Live 24! Padova-Alessandria, -3: termina 9-1 l’amichevole con la Villafranchese

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Ore 22.40 – (Il Piccolo) L’entusiasmo per l’arrivo di Biasin non deve far dimenticare che sul campo la situazione della Triestina è tutt’altro che tranquilla, tanto che domenica contro la corazzata Venezia già promossa servirà una vittoria per poter avere la sicurezza di giocare poi il play-out in casa, altrimenti è molto probabile che si dovrà affrontarlo in trasferta con la vittoria come unico risultato a disposizione. Senza contare che in caso di sconfitta c’è il rischio di scenari ancor peggiori. Ma il problema è che per la sfida di domenica Bordin dovrà anche fare i conti con qualche assenza di rilievo e con qualche altro comprensibile dubbio di formazione proprio in ottica play-out. Va ricordato innanzitutto che il giudice sportivo ha squalificato per una giornata Crosato (espulso domenica scorsa a San Martino di Lupari) e Miani (che era in diffida ed è stato ammonito), proprio due della truppa dei nati nel 1997. L’assenza di Crosato è pesante, sia perché priva il tecnico del terzino destro titolare, sia perché lo costringe a utilizzare un altro under in un’altra zona del campo. Quanto alla partita con il Venezia, è probabile che il suo posto potrà essere preso da Romeo, che è stato già adattato a quel ruolo, mentre a far coppia con Piscopo tornerà Andjelkovic (oppure Di Dionisio). Con Miani, però, Bordin perde anche un’altra pedina under preziosa, che tra l’altro avrebbe potuto sostituire Crosato. Insomma, con i due classe 1997 squalificati, sarà necessario che giochi fin dal primo minuto uno tra Puka o Cuppone. Ma non è tutto: Piscopo e Bradaschia sono diffidati e in caso di ammonizione salterebbero proprio i play-out. E trattandosi dei due giocatori più importanti in difesa e in attacco, è ovvio che bisognerà valutare con attenzione il loro eventuale utilizzo. FESTA. Oggi dalle 18 in poi al Bar Grazia de Le Merende di via Carducci 8/a, si svolgerà la festa “Per chi ama la Triestina e per Manuel”, cui parteciperanno ex ed attuali giocatori dell’Unione. Parte del ricavato andrà a Manuel Riccio Bergamas, il ragazzo triestino affetto dalla Sla.

Ore 22.20 – (Il Piccolo) L’arrivo di Mario Biasin a Trieste e la sfida con il Venezia: sono ore di grande attesa per i tifosi rossoalabardati, che si preparano ad accogliere il nuovo presidente, mentre la società sta preparando una giornata davvero speciale per domenica al Rocco. Biasin arriva oggi dall’Australia e domani sarà ufficialmente presentato alla stampa. Subito dopo primo contatto con i tifosi con una visita al Centro di coordinamento. IN ROSSO. Intanto la Triestina, in occasione della partita col Venezia, invita tutti i tifosi a indossare allo stadio una maglia o una sciarpa rossa per colorare lo stadio. Saranno anche regalate all’ingresso bandierine rosse. Prima del fischio di inizio si svolgerà l’iniziativa “Triestina presente passato e futuro”, che prevede un giro di campo dei bambini delle scuole calcio di Trieste e anche degli ex giocatori della Triestina assieme a Biasin: il nuovo presidente saluterà i tifosi e riceverà anche una targa dal presidente del Centro di coordinamento Sergio Marassi. Farà la ricomparsa anche il giornale del prepartita, che si chiamerà “La Triestina” e verrà presentato domani assieme ai nuovi sponsor. BIGLIETTI. Oggi intanto parte la prevendita dei biglietti, che si terrà esclusivamente presso il Centro di coordinamento di via Macelli nei seguenti orari: oggi e domani ore 16-19; sabato 9-12 e 16-19; domenica 9-12. Ci sarà una speciale promozione per i più piccoli: i bambini fino a 10 anni entreranno gratis, mentre gli interi in tribuna costeranno 12 euro (10 euro i ridotti per ragazzi 11-17, donne e over 65), e in curva il prezzo sarà di 10 euro per gli interi e 8 per i ridotti. BAVISELA. Ma c’è anche una speciale promozione in occasione dell’altro grande avvenimento che si svolge in città: i partecipanti alla “Bavisela” infatti, presentando il pettorale gara alla cassa delle biglietterie (che domenica apriranno alle 13.30) godranno della possibilità di pagare il biglietto nella modalità ridotto invece che intero sia in curva che in tribuna. CURVA FURLAN. Intanto la Curva Furlan con un comunicato chiama a raccolta i tifosi per una curva ancora più piena e per ribadire il concetto di Dodicesimo. Perché se la risposta con il Monfalcone ha soddisfatto, il gruppo è meno contento della partecipazione alla trasferta di San Martino di Lupari, che segnava il ritorno degli ultras anche fuori casa ma che la stessa curva ritiene deludente. Intanto si sta preparando la quinta festa Grido Libero, che si terrà sabato 25 giugno al campo “Barut” di Domio e che coincide con il decennale del gruppo. Ci saranno il torneo di calcio, il camp per i bambini, chioschi e musica. Per iscrizioni dei bambini al camp day (costo 10 euro con colazione, pranzo e t-shirt commemorativa inclusa) chiamare il numero 3423597141o mandare una mail a curvafurlan@yahoo.it.

Ore 21.50 – (Corriere delle Alpi) I complimenti del presidente. Il numero uno del Belluno Gianpiero Perissinotto ha voluto congratularsi con la nuova società Union Feltre, nata dalla fusione tra il Ripa Fenadora e Feltrese. La prossima stagione l’Union Feltre militerà nel campionato di serie D e affronterà il Belluno nel derby. «Voglio complimentarmi con il presidente Nicola Giusti per la nascita dell’Union Feltre. Avere due solide società bellunesi in Serie D è un motivo d’orgoglio per l’intero movimento calcistico provinciale. I derby contro l’Union Ripa hanno sempre richiamato tantissima gente allo stadio e sono sicuro che questa piacevole tradizione continuerà anche contro l’Union Feltre. Colgo questa occasione, inoltre, per congratularmi per la salvezza conseguita e per il campionato disputato quest’anno dalla squadra di mister Lauria». Stefano Mosca rientra in gruppo. Il terzino agordino ha ricominciato ad allenarsi con la squadra e per i playoff sarà a disposizione di mister Vecchiato. Difficile invece che scenda in campo dal primo minuto domenica contro la Liventina. È più probabile che il tecnico gli faccia giocare uno scampolo di match per non rischiarlo in chiave playoff.

Ore 21.20 – (La Provincia Pavese) In vista dell’impegno di campionato di domenica a Salò contro la Feralpi che chiuderà il campionato i giocatori del Pavia proseguiranno la loro preparazione questo pomeriggio. Poi salvo cambiamenti di programma dovrebbero allenarsi fino al 13 maggio, quando si ritroveranno per l’inaugurazione del Pavia Store in Piazza della Vittoria. E con il rientro la settimana dalla Cina del presidente Xiadong Zhu e anche del vice David Wang si entrerà nei giorni decisivi per la programmazione futura per la quale intanto si lavora già in via Alzaia. Il primo tassello da cui ripartire riguarda il futuro allenatore. La rosa dei papabili è ormai ristretta a tre nomi, anche se tra questi quello di Giorgio Roselli rimane il preferito. Da Cosenza si annuncia che concluso il campionato Roselli incontrerà il presidente Eugenio Guarascio per parlare del suo futuro, visto che ha ancora un anno di contratto con il club calabrese. Il tecnico umbro, ligure d’adozione, ovviamente potrebbe anche valutare offerte interessanti che lo avvicinerebbero anche a casa, come quella del ritorno al Pavia. E vista la presenza dei massimi rappresentanti della proprietà cinese incontrarli di persona tra una decina di giorni. L’identikit di Roselli è identico a quello degli altri due nomi valutati dal Pavia: Leonardo Menichini e Mario Petrone. Il primo è attualmente impegno nell’impresa di guidare alla salvezza in serie B la Salernitana, mentre il secondo è senza contratto dopo il divorzio a inizio novembre con l’Ascoli che ha guidato nella prima parte del campionato cadetto. Dall’allenatore partirà il discorso campagna acquisti profondamente condizionata da un altro numero di giocatori sotto contratto. Il 1 luglio il Pavia si ritroverà con 26 elementi sotto contratto e il responsabile della prima squadra del club, Aldo Preite, insieme alla dirigenza dovrà valutare non solo gli arrivi ma anche le partenze. Tra queste, anche se il Pavia non ha ancora ricevuto offerte ufficiali per nessun giocatore, anche quelle di protagonisti delle ultime stagioni come Cesarini-Ferretti. Entrambi potrebbero provare l’esperienza della serie B. Sul “mago” ci sarebbe il nuovo tentativo dell’Entella e quello della Spal, oltre a sirene dalla Lega Pro dalle ambiziose neopromosse, Parma e Venezia. Tra i probabili riconfermati in una “rivoluzione” annunciati i nomi più gettonati sono quelli di Davide Facchin, Alessandro Malomo, Luca Ghiringhelli e Alessandro Marchi. Radio-mercato vedrebbe il Pavia interessato a due giocatori della Carrarese come il difensore Simone Sales, il centrocampista con qualità propositive, Francesco Dettori, e all’attaccante Saveriano Infantino, che aveva iniziato a Carrara ma poi si è trasferito al Matera. Per quest’ultimo la pista sembra più in salita.

Ore 20.50 – (Gazzetta di Reggio) La Reggiana ieri pomeriggio ha fatto visita al Carpineti,la brillante squadra dell’Appennino reggiano ancora in festa pert la recente quato storica promozione in Eccellenza. In casa granata, essendo ormai a fine stagione, è stata l’occasione per il trainer Alberto Colombo di vedere all’opera alcuni giovani della Berretti ma anche un giocatore della prima squadre come De Biasi, al rientro dopo i problemi fisici che lo hanno tormentato a più riprese. Da parte dei padroni di casa non è mancato l’impegno anche se la differenza di categoria ovviamente ha premiato gli ospiti anche se la prima frazione era terminata con un punteggio di 2-0 sostanzialmente equilibrato dalle occasioni create. La gara peraltro era iniziata col freno a mano tirato ma col passare dei minuti si è fatta più vivace e coi padroni di casa che rispondevano colpo su colpo alle avanzate di Spanò e compagni. Bisogna arrivare al 22′ per assistere probabilmente all’azione più bella dell’incontro con una percussione sulla sinistra di Mignanelli, uno dei più in forma in questo periodo, che crossa per Bianchini che centra l’incrocio di pali con un bellissimo colpo di testa, sul proseguo dell’azione la sfera arriva sui piedi di Siega che non riesce a perforare l’attento Pagani. Subito dopo i locali si rendono pericolosi un paio di volte con Barozzi e Cocconi ma poi è la Reggiana a passare: al 36′ Ceccarelli si rifà di un’occasione fallita poco prima ed insacca di testa un preciso cross di Bartolomei, nel finale di tempo è Siega a sfruttare l’assist di Maltese insaccando a porta vuota. Nella ripresa gli uomini di Alberto Colombo passano dal 4-3-3 al 3-5-2 ma le sostituzioni rivoluzionano entrambi gli undici e la pressione dei granata aumenta: al 2′ ed al 12′ infatti Mogos porta lo score sul 4-0 e chiude di fatto il match. Al 16′ c’è però gloria anche per la squadra di casa che trova il gol della bandiera con Roffi, abile a trafiggere un incolpevole ed appena entrato Vergine. Resta solo il tempo per il guizzo di Arma che approfitta di una disattenzione del neo entrato Beretti nel quarto d’ora finale. Oggi i granata continueranno la preparazione in vista del Bassano (sfida interna di domenica alle ore 15) in via Agosti a partire dalle ore 15. LA PREVENDITA. Sono attive le prevendite per l’ultima partita di campionato della Reggiana quella di domenica allo stadio Mapei Città del Tricolore (inizio alle ore 15) contro il Bassano. I biglietti sono reperibili come di consueto attraverso il circuito TicketOne, su cui è possibile utilizzare anche il servizio “Stampa a Casa” e, fino a domani (6 maggio) ad orari di sportello anche presso tutte le filiali del Banco San Geminiano e San Prospero.

Ore 20.20 – (Gazzetta di Mantova) Silvano Raggio Garibaldi sarà regolarmente al suo posto domenica alle 15 nella gara conclusiva della stagione regolare contro l’Albinoleffe. Il centrocampista, guerriero nell’animo, ha già smaltito il fastidio alla caviglia che lo tormentava l’altro giorno e si è allenato regolarmente con i compagni sia al mattino che al pomeriggio. Mister Prina ha schierato Bonato fra i pali; Lo Bue, Scalise, Cristini, Carini e Sereni in difesa; a metà campo Gonzi, Perpetuini e Zammarini mentre in avanti sono stati schierati Marchi e Tripoli. Dall’altra parte una nutrita pattuglia di ragazzi della Berretti, che sabato 14 inizierà i propri playoff, alla quale sono stati aggiunti Caridi, Raggio Garibaldi, Longo, Falou e Beretta. Restano in infermeria Trainotti, che nei prossimi giorni verrà sottoposto ad operazione al ginocchio, Masiello e Ungaro. Prosegue le terapie riabilitative Francesco Ruopolo, che si dice fiducioso in un suo rientro in occasione del ritiro estivo. Per oggi pomeriggio, a partire dalle 15, è in programma la partitella in famiglia mentre la preparazione verrà completata con le sedute in programma domattina e sabato, alle 10,30.

Ore 20.00 – (Gazzetta di Mantova) Mattia Marchi è ad un passo dall’eguagliare il suo record i segnature in Lega Pro, che risale al 2010-11 quando mise a segno con il Sudtirol nove reti. Con il Pavia il 27enne attaccante ha segnato due gol a inizio stagione, con il Mantova ha realizzato domenica il sesto gol stagionale, che lo lancia al vertice della classifica dei goleador del Mantova, davanti al convalescente Francesco Ruopolo. «Sono molto soddisfatto – sottolinea l’attaccante – anche se tengo a ribadire che la cosa più importante non è che il sottoscritto avanzi nella classifica cannonieri, quanto che la squadra sia sempre più consapevole delle sue possibilità e sappia mettere in campo la necessaria continuità, com’è accaduto nelle nostre ultime quattro partite». Riuscire a non subìre gol e a portare a casa 10 punti in quattro partite è stata senz’altro una ottima medicina per la squadra di mister Prina, che ora ha un obiettivo tanto chiaro quanto impronunciabile da Marchi: «Sappiamo tutti – spiega – che cosa dobbiamo fare domenica contro l’Albinoleffe, la ragione è semplicissima. Riuscire ad agganciare il Cuneo ci permetterebbe di cominciare i playout con una trasferta e di giocarci sabato 28 maggio il confronto decisivo davanti alla nostra gente». Anche i seriani, secondo Marchi, hanno sufficienti motivazioni per tentare la vittoria: «Sono una buona squadra, che dovrà giocare i playout contro il Piacenza e che con un risultato positivo avrà il morale più alto in vista delle due sfide decisive. Però noi dobbiamo cercare di pensare solamente a fare risultato per noi». La Pro Patria ha consentito al Mantova di andare a segno con il bottino più ampio di reti, che per una volta ha premiato anche l’altro attaccante, Pietro Tripoli: «Proseguiamo a fare punti e a non prendere gol – sottolinea Marchi – perchè abbiamo mantenuto il rendimento della difesa e allo stesso tempo dato un nuovo slancio al nostro attacco. Con mister Prina stiamo rendendo tutti di più, credo sia il miglior segnale possibile in vista dei playout». Marchi conferma la volontà di migliorare ancora il suo primato di gol: «Mi piacerebbe perchè a Mantova mi sto trovando molto bene, riuscire a raggiungere l’obiettivo che ci siamo posti sarebbe realmente un risultato eccellente. Contro le formazioni del nostro livello di classifica abbiamo fatto buone cose, dobbiamo con tinuare su questa linea di rendimento poi alla fine trarremo le somme. Per adesso dobbiamo solamente lottare per un unico traguardo, tutti devono tirare dalla stessa parte per il bene del Mantova».

Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Riccardo Martignago è stato sfortunatissimo. Appena realizzato il primo gol con la maglia del Pordenone, si è infortunato e ora rischia di chiudere qui la stagione. Ma l’attaccante ex Pistoiese è diventato «mister 15». Grazie al gol-vittoria con cui i neroverdi hanno espugnato il campo del Pavia, la quota dei marcatori stagionali dei ramarri è salita appunto a quota 15. Una cooperativa del gol che dimostra quanto la squadra di Bruno Tedino sia in grado di mandare a rete non soltanto le punte (9 gol per il capocannoniere Strizzolo, 8 per Filippini e per l’ex De Cenco, 4 per Cattaneo, 2 per Finocchio, uno a testa per Berrettoni e Martignago), ma anche il centrocampo e, saltuariamente, la difesa. Sono 12, per esempio, i “sigilli” arrivati dalla mediana neroverde. Il capocannoniere del reparto è Alex Pederzoli, che chiuderà (causa diffida) la stagione regolare con 5 reti all’attivo. Dietro di lui si piazza Matteo Mandorlini, che grazie all’ultimo acuto in casa contro il Cuneo, ha toccato quota 3 in campionato. Poi Pasa e Buratto con 2 gol all’attivo. A segno anche la difesa, che ha timbrato con De Agostini, Ingegneri, Boniotti e Stefani (rigore a Cremona). Grazie al quindicesimo marcatore diverso in stagione (Martignago), il Pordenone ha raggiunto l’Alessandria in questa particolare classifica. Più indietro il Cittadella, campione del girone, che si ferma a 13 marcatori. Il leader è il Bassano, che ha mandato a bersaglio 16 elementi della rosa.

Ore 19.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Per domenica, nella sfida delle 15 contro la Giana, la società ha istituito la giornata del Cuore neroverde. Anche il vescovo Giuseppe Pellegrini sarà ospite (e tifoso) d’onore al Bottecchia. «Oltre ai valori tecnici espressi da gioco e risultati – commenta il presule – il Pordenone conferma grandi valori umani, da testimoniare alle giovani generazioni. Sarà un piacere essere per la prima volta sugli spalti». Non solo: per valorizzare la quasi centenaria storia della società, domani s’inaugurerà il Museo Neroverde. Attraverso l’esposizione di maglie del passato (e altri ricordi d’epoca), prestate da tifosi e collezionisti, si potranno rivivere i momenti più intensi della storia dei ramarri. Appuntamento imperdibile per i sostenitori alle 18 al De Marchi, con ingresso dalla zona bar. La storia, nel frattempo, l’hanno già scritta (e vogliono continuare a scriverla) capitan Stefani e compagni, conquistando per la prima volta i playoff di LegaPro.

Ore 18.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Mauro Lovisa miglior presidente della stagione 2015-16. Non solo del girone A, ma di tutta la LegaPro. La notizia dell’assegnazione dell’importante riconoscimento è giunta ieri nella sede del Pordenone, al Centro De Marchi. Ha ovviamente suscitato l’entusiasmo di tutta la società, dalla dirigenza ai tecnici, dai giocator, agli addetti ai lavori. Il premio verrà consegnato a re Mauro a Fiuggi il 24 maggio, durante la quinta edizione dell’Italian Sport Awards, manifestazione patrocinata da Coni, Figc e LegaPro. ECCELLENZE – L’Italian Sport Awards è stato concepito per riconoscere gli sportivi italiani particolarmente distintisi nella stagione che volge al termine nelle rispettive categorie. A scegliere le eccellenze degne di essere premiate sono una giuria popolare e una tecnica, composta da direttori di giornali, vicedirettori e caporedattori dei mass-media sportivi nazionali. IMPERATOR – Lovisa è stato “eletto” miglior presidente non solo del girone A, ma di tutti tre i raggruppamenti di serie C. La sua fama si estende dal Nord al Centro, al Sud. Re Mauro diventa imperator. «Non scherziamo – ribatte subito Lovisa -. Certo è un premio importante e sono orgoglioso che le giurie abbiano scelto me per la LegaPro. Ma il riconoscimento va condiviso con i miei soci Giampaolo Zuzzi e Maurizio Orenti; il dg Giancarlo Migliorini, con noi dal primo campionato di serie D; l’intera struttura societaria e tutti coloro che rendono possibile questo bellissimo percorso, contribuendo a far diventare il Pordenone una delle realtà calcistiche più apprezzate della Penisola». TRE GIORNI – La “Notte dei campioni” dell’Award ha come obiettivo la valorizzazione della funzione sociale ed educativa dello sport come opportunità per la crescita individuale e lo sviluppo culturale ed economico della collettività. L’edizione 2016, che si terrà a Fiuggi già a partire dal 23 maggio, sarà (come le precedenti) una tre giorni intensa. Il programma multidisciplinare comprenderà, oltre alla consegna dei premi, incontri letterari, convegni dibattiti, workshop, mostre e proiezioni cinematografiche. Sono coinvolti federazioni, leghe, squadre, allenatori, atleti, giovani, giornalisti e appassionati di sport. HALL OF FAME – La notizia del riconoscimento a Mauro Lovisa arriva proprio alla vigilia dell’apertura ufficiale del Museo Neroverde al De Marchi, che si arricchisce così di un nuovo prestigioso pezzo da collezione per la storia centenaria del sodalizio.

Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) La gara con la Giana può essere la prima dall’inizio per Stefano Beltrame. Il talento della Juventus è in pole position per il ruolo di esterno destro d’attacco, visto il certo il forfait di Filippini, quello altamente probabile di Martignago e con Cattaneo da valutare, visto che ieri ha chiuso anzitempo la seduta d’allenamento per una botta alla caviglia. Intanto domenica i ramarri avranno un tifoso speciale: in tribuna ci sarà il vescovo Monsignor Giuseppe Pellegrini. «Oltre ai valori tecnici – commenta – il Pordenone ha grandi valori umani da testimoniare alle giovani generazioni. Sarà un piacere vederlo per la prima volta dagli spalti».

Ore 18.10 – (Messaggero Veneto) Il “vero” premio lui spera di riceverlo il 12 giugno, quando la sua squadra potrebbe essere promossa in serie B. Nel frattempo, però, qualcosa ha già vinto. E si tratta di un riconoscimento prestigioso. Mauro Lovisa, numero uno del Pordenone, si è aggiudicato il premio come miglior presidente della Lega Pro per la stagione 2015-2016, assegnato da parte della commissione Italian Sport Awards. Il premio, giunto alla quinta edizione e che vanta il patrocinio di Coni, Figc e Lega Pro, omaggia gli sportivi italiani che si sono contraddistinti nelle diverse categorie nazionali. La consegna si svolgerà in occasione de “La notte dei campioni dello sport italiano – Gran gala dello sport italiano”, che si terrà martedì 24 maggio al Teatro comunale di Fiuggi, in provincia di Frosinone. Sarà un momento di grande soddisfazione, quello che Mauro Lovisa vivrà tra venti giorni. Un riconoscimento al lavoro che, nel corso di questi anni, ha fatto e che ha portato a un risultato incredibile: se il Pordenone domenica chiude il campionato di Lega Pro al secondo posto, sarà il miglior piazzamento in 96 anni di storia del club. Le più grandi gioie sportive degli ultimi venti anni, i tifosi neroverdi le hanno vissute sotto la sua proprietà. E lo stesso Lovisa è stato l’unico imprenditore, assistito dai suoi soci Giampaolo Zuzzi e, recentemente, da Maurizio Orenti, ad aver investito milioni di euro nel Pordenone. Chi, poi, al suo posto, avrebbe versato 500 mila euro a fondo perduto per il ripescaggio in Lega Pro? Ricordando che, come ogni persona, ha i suoi difetti, a Lovisa bisogna riconoscere gli sforzi fatti in questi anni, precisamente dal 2007 in poi, da quando ha preso la società in Eccellenza e l’ha portata ora a lottare per la serie B. In una prima analisi sembra un presidente impulsivo, dai facili entusiasm, ma lui è uno che ai proclami fa seguire i fatti e i risultati ottenuti sin qui ottenuti e i passi da gigante che il club ha compiuto nelle ultime stagioni testimoniano in suo favore. «Sono molto onorato del prestigioso premio che mi è stato assegnato – ha affermato il presidente neroverde –. È un riconoscimento speciale per una realtà come Pordenone che si sta riaffacciando negli ultimi alla ribalta nazionale, passando in una stagione dai playout alla storica qualificazione ai playoff della Lega Pro. Stiamo portando avanti un progetto sportivo i cui capisaldi sono le persone, la valorizzazione dei giovani, il lavoro, la serietà e la professionalità – ha continuato –. Per questo mi sento di condividere il premio con i miei soci Giampaolo Zuzzi e Maurizio Orenti, il direttore generale Giancarlo Migliorini, che con noi dal primo campionato di serie D ha contribuito in maniera fondamentale alla crescita organizzativa, l’intera struttura societaria e tutti coloro che rendono possibile questo bellissimo percorso».

Ore 17.47 – Qui Villafranca, fischio finale: Padova-Villafranchese 9-1.

Ore 17.43 – Qui Villafranca: pregevole 9-1 siglato da Petrilli in “estirada”.

Ore 17.32 – Qui Villafranca: nel Padova il giovane Mituku subentra a Gkaras.

Ore 17.31 – Qui Villafranca: gol-beffa di Neto Pereira, che trafigge il portiere con un debole destro a giro con la complicità di una finta di De Risio. 8-1.

Ore 17.27 – Qui Villafranca: c’è gloria anche per Anastasio, che va a segno con un diagonale di sinistro. 7-1.

Ore 17.10 – Qui Villafranca: chiude il primo set il Padova con Diniz, che insacca di testa. 6-1.

Ore 17.01 – Qui Villafranca: inizia la ripresa. Questo l’undici Biancoscudato: Reinholds, Dionisi, Diniz, Gkaras, Anastasio; Ilari, Bottalico, De Risio, Petrilli; Sparacello, Neto Pereira.

Ore 16.46 – Qui Villafranca: fine primo tempo, Padova-Villafranchese 5-1.

Ore 16.44 – Qui Villafranca: gol della bandiera di Mezzaro. 5-1.

Ore 16.40 – Qui Villafranca: “manita” dei Biancoscudati, doppietta per Altinier con un gol di rapina. 5-0.

Ore 16.33 – Qui Villafranca: poker del Padova e doppietta personale per Bearzotti. 4-0.

Ore 16.29 – Qui Villafranca: tris del Padova, a segno Bearzotti che finalizza a dovere il contropiede di Altinier. 3-0.

Ore 16.12 – Qui Villafranca: raddoppio del Padova, rete di Baldassin con un potente rasoterra dai 20 metri. 2-0.

Ore 16.01 – Qui Villafranca: Padova già in vantaggio, a segno dopo un minuto Altinier. 1-0.

Ore 16.00 – Qui Villafranca: inizia l’amichevole Padova-Villafranchese.

Ore 15.50 – Qui Villafranca: Biancoscudati in campo per il riscaldamento in vista dell’amichevole. Questo l’undici titolare del Padova: Reinholds; Turea, Dell’Andrea, Fabiano, Favalli; Finocchio, Baldassin, Mazzocco, Bearzotti; Altinier, Cunico.

Ore 15.40 – (Giornale di Vicenza) Stefano Sottili è entrato nel mirino di una formazione al piano superiore. Noi a marzo avevamo scritto di alcuni contatti tra taluni sodalizi della cadetteria e il trainer giallorosso, ora arrivano le prime conferme. Il timoniere virtussino, infatti – secondo il portale TLP – piace parecchio alla Ternana che l’ha messo in pole position nell’eventualità che il povese di residenza, Roberto Breda, interrompa a giugno il rapporto col club umbro. Sottili non è l’unico in corsa per la panchina delle fere ma è la prima scelta rispetto all’allenatore del Matera, l’ex viola Pasquale Padalino. In questo caso la partecipazione ai playoff del Soccer Team potrebbe rallentare l’intesa ma la volontà della Ternana è chiara. Del resto è normale che da un triennio a questa parte le guide del Bassano si facciano apprezzare in B o nei top club della Lega Pro: ottengono risultati strabilianti con squadre forti, ma non fortissime, ottimizzano le risorse interne e si appoggiano di sicuro all’acclarata solidità societaria che è alla base di tutto – e non è solo una questione economica – perché senza di quella Bassano rischierebbe la retrocessione. Sottili nei giorni scorsi a una radio lombarda aveva dichiarato che col pres Stefano Rosso c’era il comune accordo di continuare il rapporto e che a avrebbero valutato ogni aspetto. La Ternana potrebbe bruciare tutti sul tempo.

Ore 15.20 – (Giornale di Vicenza) Battezzato giallorosso preferito dal sondaggio social e incoronato col Premio Veneto Gas&Power, Gianvito Misuraca ha ritrovato gas ed energia perdute nel derby col Padova che ha vissuto da redivivo mattatore: due assist risolutivi (un po’ sporchi in verità, ma comunque sempre assist che ingrossano la contabilità specifica) e rilanciano le quotazioni personali e collettive in ottica playoff. E lui ha recuperato sorriso ed autostima dopo i due penalty spediti nel bidone della differenziata che l’avevano precipitato in un vuoto di malinconia con evidenti ripercussioni di rendimento.Misuraca, si è tagliato la folta chioma dopo i due rigori sbagliati. È un taglio simbolico col passato?Macchè, è un taglio tattico per l’estate…Dopo i due rigori falliti consecutivamente ci è sembrato abbia sofferto un po’ emotivamenteEro un po’ giù, ma niente di particolare. È già acqua passata. Anzi, se ricapita l’occasione, sono pronto a ripresentarmi dal dischetto. Magari è quello decisivo dei playoff… E ride.Finora ne aveva mai sbagliati di rigori?Finora uno solo, ai tempi del Nova Gorica. È successo due anni fa durante un’amichevole contro l’Udinese.Il suo bottino al Bassano recita per il momento 6 gol e 7 assist, è quello con le cifre migliori. Soddisfatto?Soddisfatto solo in parte perché so che avrei potuto fare di più. Ma conto di tenermi il meglio per questi spareggi.Questo Bassano spesso è lacunoso nell’ultimo passaggio. È una questione di movimenti o di rifinitura finale?Direi entrambe le cose, un po’ l’una e un po’ l’altra. Ma in allenamento stiamo lavorando su questo aspetto della fase offensiva, soluzioni che intendiamo mettere in pratica ai playoff.Domenica con la Reggiana c’è in ballo il piazzamento in griglia…Noi proveremo a vincere, ma sappiamo che è dannatamente complicato. Loro hanno la migliore difesa del campionato con sole 23 reti subite, giocheranno con la mente sgombra e la volontà di cercare il piazzamento della Tim Cup e pure la posizione più pregiata in campionato. In più vorranno senza dubbio congedarsi dalla propria gente con una gioia, specie contro di noi che all’andata li abbiamo battuti allontanandoli dall’alta classifica. Ricordo poi che lo scorso anno sono stati eliminati sempre dal Bassano agli spareggi. Infine tanti di loro inseguono una riconferma. Insomma è dura per davvero.Chi vorrebbe pescare ai playoff al primo turno? Il suo vecchio Pisa?In tutte le squadre del lotto ho degli amici o sono stati un mio club precedente come nel caso del Pisa. Io dico che l’importante è arrivarci tonici e reattivi ai duelli per la B. Poi lo so anch’io che giocare il quarto di finale secco al Mercante è meglio. Ma non credo sia decisivo.E il Bassano con che ruolo approda alla giostra promozione?Le favorite sono altre, lo sappiamo, ma crediamo di potercela giocare con tutte quante alla pari. Senza timore ma con carica ed entusiasmo. Sono i miei primi playoff e non vedo l’ora di viverli appieno.

Ore 14.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Friuli, Marche e Umbria per il ritiro pre campionato del Venezia in Lega Pro. Il team arancioneroverde allenato da Giancarlo Favarin inizierà la preparazione estiva domenica 17 luglio, soggiornando fino a domenica 24 all’Hotel 1301 Inn di Piancavallo (Pordenone). A seguire, dopo due giorni di pausa, la squadra riprenderà gli allenamenti martedì 26 luglio a Jesi disputando mercoledì 27 una partita amichevole. Giovedì 28 luglio, invece, il trasferimento a Norcia (Perugia) fino domenica 7 agosto 2016: il Venezia soggiornerà all’Hotel Europa e disputerà tre amichevoli sabato 30 luglio, mercoledì 3 e domenica 7 agosto. Intanto al Taliercio prosegue la preparazione alla trasferta di domenica in casa della Triestina (ore 16.30): problemi per l’ex alabardato capitan Soligo, che si è fratturato il quinto metacarpo della mano sinistra ed è quindi probabile assente al Rocco. Ancora out per i problemi al ginocchio anche il difensore Busatto, mentre è rientrato in gruppo l’attaccante Maccan dopo un mese di assenza. Domani a Ca’ Farsetti (ore 12) il Venezia presenterà la collaborazione a livello di settore giovanile con la Pro Venezia.

Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Il Venezia è tornato ad allenarsi ieri, in vista dell’ultima di campionato con la Triestina, domenica al Rocco. Dall’infermeria una brutta notizia: dopo un colpo ricevuto domenica scorsa, Evans Soligo ha rimediato la frattura del quinto metacarpo della mano destra. Nulla che possa precludergli di scendere in campo ma è presumibile che domenica il giocatore rimanga a riposo. Ha invece ripreso ad allenarsi con i compagni Denis Maccan, sempre out Riccardo Busatto. La squadra si allenerà oggi e domani al mattino, sabato la rifinitura è prevista al pomeriggio. Ieri la società ha ufficializzato le date del ritiro, che inizierà domenica 17 luglio a Piancavallo, dove soggiornerà all’Hotel 1301 Inn fino al 24 luglio. Il 26 il gruppo si ritroverà a Jesi per effettuare un allenamento, cui seguirà il 27 un’amichevole. Da giovedì 28, scatterà la seconda parte del ritiro, che si svolgerà a Norcia fino al 7 agosto. La squadra soggiornerà all’hotel Europa. Previste tre amichevoli il 30 luglio, il 3 e il 7 agosto. Si sta intanto definendo la festa-promozione domenica 8 al parco Catene di Marghera, presso il pub «Bread & Butter: si inizia alle 17 con aperitivo e dj set, poi alle 20 è previsto l’arrivo della squadra di ritorno da Trieste. Alle 20,30 salirà sul palco Sir Oliver Skardy con I Fatti Quotidiani, mentre il dj set riprenderà dalle 23. Ancora in dubbio, in attesa di una posizione uficiale, la presenza dei tifosi della Curva Sud alla serata, che avrà anche un risvolto solidale: prevista la raccolta fondi per Manuel Giuge, giovane mestrino affetto da distrofia muscolare dei cingoli, che vuole realizzare il sogno di un viaggio fino a Capo Nord.

Ore 14.10 – (La Nuova Venezia) Piancavallo, Jesi e Norcia: queste le tre località che vedranno il Venezia impegnato nella preparazione estiva in vista del prossimo campionato di Lega Pro. La prima squadra partirà da Mestre per raggiungere Piancavallo la mattina di domenica 17 luglio, e ci resterà una settimana con base all’Hotel 1301 Inn, lo stesso della scorsa estate. Dopo un giorno di libertà, il gruppo ripartirà per Jesi dove sosterrà un allenamento il 26 luglio e il giorno successivo una partita amichevole. Quindi il 28 inizierà la seconda parte di ritiro a Norcia, e che proseguirà fino a domenica 7 agosto all’hotel Europa. Sono previste tre partite amichevoli in date che al momento sono solo indicative: il 30 luglio, il 3 e il 7 agosto. I dettagli sulle avversarie verranno forniti solo nelle prossime settimane. Programmazione era stata annunciata, e di fatto si sta concretizzando ora dopo ora come promesso sia dal presidente Joe Tacopina che dal direttore generale Giorgio Perinetti. Sul fronte invece della collaborazione sportiva sul territorio, domani a mezzogiorno a Ca’ Farsetti sarà presentato l’accordo di collaborazione quadriennale tra il Venezia e l’Asd Pro Venezia. Su quello legato infine alla festa promozione di domenica al Parco Catene di Marghera, tra i presenti ci sarà anche Manuel Giugie, protagonista del “Progetto che non c’è”, una storia di forza e speranza che ha visto il 29enne mestrino (da nove affetto da una grave malattia degenerativa, ndr), pronto a festeggiare il traguardo dei 30 anni regalandosi il sogno di viaggiare da solo in auto da Venezia fino a Capo Nord per vedere il sole di mezzanotte. Gli avevano detto che a trent’anni si sarebbe trovato in sedia a rotelle, ma seppur a fatica oggi riesce ancora a camminare. Il Venezia assieme all’associazione Amici della Laguna e del Porto vuole aiutare questo sogno, e così sarà avviata un’asta on line per la raccolta fondi per Aica3 Onlus e per premiare il giocatore del Venezia FC che quest’anno si è particolarmente contraddistinto nel sociale. Ieri pomeriggio la squadra ha sostenuto un allenamento pomeridiano con Maccan rientrato in gruppo. Busatto è rimasto ancora fermo, mentre Soligo ha fatto lavoro ridotto dopo che gli è stata riscontrata una frattura al quinto metacarpo della mano sinistra, a seguito di un contrasto nella partita contro il Giorgione. Oggi e domani allenamenti solo al mattino domenica ultimo atto di campionato a Trieste.

Ore 13.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) A tre giornate dal termine del campionato, la lotta per la permanenza in serie B ha prodotto un unico verdetto; il Como con la sconfitta casalinga maturata contro la Ternana è matematicamente retrocesso in Lega Pro. L’avventura dei lariani nel torneo cadetto è durata quindi solo una stagione e adesso resta da capire quali saranno le due squadre che retrocederanno direttamente insieme al Como e quale sarà la quarta che scenderà di categoria dopo il play out che vedrà di fronte 18esima e 19esima classificata. Ad oggi sono sette le formazioni che lottano per ottenere la salvezza diretta con Livorno e Lanciano che, classifica alla mano, rischiano di più. I toscani, reduci dal pareggio ottenuto in rimonta a Cagliari, affronteranno il Perugia al Picchi, in trasferta l’Ascoli, per poi giocarsi tutto proprio contro gli abruzzesi all’ultima giornata. Virtus Lanciano che, da parte sua, conta in una riduzione della penalizzazione con speranze ridotte al massimo a riavere un punto. Ma la lotta è serrata anche per evitare i due posti playout, con Pro Vercelli (42), Latina, Modena e Salernitana (tutte a 41) che sgomitano. Domani è in programma all’ Arechi di Salerno una sfida infuocata tra i padroni di casa e il Modena con punti in palio che potranno decidere il futuro delle due squadre; chi perde ha un piede nei playout, chi vince compie un passo verso la salvezza. In questo finale caldissimo saranno molto importanti anche gli incroci tra le squadre che lottano per arrivare ai playoff e le pericolanti con il turno di sabato che presenta un Pro Vercelli-Trapani tutto da giocare. I piemontesi si sono fermati a Cesena nel posticipo di lunedì scorso e adesso sentono il fiato sul collo delle inseguitrici. Meglio sta il Vicenza che, dopo il fondamentale successo esterno a Brescia, a quota 45 vede il traguardo della salvezza in fondo al rettilineo. I biancorossi di Franco Lerda dovranno affrontare sabato al Menti la Virtus Entella, per poi giocare lo scontro diretto a Latina alla penultima giornata con i pontini che potrebbero però essere ancora staccati di almeno quattro punti. Nell’ultimo turno il Vicenza affronterà il Perugia che nulla ha da chiedere al campionato. Molto dipenderà dalle motivazioni con cui scenderanno in campo le squadre che non hanno più obiettivi, come per esempio il Crotone che ha già centrato la promozione in serie A e il Cagliari a cui manca solo un punto e che alla penultima giornata affronterà la Salernitana al Sant’Elia e all’ultima sarà a Vercelli. Tutti si augurano che l’impegno sia sempre massimo da parte anche delle due formazioni che hanno dominato il campionato ma le dichiarazione del tecnico del Crotone, Ivan Juric, fanno già discutere. «Ho parlato con i miei giocatori e abbiamo concordato che decideranno loro se vogliono lottare per il primo posto oppure no — ha detto — se decideranno di farlo, ci alleneremo forte e bene per provare a vincere le partite che restano, se decidono il contrario… decidono il contrario». Parole che hanno contrariato alcune società.

Ore 13.20 – (Giornale di Vicenza) Alcuni osservatori attenti martedì hanno notato la presenza al centro tecnico Morosini di un volto noto del recente passato calcistico italiano: quello di Fabrizio Miccoli, attaccante dai trascorsi illustri in serie A (103 gol in 259 partite), noto anche con il nomignolo di “Romario del Salento”. E proprio in Salento, a Lecce nel 2013, si sono incrociate le strade di Miccoli e dell’attuale ds del Vicenza Antonio Tesoro, che in quell’estate lo volle assieme ad Ernesto Chevanton per costituire la coppia dei due “giocatori-bandiera”, leader carismatici della squadra. Con la maglia giallorossa il piccolo attaccante nei successivi tre campionati ha collezionato 50 presenze e 19 gol. In quel periodo il rapporto tra Tesoro e Miccoli si è consolidato anche grazie ad un’altra iniziativa condivisa, rivolta al settore giovanile. A partire dal 2010, infatti, il giocatore aveva fondato a San Donato di Lecce, dove aveva dato i primi calci al pallone, una scuola calcio a cui aveva garantito la visibilità del proprio nome, divenendone presidente onorario. Nel 2013, poco dopo aver definito il suo contratto con il Lecce, Miccoli aveva siglato e presentato ufficialmente assieme a Tesoro anche un accordo di collaborazione programmatica tra la società salentina e la sua scuola calcio.Ora che l’attaccante salentino ha chiuso ufficialmente la sua carriera (ultime apparizioni nel 2015 a Malta con la maglia del Birkirkara, 11 presenze e 6 gol), e Tesoro ha iniziato la sua nuova esperienza da direttore sportivo a Vicenza, la collaborazione per quanto riguarda il settore giovanile potrebbe riproporsi. Il primo passo concreto è stato compiuto appunto l’altro giorno, con Miccoli che ha portato con sé al centro tecnico Morosini alcuni giovanissimi calciatori della sua scuola, affinché fossero valutati dai tecnici biancorossi: due ragazzi nati nel 1999 e due nel 2001. L’ex attaccante è stato anche ospite a pranzo presso la Caffè Vero House, il ristorante dell’amministratore delegato di Vi.Fin. Marco Franchetto. «Fabrizio, adesso che ha chiuso la sua carriera agonistica, può seguire personalmente la scuola calcio, alla quale ha dedicato investimenti molto importanti – spiega Antonio Tesoro -. Dato l’ottimo rapporto personale, gli ho chiesto se, oltre a proporre i suoi giocatori più interessanti a club di serie A come la Roma, potesse farli valutare anche a noi. Mi auguro che possa essere l’inizio di un’utile collaborazione per il nostro settore giovanile».

Ore 13.00 – (Giornale di Vicenza) Il traguardo è davvero vicino. Conquistare tre punti sabato pomeriggio al Menti contro l’Entella potrebbe essere sufficiente, in concomitanza con altri risultati favorevoli e non così improbabili, per tagliarlo anche secondo l’aritmetica con due giornate d’anticipo. Ecco perché, dopo la splendida vittoria di Brescia, in questi giorni al centro tecnico Morosini si respira un clima di serena concentrazione, con la squadra determinata a farsi trovare prontissima alla prossima partita, terz’ultima tappa nel percorso verso la salvezza.TUTTO CONFERMATO. L’allenamento di ieri mattina non ha fatto registrare aggiornamenti significativi per quanto riguarda la conta dei disponibili. Dando ormai per certe le assenze di Ebagua e Pinato (gli unici tra gli infortunati per i quali è ancora ipotizzabile un rientro prima della fine del campionato), pare assodato che Lerda sabato potrà contare sostanzialmente sulla stessa rosa di calciatori già arruolata a Brescia. Un minimo dubbio può essere legato a Urso, ieri fermo per un leggero attacco influenzale; il resto del gruppo si è allenato regolarmente con il tecnico e il preparatore atletico (gestione dei carichi programmata per Brighenti), con la partitella finale che sembra avere dato conferme anche riguardo all’undici titolare.ANCORA STAFFETTA. L’orientamento del tecnico biancorosso è quello di riproporre in blocco la formazione iniziale che ha sbancato il Rigamonti, compresa la presenza di Sbrissa al posto di Giacomelli, che comunque per la seconda settimana di fila sta riuscendo a svolgere per intero la preparazione con i compagni, nonostante i problemi alla caviglia destra. L’attaccante umbro, in questo finale di stagione, si sta quindi ritagliando un ruolo di “finisseur”: il giovane Sbrissa, in questo momento più tonico e in crescita anche nel modo di interpretare il ruolo, è chiamato a reggere l’impatto fisico per la maggior parte dell’incontro, mentre il numero 10 può cercare di dare tutto nel finale per far saltare il banco, approfittando anche dell’inevitabile stanchezza accumulata dai difensori avversari. Una staffetta che si è rivelata particolarmente efficace a Brescia, dove proprio Giacomelli ha servito la palla a Raicevic per il rigore decisivo, e in precedenza è andato vicinissimo per altre due volte al gol.SOLIDITÀ E FLUIDITÀ. Per il resto, il tecnico biancorosso può dire a ragione di avere individuato un assetto e una formazione-tipo che funzionano. Questo Vicenza di fine stagione è una squadra solida, che con il suo 4-2-3-1 concede poco agli avversari, ma sta anche dimostrando di avere sviluppato un’apprezzabile fluidità nell’impostare il proprio gioco. Il pacchetto arretrato composto da Benussi in porta, supportato dai centrali Adejo-Brighenti e dai terzini Sampirisi e D’Elia è ormai ampiamente collaudato, così come la coppia in mediana formata da Signori e Moretti. Per quanto riguarda i due centrocampisti, a Brescia è stato interessante rilevare come stiano progressivamente integrandosi e scambiandosi i compiti: sempre più spesso Signori, oltre a rincorrere gli avversari, si fa apprezzare per le intelligenti giocate in impostazione, mentre Moretti si è lodevolmente sacrificato anche in fase di copertura e contrasto.RAICEVIC OK. In attacco, per fortuna, la situazione del ginocchio sinistro di Raicevic è tenuta sotto controllo e risulta gestibile con gli antidolorifici. Il centravanti montenegrino anche contro l’Entella potrà così svolgere il fondamentale ruolo di riferimento avanzato, per favorire gli inserimenti dei vari Vita, Sbrissa e soprattutto dell’ispirato Galano di questi ultimi tempi. Anche questa settimana, inoltre, Nicola Pozzi si è regolarmente allenato con i compagni: vedremo se Lerda lo riterrà pronto per la convocazione.RIFLETTORI PUNTATI. Ieri al Morosini si sono viste anche le telecamere inviate dalla Lega di serie B, giunte a Vicenza per preparare un servizio di approfondimento sulla squadra e la città, intervistando alcuni tifosi e giocatori (capitan Brighenti e i giovani Sbrissa e Bianchi). Il minidocumnetario sarà diffuso nelle prossime settimane attraverso i canali mediatici ufficiali della Lega cadetta. L’auspicio è che, a quel punto, il finale di campionato già scritto sia quello agognato da tutti i tifosi biancorossi.

Ore 12.30 – (Gazzettino) Le strade dell’Abano e di Karel Zeman si separano. La decisione è stata ufficializzata dopo l’incontro andato in scena ieri mattina tra il tecnico, il presidente Gildo Rizzato e il direttore sportivo Andrea Maniero. «A malincuore per entrambi abbiamo preso questa decisione – spiega Maniero – Abano deve portare avanti il suo progetto che anche l’anno prossimo prevede di ottenere la salvezza, e non può offrire quelle garanzie che Karel merita, ossia allestire una rosa con tredici-quattordici giocatori di un certo livello. Merita un calcio diverso nel quale possa esprimere le sue conoscenze e il suo modo di lavorare. Di sicuro rimarrà sempre un amico, e merita un grande ringraziamento per quello che ha fatto nel girone di ritorno». Sotto la guida di Zeman, la squadra ha raccolto 31 punti conquistando in anticipo la salvezza e domenica nel derby in trasferta con l’Este sarà la sua ultima panchina neroverde. Intanto il toto sostituto è già iniziato. E tra i candidati ci potrebbe essere Luca Tiozzo (ex Delta Porto Tolle) che domenica era allo stadio e che già qualche anno fa era stato contattato da Maniero.

Ore 12.00 – (Gazzettino) «Avessimo avuto gente come Iori e Pascali nell’ultimo campionato di serie B, forse il Cittadella non sarebbe retrocesso». Quante volte abbiamo sentito queste parole, pronunciate una volta da Foscarini, l’altra da Marchetti. Entrambi i giocatori sono arrivati con una stagione di ritardo, e hanno contribuito in maniera evidente al ritorno della società tra i cadetti: l’anno di purgatorio in Lega Pro si è rivelato trionfale, il Cittadella ha stabilito anche il record di vittorie consecutive nella categoria. «Sono stato davvero molto vicino al ritorno in maglia granata nel gennaio di un anno fa. C’era l’accordo tra le parti, poi però il Pisa non se l’è sentita di privarsi di me. Anche nelle ultimissime ore di mercato sembrava che il trasferimento fosse nuovamente fattibile, invece non si è concretizzato. Non ero vicinissimo al Cittadella, ero quasi arrivato», ricorda oggi Manuel Iori, diventato subito capitano del gruppo. «Di un gruppo splendido, affiatato, unito. È riduttivo parlare del singolo giocatore, perché tutti sono stati importanti nel progetto. Poi c’è chi ha più carisma, più esperienza, ma ognuno ha offerto il proprio contributo». Anche chi non è stato protagonista sul campo, e Manuel Iori ci tiene a ricordarli: «I massaggiatori Giovanni e Nicola, i magazzinieri Antonio e Clara, gli addetti al campo Angelo e Mariano, Beppe che segue la prima squadra, poi quelli che lavorano in segreteria, Davide e Federico: sono persone che vengono citate poco o niente ma darebbero tutto per noi calciatori». Si è formato un gruppo vincente, quindi, ma la rosa così com’è sarebbe attrezzata per la serie B? «Potrebbe disputare un buon campionato anche l’anno prossimo, pur confrontandoci con una categoria di altro livello. Il Cittadella di adesso ha ottimi valori così com’è strutturato, e fossi io a decidere terrei tutti, ma non sarà possibile. Le dinamiche di mercato inevitabilmente cambieranno il volto della squadra». Quand’è che Iori ha intuito che la squadra avrebbe vinto il campionato? «Indico tre, quattro partite davvero significative: quella in trasferta con la Giana Erminio, dove si è vista una squadra tosta, la stessa ammirata nel derby di Padova. Alessandria, poi, ha restituito l’immagine e la convinzione che il Cittadella era davvero forte. Nell’andata invece la vittoria di Pavia ha dato fiducia nei nostri mezzi, a Pordenone invece abbiamo espresso un grande calcio». Oltre che leader in campo, Iori ha anche realizzato 5 gol, due in meno del record personale ottenuto sempre in maglia granata: «Quello con il Pavia, a tempo scaduto, lo ricordo con più piacere. Ho fatto due gol di testa, altri ne ho sfiorati: a pensarci bene ho sprecato anni a calciare punizioni e angoli, potevo diventare un piccolo bomber…». Il Leicester ha vinto in Inghilterra, il Crotone è salito in serie A: il Cittadella potrebbe scrivere una favola del genere? «Dobbiamo progettare bene l’annata in serie B e restare sempre umili. Non eravamo tra i favoriti nemmeno quest’anno in Lega Pro: vedremo cosa ci riserverà il prossimo campionato».

Ore 11.40 – (Gazzettino) Il Cittadella ha ripreso ieri mattina gli allenamenti in vista dell’ultimo impegno di campionato, domenica a Bolzano con il Sudtirol (arbitro Curti di Milano). Nel pomeriggio poi la squadra ha visitato gli stabilimenti dell’Ocsa di Crocetta del Montello. L’azienda è uno dei top sponsor della società granata, rientra nel Gruppo Gabrielli ed è leader nel settore del tubo elettrosaldato di precisione e del nastro di acciaio laminato a freddo.
Ieri intanto la Lega ha sorteggiato il calendario della Supercoppa di categoria, alla quale parteciperanno Cittadella, Spal e Benevento, le tre vincitrici dei rispettivi gironi di Lega Pro. La prima gara sarà Spal-Benevento, in programma domenica 15 maggio alle 20.45 a Ferrara, mercoledì 18 alle 21.15 la seconda partita: riposa chi avrà vinto la prima gara, o in caso di pareggio la squadra che ha giocato in trasferta. Domenica 22 maggio alle 20.45 l’ultimo incontro. In caso di arrivo a pari punti, si terrà conto della differenza reti nelle tre partite, del maggiore numero di reti segnate, del maggiore numero di reti realizzate in trasferta, infine il sorteggio.

Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Poteva andare meglio. Non tanto per i nomi delle avversarie, che, ovviamente, già si conoscevano, ma per le date: il Cittadella, primo nel girone A, si giocherà la SuperCoppa di Lega Pro in quattro giorni. Il sorteggio degli abbinamenti, effettuato ieri mattina a Firenze, prevede infatti che la prima gara sia quella tra Spal, dominatrice del girone B, e Benevento, vincitore nel girone C, in programma domenica 15 maggio alle ore 20.45 allo stadio Mazza di Ferrara. Gli uomini di Roberto Venturato entreranno in scena soltanto nel secondo incontro, nel quale affronteranno la perdente della prima sfida, mercoledì 18 maggio alle ore 21.15, mentre l’ultima gara verrà disputata domenica 22 maggio alle ore 20.45. Ancora non si sa, perciò, se Iori e compagni esordiranno al Tombolato o in trasferta nel mini-torneo che di fatto assegna lo scudetto della categoria: se vincerà la Spal mercoledì 18 si giocherà Benevento-Cittadella allo stadio Vigorito della città campana, mentre in caso di pareggio o affermazione dei campani, i granata ospiteranno prima la Spal al Tombolato per poi chiudere a Benevento domenica 22. Tutte le gare saranno trasmesse in diretta da Rai Sport. Il trofeo andrà a chi guadagnerà più punti nelle tre sfide e in caso di arrivo alla pari per assegnare la SuperCoppa conteranno, nell’ordine, la miglior differenza reti nel girone; il maggior numero di gol segnati nel girone; il maggior numero di gol fuori casa nel girone; il sorteggio.

Ore 10.50 – (Gazzettino) Mantenesse il quinto posto finale, ora conteso dalla Reggiana, l’undici di Pillon sarebbe secondo solo al Padova di Sabatini, arrivato quarto nell’anno della promozione (2009) ed eguaglierebbe quello di Frosio che nel 2003 conquistò i play off. Nel primo caso il salto di categoria arrivò conservando l’ossatura di squadra del campionato precedente, riconfermando tecnico e diesse (Meluso, poi esonerato a gennaio, ma artefice anche del mercato di riparazione) e pure i play off del 2003 vide protagonista il gruppo storico dei giocatori, oltre allo staff dirigenziale (diesse Buriani) che avevano vinto il torneo di C2. Nelle altre annate sono arrivati due sesti posti (2004-05 e 2007-08), due settimi (2003-04 e 2006-07) e due noni (2001-02 e 2005-06). In termini di punti – pure i vecchi tornei vedevano in lizza diciotto formazioni – l’attuale Padova, a quota 51, potrebbe quasi vincere con il proprio passato: eguagliati i 51 della stagione 2002-03, nel mirino ci sono i 54 del campionato della promozione e sono irraggiungibili solo i 55 di quello 2007-08. In ogni caso, con una metaforica divisione tra il bottino conquistato e i soldi spesi, il Padova di Bergamin e Bonetto sarebbe già avanti di una spanna rispetto a quello della gestione Cestaro.

Ore 10.40 – (Gazzettino) Tra le fila degli ospiti, allenati da Roberto Venturato, Porrini e Ardemagni, poi approdati a Padova, e il difensore Astori, ora alla Fiorentina. Stesso copione e nuova buccia di banana dodici mesi dopo. Dopo il ko a Venezia, Sabatini era subentrato a Ezio Rossi, ottenendo tre vittorie tra cui quella a Verona per 3-0 e pareggiando 1-1 in casa del Foggia di Galderisi, una delle concorrenti per i play off, ma il 20 aprile la squadra perdeva in casa con la Pro Sesto (gol di Vignati nel primo tempo, pareggio firmato da Di Venanzio nella ripresa e gol vittoria di Musetti a cinque minuti dal termine) e tutto svaniva. Situazioni dunque vicine al presente, ma con una chiara e netta differenza, non certo di poco conto, relativa alle differenti ambizioni di partenza di quel Padova che, sotto la gestione Cestaro, puntava apertamente alla promozione, fallita cinque volte e arrivata nel 2009, il tutto con ingenti investimenti e continui ribaltoni. E analizzando il cammino del Padova in Lega Pro dal 2000 a oggi, oltre ad apprezzare quanto comunque fatto da Diniz e colleghi, con la pecca però di essere venuti a mancare sul più bello, si può trarre una morale in chiave futura, legata proprio al concetto di continuità.

Ore 10.30 – (Gazzettino) Si sperava in una smentita sul campo a Bassano e per questo l’argomento era stato volutamente “congelato”, ma la sconfitta di sabato allo stadio Mercante, con i biancoscudati che non sono riusciti a rispondere all’ultimissima chiamata in chiave play off, ha confermato il triste presagio. Alla resa dei conti, la maledizione della terz’ultima giornata ha colpito ancora. Per la terza volta, in terza serie. Alla faccia del numero perfetto. È stata in particolare la sconfitta all’Euganeo con la Giana Erminio, infatti, a compromettere la rincorsa del Padova agli spareggi promozione e questo ricorda per vari aspetti quanto capitato, sempre a fine aprile e sempre all’ombra del Santo, nel 2007 e nel 2008. Altro fattore comune, la provenienza geografica delle avversarie, con formazioni lombarde non di primissimo piano a interrompere il sogno dei tifosi. Il 29 aprile 2007 era toccato al Pizzighettone che, vincendo per 1-0 davanti a 5.392 spettatori con gol di Zagaglioni in avvio di ripresa, stoppava la corsa ai play off dell’undici allora allenato da Mandorlini, subentrato prima di Natale a Pellegrino e reduce da quattro vittorie e due pareggi. Ore 10.20 – (Gazzettino) Amichevole a Villafranca questo pomeriggio alle 16 per il Padova contro la Villafranchese, formazione neopromossa in Seconda categoria. E intanto per la sfida di domenica contro l’Alessandria, ultimo appuntamento stagionale di campionato (calcio d’inizio alle 15) verranno praticati prezzi speciali sia in prevendita (nei punti Ticketone e attraverso il relativo sito fino alle 12.30 di domenica) che ai botteghini dell’Euganeo. Questi i prezzi dei tagliandi nelle due modalità: Poltrone 17 euro più diritti (25 ai botteghini); tribuna ovest 14 (20); tribuna est 8 (15), tribuna Fattori 4 (8). A partire dalle 11, nell’area adiacente le biglietterie sud si svolgerà la festa di fine campionato organizzata dai ragazzi della Fattori, con stand gastronomico, musica e, momento clou dell’evento alle 18.15, il saluto sul palco della squadra. FACEBOOK. Padova da promozione, quanto a seguito di tifosi sui social forum. La squadra è sostenuta su Facebook da 53.844 persone, preceduta in Lega Pro solo dal Catania (120.282) e seguita dal Foggia a quota 32.063.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) La seconda è l’addio al calcio, con la possibilità di rimanere però nell’orbita biancoscudata con un altro compito, al fianco della squadra o in società. La terza, infine, è una bella stretta di mano e tanti saluti: prospettiva ora ben poco allettante per Cunico. L’ATTESA. Fino a che non saranno decisi l’allenatore e il direttore sportivo della prossima stagione, sarà difficile prendere una decisione. Se fosse per De Poli e Pillon, probabilmente il rinnovo per un altro anno sarebbe una soluzione praticabile. Viceversa, se chi arriverà non lo riterrà utile alle sorti della squadra, in viale Rocco si deciderà il da farsi. «Io credo che Marco abbia ancora molto da dare al calcio, umanamente e tecnicamente, come giocatore», chiosa il vicepresidente biancoscudato Edoardo Bonetto, «Se dovesse smettere sarei dispiaciuto, per Padova è un simbolo: sarei ben felice se la società, in quel caso, decidesse di affidargli un nuovo incarico». Solo una persona, a questo punto, può fare chiarezza: è Marco Cunico, chiamato a decidere cosa vuol fare da grande.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) L’unico che potrebbe far pendere la sua decisione verso la prosecuzione con il calcio giocato ha un nome e si chiama Padova: l’unica cosa che al momento Cunico sente chiaramente dentro di sé è che, se non dovesse arrivare il rinnovo contrattuale con i biancoscudati, sarebbe difficile ripartire da un’altra parte. Padova, nelle intenzioni del capitano, sarà l’ultima tappa della carriera. Ed è qui, allora, che entrano in gioco società, allenatore e direttore sportivo. GLI SCENARI. Presupposto fondamentale: Cunico è a tutti gli effetti l’uomo-simbolo della rinascita biancoscudata, del Padova rinato dalle ceneri del fallimento del 2014. È arrivato in Serie D, l’ha trascinato in Lega Pro con classe e carisma, e anche se quest’anno non è riuscito sempre a essere leader in campo, come invece lo è nello spogliatoio, nessuna società potrebbe dargli il benservito a cuor leggero. Le ipotesi, a questo punto, sono diverse. La prima è il rinnovo per un’altra stagione del contratto che scade a fine giugno: Cunico si libererebbe del peso di dover decidere se smettere, e giocherebbe un altro anno cercando riportare il Padova in B.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Da un lato c’è l’età, ormai non indifferente. Dall’altro, però, c’è la voglia di provare ancora le sensazioni che l’hanno accompagnato per tutta la vita. Per Marco Cunico sono giorni di riflessione: pensieri non facili, perché la decisione da prendere è di quelle che cambiano la vita. Smettere o andare o giocare per un anno ancora? La bilancia è ancora in equilibrio, ma nella mente ricorre quella strana sensazione: se il capitano biancoscudato decidesse davvero di appendere gli scarpini al chiodo, Padova-Alessandria sarebbe il suo commiato non solo all’Euganeo, ma al calcio giocato. L’ultima partita dopo vent’anni di professionismo. PADOVA ULTIMA TAPPA. Nella mente del Capitano, in questi giorni turbati, c’è di tutto e di più. Smettere significa voltare pagina, una decisione definitiva. Continuare significa vivere ancora le sensazioni che solo il campo e lo spogliatoio possono dare. 38 anni compiuti due mesi fa: non è facile, per chi ha avuto la fortuna di vivere il calcio dalla Serie B fino ai dilettanti, trovare nuovi stimoli.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Ultimi allenamenti per il Padova in vista del match di domenica (ore 15) all’Euganeo contro l’Alessandria. Per l’ultimo appuntamento di Lega Pro la squadra questo pomeriggio sarà di scena a Villafranca Padovana (ore 16) per un’amichevole: sul campo della Villafranchese (in via Campodoro, ingresso in tribuna al costo di 3 euro) la squadra biancoscudata sfiderà la locale formazione, appena promossa dalla Terza alla Seconda Categoria. Domenica Pillon non avrà a disposizione lo squalificato Dionisi, ma potrà contare sui rientri in retroguardia di Fabiano e Favalli, che sabato scorso a Bassano erano out per squalifica. Rischia di non farcela, invece, Sbraga, che da due giorni svolge allenamenti a parte: oggi, nel test di Villafranca, se ne saprà di più. Prosegue intanto la prevendita dei biglietti a prezzi agevolati, dai 4 ai 17 euro, nei punti Ticketone e su internet.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) E il brasiliano torna anche sulle dure parole di Pillon dei giorni scorsi. «Ha ragione quando dice che probabilmente non abbiamo dato tutto quello che era possibile, altrimenti la partita con la Giana non l’avremmo persa. Su questo bisogna essere onesti, così come sul fatto che a Bassano la squadra abbia fatto una buona partita e che la sconfitta sia arrivata solo per alcuni episodi contrari». A insistere un po’ sul futuro, Neto molla qualche ormeggio: «Per fare le cose bisogna essere in due – evidenzia – da parte mia c’è la massima disponibilità ma è chiaro che devo aspettare, come tanti altri, quello che accadrà in società, chi sarà il direttore sportivo e chi ci sarà in panchina. Quanto era nelle mie possibilità credo di averlo fatto, adesso chiudiamo la stagione con l’Alessandria con la massima dignità e il massimo orgoglio». Pillon ha speso parole importanti per Neto Pereira, additandolo come esempio per i compagni di squadra: «Belle parole – sorride il diretto interessato – le ho molto apprezzate. Con lui credo di non aver saltato neppure una partita, la gestione è stata perfetta. Siamo risaliti dalla zona buia della classifica e siamo arrivati a ridosso del treno di testa. Un peccato, lo ripeto, perché io ci ho sempre creduto, anche nel momento più difficile del campionato».

Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Lo chiamavano Swarovski per la propensione ai frquenti infortuni e, invece, a 37 anni suonati ha disputato la stagione meno problematica della sua carriera. Appena quattro partite saltate, 10 gol segnati e un numero imprecisato di assist fra quelli sfruttati e quelli dilapidati dai compagni di squadra. Leonidas Neto Pereira sta per chiudere un campionato da urlo, al momento senza apparenti certezze granitiche sul futuro. Un falso problema, seguendo logica e istinto, perché l’attaccante brasiliano vuole rimanere a Padova e, chiunque siano ds e allenatore nella stagione prossima, non potranno non tenere conto della sua presenza e della sua disponibilità. Neto potrebbe chiudere la carriera nella città del Santo, ma per adesso non si sbilancia. «Credo di aver dato un contributo importante – evidenzia – sono contento di me stesso, eppure non riesco ad essere soddisfatto fino in fondo, perché resto convinto che i playoff fossero ampiamente alla nostra portata. L’Alessandria ha fatto un punto nelle ultime due partite e tutto era fuorché un avversario irresistibile. Purtroppo ci è mancato qualcosa, su questo non ci sono dubbi».

Ore 08.30 – Lega Pro girone A, la classifica aggiornata: Cittadella 73, Pordenone 62, Bassano 61, Alessandria 60, Padova e Reggiana 51, Cremonese e FeralpiSalò 50, Pavia 48, SudTirol 44, Giana Erminio 42, Lumezzane 41, Renate 40, Pro Piacenza 38, Cuneo 34, Mantova 33, AlbinoLeffe 19, Pro Patria 7 (-3 punti di penalizzazione).

Ore 08.20 – Lega Pro girone A, la trentatreesima giornata: AlbinoLeffe-Lumezzane 1-2 (aut. Mantovani (Al) al 20′ st, Belotti (Lu) al 26′ st, Calamai (Lu) al 37′ st), Alessandria-Reggiana 0-1 (Arma (Re) al 25′ st), Bassano-Padova 2-1 (Candido (Ba) al 8′ st, Sparacello (Pd) al 38′ st, Piscitella (Ba) al 48′ st), Cittadella-Cremonese 3-3 (Litteri (Ci) al 7′ pt e al 17′ pt, Scarsella (Cr) al 20′ pt, Schenetti (Ci) al 9′ st, Sansovini (Cr) al 21′ st, Maiorino (Cr) al 23′ st), Cuneo-Renate 0-0, Giana Erminio-FeralpiSalò 1-1 (Ranellucci (Fs) al 17′ pt, Bruno (Ge) al 22′ pt), Pavia-Pordenone 0-1 (Martignago (Pn) al 39′ pt), Pro Patria-Mantova 0-3 (Tripoli (Mn) al 15′ pt, Zammarini (Mn) al 35′ pt, Marchi (Mn) al 28′ st), Pro Piacenza-SudTirol 2-0 (Carrus (Pp) al 35′ pt, Speziale (Pp) al 36′ st).

Ore 08.10 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.00 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Maglietteveloci.it, Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

E’ successo, 4 maggio: allenamento pomeridiano alla Guizza, Sbraga a mezzo servizio.




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