Cittadella, il ‘mago delle punizioni’ è Gorini: “Ma il merito più grande è di chi le calcia!”

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I piedi vellutati di Chiaretti e Schenetti, che hanno fruttato tre assist da calcio d’angolo. Quello di Benedetti (un gol e un assist). Quello di Iori, che ha firmato il momentaneo pareggio, riaprendo il match. I piedi e la capoccia di Litteri (doppietta) e Scaglia, autore della rete del sorpasso. C’è la firma di tutti loro nella straripante affermazione del Cittadella sul Verona. Ma, a guardar bene, in controluce si legge pure quella di Edoardo Gorini. Il “Goro”, come lo chiamano al campo, ex colonna della difesa del Cita, oggi secondo allenatore alle spalle di Venturato. È lo stratega dei calci piazzati granata che, nel derby, hanno prodotto tutti e cinque i gol realizzati. «La vittoria è stata una bella soddisfazione e un premio. Ma il merito più grande è di chi calcia: per segnare servono la concentrazione e la capacità di mandare il pallone dove è stato deciso, oltre alla bravura nella scelta dei tempi di inserimento». D’accordo, il lavoro svolto, però, si è visto tutto. Quanto tempo dedicate alla preparazione di punizioni e corner? «Prima c’è l’analisi video delle ultime partite degli avversari. Si cerca di capire dove sono andati in difficoltà in fase difensiva e come tirano a loro volta i calci da fermo in quella offensiva, in modo da valutare le possibili soluzioni da adottare per ridurre i pericoli. Non saprei quantificare il tempo dedicato allo studio, soprattutto da me e da Roberto Musso, ma… è tanto. In campo, invece, riserviamo ai piazzati una buona parte di uno degli ultimi allenamenti settimanali, a ridosso della partita. Alla gara di sabato a Carpi penseremo nella seduta di domani».

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(Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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