Live 24! Ancona-Padova 2-2, non si passa al Del Conero: non bastano Neto Pereira e Favalli

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Ore 20.20 – Lega Pro girone B, fischio finale: Pordenone-AlbinoLeffe 0-0, Santarcangelo-Sambenedettese 0-0.

Ore 19.50 – (Giornale di Vicenza) Quella striscia di tessuto che stringe il braccio e differenzia chi la indossa da tutti gli altri giocatori non è un pezzo di stoffa qualsiasi, ma il segno tangibile che chi lo porta è stato eletto come capo e che in campo sarà il capitano. Un onore, ma anche un grande onere. Stefano Giacomelli sa bene che la fascia che porta al braccio nei momenti difficili diventa ancor più “stretta” e che nel derby diventa un simbolo di profonda appartenenza.«È una grande responsabilità indossarla -racconta il capitano biancorosso- perchè sei la voce del gruppo. Quando i miei compagni, prima della partita con la Pro Vercelli, hanno deciso di darmela mi hanno investito di un grande onore, ma credo pure di meritarla perchè sono voluto restare a Vicenza con tutto me stesso. So anche che sabato dovrò dare qualcosa in più rispetto agli altri».L’ultimo derby al Menti col Verona risale al 2012-13, lei entrò negli ultimi 25′ di gara, poi persa per 3-2.Allora ero appena arrivato a Vicenza, oggi ne sono un giocatore bandiera, in questi anni la mia vita si è tinta di biancorosso e stavolta sarà il mio vero primo derby.Come si prepara una gara così particolare? “Con ancor più impegno. Che sia una settimana difficile si sa, la situazione in classifica è brutta, però noi siamo uniti e le parole di lunedì del presidente Pastorelli sono state importanti, abbiamo anche la fortuna di avere tifosi straordinari ai quali davvero di più di quanto fanno non si può chiedere. Una cosa è certa: sappiamo che ci aspetta la Partita”. Non c’è il pericolo che la sentiate troppo? “Starà a noi arrivare carichi, ma non troppo, magari ci sarà più agonismo e lo si è visto già lunedì al primo allenamento, però senza perdere la testa, perchè se poi si rimane in dieci rischi davvero di compromettere ogni cosa. Da capitano posso assicurare che chiunque scenderà in campo sputerà sangue. Al di là del derby questa gara potrebbe essere il crocevia del nostro campionato”. […]

Ore 19.20 – (Gazzettino) […] Sono quasi due mesi, dalla partita con il Frosinone, che Pascali è fuori per uno stiramento di terzo grado al retto femorale destro. «Sto ancora facendo palestra e terapie tutte le mattine, mentre dalla settimana scorsa ho iniziato un po’ alla volta ad allenarmi in gruppo, ma non ho ancora toccato il pallone. Sto soffrendo, la volontà è quella di dare una mano ai compagni. Non vedo l’ora di tornare a disposizione». Pascali è uno dei trascinatori della squadra. «Non ho mai fatto mancare il mio sostegno ai compagni, anche in trasferta quando mi è stato possibile, ma essere in campo è un’altra cosa». In questi due mesi il Cittadella ha avuto più di qualche battuta a vuoto, in particolare la difesa ha incassato qualche gol di troppo. «Ci manca la continuità, è uno degli obiettivi sui quali stiamo maggiormente puntando. Serve anche un pizzico di maturità nel saper leggere la partita perchè si sarebbe potuto raccogliere qualche punto in più che ora farebbe la differenza. Qualche pareggio che avremmo meritato adesso ci farebbe comodo sia per la classifica che per il morale. Comunque non eravamo dei fenomeni ad esempio con il Verona, nè dei brocchi con Carpi e Spal, che sono due buone squadre». Sulla prossima sfida, il difensore conclude: «Il Cesena è un’ottima formazione e con il cambio di allenatore lo sta dimostrando. Ci sono giocatori di qualità, fra cui gli ex Djuric e Di Roberto. Noi dovremo fare attenzione a non prendere gol, perchè davanti in un modo o nell’altro riusciamo sempre a segnare». […]

Ore 19.00 – (Mattino di Padova) Djuric e Di Roberto da una parte. Iori e Valzania dall’altra. Cesena-Cittadella, in cartellone sabato pomeriggio allo stadio Manuzzi, sarà anche una questione di ex. Sono due per parte, sì, ma è soprattutto per l’ultimo fra i giocatori citati che la sfida rivestirà un significato particolare. «Sono nato a Cesena e lì ho seguito tutta la trafila dalle giovanili sino alla prima squadra. Ci sono cresciuto, come calciatore e come persona, anche se ora il mio cartellino è dell’Atalanta», spiega Luca Valzania, «so già che le emozioni che vivrò, varcando i cancelli dello stadio, saranno fortissime. Credo che nei prossimi giorni sentirò un po’ tutti i miei ex compagni, in particolare i più giovani, che hanno seguito il mio stesso percorso. A Dalmonte, in particolare, sono rimasto molto legato». […] Cos’è mancato al Citta nelle ultime gare? «In questo periodo al primo errore veniamo puniti e questo poi influisce sulle nostre prestazioni. Il secondo gol, contro la Spal, è stato simile a quelli subiti a Carpi: capita, appunto, che forziamo l’azione, perdiamo palla dopo un cross e poi fatichiamo a riprendere posizione velocemente o ad aggredire l’avversario. È successo più volte e si è visto, inoltre, che manchiamo di astuzia. Però penso che il Cittadella abbia dimostrato di essere forte e saper giocare a calcio». L’umore in spogliatoio com’è? «Non può essere quello dei giorni migliori, ma non abbiamo perso la fiducia in noi stessi. E poi un periodo simile l’abbiamo già vissuto, ma siamo riusciti a rimetterci in carreggiata, riprendendo la nostra marcia. Occorre avere più continuità, fondamentale in un campionato così lungo. Lo sappiamo, ci stiamo lavorando. E vedrete che prima o poi la troveremo, ne sono convinto». Se dovesse togliere al Cesena un giocatore, quale sarebbe? «Ne cito un paio: Ciano e Djuric, due attaccanti che riescono a risolverti la partita dal nulla, sfruttando l’episodio». Ieri, intanto, Chiaretti, Kouamé e Pascali si sono allenati ancora a parte. Il giudice sportivo, come previsto, ha invece squalificato Bartolomei (e Koné del Cesena) per una giornata.

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Oggi la Celeste non ha alcuna intenzione di regalare nuove medaglie ai ramarri. Alle spalle ha 5 vittorie (ultima il 2-0 di domenica con il Lumezzane), i pareggi imposti a Sambenedettese e Bassano e una sola sconfitta a Reggio Emilia. Un cammino che le ha permesso di agganciare il decimo posto, ultimo utile per entrare nei playoff.
«È fantastico per noi (due volte ripescati, ndr) – afferma Massimiliano Alvini – essere un solo punto dietro la Feralpi e a due dal Parma. Una scalata compiuta con una squadra giovane. Domenica siamo scesi in campo con Anastasio e Nichetti del ’96, Minelli del ’97, Gonzi del ’94. Poi è entrato Moreo, anche lui del ’96». Adesso la sfida in casa della capolista. «Saremo senza Cortellini, Loviso e Scrosta e affronteremo un Pordenone d’altro pianeta. Sulla carta è gara proibitiva, come quella successiva con il Venezia. Quanto fatto negli ultimi tempi però mi conforta. Se giocheremo come contro il Lume, usando la testa, potremo fare bene».

Ore 18.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Hasta la victoria siempre. Sino al 7 maggio. Il campionato non è finito a Padova, dove pure i ramarri hanno conquistato un’importante e prestigiosa vittoria. Tedino non è il Che. Non ha le caratteristiche, né i toni del comandante. Non trascina i suoi uomini. Preferisce instillare giorno dopo giorno, minuto dopo minuto, gocce di convinzione e autostima. Al tempo stesso, invita i suoi discepoli a ricordare che ogni successo va conquistato di per sé e che quello precedente non ti fa partire in vantaggio. Il 4-3 dell’Euganeo non garantisce la vittoria sull’Albinoleffe, ospite oggi alle 18.30 al Bottecchia. «La Celeste – conferma Bruno – non è un’avversaria meno difficile del Padova. È squadra tosta, con una difesa esperta, un buon centrocampo ed esterni di gamba. Vanno a segno in tanti (Gonzi 4 volte, Anastasio, Cortellini, Mastroianni e Virdis 3 a testa) e per questo è ancora più pericolosa. Guai rilassarsi dopo l’impresa di Padova». Il giudice sportivo e qualche infortunio aiutano Tedino a far rifiatare alcuni degli undici protagonisti dell’entusiasmante filotto di 5 vittorie consecutive. Fermi De Agostini (squalificato), Suciu e Arma infortunati, dovrebbero giocare Tomei fra i pali; Semenzato, Ingegneri, Stefani e Marchi in difesa; Broh, Burrai e Misuraca in mezzo; Cattaneo, Pietribiasi e Berrettoni in attacco. […]

Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Gennaio e il mercato, per certi versi, sono ancora lontani. Ciononostante il Pordenone avrebbe già in canna il primo rinforzo. Secondo indiscrezioni, infatti, i neroverdi sembrano molto vicini a Davide Diaw, attaccante classe ’92 di Udine, attualmente in forza alla Virtus Entella in serie B, con cui sinora ha disputato una partita di campionato. La punta ex Tamai e Sanvitese non sta trovando spazio tra i liguri e, a quanto pare, avrebbe già un accordo di massima per lasciare la sua sistemazione e approdare al De Marchi a gennaio. Sarebbe un giocatore che, per caratteristiche, piace a Tedino soprattutto nel momento in cui la squadra deve avere forza per ripartire. Diaw, infatti, pur non essendo molto ordinato tatticamente, ha una fisicità incredibile e un passo decisamente lussuoso per la Lega Pro: in serie D e in Eccellenza era decisamente incontenibile, in particolar modo in campo aperto. Il Tamai con lui poteva aspettare e ripartire grazie a questo giocatore, autore di 13 reti nelle 26 gare disputate. Ora bisogna aspettare la riaperture delle liste, prevista appunto per gennaio: poi la trattativa dovrebbe andare in porto con la formula del prestito.

Ore 17.40 – (Messaggero Veneto) Per Bruno Tedino sono ore delicate quelle che lo separano dalla partita con l’Albinoleffe. A tenerlo concentrato non è tanto il fatto di dover provare a difendere la leadership in classifica, quanto la situazione relativa ai giocatori che può avere a disposizione o meno per la sfida odierna. «Non sappiamo ancora se avremo Arma e Suciu, usciti malconci dalla “battaglia” di Padova – attacca l’allenatore del Pordenone –: resteranno in dubbio sino a poche ore dall’inizio della partita. Valuteremo attentamente con lo staff, parleremo con i ragazzi e decideremo. Anche per la sostituzione di De Agostini, e con la perdurante assenza di Pellegrini, abbiamo provato diverse soluzioni. Sicuramente – continua il tecnico – scoccherà l’ora di qualche ragazzo sinora meno utilizzato, ma, come sempre detto, nel nostro gruppo sono tutti fondamentali. Per questo non sono affatto preoccupato e convinto di vedere, anche se con altri interpreti, il “solito” Pordenone. Che giochi bene, ma anche con tanto cuore e grinta». […]

Ore 17.20 – (Messaggero Veneto) È ancora fresca l’euforia per l’epico 4-3 di Padova, lo Zenit del Pordenone in questo campionato. Ma Tedino e la sua squadra sanno benissimo che, quell’esibizione, va cancellata. Adesso e per dimostrare nuovamente di essere una squadra top conta solo battere l’Albinoleffe: appuntamento stasera alle 18.30 al Bottecchia per l’ennesima prova di maturità che il torneo sottopone alla capolista. Stasera, considerato che la Reggiana giocherà con la FeralpiSalò mercoledì prossimo, i ramarri possono trovarsi da soli in testa e obbligare così i granata a non sbagliare: può essere questo uno dei tanti stimoli che Stefani e soci possono trovare dalla partita odierna, a cui il Pordenone arriva in grande forma (5 successi di fila) anche se manca qualche pezzo: Berrettoni, l’eroe dell’Euganeo, dovrebbe partire dalla panchina, mentre Arma è in dubbio sino all’ultimo. Tedino sa di avere una rosa in alcuni ruoli ampia, quindi non si lamenta. Però riflette sul fatto che, oggi, affronterà il match con l’Albinoleffe con qualche acciacco. Innanzitutto sulla fascia sinistra in difesa, dove non ci saranno né De Agostini (squalificato) né Pellegrini (ancora infortunato): il trainer sta pensando tante alternative. […] Davanti, altri problemi: Berrettoni dovrebbe partire dalla panchina, visto che ha rimediato una brutta botta domenica all’Euganeo. Al suo posto dovrebbe esserci Pietribiasi, che si completerà con Arma. Anche il marocchino dovrebbe essere recuperato in extremis, anche se tuttora è in dubbio.

Ore 17.00 Oscar Brevi (allenatore Padova): “Loro hanno spostato qualche equilibrio con l’ingresso di Bariti e Momentè. Noi siamo andati un po’ in difficoltà dal punto di vista fisico con Neto Pereira e Germinale, che non giocavano da tanto tempo novanta minuti. Abbiamo sfiorato il terzo gol con Dettori, avremmo meritato qualcosa in più ma bisogna riconoscere anche i meriti a un avversario che ha fatto buone cose. Il campo non ha avvantaggio né noi né loro, è normale che se non si riesce a controllare bene il pallone poi non si riescono a esprimere al meglio le proprie qualità. Ci sono società che mandano immagini di presunti errori arbitrali, sul secondo gol non eravamo messi benissimo per difendere, ma bisogna anche riconoscere la bravura di Momenté che ha fatto un gran gol. Rifarei le stesse scelte, Altinier aveva speso tantissimo domenica e Dettori era in grado di giocare, come poi si è visto e di essere importante. Filipe? Sapevo che non aveva i 90 minuti, ma secondo me ha fatto una buona gara”

Ore 16.50 Giacomo Bindi (portiere Padova): “Non cerchiamo scuse, ma anche oggi c’è qualcosa da recriminare. Non diamo la colpa all’arbitro, non è stato fischiato un fallo in occasione della mia uscita. Toccarmi sulle mani è sicuramente fallo. Non capisco l’atteggiamento dell’arbitro. L’arbitro ha avuto un atteggiamento quasi prevenuto, l’ho capito a fine primo tempo, all’inizio mi ha detto di togliermi la tuta. Io non ho protestato al momento non perché non pensassi di aver subito fallo, adesso fuori manifesto il mio pensiero. Spero che la classe arbitrale capisca che non vogliamo sempre andare allo scontro, un atteggiamento più propenso da parte loro può essere un bene per tutti. Cercheremo di migliorare, riprendere un gol così non è facile. L’Ancona non è l’ultima arrivata. Il risultato forse non è giustissimo. L’arbitro ha avuto un atteggiamento aggressivo, parlava di com’ero vestito e non di quello che era successo”

Ore 16.30 – Finale al Del Conero: Ancona-Padova finisce 2-2, non bastano le reti di Neto Pereira e di Favalli, nel finale gran gol di Momenté, al primo centro stagionale

Ore 13.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Un rientro importante (Falzerano), due assenze che peseranno come macigni (Bizzotto e Minesso). Da un lato, come fanno notare al quartier generale del Bassano, meglio che una concatenazione simile di squalifiche sia accaduta prima della partita odierna contro il Forlì, un avversario a dir poco abbordabile, piuttosto che in uno scontro diretto. Dall’altro è chiaro che questi contrattempi acuiscono le difficoltà di una squadra che ultimamente sta viaggiando su ritmi assai bassi. […] «Dobbiamo concentrarci sui nostri avversari ma soprattutto su noi stessi – evidenzia Luca D’Angelo nella conferenza stampa della vigilia – dobbiamo giocare in maniera convinta, con la giusta determinazione e forza mentale. Dobbiamo sapere che la classifica non conta, possiamo sempre incontrare delle difficoltà in ogni gara, il Forlì è bravo nel tenere palla e per questo dobbiamo giocare al massimo delle nostre possibilità: giocheremo per vincere come sempre». A proposito della fuga delle prime tre della classe D’Angelo fa spallucce, lasciando intendere che non ci saranno troppi problemi a recuperare il gap, almeno per il momento non preoccupante: «Non sono preoccupato – taglia corto – pensiamo solo a noi stessi, non guardiamo i risultati delle altre, mancano ancora troppe gare per fare delle considerazioni. Per quanto riguarda il Forlì e le scelte di formazione, io ragiono partita dopo partita e quindi il discorso del turnover può valere, ma fino a un certo punto. I ragazzi stanno bene, sono certo che sia chi partirà dall’inizio, sia chi entrerà successivamente darà ugualmente il suo contributo importante». […]

Ore 13.10 – (Giornale di Vicenza) Forse non serve nemmeno tratteggiare un mercoledì da leoni per mettere alle corde il Forli. Basterebbe ripristinare il Bassano old style, quello convinto e consapevole in onda sino a inizio novembre per alzare i calici. Diversamente si rischierebbe un mercoledì da… e la rima – facile facile – ve la lasciamo a voi. La squadra del secondo tempo al Tardini che ha messo il Parma in buca per tutta la ripresa e fatto perdere la testa a Lucarelli, impanicato dinanzi all’ennesimo assalto virtussino, il Forlì lo schienerebbe di sicuro. La formazione intermittente vista contro Salò probabilmente no. Problema: come può un gruppo che sinora, salvo in parte a Modena e un po’ a Teramo, non ha mai cannato una partita per davvero, smetterla di omaggiare tutti quanti di colossali pacchi regalo e cominciare ad avere un filo di amor proprio? Soluzione: “Continuando ad attaccare e ad aggredire la porta avversaria sempre – ribatte D’Angelo – è la strada migliore che conosco e quella più affidabile”. Niente lame rotanti e neanche guerre stellari, ma scaraventarla nel sacco tutte le volte che si presenta l’opportunità. Mica roba da ridere. Proprio oggi manca il Minesso, il capocannoniere della comitiva, appiedato dal giudice sportivo assieme a capitan Bizzotto, due colonne della spina dorsale virtussina. E dunque è necessario che a sfondare si industrino altri. Intanto rientra in pista l’estro di Falzerano e con Mr Fantasy dalla trequarti in su siamo tutti più rilassati. Poi là davanti ci sarà da armare i revolver dei tiratori scelti che a Parma si erano portati le pistole ad acqua e han solo fatto spruzzi innocui. […] Un bel giro di manovella per riaccendere il motore giallorosso. Pasini e Barison linea difensiva con ballottaggio Laurenti-Candido per recitare da vice Minesso. Chi pensa che il braccio di ferro coi romagnoli sia una formalità o finisca in abbuffata farà bene a restare al bar per la briscola o preferire le bocce con gli amici. Tutti gli altri sappiano che ci sarà da soffrire e forse eventualmente godere ma senza inorridire. Forse.

Ore 12.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Continueremo a fare tutto il necessario per salire subito in serie B». La stretta attualità è l’odierno infrasettimanale col Gubbio ore 14.30 al Penzo ma Joe Tacopina guarda oltre mentre il team di Pippo Inzaghi proverà a vincere il suo primo scontro diretto casalingo. «Dopo le X con Reggiana, Sambenedettese, Bassano e il ko con il Padova oggi sarebbero importanti 3 punti, per noi però sono tutti dei big match – sottolinea Tacopina -. Ho enorme fiducia, ho vissuto la trasferta di Fano da dentro, osservando uno per uno i nostri giocatori (Domizzi miglior giocatore della Lega Pro e Marsura da serie A sono solo due esempi, ndr) e ho visto una famiglia che lotta insieme. In campo e in ufficio pretendo il top, ma questa squadra penso sia difficile farla ancora più forte». L’attacco segna pochino «Siamo a -1 dalla vetta, il rimpianto è non aver mai avuto davvero due grandi come Fabiano e Geijo. Ora sono vicini al rientro, il primo al massimo con la Maceratese, l’altro spero già lunedì a Bergamo. Il ds Perinetti guarda sempre al mercato, se necessario parlerò con i miei partner e interverremo. Abbiamo già speso molto per avere 25 titolari, sarebbe stupido rivoluzionare. Con Geijo e Fabiano al 100% potrebbe non servire niente, ma valuteremo perché vogliamo vincere il campionato». […]

Ore 12.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Un’altra sfida al vertice. E questa volta al Penzo non si vuole sbagliare. Turno infrasettimanale di campionato oggi pomeriggio (calcio d’inizio alle ore 14.30) per il Venezia di mister Pippo Inzaghi che sfiderà il sorprendente Gubbio. La formazione umbra veleggia al sesto posto con 28 punti e la spensieratezza di chi sta vivendo un momento magico: con questo spirito i ragazzi di mister Magi scenderanno nella tana di un Venezia, che dopo il colpaccio a Fano, vuole tornare a vincere anche al Penzo.Inzaghi è alle prese con gli stessi problemi di tre giorni fa: Ferrari dovrà scontare l’ultimo turno di squalifica, mentre Garofalo resterà ai box per altri due. Dall’infermeria arrivano buone notizie, ma non confortanti per la gara odierna: le condizioni di Gejio e Fabiano sono in netto miglioramento, ma i due attaccanti non saranno a disposizione di Inzaghi per la gara odierna. Si va dunque, verso la conferma della squadra che ha espugnato Fano, anche se potrebbero esserci delle sorprese a centrocampo. «Non posso che essere soddisfatto di quanto ha fatto la squadra finora» commenta il presidente, Joe Tacopina, analizzando questa prima parte di stagione. «Siamo a un punto dalla Reggiana e dal Pordenone, e dobbiamo considerare che in pratica non siamo riusciti quasi mai a schierare la formazione migliore. Penso soprattutto al nostro attacco: in estate abbiamo puntato su una coppia come Gejio e Fabiano, che insieme finora non sono mai riusciti a giocare. Penso che siamo ormai vicini al loro rientro, e sarà interessante vederli assieme». […]

Ore 12.00 – (La Nuova Venezia) «A volte resto basito nel leggere i referti arbitrali e le conseguenti squalifiche o inibizioni. Lo dico senza alcun tono polemico, ma vorrei capire meglio il metro di valutazione». Giorgio Perinetti, responsabile dell’area tecnica del Venezia sarà anche oggi in tribuna, causa l’inibizione fino al 15 dicembre. Ma è rimasto sconcertato nel leggere l’ultimo comunicato del giudice sportivo di Lega Pro e il passaggio relativo a Federico Nofri, tecnico del Teramo, squalificato per quattro giornate «Non mi permetto di entrare nel merito della squalifica dell’allenatore del Teramo, perché non conosco i fatti e farei le stesse valutazioni se fosse capitato ad un altro tecnico. Mi limito solo a fare una constatazione dopo aver letto le motivazioni adottate dal giudice sportivo per infliggere quattro giornate di squalifica» prosegue Perinetti, «nel comunicato si parla di comportamento offensivo e minaccioso. Nel mio caso, relativo all’allontanamento di Bolzano in Coppa Italia, è stato scritto che ho tenuto solo un atteggiamento offensivo, ma non minaccioso, nei confronti della terna arbitrale e sono arrivate tre partite da saltare in aggiunta alle altre tre dopo Santarcangelo. Mi piacerebbe che ci fosse una linea chiara, che si potesse discutere su elementi sicuri e non su interpretazioni diverse da caso a caso». […]

Ore 11.40 – (La Nuova Venezia) Il Venezia si affida alla tradizione del turno infrasettimanale, finora fruttuoso sia in campionato (2-1 a Parma) che in Coppa Italia (4-0 a Bolzano, 5-3 con la Reggiana). Arriva il Gubbio, squadra da trasferta, insidiosa e abile nelle ripartenze, pronta a punire le disattenzioni degli avversari. Il Venezia deve riprendere a correre anche al Penzo, dove finora ha lasciato 9 punti in otto partite ai dirimpettai di turno. Gubbio che non pareggia quasi mai (1), ma che vince spesso (6 su 8) lontano dall’Umbria e punta al blitz in laguna, prima calata della storia, per riaffacciarsi in zona promozione. Scelte. Inzaghi sempre alle prese con le defezioni (Vicario, Garofalo, Fabiano, Ferrari, Geijo) per squalifiche o convalescenze in corsa. A centrocampo ritorna Pederzoli in cabina di regia, al quale Inzaghi ha concesso un turno di riposo a Fano, in attacco ballottaggio Marsura-Edera con poche possibilità per il tecnico di giostrare le sue pedine offensive. Pellicanò sembra ancora preferito a Galli per sostituire lo squalificato Garofalo, anche se l’esterno ha ormai smaltito il fastidio che l’aveva costretto a saltare Fealpisalò e Padova. […] Così in campo ore 14.30. Venezia (4-3-3): 1 Facchin; 21 Baldanzeddu, 6 Domizzi, 13 Modolo, 14 Pellicanò; 24 Fabris, 4 Pederzoli, 7 Bentivoglio; 11 Tortori, 18 Moreo, 17 Marsura. A disposizione: 12 Sambo, 29 Camerlengo, 2 Luciani, 3 Galli, 5 Malomo, 8 Soligo, 25 Cernuto, 15 Stulac, 16 Strechie, 21 Acquadro, 20 Edera. Allenatore: Filippo Inzaghi. Gubbio (4-3-1-2): 22 Narciso; 6 Marini, 24 Burzigotti, 5 Rinaldi, 11 Zanchi; 8 Romano, 4 Croce, 14 Conti; 28 Casiraghi; 19 Candellone, 7 Ferretti. A disposizione: 1 Volpe, 12 Monti, 2 Pollace, 3 Petti, 13 Marghi, 23 Kalombo, 15 Bergamini, 20 Costantino, 9 Musto, 10 Ferri Marini, 29 Tavernelli). Allenatore: Giuseppe Magi. Arbitro: Perotti di Legnano.

Ore 11.10 – (Mattino di Padova) L’Abano farà il “ponte” dell’8 dicembre. I neroverdi, infatti, anticipano ad oggi il turno infrasettimanale con il Belluno (calcio d’inizio alle 14.30), formazione che ha finora tradito le attese con un bottino di appena tre vittorie e cinque pareggi. Gli uomini di Luca Tiozzo non hanno di questi problemi e, fra le mura amiche, proveranno ad allungare la striscia positiva (arbitro Simone Piazzini di Prato) per rosicchiare qualche punticino alla Triestina, terza in classifica a +6 dagli aponensi. «Stiamo bene fisicamente e non abbiamo defezioni», conferma il tecnico, «Sinceramente, non so proprio che partita aspettarmi contro un’avversaria come il Belluno, ma sono certo che i miei ragazzi daranno il massimo come sempre e faranno bene». […] Ecco la probabile formazione dell’ Abano (4-2-3-1): Cottignoli; Favero, Boscolo Berto, Meneghello, Busetto; Pagan, Serena; Nobile, Fracaro, Bison; Ferrante. Allenatore Tiozzo. Domani pomeriggio le altre partite del girone: il Campodarsego ospiterà la Calvi Noale allo stadio “Gabbiano”, mentre Este e Vigontina affronteranno rispettivamente le trasferte di Legnago e Feltre.

Ore 10.40 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Bindi; Sbraga, Emerson, Cappelletti; Madonna, Mandorlini, Filipe, Dettori, Favalli; Altinier, Neto Pereira.

Ore 10.30 – (Gazzettino) Riscattare una sconfitta che brucia ancora e riprendere a passo spedito il proprio cammino. È questa la missione che attende oggi il Padova nell’appuntamento infrasettimanale in trasferta con l’Ancona, avversario che paga dodici lunghezze di distacco in classifica dai biancoscudati, anche se negli ultimi due turni è stato capace di battere a domicilio il Parma e di pareggiare sul campo del Feralpi Salò. Dorici a parte, è da Altinier e compagni che ci si attende una risposta immediata per dimostrare che la battuta d’arresto di tre giorni fa con il Pordenone è stato solo un incidente di percorso. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il pensiero di Oscar Brevi: «Dobbiamo metabolizzare il colpo e metterlo alle spalle. Mi aspetto una reazione rabbiosa nell’atteggiamento e nella cattiveria agonistica perché abbiamo perso la prima partita all’Euganeo e ci sono state anche tante situazioni che abbiamo già commentato (chiaro il riferimento alle sciagurate decisioni arbitrali, ndr). Il problema di domenica sono state le energie nervose, nel senso che non è semplice riproporsi sempre nella stessa situazione a livello mentale, e questa cosa l’abbiamo pagata sul campo, peccando di attenzione e aggressività in alcune circostanze. Anche rivedendo la partita non è facile mandare giù la sconfitta, però dobbiamo concentrarci al cento per cento su questa sfida sapendo di affrontare una compagine organizzata che sta facendo bene, per cui bisogna essere attenti». […] La staffetta è scontata in attacco, nel senso che al fianco di Altinier ci sarà il ritorno dal primo minuto di Neto Pereira al posto di Alfageme. L’argentino, infatti, non è stato convocato al pari di De Risio a causa di una contrattura al bicipite femorale, tanto che entrambi ieri in occasione della rifinitura alla Guizza erano a bordo campo in borghese. Conta di recuperarli per la sfida di domenica con il Sudtirol? «Sinceramente non lo so. Intanto i medici mi hanno detto che non sono disponibili per questa partita, nei prossimi giorni vedremo come evolverà la situazione». Ancora niente da fare per Fantacci (problema alla spalla). Chi ha invece buone possibilità di ritrovare il posto da titolare è Filipe. «Sta meglio, c’è la possibilità che giochi», taglia corto Brevi. Occhio poi nel pacchetto arretrato dove potrebbe essere concesso un turno di riposo a uno tra Cappelletti e Russo, con spazio a Sbraga.

Ore 10.20 – (Gazzettino) Ammenda di cinquemila euro alla società e chiusura della tribuna Fattori in occasione della gara casalinga di domenica prossima con il Sudtirol, inibizioni di venti giorni al presidente Giuseppe Bergamin e di quaranta giorni al dirigente delegato ai rapporti con la tifoseria Massimo Candotti. È questo il provvedimento della sezione disciplinare del Tribunale federale nazionale a carico del Padova per i cori di discriminazione razziale dei tifosi all’indirizzo dell’attaccante Keita nell’amichevole andata in scena il 20 luglio ad Auronzo di Cadore. […] «Abbiamo cercato di ridurre il più possibile le sanzioni – afferma il patron biancoscudato – e mi sembra che il provvedimento sia accettabile. Ci sta l’ammenda di cinquemila euro, ed è una decisione corretta chiudere la tribuna Fattori per una gara, visto che i protagonisti sono stati i tifosi. Servirà magari da lezione perché simili episodi non si verifichino più».

Ore 10.00 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, Mandorlini, Filipe, Dettori, Favalli; Neto Pereira, Altinier.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) A tre giorni dalla prima sconfitta casalinga, il calendario offre l’immediata possibilità di cancellare il passato. Alle 14.30, nel secondo turno infrasettimanale della stagione, il Padova sbarca ad Ancona: allo stadio “Del Conero”, dopo il mese di novembre che ha visto salire la squadra sino ad un passo dalla vetta della classifica, il tecnico Brevi ha la possibilità di cancellare sin da subito il 4-3 patito domenica dal Pordenone, “scappato” a cinque lunghezze di distanza. Il tecnico biancoscudato, privo degli acciaccati Alfageme, De Risio e Fantacci, medita un moderato turnover: in attacco certa la coppia composta da Altinier e Neto Pereira, con il brasiliano che torna titolare in campionato dopo oltre due mesi. In difesa Sbraga scalpita per una maglia da titolare (potrebbe essere uno tra Russo e Cappelletti a cedergliela), mentre in mezzo al campo Filipe potrebbe far rifiatare Mazzocco o Mandorlini. «Abbiamo una partita importante, e dobbiamo sfruttarla per metterci alle spalle la sconfitta di domenica con il Pordenone», le parole del tecnico Brevi, «incontriamo un’Ancona in salute, e mi aspetto una reazione importante a livello di intensità e di aggressività, qualità che ci sono mancate domenica soprattutto in alcune circostanze in cui siamo stati poco attenti». […] Sarà costretto a un po’ di turnover? «Sì, innanzitutto per le assenze di Alfageme De Risio e Fantacci che non sono a disposizione, e che non so se riuscirò a recuperare nemmeno per domenica. Abbiamo qualche giocatore che sta meglio rispetto ad un po’ di tempo fa, quindi penso che qualche cambio, oltre a quelli obbligati, sia giusto farlo: i ragazzi stanno lavorando bene, è giusto che alcuni di loro abbiano l’opportunità di dimostrare di essere giocatori importanti». […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) La reazione sui social dei tifosi padovani è quasi unanime: sentenza ingiusta, tardiva e spropositata. Sono in pochi a sostenere che i cori indirizzati a Keita fossero di stampo razzista: per molti, leggendo i commenti dopo la sentenza, si trattava di insulti nati dalle provocazioni dello stesso giocatore. La società, dal canto suo, si è limitata a diramare un comunicato ufficiale sulla vicenda: «Una sanzione attesa e inevitabile», il commento del club, «Il presidente Bergamin aveva stigmatizzato il comportamento di alcuni dei tifosi padovani già al termine dell’amichevole con la Lazio (“Bisogna fare qualcosa e spazzare l’omertà”, aveva detto il patron, ndr). Il provvedimento rappresenta un precedente, nel caso si ripetessero comportamenti simili: l’auspicio è quindi che prosegua il dialogo con la tifoseria per evitare che si ripetano». […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Padova-Südtirol si giocherà con la tribuna Fattori vuota e chiusa al pubblico. Il Tribunale Federale Nazionale della Federcalcio ha scritto definitivamente la parola “fine” sulla vicenda dei cori razzisti piovuti da alcuni tifosi biancoscudati all’indirizzo del giocatore della Lazio, Keita Balde, in occasione dell’amichevole tra le due formazioni disputatasi ad Auronzo di Cadore. Domenica pomeriggio, in occasione del match contro gli altoatesini, il settore più “caldo” del tifo organizzato padovano rimarrà chiuso. Ma a carico del club di viale Rocco sono arrivate anche inibizioni e ammenda. […] Quaranta giorni di inibizione all’addetto stampa Massimo Candotti, venti al presidente Giuseppe Bergamin, e cinquemila euro di multa alla società, oltre all’obbligo di disputare la prossima gara senza il sostegno della tribuna Fattori: sono queste le decisioni adottate dalla sezione Disciplinare del Tribunale della Figc nel corso dell’udienza di ieri mattina, con uno “sconto” non indifferente visto che la società rischiava inibizioni per 60 e 30 giorni, più la chiusura del settore dello stadio per due turni e 7.500 euro di multa. Si tratta di provvedimenti definitivi: avendo il Padova proceduto al patteggiamento della pena, ovvero una sorta di “ammissione di colpa” che, come previsto dai codici di giustizia, prevede una riduzione delle conseguenze disciplinari, ha automaticamente rinunciato alla possibilità di fare ricorso. […]

Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Bindi; Sbraga, Emerson, Russo; Madonna, Mandorlini, Filipe, Dettori, Favalli; Neto Pereira, Germinale.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Operazione riscatto, parte uno. Oggi si gioca subito ad Ancona, la trasferta è di quelle in cui teoricamente potrebbe scattare la rabbia per la voglia di rivincita dopo il contestato ko interno col Pordenone. È un Padova, come ricorda Oscar Brevi alla vigilia, «che dovrà avere una reazione rabbiosa da squadra vera», precisando poi di voler vedere «sotto questo aspetto la determinazione giusta, non proteste con l’arbitro o litigi con l’avversario. Altrimenti incorreremmo nell’errore opposto e questo non andrebbe bene». Concetto chiaro e conciso, non c’è che dire. Brevi si aspetta un colpo di coda e, allo stesso tempo, una reazione di pancia, di quelle che lo hanno reso celebre come giocatore. Roccioso, spigoloso, determinato, raramente sopra le righe. Si gioca alle 14.30 al Del Conero e il Padova vuole riprendere immediatamente la marcia interrotta domenica. La visione del match col Pordenone ha ulteriormente fatto innervosire Brevi che, come del resto i giocatori, si è lamentato di un arbitraggio palesemente avverso. […] Oggi ci saranno alcuni cambi in formazione. Sbraga avrà una chance dal primo minuto, gli farà posto uno fra Russo e Cappelletti, mentre a centrocampo tornerà Filipe. L’escluso potrebbe essere Mazzocco, ma il brasiliano dovrà finalmente dimostrare di valere l’investimento fatto in estate dalla società. […] Ma anche Germinale pare avere possibilità concrete di essere schierato dal primo minuto. In questo caso a fargli posto sarebbe Altinier.

Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) La chiusura della curva a Padova per razzismo è un inedito assoluto. Nel corso degli anni ci sono state multe, in un caso il provvedimento di chiusura per lo scoppio di alcuni petardi fu revocato alla vigilia della partita con l’AltoVicentino, ma mai si era arrivati a una sanzione così drastica come quella di ieri. Domenica prossima, in occasione di Padova-SudTirol, valida per la diciottesima giornata del campionato di Lega Pro, la Tribuna Fattori (settore dello stadio Euganeo riservato all’ala più calda della tifoseria biancoscudata) rimarrà chiusa. Questo ha deciso il Tribunale Federale Nazionale-Sezione Disciplinare, presieduto da Roberto Proietti, dopo gli ululati razzisti piovuti dal settore riservato ai tifosi padovani in occasione dell’amichevole Lazio-Padova disputata il 20 luglio ad Auronzo di Cadore e terminata col punteggio di 2-1. Al provvedimento vanno aggiunti 5mila euro di multa e 20 giorni di inibizione per il presidente Giuseppe Bergamin. […]




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