Live 24! Padova-Modena, la vigilia: non convocati Neto Pereira, De Risio e Filipe

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Ore 21.30 – (Il Piccolo) Continua l’emergenza in casa alabardata a causa dell’intossicazione alimentare che ha attraversato un po’ tutti, giocatori, staff tecnico e dirigenza. Dei quattro giocatori che erano stati colpiti a inizio settimana dal problema intestinale, ieri a Prosecco sono ritornati ad allenarsi in modo leggero solamente França e Aquaro, per i quali dunque si prospetta un quasi certo recupero, anche se ovviamente non saranno al cento per cento e pertanto restano in dubbio riguardo le scelte per la sfida di domenica al Rocco contro la Vigontina San Paolo (le partite iniziano alle ore 14.30). Ancora ko invece Cecchi e Corteggiano, per i quali a questo punto le speranze sono minori. Più problematica ovviamente la situazione di Corteggiano, che già la scorsa settimana si era allenato a parte per un risentimento muscolare e infatti ad Arzignano non aveva nemmeno giocato. Inoltre anche Andreucci ieri è rimasto ancora a riposo e non ha diretto l’allenamento, che è stato invece guidato da Princivalli. […]

Ore 21.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Portiere Matteo Tomei. Ricomincia dal titolare fra i pali, la lista dei disponibili per mister Bruno Tedino, componendo un organico utile per ricominciare a incamerare punti. Le buone nuove dal Centro sportivo De Marchi di Villanova contemplano pure un pienamente recuperato Pellegrini, che è a disposizione dell’allenatore. Soltanto corsa per Buratto, invece, il quale è comunque sulla via del recupero. Per l’attacco scalpita Pietribiasi, destinato a far coppia con Berrettoni. Arma, che lavora a parte da mercoledì, è dato per assente. Squalificati Burrai e Semenzato, la lista dei convocati per domani appare praticamente fatta. […]

Ore 20.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Potrebbe rivelarsi un pomeriggio speciale per un giovane calciatore nostrano, quello di domani. Davide Salvador la scorsa estate è passato dal Prata Falchi all’Ancona, come Adelajo Dulaj. […] A luglio la società attualmente in Promozione, per la fusione fra le realtà di Visinale e Prata, aveva ceduto all’Ancona 1905 sia Adelajo Dulaj che Davide Salvador. Quest’ultimo è entrato nel giro della prima squadra anconetana, mettendosi in mostra per le sue doti di attaccante. È un classe ’98, capace di andare a rete con continuità nelle categorie dilettantistiche di provenienza. […] Per il momento non ha prospettive di prima squadra, ma a lui si stanno interessando diversi altri club, l’amico Adelajo Dulaj. Il centrocampista, classe ’99, di origini albanesi, gioca con regolarità nella Junior dell’Ancona. Maceratese e Benevento hanno puntato gli occhi su di lui, considerandolo fisicamente già maturo e con tecnica valida. Il suo compito non è tanto quello di segnare, quanto di mandare a rete i compagni.

Ore 20.10 – (Messaggero Veneto) […] Mauro Lovisa ha parlato alla squadra, cercando di ricaricarla dopo gli ultimi risultati. «Ho detto ai ragazzi di crederci – ha dichiarato a margine dell’allenamento di ieri – perché hanno tutto per rimanere in alto. Il difficile è proprio restare dove siamo. Il girone è molto equilibrato e la qualità media più elevata rispetto alla scorsa stagione. Soprattutto in attacco». Forse anche per questo la retroguardia del Pordenone ha dovuto sinora fare i conti con numeri poco consoni a una squadra di vertice: 16 reti subite in 10 partite. Lovisa ha una sua idea: «Gli ultimi 5 gol presi sono dovuti a errori individuali. Non cerco colpevoli, ma semplicemente faccio notare che si tratta di un problema di attenzione, non di modulo o di giocatori. Possiamo migliorare molto, a volte badando più al sodo». […]

Ore 19.50 – (Messaggero Veneto) Il timore è divenuto una quasi certezza. Anche ieri Rachid Arma non si è allenato con il resto del gruppo. E la sua presenza domani, al centro dell’attacco neroverde, nel match con l’Ancona si fa molto problematica. Si farà di tutto per portarlo, alla meglio, in panchina. Il malanno muscolare patito a metà settimana costerà dunque al bomber marocchino la prossima gara al Bottecchia. Almeno dal via. L’ora del “condor”. Chi ne farà le veci? Fossimo in lui, faremmo fatica a crederci, visto che nelle ultime settimane è sempre sembrato sul punto di partire titolare, mentre poi, per un motivo o per l’altro, ha dovuto accomodarsi in panchina. Ed entrare a gara in corso. Stavolta, però, al “condor” Pietribiasi non sembrano esserci alternative. Tedino l’ha provato sia al centro di un tridente con Cattaneo e Berrettoni ai lati, sia in coppia con il suo ex gemello ai tempi del Bassano. […] Al di là del modulo, e complici le squalifiche di Semenzato e Burrai, dieci undicesimi della formazione che proverà a invertire rotta, dopo aver raccolto un punto in 3 gare, sembrano decisi. Davanti a Tomei, Pellegrini, Stefani, Ingegneri e De Agostini, ieri autore di un gran gol nella partitella di fine allenamento, in mezzo Misuraca e Suciu (con Broh che scalpita), Cattaneo sulla sinistra, Berrettoni e Pietribiasi davanti. L’unico dubbio dovrebbe annidarsi sulla corsia destra, con il ballottaggio tra Martignago e Azzi. Ci sono la rifinitura (a porte chiuse) di stamattina e parte di domani per pensarci.

Ore 19.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] Passano i giorni e sale la tensione, in sala stampa si susseguono le dichiarazioni dei protagonisti in vista del big – match di domani Venezia-Bassano e stavolta tocca a Mattia Proietti, faro del centrocampo giallorosso, raccogliere la sfida in arrivo dalla laguna: «Hanno voluto caricare l’ambiente con alcune dichiarazioni che fanno parte del gioco – sorride Proietti – ma noi non siamo per nulla intimoriti, anzi pensiamo solo a giocare a calcio come sappiamo e come faremo anche al ritorno al Mercante. Siamo una squadra valida e poco prevedibile, tuttavia non dobbiamo mai mancare di foga agonistica. Il Venezia è una squadra forte, gode dei favori del pronotisco, puntando alla vittoria del campionato. Ma noi non siamo inferiori a nessuno, andremo lì per fare il nostro gioco e il nostro approccio alla gara inciderà molto».

Ore 19.00 – (Giornale di Vicenza) Da Venezia ogni giorno manifestano grande sicurezza nei propri mezzi. Ieri era stato il metodista di centrocampo Alex Pederzoli a dimostrare assoluta baldanza, oggi tocca invece al difensore Alessandro Malomo dettare ai taccuini della stampa veneziana le sue certezze. «Si tratta di un primato condiviso al quale però le due squadre arrivano in maniera diversa – analizza il terzino arancioneroverde – il Bassano possiede un importante zoccolo duro di giocatori chiave, abituati a stare assieme da diverso tempo: noi invece siamo una squadra tutta nuova che però sta dimostrando grandi potenzialità e la forza di saper rimontare con regolarità. Speriamo naturalmente che tutto ciò non sia più necessario perchè battere il Bassano e rimanere da soli al comando rappresenterebbe un segnale estremamente forte in un torneo peraltro equilibratissimo». […]

Ore 18.40 – (Giornale di Vicenza) Anche se a Venezia non concorrono al titolo mondiale di sobrietà nella marcia di avvicinamento alla Grande Sfida – uno scontro di titani gonfiato a dismisura da dichiarazioni roboanti – il milord Mattia Proietti sfoggia il distacco e l’eleganza dell’uomo imperturbabile.«Ho letto che si augurano addirittura un clima ostile – sorride sorpreso il vicecapitano virtussino – stanno caricando il duello con alcune considerazioni che fanno parte del gioco ma che non ci intimidiscono affatto. Perchè non ci faremo certo intimorire dal clima che stanno preparando».Che partita dobbiamo aspettarci? “Mah, il Venezia è una squadra fortissima che viaggia coi favori del pronostico. Tuttavia noi non ci sentiamo inferiori a nessuno e non è solo un modo di dire. Andiamo a giocarcela senza calcoli e senza voler gestire niente che tra l’altro non ne siamo capaci. Sono loro che devono vincere il campionato, eppure credo a una gara aperta. Molto dipenderà dal come sapremo approcciare il match…”. […]

Ore 18.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Il Bassano fa leva sulla serenità di chi non ha niente da perdere, noi qualche pressione in più ce l’abbiamo ma siamo primi e vogliamo restarci. Da soli». Filippo Inzaghi non aspetta altro che le 16.30 di domani, quando al Penzo il suo Venezia inizierà il faccia a faccia con i pari classifica del Bassano. Due squadre in salute sul piano atletico e psicologico, non a caso quelle con il bottino più cospicuo (21 punti) dopo le prime dieci giornate. «È dal 10 luglio che aspettiamo questo tipo di partite naturalmente molto stimolanti e aperte a tutti i risultati, anche se il Venezia gioca in casa e il Penzo dovrà fare la differenza». In questo senso nella sola giornata di ieri la prevendita ha più che raddoppiato i biglietti venduti (dai 500 di mercoledì ad oltre 1100), un segnale che fa ben sperare in vista del derby-primato. «I novanta minuti col Bassano promettono spettacolo e speriamo sia così, da parte nostra stiamo lavorando sodo per essere in palla fin dal fischio d’inizio per cercare di non andare in svantaggio come è successo anche sabato scorso nella gara poi vinta a Modena. La gente si sta affezionando a questo Venezia, tutti sanno che battendo il Bassano rimarremmo da soli con 3 o 2 punti (in caso di successo del Gubbio sul Teramo, ndr), pur con qualche alto e basso siamo lassù, non vogliamo scendere bensì accelerare». […]

Ore 17.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Fino a ieri per Renzo Rosso e la sua famiglia (originaria del Padovano) le sfide venete più sentite erano con Padova e Cittadella. Ora invece quella con il Venezia minaccia di prendere il sopravvento e il primato tra il loro Bassano e il team arancioneroverde c’entra solo in parte. Infatti a dare al derby di domani un sapore tutto nuovo è l’impegno a Venezia di mister Diesel come sponsor del restauro del ponte di Rialto. A confermare la doppia emozione del match del Penzo è Stefano Rosso, primogenito e presidente del Bassano. «Un legame con Venezia l’abbiamo sempre avuto ma dopo l’investimento a Rialto è chiaro che in famiglia lo sentiamo ancora più stretto e quello di domani sta per diventare un altro derby del cuore. Perdere non sarà un dramma per nessuno, ma fare punti sarebbe utile ad entrambe». Guidata da vent’anni dai Rosso, la società è spesso presa ad esempio virtuoso nel calcio. «Questo sport non è una scienza esatta, anche a noi è capitato di spendere troppo eppure di non vincere. Di conseguenza da 3-4 annate abbiamo seminato per provare a raccogliere nel medio-lungo termine». […] Il Venezia di Joe Tacopina non ha certo scelto la strada della prudenza, investendo per puntare dritto alla serie B. «Magari saliremo assieme tra i cadetti, sarebbe il massimo. Chiaramente Venezia per storia e tradizione ha altre aspettative rispetto a Bassano, l’augurio è che queste non finiscano per creare più disaffezione che attaccamento, perché per vincere ci vuole pazienza. Di sicuro oggi arrivare al derby entrambi da primi in classifica è il massimo». […]

Ore 17.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Alla sfida di domani hanno iniziato a pensarci fin da Modena. «Eravamo negli spogliatoi e, risultati alla mano, abbiamo iniziato a pensare al Bassano sperando che la settimana passasse in fretta». Il clima di attesa per il derby al vertice tra il Venezia e i giallorossi è forte non solo tra i tifosi, ma anche all’interno della squadra. A confermarlo è Simone Bentivoglio, perno del centrocampo arancioneroverde: «Non vediamo l’ora di giocare, vogliamo conquistare i tre punti e rimanere in vetta da soli». […] «Il Bassano è una squadra che segna molto e che ha un suo modo ben definito di stare in campo. Cercheranno di mettere grande densità in mezzo al campo e di sicuro non hanno paura degli avversari. Probabilmente si aprirà qualche spazio in più per noi ed è un vantaggio. A differenza di molte squadre che abbiamo incontrato che tendevano a chiudersi – osserva Bentivoglio – questa volta potrebbe uscirne una partita molto più spettacolare». […]

Ore 17.10 – (La Nuova Venezia) Sale la febbre alla vigilia della partitissima che mette in palio il primato solitario della Lega Pro. Venezia e Bassano arrivano lanciate allo scontro diretto, e anche il pubblico sta rispondendo alla grande, visto che ieri è stata varcata quota millecento per i biglietti venduti in prevendita. Quanto si auspicava Inzaghi al termine della gara di Modena si sta verificando. «È una sfida molto stimolante» il commento di Inzaghi «arriviamo a questa partita appaiati in testa alla classifica al Bassano, ma il Venezia ha la fortuna di poter giocare davanti ai propri tifosi, e questo sarà un bel vantaggio. Sono partite da affrontare con calma, che si possono risolvere in qualsiasi momento, dove non dobbiamo avere fretta di sbloccare il risultato». «Noi conosciamo i punti di forza del Bassano e i punti deboli dove colpire, lo stesso cercheranno di fare i nostri avversari» continua l’allenatore del Venezia, «il Bassano adesso gioca con un trequartista dietro alle due punte, il Venezia gioca quasi con quattro attaccanti, ma la chiave non sta nei moduli, altrimenti tutti adotterebbero quello vincente, ma nell’interpretazione da parte dei giocatori». Unico indisponibile Gianni Fabiano, qualche dubbio su Ivano Baldanzeddu. «Ha rimediato una leggera distorsione alla caviglia mercoledì, vediamo come reagisce durante la rifinitura. Peccato, perché era in grande condizione». […]

Ore 16.50 – (La Nuova Venezia) […] Partiamo dalla stagione del Bassano, club che Stefano Rosso presiede da sette anni. «Finora è positiva» osserva Rosso, «in linea non tanto con le nostre aspettative di classifica, quanto per le prestazioni sul campo. Dopo aver rischiato il fallimento, da diversi anni abbiamo adottato una filosofia basata sul lavoro e puntando sui giovani per valorizzarne la mentalità. E continua a pagare. Nel calcio è sempre questione di centimetri, fortuna e coincidenze. Da un problema è nata una opportunità che è un percorso di crescita». Esiste un sogno Serie A? «C’è una concreta voglia di Serie B. La Lega Pro, per come è strutturata e per costi-ricavi, è improponibile e sempre in perdita. Un milione lo getti sul tavolo subito e non lo recupereri a fine stagione. In B è diverso e se si è bravi il bilancio lo puoi mantenere in attivo». […] Una sfida al vertice con il Venezia come la legge? «Stimolante, sarà una bella partita, almeno me lo auguro. Può succedere di tutto nel girone B, e dopo una settimana puoi essere primo o quinto. Non la vedo ancora come una partita determinante. Sto provando a trovare il modo di esserci, ma se non ci sarò io mi aspetto che venga mio padre». Chi toglierebbe o non darebbe mai al Venezia? «In passato Inzaghi lo avrei preso ma da giocatore per fare la punta nel Bassano. Sono milanista doc, cosa ci volete fare. Invece mi tengo stretti i miei ragazzi. Probabilmente non darei mai Fabbro, pupillo di Inzaghi al Milan. Non vorrei ci si ritorcesse contro». Lei ha studiato a New York, conosce Tacopina? «Mai avuto l’opportunità di conoscerlo. Mi incuriosisce capire la prospettiva di un americano sul calcio italiano. Fatico io a volte a capire il nostro calcio, chissà lui come la pensa da un mondo completamente diverso quali sono gli Usa». […] Tra lei e suo padre chi è più tifoso del Bassano? «Tutti e due abbiamo i colori giallorossi tatuati sulla pelle. Siamo tifosi in modo diverso: lui è molto più passionale, io invece ho imparato a vedere le cose in maniera più distaccata e analitica, anche se soffro sempre. Vi racconto questo aneddoto: vent’anni fa giocavo nella Berretti del Bassano, e un giorno mio padre arrivò a casa dicendomi che mi aveva comprato… Tutto iniziò lì, poi smisi in fretta di fare il calciatore…».

Ore 16.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La sconfitta subita nei minuti finali a Brescia brucia ancora, ma le brutte notizie non si fermano qui. Ieri in allenamento ha preso atto della indisponibilità di D’Elia e Raicevic, assenze che si aggiungono a quelle di Fabinho e H’Naidat. Domenica contro il Perugia Bisoli dovrà schierare un attacco del tutto inedito, un problema non da poco per il Vicenza che finora ha segnato solo sette gol, solo uno al Menti. […]

Ore 16.00 – (Giornale di Vicenza) Senza il centravanti titolare che si fa? Problema mica di poco conto per un allenatore, soprattutto se la tua squadra annaspa nei bassifondi della classifica e fatica tremendamente a trovare la via del gol: appena 7 centri in 11 partite, solo uno in più del Pisa che è fermo a 6 e ha l’attacco meno prolifico del campionato. Eppure è proprio questo il nuovo problema che Pierpaolo Bisoli si troverà ad affrontare nella partita di domenica pomeriggio al Menti contro il Perugia – e si teme, purtroppo, anche per alcune settimane – considerando l’infortunio all’adduttore sinistro che costringerà ai box Filip Raicevic. Tornando alla domanda iniziale: e allora che si fa? L’allenatore biancorosso ieri al Morosini ha provato una soluzione per certi versi sorprendente, dato che non prevedeva la presenza in campo né di Cernigoi, né di Di Piazza, gli altri due giocatori della rosa abituati a posizionarsi come centravanti. Nell’alternativa messa in campo ieri da Bisoli il giocatore chiave era Bellomo, con un ruolo atipico: non più trequartista di raccordo tra il centrocampo e due punte relativamente vicine, ma quasi un “falso nueve”, appena pochi passi dietro la linea di due attaccanti esterni posizionati molto larghi sulle fasce, che ieri erano Galano a destra e Vita a sinistra. Tre giocatori brevilinei insieme, dunque, che il tecnico ha invitato ad aggredire sistematicamente gli avversari per intercettarne i passaggi e poi ripartire in velocità con rapide combinazioni palla a terra. […] Purtroppo per Bisoli e per il Vicenza, la lista degli assenti non comprende il solo Raicevic. Anche D’Elia infatti, alle prese con gli ormai “soliti” acciacchi alla coscia destra, non potrà esserci con il Perugia. Il maggiore candidato per la sua sostituzione sembra essere Zivkov, mancino naturale che si era disimpegnato egregiamente nel suo debutto assoluto con il Cesena e ieri è stato provato con la formazione titolare. […]

Ore 15.30 – (Gazzettino) Enrico Cunico non è più l’allenatore del Campodarsego. Fatale la sconfitta con l’Adriese in Coppa Italia, ma il tecnico paga anche il trend in campionato con la squadra staccata di otto punti dalla vetta. Oggi la società ufficializzerà il nuovo allenatore che domenica guiderà la squadra nella sfida interna con il Legnago. Tra i papabili Vinicio Bisioli, che domenica era a Busa a vedere la partita seduto al fianco del vice presidente Saretta, Masitto e Favaretto. E dire che solo lunedì il club aveva reso noto un comunicato con le parole del presidente Daniele Pagin, nel quale il patron esprimeva piena fiducia a Cunico. […] Ecco Cunico che ieri, anche se non c’era allenamento, si è ritrovato al campo per salutare i giocatori. «Nell’incontro di lunedì mi avevano detto che la partita decisiva era quella con il Legnago e che se non avessi vinto mi lasciavano a casa. Mi dispiace perché non me l’aspettavo dopo la partita di Coppa che è un impegno ufficiale, ma ho fatto turnover in vista di domenica. Lascio un gruppo fantastico con la squadra al terzo posto in classifica, in crescita, viva, pimpante come dimostra il fatto che se prima della partita con il Montebelluna avevamo segnato solo su punizione o rigore, dopo abbiamo iniziato a segnare su azione creando moltissimo in ciascuna gara. Con un po’ di pazienza in più si poteva trovare continuità, ma se il club non crede più nel lavoro del tecnico, è normale che finisca così».

Ore 15.00 – (Mattino di Padova) La sconfitta con l’Adriese nei sedicesimi di Coppa Italia di Serie D (3-1 il risultato del “Bettinazzi”) è stata fatale ad Enrico Cunico. Nella mattinata di ieri, infatti, la dirigenza del Campodarsego ha deciso l’esonero del tecnico vicentino, dopo un inizio di campionato appena discreto, caratterizzato da alti e bassi e tanti, forse troppi, gol subìti (ben 13 in 8 partite, solo in campionato). Ma quando si caccia un allenatore, si sa, la sconfitta è di tutti. «Sono arrabbiato», sbotta il patron del “Campo” Daniele Pagin poco dopo la diffusione della nota ufficiale della società. «Arrabbiato con Cunico, che non è riuscito a portarmi i risultati sperati pur avendo a disposizione una rosa di prima fascia costringendomi ad una scelta sofferta, e con la squadra, che, dopo tante partite, mi sembra ancora inespressa. Aliù, D’Appolonia, Meloni e Lauria sono i migliori attaccanti della categoria ma non stanno ancora rendendo al massimo, mentre in difesa incassiamo 2-3 gol a partita con giocatori di esperienza come Lebran e Beccaro. Mi sembra assurdo». Poi spiega: «Ho dovuto prendere questa decisione perché c’è una tifoseria che si aspetta tantissimo dopo un campionato di vertice e ci sono degli sponsor ai quali devo rendere conto». «Dopo il 3-1 dell’altroieri ho detto ai ragazzi “ma stiamo scherzando?”. Con tutto il rispetto per l’Adriese, che è una buona squadra ma è comunque quindicesima nel suo girone, il Campodarsego non può uscire così dalla Coppa con una prestazione del genere». […] «Dobbiamo rifletterci bene», parole di Pagin. «Mi vedrò con il direttore sportivo Attilio Gementi, ma non dobbiamo farci prendere dalla fretta. Intanto domenica in panchina, per la sfida casalinga con il Legnago, ci sarà il vice Luciano Stevanato». Ieri la squadra non si è allenata: al campo di Reschigliano Cunico ha salutato i giocatori.

Ore 14.30 –  (Gazzettino) Enrico Alfonso, il numero uno della rosa granata, è già esuberante di suo e lunedì scorso a La Spezia è stato ancora una volta fra i migliori in campo sfoderando un difficile intervento su Piu nel primo tempo e due su Nenè nella ripresa. “Ho dato il mio contributo come prevede il mio ruolo. Rispetto all’anno scorso in Lega Pro nel campionato di serie B sono più impegnato, ben venga dunque che io mi faccia trovare pronto”. […] Sui troppi gol presi ultimamente al Tombolato, continua: “E’ il dato che emerge dalle ultime tre partite in casa. I tre gol presi dal Brescia sono arrivati perchè non abbiamo affrontato bene il match, mentre i tre con il Frosinone sono nati da nostre disattenzioni peccando di ingenuità. Può essere che al Tombolato l’avversario tende a chiudersi e ripartire con pericolosità, mentre fuori troviamo più spazio”. Il Cittadella ha preso troppi gol dai calci piazzati. “Stiamo lavorando tutte le settimane per migliorare sia a livello individuale che collettivo. Costa a noi, ma anche agli altri. Spesso i gol nascono da calcio piazzato”. […] Sulla partita di domani con il Latina, conclude: “Troveremo da battagliare contro un avversario che ha un buon organico, anche se si trova in bassa classifica. Per noi l’obiettivo è sempre quello di fare risultato”. […]

Ore 14.00 – (Mattino di Padova) Il rientro di Pascali? Non prima di metà dicembre. Il difensore centrale del Cittadella continua nel trattamento di recupero al Centro Fisio&Sport Polimedica, ma, come spiega il medico sociale granata Ilario Candido, «soltanto la prossima settimana potremo valutare quando potrà ricominciare a svolgere un lavoro differenziato al campo. Al momento prosegue con le terapie e tuttavia, per un infortunio come il suo (una lesione di secondo grado al retto femorale della gamba destra, ndr), è bene essere cauti, anche per evitare il rischio di ricadute. I tempi di recupero ipotizzabili sono stimabili fra il mese e mezzo e i due mesi». […] A guardare la classifica della Serie B, dietro alla capolista Verona, in vetta con 24 punti e da tutti indicata come la favorita per la promozione diretta in A, ci sono, a quota 19, tre squadre dalla storia diversa, ma accomunate da una caratteristica: rappresentano i centri meno popolosi della categoria. Cittadella, con i suoi 20.155 abitanti, Carpi (71.031) ed Entella – espressione del comune di Chiavari, 27.494 residenti – assommano in tutto circa 118 mila persone. Meno della metà delle 258 mila che vivono nel capoluogo scaligero. […] Cittadella, Entella e Carpi sono accomunate dalla capacità di programmare a lungo termine e dalla possibilità di poter vivere eventuali risultati negativi senza la pressione presente in altre piazze. […] Infine una “chicca” statistica: la città più piccola mai stata in Serie A è Novi Ligure, vincitrice dello scudetto con la Novese nella stagione 1921/22, 21 mila abitanti. Un migliaio in più di Cittadella. Che i tifosi granata si lancino pure in tutti gli scongiuri che ritengono opportuni, ma… sai mai che un giorno si arrivi a battere pure questo record?

Ore 13.30 – (Gazzetta di Modena) Nessuna novità dall’allenamento pomeridiano a Marzaglia, dunque a Padova sarà ancora emergenza. Otto i giocatori costretti quasi sicuramente a saltare la trasferta di domani: oltre a Marino, mancheranno Giorico, Laner, Besea, Osuji, Salifu, Schiavi e Cossentino. Ieri, dopo una prima parte atletica svolta assieme al resto del gruppo, hanno saltato la partitella Olivera e Bajner, ma la sensazione è che si sia trattato soltanto di una misura precauzionale. L’uruguaiano dovrà stringere i denti per comporre ancora una volta assieme al giovane Chiossi la coppia di mediani del 4-4-2. L’ungherese, invece, sarà il punto di riferimento dell’attacco e verrà sostenuto da uno tra Tulissi e Ravasi. In difesa Accardi affiancherà Aldrovandi al centro, con Calapai a destra.

Ore 13.10 – (Gazzetta di Modena) […] Dalla gara casalinga giocata ormai un mese fa contro il Bassano, Minarini si è preso la maglia da titolare sulla corsia sinistra della difesa e l’ha conservata nelle successive sfide con Pordenone, Lumezzane e Venezia. «Il campionato scorso – ha raccontato ieri nella sala stampa del Braglia – è stata difficile sotto tanti punti di vista. Speravo di fare almeno qualche presenza, sono sempre rimasto fuori per scelta tecnica e l’ho accettato. Non mi piace però guardare indietro, penso solo a questa stagione, che mi piacerebbe fosse per me occasione di rilancio. Tornare in campo dopo non aver giocato per tanto tempo non è stato semplice, ho dovuto gestirmi dal punto di vista fisico ed ora, oltre alla fase difensiva, mi piacerebbe spingere di più». Il punto di forza del Modena nelle prime dieci giornate è stato la solidità del reparto arretrato: «Stiamo riuscendo a prendere pochi gol, siamo contenti e se ora ci riuscissimo a sbloccare anche in attacco non sarebbe male. La strada, però, è quella giusta: a Lumezzane abbiamo avuto un paio di buone occasioni, con il Venezia è arrivato il gol di Bajner, a Padova cercheremo di fare ancora meglio». Fiducia, dunque, nonostante il Padova non abbia ancora perso davanti ai propri tifosi ed il Modena si presenti alla sfida dell’Euganeo ancora in emergenza: «Vogliamo ritrovare i punti, riprenderci quello che abbiamo perso e dare continuità alle nostre prestazioni. Come atteggiamento, da alcune gare a questa parte, abbiamo dato ottime risposte, sappiamo che il Padova sta molto bene ma faremo di tutto per essere i primi a batterlo in casa».

Ore 12.40 – Oscar Brevi, allenatore del Padova, alla vigilia del match casalingo col Modena: “Al di là che sia il Modena le partite sono tutte importanti ed equilibrate. Loro sono una delle migliori difese, compatta e che lascia pochi spazi. Dobbiamo confermare sia il gioco sia l’atteggiamento e ci stiamo lavorando. Lavoriamo per migliorare tutte queste situazioni. Verranno all’Euganeo per fare punti, hanno perso qualche gara, altre hanno fatto risultato, cerchiamo di fare la nostra partita con attenzione e concentrazione perché servirà pazienza. Servirà muovere la palla velocemente per creare spazi. La squadra sta bene, non convocato Neto, Felipe e De Risio, gli altri sono a disposizione. Vitiello? È un ragazzo eccezionale, ma dobbiamo prima verificare le sue condizioni e poi decidiamo. Neto? Al di là della condizione di forma è troppo presto farlo giocare. Ha ripreso solo da due giorni, è inutile portarlo in panchina, non è disponibile per giocare. Vediamo martedì in Coppa come sta. La squadra ? Recuperiamo Madonna, veniamo da due buone partite, non credo ci discosteremo molto dalle ultime formazioni. Mancano ancora tante partite, è normale che ci teniamo a fare bene, dobbiamo sicuramente cercare di continuare su questa striscia. L’obiettivo è quello di rimanere più vicino possibile al gruppo di testa, cerchiamo di fare la gara giusta a livello di gioco e interpretazione. Le prossime sei partite? Io non ci penso, intanto giochiamo col Modena. Noi rispettiamo tutti, dalla prima all’ultima ma non ho paura di affrontare una o l’altra. Per progredire ancora servono tante cose, lavorare meglio sui vantaggi e la gestione palle, sbagliare meno”.

Ore 12.20 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 12.00 – Qui Guizza: rigori finali.

Ore 11.40 – Qui Guizza: prove tecniche di 3-5-2 su campo ridotto.

Ore 11.20 – Qui Guizza: lavoro atletico, solo Filipe lavora a parte. Assente De Risio.

Ore 11.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per la rifinitura.

Ore 10.30 – (Gazzettino) Ecco allora Perazzolo: «Siamo stati già sentiti a fine agosto dalla procura federale. E’ un fatto spiacevole dal quale la società aveva già preso le distanze attraverso le parole del presidente Bergamin e dell’amministratore delegato Roberto Bonetto, ed era stato condannato anche dall’amministrazione comunale. Non si tratta di negare l’innegabile, ma siamo in contatto con la procura federale per cercare di arrivare a una sanzione che possa essere reputata equa, considerato che anche il Padova è vittima di quanto accaduto. Tra l’altro simili episodi non si sono più ripetuti e siamo sicuri che non capiteranno per tutto l’anno». La sanzione potrebbe essere di natura economica, ma potrebbe essere anche disposta la chiusura di un settore dello stadio per una gara o addirittura la disputa di una partita a porte chiuse. […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) Il procuratore federale ha deferito alla sezione disciplinare del Tribunale federale nazionale la società biancoscudata, il presidente Giuseppe Bergamin e il dirigente delegato ai rapporti con la tifoseria Massimo Candotti per i cori di discriminazione razziale all’indirizzo del giocatore Keita in occasione dell’amichevole Lazio-Padova disputata il 20 luglio ad Auronzo di Cadore. […] Interpellato, il presidente Bergamin dice: «Ne eravamo a conoscenza, ed è una cosa che dà fastidio. La procura federale ha proceduto d’ufficio considerata la risonanza che l’episodio ha avuto dai media, e la situazione è in mano al nostro avvocato Simone Perazzolo».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) A livello complessivo, quindi, cosa vi manca per ritrovare la solidità d’inizio campionato, visto che anche a Santarcangelo il gol l’avete preso? «In avvio di stagione ci sono state diverse partite in cui difensivamente abbiamo rischiato davvero poco. Nelle ultime uscite, compresa quella di sabato scorso, forse in certi frangenti abbiamo esagerato troppo nel volerci coprire: difendersi bene non vuol dire solo tenere la linea solida, anche provare un pressing più alto può portare i suoi frutti. Secondo me è proprio un po’ di consapevolezza in più che ancora ci manca: quando riusciremo ad essere padroni della partita, tenendo quell’atteggiamento e attaccando l’avversario anche in fase difensiva, potremo portare le partite nella giusta direzione». Che gara attenderci con il Modena, domani sera? «Molto difficile, perché dopo due vittorie importanti siamo quasi “costretti” a far bene. Se incameriamo un altro risultato pieno, ci scrolliamo definitivamente di dosso tutto quanto è successo in questa prima parte di stagione, e ci possiamo concentrare sulle prossime sei sfide contro avversari temibili (compresa quella di martedì di Coppa, ndr) con una grande carica. Viceversa, il rischio è di cadere di nuovo nelle nostre paure».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] Venendo alla squadra, c’è un giocatore arrivato in biancoscudato con una grande voglia di riscattarsi. E che, dopo le difficoltà iniziali, a poco a poco è riuscito a riemergere e a guadagnarsi il posto da titolare, un po’ come il Padova in sè. Daniel Cappelletti finora è stato l’unico capace di scalare le gerarchie, e adesso, con la squadra in ripresa, sta facendo di tutto per tenerselo stretto. «All’inizio di questa stagione il mister faceva altre scelte, e io ero lì a scalpitare», il racconto del difensore lombardo. «Ma poi è giunta la settimana del match di Fano: con tre partite ravvicinate ho avuto l’opportunità di giocare e da quel momento credo di aver indotto Brevi, con le mie prestazioni, a confermarmi sempre da titolare. Non perché questo significhi che io sia meglio di Andrea Sbraga (proprio quello a cui ha “scippato” il posto, ndr), ma penso di essermi comunque meritato sul campo la riconferma nelle partite successive, e con essa, finalmente, una certa continuità». […] È soddisfatto? «Sono contento del mio rendimento. Ci sono stati episodi negativi come a San Benedetto, in cui pure noi ci abbiamo messo del nostro, ma le prestazioni di tutto il reparto sono state soddisfacenti».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Se non è il giorno del giudizio, ci va molto vicino. Si deciderà infatti tra oggi e al massimo domani il destino di Leandro Vitiello: il centrocampista campano, svincolato e arrivato tre giorni fa in città in previsione di un tesseramento con il Padova, nelle prossime ore conoscerà il suo destino. […] Se diventerà un giocatore del Padova, sarà però anche per i problemi fisici di Filipe: la visita effettuata martedì sera ha rilevato nella fascite plantare che il brasiliano accusa ormai da inizio campionato un problema serio e che difficilmente potrà essere risolto in un periodo così denso di impegni. Filipe, insomma, dovrà imparare a convivere con il guaio, ed è proprio a causa di questa situazione sul filo del rasoio che la società potrebbe decidere di tesserare Vitiello e occupare così l’ultimo posto disponibile nella “lista”: se sarà così, il regista ex Benevento potrebbe esordire già martedì nel match di Coppa Italia contro il Bassano. Per De Risio, invece, le ultime indiscrezioni sembrano ottimistiche: sarà decisivo l’esito di una tac tridimensionale alla caviglia eseguita ieri sera, e la relativa diagnosi, per rivederlo presto in campo.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) E pensare che erano bastate un paio di partite sottotono, ancora alla ricerca della migliore condizione, per sparare senza motivo pure su di lui. Senza, evidentemente, conoscere la storia e il curriculum di Emerson Borges, 36 anni ormai compiuti, ma carattere da vendere e una leadership innata destinata a lasciare il segno e a fare la differenza anche a Padova. […] Ieri, ai microfoni di Calcio Padova Tv, è tornato a far risuonare il suo grido di battaglia: «Padova è una piazza che ha grande fame di calcio – ha detto – tocca a noi fare di tutto per riportare quell’entusiasmo che si è un po’ assopito dopo tanti anni di risultati non all’altezza di quello che rappresentano squadra e città. Con lo spirito giusto sapremo toglierci grandi soddisfazioni. Le possibilità di lasciare il segno ci sono, si vede che è una piazza che ha voglia e fame di grande calcio. Dobbiamo essere noi bravi a portare la gente dalla nostra parte». Ieri in serata è però arrivata una brutta notizia da Roma. La società è stata deferita per i «cori… di discriminazione razziale» che circa duecento tifosi avevano rivolto al giovane talento della Lazio, Diao Keita, nell’amichevole con la Lazio dello scorso 20 luglio, ad Auronzo di Cadore. Responsabilità diretta ed oggettiva, sostiene la procura federale, che ha deferito anche Massimo Candotti, dirigente delegato ai rapporti con la tifoseria, e il presidente, Giuseppe Bergamin, legale rappresentante della società.




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