Padova, gli editoriali di “Mattino” e “Gazzettino”

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[…] Ed eccoci al Padova. Ha preso un brodino a Teramo, si è rivitalizzato, e adesso per i biancoscudati scocca l’ora della verità. I confronti, per la classifica di chi si va ad affrontare, salgono di livello, con indici di difficoltà superiori al recente passato. Può essere un vantaggio per un Padova ancora alla ricerca di un’identità compiuta e che ha battuto il Gubbio, in vetta insieme al Pordenone? La prima risposta l’avremo domani, con il recupero della gara rinviata per il terremoto e che avrebbe dovuto inaugurare il torneo: la Sambenedettese sta bene, ha fatto un figurone a Venezia ed ha la grossa opportunità di balzare in testa da sola conquistando i tre punti. Serve una prestazione di intensità, continuità d’azione e massima attenzione. La qualità non la possiamo pretendere, vista la fatica che si sta facendo per migliorare gioco e partecipazione dei singoli alla manovra, il resto sì. Lunedì prossimo, poi, ci sarà la Reggiana all’Euganeo, quindi, a seguire, Santarcangelo fuori, Modena in casa e Bassano ancora fuori. A seguire FeralpiSalò fra le mura amiche e Parma e Venezia in trasferta. Otto partite da cui si attende una sentenza: potrà il Padova accreditarsi al tavolo delle elette per puntare alla Serie B diretta? Da qui al 28 novembre (giorno del derby al Penzo) ci si gioca tantissimo, anche per il futuro stesso della società biancoscudata.

(Fonte: Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel)

[…] Se il Cittadella sbanda un po’ troppo in difesa ma può esibire una trazione anteriore che produce occasioni e gol, il problema del Padova è opposto. Da una parte la retroguardia è quasi invulnerabile, dall’altra l’attacco spara troppo a salve. Di sicuro l’assenza di Neto Pereira pesa nell’economia del gioco offensivo, però a preoccupare è soprattutto il momento di poca brillantezza delle punte: Altinier dopo il rigore sbagliato con la Maceratese fatica a ritrovarsi, Alfageme si fa valere sul piano del dinamismo ma continua ad avere le polveri bagnate quando è il momento di affondare i colpi, Germinale appare in ritardo di condizione e il suo contributo è ridotto all’osso. Un handicap non da poco perchè la partita di Teramo, viste le opportunità create, andava vinta senza discussioni.

(Fonte: Gazzettino, editoriale di Claudio Malagoli)




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