PADOVA 18/07/2015 ©BERGAMASCHI MARCO PARTENZA RITIRO CALCIO PADOVA BONETTO E DE POLI - CALCIO PADOVA PARTENZA RITIRO - fotografo: marco bergamaschi

Padova, Bonetto non uscirà dalla società: ma il nodo resta De Poli, le possibili soluzioni

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Il telefono squilla più volte a vuoto ma al terzo tentativo arriva la risposta. Perché l’unico a non aver parlato dopo la sconfitta con la Giana Erminio era stato Roberto Bonetto e l’amministratore delegato del Padova, in qualche modo, conferma che non si è trattato di un una casualità. «Vi chiedo di pazientare in questo momento, ma non mi sento di dire nulla. Stiamo lavorando per il Padova proprio in questi giorni e credo che ci vorrà almeno una settimana prima di chiudere il cerchio. Ci risentiamo più avanti». La prima certezza, come già era trapelato nelle scorse settimane, è che la famiglia Bonetto non uscirà affatto dalla governance del Calcio Padova. Nonostante in passato ci siano stati alcuni momenti di forte divergenza con il presidente Giuseppe Bergamin, non si è mai prefigurato uno strappo così plateale. Anche perché, come più volte ribadito, il patto triennale sottoposto davanti al sindaco Massimo Bitonci non prevede deroghe, sia dal punto di vista morale che dal punto di vista imprenditoriale. Tanto più che, come confermano ancora una volta fonti interne al club biancoscudato, la situazione fra Bergamin e Bonetto è decisamente migliorata da diverse settimane a questa parte. L’unico vero «nodo» da risolvere riguarda il ruolo del direttore sportivo, dal quale poi (in questo caso tutti d’accordo) dipenderà anche la scelta dell’allenatore. Fabrizio De Poli, se fosse per Bonetto, sarebbe già stato congedato. Troppe le incongruenze della sua gestione tecnica, troppe le operazioni su cui ci sono state obiezioni e tanti gli episodi dietro le quinte che hanno minato la fiducia nei confronti del dirigente biancoscudato da parte dell’amministratore delegato. A questo punto — fermo restando che Massimo Poliero non uscirà dal Calcio Padova, ma che rivedrà la propria quota con un nuovo progetto riguardante l’Academy biancoscudata e che neppure la famiglia Bonetto lo farà — resta Bergamin, visto che gli altri soci non hanno quote significative o tali da spostare equilibri ormai consolidati. Bergamin è saldo al timone e su De Poli ha un’opinione opposta rispetto a Bonetto: non chiuderà la propria esperienza con il club di viale Nereo Rocco, non ci ha mai pensato e resta legatissimo alla società rifondata da zero dopo la tabula rasa dell’estate 2014. Le soluzioni allo studio sono due: De Poli accetta tutta una serie di paletti gestionali stabiliti dalla proprietà, rispetta il suo contratto in essere e rimane il direttore sportivo nella prossima stagione o esce di scena e, a quel punto, viene trovato un candidato che vada bene alle le parti in causa (a Bonetto piace moltissimo il dg del Bassano Werner Seeber). In questo senso la posizione di Giuseppe Pillon, che ieri ha catechizzato duramente la squadra prima della ripresa degli allenamenti alla Guizza, rimane strettamente legata a quella del direttore sportivo. Rispetto al passato, infatti, i soci concordano nel lasciare correttamente autonomia nella scelta del tecnico a chi occuperà la poltrona di di responsabile dell’area tecnica nella prossima stagione. Una stagione in cui serviranno investimenti massicci, se davvero si vorrà tentare la scalata alla serie B. Con tutto quello che ne consegue.

(Corriere del Veneto, Dimitri Canello)




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