Bassano-Padova, l’analisi del “Corriere del Veneto”

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Non funziona, il piano pensato alla vigilia da Oscar Brevi. Il Bassano carica, sfonda e vince 2-1 staccando il Padova, che scivola a -6 e torna nel gruppone, fallendo il salto di qualità definitivo. E quando giocano i giallorossi di D’Angelo non ci si annoia mai: spazi aperti, corsa, ripartenze, colpi di classe e chi più ne ha più ne metta. Dopo aver messo in difficoltà il Venezia, la capolista fa bottino pieno con pieno merito e vola in testa al girone B di Lega Pro in splendida solitudine. Gioco e spettacolo e pure i risultati, meglio di così per D’Angelo è impossibile. Merito alla società, che ha saputo ancora una volta trovare l’allenatore giusto: bravo a raccogliere un’eredità pesantissima e inserire i nuovi in un meccanismo già rodato. La mossa di Brevi preparata alla vigilia (Boniotti a sinistra per Tentardini, un mancino naturale) non va, perché Falzerano sfonda ripetutamente e fa ammattire l’ex Pordenone in un ruolo non propriamente suo. Con il risultato che quando Tentardini (uno dei pochi giovani di prospettiva e di proprietà della squadra) entra, non può certo essere dell’umore migliore, considerata l’assenza di Favalli.

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(Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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