Padova-Pordenone, le voci dalla sala stampa. Brevi: “Facciamo mea culpa, il resto non lo valuto”

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Cristian Altinier (attaccante Padova): “C’è parecchio rimpianto perché stavamo completando una clamorosa rimonta che sarebbe stata meritata. Certo, abbiamo commesso degli errori ma anche loro ne hanno commessi, solo che sono stati più cinici… Il rigore nel finale? È incredibile, e ce n’era uno su di me anche nel primo tempo, ma non voglio parlare dell’arbitraggio. L’Ancona? I turni infrasettimanali non ci sono stati finora favorevoli, speriamo di invertire il trend!”

Giuseppe Bergamin (presidente Padova): “Cosa ho detto a Brevi? Che la partita purtroppo è andata così ma che il risultato poteva essere diverso. Abbiamo fatto troppi errori che si sono rivelati decisivi, però abbiamo visto una bella reazione da parte nostra. Il rigore nel finale? Poteva starci, ma dobbiamo accettarlo così come quando ce lo danno… Il Pordenone ha dimostrato di avere dei valori, e quindi va dato loro merito anche se ovviamente speravo in un risultato diverso! Dobbiamo recuperare questi tre punti, ma sono sicuro che lo faremo presto…”

Emerson (difensore Padova): “Bisogna dare merito a loro per essere stati bravi a concretizzare le occasioni avute, noi un po’ meno. Il rigore? Io avevo il braccio attaccato al corpo, non so con che criterio gli arbitri decidano cosa fischiare e cosa no. Va sottolineata la reazione che abbiamo avuto, anche se forse potevamo fare qualcosa di più prima… Ora però testa solo all’Ancona!”

Oscar Brevi, allenatore Padova: “Nel primo tempo non eravamo brillanti e aggressivi come in altre circostanze, ma abbiamo avuto comunque due palle gol clamorose. Non riuscivamo a gestire la palla, nel secondo tempo qualcosa è cambiato, loro sono una squadra forte, ma ci sono state troppe situazioni che mi hanno lasciato tanti dubbio. Forse le lamentele di qualche altro hanno creato qualcosa di diverso, onore al Pordenone che ci ha battuto in casa, ma bisogna accettarlo. Il rammarico è grande, noi potevamo sicuramente fare meglio, non ci sono giustificazioni. Il secondo tempo è stato particolare, nonostante lo svantaggio la squadra non ha mollato, ci poteva stare anche il pareggio. La squadra ha dato tutto, peccato per il risultato, bisogna accettarlo, senza cercare scuse o alibi. Chiaro che queste gare si decidono su episodi o dai particolari. A fine partita ho stretto la mano all’arbitro, cercando di portare via i giocatori, non volevo che esagerassero con le proteste. Abbiamo preso gol da palla inattiva, ci sono stati errori nostri, ci siamo complicati la vita sul pareggio. Si era visto dall’inizio che non eravamo cattivi e concentrati come in altre circostanze, loro hanno avuto un predominio territoriale, potevamo fare meglio. Adesso abbiamo un’altra gara mercoledì, la squadra è viva, reagisce, c’è rammarico per non aver fatto punti. Non spetta a me dire se l’arbitro abbia condizionato la partita, non mi va di analizzare, facciamo “mea culpa“, tutto il resto non lo valuto. Ci sono tante situazioni dubbiose, lascio agli altri giudicare. Alfageme? Mi ha chiesto il cambio per un problema al ginocchio. Peccato per il terreno di gioco che non era in condizioni ottimali”.




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