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Mercato Padova, Cunico appende le scarpe al chiodo: futuro in società. E la squadra…

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Marco Cunico appende le scarpe al chiodo. Dopo una lunga carriera vissuta da protagonista anche nelle ultime due stagioni al Padova, è arrivato per lui il momento di dire basta. Ma l’ex capitano quasi certamente non si congederà dal club biancoscudato: nei giorni scorsi ha avuto modo di confrontarsi con il diggì Zamuner e se troverà l’accordo con la società entrerà a fare parte della struttura tecnica.  Intanto, proprio Zamuner e Oscar Brevi hanno iniziato a lavorare fianco a fianco per gettare le basi del Padova edizione 2016-2017, fermo restando che c’è già una buona base di partenza, come ha ribadito anche l’altro ieri il nuovo tecnico in occasione della sua presentazione. Un punto fermo del progetto biancoscudato è l’attacco, dove si può contare su giocatori del calibro di Neto Pereira e Altinier (26 gol nell’ultima stagione) e l’intenzione è quella di metterli in campo nelle condizioni migliori per fare sì che si possano ripetere. Ciò non toglie che per completare il reparto arriveranno almeno altre due punte affidabili, probabilmente uno esperto e uno giovane.

Anche nel pacchetto di mediana si provvederà a inserire elementi di spessore, tenendo conto che Zamuner e Brevi vogliono giocare con un centrocampo a tre. Attualmente le certezze sono rappresentate da due giocatori sotto contratto, vale a dire De Risio e Mazzocco. L’idea di massima sarebbe quella di avere a disposizione nel reparto quattro giocatori navigati e due giovani. Un nome che piace a direttore e tecnico è quello di Dettori (su di lui ci sono anche Pistoiese e Siena), autore tra l’altro di otto sigilli quest’anno con la Carrarese. Brevi lo conosce bene avendolo già avuto alla Cremonese, ed è un centrocampista che abbina personalità e qualità, senza dimenticare la sua duttilità dato che si presta a ricoprire più posizioni. Capitolo a parte merita Giandonato, che è sotto contratto per un altro anno e dovrebbe rientrare dopo il prestito semestrale al Lanciano, appena retrocesso in Lega Pro. Non è escluso però che si trovi una soluzione diversa o che il giocatore rimanga in terra abruzzese nell’ambito di un’operazione che potrebbe avere come contropartita tecnica Rigione, difensore centrale che Brevi ha allenato al Catanzaro.

Quest’ultimo non è comunque l’unico candidato di una lista che comprende anche altri profili, perché si vuole svecchiare un po’ il pacchetto di difesa puntando a giocatori che abbiano nelle loro corde oltre alla qualità, anche forza fisica ed esplosività. Ragione per la quale a essere sacrificato sarà Fabiano, che ha il contratto in scadenza a fine mese. Mentre Diniz e Sbraga rispondono appieno ai requisiti richiesti dal nuovo staff tecnico. Non solo Rigione, dicevamo. Altri nomi graditi sembrano essere quelli di Ingegneri che Zamuner ha avuto quest’anno al Pordenone, e di Pasini della Pistoiese. C’è poi la questione portiere. È vero che Favaro e Petkovic sono blindati da un contratto, ma riguardo al serbo c’è da fare qualche valutazione non tanto sulle sue capacità tecniche, quanto piuttosto sulla sua tenuta fisica considerato che nelle ultime due stagioni ha accusato qualche acciacco fisico che l’ha costretto ai box a lungo, tanto da saltare quasi tutta la seconda parte di stagione. Senza dimenticare che l’entourage biancoscudato potrebbe fare una valutazione diversa rispetto a quella di quest’anno, ossia prediligere una coppia formata da un giovane e da un esperto. A tal proposito sarebbero state prese informazioni su Facchin, che però è diretto al Venezia.

(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli)




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