Padova-Cittadella, c’è un trend negativo da sfatare: non si vince dai tempi di Pea e Raimondi…

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In trasferta, a spiare l’avversario. Ieri sera, in tribuna al Tombolato, c’era mezzo Padova: il direttore sportivo Fabrizio De Poli, mister Bepi Pillon e il team manager Giancarlo Pontin. Attenti a studiare la capolista che domenica, alle 15, sbarcherà all’Euganeo per il derby di ritorno. L’ultima vittoria. Il Padova ha perso gli ultimi tre, e non era mai successo nella storia delle sfide tra biancoscudati e granata che arrivasse un simile filotto di successi da parte di una delle due contendenti. Statisticamente, infatti, Padova e Cittadella si sono quasi sempre divisi i punti in palio, nelle varie stagioni nelle quali si sono incontrati a partire dal 1998: solo due volte, nel corso dell’ultimo ventennio, una delle due squadre ha vinto entrambi i derby stagionali, sia all’andata che al ritorno. Ci è riuscito il Padova, quattro anni fa, vincendo 4-1 al Tombolato e 1-0 all’Euganeo, imitato dai granata di Foscarini due stagioni fa: nell’anno della retrocessione, i biancoscudati persero sia in trasferta che in casa, in quel fatidico 0-4 che ancora brucia sulla pelle dei tifosi padovani. Se ci aggiungiamo la sconfitta del match d’andata di quest’anno, quando i granata si sono imposti per 3-1, il Cittadella arriva all’appuntamento reduce, per l’appunto, da tre successi di fila nelle sfide con i “cugini”. E domenica il Padova farà di tutto per invertire un trend che non lo vede sorridere ormai da quasi tre anni e mezzo: l’ultimo successo, arrivato proprio all’Euganeo, risale alla gestione Pea, quando Raimondi decise il confronto con una doppietta dei minuti finali dopo le reti di Cutolo e Giannetti.

(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia)




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