Cittadella, Alfonso: “Che spavento lo scontro con Inglese, mai preso una botta simile!”

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«È stata una bella legnata. Non penso di aver mai ricevuto una botta in testa così forte in vita mia». Enrico Alfonso ora ci sorride, ma, lì per lì, pure lui si è preso un bello spavento, in seguito allo scontro con Inglese nel corso dell’amichevole pareggiata 2-2 fra Cittadella e Chievo mercoledì. Uscito dal campo dopo nemmeno un quarto d’ora e trasportato all’ospedale di Rovereto in ambulanza, ha svolto la Tac e tutti gli accertamenti del caso, uscendone con la diagnosi di una lieve commozione cerebrale e con il collare da tenere. Ieri ha riposato, «ma se starò bene, vorrei riprendere gli allenamenti il prima possibile, mi seccherebbe molto saltare l’amichevole di Vicenza di domani sera: da “ex” biancorosso aspettavo con ansia la partita in programma al Menti. Vediamo». Cosa ricorda di quegli attimi? «Ero uscito in presa bassa su un cross e mi sono scontrato con Inglese, prendendomi una ginocchiata in testa. Non ho mai perso conoscenza, ma, una volta rialzatomi, faticavo a focalizzare la palla». Ha lasciato il posto a Paleari. Com’è il suo rapporto con il nuovo arrivato? «Spendo volentieri una buona parola sia per lui che per Corasaniti, il terzo portiere, che non molte settimane fa ha conquistato, da Allievo, lo scudetto della Berretti. Condividiamo tutti e tre la stessa camera e fra noi e Pierobon si è creato un bel gruppetto, all’interno di quello più ampio della squadra. Tecnicamente con Paleari ci assomigliamo abbastanza, forse io sono un po’ avvantaggiato dal conoscere già il metodo di lavoro utilizzato». Con Jallow e Bobb vi siete salutati prima dell’amichevole con il Chievo? «Con Bobb non ho avuto modo, perché ho lasciato presto il campo, ma Jallow è stato il primo a venirci incontro. So che probabilmente andrà altrove (pare destinato al Benevento, pronto ad offrirgli 120 mila euro a stagione, ndr), ma sarebbe rimasto volentieri con noi: non credo che in altre società si troverà “in famiglia” come a Cittadella».

(Fonte: Mattino di Padova)




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