Padova-Cittadella, le voci dalla sala stampa. Pillon: “Sono arrabbiato, e l’arbitro è stato decisivo…”. Venturato: “Abbiamo fatto qualcosa in più di loro”

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Le voci dalla sala stampa dello stadio Euganeo per Padova-Cittadella

Giuseppe Bergamin (presidente Padova): “Usciamo a testa alta da questa sfida con la prima in classifica! Abbiamo lottato fino alla fine e siamo stati penalizzati da un episodio, ma sono soddisfatto per la prestazione. Non c’è niente da recriminare, neanche per l’arbitraggio perché dubito che si riesca a trovare l’arbitro perfetto… Noi la nostra parte l’abbiamo fatta, ma il calcio è questo. Capita di perdere, non ci accadeva da tanto, vorrà dire che sabato vinceremo. Obiettivi futuri? Sono realistico più che sognatore…”

Gianluca Litteri (attaccante Cittadella): “Devo fare i complimenti ai miei compagni perché abbiamo disputato una partita giusta per come si è presentata. Ho colto il momento giusto, riprendendoci da un secondo tempo iniziato sottotono. È un’emozione indescrivibile segnare qui a Padova. Vorrei vincere il campionato, poi se accade anche per goal miei è una bella cosa. A cittadella si vive bene, in un nell’ambiente familiare, ho scelto cittadella perché ci credevo e mi ha convinto subito questa piazza”.

Filippo Scaglia (difensore Cittadella): “Abbiamo fatto una partita quadrata e con pochi errori, sapendo di trovare un Padova diverso da quello incontrato all’andata. Dovevamo provare a far goal in ogni modo, sapendo che il goal poteva nascere anche da una palla inattiva, abbiamo fatto un goal e poi abbiamo cambiato obiettivo cercando di non prenderne e ci siamo riusciti. Alfonso ha fatto degli ottimi interventi, abbiamo limitato i pericoli e ci siamo riusciti facendo una prova corale e molto attenta. Fa piacere vincere il derby, ma è indifferente per noi vincere con il Padova o contro un’altra squadra, puntiamo a vincerle tutte”.

Alessandro Favaro (portiere Padova): “Mi dispiace molto perché nel primo tempo avevamo tenuto duro e nella ripresa avevamo incanalato la gara a dovere, ma poi gli episodi ci hanno detto male. E mi dispiace soprattutto per i tifosi, che oggi erano tantissimi e che ci hanno incitato col solito calore”

Stefano Marchetti (dg Cittadella): “Il Cittadella ha fatto una grande partita consolidando la vittoria con una grande prestazione. Certo che gare come quella di oggi sono da infarto… La strada però è ancora lunga, non dobbiamo mollare. Complimenti anche al Padova perché si è dimostrato un organico davvero forte, ma con la nostra aggressività l’abbiamo spuntata… C’era anche un gran pubblico, è stato davvero uno spettacolo bello”.

Roberto Venturato (allenatore Cittadella): “Bellissima vittoria, nel primo tempo meritavamo di andare in vantaggio, poi a inizio secondo tempo il Padova è cresciuto complice la nostra espulsioni. Per le occasioni credo che abbiamo fatto qualcosa in più contro una squadra difficile e in un campo ostico contro un Padova che da tante partite non prendeva gol e in un terreno di gioco non facile da espugnare. Ora ci mancano undici finali, ci sono 33 punti a disposizione, dobbiamo essere felici oggi della partita, dell’interpretazione e della determinazione e da domani restare concentrati. A inizio ripresa non riuscivamo a verticalizzare e a tenere su la palla. Forse la loro espulsione ci ha dato qualcosa per compattarci e riuscire a raddoppiare e ripartire. La forza è stata quella di continuare a provare a vincere. Abbiamo conquistato i tre punti meritatamente, su un’occasione che ci siamo costruiti. Sul finale abbiamo sofferto un po’ di stanchezza. Nel primo tempo abbiamo creato delle situazioni importanti, con il loro portiere che ha consentito di lasciare la partita sullo 0-0. Il nostro obbiettivo è quello di tenere alta la condizione, adesso dobbiamo mantenere i piedi per terra perché il percorso è ancora molto lungo prima di arrivare alla fine”.

Giuseppe Pillon (allenatore Padova): “Ho parecchia rabbia, ma bisogna adesso avere la forza di cancellare questa partita e pensare subito alla prossima come se nulla fosse. L’arbitro? Oggi è stato un po’ decisivo, l’ultimo rigore era netto, cosa deve fare uno per dare il penalty? Non ho capito cosa ha fischiato, perché non c’era nessuno. Sul primo non c’era fuorigioco. Le partite si decidono sugli episodi, a noi non ci ha dato niente. Fischiava sempre tanto, sin dall’inizio. Non ci vedo chiaro su questo arbitraggio. Quando ho visto l’ultimo rigore che non ha dato ho detto che qua non ci siamo. Diniz? E’ stato ingenuo, avevamo la partita in mano e l’abbiamo buttata via. I cambi? Dopo le espulsioni stavo decidendo cosa fare, la squadra stava funzionando e ho preso un po’ di tempo. La sfortuna è stata che abbiamo preso gol subito dopo l’espulsione con l’uomo che marcava proprio Diniz. Noi abbiamo sofferto la prima mezzora, tenendo botta, poi nel secondo tempo se c’era una squadra propositiva eravamo noi, anche in 11 contro 11. Adesso non dobbiamo fasciarci la testa, centrando la salvezza il prima possibile e poi vedremo. La prima sconfitta è molto amara, rosico parecchio, la squadra ha fatto quello che doveva fare, mentre loro non hanno avuto molte occasioni. Nella prima parte sentivamo troppo la partita, forse perché volevamo vincere la partita. Siamo andati in difficoltà coi passaggi in uscita, poi abbiamo preso in mano la situazione. Anche dopo l’1-0 per loro si poteva pareggiare. Guardiamo avanti, mi spiace per la gente e per il pubblico che ci è stato vicino anche in un momento di difficoltà. Sbraga? E’ solo una tacchetata, anche perché non avremo Diniz. Dovremmo saper cancellare questa partita”.

Marcus Diniz (difensore Padova): “Chiedo scusa per la seconda ammonizione perché c’era tutta, ma il primo giallo non ho ancora capito perché me l’ha dato! Mi dispiace aver lasciato in dieci i miei compagni, torno a casa arrabbiato per l’espulsione e per la sconfitta perché prima del rosso nel secondo tempo stavamo giocando solo noi”.




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