Teramo-Padova, l’analisi del “Corriere del Veneto”

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Progressi? Minimi. Punti? Uno. Il Padova non riesce a scrollarsi di dosso un inizio di stagione al ralenty e, dopo lo 0-0 con il Mantova, pareggia a reti bianche anche con il Teramo. Eppur si muove, verrebbe da dire, ma Oscar Brevi (ieri squalificato) non riesce a trovare la chiave per sbloccare una squadra che continua a palesare limiti evidenti in tutte le zone del campo, eccezion fatta per la difesa. Non ci sono grosse novità rispetto alle previsioni della vigilia: Sbraga finisce ancora in panchina, a centrocampo rispunta in cabina di regia Filipe, per il resto la squadra è quella vista all’opera contro il Mantova. Un 3-5-2, con Altinier e Alfageme davanti. Per una ventina di minuti non succede praticamente niente. Il Teramo attende, il Padova non affonda, poi al 22’ Dettori innesca Altinier, che scatta sul filo di fuorigioco e viene anticipato in extremis dall’uscita di Rossi. Cinque minuti dopo è ancora Altinier a battere un colpo, con un tiro che Rossi blocca in due tempi. Con il ritorno di Filipe si vede qualche miglioramento in mezzo, quantomeno nella circolazione di palla, anche se la difficoltà a segnare è sempre evidente. Nel finale di tempo al 43’ il Teramo va vicinissimo al vantaggio: Petrella riesce a innescare Bulevardi, il diagonale è a lato di pochissimo alla sinistra di Bindi.

A inizio ripresa viene annullato un gol al Padova: angolo di Emerson, sponda di Russo e tap-in vincente di Alfageme che mette dentro da due passi. L’arbitro ferma tutto, su segnalazione dell’assistente. Il Teramo replica al 15’ con Petrella, sul quale è bravo Bindi a distendersi e lo stesso Bindi si supera su Scipione quattro minuti dopo. Poi praticamente più nulla, se si eccettua un tentativo di Germinale che termina a lato al 31’ e un’altra percussione di Petrella che scarica un diagonale che si alza sopra la traversa. Un sunto asciutto e attendibile racconta di un Padova che muove qualche piccolo passo verso la guarigione, ma che non riesce ancora a sfruttare le proprie individualità. «Abbiamo fatto progressi — spiega nel dopogara Andrea Bergamo, vice di Oscar Brevi, squalificato ieri e che rientrerà a Sambenedetto del Tronto — e abbiamo fatto gioco, oltre ad aver creato occasioni. Ci stiamo pian piano ritrovando, manca solo il gol ma una volta fatto un ulteriore step possiamo dare fastidio a tutti. Abbiamo avuto un calo fisiologico nel secondo tempo, ci hanno messo in difficoltà in un paio di ripartenze ma non abbiamo mai prestato pericolosamente il fianco. Ci siamo solo allungati un po’, serve più equilibrio ma ribadisco che a mio avviso siamo stati protagonisti di una buonissima prestazione». Un pensiero anche sul rientro di Filipe, di nuovo titolare dopo un lungo infortunio: «Si sentiva la sua mancanza — ammette Bergamo — perché siamo una squadra da palla a terra e non da lanci, se riusciamo a sviluppare il gioco così sappiamo essere davvero pericolosi come dimostrano le occasioni avute e che purtroppo non abbiamo sfruttato… Ora manca solo il gol, ma questa è la strada giusta». Un auspicio condiviso, inutile dirlo, un po’ da tutto l’ambiente. Anche perché martedì c’è subito il recupero a San Bendetto del Tronto, una trasferta ricca di insidie per il Padova.

(Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello)




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