Mestre-Venezia, Serena: “Può succedere davvero di tutto. E sarà emozionante come all’andata…”

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«Questo è un derby che mette qualcosa in palio per entrambe le squadre. Per il Venezia conta molto, in termini di classifica. Per il Mestre c’è la voglia di rivincita, dopo la sconfitta al Penzo. Ma su partite così è meglio non fare pronostici perché può succedere di tutto, al di là dei valori delle due squadre». Michele Serena, 46 anni compiuti da pochi giorni, nella sua carriera da giocatore ha vestito entrambe le maglie e all’andata per lui il derby aveva avuto un sapore particolare, perché in campo con il Mestre c’era suo figlio Riccardo. Stavolta invece il centrocampista arancionero non ci sarà, causa squalifica. E per Serena «senior», che nelle giovanili del Venezia ha l’altro figlio Filippo, l’appuntamento ha perso giocoforza un punto di interesse. Ma non per la città: ieri è arrivato l’annunciato «sold out» e questo significa che in tre giorni di prevendita sono andati bruciati tutti i 2300 biglietti disponibili. Allo stadio Panisi di Mogliano domenica (ore 15) si attendono complessivamente tremila persone, perché ai 2300 posti a sedere omologati se ne sommano altri 700 tra gli accreditati e i tesserati dei settori giovanili arancioneri. «E’ un appuntamento che sta destando molta attesa in città, questo si percepisce nettamente — osserva l’ex allenatore del Venezia che quest’anno ha chiuso anzitempo la sua stagione sulla panchina della FeralpiSalò — spero che sarà una bella festa, una bella giornata di sport. All’andata è stato così e quella partita serale, tra la nebbia, è stata davvero emozionante. I tifosi nelle curve sono stati spettacolari». Si era giocato l’11 novembre, serata infrasettimanale: al Penzo era calata una nebbia «traditrice» che sembrava poter impedire il regolare svolgimento del match. Alla fine, dopo un paio di rinvii da parte dell’arbitro, era arrivata la decisione di giocare con il sollievo di tutti, sia dei giocatori che dei 3.761 tifosi sugli spalti. Dall’ultimo derby erano passati 28 anni e mille peripezie per entrambi i colori cittadini. Serena da giocatore ha vissuto una stagione (86-87) nel Mestre, quella del suo debutto tra i professionisti e poi, l’anno dopo nel VeneziaMestre post fusione: due stagioni in arancioneroverde per lui, prima di spiccare definitivamente il volo: Juve, Fiorentina, Samp, Parma, Inter con una parentesi in Spagna con l’Atletico Madrid. «Non ho ricordi di derby precedenti alla fusione — sorride — è passato troppo tempo…». Della stagione attuale, invece, ha ben presenti le sorti di entrambe le squadre. Del Venezia e della sua altalena con il Campodarsego dice: «E’ impossibile pensare che una squadra possa vincere un campionato senza perdere mai. Il Venezia ha perso due volte, perfino. Ma ha trovato un’avversaria che ha fatto qualcosa di eccezionale. Adesso ha questo scoglio da superare, più avanti l’Este. Saranno queste le partite determinanti, secondo me». Sul Mestre, che sta vivendo un buon momento, molto realismo: «Credo che il distacco dalla zona playoff sia incolmabile — dice pensando al -8 dal quinto posto — purtroppo ha avuto risultati discontinui e le altre squadre non stanno certo ad aspettare». Proprio perché domenica suo figlio non giocherà, probabilmente mister Serena non sarà sugli spalti. «Ma — conclude — spero che sia una bella giornata di sport per tutti. Non so dire chi vincerà, è la classica partita da tripla, perché può succedere di tutto».

(Fonte: Corriere del Veneto, edizione di Venezia)




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