Padova, Zamuner: “Dobbiamo stare zitti e prenderci le critiche. Ma Brevi…”

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[…] Tornando al campo, cinque punti in quattro partite sono un bottino al di sotto delle attese. «È inevitabile che da parte nostra, della squadra e dei tifosi – sottolinea il direttore generale Giorgio Zamuner – ci fossero aspettative diverse. È stata una partenza ad handicap e non abbiamo tanti elementi per appellarci alla sfortuna. In questo momento dobbiamo stare zitti e prenderci le critiche e l’unica cosa da fare è lavorare, capire dove crescere e migliorarsi in fretta». Secondo il tecnico Brevi sabato non è mancata la prestazione: cosa non ha funzionato allora, e perché nella ripresa la squadra si è abbassata? «Dopo la brutta prova a Fano si voleva vincere in qualunque maniera e la gara si era incanalata al meglio. Poi sono subentrate un po’ di paura e stanchezza, cosa in parte preventivata per le tre partite in otto giorni; ci siamo abbassati e, dato che loro non erano stati troppo pericolosi, si pensava bastasse così ma poi è arrivata la beffa. Il rigore sbagliato – aggiunge – fa parte del gioco, meno l’infortunio all’inizio di De Risio, elemento per noi importante per corsa e dinamismo, fermo restando che non vogliamo attaccarci a scusanti perché altrimenti non si capisce dove si è sbagliato e non si cresce. Si doveva fare di più». Così su Brevi, già nel mirino dei tifosi. «In generale le critiche primarie spesso si convogliano sull’allenatore – afferma Zamuner – ma a lui non credo vadano addossate troppe responsabilità e lo dico perché vedo tutti i giorni come lavora. Sono convinto che troveremo una via d’uscita perché non ci sono crepe o allarmismi. C’è partecipazione e voglia di venirne fuori da parte di tutti e farebbe comodo un briciolo di buona sorte per sgombrare la testa. A Gubbio non bisogna sbagliare nulla e tirare fuori tutta la nostra qualità e personalità».

(Fonte: Gazzettino, Andrea Miola)




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