con il brasiliano al momento in vantaggio. Oggi se ne saprà di più in occasione della seduta dedicata alla rifinitura che è in programma alle 15 alla Guizza, e che sarà preceduta da una sessione video. Intanto, niente ritiro, la squadra partirà domani mattina per raggiungere Piacenza.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Quanto al secondo attaccante, invece, si andrà probabilmente agli ultimi giorni della prossima settimana. «Mi piacerebbe che non avesse più di 26-27 anni», l’identikit tracciato da Bergamin. «Sarebbe l’ideale perché ci permetterebbe di pensare a lui anche per l’anno prossimo, così come abbiamo fatto con De Risio e Sbraga». Verso Piacenza. Oltre al mercato c’è un obiettivo ancora più impellente da seguire. È il campionato, che tra domani e sabato prossimo metterà il Padova di fronte a due trasferte consecutive. Il patron, nonostante il pareggio con la Reggiana, non si è ancora rassegnato a un campionato di semplice tranquillità. «Tutto può ancora succedere: qui ogni settimana ci sono risultati a sorpresa. Mi aspettavo qualcosa di più contro la Reggiana, al di là di un avversario che ci ha fatto vedere, soprattutto nel primo tempo, di essere in grado di giocare la palla meglio di noi. Abbiamo giocato e lottato, ma ci abbiamo creduto poco e non abbiamo mai creato vere occasioni da gol». Le prossime due gare diranno molto sul futuro del Padova. «Penso proprio di sì, e ci aggiungo anche la sfida successiva all’Euganeo contro la Feralpi. Se vincessimo contro Pro Piacenza e Lumezzane saremmo di certo un po’ più tranquilli, se non riuscissimo a farlo vorrà dire che per quest’anno ci metteremmo il cuore in pace».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Doppia scelta. «Lunedì inizierà l’ultima settimana di mercato», le parole del patron ieri pomeriggio, «e speriamo che ci dia quel tocco di qualità che ci manca: abbiamo sistemato difesa e centrocampo, e ora non vogliamo prendere qualcuno tanto per fare numero. L’ideale sarebbe che ci fossero due innesti, un elemento giovane, che possa fungere da valida alternativa ai nostri due attaccanti attuali, Altinier e Neto Pereira, e anche uno esperto, per avere un’opportunità in più». La trattativa per il giovane attaccante del Genoa sta procedendo, e nei prossimi giorni potrebbe arrivare la fumata bianca: il giocatore è contento di venire a Padova, tanto che ha condiviso sul proprio profilo social gli articoli che parlano di lui e della trattativa in essere, e ora sta alle due società studiare la forma del trasferimento. Il Genoa vorrebbe avere il controllo del cartellino, De Poli chiede come minimo un diritto di riscatto: novità sono attese nelle prossime ore.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) L’arrivo a Padova del talento del Genoa, Giuseppe Panìco, è vicino, anche se probabilmente non ancora imminente. E la società biancoscudata non si ferma. Anzi raddoppia, e cerca un altro attaccante. Fabrizio De Poli è partito ieri per una missione sulla quale vige il massimo riserbo, anche se pare tra Piemonte e Liguria. E a sbilanciarsi sui prossimi obiettivi, a margine della visita alla squadra effettuata ieri pomeriggio alla Guizza, è stato il presidente Giuseppe Bergamin. Per l’attaccol’intenzione è quella di non limitarsi ad un elemento giovane (per l’appunto, il bomber della Primavera del Genoa) ma di tentare l’assalto anche a un giocatore d’esperienza. Entrate, com’è ovvio che sia, subordinate alle uscite programmate: se i vari Ramadani, Aperi e Giandonato non troveranno una sistemazione, sarà impossibile acquistare due nuovi giocatori, visto che nella lista campionato c’è un solo posto a disposizione.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Ultime prove generali per la squadra biancoscudata, attesa domani alle 17.30 in Emilia al match dello stadio “Garilli” in casa della Pro Piacenza. Ieri pomeriggio l’intero gruppo ha lavorato agli ordini di mister Pillon: regolarmente in campo sia Neto Pereira, il cui fastidio al flessore della coscia sinistra non preoccupa, ma rimane sotto stretta osservazione insieme a Manuel Giandonato, che dopo la giornata di permesso concessa mercoledì ieri è tornato ad allenarsi con i compagni. Oggi il Padova sosterrà l’ultima rifinitura alle 15, e partirà alla volta dell’Emilia domani mattina, approfittando dell’orario pomeridiano del match e viaggiando in pullman fermandosi poi a pranzo in Emilia in attesa del fischio d’inizio. Un solo dubbio per Pillon nell’undici che sfiderà la formazione rossonera: al centro della difesa, al fianco di Diniz, è aperto il ballottaggio tra il brasiliano Fabiano e il nuovo acquisto Sbraga, che ha esordito per pochi minuti domenica scorsa contro la Reggiana e che adesso si candida per una maglia da titolare. Gli altri dieci undicesimi del 4-4-2 biancoscudato dovrebbero essere quindi confermati in blocco. In casa Pro Piacenza, invece, è piena emergenza a centrocampo: senza gli squalificati Carrus e Aspas, e senza anche gli acciaccati Sall e Rieti, dovrà reinventarsi il reparto centrale. Ieri, intanto, l’attaccante Cristofoli, ormai ai margini della rosa piacentina, si è accasato al Cuneo.

Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Così come la situazione di Nicola Petrilli, il cui rinnovo contrattuale tarda ad arrivare. Sinora, nonostante la volontà di proseguire il rapporto in scadenza il prossimo 30 giugno da parte di entrambe le parti in causa, non si è riusciti ad arrivare a un accordo con la distanza fra domanda e offerta che rimane abbastanza ampia. Ieri un giro di telefonate dopo che i tifosi hanno manifestato preoccupazione per lo stallo che non si sblocca ed è stato fissato un appuntamento a Milano negli ultimi giorni di gennaio per cercare di arrivare a un’intesa definitiva. L’impressione è che alla fine l’intesa di troverà, ma attenzione alla Cremonese e a un altro club di prima fascia di Lega Pro che hanno già sondato il giocatore. Il quale vuole privilegiare in ogni modo la soluzione-Padova, anche se chiede un adeguamento contrattuale rispetto alle cifre attualmente percepite. Buone notizie, infine, dal campo. Ieri Neto Pereira ha lavorato con i compagni, facendo tirare un sospiro di sollievo ai tifosi in vista della trasferta di domani in Emilia sul campo del Pro Piacenza.

Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Oggi, salvo sorprese, l’ok definitivo da parte del presidente del Genoa Enrico Preziosi per il trasferimento di Giuseppe Panìco al Padova. L’attaccante della Primavera rossoblù classe 1997 si è detto entusiasta del trasferimento con il consenso della famiglia e i due ds Sean Sogliano e Fabrizio De Poli hanno raggiunto un accordo per un prestito di un anno e mezzo fino al 30 giugno 2017. Concordate varie opzioni e clausole legate all’eventuale arrivo di una proposta di categoria superiore alla Lega Pro del Padova nella prossima stagione agonistica per Panìco, una delle migliori promesse del panorama giovanile italiano. Manca soltanto la firma di Preziosi e poi sarà il tempo degli annunci. Stravolgimenti e colpi di scena sono sempre possibili in sede di mercato fino a quando non ci sono le firme, ma tutto lascia pensare che alla fine l’affare si farà. Una segnalazione arrivata ieri, inoltre, ipotizzava la presenza di De Poli a Torino, anche se non è stato possibile capire la ragione del viaggio del ds biancoscudato in Piemonte. Affari in vista con Juventus e Torino? Non c’è stata alcuna conferma, di certo c’è che la situazione andrà monitorata.

Ore 08.30 – Lega Pro girone A, la classifica aggiornata: Cittadella 35, Alessandria e Bassano 32, FeralpiSalò 31, SudTirol 30, Pavia e Pordenone 28, Reggiana 26, Cremonese, Giana Erminio e Padova 24, Cuneo 23, Pro Piacenza 22, Lumezzane 19, Mantova 17, Renate 16, AlbinoLeffe 13, Pro Patria 8.

Ore 08.20 – Lega Pro girone A, i risultati della diciottesima giornata: Cuneo-Cittadella 0-2 (Iori (Ci) su rigore al 43′ pt, Schenetti (Ci) al 32′ st), Pro Patria-Pavia 0-0, Padova-Reggiana 0-0, SudTirol-AlbinoLeffe 2-2 (Gliozzi (St) al 39′ pt, Crovetto (st) al 1′ st, Checcucci (Al) al 22′ st, Magli (Al) al 30′ st), Cremonese-Bassano 1-1 (Brighenti (Cr) al 5′ pt, Davì (Ba) al 45′ st), Lumezzane-Giana Erminio 0-1 (Perna (Ge) al 8′ st), Renate-Mantova 1-1 (Florian (Re) al 16′ st, autogol di Malgrati (Mn) al 27′ st), Pordenone-Pro Piacenza 1-0 (Finocchio (Pn) al 14′ st), FeralpiSalò-Alessandria 3-0 (Maracchi (Fs) al 16′ pt, Bracaletti (Fs) su rigore al 26′ pt, Settembrini (Fs) al 5′ st).

Ore 08.10 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.00 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Maglietteveloci.it, Macron Store, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

E’ successo, 21 gennaio: allenamento pomeridiano per i Biancoscudati, regolarmente in gruppo Neto Pereira.




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