Live 24! Padova, oggi la presentazione di Madonna. E si attendono nuovi annunci…

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Ore 22.00 – (Il Piccolo) Mauro Milanese aveva annunciato che solo dal primo luglio ci sarebbero state novità ufficiali sulla nuova Triestina, non solo per la squadra, ma anche per l’organigramma societario. E in effetti, a parte l’arrivo del nuovo tecnico Antonio Andreucci e la nomina dei responsabili del settore giovanile, nulla di certo finora era trapelato. Ma con puntualità davvero svizzera la Triestina ha fissato proprio per oggi non solo la presentazione del nuovo organigramma societario, ma anche quella della campagna abbonamenti per la prossima stagione. E che sia un appuntamento importante, lo dimostra il fatto che la società alabardata per l’occasione ha indetto una conferenza stampa aperta anche a tutti i tifosi, che si terrà oggi alle ore 18 nella sala stampa dello stadio Rocco e sarà allietata al termine anche da un buffet offerto dall’hotel Villa Nazareth. Ma ovviamente, al di là di organigrammi e abbonamenti, la società ha cominciato a muoversi anche sul mercato. C’è innanzitutto il tormentato affare Calzi, prima promesso sposo dell’Unione e poi, almeno secondo alcune sue dichiarazioni, desideroso di abbracciare il Varese, squadra della sua città natale: ma su questo fronte bisognerà attendere ancora, perchè Milanese e Calzi si sono parlati e hanno fissato all’11 luglio la dead-line per capire se l’operazione potrà davvero andare in porto. Entro quel giorno si saprà se Calzi sarà alabardato o no, ma nel frattempo la Triestina non starà certo a guardare. Anzi, un’alternativa per il delicato ruolo di regista è già stata individuata e pare anche che sia pronta in caso l’affare Calzi non vada in porto. Ma qualcosa si muove anche in attacco: proprio ieri una punta di spessore è venuta assieme alla famiglia a Trieste, per sondare anche assieme ai propri cari se un approdo alla Triestina può concretizzarsi. Si tratta di un attaccante che rientra nell’identikit tracciato più volte da Milanese, ovvero una punta di categoria capace di andare in doppia cifra. Presto se ne saprà di più. Molto più avanzato sembra invece il discorso degli under. Anzi, pare che la Triestina abbia ormai bloccato quasi tutti i giovani necessari alla causa, per i quali manca in sostanza solo la firma. Di quelli già noti per lo stage di giugno, ci sono i due portieri classe 1996, lo sloveno Matjia Radikon e il valdostano Jean Claude Consol, e c’è anche il mancino canadese Ndzemdzela Langwa, che è stato anche nella nazionale under 17 del suo paese. Ma altri difensori laterali sono stati bloccati, un altro mancino e ben due per la fascia destra. Anzi, considerando che su quella fascia c’è anche Crosato, presto bisognerà fare una scelta ed escluderne almeno uno. Insomma, il cantiere si è messo in moto e luglio promette di essere pieno di sorprese.

Ore 21.40 – (Corriere delle Alpi) Giampiero Perissinotto sarà il presidente del Belluno anche per la prossima stagione. In realtà su questa conferma c’erano ben pochi dubbi; ma, nella riunione di mercoledì sera, il cda gialloblù, oltre a confermare il numero uno di piazzale della Resistenza, ha anche rinnovato le cariche per la stagione 2016-2017. E ci sono due novità. Alberto Lazzari affiancherà Livio Gallio nel ruolo di vicepresidente mentre il referente societario per il settore giovanile sarà Gianluigi Della Vecchia. Lazzari prende il posto di Sergio Carbonari, che resta nel cda come consigliere ma che non avrà più il ruolo di vice alla presidenza. L’amministratore delegato sarà ancora Paolo Polzotto, che al suo primo anno in questo ruolo ha raccolto consensi unanimi. «Sono felice che tutti i membri del cda abbiano confermato il loro impegno anche per la prossima stagione e li ringrazio di cuore, in particolare Alberto e Gianluigi che hanno accettato con entusiasmo questo loro nuovo ruolo in società», dichiara il numero uno di piazzale della Resistenza, Giampiero Perissinotto, «come sempre però siamo alla ricerca di nuovi soci che vogliano sostenere il nostro progetto sportivo. E, inutile dirlo, una mano sarebbe sempre bene accetta. Nell’ultimo consiglio abbiamo analizzato i risultati sportivi, ma non solo, di questa ultima stagione e non potevamo che essere tutti soddisfatti per quanto siamo riusciti a ottenere. Ormai tutto questo però appartiene al passato e l’obiettivo anche anche il prossimo anno sarà quello di provare a migliorarci, ripartendo soprattutto dal nostro settore giovanile, con l’intenzione di rinforzarlo e curarlo ulteriormente. In questi anni la nostra politica societaria ha infatti portato i frutti sperati, con tanti ragazzi che, oltre a crescere e a maturare, sono riusciti poi a esprimersi anche in serie D con la nostra prima squadra». Organigramma societario: presidente Giampiero Perissinotto. Amministratore delegato: Paolo Polzotto. Vice presidenti: Livio Gallio e Alberto Lazzari. Consiglieri CdA: Claudia Bettiol, Andrea Biasiotto, Sergio Carbonari, Alfredo Casagrande, Adriano Cervo, Antonio De Bona, Gianluigi Della Vecchia, Nicola Deon, Bruno Longo, Delouis Hurwits. Tre settimane all’inizio della nuova stagione. Il Belluno si ritroverà il 22 luglio al Polisportivo per l’inizio della preparazione in vista del campionato 2016-2017 e della Coppa Italia. Tra pochi giorni la società dovrebbe annunciare l’arrivo dei nuovi portieri, Borghetto e Menegazzo, oltre che di un difensore. Sono stati invece già confermati gli arrivi di Gianmarco Brotto e del fuoriquota friulano in prova Francesco Grando. Davide Solagna vicino al San Giorgio Sedico. Il portiere del Belluno non ha accettato l’idea di poter fare panchina il prossimo anno e sembra possa accasarsi nelle fila dei sedicensi che stanno trattando anche l’estremo difensore Jacopo D’Antimo, che nell’ultima stagione ha giocato in Australia.

Ore 21.10 – (Alto Adige) Via alle contrattazioni. Parte oggi la sessione estiva del calcio mercato che si protrarrà sino al prossimo 31 agosto. Due mesi di tempo a disposizione delle squadre per mettere a posto organici e, perché no, anche i bilanci. Superati i tempi del mitico Hotel Gallia, quelli dell’Hilton e dell’Ata Hotel, oggi la “fiera dei piedi”, causa l’austerity e anche la ventata del calcio business che ha stravolto i contenuti della tradizionali trattative, si svolge in location a “tre stelle” (sempre nel capoluogo milanese) dove dirigenti ed intermediari si incontrano per discutere e ratificare gli accordi. Cambia la forma ma non la sostanza, perché anche davanti ad uno “spritz” è sempre possibile chiudere qualche affare. L’argomento riguarda, ovviamente, anche l’Alto Adige che al mercato guarda con il cuore gonfio di aspettative e con l’occhio attento alle voci di spesa. Concetto che l’ad biancorosso Dietmar Pfeifer ha già marchiato sul portafoglio messo a disposizione del ss Piazzi. «Il nostro sarà un mercato giudizioso – spiega il dirigente biancorosso – il che vuol dire che a livello economico non andremo in competizione con altre società del nostro girone. Cercheremo di colmare questo gap costruendo una compagine nel cui dna ci sarà tanta voglia di vincere e uno strabocchevole entusiasmo. Quanti soldi ci sono nel portafoglio a disposizione di Piazzi? Quelli necessari per allestire una compagine competitiva». Dietmar Pfeifer, da due lustri nella cabina di regia biancorossa, è avvezzo a questo tipo di sfide, affrontate una dopo l’altra senza perdere il controllo delle entrate e delle uscite. L’Alto Adige che verrà avrà bisogno di un deciso intervento in termini numerici, nel senso che si parte da una base di 8 giocatori sotto contratto (Cia, Fink, Tait, Furlan, Bertoni, Tulli, Spagnoli, Coser, ndr) e che dovrà essere rimpinguata da innesti di qualità vitando i colpi di testa. «Dovremo portare a Bolzano 14 nuovi giocatori, compresi anche quelli con i quali sarà possibile fare il rinnovo. Tra questi ci sono Gliozzi e Bassoli ai quali è stata fatta la nostra proposta, vedremo quale sarà la loro decisione. Sacrifici? Oramai li facciamo da anni per cui siamo abituati. Non è così semplice arrivare ad un budget di tre milioni circa di euro. L’anno scorso la situazione è stata un tantina più agevole perché abbiamo avuto degli introiti per la vendita di qualche giocatore (Fischnaller e Branca, ndr), e questo ci ha permesso di spendere qualcosina in più. Quest’anno, invece, dovremo stare più attenti il che non vuol dire che non faremo investimenti importanti, piuttosto saremo oculati nello spendere. Vogliamo portare a Bolzano giocatori che abbiano sete di mettersi in luce e contribuire al progresso della squadra. Sa quale sarà il nostro migliore acquisto? Quello che ci permetterà di costruire un gruppo coeso e che dovrà remare nella stessa direzione». Nella foramzione dell’Alto Adige edizione 2016-2017 tiene banco l’argomento giovani. Concetto che Pfeifer sviscera senza tanti giri di parole. «Ovviamente terremo conto del nuovo regolamento sui contributi devoluti in termini di impegno dei giovani (under ’93), questo vuol dire che l’Alto Adige ogni domenica avrà in campo 3-4 giovani. Non sarà una situazione penalizzante, anzi piuttosto la vedo come una decisa chance per un gruppo di giovani motivati che saranno formati grazie ai consigli dei colleghi più esperti. Quale sarà il primo colpo? Fa lo stesso. L’importante è quando partiremo per il ritiro (17 luglio, ndr) la squadra dovrà essere composta per l’80%».

Ore 20.40 – (La Provincia Pavese) Se il Pavia continua a rincorrere la speranza di sanare una situazione difficile per gli aspetti economici del club di sicuro nella giornata di ieri hanno rinunciato ufficialmente all’iscrizione tre società aventi diritto: il neopromosso Sporting Bellinzago per mancanza di un campo di gioco per la Lega Pro dopo che non è stata accolta la possibilità di una fusione con il Varese, che rimarrà quindi in serie D. Per debiti e mancanza di fondi anche per iscriversi ha alzato bandiera bianca anche il Martina. Il Rimini, che sembrava vicino ad un passaggio di proprietà, ha presentato domanda d’iscrizione ma senza fideiussione e neppure assegni circolari per i pagamenti previsti. Sembrava sull’orlo del baratro anche il Prato ma il presidente Paolo Toccafondi ha presentato l’iscrizione ieri corredata anche dalla garanzia fideiussoria. Iscritto anche il Como. Dopo il fallimento della società e mentre si è al lavoro per trovare una nuova compagine dirigenziale la Carrarese ha presentato comunque l’iscrizione che sarà, poi, al vaglio della Covisoc dopo la prima decade di luglio. Mentre molti club lottano, o hanno lottato per la sopravvivenza, altri sperano di salire in serie C. «Il 19 apriremo le porte e valuteremo i termini e le condizioni per i ripescaggi», ha spiegato ieri il presidente della Lega Pro Gabriele Gravina. Molte squadre retrocesse dalla Lega Pro, come il Cuneo, o pronte a salire dalla serie D, Lecco, Fondi, Olbia e Cavese, sperano anche perché considerando anche la volontà di riportare la serie C ad un organico di 60 squadre si preannuncia un’estate calda e con verdetti definitivi per i ripescaggi a fine luglio.

Ore 20.20 – (La Provincia Pavese) Seppur con una documentazione incompleta l’A.C. Pavia ha presentato ieri pomeriggio a Firenze regolare iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro. Con il direttore generale Nicola Bignotti in Lega erano presenti il dirigente responsabile della Prima squadra Aldo Preite e il segretario Marco Marchetti. «Alla fine siamo riusciti a trovare i fondi per presentare l’assegno da 35mila euro che in parte ha coperto la quota necessaria per formalizzare l’iscrizione. Il tutto grazie all’aiuto di alcuni amici – conferma da Firenze dopo l’iscrizione il direttore generale Nicola Bignotti – Ma senza alcun contributo dalla proprietà cinese dell’A.C. Pavia: né tramite il presidente Zhu dalla Cina né dal suo vice David Wang che si trova in Italia». Come preannunciato non è stato possibile presentare, invece, la garanzia fideiussoria prevista. Rimangono poi da pagare gli stipendi arretrati ai tesserati da marzo in poi. Ma almeno una speranza rimane aperta in una situazione che resta difficile prima di tutto per il pesante indebitamento del club (Bignotti in Consiglio Comunale martedì sera ha parlato di 4,5 milioni di euro, ndr) che frena interessamenti per dare un futuro stabile al Pavia calcio. L’iscrizione di fatto significa cercare di provare a trovare una soluzione fino all’ultimo nelle prossime due settimane. Da oggi, secondo accordi presi attraverso i loro procuratori, i giocatori sotto contratto che manifesteranno l’intenzione di trasferirsi in altri club con cui hanno già accordi saranno lasciati liberi senza richieste economiche liberando il Pavia da contratti onerosi. Rimane il discorso di chi una squadra, invece, per ora non ha ancora trovato. Intanto l’ufficializzazione dei nomi delle squadre che hanno rinunciato all’iscrizione sarà data solamente oggi dalla Lega Pro. Poi, però, i giochi non saranno finiti, per il Pavia e altri club che hanno presentato domande incomplete, principalmente senza fideiussione. Entro martedì 12 luglio la Covisoc e la Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi comunicheranno alle società l’esito della loro istruttoria, inviando copia della comunicazione per conoscenza alla F.I.G.C. e alla Lega Italiana Calcio Professionistico. I club non in regola potranno presentare ricorso entro le ore 18 del 15 luglio fornendo tutti gli adempimenti mancati al 30 giugno per sanare la propria situazione. Il 18 luglio le Commissioni esamineranno i ricorsi dando il loro parere al Consiglio Federale che nella riunione del giorno seguente (19 luglio), esprimerà i verdetti con le bocciature definitive. Da quel momento si aprirà la corsa ai ripescaggi.

Ore 19.50 – (Gazzetta di Reggio) E’ in arrivo alla Reggiana il terzino sinistro Maxime Francois Jean Giron, di proprietà dell’Avellino che nell’ultima stagione ha collezionato 11 presenze in Serie B con la formazione irpina, prima di passare in prestito al Melfi durante il mercato di gennaio, scendendo in campo con la formazione lucana in 15 occasioni mettendo a segno anche 2 reti e 2 assist. Giron ha iniziato nelle file del Clermont Under 19, in Francia. Ha fatto il suo esordio nel campionato italiano con la maglia del Montichiari nel 2013. Dopo una breve esperienza nel Portugalete in Spagna, è tornato in Italia con la maglia del Selargius. Nel 2014 è passato al Chieti, poi l’approdo all’Avellino. Giron fu seguito dalla Reggiana anche durante la stagione 2014-15, quando l’ex direttore Generale Raffaele Ferrara lo fece visionare dai suoi uomini durante il campionato che il giocatore disputò in Serie D con la maglia del Chieti. Giron, che il 15 settembre compirà 22 anni, è un giocatore forte fisicamente (1,85 cm di altezza) e il suo arrivo non precluderebbe quello di Mignanelli, poiché il giocatore francese potrebbe anche essere schierato come centrale di sinistra in un’ipotetica difesa a tre, andando così ad incrementare le possibilità del tecnico Leonardo Colucci di provare il miglior schieramento tattico in base alle caratteristiche dei giocatori a propria disposizione. Per quanto riguarda Mignanelli invece non ci sono ancora novità: giocatore deve infatti decidere se accettare l’offerta granata.

Ore 19.30 – (Gazzetta di Reggio) Ieri sono scaduti i contratti di tre pilastri granata: Nicholas Siega, Mirko Bruccini ed Andrea Parola. Per Siega c’è una trattativa in corso, mente su Bruccini non trapela nulla. «Ho contatti con alcune squadre – dice il centrocampista ma nulla di ufficiale, attendo notizie anche dalla Reggiana con cui mi ero sentito un po’ di tempo fa per parlare di futuro ma ad oggi ancora nulla. Sarebbe un peccato andare via perché sono stati due anni importanti, in una grande piazza, dove purtroppo si è solo sfiorato il grande salto». Deciso da tempo, invece, il futuro lontano da Reggio, e forse dal calcio giocato, per capitan Parola. «Quando salutai a giugno, ancora fermo per quel guaio al polpaccio, me ne andai a malincuore – spiega il centrocampista pisano – perché sapevo di lasciare ragazzi per cui ero diventato un fratello maggiore, se non un padre, ma ormai sapevo di non rientrare più nei piani della società. Qua avrei continuato un altro anno perché mi sentivo a casa ma ora la priorità va ai miei figli perciò mi avvicinerò a Trieste: ho detto no, in Lega Pro al Pontedera ed in Serie D a Civitanovese ed altre, perché giocherò solo se trovo in zona sennò smetto e… chissà che non provi ad allenare». Ha qualche sassolino da togliersi? «No, anzi credo che sarò sempre tifoso di questa squadra. Però mi sono piaciute poco le parole di Mr. Colombo quando disse di essersi trovato da solo in mezzo allo spogliatoio. Piuttosto ho provato spesso a mediare con lui ma ho sempre trovato un muro. Spero che gli serva per la sua carriera». Come spiega la stagione deludente? «L’anno prima il campionato era più modesto e lo potevi vincere, magari con qualche accortezza in più legata anche alla precaria preparazione atletica iniziale, mentre quest’anno c’erano squadre troppo forti e con budget più importanti della Reggiana perciò, anche se le avessi indovinate tutte, potevi arrivare al massimo ai play off». Il suo bilancio reggiano? «Ho dato tutto ciò che avevo». Conosce mister Colucci? «Ci ho giocato contro e so che è stato vice del mio ex allenatore Giampaolo. Se ha preso da lui è molto preparato perché Giampaolo è ai livelli di Conte». Non le resta che salutare… «Tutti. Avrei troppi nomi da fare, dai luoghi frequentati in centro a coloro che tuttora sento e che mi hanno fatto da genitori, e non vorrei dimenticare nessuno».

Ore 19.10 – (Gazzetta di Reggio) Mike Piazza è a Reggio e pronto a prendersi definitivamente la maggioranza della Reggiana. Dopo l’arrivo all’aeroporto di Milano Malpensa avvenuto nella serata di mercoledì il campione americano si è spostato subito a Reggio, dove ha issato il proprio quartier generale all’Hotel Boiardo di Scandiano e nel quale, ieri, si è incontrato con il presidente Stefano Compagni di ritorno dalla Spagna. Un incontro per chiudere definitivamente tutte le formalità rimaste da sbrigare sull’ingresso di Piazza nella società granata, con l’ex giocatore di baseball che come noto acquisirà circa il 60% delle quote della Reggiana, mentre il restante resterà in mano a Stefano Compagni e agli uomini di sua fiducia, per dare continuità al progetto iniziato dall’imprenditore reggiano un anno fa, quando rilevò il pacchetto dalle mani dell’ex presidente Alessandro Barilli. ISCRIZIONE. Le pratiche riguardanti il vero e proprio ingresso di Mike Piazza all’interno della Reggiana, con la nomina del nuovo CdA verranno completate nella giornata di oggi a Milano, poiché la data di ieri aveva un’altra scadenza fondamentale e inderogabile, l’iscrizione al campionato di Lega Pro 2016-17. La società granata ha provveduto a depositare in Lega la domanda di iscrizione completa sia di fidejussione da 350.000 euro insieme a tutti i documenti necessari per completare la procedura, come il completo pagamento degli emolumenti a tutti i tesserati e i dipendenti che le società hanno dovuto effettuare entro il 24 giugno. QUOTE. Effettuato l’importante step dell’iscrizione al campionato, che spesso viene dato per scontato, ma soprattutto nel campionato di Lega Pro non è affatto così, da oggi in casa Reggiana è iniziata davvero l’era Mike Piazza, con le quote che verranno ridistribuite tra i soci. L’imprenditore americano acquisirà circa il 60% della Reggiana, mentre il restante 40% sarà suddiviso tra Stefano Compagni-Gianfranco Medici (32%), Gianni Perin (4%) e Nunzio Annovi (4%), quest’ultimo in virtù delle quote acquistate da Gian Paolo Gottardi. NUOVO CDA. Quest’oggi verrà definito anche la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione della Reggiana, con la presa visione delle dimissioni del CdA uscente e l’ingresso di alcuni uomini di fiducia legati proprio al nuovo proprietario granata. Il Consiglio di Amministrazione, che dovrebbe svolgersi a Milano, vedrà la probabile uscita di scena del vice presidente Sisto Fontanili e del consigliere Gian Paolo Gottardi, mentre entreranno a far parte del nuovo CdA Maurizio Franzone, Gilberto Gerali, Bill Holmberg e Nunzio Annovi, con i primi tre che rappresentano gli uomini di fiducia di Mike Piazza. CARICHE. Con l’arrivo ufficiale di Mike Piazza cambieranno anche alcune cariche all’interno della società granata, con l’imprenditore americano che sarà il proprietario e il presidente della Reggiana, mentre Stefano Compagni assumerà il ruolo di vice presidente per dare quel senso di reggianità che vuole essere mantenuta intatta e per dare continuità proprio al progetto portato avanti dall’imprenditore reggiano e dai suoi soci. Maurizio Franzone, uomo di fiducia di Mike Piazza assumerà il ruolo di Direttore Generale e sarà la figura di riferimento della proprietà all’interno degli uffici della sede, considerato anche il fatto che Guido Tamelli, che manterrà il ruolo di Amministratore Delegato, non può sempre essere presente svolgendo anche il ruolo di DG della Mectiles. BILL HOLMBERG. Una nuova figura all’interno del mondo Reggiana, relativa soprattutto al Settore Giovanile potrebbe essere rappresentata da Bill Holmerg, ex giocatore di baseball laureato all’università di Florida State e considerato come uno dei maggiori manager presenti in Italia. Holmberg non si limiterebbe ad un semplice ruolo di consigliere all’interno del CdA in rappresentanza di Mike Piazza, ma acquisirebbe un vero e proprio ruolo pratico sul campo, a contatto quotidiano con i giovani. La nuova proprietà granata vorrebbe mettere, infatti, l’esperienza di Holmberg al servizio dei giovani del settore giovanile, lavorando quotidianamente sulla loro condizione fisica e mentale per provare a raggiungere sempre il massimo obiettivo possibile, portando a Reggio e alla Reggiana un po’ di quella cultura sportiva americana sulla quale la nuova proprietà crede fortemente per riuscire ad ottenere gli obiettivi prefissati.

Ore 18.40 – (Gazzetta di Mantova) Con l’inizio del mese di luglio l’attenzione inevitabilmente si sposta sul calcio giocato e sulla strutturazione di quella che dovrà essere la squadra con la quale affrontare la stagione 2016-17. Naturalmente le incerte questioni societarie hanno rallentato non poco le manovre per il prossimo campionato: del resto ad oggi il Mantova non ha ancora un allenatore, anche se la speranza è che Luca Prina, attualmente in vacanza fino a domenica, accetti la proposta di Musso e Di Loreto di guidare ancora la squadra biancorossa. Ovvio che alcune decisioni debbano passare dall’allenatore: a cominciare dalle conferme o meno dei giocatori sotto contratto, per finire alla data del raduno e del successivo ritiro precampionato. La società in questo senso però pare avere le idee abbastanza chiare: dei 18 calciatori ancora legati all’Acm, si vuole puntare sui vari Raggio Garibaldi, Bonato, Carini, Cristini, Caridi, Marchi ed anche sullo stesso Ruopolo che, guarito dall’infortunio, a detta della società ha avuto un atteggiamento estremamente positivo in questa fase. In lista di partenza ci sarebbero Anastasi, Pane, Dalla Bona e Perpetuini, per i quali c’è stato qualche sondaggio esplorativo da parte di altre squadre. Gonzi, svincolato, potrebbe andare in B ma i dirigenti sperano di convincerlo a restare, così come per Trainotti, pure senza contratto, andrà valutato il suo recupero post-intervento al ginocchio. Tutte queste situazioni per il momento fanno capo al ds Alfio Pelliccioni, per il quale però si intravvede a breve un divorzio consensuale con la società. Per il momento l’unica data certa è che da lunedì 11 luglio gli atleti saranno convocati per le rituali visite mediche. Dal 22 luglio inoltre è stato opzionato il ritiro di Masen di Giovo, sede della scorsa preparazione estiva, ma potrebbe anche cambiare.

Ore 18.20 – (Gazzetta di Mantova) Il Mantova è iscritto, viva il Mantova. Ma… c’è un ma. Nulla di negativo sia chiaro, la squadra disputerà il prossimo campionato di Lega Pro e su questo non ci piove. Se però i tifosi biancorossi credono di aver già fatto il pieno di cordate o simili, tengano presente che l’estate è ancora molto lunga. «Il progetto del Mantova è aperto a tutti – spiega il patron Serafino Di Loreto – Con l’iscrizione è cominciato un nuovo corso, questo è vero, ma resta buono quello che diciamo da sempre e cioè che siamo disponibili a parlare con chiunque possa dare una mano alla società. Masiero? Per lui vale lo stesso discorso, noi non sbattiamo la porta in faccia a nessuno, al massimo sono gli altri che si tirano indietro». Di Loreto dimostra coerenza: già dai suoi primi giorni mantovani, un anno fa, il team Sdl ha sempre lasciato spiragli a possibili investitori. Ora che il mese di giugno è andato in archivio e che i documenti necessari (specie la fideiussione) sono stati presentati in Lega, riprenderanno i contatti con chi almeno a parole è interessato ad aiutare l’Acm. «Negli ultimi 20 giorni – racconta di Loreto – siamo stati contattati da 5-6 soggetti. Ovviamente se dovessero essere avviate delle trattative vere e proprie noi saremo sempre i garanti della legalità ed eviteremo che il Mantova finisca nelle mani sbagliate». Pagare moneta, vedere cammello. Masiero e tutti gli altri sono avvisati. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente Sandro Musso: «È il momento di parlare meno e procedere giorno dopo giorno con piccoli passi concreti. Non saremo noi – spiega – a cercare Masiero o altri». A proposito di passi concreti, oggi pomeriggio Stefano Cortesi potrebbe cominciare a muoversi da responsabile del settore giovanile biancorosso. Se l’incontro con i dirigenti in programma stamattina andrà e buon fine – e al momento non ci sono motivi per dubitarne – Cortesi potrebbe firmare il contratto nel giro di pochi giorni. Con lui arriverà anche il segretario Stefano Rossi.

Ore 18.00 – (Gazzetta di Mantova) Nessun intoppo. Tutto è filato liscio. Il Mantova è iscritto al campionato 2016/2017 di Lega Pro. Ieri la società ha depositato in Lega tutti i documenti necessari, fideiussione da 350mila euro compresa. Della spedizione fiorentina facevano parte Sandro Musso (con signora al seguito, Cristina), il direttore generale Matteo Togni e il segretario Paolo Pasolini . «Sì – ha raccontato nel tardo pomeriggio al telefono Togni – tutto è andato bene. Nonostante i tempi per la redazione dei documenti fossero abbastanza stretti abbiamo rispettato gli impegni. Resta soltanto da spedire alla Covisoc il rapporto p/a, cioè la certificazione che la società ha una situazione patrimoniale in regola con i parametri della Lega e della Federazione. La consegneremo già domani (oggi per chi legge, ndr) o al più tardi all’inizio della prossima settimana. È una formalità da espletare entro il 7 luglio, siamo perfettamente nei tempi». Insomma dopo l’ennesimo mese di giugno al cardiopalma con tanto di cordate più o meno serie, anche quest’anno l’Acm sarà ai nastri di partenza di un campionato in cui l’obiettivo è una salvezza tranquilla. Gli errori della scorsa stagione – ammessi dai diretti interessati – sembrano già passato remoto e il presidente Musso e il patron di Loreto hanno annunciato un ridimensionamento del budget e un assetto societario più snello. «L’iscrizione – ha detto ieri Togni – segna un nuovo inizio». Nessuna novità intanto per quanto riguarda la trattativa con Roberto Masiero. Il dialogo con l’imprenditore vicentino, dopo che il summit di Mazzano si era risolto con un nulla di fatto, sembra essersi raffreddato definitivamente anche se Di Loreto non chiude del tutto la porta (vedi articolo a fondo pagina). Ieri nella sede Lega Pro a Firenze è andato in scena il consueto giorno di passione per alcune società che non sono riuscite ad iscriversi o che hanno presentato domanda di iscrizione senza aver consegnato tutti i documenti necessari. Il Pavia della proprietà cinese è nel baratro e non ha presentato la fideiussione. Identica situazione per il Rimini: le carte ci sono ma la fideiussione no. Due le squadre che non hanno fornito alcunché: Sporting Bellinzago e Martina Franca salutano ufficialmente la categoria. Salvo il Modena che alla vigilia era tra le società a rischio. Nessun problema tra le altre per Alessandria, Pordenone, Piacenza, Pro Piacenza, Santarcangelo, Giana Erminio, Bassano, Reggiana, Cremonese e Padova. Scaduto il termine ultimo per le iscrizioni, ora è tempo di giudizi per le squadre di Lega Pro. Entro martedì 12 luglio infatti, la Covisoc e la Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi comunicheranno alle società l’esito della loro istruttoria ed entro le 19 del 15 luglio le società bocciate potranno presentare ricorso. Il 18, poi, verranno ufficializzate le decisioni sulla concessione delle licenze nazionali e si saprà chi potrà essere ai nastri di partenza del campionato. Infine, si procederà con i ripescaggi in modo da raggiungere il numero di 60 squadre da dividere in tre gironi.

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Ecco il colpaccio, ora definitivo e confermato. Rachid Arma è un giocatore del Pordenone. Il superbomber della Reggiana ha firmato un contratto biennale con la società neroverde. E ora i tifosi sognano in grande. Al terzo anno di LegaPro (ieri è stata ufficializzata l’iscrizione alla Terza serie), il ramarro si regala il cannoniere potenzialmente più prolifico della storia recente del club. Nessuno (De Cenco, Strizzolo, Maccan e Zubin, solo per citarne alcuni) si era presentato con un pedigree simile a quello di Arma. Nato ad Agadir, in Marocco, il 16 gennaio 1985, è uno degli attaccanti più “puntuali” della categoria. In 190 presenze nella LegaPro, il 31enne nuovo bomber neroverde ha realizzato 83 reti, di cui 40 nelle ultime tre stagioni. Nello scorso campionato Arma ha segnato 10 gol con la Reggiana (4 gli assist), nei precedenti due con il Pisa 30 complessivi. Ha vestito anche altre maglie molto prestigiose: Torino (una rete al Brescia nella finale playoff 2009-10 per la A), Vicenza e Cittadella in B; Spal Ferrara in LegaPro. SERIETÀ – Arrivato in città, ecco le sue prime parole: «Il Pordenone è una splendida realtà emergente e sono molto felice di farne parte. Mi hanno convinto la serietà del progetto societario e il gioco offensivo del mister, che credo si possa ben sposare con le mie caratteristiche. In carriera ho segnato molti gol, è vero, ma il passato non conta. Voglio segnarne molti altri con la maglia dei ramarri. Sono fiducioso di poter dare il mio contributo per disputare un campionato importante, mettendomi al servizio di squadra e staff». Attesa a ore anche l’ufficializzazione di Paulo Azzi, la punta brasiliana del Pavia che rappresenterà un ulteriore tassello per il reparto avanzato. MINESSO – Attenzione anche a un ritorno di fiamma. Minesso, attaccante del Cittadella, è tornato prepotentemente al centro delle attenzioni neroverdi. Proposto più di 15 giorni fa al ramarro, il giocatore si era poi allontanato. Oggi, dopo l’ufficializzazione del mancato rinnovo con i granata, Minesso appare nuovamente vicino ad accordarsi con il club allenato da Bruno Tedino. Può giocare anche sui lati del fronte offensivo e sarebbe perfetto per completare il reparto. Altra trattativa in decollo, per quanto piaccia pure al Bassano. Vicina la firma del difensore esterno Pellegrini. MOVIMENTI – Tutto ok per il giovane juventino Gerbaudo (mezzala), un talentino che piaceva a molti club. Tedino ha fatto la differenza. Si continua a seguire Belotti, centrale del Lumezzane, elemento in grado di dare profondità alla rosa di Tedino. Il tecnico neroverde, inoltre, dialoga con la Juve nell’ambito della collaborazione sancita alcune settimane fa. «La società bianconera ha qualche ragazzo da far crescere e lo girerà a noi. Di questo siamo contenti – osserva -. Noi l’anno scorso abbiamo preso dei giovani per farli emergere e siamo orgogliosi del risultato. Anche alla Juve fa piacere collaborare. Ci sono molti ragazzi della Primavera bianconera che io ho già allenato tra gli azzurrini, come Romagna, Zappa, Eleuteri, Vogliacco e Vitali, giusto per fare solo alcuni nomi».

Ore 17.10 – (Messaggero Veneto) E’ il colpo dell’estate. Almeno sino a questo momento. L’ha messo a segno il Pordenone. A conferma che il secondo posto della scorsa stagione non è stato un fuoco di paglia e che il club neroverde vuole davvero rimanere ai vertici della Lega Pro (e magari puntare al salto in B). Rachid Arma (classe ’85) è da ieri ufficialmente un nuovo giocatore della compagine cittadina. Le voci dei giorni scorsi si sono tramutate in realtà, suscitando l’entusiasmo del tifo neroverde. L’attaccante di origini marocchine ha firmato un contratto biennale, dunque si è vincolato al Pordenone sino al giugno 2018. Top. È uno di quei giocatori in grado di spostare gli equilibri. E’ un top player per la Lega Pro, categoria in cui in 190 presenze ha realizzato 83 reti. Quasi la metà (40) nelle ultime tre stagioni: lo scorso campionato con la maglia della Reggiana, nei precedenti due con il Pisa. E per dare l’idea della sua regolarità realizzativa, basti pensare che in un’annata non esaltante come la scorsa è andato ugualmente in doppia cifra (10 gol). Insomma, un giocatore con un gran feeling con la porta avversaria. E non soltanto in serie C: nel suo curriculum, infatti, spicca anche la rete messa a segno nella finale playoff per approdare in serie A con la maglia del Torino (contro il Brescia). Ha pure vestito i colori di Vicenza e Cittadella in B e della Spal in Lega Pro. Prime parole. «Il Pordenone – ha fatto sapere il giocatore subito dopo la firma sul contratto – è una splendida realtà di questa categoria. Una società emergente e sono molto felice di farne parte. Mi hanno convinto la serietà del progetto e il gioco offensivo del mister, che credo si possa ben sposare con le mie caratteristiche. In carriera ho segnato molti gol, vero, ma il passato ora non conta. Voglio segnarne molti altri con la maglia del Pordenone. E sono fiducioso di poter dare il mio contributo per disputare un campionato importante, mettendomi al servizio della squadra e dello staff». In arrivo. Pordenone letteralmente scatenato. Perché dopo Burrai e Arma sta per ufficializzare altri due arrivi. Il primo è Paulo Dentello Azzi (’94) attaccante ex Pavia, il secondo è Matteo Gerbaudo (’95), di proprietà della Juventus, la scorsa stagione in prestito alla Carrarese. Proprio ieri Bruno Tedino, in versione manager, si è incontrato a Milano con alcuni emissari del club bianconero per chiudere questa seconda trattativa, che potrebbe rivelarsi molto più preziosa di quanto si pensi. Gerbaudo è un centrocampista atipico, moderno, che non disdegna di spingersi in zona gol. Di lui i tifosi della Juventus si ricordano soprattutto un gol nella finale della Supercoppa Primavera, vinta (2-1) contro la Lazio nel 2013. Una rete segnata allo stadio Olimpico. Un gladiatore in arrivo al Bottecchia.

Ore 16.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Da oggi si apre il mercato dei giallorossi e Werner Seeber potrebbe già ufficializzare qualche acquisto. Oltre a Rantier, il ds sta imbastendo una trattativa con Sgrigna, attaccante appena svincolato da Cittadella. La società punta forte su di lui, dopo averlo cercato per più di un anno. Altri nomi? Il Bassano avrebbe fatto un sondaggio per Lorenzo Musto, centravanti di 20 anni l’anno scorso alla Torres in serie D, acquistato dal Bologna che lo manderà a fare esperienza in Lega Pro. I giallorossi devono superare la concorrenza di alcune squadre, prima su tutte la Ternana. Altro nome caldo è quello di Minesso. In uscita, sembra quasi fatta per il passaggio al Genoa di Voltan. Juric, nuovo tecnico dei grifoni, ha un occhio di riguardo per il giovane attaccante che in questa stagione si è messo in luce in Coppa Italia e sarebbe pronto a mettere sul piatto qualche contropartita tecnica. Ieri scadeva il termine ultimo per presentare la documentazione in Lega Pro: tutto ok per le venete, Pavia e Rimini l’hanno mandata incompleta, Martina e Bellinzago non si iscriveranno.

Ore 16.20 – (Giornale di Vicenza) Il campionato di Lega Pro scatta il 28 agosto e la Tim Cup, la Coppa Italia dei big a cui partecipa per la terza volta di fila anche il Bassano va in onda addirittura da domenica 31 luglio. Ma ci sarà un altro campionato, quello delle carte bollate, un classico di ogni estate che inizierà persino prima: esattamente martedì 19 luglio, data del prossimo Consiglio Federale che dovrà pronunciarsi sui ripescaggi per approdare al fatidico format delle 60 squadre, quest’anno nuovamente rivisto verso l’alto, rispetto ai 54 club che hanno chiuso l’ultimo torneo. Tre società hanno già gettato la spugna, altre potrebbero accodarsi a breve. E a queste vanno poi aggiunte altre sei formazioni per rimpinguare l’organico arrivando a 60 come impone la riforma dell’innovatore Gabriele Gravina, neopresidente della Lega Pro. Non è matematico che ci si riesca, tenuto conto che il progetto delle seconde squadre delle grandi di A slitterà almeno di una stagione. Così al momento si è scatenata la bagarre per i recuperi: per ora sono pronte a fare domanda Cuneo, Melfi, Lupa Roma e Lupa Castelli tra le retrocesse. Con loro, tra le meglio piazzate ai playoff della D hanno avanzato la loro candidatura Fano, Lecco, Cavese, Fondi, Olbia e Forlì. Ci sono poi Reggina, Taranto, Grosseto e Vibonese che non nascondono le loro velleità e pure il pluriretrocesso Albinoleffe.

Ore 16.00 – (Giornale di Vicenza) Siete stati nominati. Anzi, siete proprio fuori. Da questa mattina quattro pezzi della storia passata e recente del Bassano sono out. Pietribiasi, Toninelli, Semenzato e Germinale, tutti e quattro a spasso e col contratto scaduto. Ma la possibilità di una rentrée per quanto laboriosa non è affatto peregrina. Lo scorso anno, per dire, Toninelli che pareva già con la valigia pronta spuntò un rinnovo a luglio inoltrato. La differenza però è una e sostanziale: rinegoziare tra un paio di settimane significherà adattarsi alle condizioni della società che logicamente detterà la sue di regole, più vantaggiose, confidando che i giocatori non abbiano nel frattempo trovato sistemazione altrove. Normali strategie, il calcio oggi va anche così, guai a inorridirsi. Fermo restando che tutto può accadere e chi è apparentemente tagliato oggi, può essere protagonista tra 15 giorni, per adesso Semenzato e Toninelli appaiono molto lontani. Pietribiasi invece coltiva qualche chance in più ma solo un po’. Il Condor, esaurite le ferie al mare ha avuto un primo colloquio interlocutorio in sede, le parti certamente resteranno in contatto ma al momento i margini di riuscita sono sinceramente minimi. Qualche opportunità è giunta anche sul tavolo del centravanti virtussino, ma il giocatore, a 31 anni e con moglie e due figlie, aspirava a continuare la sua avventura vicino a casa senza più girare l’Italia in lungo e in largo. Ed è vero che l’ultimo torneo a livello personale è stato avaro di soddisfazioni (3 reti contro un biennio precedente da 15 botte ad annata, al netto della Coppa), tuttavia il veterano dell’attacco è disposto anche a un ruolo di rincorsa partendo dalla panchina per rimettersi in gioco. La fervida speranza della gente giallorossa è che prima o dopo si possa raggiungere un’intesa. E anche con Germinale, una volta verificata la sua ritrovata efficienza fisica, è consigliabile reperire un’alternativa di prima fascia prima di liquidarlo così su due piedi. Intanto crescono le percentuali di vedere Mattia Minesso al Soccer Team: il Cittadella l’ha ufficialmente lasciato libero, il ragazzo ha detto la sua («Dovevo finire al Bassano già lo scorso gennaio, poi hanno bloccato la cessione con la promessa di un rinnovo contrattuale e ora invece vedrò il mio procuratore per capire il da farsi…»). Chiusa definitivamente invece la strada che porta a Sgrigna: non convinceva il tecnico D’Angelo e ancora di più non solleticava la proprietà che preferiva un profilo differente.

Ore 15.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Perinetti a caccia di quattro colpi dalla serie B, il primo sarà il 31enne centrocampista Simone Bentivoglio per il quale manca solo il via libera del Modena. Oggi 1. luglio apre i battenti il calciomercato e il Venezia conta di ufficializzare rapidamente più di qualche big da categoria superiore da consegnare a Pippo Inzaghi. Ieri a Milano il ds Giorgio Perinetti è andato a segno: «Abbiamo trovato l’accordo con Bentivoglio, ora dipende solo da Caliendo» il suo ottimismo prima di «affrontare» nelle prossime ore il presidente di un Modena (con cui Bentivoglio è sotto contratto) alle prese con difficoltà societarie. Un capitolo a parte merita Lanzafame (’87), l’attaccante esterno del Novara che ha chiesto al Venezia un triennale: «È un po’ caro e certi giocatori si muovono solo su queste durate – non si scompone Perinetti – ma io un triennale posso offrirlo a un giocatore più giovane rispetto a un trentenne». Sempre per l’attacco è uscito il nome del 32enne Antimo Iunco (Alessandria), mentre per il ruolo di prima punta il primo obiettivo pare il classe ’87 Matteo Ardemagni, tornato in doppia cifra (11 reti) nell’ultima serie B a Perugia dopo i 6 centri della scorsa stagione sempre con gli umbri. «Ho un paio di opzioni, per il numero nove, per l’esterno offensivo e anche per il terzino sinistro. Il Venezia fa gola a tutti, è una pista privilegiata per molti per la serietà del presidente Tacopina e per il fatto che Inzaghi ha accettato la panchina. Grazie a tutto ciò conto di pescare le pedine che ci servono nella categoria cadetta». Intanto quale terzino sinistro si fa il nome di Garofalo del Novara.

Ore 15.10 – (La Nuova Venezia) Inizia oggi la nuova stagione e da viale Ancona potrebbero arrivare nuove ufficializzazioni. In lista d’attesa ci sono Facchin e Malomo (Pavia), Pellicanò (Belluno), Pederzoli (Pordenone), Stulac (Koper) e Tortori (Feralpisalò). «Faremo in giornata il punto della situazione», ha sottolineato il direttore sportivo Giorgio Perinetti, «si parte ufficialmente verso la nuova stagione. Capiremo anche quante squadre non avranno depositato l’iscrizione o quali l’avranno presentata incompleta». Tra i club “ballerini” c’è anche il Pavia da dove arriveranno Facchin e Malomo, poche chance per il Martina. Simone Bentivoglio si avvicina, invece, al Venezia: accordo trovato con il centrocampista, adesso Giorgio Perinetti dovrà sistemare la pratica con il Modena. Trentunenne di Pinerolo, centrocampista esterno, Bentivoglio è cresciuto nel settore giovanile della Juventus, dall’under 15 all’under 21 ha indossato tutte le maglie azzurre, la sua carriera ha ruotato soprattutto attorno al Chievo (2007-2001 prima, 2012-2014 poi) con brevi parentesi a Bari, Sampdoria e Padova. Nelle ultime due stagioni ha giocato un anno e mezzo al Brescia e negli ultimi sei mesi al Modena in serie B. L’arrivo di Bentivoglio esclude il ritorno di Federico Maracchi in arancioneroverde. Non rientra nei piani del Venezia, invece, Antimo Iunco, esterno offensivo di esperienza. «Mai trattato», spiega Giorgio Perinetti, «stiamo cercando giocatori anche giovani per Inzaghi». Nome nuovo sul fronte degli attaccanti centrali è quello di Matteo Ardemagni, ultima stagione al Perugia (11 reti), ma cartellino di proprietà dell’Atalanta, dove è arrivato nel 2010 firmando un quadriennale, prolungato poi nel 2012 con altri tre anni. «Lanzafame? È un mio figlioccio, l’ho fatto esordire io. Vediamo», ha aggiunto Perinetti. Per quanto riguarda il terzino sinistro, Vitale sta per accasarsi alla Salernitana da Inzaghi jr, ipotesi Agostino Garofalo (Novara).

Ore 14.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Si potrebbe dire che non esiste estate senza che il Vicenza debba essere impegnato in questioni che niente hanno a che fare con il calcio giocato e anche quest’anno sembra che sarà cosi. Il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, ha infatti presentato ricorso al Collegio di garanzia dello sport del Coni contro il Vicenza, nonché contro la Lega di serie B, chiedendo il contributo di mutualità dovuto per le stagioni sportive 2014-2015, 2015-2016 e, in caso di rilascio, in favore del Vicenza, della licenza nazionale di serie B, anche per la stagione sportiva 2016-2017, «derivante — si legge in un comunicato — dalla minore contribuzione spettante al Vicenza per la partecipazione al campionato di serie B, con conseguente condanna delle resistenti, ciascuna per quanto di spettanza e ragione, al versamento, in favore della ricorrente, della somma di 774.685,35 euro, oltre agli interessi di mora per ciascuna stagione sportiva». Insomma, una cifra di oltre due milioni di euro, in totale. Una questione delicata che un anno fa era stata esaminata dal Tribunale federale che però si era dichiarato incompetente a decidere. Per i legali del Vicenza si preannuncia così un’altra estate calda mentre sul mercato arrivano le prime firme. E’ il caso del nuovo attaccante biancorosso Matteo Di Piazza , proveniente dall’ Akragas dove, nella scorsa stagione di Lega Pro, ha realizzato 14 reti. Ieri Di Piazza ha firmato un biennale, e a darne l’annuncio è stato lo stesso giocatore che sulla sul proprio profilo Fb dove ha postato la foto della firma sul contratto, ringraziato la sua vecchia società e mandato un abbraccio virtuale ai suoi nuovi tifosi. Chi invece i tifosi biancorossi li saluterà in campo tra circa tre mesi è Stefano Giacomelli , che ieri è stato operato alla caviglia destra dal dottor Claudio Zorzi all’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar. L’intervento è perfettamente riuscito, con la prognosi che non sarà inferiore ai novanta giorni. Un brutto colpo per Franco Lerda che punta molto sugli esterni per sviluppare il suo gioco. Proprio per questo il ds Antonio Tesoro sta cercando di accelerare la definizione della trattativa con il Sassuolo per il ritorno in biancorosso stavolta a titolo definitivo di Alessio Vita , e sta parlando con il Chievo Verona di uno scambio che porterebbe Salvatore D’Elia in gialloblu e Tomas Kupisz in biancorosso. Nel ruolo piace molto anche Luca Garritano che lascerà il Cesena e che è un obiettivo di Tesoro che nei giorni scorsi ha parlato con il direttore sportivo dei romagnoli Rino Foschi, del possibile trasferimento di Garritano al Vicenza.

Ore 14.20 – (Giornale di Vicenza) Incredibile, la lega Pro non si dà per vinta e torna alla carica dopo quasi un anno: vuole soldi dal Vicenza. Proprio ieri infatti si è saputo che il presidente Gabriele Gravina ha fatto ricorso al Collegio di garanzia dello sport del Coni contro la società biancorossa e contro la Lega di B chiedendo il contributo di mutualità dovuto per le stagioni sportive passate, insomma circa 774 mila euro all’anno oltre appunto agli interessi di mora maturati per ciascuna stagione sportiva. La richiesta pare assurda, anche perchè andrebbe moltiplicata per tre (portando quindi il totale a oltre 2milioni e 300 mila euro). Ma andiamo con ordine.Il 29 agosto 2014 il Vicenza, che sul campo era retrocesso in Lega Pro, ottiene il ripescaggio e dunque la riammissione alla B. A quel punto la lega Pro avanza la sua richiesta, perchè il regolamento stabilisce che nel caso si sia promossi scatti un contributo di mutualità di circa 516 mila euro per la prima classificata e di circa 774 mila euro per la seconda. Peccato che il Vicenza, e proprio su questo da subito puntò la linea difensiva del club di via Schio, fosse arrivato alla serie cadetta non per meriti conseguiti sul campo dove anzi aveva chiuso il campionato al quinto posto alle spalle dell’Entella, della Pro Vercelli, dell’Alto Adige e della Cremonese. L’avvocato Gian Luigi Polato, allora presidente del club, che mise a punto la linea difensiva spiegò in modo chiaro perchè la richiesta della lega Pro era da rispedire al mittente. «E’ evidente- disse al GdV – che il Vicenza è stato ripescato in serie B e ammesso a disputarlo nel 2014-15 non dunque in virtù di un piazzamento ma in quanto vincitore di una procedura extra sportiva che ha preso il via dal fallimento del Siena e dal ricorso del Novara».Alla fine la spuntò la società biancorossa. Tutto risolto? Macchè. La lega Pro è tornata a battere cassa e ha fatto ricorso al Collegio di garanzia dello sport del Coni. Scontata la risposta del Vicenza: non se ne parla nemmeno.

Ore 14.00 – (Giornale di Vicenza) Ancora un po’ intontito dall’anestesia (totale), l’indole di Stefano Giacomelli è però rimasta intatta: «L’obiettivo è ancora quello della doppia cifra!». È fatto così, Jack. Pazienza se si ritrova un’impalcatura addosso a tutta la gamba destra. Lui pensa già a fare gol per il Vicenza. Intanto, l’intervento condotto nella prima mattinata di ieri dal professor Claudio Zorzi all’ospedale Sacro Cuore di Negrar è riuscito alla perfezione: i legamenti della caviglia destra sono stati ricostruiti e Giacomelli potrà tornare a disposizione per la fine di settembre. TECNICAMENTE RIUSCITA. Come si dice in questi casi, l’operazione può considerarsi tecnicamente riuscita. L’intervento è consistito nella ricostruzione dei legamenti della capsula della caviglia destra, lesi sia nella parte interna che in quella esterna. Per ricostruire i due comparti è stato utilizzato un piccolo tendine del ginocchio del giocatore che ora dovrà affrontare una prima fase di riposo assoluto affinché i tessuti attecchiscano biologicamente. In seguito inizierà una fisio-chinesi terapia e poi, progressivamente, verranno introdotti i carichi. Se tutto procederà al meglio, Lerda potrà avere a disposizione il suo esterno sinistro per la fine del mese di settembre. RINGRAZIAMENTO SOCIAL. E sempre come si fa in questi casi, Giacomelli ha poi pensato di rassicurare tutti i tifosi attraverso la sua pagina Facebook. «Dopo tanti mesi difficili anche questa è stata fatta… – scrive l’attaccante -. Ci abbiamo provato in tutti i modi ma era giusto così…ora c’è già tanta voglia di tornare a calpestare quel prato verde e sapere di star fuori per un po’ di tempo mi dà ancora più forza per tornare più carico di prima…e un grazie speciale a chi mi è stato vicino questi giorni…». Giorni che prima erano stati mesi: perché ormai era diventato visibile a occhio nudo come, al termine di ogni partita, la caviglia di Giacomelli fosse gonfia come un melone e viola come… la maglia della Fiorentina. Intanto, la sua maglia numero 10 biancorossa, è lì che lo aspetta.

Ore 13.40 – (Giornale di Vicenza) Si aprono ufficialmente le danze. Con il primo di luglio scatta la sessione estiva del calciomercato: d’ora in poi i contratti potranno essere depositati e le rose delle squadre cambieranno volto con arrivi e partenze destinati a tenere i tifosi (e più ancora gli allenatori…) in stato d’allerta fino allo scoccare delle 23 del 31 agosto prossimo.PRONTI AI BLOCCHI. Anche il Vicenza è pronto ai blocchi di partenza, con il direttore sportivo Antonio Tesoro che avrà il compito non semplice di coniugare le esigenze del bilancio con quelle del campo. Se è vero che ridurre i costi d’esercizio e contenere il monte ingaggi è prioritario per completare il risanamento delle casse societarie, è altrettanto vero che un’eventuale retrocessione sarebbe deleteria sotto ogni punto di vista, quindi la squadra dovrà comunque essere adeguata per poter conquistare quantomeno la salvezza. E allora, oltre ai giovani di prospettiva da valorizzare, sarà fondamentale poter contare su alcuni punti fermi e giocatori di maggiore esperienza, in grado di tenere serrate le fila nei momenti più difficili della lunga e difficile stagione che attende la squadra biancorossa.CHI C’È. Ma con quale parco giocatori si presenta il Vicenza all’inizio del mercato? Senza considerare i giovani della Primavera che hanno sommato solo qualche convocazione sporadica, della rosa che ha chiuso lo scorso campionato attualmente sono ancora sotto contratto 3 portieri (Benussi, Vigorito e Dall’Amico), 7 difensori (Bianchi, Brighenti, D’Elia, El Hasni, Manfredini, Pinato, Sampirisi), 4 centrocampisti (Bellomo, Laverone, Signori e Urso), 4 attaccanti (Galano, Giacomelli, Pozzi, Raicevic). A questi si aggiungono i 6 giocatori rientrati dai prestiti: il difensore Magri, i centrocampisti Piccinocchi e Corticchia, gli attaccanti Maritato, Bianconi e Orlando, per un totale di 24 tesserati al 1 luglio 2016.CHI NON C’È. Non avendo esercitato alcun diritto di riscatto, anche quando presente, il Vicenza ha invece visto partire tutti i giocatori il cui prestito è scaduto il 30 giugno scorso: Moretti è tornato al Latina, Ligi al Bari, Cisotti allo Spezia, Modic al Milan, Vita e Sbrissa al Sassuolo. Inoltre sono arrivati a scadenza i contratti di Pelizzoli, Ebagua, Adejo, che pertanto con la fine del mese di giugno risultano svincolati dal Vicenza.PERÒ… Se questo è il quadro formale della situazione, va detto che lo stato di fatto, in alcuni casi, è un po’ diverso. Alcuni giocatori che risultano in organico, ad esempio, hanno già le valigie in mano o comunque difficilmente rimarranno: Laverone è forse il più vicino di tutti alla cessione (la trattativa con la Salernitana è in fase avanzata), ma anche per i terzini Sampirisi, D’Elia e Pinato le richieste non mancano, così come non è un mistero che Raicevic e Galano, di fronte ad un’offerta giudicata congrua dalla società, potrebbero cambiare squadra. C’è poi chi non pare più rientrare nei piani tecnici: è il caso dell’attaccante Nicola Pozzi, per il quale si dovrebbe percorrere la strada della rescissione contrattuale, ma anche del portiere Vigorito, che altrove potrebbe ritrovare un posto da titolare che in biancorosso, con la conferma di Benussi, gli è precluso. Improbabile, poi, che rimangano a Vicenza Bianconi, Maritato e Corticchia rientrati dai prestiti, mentre per Magri, Piccinocchi e Orlando potrebbe essere decisiva la “prova” del ritiro.C’è infine il dubbio legato alle condizioni fisiche di Manfredini, le cui possibilità di recupero dopo l’intervento al tendine d’Achille sono in fase di valutazione: a 36 anni, un suo ritorno sarebbe una pagina quasi da “libro cuore” del calcio.Sull’altro versante, ci sono anche giocatori per ora non più in rosa che potrebbero presto rientrare: il primo è Daniel Adejo, che entro la fine della settimana dovrebbe definire il suo nuovo contratto biennale con il Vicenza; il secondo è Alessio Vita, che il Sassuolo potrebbe anche “restituire” al Vicenza, dove è molto stimato dal tecnico Lerda.IN ARRIVO. Con l’apertura del mercato saranno inoltre ufficializzati gli innesti dei giocatori visionati e “fermati” da Antonio Tesoro nelle scorse settimane per poterli valutare in ritiro: gli attaccanti Cernigoi, Giusti, Zivkov, Di Piazza e il difensore Bogdan. Ma sono già calde anche le piste che portano ai primi acquisti, come il difensore Beduschi (trattativa di fatto già chiusa positivamente) e al centrocampista Basha. Siamo solo agli inizi: come ogni anno, nei prossimi due mesi, prepariamoci a vivere sulle montagne russe…

Ore 13.10 – (Gazzettino) L’Abano Calcio, che si appresta a disputare per il terzo anno consecutivo il campionato di serie D, batte non uno, ma due colpi. Appena quindici giorni dopo aver calato un “poker d’assi” (il difensore centrale Boscolo Berto, il centrocampista Pagan, il trequartista Fraccaro e l’attaccante Baldrocco), infatti, il direttore sportivo Andrea Maniero ha perfezionato nelle ultime ore altri due acquisti importanti. Si tratta di una coppia di centrocampisti: Emanuele Busetto, veneziano classe ’92, aitante mezzala con alla spalle – dopo la Primavera nella Triestina – già sei-sette stagioni nella categoria (Sacilese, SandonàJesolo, Clodiense, Union Pro e l’anno scorso una prima parte di stagione a Mestre e nella seconda all’Este) e Riccardo Serena, mestrino del ’96 e mediano dai polmoni buoni, che a sua volta ha già indossato due-tre maglie (FavaroMarcon, Union Pro e l’anno scorso Mestre). «Si tratta di due giocatori che mister Tiozzo aveva già avuto l’anno scorso a Mestre – spiega il ds Maniero – e che quindi ha fortemente caldeggiato. Serena, in particolare, al dispetto della giovane età lo reputo già un “vecchio” quanto ad esperienza: lo ritengo già pronto e, tra l’altro, l’ho visto ricoprire in passato diversi ruoli». «Si pongono entrambi in maniera molto umile – aggiunge il nuovo allenatore dei termali Luca Tiozzo – e questo, oltre a far loro onore, rispecchia in pieno le caratteristiche che cercavamo insieme al direttore sportivo Maniero: i nostri giovani, quanto a spessore morale e margini di crescita, sono sicuramente i migliori della categoria; certo, come in tutte le cose, servirà anche un po’ di fortuna affinché tutti i tasselli vadano al loro posto. Non possiamo certo avere i budget delle primissime ma credo che, perfezionando ancora alcune “cosine” (4-5 innesti, tra cui una punta di peso e centimetri, ndr), la nostra rosa possa essere competitiva». Conosciamoli meglio, dunque, questi due nuovi giocatori dell’Abano. Che, tra l’altro, dimostrano subito il loro spessore morale indicando quali loro modelli due campioni non solo in campo, ma anche fuori: ovvero Xavier Zanetti (Serena) e Alex Del Piero (Busetto, che si dichiara anche juventino). «Ho sempre giocato centrocampista – specifica a tal proposito Riccardo Serena, figlio d’arte del più noto Michele ex allenatore anche del Padova -, ma l’anno scorso con il mister ho imparato anche a giocare terzino. Mi piace tenere e gestire la palla». «In realtà, siamo entrambi generosi e ci impegniamo nel recuperare palla – aggiunge Busetto -. Il nostro primo obiettivo sta nel far fare gol ai compagni».

Ore 12.50 – (Mattino di Padova) L’Abano ha sistemato il centrocampo con un nuovo incursore. Ieri la società neroverde ha ufficializzato Emanuele Busetto, centrocampista di 24 anni cresciuto nelle giovanili della Triestina. Nell’ultima stagione Busetto ha vestito le maglie di Mestre (12 presenze) ed Este (10 presenze) e proprio con i giallorossi ha disputato i playoff del girone C di Serie D. Il centrocampista veneziano vanta già un ottimo curriculum nella massima categoria dilettantistica, avendo giocato con Sacilese, Clodiense, Union Pro e Sandonà Jesolo. Una curiosità: Busetto, oltre ad essere un centrocampista dai piedi buoni, è pure gondoliere. Nei prossimi giorni il direttore tecnico Andrea Maniero (che ieri ha messo nero su bianco l’accordo con Riccardo Serena, mediano ex Mestre già annunciato due settimane fa) dovrebbe svelare pure il nome del nuovo bomber che andrà a sostituire Gnegnene Gnago, accasatosi al Portomansuè.

Ore 12.20 – (Gazzettino) L’ultimo colpo in casa granata si chiama Andrea Arrighini. L’annuncio ufficiale del Cittadella nel tardo pomeriggio di ieri, dopo che da Avellino avevano confermato la felice conclusione della trattativa. Il centravanti era rientrato alla base dopo il prestito al Cosenza. Quest’ultima in verità aveva esercitato il diritto di riscatto per tenere l’attaccante nel proprio organico, ma in Lega ha depositato il modulo sbagliato: invece dell’esercizio di riscatto ha presentato quello del deposito di riscatto. Un vizio di forma che di fatto ha annullato il trasferimento definitivo al Cosenza, e il Cittadella – che un accordo di massima l’aveva già raggiunto con l’Avellino – non ha perso tempo, e si è portato a casa un attaccante che nella sua carriera ancora non ha dimostrato il suo reale valore, come ha precisato Marchetti a margine della trattativa. Arrighini è nato a Pisa il 6 giugno 1990, è cresciuto nel Pontedera, in serie D, squadra nella quale ha raggiunto la Prima Divisione prima di passare al Pisa, quindi all’Avellino, in serie B, nella stagione 2014/2015. L’ultimo campionato l’ha vissuto in Lega Pro, a Cosenza, con 34 presenze e 9 gol realizzati. Stefano Marchetti, che non ha mai fatto mistero del proprio gradimento per il giocatore, non nasconde nemmeno la propria felicità nell’aver concluso un trasferimento importante: «È stata una trattativa difficile, e sono davvero molto, molto contento nell’aver portato Arrighini a Cittadella». Che l’ha prelevato dall’Avellino: «Noi l’abbiamo preso da loro», conferma il diggi granata, che ha intrattenuto ogni discorso soltanto con la società irpina. Ecco come descrive il neo acquisto Marchetti: «È un attaccante veloce, bravo nell’inserirsi negli spazi, che può fare sia la prima che la seconda punta. È da un po’ di tempo che gli sto dietro, lo seguo da vicino. Secondo me nella sua carriera non ha espresso tutte le sue grandi potenzialità, spero lo possa fare qui a Cittadella, dove mi auguro trovi l’ambiente giusto». Arrighini non è stato preso al posto di Litteri: «Lui arriva indipendentemente da ogni discorso legato a Litteri. Sono due trattative che hanno una logica distinta, non è che ho preso Arrighini e molli Litteri, assolutamente. Uno non è il sostituto dell’altro». Tra l’altro i due possono coesistere: «Sono giocatori con caratteristiche diverse che possono giocare assieme, integrarsi alla perfezione, al pari di Strizzolo», conclude Marchetti. E oggi sono annunciati altri tre arrivi: il portiere Alberto Paleari, preso dalla Giana Erminio, il difensore Marco Martin, l’ultimo anno al Pordenone al pari del centrocampista Simone Pasa.

Ore 12.00 – (Mattino di Padova) Litteri? No, Arrighini. In attesa che si sblocchi, in un verso o nell’altro, la situazione del bomber catanese, il d.g. Stefano Marchetti si è tutelato ingaggiando Andrea Arrighini, classe 1990, nella scorsa stagione autore di 9 gol (e 6 assist) con la maglia del Cosenza, con cui ha giocato in prestito dall’Avellino, società proprietaria del cartellino. L’ufficializzazione è arrivata nel pomeriggio di ieri, anche se il centravanti è in vacanza in Spagna, ma è stato lo stesso giocatore a confermare: «Sì, giocherò con il Cittadella». A quanto risulta, il blitz si è concretizzato martedì, con il passaggio dell’attaccante pisano nella sede granata, prima di partire per la penisola iberica. La trattativa-lampo si basa su un prestito con diritto di riscatto. Il giocatore ha firmato un contratto di quattro anni. «La decisione di andare via è maturata solo dopo che mi è stata offerta l’opportunità di approdare in Serie B, altrimenti, a parità di categoria, mai avrei preso la decisione di lasciare questa maglia», le parole di Arrighini al momento di congedarsi da Cosenza, dov’è stato molto apprezzato. «Sarebbe potuta arrivare anche un’offerta del Parma o del Venezia, ma nulla mi avrebbe schiodato dal “Marulla”. È un treno, questo, che a 26 anni sento di dover prendere». Di fatto, a favorire il suo approdo alla corte di Roberto Venturato, anche la clamorosa svista commessa dal club calabrese, che la scorsa settimana sembrava essersi assicurato il giocatore versando 200 mila euro alle casse dell’Avellino e riscattandolo. Sembrava. In realtà è stato depositato in Lega Pro un modulo sbagliato, e l’acquisto è stato rigettato. Nel frattempo, erano scaduti i termini per il diritto di riscatto dei calabresi e il Citta ha così avuto l’opportunità di rientrare in partita, e l’ha colta al volo. Per un attaccante che si accasa sotto le Mura ce n’è uno che potrebbe partire. Com’è noto, Marchetti si è preso tempo per valutare la posizione di Claudio Coralli, dovendo fare i conti con il tetto dei 18 giocatori “over 21” da tesserare in rosa. A quanto risulta, sulle tracce di “Ciccio” c’è ora la Lucchese, che avrebbe sondato il terreno per riportarlo in Toscana, dopo la fortunata esperienza di Empoli. Ancora non si può parlare di una vera e propria trattativa, né si può anticipare come andrà a finire, ma sicuramente ci saranno novità nei prossimi giorni. Raduno e presentazione. Intanto, sono stati ufficializzati i primi appuntamenti stagionali di capitan Iori e compagni. Il Cittadella si radunerà al Tombolato alle ore 16 di martedì 12 luglio e proseguirà tutta la settimana con i test atletici davanti al preparatore Andrea Redigolo, intervallati dalle visite mediche. Per il ritorno in Serie B si è scelto poi di organizzare una presentazione in grande stile: sabato 16 luglio, alle ore 21, ci sarà la passerella della nuova squadra in piazza Pierobon, con la conduzione di Federica Masolin e Gianluca Di Marzio di Sky Sport. Nel corso della serata saranno presentate le nuove maglie e si esibirà il gruppo “La Cittadella del musical”. Il mattino dopo il gruppo partirà per il ritiro di Lavarone, dove alloggerà nello stesso albergo degli ultimi anni, l’hotel Cimone, e svolgerà la rifinitura in quota per due settimane. Il rientro è previsto sabato 30 luglio. Prelazioni e abbonamenti. I tifosi conoscono bene il coro che ha scandito la cavalcata promozione. E proprio lo slogan “#nonsostaresenzate” è stato scelto per la campagna abbonamenti per il prossimo campionato, al via da lunedì 4 luglio con due settimane a disposizione per esercitare il diritto di prelazione, mentre dal 15 scatterà la sottoscrizione libera per tutti. A breve la società renderà noti i prezzi e le varie promozioni che sono state studiate.

Ore 11.30 – Nicola Madonna: “Padova non è una piazza da serie C, e io volevo tornare a prendermi la responsabilità di giocare per vincere tutte le partite perché per me è uno stimolo fondamentale. Padova è la prima squadra che si è mossa e non ho esitato ad accettare la destinazione. Cosa serve per vincere in Lega Pro? Un buon organico, un pizzico di fortuna ed un gruppo solido che si prenda le proprie responsabilità. Altre offerte? Ne ho rifiutate alcune di B perché arrivavano da squadre che puntavano la salvezza, mentre io voglio fare un campionato di vertice coi Biancoscudati. Ruolo? Quelli di fascia li ho fatti tutti, destra o sinistra e alto o basso. Da quinto di centrocampo ho giocato anche l’anno scorso nella seconda parte della stagione. Nel 3-5-2 sono a mio agio. Ritrovo qualche avversario, ma non ho giocato con nessuno che fa attualmente parte della rosa. L’anno scorso il Padova ha fatto un grande campionato, ora non si può far altro che migliorare… Mi aspetto che si crei sin da subito grande entusiasmo attorno a questa squadra, perché più passione noi riusciremo a trasmettere e più ci sarà l’aiuto dei tifosi durante l’anno”. Termina la conferenza stampa.

Ore 11.20 – Giorgio Zamuner (dg Padova): “Penso di aver fatto un ottimo acquisto con Madonna, e la cosa che più mi fa piacere è che ci abbiamo messo cinque minuti a trovare l’accordo, segno che è motivato. Nonostante arrivi dalla serie B già alla prima telefonata aveva dato la sua disponibilità a trasferirsi a Padova”.

Ore 11.10 – Inizia la conferenza stampa. Giuseppe Bergamin (presidente Padova): “Presentiamo oggi un giocatore importante, con un curriculum di tutto rilievo. Arriva dalla serie B e ci potrà dare una grossa mano perché ha tutte le carte in regola per fare bene. Vogliamo costruire una squadra che dia affidabiità e che sia soprattutto una squadra di vertice. Il campionato? Bisognerà aspettare altri quindici giorni, ma tra iscrizioni mancate e squadre in bilico dieci squadre da recuperare mi sembrano tante… La campagna abbonamenti? Dopo metà luglio, quando avremo le idee più chiare!”.

Ore 11.00 – (Gazzettino) Un problema fisico, il suo, che in parte ha scoraggiato chi, anche dalle categorie superiori, ha messo gli occhi su di lui e che lo mette al tempo stesso sotto esame anche in biancoscudato, dove tra i pali ha sempre dato il meglio. Cosa vede il suo futuro? «Del mercato non mi piace parlare, quello che mi interessa è stare bene ed esprimermi solo con le prestazioni sul campo. Si tratta di capire che progetti ha la società con me. Io a Padova sto bene. Vediamo, tutto è possibile e ancora non ho parlato con nessuno». La squadra ripartirà con progetti ambiziosi: «A tutti i calciatori piace vincere ed essere protagonisti. Padova è una grande piazza dove si può crescere come giocatore e uomo. Ritrovo pure Madonna che sei mesi è stato mio compagno allo Spezia. È bravo può fare bene e dare una mano». Mercoledì 20 alle 17 allo stadio di Auronzo, intanto, appuntamento di prestigio per il Padova che disputerà un’amichevole con la Lazio di Marcelo Bielsa.

Ore 10.50 – (Gazzettino) Intanto Petkovic, il portiere biancoscudato, la cui stagione si è chiusa anzitempo ai primi di febbraio per uno stiramento di terzo grado al retto femorale, tornerà domenica Padova dopo una decina di giorni di vacanza in Montenegro e il resto del tempo libero trascorso a casa in Serbia senza mai interrompere l’attività fisica: «Ho lavorato anche quando ero al mare – racconta – svolgendo attività in palestra perché ne avevo bisogno avendo perso tre mesi di allenamenti. Voglio farmi trovare pronto come gli altri per il ritiro». Ora come va la gamba? «Mi sento bene, la lesione è pienamente cicatrizzata già da un mese, come è già risultato in un esame fatto quando ero ancora a Padova. Ho lavorato tanto per rendere elastico e forte il muscolo e adesso non ci sono più rischi. Ci sarà un ultimo controllo ma sono tranquillo perché già da tempo tutto va bene». Poi torna sulle varie tappe di questa sua personale via crucis: «Il fatto è che non sono stati rispettati i tempi di recupero per questo tipo di infortunio, anche per mia responsabilità dovuta alla voglia di giocare. Dopo due settimane ho ripreso gli allenamenti con la cicatrice ancora aperta e c’è stata subito una ricaduta. Altri specialisti mi hanno fermato altre due settimane, però non ancora sufficienti e così dopo dieci giorni il problema si è riproposto. Alla fine abbiamo sbagliato tutti, ma è giusto guardare avanti».

Ore 10.40 – (Gazzettino) Niente rinnovo di contratto, salvo improbabili ripensamenti, per Fabiano. Sembrava scontata la fumata bianca per un altro anno a Padova del centrale difensivo brasiliano il cui vincolo è scaduto proprio ieri e invece, dopo alcuni giorni di silenzio, è arrivata una risposta negativa da parte dell’interessato. «Ieri sera (mercoledì) – spiega il suo agente Gerry Palomba – si è deciso che la proposta non è congrua e il ragazzo non l’accetta». Il contratto, sulla falsariga di quanto avvenuto con il connazionale Neto Pereira, prevedeva una parte fissa e una variabile, legata a presenze, rendimento e altri parametri: «Non entro nel merito, ma è chiaro che si tratta di una proposta al ribasso rispetto all’anno scorso». C’è possibilità di ritrovare un accordo? «Dipende da quello che verrà proposto; se non come un anno fa, comunque un’offerta più adeguata». A questo punto il Padova, che difficilmente proporrà una controfferta, dovrà ingaggiare due difensori centrali, uno entro l’inizio del ritiro. Oggi dovrebbe essere ufficializzato il regista Filipe Gomes.

Ore 10.30 – (Gazzettino) Riparte da un nuovo tecnico il Padova Calcio Femminile, che ha annunciato ieri l’arrivo in panchina di Giannino Babetto per la squadra di serie B. L’ex tecnico del Gordice, squadra veneziana con cui Babetto ha centrato la promozione in A2, arrivando poi anche a un terzo posto in classifica, porta a Padova esperienza e abitudine a lavorare con gruppi di ragazze. «Abbiamo voluto un allenatore esperto di calcio femminile – spiega Valter Pezato, diesse biancoscudato – Serviva una persona in grado di gestire il gruppo, con una squadra che sarà rinnovata soprattutto con l’inserimento di alcune giocatrici dall’under 16 e dall’under 17». Babetto, una volta finita la carriera agonistica, ha iniziato ad allenare e nel 2009 ha avuto l’occasione di guidare il Gordice: «Mi sono subito confrontato con le ragazze – racconta Babetto -. Parlarsi e rispettarsi è la base». Dopo quattro anni positivi nel veneziano ora Babetto riparte da Padova: «Questa è una piazza importante. L’obiettivo è quello far crescere le ragazze e di soddisfare anche la società con un buon piazzamento. Sono fondamentali entrambe le cose, la crescita tecnica delle giocatrici va a vantaggio di tutti e consente di progredire assieme». A salutare il nuovo tecnico del Padova anche l’assessore allo sport Cinzia Rampazzo: «So bene che lo sport al femminile soffre rispetto a quello maschile – commenta – ma ci impegniamo sempre per promuoverlo». L’assessore ha anche parlato di una prossima riorganizzazione degli spazi nei campi di calcio comunali, visto che anche il Padova femminile, che con quattro squadre giovanili e la prima squadra è arrivata attorno ai cento tesserati (senza contare il calcio a 5), ha chiesto maggiori spazi per gli allenamenti. «La passata stagione per noi è stata molto positiva – sottolinea il vice presidente Gianni Baldan – Per l’anno prossimo amplieremo ancora l settore giovanile, formando anche una squadra under 15. Stiamo parlando poi con molte società della provincia per espanderci». Intanto sono state già formalizzate le prime collaborazioni, con Conselve e con lo Janus di Salvazzano. Il raduno della prima squadra di Babetto sarà il 22 agosto.

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Questa mattina Zamuner tornerà a Padova e, oltre ad essere presente alla presentazione ufficiale di Nicola Madonna, prevista per le 11 allo stadio Euganeo, metterà le ultime firme sui documenti del trasferimento in biancoscudato del regista brasiliano Filipe Gomes Ribeiro: ieri sera le pratiche di svincolo con il Perugia sono state completate, non senza alcune fasi a rilento che non hanno comunque mai messo in discussione l’esito della trattativa, e oggi il centrocampista verrà ufficializzato come nuovo giocatore del Padova. In uscita, invece, tra i tanti punti interrogativi c’è ovviamente anche quello rappresentato da Manuel Giandonato. Il centrocampista partirà regolarmente con i compagni per il ritiro di Mezzano di Primiero, ma la sua permanenza in biancoscudato, nonostante un altro anno di contratto, è da considerarsi comunque in fortissimo dubbio. E l’ipotesi di un ritorno a Lanciano, nonostante le difficoltà della società gestita dalla famiglia Maio, non è da scartare, anche se ci vorrà del tempo per intavolare una trattativa concreta con i frentani.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) «Secondo me l’offerta era buona, sinceramente non mi aspettavo un epilogo simile: tutto sommato eravamo vicinissimi all’ingaggio della passata stagione, seppure “spalmato” con un paio di premi (stessa operazione esercitata nei condfronrti di Neto Pereira, ndr), evidentemente pensa di poter attendere un’offerta migliore. Io comunque ho bisogno di gente motivata: se non è contento, è giusto che dica di no, meglio che abbia preso un’altra strada». Da oggi, 1 luglio, Fabiano è un giocatore libero, visto che il contratto scadeva proprio ieri. E il Padova, che fino a due giorni fa era in cerca di un difensore, ora ha bisogno di prenderne due. «Stiamo cominciando a stringere», rivela Zamuner. «Per la partenza del ritiro conto di averli entrambi a disposizione, e magari anche il nuovo attaccante». Top secret, al momento, i nomi degli obiettivi nel mirino: per l’attacco, ieri, sembra esserci stato nella metropoli lombarda un contatto con l’entourage di un bomber importante, di una certa esperienza, e l’inizio della prossima settimana sarà decisivo.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Dopo le prime avvisaglie di rinnovo, dopo la sensazione che con l’avvento della nuova gestione tecnica le strade si sarebbero potute separare, e dopo un altro dietrofront voluto direttamente da Oscar Brevi per questioni tattiche, ecco l’ennesimo ribaltone. Definitivo, stavolta: Fabiano Medina e il Padova si salutano. Nonostante la proposta formulatagli dal direttore generale Giorgio Zamuner ormai più di dieci giorni fa per il rinnovo del contratto in scadenza, il difensore brasiliano, dopo aver dichiarato più volte nell’ultimo mese di gradire la prosecuzione della sua esperienza in biancoscudato, ha deciso a sorpresa di declinare l’offerta giuntagli da viale Rocco. «Mi ha chiamato il suo agente dicendomi che l’offerta non gli va bene, e che per questo preferisce aspettare», la spiegazione del d.g., ieri impegnato per alcune trattative a Milano.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Cinquanta squadre iscritte, due in bilico, e altre due ormai fuori dai giochi. Alla chiusura delle iscrizioni per la prossima Lega Pro, ieri sera, nulla da fare per Martina Franca e Sporting Bellinzago: le due società non hanno presentato alcuna richiesta, e quindi spariranno dal calcio professionistico. Rimini e Pavia, invece, hanno inoltrato una documentazione incompleta: avranno tempo sino al 12 luglio per regolarizzare la loro posizione, integrando le carte con la fideiussione e gli assegni mancanti, ma di certo questo primo passo non fa ben sperare per il buon esito dell’iscrizione delle due società: l’ultima parola spetterà al Consiglio Federale della Figc il 19 luglio. Il Prato, invece, si è salvato con la cessione del 51% delle quote all’azionariato popolare di “Orgoglio Pratese”. Se salteranno anche Rimini e Pavia, comunque, per arrivare a 60 squadre serviranno ben 10 ripescaggi.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il nuovo allenatore, ma non solo. Ad un anno di distanza dall’affiliazione al settore maschile, il Calcio Padova femminile traccia un bilancio estremamente positivo dell’annata appena conclusa e prova a porsi un obiettivo ancora più prestigioso. Nessuno parla apertamente di Serie A, ma la promozione sarebbe un sogno nemmeno troppo lontano come ha confermato lo stesso Giannino Babetto, il nuovo tecnico presentato ieri all’Euganeo: «La Serie A è un miraggio, ma noi proveremo ad arrivare più in alto possibile», spiega l’allenatore originario di Anguillara, che con il Gordige ha già raggiunto una promozione in A/2. «Il gruppo è ottimo, molto giovane e ha bisogno di acquisire un po’ di esperienza. Proverò a lavorare dal punto di vista sia fisico che piscologico. Sono molto carico e orgoglioso di vestire un logo così importante e prestigioso come quello biancoscudato». Entusiasta il vice-presidente Gianni Baldan: «Vogliamo migliorarci non solo a livello di prima squadra, ma anche di settore giovanile, coinvolgendo tutta la provincia». I dettagli, quindi, li ha spiegati il direttore sportivo Valter Pepato: «Come vivaio stringeremo una partnership con l’Ateltico Conselve e lo Janus, visto che la prossima stagione passeremo da 2 a 4 squadre del settore giovanile. Per questo dovremmo anche parlare con il Comune per cercare di avere qualche altro campo disponibile». E qui ha strizzato l’occhio all’assessore Cinzia Rampazzo, che ha ammesso: «Ci sono tante richieste e pochi campi, faremo il possibile ma non è semplice».

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Oggi apre il mercato e oggi il Padova presenterà Nicola Madonna e ufficializzerà l’arrivo Filipe Gomes Ribeiro centrocampista già acquistato. Fin qui le note positive, ma da ieri un altro elemento non fa più parte dei piani. Fabiano non rinnoverà e le motivazioni sono spiegate da Gerry Palomba, procuratore del difensore. «Purtroppo l’offerta è al ribasso e il calciatore a queste condizioni non se la sente di proseguire. Considerato il rendimento dell’anno scorso ci si aspettava qualcosa in più. Noi ringraziamo per l’offerta ma così non ci sono le condizioni per chiudere». Zamuner proverà ora a prendere Rigione del Lanciano. Difficile anche il rinnovo di Petkovic. In casa Cittadella è fatta per l’attaccante Andrea Arrighini, 26 anni, ultima stagione al Potenza. Per lui un quadriennale. La società granata ha comunicato che sabato 16 luglio, in piazza Pierobon, ci sarà la festa con la presentazione di squadra e di maglie. Ieri scadeva il termine ultimo per depositare la documentazione in Lega Pro: tutto ok per le venete, Pavia e Rimini l’hanno mandata incompleta, Martina e Bellinzago non si iscriveranno.




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