Padova-FeralpiSalò, l’analisi del “Corriere del Veneto”

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Una vittoria che vale oro. E poi ancora gol, cartellini rossi, rabbia e polemiche. Il solito sabato a tinte biancoscudate, verrebbe da dire, ma quel che resta da Padova-Feralpisalò è un risultato che pesa come un macigno. E che regala a Oscar Brevi, in polemica con la tribuna dopo il gol di Alfageme e il fischio finale, la quarta vittoria nelle ultime cinque partite. «Ma io stavo solo esultando — smentisce nel dopopartita l’allenatore — e ho ringraziato tutta la tribuna; se poi viene interpretato in maniera diversa mettetemi le manette e sto fermo…». Al di là della reazione, tutto sommato pure comprensibile considerato il clima che continua a circondare la sua panchina, è doveroso riconoscerne anche i meriti, visto che Brevi indovina il cambio decisivo (dentro Neto Pereira per Cappelletti), spostando gli equilibri di una partita che stava prendendo una brutta piega. E così il pomeriggio finisce nel modo più incredibile, con una rimonta del Padova che batte 2-1 la Feralpisalò, la scavalca in classifica e mette la freccia dopo aver rischiato di affondare nel modo più fragoroso possibile. E le male parole ai tifosi della Tribuna Ovest, che lo avevano beccato più volte nel corso della gara, alla fine sono solo un dettaglio in un pomeriggio all’Euganeo che potrebbe, forse, segnare una piccola svolta.

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(Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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