Live 24! Padova, termina 3-1 l’amichevole con la Vigontina

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Ore 21.20 – (Gazzetta di Mantova) I soci romani dovevano venire a Mantova, hanno preferito virare verso Mazzano perché nonostante l’atto notarile siglato venerdì a Ospitaletto la tanto attesa conferenza stampa è stata rinviata. I soci romani che fanno riferimento all’imprenditore Enrico Folgori si ritroveranno nella tarda mattinata negli uffici Sdl per “trovare la quadra” secondo una fonte autorevole di Viale Te, più blandamente per mettere a punto le “strategie operative” come reitera Serafino Di Loreto, graniticamente certo della solvibilità dei nuovi proprietari del Mantova. Va detto che il patron sembra avere più sicurezze dello stesso Sandro Musso al riguardo, visto che l’attuale presidente non è ancora giunto a mettere sul tavolo gli attributi nonostante una grossa dose di fiducia esternata ai cronisti. La situazione è quindi immobile rispetto a ieri: soldi non ne sono stati versati, Di Loreto dice che non c’è “fretta” di fare versamenti ma, di fronte alla stessa domanda, alla fonte Acm vengono quasi le lacrime agli occhi prima di dire come vede la situazione e se ne va sgomenta. La svolta è giunta a metà pomeriggio: quando tutti davano per sicura la conferenza è arrivato il “dietrofront” di Sandro Musso. «Meglio che prima ci riuniamo fra noi – ha sottolineato il massimo dirigente biancorosso – ci sono alcuni aspetti del mercato che vanno sistemati». In realtà chiunque capirebbe che la presentazione poteva aver luogo ugualmente, visto che nei fatti l’atto notarile testimonierebbe che tutto è stato fatto. Forse, quindi, il significato reale del summit bresciano sta tutto in qualche ingranaggio che cigola in modo spiacevole e che va “risincronizzato”. La nuova data della presentazione deve quindi essere programmata in base all’esito dell’incontro, e gli unici a spiegare lo stato delle cose sono i soci bresciani. Al tavolo dell’incontro non ci sarà solamente la questione del versamento delle quote ma soprattutto (chiedere a Prina per chiarimenti…) la situazione del mercato, che lamenta preoccupanti buchi nell’organico a pochi giorni dal via del campionato. Sul tema Sandro Musso, senza citarli testualmente, lascia intuire quali possano essere gli sviluppi della situazione: «Innanzitutto noi non andiamo via, in ogni caso la nostra intenzione è quella di gestire il Mantova con una strategia di basso profilo comunque vadano le cose. Non andiamo alla ricerca di giocatori di grido (il riferimento a Regoli del Latina è implicito, ndr) ma di certo vogliamo solamente elementi che abbiano le motivazioni necessarie, a partire dalla fame di vittorie e dalla voglia di onorare la maglia del Mantova». Intanto nella serata di ieri l’avvocato di Enrico Folgori, Giovanni Del Re, ha inviato alla Gazzetta una mail in riferimento alle notizie pubblicate negli ultimi giorni. Il legale parla di inesattezze riguardo alla figura del suo assistito, senza tuttavia specificare a quali fatti faccia riferimento. Contattati per fornire chiarimenti, sia l’avvocato che Folgori sono risultati irreperibili.

Ore 21.00 – (Alto Adige) Lunedì 15 agosto scatterà la nuova campagna abbonamenti per la stagione 2016/2017, nella quale l’Fc Alto Adige parteciperà per la settima stagione di fila – in qualità di unica società professionistica della nostra regione – al campionato di Lega Pro, terza divisione nazionale per importanza. Ll’abbonamento comprenderà 19 partite di campionato e includerà la scratch card (novità del canale web dedicato alla Lega Pro, vale a dire Sportube) per vedere in live streaming tutte le partite in trasferta di Fink e compagni. Abbonandosi si potrà quindi seguire il team biancorosso sia in casa che allo stadio Druso per complessive 38 partite. Le tessere stagionali avranno condizioni speciali e privilegiate per famiglie, studenti, pensionati e portatori di handicap. Inoltre è stata rinnovata l’iniziativa “abo & friends”, grazie alla quale un abbonato può portare un amico allo stadio in occasione di una partita casalinga a scelta, beneficiando di un biglietto omaggio.

Ore 20.40 – (Gazzetta di Modena) Un déjà vu o la pura realtà? È ciò che si sono chiesti i circa trenta tifosi presenti allo “Zelocchi” ieri pomeriggio non appena dagli spogliatoi è uscito un giocatore troppo simile ad uno ben conosciuto ed amato per non essere lui, in tenuta ufficiale da allenamento e pronto a mettersi agli ordini di mister Pavan. Che il caldo non stesse giocando brutti scherzi lo si è capito in poco tempo, perché quel giocatore era proprio Pablo Granoche. Logico che dalla tribuna sia partito un applauso spontaneo, ma subito ci si è chiesti per quale motivo il “Diablo” si fosse ripresentato in città per allenarsi. Tra un classico “torna da noi” e un più originale “se ti rivedo al Braglia, giuro che rinnovo l’abbonamento”, frasi urlate a mo’ di opera collettiva di convincimento ed accolte ovviamente con un sorriso dal diretto interessato, assieme a Gigi Pavarese si è presto riusciti a chiarire questa presenza inattesa dell’attaccante uruguaiano: «Ha chiesto di allenarsi con noi e siamo stati ben felici di riaccoglierlo, perché qui Granoche si sente a casa, ma questo non significa che sia di nuovo un giocatore del Modena. Dopo una retrocessione in Lega Pro il budget cambia, non si possono offrire contratti da serie B ed è legittimo che giocatori importanti come lui cerchino nuove opportunità in categorie superiori. Poi si vedrà, magari parlate voi con il suo procuratore», ha concluso con il sorriso il direttore sportivo gialloblù. Granoche, che il 5 settembre compirà 33 anni, ha partecipato fino a pochi giorni fa al ritiro dei calciatori senza contratto organizzato a Coverciano dall’Assocalciatori, assieme agli altri ex canarini Marzorati e Zoboli, conseguendo anche il diploma di allenatore “Uefa B”. Sondato nelle scorse settimane da club ambiziosi di Lega Pro come Parma e Venezia, ha sempre declinato per aspettare quell’offerta giusta in serie B che ancora, però, non è arrivata. Rivederlo allenarsi a Modena, però, può avere anche un significato, oltre al sapore, particolare. Chissà. Nel frattempo da Venezia il ds Giorgio Perinetti ha lasciato intendere che su Francesco Virdis, attaccante classe 1985 e già canarino per 6 mesi nel 2007, ci sia l’interesse del Modena assieme a quelli di Carrarese, Pistoiese e Fidelis Andria, tutto questo nonostante sia appena stato acquistato dal club lagunare. Per la difesa, invece, potrebbe esserci un altro innesto di esperienza: sembra infatti vicino alla firma Maurizio Lanzaro, classe 1982, che ieri ha rescisso con il Foggia dopo appena 6 mesi rinunciando ad un ingaggio annuale vicino ai 150mila euro. Pavarese ha smentito, le cifre andrebbero sicuramente più che riviste, ma dall’entourage del giocatore si parla di ipotesi concreta. In uscita il nome caldo è quello di Giorico: da Salerno fanno sapere che il Modena valuta 5 milioni il cartellino, ovviamente una provocazione mirata a rimarcare che il giocatore è troppo importante per essere ceduto a cuor leggero, e che il club di Lotito starebbe pensando ad un prestito con diritto o obbligo di riscatto. Tra le due società si è parlato anche di Fabio Sakaj.

Ore 20.20 – (Gazzetta di Reggio) Sale a quota 2.349 il dato complessivo degli abbonamenti della Reggiana alle 19 di ieri sera. Prosegue quindi spedita la campagna abbonamenti della società granata in vista della stagione 2016/17, con i tifosi che stanno rispondendo presente agli sforzi portati dalla società sul mercato e, nonostante la sconfitta “indolore” di domenica scorsa a Vercelli, regna grande fiducia attorno alla Reggiana targata Leonardo Colucci in vista del campionato che la formaziomne granata andrà a iniziare nei prossimi giorni.

Ore 20.10 – (Gazzetta di Reggio) Stasera allo stadio Borelli di Correggio la Reggiana di Leonardo Colucci sfiderà la Correggese, formazione di serie D, nell’ultima amichevole prima delle vacanze di Ferragosto. Il fischio d’inizio sarà alle ore 20.30 (prezzo del biglietto 5 euro). Per il tecnico Leonardo Colucci, che stamane alle 10 non risparmierà un allenamento ai suoi ai campi di via Agosti, sarà l’occasione per testare coloro che negli ultimi appuntamenti ufficiali della Coppa Italia Tim hanno trovato meno spazio e magari di sperimentare qualche schema nuovo. Per i tifosi granata invece sarà possibile vedere da vicino il nuovo centrale difensivo Paolo Rozzio che proprio ieri ha firmato il contratto con il club granata e ha iniziato ad allenarsi con i suoi nuovi compagni. Per quanto riguarda i padroni di casa, allenati da mister Massimo Bagatti, il test contro la Reggiana è un altro appuntamento di lusso che arriva dopo quello Prato, altra squadra di Lega Pro, in cui hanno saputo offrire una buona prestazione. In particolare saranno oggetto d’attenzione dei supporters locali i neo-arrivati Sciamanna e Ghirardi, due attaccanti che hanno ben figurato l’anno scorso rispettivamente a Gubbio e con l’Altovicentino, ed il centrocampista Serrotti, un ex-Lega Pro fortemente inseguito dal tecnico modenese. Ci saranno poi gli ex granata Barilli, Berni, Bovi e Rota. I granata. La Reggiana ha ripreso ad allenarsi ieri pomeriggio, dopo il giorno di riposo successivo alla sfida di Coppa Italia persa sul campo del Pro Vercelli, e le novità riguardano i volti nuovi dell’ex Pisa Rozzio e del giovane centrocampista rumeno Robert Tripsa. Quest’ultimo può giocare sia mediano che mezzala destra e per il momento è in prova senza una scadenza nella speranza di convincere lo staff tecnico al suo tesseramento: ha 20 anni e ha già giocato in Italia nelle file di Cremonese e Monza. Nel resto del gruppo ci sono ancora alcuni problemi fisici per Martina e Calvano, costoro hanno svolto lavoro differenziato. Non hanno invece preso parte alla seduta Pedrelli e Maltese: il primo è in fase di riabilitazione mentre l’altro si sta sottoponendo a terapie al ginocchio.

Ore 20.00 – (Gazzetta di Reggio) La Reggiana ha un nuovo difensore. Il direttore sportivo Andrea Grammatica ha ormai definito tutti i dettagli per l’arrivo di Paolo Rozzio in maglia granata. Il giocatore, che nella scorsa stagione ha conquistato, da capitano, la Serie B con la maglia del Pisa, è arrivato a Reggio nel pomeriggio di ieri e ha preso subito contatto con i suoi nuovi compagni nel centro sportivo di via Agosti prima di mettere nero su bianco il contratto che lo legherà alla formazione granata. E’ ai dettagli anche l’accordo con Alessandro Casarini che ha cambiato procuratore negl ultimi giorni, operazione che ha fatto allungar ei tempi relativi alla firma in calce al contratto granata. Nei prossimi giorni tutto dovrebbe però essere messo nero su bianco e, se all’ultimo istante qualcosa dovesse saltare Andrea Grammatica si butterà su Filippo Lora del Cittadella (in gol nel week end nel secondo turno eliminatorio di Tim Cup). Si complica invece la pista a centrocampo, perché Lorenzo Staiti (ex della Virtus Entella e che quindi conosce bene Andrea Grammatica) vorrebbe rimanere a giocare in serie B. Di conseguenza il giocatore ha un po’ di remore nell’accettare l’offerta arrivatagli dalla Reggiana. Il direttore sportivo granata farà un ultimo sondaggio con il giocatore prima di buttarsi su altre piste poiché, considerata anche la partenza di Paolo Bartolomei, un innesto a centrocampo è fondamentale. In uscita il portiere Jacopo Viola. L’estermo difensore classe 1996 ha svolto tutto il ritiro di Villa Minozzo agli ordini dello staff tecnico guidato da Leonardo Colucci approda infatti al Melfi.

Ore 19.50 – (Gazzetta di Reggio) A Vercelli Mattia Bonetto ha esordito con la maglia granata. Il centrocampista arrivato dall’Inter nel primo turno di Tim Cup a Salò ha dovuto assistere alla partita dalla tribuna a perché squalificato, ma a Vercelli il tecnico Leonardo Colucci l’ha lanciato subito nella mischia e il giovane granata ha risposto presente, accusando un calo come tutta la squadra solo nell’ultima parte di gara. Bonetto è arrivato a Reggio per cercare di conquistarsi un posto nel calcio dei grandi dopo aver ben impressionato con la Primavera neroazzurra e, in allenamento da sempre il massimo per mettere il difficoltà il mister nel momento in cui dovrà fare le sue scelte. Un giudizio sulla prestazione tua e della squadra domenica a Vercelli? «Credo che sia stata una buona partita. Nel primo tempo siamo riusciti a mantenere il controllo del possesso di palla e penso che abbiamo fatto meglio che nella ripresa, mettendo spesso in difficoltà gli avversari e avremmo anche potuto chiuderlo con un vantaggio più ampio. Io mi sono trovato molto bene con i compagni anche se siamo dispiaciuti per non aver ottenuto la vittoria». Non avere alternative a centrocampo si è fatto sentire nelle gambe? «Sì, sicuramente abbiamo pagato un po’ non avere cambi a disposizione a centrocampo, anche se credo che vadano fatti i complimenti anche alla Pro Vercelli perché nel secondo tempo sono usciti dagli spogliatoi con un piglio diverso e ci hanno sorpreso». Qual è stato l’episodio che ha cambiato la gara? «Se fossimo andati sul due a zero con l’occasione di Guidone probabilmente la partita sarebbe finita in modo diverso, però dopo quell’episodio loro hanno pareggiato, poi sono riusciti ad ottenere il vantaggio e questo gli ha dato morale. Sono però convinto che se avessimo fatto il gol del 2 a 0 la partita sarebbe andata in un’altra direzione». Ti aspettavi tutta questa concorrenza nel ruolo? «La concorrenza è uno stimolo in più per giocarsi il posto tutte le settimane. Se prima dovevi dare il 110% adesso devi dare tutti i giorni il 120% delle energie che hai in corpo, quindi io la concorrenza la vedo assolutamente come uno stimolo che può far crescere la squadra. Qui mi trovo benissimo, con i compagni e il mister mi trovo molto bene». Hai trovato molte differenze sotto il punto di vista organizzativa tra l’Inter e la Reggiana? «No, anzi credo che a Reggio ci sia molta più attenzione. All’Inter, probabilmente essendo una società più grande, trascurano un po’ alcuni aspetti e fino a questo momento mi trovo meglio qui a Reggio».

Ore 19.40 – (Gazzetta di Reggio) La Reggiana ha pagato a caro prezzo alcuni svarioni difensivi domenica sera in casa della Pro Vercelli, consegnando ai piemontesi la possibilità di sfidare sabato il Torino nel terzo turno di Coppa Italia, ma il reparto avanzato in cui opera Marco Guidone dimostra sempre più affiatamento partita dopo partita e, particolare importante, si rafforza la sua coabitazione con giocatori come Marchi e Nolè. Come analizza la sconfitta in Coppa Italia? «Dobbiamo partire dalle cose positive fatte nei primi 65′ dove eravamo messi bene in campo e dove abbiamo creato parecchio. Poi c’è stato un leggero calo da parte nostra, che ci può stare in questa fase della stagione, e abbiamo fatto errori in situazioni che dovremo migliorare. Certo, resta l’amaro in bocca per il risultato». Anche perché le occasioni per la Reggiana non sono mancate. «Infatti, ma loro alla lunga sono usciti e non dimentichiamo che sono una squadra di serie B. Analizzando soprattutto il primo tempo c’è sicuramente rammarico per noi». Dalle sue parti, nel reparto avanzato, nota progressi? «Anche domenica ho avuto due/tre occasioni importanti, mi riferisco soprattutto a quella che mi è stata deviata in angolo da Provedel, d’altronde il mio compito da attaccante è farmi trovare pronto in quelle situazioni». Si trova bene anche giocando come esterno destro del tridente? «In genere mi adatto a tutti i ruoli davanti quindi mi sto abituando anche a stare largo a destra, posizione che in carriera non avevo mai coperto, ma essendo un giocatore di movimento posso convivere, ad esempio, con un attaccante dalle caratteristiche di Marchi». In generale per lei procede bene l’avventura in granata? «Sono contento di essere qua e di mettermi a disposizione del mister, personalmente mi sembra di essermi integrato bene col gruppo». Col possibile arrivo di Cesarini teme di perdere spazio? «Sappiamo di dover disputare un campionato importante perciò ben venga chi può dare una mano alla causa». Al di là del suo reparto ritiene la Reggiana a un buon punto in previsione del campionato? «Sono solo 25 giorni che lavoriamo insieme perciò ci sono ancora molti margini di miglioramento però si sono già viste prove convincenti sia a Salò che a Vercelli». Adesso, senza appuntamenti ufficiali fino al 28 agosto, come si tiene alta la concentrazione? «Utilizzeremo al meglio le amichevoli e lavoreremo sodo durante la settimana». Siete consapevoli che quest’anno le aspettative sulla squadra granata sono davvero alte? «E’ bello vedere così tanto entusiasmo e tanta carica dei tifosi, come quelli visti a Vercelli, ma dobbiamo restare coi piedi per terra. Anzi, speriamo che sempre più tifosi siano coinvolti per fare aumentare il numero degli abbonati». E’ contento di tornare da avversario a Santarcangelo, quando inizierà la stagione regolare? «Mi fa sempre piacere tornare in luoghi in cui mi sono trovato bene».

Ore 19.20 – Queste le dichiarazioni rilasciate al termine dell’amichevole con la Vigontina da mister Brevi: “Abbiamo preso due-tre ripartenze in cui non siamo stati molto attenti ed abbiamo fatto un po’ più di difficoltà, ma mi aspettavo un test del genere. Di questi tempi più che il risultato conta mettere benzina delle gambe di ogni giocatori, e se qualcuno non è brillantissimo è perché stiamo ancora caricando fisicamente. Poi dalla settimana prossima cambieremo la tipologia di lavoro, caricando meno i giocatori e lavorando per prepararli meglio all’esordio di fine agosto. De Risio? Ha preso una botta alla caviglia, gli si è girata e domani valuteremo le sue condizioni. Le esclusioni di Dionisi, Giandonato e Petrilli? Io lavoro con tutti i giocatori a disposizione, ma è normale che più ci si avvicina alle gare e più vengono messi minuti nelle gambe di chi poi giocherà in stagione. Poi io non devo far capire niente a nessuno…”.

Ore 18.54 – Qui Euganeo, fischio finale: Padova-Vigontina 3-1, a segno nella ripresa Neto Pereira, Mazzocco e Cappelletti.

Ore 18.07 – Qui Euganeo: inizia la ripresa.

Ore 17.52 – Qui Euganeo, fine primo tempo: Vigontina in vantaggio a sorpresa sul Padova, a segno Scarpa. 0-1.

Ore 17.05 – Qui Euganeo: inizia Padova-Vigontina.

Ore 16.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Due amichevoli nel giro 4 giorni per i ramarri. Le ha volute Bruno Tedino per incrementare il minutaggio degli uomini a disposizione in vista dell’esordio in campionato, che avverrà il 28 agosto. Dove e con chi lo sapremo solo domani, dopo che al Teatro Regio di Parma il presidente Gravina e soci presenteranno il calendario (inizio della cerimonia alle 18, diretta tv su Sportitalia, canale 60 del digitale terrestre e canale 225 di Sky). Oggi intanto Stefani e compagni giocheranno alle 20 in campo esterno contro il San Donà 1922 (ex Passarella). Sabato affronteranno invece alle 17 al Bottecchia il Cittadella degli ex neroverdi Strizzolo, Pasa e Martin. VIA DELLA RICONCILIAZIONE – È suggestivo, il confronto con i padovani. Non soltanto perché il Cittadella, dopo essere stata l’unica formazione a sopravanzare nella scorsa stagione il Pordenone nel girone A di LegaPro, è approdato nella serie cadetta del calcio nazionale, ma anche per la presenza dei tre ex ramarri. In particolare di Luca Strizzolo, la cui partenza da De Marchi è stata accompagnata e seguita da parecchie polemiche. Non per nulla, da quel giorno piuttosto burrascoso l’accesso al Centro sportivo pordenonese è stato “interdetto” a Federico Francioni, procuratore del giocatore. Forse l’amichevole con il Cittadella è stata organizzata proprio per favorire una sorta di riconciliazione.

Ore 16.20 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone torna in campo stasera. Dopo la gara di Tim Cup a Terni di domenica scorsa, i ramarri sono impegnati allo Zanutto di San Donà con il Sandonà (ex Passerella) in amichevole (il via alle 20). Ben definiti gli obiettivi che nel test odierno vuole raggiungere Tedino: oliare i meccanismi del 4-3-3 (in alternativa 4-3-1-2) e far giocare chi è più indietro a livello di condizione. Si vedranno così dal 1’ l’ex Juventus Parodi, Zavan, ma anche Suciu, Martignago e Broh. Giocheranno in minor misura i vari Stefani e Ingegneri largamente impiegata nelle prime uscite. Non sarà della gara Arma, ieri a riposo per precauzione. Il marocchino ha rimediato una forte contusione con la Ternana e ha lavorato a parte. Allenamento specifico per Tomei, che oggi sarà regolarmente in campo. Se si allarga lo sguardo anche all’amichevole di sabato, in programma alle 17 col Cittadella, Tedino vuole invece dare un minutaggio di 70’-80’ a tutti i componenti della rosa: è molto probabile dunque che si vedranno due squadre diverse nel corso dei due test-match. Il campionato in fondo si avvicina, quindi il tecnico ritiene giusto mettere sulle gambe a tutti più minuti possibili. Per quanto riguarda la gara col “Citta”, è aperta da ieri la prevendita dei biglietti (punti di vendita Bar Libertà e Caffè Nogaredo o www.ticketland1000.com). I costi: tribuna centrale 10 euro, gradinata 5 (under 16 ridotti in tutti i settori a 1 euro). Fischio d’inizio alle 17.

Ore 15.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Adesso è anche ufficiale. Sampdoria-Bassano, la grande vetrina per i giallorossi di Luca D’Angelo, si giocherà domenica prossima 14 agosto alle 20.45 a Marassi. Una partita storica, per il Bassano, che tornerà a respirare aria di grande calcio dopo il tracollo per 7-0 contro la Lazio subito all’Olimpico il 24 agosto del 2014. Stavolta, però, le premesse sembrano essere migliori, quantomeno per una sconfitta onorevole. È stata rinviata a data da destinarsi, intanto, la presentazione del nuovo acquisto Francesco Grandolfo, mentre oggi toccherà a Carlo Crialese, nuovo arrivo dalla Cremonese. Dalla Cremonese potrebbe arrivare anche Nicolò Bianchi, che resta la soluzione più probabile per rinforzare il centrocampo. Domani alle 17 a Pove del Grappa, infine, si giocherà l’amichevole Bassano-Union Feltre. I giallorossi affronteranno una formazione di D assai competitiva, un test utile per mister D’Angelo per valutare tutti gli effettivi in rosa in vista delle ultime settimane di preparazione. Sempre domani verranno pubblicati a Parma i calendari della Lega Pro 2016-2017.

Ore 15.30 – (Giornale di Vicenza) Domenica alle 20.45 a Marassi con la Samp. Finalmente ieri sera è giunta la conferma per il braccio di ferro di Tim Cup coi doriani (la vincente affronterà a dicembre chi passa tra Cagliari e Spal) e qua possono cominciare a pianificare un minimo la settimana dopo che la sfida ai blucerchiati era stata collocata inizialmente lunedì, poi sabato assieme al resto del tabellone e infine domenica per evitare la contemporaneità con Genoa-Lecce in carnet 24 ore prima. Notte magica come quella dell’Olimpico anche se poi è diventata tragica. C’è chi manco ci arriva al terzo turno.Nel frattempo alle voce mercato, nell’attesa di contrattualizzare il mediano Nicolò Bianchi, per cui secondo più di qualcuno mancherebbe soltanto l’annuncio ufficiale, Bassano ballerebbe da un Cruz all’altro: il primo è lo spagnolo Juan Cruz, 25 anni, difensore di fascia mancina lo scorso anno alla Pistoiese; il secondo invece è Sergio Cruz Pereira, brasiliano di 28 anni, centravanti del Lumezzane, 4 reti in 26 gare nell’ultimo campionato. In realtà quest’ultima dritta assomiglia più all’indiscrezione fatta circolare da qualche procuratore visto che il suo centrattacco il Bassano l’ha appena preso con Grandolfo e non si capisce come possa rincorrere il carioca, un metro e 85 per 80 kg, già nel taccuino di Novara, Frosinone, Trapani e Ternana in B e di Reggiana, Fidelis Andria e teoricamente Bassano in Lega Pro. Però per correttezza registriamo anche questa voce ribadendo semmai che Seeber si guarda attorno per il terzino sinistro che occorre per rilevare il convalescente Stevanin sino alla completa guarigione. Il digì di via Piave al momento è convinto meno del giusto del Cruz spagnolo (offerto pure al Mantova) e preferisce approfondire altrove. Piuttosto c’è la Sambenedettese che è praticamente allo scambio dei documenti con Gianvito Misuraca. Sedotto e abbandonato prima dal Cittadella eppoi dalla Spal sul più bello, Misu è sul punto di accasarsi tra le palme di San Benedetto del Tronto, Detto che ultras e Fedelissimi si stanno organizzando per allestire il viaggio a Marassi (e il ritardo da parte della Lega nella comunicazione definitiva di giorno e orario del duello con la Samp non ha agevolato l’opera), un pullman è già pronto e un altro potrebbe essere approntato più diverse auto. Intanto domani alle 17 allo stadio di Pove, sede della preparazione virtussina per l’intero mese di agosto, amichevole contro l’Union Feltre. L’ingresso è libero. Un’ora più tardi, alle 18 a Parma, verranno compilati i calendari.

Ore 15.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Da «Arancioneroverdi uniti ripartiamo» a «Torniamo a ruggire». Questo il nuovo slogan della campagna abbonamenti del Venezia, sancito dall’energica stretta di mano tra Joe Tacopina e Pippo Inzaghi con sullo sfondo la curva gremita nel derby col Mestre. Un anno fa il ds Perinetti aveva esibito il colpaccio (sfortunato) Barreto, stavolta invece niente sorprese ma un evidente assist ai tifosi più giovani. Nella campagna 2016/17 partita ieri la prima novità è infatti l’innalzamento dell’età per acquistare la tessera stagionale a prezzo ridotto: un’opportunità data agli under 24 (anziché under 16), mentre gli under 14 pagheranno 30 euro in tutti i settori e gli under 8 entreranno gratis. Altra novità la prevista riapertura, per ora limitata ai tre settori più centrali, dei distinti intitolati a Valeria Solesin. Gli abbonati avranno in omaggio una sciarpa con la scritta «1907, 1987, 2017» che ricorda la nascita del Venezia neroverde, la fusione col Mestre e il 110. anniversario (nell’occasione verranno emesse 110 card per acquistare i biglietti scontati). I prezzi (da 10 a 50 euro il ritocco all’insù per la Lega Pro) sono i seguenti: curva sud 75 euro (ridotto 50), Solesin 120 (90), laterale nord-sud 200 (150), centrale vip 275 (200), tribuna d’onore 700. Per abbonarsi è obbligatoria la Supporter Card (costo 10 euro) da sottoscrivere solo nella sede societaria di viale Ancona 43 a Mestre. La campagna chiuderà sabato 27 agosto, vigilia del debutto in campionato al Penzo: martedì 16 scadrà la prelazione per gli 847 vecchi abbonati, mentre è già libera la vendita dei distinti-Solesin. I possessori di Supporter Card possono abbonarsi ex novo (non rinnovare) nei 12 sportelli Vela elencati sul sito www.veneziafc.club. I biglietti in prevendita (nei punti Vela fino a due ore prima della partita) costeranno meno rispetto allo stadio: curva sud 10 euro (8 in prevendita), tribuna Solesin 18 (15), tribuna laterale nord-sud 25 (20), tribuna centrale vip 35 (30), tribuna d’onore 50, under 18 biglietto unico sempre a 5 euro.

Ore 15.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Pippo Inzaghi per grinta sembra Antonio Conte e questo Venezia non teme il Parma e nessuno». Scalpita, vuole la serie B e non lo nasconde mai Joe Tacopina, alla cui corte si avvicina Simone Edera, classe ’97, attaccante della Primavera del Torino: manca solo la firma. Con entusiasmo ieri il presidente ha lanciato la campagna abbonamenti (una ventina già sottoscritti), per poi ascoltare da mister Inzaghi (ieri 43enne) e dal ds Perinetti il bilancio a conclusione del ritiro, assistendo infine nel tardo pomeriggio al primo allenamento al Taliercio. E sabato sarà al Penzo (ore 18) per l’esordio in Coppa Italia con il Mantova. «A New York ho visto tutte le amichevoli e, a prescindere dagli avversari, la difesa mi è sembrata un vero muro. Pippo è un motivatore proprio come Conte, col suo staff ha creato un gruppo che sembra assieme da tre anni anziché da tre settimane. Ci aspettano avversarie toste ma noi dobbiamo pensare solo a noi perché siamo i più forti, nei titolari e nelle alternative». Il Parma è quasi a 5.000 abbonati e fa paura con Calaiò-Evacuo in attacco. «Parma ha fatto per vent’anni la serie A, non facciamo paragoni e non mi aspetto un numero X di abbonamenti. Il Venezia è rinato un anno fa, stiamo ricostruendo passo dopo passo, ma naturalmente voglio che i nostri tifosi facciano la loro parte venendo numerosi allo stadio. Abbiamo alzato agli under 24 la fascia per abbonarsi a prezzo ridotto, vogliamo avvicinare tanti ragazzi alla nostra famiglia» ha sottolineato Tacopina, mentre il dg Dante Scibilia ha aggiunto «Puntiamo coinvolgere la città, questi prezzi devono incoraggiare tutti a proseguire assieme nel percorso iniziato lo scorso anno». Il ds Perinetti ha annunciato la cessione in prestito del ’97 attaccante Chicchiarelli al Viareggio (serie D) per farlo giocare con continuità, ma in avanti potrebbe esser ceduto anche Virdis (Pistoiese, Modena, Andria e Carrarese su di lui). «Virdis ha richieste, dovesse partire noi siamo comunque già a posto così con Ferrari e Geijo, pronto a rientrare in gruppo» le parole di Perinetti.

Ore 14.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Giornata ricchissima di novità in casa Venezia. In copertina finisce come giusto la campagna abbonamenti, con il lancio ritardato a causa delle lungaggini burocratiche per la composizione dei gironi e per la definizione degli organici. Ieri mattina in sede il presidente Joe Tacopina ha fatto gli onori di casa nel lancio del nuovo slogan «Torniamo a ruggire» con agevolazioni per gli under 24 e gli over 65, con la riapertura del settore «distinti» e con il varo di una massiccia campagna di reclutamento in tutte le zone della città e della provincia. Compresa Punta Sabbioni dove sta per essere aperto un nuovo punto vendita in collaborazione con Vela spa: «Abbiamo due iniziative da presentare – ha spiegato Tacopina – una speciale riduzione prevista per gli Under 24 e per gli over 65. Riapriremo i distinti, visto che abbiamo intitolato il settore a Valeria Solesin, come avevamo annunciato lo scorso 2 giugno. La nuova sciarpa che abbiamo preparato per ricordare il centodecimo anniversario della nascita della nostra fondazione sarà donata a tutti gli abbonati. Un regalo per tutti coloro che ci hanno dato fiducia e che tiferanno con il cuore per questa squadra e per questa città». Tacopina ha annunciato anche il varo di una tournée americana nell’estate 2017 in cui verrà esportato il brand Venezia, tanto famoso e seguito in tutto il mondo. E ha lasciato intendere che è in allestimento una presentazione ufficiale della squadra in grande stile per la fine di agosto, senza svelare ulteriori dettagli: «Per abbonarsi – spiega il direttore generale Dante Scibilia – servirà la tessera del tifoso che verrà emessa nei nostri uffici. Ci rivolgeremo in particolare ai ragazzi fino ai 24 anni e sopra i 65 anni, vogliamo andare loro incontro il più possibile. Ulteriori riduzioni ci saranno per gli Under 14. La curva sud avrà un prezzo di 75 euro (ridotto 50 euro) per tutte le 19 gare. I distinti costeranno 120 euro e 90 di ridotto, tribuna laterale sud e nord 200 euro di intero e 150 di ridotto. Tribuna centrale Vip 275 euro e 200 ridotto. Tribuna d’onore a 700 euro con accesso all’area hospitality». La prelazione per i vecchi abbonati terminerà il 16 agosto. Novità importanti anche sul mercato. Francesco Virdis è finito a sorpresa sulla vetrina di famiglia e ha quattro richieste: soprattutto quella del Modena pare concreta, visto che il club emiliano deve sostituire Francesco Stanco, destinato con ogni probabilità alla Cremonese. Ma ci sono anche Pistoiese, Carrarese e Fidelis Andria. La sua cessione sarebbe clamorosa, considerato che non ha ancora debuttato in una partita ufficiale ed è stato acquistato poco più di un mese fa. In arrivo dal Torino c’è l’esterno offensivo mancino classe 1997 Simone Edera (ieri era in sede il suo agente Beppe Galli, lo stesso di Marco Modolo). A proposito di Modolo: è stato ribadito ancora una volta anche dal dg Giorgio Perinetti che resterà, ieri intanto però (oltre alle voci su Lino Marzorati) da Foggia sono arrivate rumors di un interesse su Maurizio Lanzaro, che ha rescisso col Foggia.

Ore 14.20 – (La Nuova Venezia) Il mercato del Venezia è ancora un cantiere aperto. Ieri il club ha ceduto in prestito secco al Viareggio (Serie D) Samuele Chicchiarelli, mentre potrebbe andarsene Francesco Virdis, preso solo poche settimane fa, ma che ha richieste da Andria, Pistoiese, Carrarese e Modena. Venezia che è sulle tracce di un esterno sinistro d’attacco per alternarlo a Fabiano, unico mancino sul fronte offensivo. Se andrà via Virdis si punterà su un senior, altrimenti il regolamento imporrà di virare su un giovane. Ieri sono ripresi gli allenamenti al Taliercio dopo due giorni di riposo, con Geijo e Stulac, che sono stati sottoposti a esami di controllo. Oggi il Venezia conoscerà la 20ª avversaria nel girone B, dato che devono essere discussi i ricorsi di Paganese e Cavese, con la possibilità che venga ripescato l’Albinoleffe. E sempre sul mercato il presidente Joe Tacopina, che ieri ha incontrato Inzaghi, è stato chiaro: «Se servirà ci muoveremo ancora, ne discuterò con l’allenatore e il direttore sportivo. Ci attende un campionato duro con grandi avversarie, ma ho visto tutte le amichevoli del Venezia e la difesa è davvero forte. Mi piace Inzaghi (ieri ha festeggiato il 43° compleanno, ndr) perché fa lavorare e correre tanto la squadra: per certi versi assomiglia a Conte. In campionato faremo la nostra parte pensando a giocare come sappiamo e dobbiamo. Senza aver paura dei nomi delle avversarie, ma rispettandole come abbiamo fatto sempre anche nella scorsa stagione».

Ore 14.10 – (La Nuova Venezia) Una rete di vendita più capillare, ampia offerta di prezzi e una sciarpa celebrativa in regalo. Queste le novità principali della campagna abbonamenti presentata e aperta ufficialmente ieri dal presidente del Venezia, Joe Tacopina. «Mi auguro una bella risposta da parte dei nostri tifosi», ha detto Joe Tacopina, «non punto a numeri specifici ma di veder crescere la passione attorno al club. Agli abbonati regaleremo una sciarpa celebrativa con le tre date importanti del club: 1907 (fondazione), 1987 (fusione) e 2017 (110 anni). Le consegneremo al primo incontro casalingo. Il Venezia vuole crescere, tanto che la prossima estate è mia intenzione portare la squadra negli Stati Uniti per una tournée contro formazioni della Mls. Il brand Venezia Fc è ormai già conosciuto, i giornali d’oltre oceano parlano spesso di noi, quindi è giusto fare questo ulteriore passo avanti». Grazie alla collaborazione con Vela spa saranno dodici gli uffici dove poter acquistare gli abbonamenti stagionali: Tronchetto, Piazzale Roma (Iat e Calatrava), Rialto linea 2, Lido S.M. Elisabetta, due alla stazione ferroviaria Santa Lucia, Dolo, Sottomarina e le novità rappresentate dagli uffici in aeroporto a Tessera, in piazzale Cialdini a Mestre e allo Iat del Correr a San Marco. Tutti rimarranno aperti ogni giorno dalle 8.30 alle 18.30, e si sta lavorando per aprire un punto vendita anche a Punta Sabbioni. La campagna abbonamenti chiuderà il 27 agosto, e i tifosi con la Supporter Card potranno recarsi anche nella sede del club in viale Ancona 43 dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. È prevista una prelazione fino al 16 agosto per i vecchi abbonati, ma il tagliando si potrà sottoscrivere solo nella sede del Venezia. I costi sono per tutte le tasche: curva sud 75 euro intero e 50 ridotto; distinti tribuna Valeria Solesin 120 intero e 90 ridotto; tribuna laterale sud e nord 200 euro intero e 150 ridotto; tribuna centrale vip 275 euro intero e 200 ridotto; tribuna d’onore posto unico 700 euro con accesso all’area hospitality. Gli under 14 pagheranno 30 euro in qualsiasi settore eccetto la tribuna d’onore. Le riduzioni saranno valide per gli under 24 e over 65. I biglietti costeranno 10 euro in curva sud (ridotto 8 euro); 18 euro nei distinti (ridotto 15); 25 nelle tribune laterali (ridotto 20); 35 in tribuna centrale (ridotto 30); 50 in tribuna d’onore. Per gli under 18 sempre 5 euro tranne in tribuna d’onore. In occasione del 110º anniversario del club saranno emesse 110 special card al prezzo di 40 euro che permetteranno sconti sull’acquisto dei biglietti. I biglietti saranno invece in prevendita e acquistabili sempre fino a due ore prima dell’inizio delle partite al Penzo.

Ore 13.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Bolle il mercato a Vicenza, i fronti aperti sono tantissimi. L’attacco è uno dei più caldi, ma si lavora pure a centrocampo per la difesa. Il borsino di giornata. Pozzi continua a trattare la rescissione contrattuale con il club biancorosso, ballo alcune decine di migliaia di euro, ma la volontà reciproca è quella di chiudere, in un modo o nell’altro. Quando Pozzi rescinderà, a quel punto potrebbe sbarcare in biancorosso Giacomo Beretta, lo scorso anno alla Pro Vercelli. La pista Ebagua è tramontata definitivamente un paio di giorni fa dopo la firma dell’ex centravanti biancorosso con la Pro Vercelli, mentre sono in fase di valutazione anche altri nomi. Le trattative per il rinnovo contrattuale di Filip Raicevic sono in fase di stallo e l’addio sembra sempre un’opzione assai probabile. Per quanto riguarda il centrocampo, è tornato a rimbalzare con insistenza il nome di Giampiero Pinzi, che ha rescisso il proprio contratto con il Chievo e che vorrebbe rimanere non lontano da Udine, dove risiede. Il Vicenza ci sta pensando, potrebbe essere un’operazione da ultimi giorni di mercato, una volta perfezionate le cessioni, fra cui rimane possibile quella di Francesco Urso (al momento infortunato). Per la difesa il nome di Lorenzo Ariaudo sembra quello più probabile, anche se è una trattativa costosa, anche questa da perfezionare negli ultimi giorni. Non sembra decollare, infine, l’ipotesi che porta a Matteo Rubin, in uscita da Modena. Nel frattempo è stato presentato nella sede del club biancorosso Giuseppe Rizzo, già sceso in campo contro la Casertana per la prima di Coppa Italia: «Il mio debutto con la Casertana è stato positivo – ha raccontato l’ex centrocampista del Perugia – abbiamo fatto una bella partita, nel secondo tempo ci siamo un po’ rilassati e abbiamo preso due gol che non dovevamo prendere. Ma l’importante è aver passato il turno, stiamo migliorando tutti insieme». Rizzo ha parlato anche del trasferimento in biancorosso, di quello del suo ex compagno di squadra Fabinho e della sua condizione atletica: «Fisicamente sono ancora un po’ indietro – ha ammesso – devo lavorare tanto e ce la sto mettendo tutta. Assieme ai miei compagni, stiamo cercando di fare il massimo. L’obiettivo è essere in forma per l’inizio del campionato. Fabinho è un amico, appena sono arrivato qui l’ho chiamato subito per dirgli di seguirmi e sono felicissimo di ritrovarlo». Rizzo ha chiaro che il rapporto con Lerda è partito col piede giusto: «Il mister è preparatissimo – sorride – e anche i suoi collaboratori lo sono. Mi trovo bene con loro e sono anche contento perché il gruppo si sta formando. A Reggio mi chiamavano Gattuso dello Stretto, un paragone che mi onora. Non sono uno che segna tanto, mi piacerebbe farlo sotto la curva biancorossa e mi auguro che sia una curva sempre piena, perché è bellissima. La sfida di Empoli? Vogliamo fare una grande partita, non abbiamo niente da perdere». Si giocherà sabato sera al Castellani alle 20.45.

Ore 13.20 – (Giornale di Vicenza) Il vicentino Nicolò Cherubin, con ogni probabilità, l’anno prossimo tornerà a giocare al Menti. Non lo farà, però, da difensore del Vicenza, ma come nuovo centrale del Verona: pare infatti che l’accordo del club gialloblu con il Bologna, sua società di appartenenza, sia vicino alla definizione, con i felsinei che si accolleranno parte dell’oneroso ingaggio di Cherubin. Il giocatore, dunque, di fronte all’offerta economica e al progetto tecnico presentati dal Verona si sarebbe convinto ad accettare questa soluzione, nonostante fosse poco propenso a scendere di categoria, come aveva spiegato declinando le proposte presentate nei giorni scorsi dal Vicenza, che aveva individuato in lui l’elemento necessario per rinforzare la retroguardia. Con Cherubin diretto in riva all’Adige, per i biancorossi restano in piedi le opzioni Zuparic (Pescara) e Terranova (Sassuolo). Per quest’ultimo sarebbe un ritorno al Vicenza, dove debuttò da professionista ventenne nel campionato 2007/08 (20 presenze e due gol): l’inizio di una buona carriera in serie B e A con le maglie di Livorno, Lecce, Frosinone e soprattutto Sassuolo. Nelle ultime stagioni, però, Terranova ha dovuto far fronte alla rottura dei legamenti crociati di entrambe le ginocchia (destro nel 2014, sinistro nel 2015), e ad altri acciacchi che lo scorso anno gli hanno consentito di collezionare appena 6 presenze: ecco perché, oltre alle questioni economiche, nel suo caso bisognerà valutare attentamente anche le condizioni fisiche. Capitolo Raicevic: prosegue il confronto tra le parti, ma resterebbero da sciogliere soprattutto i nodi relativi alla durata dell’ingaggio e alla clausola rescissoria, sui quali l’intesa ancora non c’è.

Ore 13.00 – (Giornale di Vicenza) «Il Vicenza? Sarà bello incontrarlo, ma chi ci gioca?». Luca Bittante la partita di sabato proprio non se l’aspettava, anche se adesso non vede l’ora di giocarla. Il calciatore, di appena 22 anni, originario di Pove, è nelle fila dell’Enpoli da un paio d’anni. E ci sta benissimo. Per lui la prima squadra è un sogno che si realizza. Arrivare in A non è stato per niente scontato, fosse stato per il Vicenza adesso farebbe il carpentiere, o magari, toh, l’allenatore dei pulcini della Valbrenta. Non che non l’avrebbe fatto, anzi, anche perché quando gli allenatori dei biancorossi gli hanno detto che il pallone non era il suo mestiere lui non ci ha creduto, tanto che ha deciso che il calcio sarebbe comunque stata la sua vita, a qualsiasi costo o livello. Ed è stato così. «Ho giocato nelle giovanili del Vicenza quando avevo 12 anni – spiega Bittante – .Era la mia prima, vera convocazione di livello, di quelle che se fai bene potrebbero cambiarti la vita. Io mi sono impegnato al massimo, ma dopo una stagione mi hanno detto che non ero fatto per il pallone e mi hanno rimandato a casa. Ero piccolo, sono passati tanti anni, ma ricordo che ero distrutto». Poi però è arrivata una nuova opportunità, che il calciatore povese ha accettato, ma a una condizione. «Mi hanno chiesto di andare a giocare per il Bassano – riprende -. Ma ci ero rimasto talmente male per l’esclusione dal Vicenza che ho detto sì a patto che non diventasse un lavoro. Alla fine non è andata così, per fortuna». Il calciatore ha comunque un bel ricordo della squadra che gli ha insegnato la lezione più importante, quella di non arrendersi mai. La partita di sabato sarà la prima di Coppa Italia per l’Empoli, la prima ufficialecon un nuovo allenatore, la seconda contro i biancorossi. «Non vedo l’ora di giocare – conclude – Ci sarà da divertirsi»

Ore 12.40 – (Giornale di Vicenza) A Vicenza per diventare un perno del centrocampo biancorosso. E, magari, per ritrovare anche la soddisfazione del gol personale che gli manca ormai da quattro anni. Giuseppe Rizzo ieri è stato ufficialmente presentato alla stampa, ma i tifosi lo avevano già visto all’opera a Pergine Valsugana nell’amichevole giocata contro il Carpi, nel Trofeo Piermario Morosini con il Pescara e nel primo impegno ufficiale (domenica) in Coppa Italia contro la Casertana: «È stato un buon debutto per la squadra, anche se dovremo fare più attenzione in futuro per evitare le disattenzioni che ci sono costate i due gol nella ripresa – riconosce -. Personalmente non mi sento ancora al massimo dal punto di vista atletico, ma conto di essere davvero pronto per l’inizio del campionato».Con la Casertana ha agito da regista davanti alla difesa: è il ruolo che le piace di più o preferisce giocare in altre posizioni?È uno dei ruoli che posso ricoprire: direi che a centrocampo non ho particolari preferenze di modulo o di posizione, poi se il tecnico lo vuole faccio pure il portiere… Mi basta rendermi utile.Se dovesse indicare il suo calciatore di riferimento?Fin da ragazzino, quand’ero alla Reggina, mi paragonavano a Gattuso, che è sicuramente un giocatore che ho sempre apprezzato. Però forse i miei modelli sono più De Rossi, Nainggolan, Marchisio: i centrocampisti completi e duttili, insomma.Loro però segnano abbastanza spesso; lei invece…Eh sì, non si può certo dire che sia un goleador. Ho segnato appena tre gol in carriera, al massimo due nello stesso campionato, l’ultimo alcuni anni fa. Spero di potermi togliere di nuovo questa soddisfazione con la maglia del Vicenza, magari proprio nel derby con il Verona: se davvero segnassi in quella partita, entrerei in curva…Il Menti, finora, lo aveva frequentato spesso da avversario.Infatti è uno dei motivi per i quali sono stato felice di venire a Vicenza: c’è un pubblico numeroso e appassionato, spero che anche quest’anno la curva possa essere sempre piena.Dopo pochi giorni è stato seguito da Perugia a Vicenza dal suo compagno Fabinho: c’è stata una sua “raccomandazione”?Sì, sapevo che c’era un interessamento del Vicenza anche nei suoi confronti. Siccome, oltre a stimarlo come giocatore, gli sono molto legato come amico, l’ho tempestato di telefonate per invitarlo a raggiungermi: sono stato molto contento che sia stato possibile, e anche per questo ringrazio il nostro procuratore, Paolo Paloni.A centrocampo, per il momento, la rosa è piuttosto ristretta.Stringeremo i denti fino a quando la società non avrà modo di aggiungere altri compagni, sono certo che formeremo un bel gruppo. Già adesso, comunque, a me hanno fatto un’ottima impressione sia il tecnico Lerda, che mi pare molto preparato, sia i compagni.Ha scelto il numero 18: c’è un motivo particolare?È da sempre il mio numero, che coincide con il giorno di nascita, il 18 marzo. L’anno scorso a Perugia ho avuto l’onore di indossare l’8 che apparteneva a Renato Curi, ma potendo scegliere stavolta mi ha fatto piacere ritrovare il numero che preferisco.Sabato il prossimo turno di Coppa ad Empoli: troverete un avversario di serie A. Che prospettive vede per la sua squadra?Noi andremo sicuramente a giocarci la partita senza timore, con la voglia di migliorare ancora e magari provare a mettere in difficoltà i nostri avversari. Sono convinto che potremo disputare un ottimo incontro, anche se con un avversario di serie superiore.

Ore 12.10 – (Mattino di Padova) In attesa anche della pubblicazione dei gironi di Serie D, prevista inizialmente per martedì ma poi slittata a domani (sono ancora da decidere i destini di Pavia e Albinoleffe, quest’ultima appunto in bilico fra Lega Pro e Serie D), l’Este affronterà un’amichevole tutta padovana oggi allo stadio “Vallini” di Piove di Sacco (calcio d’inizio alle 18). I giallorossi saranno ospiti della Piovese, compagine di Eccellenza allenata da Carlo Perrone. Domani, invece, toccherà al Campodarsego, che al centro sportivo “Gabbiano”, alle 17.30, affronterà i pari categoria del Legnago. Venerdì, infine, l’Abano chiuderà a Bresseo la serie di sgambate infrasettimanali contro i “cugini” della Thermal.

Ore 11.40 – (Gazzettino) Alberto Paleari, il portiere arrivato dalla Giana Erminio, domenica in Tim Cup con la Cremonese ha fatto il suo esordio ufficiale, anche per la squalifica di Alfonso. Il 24enne da Giussano auspicava un esordio diverso: «Volevamo giocarci un’altra partita di Tim Cup a Bergamo – spiega – contro una squadra di A. Purtroppo è andata diversamente per cui disputeremo due amichevoli venerdì e sabato prossimi». «Il calcio purtroppo è questo – prosegue Paleari – quando non metti al sicuro il risultato poi rischi. È successo nei minuti di recupero su una palla ribattuta dal palo. Nel finale abbiamo trovato delle difficoltà, ma non sono queste a preoccuparci in quanto la tenuta sui 90′ arriverà. Piuttosto dobbiamo concretizzare meglio quanto creiamo». Sulla sua prestazione: «Giocare davanti a un pubblico nuovo è sempre una emozione. Sono soddisfatto del mio esordio, l’intervento più difficile è stato su Scappini nei supplementari, per il resto è stata ordinaria amministrazione». Sul rigore di Brighenti sul palo: «Ricordo che l’anno scorso aveva calciato centrale, perciò sono stato fermo il più possibile inducendolo ad angolare troppo a destra». Sui rapporti con la squadra: «Mi trovo bene con tutti in particolare con il preparatore Andrea Pierobon, che ha tanta esperienza. Sappiamo che può dare molto a me, Alfonso e Corasaniti. Lui ci tiene, siamo un bel gruppo e in un campionato lungo come la B c’è bisogno di tutti». Cresciuto nella Primavera del Milan, Paleari proviene da quattro campionati di Lega Pro nel Tritium, Virtus Verona, Mantova e Giana Erminio. «Non conosco per esperienza diretta la serie B – riprende – ma sono convinto che potremo fare qualcosa di buono. Siamo al calcio d’agosto e noi tutti possiamo e dobbiamo fare di più. Vedo tante positività, l’eliminazione dalla Tim Cup non è un dramma».  Il suo modello è Gigi Buffon. «Un esempio per tecnica, carisma e attaccamento alla maglia. Ha pianto per l’eliminazione agli Europei, nel calcio ci vuole soprattutto passione». Sull’extra campo, conclude: «Risiedo in Borgo Bassano vicino a Arrighini. Mi piace tutto di Cittadella, è vivibile, in questi giorni mi comprerò una bicicletta per girarla meglio».

Ore 11.20 – (Mattino di Padova) «Ripartiamo da zero». Parola di capitano. Dopo il giorno di pausa concesso da Roberto Venturato, il Cittadella si è ritrovato ieri pomeriggio al Tombolato per riprendere gli allenamenti. La seduta è stata aperta dall’analisi della sconfitta incassata domenica sera in Tim Cup contro la Cremonese, che tanto ha fatto arrabbiare il tecnico granata. «E aveva tutte le ragioni», sottolinea Manuel Iori, «perché, in pieno recupero, abbiamo regalato un gol evitabile. Se rivedete l’azione che ha portato al pareggio, noterete che abbiamo lasciato loro il pallone dopo un rinvio del portiere, permettendo a Brighenti di andare a concludere indisturbato». Per quanto suoni da frase fatta, e per quanto la trasferta del prossimo turno di Coppa in casa dell’Atalanta sarebbe stata un banco di prova prestigioso, se non altro adesso avrete una ventina di giorni per concentrarvi esclusivamente sul campionato. «È vero. Ed è altrettanto vero che non dobbiamo fare drammi. Ma questa sconfitta potrà essere salutare soltanto se ci permetterà di capire che nessuna partita è “scontata” e che l’asticella in Serie B si alzerà di parecchio rispetto alla scorsa stagione. Abbiamo vissuto un’annata splendida, ma adesso dobbiamo dimenticarci tutto e ripartire da zero». Domenica sera si è visto chiaramente che a un certo punto si è accesa la spia della benzina. C’è da preoccuparsi? «No, l’impronta di gioco c’è, i nuovi si sono inseriti bene e la condizione generale migliorerà con le gare che verranno. Ma tutto dipende da come lavoreremo nei prossimi 18 giorni. E comunque, contro la Cremonese abbiamo disputato un ottimo primo tempo, trovando il gol a sigillo di un’azione corale e andando in più occasioni vicini al raddoppio, mentre nel secondo si è visto che loro stavano meglio». Avevano alle spalle i 90′ del turno precedente. «Già, mentre per noi, tolti Pasa e Pedrelli, questa era la prima partita disputata per intero. Si è visto: vuoi per la stanchezza, vuoi per la minor lucidità, nella ripresa non siamo più riusciti a tenere il pallone e a imporci. Ma questa non deve essere una giustificazione. Abbiamo regalato il pareggio e, ai supplementari, in dieci, avremmo potuto puntare ad arrivare ai rigori». Terminerete la settimana con un’irrituale doppia amichevole, venerdì a Piove di Sacco contro la Piovese (ingresso gratuito) e sabato al Bottecchia contro il Pordenone (biglietti acquistabili nelle rivendite Ticketland). «Sono state fissate proprio per far giocare a tutti una gara intera. Molto probabilmente venerdì sarà in campo una squadra e sabato una completamente diversa». Dai bookmaker cominciano a fioccare i pronostici sul prossimo campionato. Lei si è fatto un’idea su dove posizionare il Cittadella nella griglia di partenza? «No e non voglio farmela. Intendo dire che dovremo ragionare settimana per settimana. La nostra testa deve essere rivolta alla trasferta di Bari di sabato 27 agosto. Non ha senso fare calcoli».

Ore 10.50 – (Gazzettino) Proprio l’esperienza con le Rondinelle è lo spunto per parlare del numero di maglia. «Ho sempre avuto il 21 in Italia. Quando sono stato convocato la prima volta con il Brescia per la partita con l’Inter, mi hanno dato questo numero. Ero giovane e per me è stato un onore, per questo l’ho tenuto sempre. Mi piacerebbe averlo ancora, ma se è già stato scelto da qualche compagno non importa», compagno in questione che è Tentardini. In quale ruolo preferisce essere utilizzato? «Prediligo giocare di punta come ho fatto l’anno scorso (dieci gol, ndr), spero di dare il massimo». Non manca un flash sul girone che attende i biancoscudati. «Ci sono tante squadre con giocatori importanti come Parma e Venezia, ma sono convinto che lì davanti con loro ci saremo anche noi. A livello di singoli siamo una squadra molto forte, bisogna compattarci e lottare per l’obiettivo, ce la possiamo fare».

Ore 10.40 – (Gazzettino) Poi tutte le attenzioni sono naturalmente per Alfageme, e svela che anche l’ex biancoscudato Matias Cuffa lo ha consigliato di approdare all’ombra del Santo. «Siamo molto amici e lui è stato un simbolo del Padova per molti anni. Volevo fare parte di una squadra con obiettivi importanti, mi auguro di raggiungerli». Cuffa era soprannominato «Cabezon», come dobbiamo invece chiamare lei? «Negli ultimi tre anni mi chiamavano »Alfa Turbo”. Speriamo che il turbo continui ad andare bene, altrimenti vedremo”. A Caserta era un idolo dei tifosi, ci sono rimasti male per la sua partenza. «Anche oggi mi è arrivato qualche messaggio nel quale mi hanno scritto che non se l’aspettavano. È stato difficile lasciare una piazza calorosa che mi ha dato tanto, e all’inizio ero un pò titubante ad andare via proprio per questo. Tiferò Casertana quest’anno, ma ora devo pensare al Padova dove ho trovato un gruppo di ragazzi bravissimi che mi hanno accolto al meglio. Brevi? Devo ancora parlarci, però so che è una bravissima persona anche lui. E un’accoglienza simile con tanti giornalisti mi era capitata solo a Brescia, sembra di stare in serie A».

Ore 10.30 – (Gazzettino) «Quando ho saputo dell’interesse del Padova sono stato molto contento. È una piazza importante, spero di ripagare la fiducia». Ecco le prime dichiarazioni biancoscudate di Luis Alfageme che ha firmato ieri un contratto biennale. Ad accogliere l’attaccante argentino al centro sportivo Geremia è presente anche Oscar Brevi: stretta di mano di benvenuto e qualche foto di rito prima di iniziare il lavoro sul campo. A fare gli onori di casa è il direttore generale Giorgio Zamuner. «Non è stata una trattativa lunga, in realtà avevamo l’accordo già da venerdì anche se c’erano da limare un paio di piccoli dettagli. Siamo contenti perché è un giocatore che volevamo prendere sin dall’inizio del mercato. Essendo veloce è stato utilizzato anche come esterno, ma nasce come seconda punta, anche se con caratteristiche particolari avendo gamba e forza fisica. Il biennale? Ha fatto per tante stagioni la serie B ed è sceso di categoria due anni fa con l’obiettivo di tornarci. Speriamo che ci dia una mano a vincere il campionato, così avremo già una pedina importante anche per l’anno prossimo».

Ore 10.20 – (Gazzettino) Appuntamento oggi alle 17 allo stadio Euganeo per i biancoscudati che sono impegnati nella prima delle due amichevoli settimanali. Davanti ci sarà la Vigontina San Paolo che milita in serie D ed è allenata dall’ex capitano biancoscudato Vincenzo Italiano. Sarà aperta solo la tribuna Ovest e l’ingresso al pubblico è gratuito. Domani la squadra si allenerà al mattino, mentre al pomeriggio i riflettori saranno puntati al teatro Regio di Parma dove alle 18 sarà svelato il calendario della Lega Pro.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Che impressione le fa questa sua nuova squadra? «Se guardiamo solo ai singoli, il Padova è una grandissima squadra. Ma la mia carriera mi ha insegnato che le partite bisogna sempre giocarle, e che guardare la rosa conta poco. Due anni fa ero andato a Benevento sicuro di vincere il campionato, e invece sono arrivato secondo: sarà sul campo, lottando per un solo obiettivo, che ce la potremo giocare». Che campionato si aspetta? «Ci sono tante squadre competitive, con tanti giocatori che scendono dalle categorie superiori e diverse piazze di blasone e con squadre importanti. Spero sia un bel campionato, sono convinto che noi saremo lì a giocarcela». Se Cuffa era il “Cabezon”, Alfageme come andrà soprannominato? «Saranno i tifosi a darmi un soprannome, io spero solo che con le mie prestazioni possa guadagnarmene uno positivo. Negli ultimi anni mi hanno soprannominato “Alfa Turbo”, e spero che il turbo continui a girare». Ha scelto la maglia? «Ho sempre avuto la 21, e mi piacerebbe averla ancora se sarà possibile. È stata la prima maglia che ho indossato in Italia: accadde in Serie A, una volta che col Brescia mi convocarono per la prima volta in prima squadra. Ero un ragazzino e in Argentina la feci vedere a tutti. Da allora non l’ho più cambiata».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) A Caserta non hanno preso bene il suo addio. «È stato un po’ difficile decidere di andarmene, devo essere sincero. Giocare una partita a Caserta è sempre stato qualcosa di unico, ma dopo aver giocato per tanti anni in B ed essere sceso in Lega Pro per tornarci al più presto, volevo una squadra che avesse obiettivi importanti. Quest’anno nel girone C farò il tifo per la Casertana, ma da oggi in poi penso solo al Padova. Appena arrivato qui sono stato accolto bene, da un gruppo di bravissimi ragazzi, e ho capito che la scelta è stata giusta». Esterno di centrocampo o seconda punta: come si vede? «Quando sono arrivato in Italia, a Brescia, facevo la seconda punta. Ma negli anni successivi, più che altro per necessità, tanti allenatori, da Toscano a Gustinetti, da Serena a Moriero, mi hanno chiesto di fare l’esterno perché per le mie caratteristiche ero l’unico che poteva coprire anche quel ruolo. Ma io sono veloce e forte fisicamente, ed è la punta il ruolo che preferisco». In spogliatoio è l’unico argentino insieme a ben tre brasiliani… «La rivalità esiste tra le due nazionali, ma tra noi non c’è nessun problema. A parte forse con Emerson (ride, ndr) con cui ho litigato spesso quando me lo sono trovato come avversario. Sono tutti bravi ragazzi, non ci saranno problemi».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Due anni di contratto, tanta voglia di confermarsi l’ “Alfa Turbo”, e un grande desiderio di ritornare in quella Serie B che l’aveva lanciato nel calcio italiano, dopo aver lasciato prima la sua Argentina e poi la Danimarca. Il tutto, unito al buonumore e alla proverbiale esuberanza tipici delle pampas argentine: eccolo, Luis Maria Alfageme. Il nuovo attaccante biancoscudato ieri ha vissuto il suo primo giorno da giocatore del Padova: l’arrivo in mattinata in sede all’Euganeo, la firma sul contratto biennale con la società di viale Rocco, quindi subito il primo allenamento alla Guizza con i nuovi compagni. Nello spogliatoio biancoscudato, in mezzo alla “colonia” brasiliana, da ieri c’è anche un argentino. «Ho sempre visto Padova come una piazza molto importante», le prime parole di Luis, la voce squillante e il sorriso sempre pronto, «e quando il mio agente mi ha detto che si era fatto avanti nei miei confronti ho chiamato subito il mio amico Matias Cuffa, chiedendogli di più di questa realtà, e adesso sono felice di essere qui».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Dopo dieci giorni di allenamenti alla Guizza, e dopo la prematura eliminazione dalla Tim Cup per mano dei dilettanti del Seregno, per il Padova da oggi torna il tempo delle amichevoli. Questo pomeriggio allo stadio Euganeo (calcio d’inizio alle ore 17) i biancoscudati di Oscar Brevi sfideranno la Vigontina San Paolo (Serie D), allenata dall’ex capitano biancoscudato Vincenzo Italiano e guidata in difesa da Dan Thomassen, più di cento presenze con la maglia biancoscudata tra i primi anni Duemila e la Serie D di due stagioni fa. Non ci sarà Cristian Altinier, ancora alle prese con il fastidioso problema al collo del piede che si trascina ormai dall’amichevole di Mezzano contro il Campodarsego, mentre dovrebbero essere regolarmente arruolabili sia Neto Pereira che Russo, i cui acciacchi avevano fatto “saltare” il test sabato scorso con l’Altovicentino. Nel pomeriggio, però, si attendono importanti notizie anche da Roma in vista del prossimo campionato. Davanti all’Alta Corte del Coni, infatti, si discuterà il ricorso della Cavese contro l’esclusione dalla prossima Lega Pro: se in serata, quando arriverà la sentenza, i campani si vedranno dar ragione dai giudici, andranno a occupare il ventesimo posto del girone B, che viceversa andrebbe all’Albinoleffe. Decisione che preclude, quindi, alla compilazione dei calendari della prossima stagione, che avverrà domani sera al Teatro Regio di Parma, con diretta su Sportitalia e sul portale web Sportube.

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Alfageme ha poi aggiunto: «Dicono che il più difficile sia il girone C, ma non sono d’accordo, perché nel nostro ci sono tante squadre competitive. E tra queste ci siamo anche noi, perché a livello di nomi siamo una grandissima squadra… Dobbiamo crederci e compattarci, così possiamo davvero farcela». Alfageme viene ricordato per aver segnato diversi gol al Vicenza, con cui c’è enorme rivalità: «In passato ho fatto tre gol contro il Vicenza – sorride Alfageme – ma spero che nel futuro i tifosi si ricorderanno delle mie prestazioni con la maglia del Padova. La Casertana mi aveva voluto fortemente, e quindi non è stato facile lasciarla, continuerò a tifarla in quel girone ma quando ho visto il gruppo e la società non ci ho pensato su più di tanto. E non ho mai visto così tanti giornalisti insieme ad una mia presentazione, spero sia beneaugurante». E, a proposito di Tavano, ieri l’attaccante casertano ha rescisso il proprio contratto con l’Avellino. Su di lui c’è sempre il Pisa, sono rimbalzate voci di un interesse del Venezia, mentre con il Padova i contatti si sono esauriti. In uscita Marco Ilari, dopo la Casertana, ha ricevuto una richiesta dal Delta Rovigo (Serie D) e la sta valutando. Fra Petrilli e la Lucchese continua a non scoccare la scintilla, mentre riguardo a Giandonato il Siena ha offerto un contratto biennale a cifre leggermente inferiori rispetto a quelle percepite attualmente (60mila euro annui), ma il giocatore per ora ha rifiutato.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Tutto come previsto. Luis Alfageme ha firmato un contratto biennale con il Padova e si è subito allenato con i nuovi compagni. Una trattativa nata a giugno e che pareva arenata strada facendo, per l’iniziale opposizione della Casertana a una cessione dell’attaccante argentino. E che poi si è riaperta quasi all’improvviso dopo la fumata nera per Francesco Tavano: «Non è stata una trattativa lunga – spiega il direttore generale Giorgio Zamuner – avevamo già chiuso l’accordo venerdì e c’erano da limare solo alcuni piccoli dettagli. Ce l’avevo già in testa da giugno, poi sembrava non lo volessero far partire e, infine, l’abbiamo chiuso velocemente negli ultimi giorni dopo che abbiamo capito che ci sarebbe stata la possibilità di arrivare all’obiettivo. Luis nasce come seconda punta, me lo ricordo in quel ruolo dai tempi di Brescia, ma essendo veloce poi l’hanno dirottato negli anni anche sull’esterno». Alfageme, arrivato attorno all’ora di pranzo assieme al suo agente, è parso carico e motivato: «L’interesse del Parma era vero – spiega Alfaturbo, come lo chiamano ultimamente gli amici – ma quando ho sentito del Padova, sapevo che sarebbe stata la scelta giusta. Sono argentino, so che troverò tre brasiliani in rosa, ma sono tutti bravi ragazzi. Emerson lo conosco, ci ho litigato un sacco di volte in campo, ma la rivalità Argentina-Brasile si ferma sul campo, poi amici come prima. Sono una seconda punta, tante volte mi hanno fatto giocare esterno perché sono veloce e gli allenatori mi chiedevano spesso questo sacrificio».




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