Cittadella-Latina, Iori: “Brutto vizio il gol preso, ma dobbiamo farci i complimenti…”

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Il Citta fila come un treno. E il paragone arriva direttamente dal suo capitano, Manuel Iori. Che, dopo aver sbloccato il match con il Latina, siglando il quindicesimo gol in carriera in Serie B, tiene a ribadire che la squadra non ha mai deragliato. Nemmeno quando è rimasta a digiuno di punti per tre giornate di fila, e la pioggia di critiche cominciava a cadere dalle parti del “Tombolato”. «C’è chi ha detto che eravamo usciti dai binari e che ora siamo rientrati. Non è così», afferma il regista granata. «Anche se non abbiamo portato a casa punti, le prestazioni erano comunque state positive pure nelle precedenti gare. Quella con l’Ascoli, per più di metà l’abbiamo giocata in dieci contro undici, ma erano gli avversari a sembrare con un uomo in meno, e ci hanno segnato in contropiede. Prendiamo poi la partita di Perugia: abbiamo dominato l’incontro per larghi tratti, poi abbiamo preso quella rete su calcio piazzato, che ha cambiato un po’ le cose. Ma abbiamo sempre tenuto la stessa dimensione, la stessa compattezza, solo che a volte siamo stati puniti eccessivamente da qualche errore individuale». A voler cercare una pecca nella vittoria sul Latina, c’è stato proprio quel gol incassato al novantesimo, un gol che ha fatto vivere con una certa ansia i minuti di recupero. «Siamo contenti perché abbiamo messo in pratica quello che avevamo preparato. Il gol preso è un neo e un brutto vizio, ma la partita ha offerto indicazioni importanti e a mio parere assolutamente positive. Anzi, il risultato è bugiardo» rincara la dose capitan Iori «perché avremmo potuto chiudere il primo tempo con ben più di una rete di vantaggio, mentre il secondo l’abbiamo gestito bene anche grazie ai cambi, che ci hanno dato quel qualcosa in più che serviva. Il Latina veniva da un momento difficile, cercava il riscatto sotto tanti punti di vista, noi siamo stati bravi a non farlo reagire. Ogni tanto è giusto farsi i complimenti da soli, questa è una di quelle volte».

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(Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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