Live 24! Padova-SudTirol, la vigilia: sarà 3-5-2 con pochi dubbi e la certezza della nebbia…

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Ore 20.00 – (Il Piccolo) Molto incoraggiante l’avvio di gara della Triestina al San Vigilio di Montebelluna. Pronti via e fin dalle prime sortite offensive si è vista la grande volontà dell’attaccante brasiliano Dos Santos, schierato prima punta nel 4-2-3-1 disegnato da Andreucci per affrontare l’insidiosa trasferta trevigiana. Mateus Ribeiro, è entrato nei due episodi chiave dell’incontro, con il rigore propiziato grazie ad un controllo palla mancino in area di rigore e avendo provocato l’espulsione di Fabbian ad inizio ripresa (dopo un primo tempo di grande affanno per il numero 2 veneto). Con la consueta umiltà Dos Santos torna sui tre punti conquistati e sulla sua prestazione personale. «Contava vincere, abbiamo affrontato la partita di Montebelluna con lo spirito giusto e raggiunto l’obiettivo. Io ho fatto semplicemente il mio dovere. Cerco sempre di dare il massimo per i miei compagni di squadra e i tifosi che ci seguono ovunque». Come era l’umore del pre-gara, a soli 4 giorni dalla sfida persa contro il Mestre? «C’era chiaramente rammarico dopo la sconfitta subìta con il Mestre, anche perché a mio avviso non meritavamo di perderla per quanto avevamo messo in campo». Si è trovato a suo agio nel ruolo di unica punta del 4-2-3-1? «E’ un modulo che avevamo già provato diverse volte in allenamento, lo abbiamo semplicemente messo in pratica durante una partita. E lo abbiamo fatto bene». L’intesa con i compagni? «Mi sono trovato molto bene con loro». Questi tre punti vi rivitalizzano in vista della partita di domani contro il Campodarsego? «Per noi tutte le partite vanno affrontate con concentrazione, pensiamo poco al fattore campo o al nome dell’avversaria, l’importante è metterci sempre la stessa grinta». E il pareggio del Mestre dà ulteriore stimolo… «Dobbiamo pensare solo a noi, come il Mestre e il Campodarsego pensano alle loro partite. Noi entriamo sempre in campo per vincere, i conti li faremo alla fine».

Ore 19.30 – (Il Piccolo) La Triestina ha dietro l’angolo l’occasione per ridare un colpo alla piazza dopo la schiaffo subito dal Mestre (e prima ad Abano). Il palcoscenico è lo stesso di solo una settimana fa. L’epilogo si spera possa essere diverso. La sfida con il Campodarsego (che ha due punti in più in classifica) è una sfida tra sfide: il ritorno di Masitto al Rocco e la prima di Andreucci contro la squadra che bene ha condotto l’anno scorso. Ma è una sfida anche per il pubblico per capire quanti dei quasi seimila del big-match con il Mestre vorranno investire su questa occasione. Ma soprattutto è stata la vittoria di Montebelluna (e il concomitante pareggio casalingo del Mestre che ospiterà l’Abano) a mettere un po’ di pepe alla contesa. Un successo maturato in una partita giocata non bene dagli alabardati ma condizionata non poco dal turnover proposto da Andreucci. Il rischio di non vincere, dopo le prime due sconfitte stagionali, è stato concreto ma l’Unione ha avuto il merito di centrare l’obiettivo. L’inserimento di tutti gli uomini migliori (da Corteggiano a Baijc e soprattutto a França) dovrebbe consentire alla squadra di avere un altro passo. A Montebelluna per la prima volta Andreucci ha applicato il 4-2-3-1 già sperimentato nel corso degli allenamenti. Un assetto che, al di là dei protagonisti rimasti in panchina, ha dato una maggiore consistenza al centrocampo ma ha creato meno palle-gol di quante solitamente riesce a confezionare l’Unione. […]

Ore 18.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Per la trasferta di Salò, Bruno Tedino potrà avere nuovamente a disposizione De Agostini e Suciu, che avevano dovuto saltare la sfida con l’Albinoleffe. Il primo per squalifica, il secondo per una botta a una coscia. Di sicuro invece non sarà ancora utilizzabile Pellegrini. In dubbio anche la presenza di Arma. «Al momento – ammette il tecnico – non lo utilizzerei. Rachid però è uno che non molla e sono certo che farà di tutto per giocare. Non dipende totalmente da lui, però. Non voglio metterlo in campo per accontentarlo e poi magari correre il rischio di dover rinunciare a lui per le gare successive». L’utilizzo di Arma verrà deciso quindi solo all’ultimo momento. […]

Ore 18.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) La FeralpiSalò che affronterà domani il Pordenone avrà alle spalle 7 giorni di riposo. La gara in trasferta dei leoni del Garda a Reggio Emilia è stata rinviata a mercoledì 14 per l’indisponibilità del Mapei Stadium riservato al Sassuolo, impegnato ieri in Europa League. I ramarri invece, reduci dall’infrasettimanale con l’Albinoleffe, hanno usufruito di una pausa ridotta di appena 3 giorni. Non solo: il Parma che aveva anticipato a sabato 3 il match con il Bassano (1-1) posticiperà quello di Bolzano con il Sudtirol a lunedì, dando a Roberto D’Aversa (neotecnico crociato) un buon lasso di tempo per sistemare le cose in casa dei ducali. Sono solo un caso, trattamenti così diversi? […] «Prima di tutto – esordisce Tedino – bisogna sottolineare che la Feralpi non c’entra nulla. Anzi, i verdeazzurri saranno penalizzati nei due turni successivi, visto che giocheranno 3 partite in 8 giorni. Non penso poi Bruno non crede, o non vuole credere che ci siano manovre preordinate per favorire questa o quella squadra. Sono certo che alla fine vinceranno comunque i migliori. È indubbio però che avere più tempo per recuperare dalla fatica e preparare il match successivo sia un vantaggio». Tedino punta però con più decisione il dito contro un’altra incongruenza, a suo avviso, del sistema. «Non capisco afferma come si possano inserire turni infrasettimanali, anticipi e posticipi da giocare di sera durante il tardo autunno e l’inverno. È pericoloso e penalizzante. Mercoledì (inizio del match con l’Albinoleffe alle 18.30, ndr) noi abbiamo giocato su un fondo letteralmente ghiacciato, mentre altri (leggi Venezia alle 14.30 con il Gubbio: 1-0, ndr) lo hanno fatto nel primo pomeriggio. Non faccio mai dietrologie. Come non parlo mai degli arbitri. Dico semplicemente che anche questo è un campionato professionistico e ci vorrebbero maggiore attenzione e organizzazione nel gestirlo». […]

Ore 17.40 – (Messaggero Veneto) Sospiro di sollievo. Il Pordenone a Salò potrà contare su Rachid Arma. Il rischio di dover rinunciare al bomber anche nella difficile trasferta lombarda, dopo l’assenza nel match senza reti con l’Albinoleffe, sembra svanito. Arma, infatti, ieri è tornato ad allenarsi in gruppo. L’infortunio subito all’Euganeo è alle spalle. E domani Tedino riavrà a disposizione pure De Agostini, che ha scontato il turno di squalifica, e Suciu, guarito dal problema che l’aveva costretto ai box mercoledì scorso. In altre parole, si dovrebbe rivedere la squadra “tipo” che aveva centrato lo splendido filotto di vittorie da Lumezzane a Padova. Nel frattempo il club cittadino ha definito la sede del ritiro invernale: Caorle. La squadra neroverde alloggerà e si allenerà nell’accogliente località balneare da domenica 8 a giovedì 12 gennaio. Quartier generale sarà l’International Beach hotel, mentre gli allenamenti si svolgeranno allo stadio comunale Chiggiato e in parte in spiaggia. […]

Ore 17.10 – (Messaggero Veneto) Se è vero che la prima volta non si scorda mai, per Federico Gerardi sarà una gara speciale. Sinora non ha mai affrontato la squadra della città in cui è nato: Pordenone. Lo farà domani con la maglia della Feralpisalò, di cui da quest’estate rappresenta il principale terminale offensivo. Già 6 reti in 15 gare. Gerardi alla soglia dei 30 anni è ripartito dalla Lega Pro dopo 240 presenze in serie B e sta facendo la differenza. «Avrei potuto fare ancora meglio – esordisce l’attaccante -, mi sono “mangiato” qualche gol, ma nel complesso sono contento. Qui a Salò ho trovato un ambiente ideale per rilanciarmi dopo la deludente esperienza di Como». Ora il match con il Pordenone, città in cui torna non appena ha qualche giorno libero (a Porcia abitano i suoi genitori), e formazione mai affrontata prima in un match ufficiale: «Quando militavo nella Primavera dell’Udinese è capitato di giocarci contro in amichevole, ma non è la stessa cosa. Sono curioso anch’io di vedere che effetto mi farà. Mi attendo emozioni particolari». Ma in caso segnasse non avrebbe remore ad esultare: «Non avrei motivo per non farlo». E sogna un successo che consacrerebbe la Feralpi nel novero delle pretendenti ai playoff. «Questo – fa sapere Gerardi – è il nostro obiettivo. Ma è ancora presto per guardare la classifica. Lo faremo a marzo. È un campionato talmente equilibrato che può ancora succedere di tutto. Saranno fondamentali gli scontri diretti». […]

Ore 16.40 – (Giornale di Vicenza) O vince o le prende. Non ha mezze misure il Gubbio, oppositore domani del Bassano col quale condivide lo stesso pianerottolo di classifica a quota 28 punti. Matricola d’assalto ma con un passato recente robusto in B, gli eugubini sono speciali: 9 vittorie, 7 sconfitte e un solo pareggio sinora. Hanno grande facilità di successi esterni e per atteggiamento e assetto sono più vulnerabili a domicilio dove l’ultima a passare è stata la stessa Reggiana mercoledì. Non senza però soffrire le pene dell’inferno (2-3 palpitante per i granata). Mentre ancora macera e non evapora la delusione per la gi-gan-te-sca occasione (scandita per quanto è stata grossa) sciupata col Forlì, adesso il Bassano necessita di mettersi rapidamente in carreggiata. Non sarà semplice, poiché i rossoblù di casa mirano all’immediato riscatto e a guadagnare loro le posizioni che il Soccer Team si è pappato 3 giorni fa. Tra l’altro, per quanto neoporomossa, il cast dei perugini è pieno zeppo di interpreti di livello. A cominciare dal portiere Narciso, 36 anni, diverse stagioni in B con Modena e Grosseto, proseguendo per l’ex Ancona, Casiraghi, centrocampista offensivo col viziaccio del gol e continuando soprattutto col tandem d’attacco Cannellone e Ferretti. […]

Ore 16.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) In serie C1 con l’allora Leffe aveva segnato i suoi primi gol da professionista mentre a Bergamo era esploso, capocannoniere in A con l’Atalanta conquistandosi la Juventus. Filippo Inzaghi non nasconde le emozioni personali rispolverate dalla trasferta del suo Venezia nella tana dell’AlbinoLeffe dopodomani ore 18.30 anche se per lui, come sempre, ogni occasione è buona per alzare l’asticella delle ambizioni. «Ci siamo ripresi il primo posto solitario (in attesa che la Reggiana recuperi con la Maceratese, ndr) e adesso è il momento di andare l’esortazione ai suoi approfittando del fatto che le nostre avversarie si toglieranno punti a vicenda negli scontri diretti. Ecco perché per noi la gara della svolta può essere quella con l’AlbinoLeffe». Il Venezia con due vittorie ha dimenticato il ko nel derby col Padova. «Rispondere con 6 punti è già di per sé positivo, ma per me lo è ancora di più visto che contro il Gubbio ho cambiato sei titolari rispetto a Fano, sempre con grandi risposte da tutti, anche da chi è entrato in corsa cambiando la partita. Aggiungiamoci che mentre noi abbiamo vinto alcuni dei nostri avversari hanno perso terreno, per questo dobbiamo cercare l’allungo». […] Per Inzaghi parecchie buone notizie, Geijo sarà convocato e, sempre in attacco, dopo i due turni di stop torna Ferrari (Fabiano lavora ancora a parte e Garofalo sconterà la terza giornata di squalifica). «Questo è il momento di Ferrari, sarei felice se segnasse il gol vittoria. Siamo primi segnando poco? L’aspetto più importante è continuare ad avere la miglior difesa e i miei attaccanti non li cambierei con nessuno. Non mi preoccupo perché creiamo tanto e anche Geijo senza infortuni sarebbe a 7-8 gol».

Ore 15.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Un weekend di allenamenti per il Venezia, che scenderà in campo lunedì pomeriggio in occasione del posticipo con l’Albinoleffe. I ragazzi di mister Pippo Inzaghi potranno così giocare conoscendo già tutti i risultati della diciottesima giornata, dove non mancano altri scontri diretti al vertice. La prima inseguitrice degli arancioneroverdi, il Pordenone, sarà di scena a Salò, campo tutt’altro che semplice e appena espugnato dai veneziani. Sarà interessante anche la sfida fra Gubbio e Bassano, tutta in chiave playoff. «È vero, da qui in avanti le nostre avversarie avranno tanti scontri diretti — spiega Stefano Moreo, attaccante del Venezia — e per noi è un’importante possibilità di allungare in classifica. Ma a Bergamo ci attende una gara comunque tutt’altro che facile». è…] Con il passare delle giornate, però, inizia a delinearsi in maniera sempre più chiara la forma di questo girone, con Venezia, Pordenone e Reggiana, destinate a giocarsi quel primo posto che vale la promozione diretta in serie B. «Penso soprattutto alla Reggiana — continua Moreo — e lo si sapeva fin dall’inizio. Il loro obiettivo fin dall’estate era quello di provare a vincere il campionato. In realtà non sono partiti benissimo ma si sono ripresi molto bene, anche grazie a una rosa con giocatori di indubbia qualità».

Ore 15.30 – (La Nuova Venezia) Trasferta amarcord per Pippo Inzaghi: Albinoleffe e Bergamo rappresentano un binomio fondamentale nella sua carriera di calciatore. Da lì è partita la scalata ai vertici nazionali e il tecnico del Venezia non dimentica il suo passato. «Il Leffe, non ancora diventato Albinoleffe, è stata la mia prima società fuori dalla casa madre Piacenza» ricorda Inzaghi, «giocava in C/1 e grazie alle prestazioni di quella stagione salii l’anno successivo in serie B a Verona». Stagione 1992-93, il diciannovenne Inzaghi si presenta con 13 reti, quattro anni dopo arriva all’Atalanta. «E ho vinto la classifica dei cannonieri in serie A. Ricordi che non si possono cancellare». Dalla breve digressione sul passato alla trasferta di lunedì sera a Bergamo. «Le ultime due vittorie sono state importanti, dobbiamo approfittare degli scontri diretti che ci sono, anche se non sarà facile piegare l’Albinoleffe. La classifica comincia a sgranarsi,ma l’equilibrio rimane sovrano. La sfida di lunedì è la più importante di questa prima parte della stagione, l’Albinoleffe è reduce dall’ottima prestazione di Pordenone, ci renderà la vita difficile, ma noi abbiamo l’occasione di imprimere un’altra accelerata alla nostra corsa. L’Albinoleffe sta disputando un gran campionato, ci troveremo di fronte quel 5-3-2 che ci ha creato qualche problema in questo girone d’andata, ma il Venezia ha gli uomini e le qualità per superare anche questo ostacolo». […]

Ore 15.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per la rifinitura, una fitta nebbia circonda il centro sportivo “Memo Geremia”.

Ore 14.30 – Qui Guizza: sessione video per i Biancoscudati.

Ore 14.00 – Queste le dichiarazioni rilasciate da mister Oscar Brevi alla vigilia della sfida tra Padova e SudTirol: “Domenica è una partita importante perché arriviamo da un pareggio che è come una sconfitta, perché è una partita che avevamo dominato e che dovevamo portare a casa. Nel primo tempo loro non hanno mai tirato in porta e hanno segnato su una svista arbitrale, poi abbiamo recuperato e siamo andati anche in vantaggio avendo due/tre situazioni importanti per chiudere la gara ma poi in una situazione in cui eravamo posizionati male hanno trovato il pareggio. Ultimamente ad ogni mezzo errore e quando c’è la flessione di qualche giocatore veniamo puniti… Il SudTirol? È una squadra organizzata e brava a difendersi per poi ripartire che non ha raccolto finora quanto sperato e meritato, sarà una gara ostica ma dobbiamo sfruttare il fattore campo. Turnover? Per forza di cose qualcosa dovremo cambiare, anche perché De Risio non è convocabile mentre Alfageme lo verificheremo fino all’ultimo. Il campo? Non l’ho ancora visto ma spero sia messo bene, perché se ti costringe a stoppare il pallone una volta in più si perde la velocità di manovra. La nebbia? Non so cosa possa succedere, ieri alle 18.30 in zona Euganeo si vedeva bene ma si sa che ogni giornata fa storia a sé. Mandorlini? È più fresco e quindi ad oggi è favorito per tornare in mezzo al centrocampo. Cappelletti? Le scelte definitive le farò solo domani, deciderò in base anche alle sensazioni odierne”.

Ore 13.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] Alla vigilia l’unica certezza è che si giocherà davanti a circa dodicimila spettatori, di cui quasi 1800 che arriveranno da Verona, in un Menti che ci si augura sia palcoscenico solo di una bella giornata di sport, senza frizioni tra opposte tifoserie. Alla vigilia i supporter hanno caricato le loro squadre del cuore, tanto che Bisoli ha spiegato come stavolta ci sia solo il rischio che la partita sia troppo sentita dai suoi giocatori. «Sono partite che si preparano da sole — precisa l’allenatore del Vicenza — stavolta non serve stimolare il gruppo a dare il massimo perché tutti sono carichi a molla. L’unico timore in questi casi è che la troppa tensione possa essere negativa, ma di questo abbiamo parlato tra di noi e sono sicuro che tutti, anche i più giovani, sapranno gestire al meglio la situazione». Un Vicenza che dovrà fare a meno degli infortunati Siega e Di Piazza e degli squalificati Signori e Vigorito, con Raicevic che, pur ancora dolorante, è stato convocato. «Gioca Galano — precisa Bisoli — l’ho visto in crescita dopo l’infortunio alla caviglia che l’ha bloccato per un mese e ritengo possa mettere in difficoltà i nostri avversari. Dico apertamente che sarà in campo dal primo minuto perché Galano è l’unico a cui ho detto che giocherà, per il resto si saprà la formazione solo poco prima del match». […] E Bisoli inquadra da vicino il match di oggi: «Il Verona è una corazzata e tornerà in serie A, queste sono le partite che tutti vorrebbero giocare. Sappiamo quanto sia importante per i nostri tifosi e questo è uno stimolo a dare il 120%. Adesso la parola passa al campo che dirà se il Verona è nettamente più forte di noi come dice la classifica oppure se noi, con grinta, compattezza e massima concentrazione, riusciremo a capovolgere un pronostico che ci vede sconfitti».

Ore 13.30 – (Giornale di Vicenza) Limitazioni al traffico, prescrizioni viabilistiche, massima attenzione per garantire l’ordine pubblico. Una città a rischio paralisi quella che oggi ospiterà l’attesissimo derby calcistico Vicenza-Verona. Non a caso, l’invito ai cittadini che arriva dall’assessore alla mobilità Antonio Dalla Pozza, è quello di «stare lontano dalla zona dello stadio perché potrebbero verificarsi ingorghi e incolonnamenti» e a «munirsi di pazienza». Le ripercussioni sulla viabilità delle aree adiacenti «sarà inevitabile, considerando anche il sabato di shopping». Visto l’elevato numero di tifosi che arriverà a Vicenza per la partita delle 15, la chiusura delle strade limitrofe all’impianto sportivo scatterà con un anticipo di mezz’ora, alle 12.30, come deciso ieri mattina durante l’incontro che si è tenuto in questura. Il blocco riguarderà, oltre che le aree normalmente chiuse al traffico quando gioca in casa il Vicenza (tra le quali viale Trissino, nel tratto davanti al Menti, via dello Stadio e via Schio), anche via Bassano e via Spalato. I pannelli a messaggio variabile di Aim posizionati lungo le strade principali segnaleranno eventuali criticità. L’accesso a via Bassano e via Spalato sarà sempre garantito ai residenti ed esercenti, nonché agli utilizzatori del parcheggio Centrobus di via Bassano. L’accesso al park d’interscambio dovrà avvenire dal lato di via dello Stadio, utilizzando il sottopasso ferroviario, con provenienza viale della Pace, via Vittime civili di guerra, via Martiri delle Foibe. Dalle 11, inoltre, verrà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata in via Bassano, via Trissino, nel tratto tra via Bassano e via Spalato, e in via Spalato. Limitazioni anche all’introduzione di bici e moto negli spazi di pre-filtraggio. Il blocco terminerà «non appena tutto il pubblico sarà stato fatto defluire – spiega Dalla Pozza -. Inevitabili le ripercussioni sul traffico, che si prevede sarà in sofferenza specie tra le 17 e le 18, considerando anche il pomeriggio di shopping». […] «Noi siamo pronti – ripete il vice questore aggiunto Alessandro Campagnolo -, preparati per garantire che oggi lo scontro sia solo, ed esclusivamente, sportivo. Non vogliamo rovinare a nessuno una giornata di festa. Spiace solo che fatalmente si creerà qualche problema per i cittadini».

Ore 13.10 – (Giornale di Vicenza) A guardare il valore della rosa e il monte ingaggi, Vicenza-Verona non andrebbe nemmeno giocata. Troppa la differenza tra le due società. Un dato su tutti fotografa la sperequazione. Tutta la cassaforte degli stipendi dei biancorossi vale quanto quelli di Pazzini e Romulo. Conseguenza reale di una squadra appena retrocessa dalla Serie A e di una che invece bazzica da anni la B e che ha avuto anche uno scivolone in Lega Pro. Differenze che si ripercuotono ovviamente nella costruzione in fase di mercato.Ma che è giusto ricordare per analizzare anche questo aspetto, al di là di quello che oggi potrà vedersi sul prato del Menti. […] Se poi si va ad analizzare il valore delle due rose, il sito transfermarkt.it ci ricorda che il gruppo del Verona vale circa il doppio di quello del Vicenza. Il portale specializzato scrive che l’Hellas vale 23,95 milioni e il Vicenza 12,03. Nella rosa gialloblu ci sono dieci giocatori dal valore minimo di un milione di euro, mentre in quella biancorossa solo quattro: Bellomo, Giacomelli, Galano e Raicevic. I valori di mercato sono suscettibili di variabili legati alla durata del contratto, all’età, al momento e semplicemente alla domanda del mercato. Però sono un indicatore affidabile sulla qualità dei gruppi di lavoro di Pecchia e Bisoli. Ecco perché oggi al Menti il testacoda non sarà solo di classifica, ma anche di numeri e di valori. Tutto materiale di carta, impersonale. I numeri non conoscono l’emozione di giocare una partita e men che meno un derby. Il Vicenza si affida a quella, all’emozione. Per rinverdire la speranza di ribaltare classifica e cifre.

Ore 12.50 – (Giornale di Vicenza) Se a qualcuno particolarmente distratto fosse sfuggito, oggi alle 15 al Menti si gioca una partita di quelle che vale la pena vedere allo stadio, sempre e comunque. Il derby con il Verona regala ogni volta emozioni forti, con una cornice di oltre diecimila spettatori trepidanti sugli spalti che già da sola garantisce spettacolo (per la precisione ieri i biglietti venduti erano 4.724, di cui 1.800 per il settore ospiti). Ad aggiungere ulteriori motivazioni a questa sentitissima sfida, che torna dopo quattro anni di attesa, c’è la classifica: i gialloblu in testa, i biancorossi relegati al penultimo posto, finora ancora a secco di vittorie in casa. Ci sono tutti gli ingredienti necessari, insomma, per raggiungere il Menti in congruo anticipo, con quel brivido che si prova solo nelle occasioni importanti. Il Vicenza dovrà affrontare questa partita mettendoci cuore, certo, ma la tenuta nervosa e mentale sarà altrettanto fondamentale, se non di più. I tifosi questa settimana hanno fatto sentire alla squadra tutto il loro calore sia nella cena del Centro di Coordinamento, sia nell’allenamento seguito dagli ultras al Morosini con cori, bandiere, fumogeni e petardi. Impossibile che i giocatori non abbiano avvertito le aspettative legate al derby, ma oggi devono avere la maturità di vivere questa tensione come pungolo positivo anziché come fonte di nervosismo e ansia da prestazione: molto delicato e difficile, in questo senso, il compito di Bisoli, anche perché lui stesso in genere è per carattere più un incendiario che un pompiere.T Raicevic alla fine in panchina ci sarà, ma pare assai improbabile che da quella panchina si possa alzare, considerando il dolore al ginocchio destro. Toccherà dunque al rientrante Galano farsi carico di guidare come riferimento avanzato l’attacco in questo derby. Certo, nessuno immagina che giochi da centravanti classico come il montenegrino: non si vedranno certo palloni alti diretti alla “torre” pugliese di 170 centimetri. Il suo compito sarà piuttosto quello di sparigliare le carte, andando a pungere come una zanzara in maniera fastidiosa e continua i difensori gialloblu, supportato da Bellomo sulla trequarti, da Giacomelli sulla sinistra e da Vita sulla destra. Alla fine, infatti, pare proprio che nel ballottaggio tra l’esterno romano e Orlando per la maglia da titolare come trequartista di destra possa spuntarla proprio il numero 7, puntando sul fatto che possa risultare più efficace anche in fase di contenimento. […]

Ore 12.30 – (Gazzettino) La Vigontina San Paolo rinforza l’attacco con la punta esterna Stefano Santoni. L’operazione con il giocatore torinese classe 1989 è stata definita ieri, e domani debutterà nel derby in trasferta con l’Este. Nella prima parte di stagione ha collezionato sei partite con l’Olginatese (serie D piemontese), mentre l’anno scorso ha indossato la maglia del Mestre (17 gare e tre gol) nella seconda parte del campionato. […] Santoni si aggiunge all’attaccante Siega e al difensore Pregnolato, mentre hanno fatto le valigie Amato, Zuin, Busatta (rientrato al Bassano), Scarpa (Careni Pievigina) e Favero che è passato all’Abano. ABANO. Favero, come detto, è l’unico tassello nuovo al momento, ma lunedì potrebbero esserci novità. Intanto Baccarin si è accasato ieri al Mestrino. ESTE. Gli affari conclusi in entrata sono il difensore Munaretto, l’esterno offensivo Ermacora e l’attaccante Vianello, mentre sono partiti Volpato (Loreo), Munarini (Calvi Noale), Di Maio (Careni Pievigina) e Boron (Mestre). Il mercato non è chiuso, perché a stretto giro di posta sarà ufficializzato un nuovo attaccante. CAMPODARSEGO. Franceschini in entrata, e Rizzo in uscita sono al momento le uniche operazioni. Occhio però a possibili novità in entrata nel reparto avanzato.

Ore 12.10 – (Mattino di Padova) Si è seduto in panchina per due stagioni, le ultime, portando la squadra dall’Eccellenza al secondo posto in Serie D, con tanto di playoff vinti e una Coppa Italia Dilettanti. Poi ha salutato, prendendo la strada verso un altro club biancorosso, magari più blasonato, ma senza dimenticare tutte le esperienze vissute in precedenza. Antonio Andreucci, allenatore della Triestina, domani al “Rocco” attende la visita del “suo” Campodarsego, che ha guidato nelle ultime due annate, vincendo l’Eccellenza e tenendo testa al Venezia in quarta serie fino all’ultima giornata. E chissà se si aspettava, a due giornate dal termine del girone d’andata, di essere costretto ad inseguirlo, insieme al Mestre, che conduce la classifica 5 punti più su. «Di certo ritrovarlo lì non è una sorpresa», le parole dell’ex mister biancorosso, oggi nocchiero degli alabardati. «Il Campodarsego quest’anno ha aggiunto tanta qualità, sapevo che sarebbe stato un avversario temibile. Lo scontro diretto sarà un ottimo banco di prova per tutt’e due le squadre. Fino a qualche settimana fa era la Triestina in vantaggio in classifica, ma nell’arco di una stagione non mi meraviglia che ci possa essere qualche sorpasso». Che effetto le fa ritrovare il Campodarsego? «Un grande piacere, innanzitutto. Rivedrò persone con cui ho condiviso bei momenti e grandi successi. Abbiamo vinto un campionato, una Coppa Italia e i playoff in Serie D, abbiamo fatto un grande lavoro e il merito è stato di tutti. Ritroverò il presidente e il direttore, che spesso sento ancora, e i giocatori con cui ci siamo tolti delle belle soddisfazioni. Poi c’è la partita, ed entrambi cercheremo di vincerla». A distanza di qualche mese ci può svelare quale fu la ragione del vostro divorzio? «Abbiamo aspettato un po’ prima di decidere: ci siamo confrontati per bene sul futuro, sia mio che della società, e in quel momento è stato giusto cambiare. Una scelta determinata dai programmi della società, dall’offerta della Triestina e anche da quello che avevamo fatto insieme: è stato lì, reciprocamente, anche se ci è dispiaciuto lasciarci, che abbiamo capito che forse era la cosa migliore da fare. Rimane il grande affetto, ma è stato giusto così». […]

Ore 11.40 – (Gazzettino) È un Cittadella abbastanza in emergenza quello che si presenterà al Manuzzi di Cesena. Roberto Venturato, infatti, ha convocato soltanto 18 giocatori (compreso il giovane Maniero) perché deve fare a meno di Bartolomei (squalificato) e degli infortunati Kouame e Pascali (da qualche giorno rientrati parzialmente in gruppo), ai quali si è aggiunto Chiaretti, alle prese con una contrattura all’adduttore della coscia sinistra. «Non è il caso di rischiare, il giocatore ha una piccola elongazione, abbiamo deciso di tenerlo fermo anche in questo week end», ha spiegato l’allenatore nella conferenza stampa della vigilia della gara. È un momento quindi dove bisogna stringere i denti e ricompattarsi dopo il doppio ko con Carpi e Spal, anche se la trasferta in terra romagnola non è delle più agevoli. «Il Cesena è una delle squadre costruite per puntare alla promozione, non è partito bene in campionato, ma con il cambio di allenatore le cose stanno migliorando. C’è stato uno scossone positivo nell’ambiente – sottolinea Venturato – e a Benevento a mio avviso non meritava di perdere. Ci troveremo di fronte una buona avversaria, con individualità di tutto rispetto, e Camplone cerca i risultati attraverso il bel gioco». Il Cittadella dovrebbe trovare più spazi rispetto alle ultime uscite. «Penso sia così. Carpi e Spal hanno un modo di giocare differente da quello del Cesena, ma tutto dipende da noi, dalla nostra voglia di fare risultato. Le prestazioni non sono mai mancate, ma la continuità sì, e cercheremo di ritrovarla al Manuzzi». […]

Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Mister  Venturato, teme che il Cesena possa preparare la gara sulla falsariga di quelle con Carpi e Spal? «Per quanto visto sin qui, credo che ci troveremo di fronte una squadra che tiene il campo in maniera diversa, disposta a giocare in modo propositivo». Nomi alla mano, stupisce che i romagnoli siano impelagati nei bassifondi della classifica. «La loro rosa è stata costruita con l’ambizione di provare a salire in Serie A. Ora sono attardati, ma mi sembra che il cambio di allenatore abbia dato loro quello scossone che a volte serve. Nelle ultime giornate sono riusciti ad ottenere qualche risultato importante continuando ad esprimere il buon gioco che già facevano vedere con Drago in panchina e, nell’ultimo turno, a Benevento non meritavano di perdere». Ha già deciso se toccherà a Schenetti sostituire Chiaretti? O si riaffiderà a Lora? «Qualche dubbio ce l’ho, come sempre deciderò prima della partita». Quale che sia la disposizione tattica dei bianconeri, dovrete evitare di ripetere gli errori commessi negli ultimi due turni sulle ripartenze avversarie. «Contro la Spal, persa la palla, avremmo dovuto accorciare con i tempi giusti su Lazzari, impedendogli di rilanciare l’azione. Vedete, noi stiamo molto alti nella fase difensiva perché credo che, nella valutazione tra vantaggi e svantaggi, stare corti, aggressivi e vicini alla porta avversaria si riveli più conveniente per i nostri giocatori, che hanno buona tecnica e qualità offensive, rispetto a quello che otterremmo se puntassimo sulle ripartenze. Ma per riuscire a fare ciò che abbiamo in mente occorre mantenere alta l’attenzione per tutti i 90’». Lo spauracchio, stavolta, è uno dei quattro “ex”, Djuric (ci sono poi Di Roberto, che partirà dalla panchina, e i granata Iori e Valzania). «Djuric lo conosciamo, è un centravanti che sa farsi valere in area di rigore. Ma, più che a lui, dobbiamo pensare al nostro modo di stare in campo». […]

Ore 11.00 – (Corriere del Veneto) Calendario, che tormento. Il Cittadella si avvicina al momento clou del mese di dicembre con tanti piccoli problemi tra infermeria e giudice sportivo. Oggi per l’incrocio pericoloso di Cesena all’appello di Roberto Venturato mancheranno Pascali, Kouamé e Chiaretti per infortunio, Bartolomei per squalifica, senza dimenticare il giovane Varnier che continua ad essere tormentato dai problemi a una spalla. Morale, al Manuzzi andranno in diciotto contati, quanto basta per mettere assieme una panchina all’altezza e affrontare i romagnoli (ore 15) in condizioni psicofisiche mai così difficili. Il Cesena di Camplone, infatti, cerca il riscatto dopo una partenza stagionale da incubo, inspiegabile osservando il valore della rosa costruita dal ds Rino Foschi, che di sicuro non può valere la posizione di classifica attualmente occupata. «Secondo me — spiega Andrea Camplone alla vigilia — il Cittadella è l’avversario ideale per reagire alla situazione che stiamo vivendo. È una squadra che gioca, che lascia giocare, ha nel gruppo il suo punto di forza. Possiamo vincere e portare a casa i tre punti, a patto che ci dimostriamo in grado di imporre il nostro gioco. Mi dispiace ma non firmerei per fare 6 punti da qui a fine anno, ai miei ragazzi ho chiesto 12 punti in 4 partite. Siamo una squadra con ampi margini di crescita e se riusciamo a limare quei piccoli difetti che ancora ci portiamo dietro sono certo che ci potremo togliere delle soddisfazioni». […] Capitolo formazione: Paolucci e Valzania dovrebbero affiancare Iori, Pelagatti insidia Pasa e Strizzolo se la gioca con Arrighini, favorito però dal terreno sintetico.

Ore 10.30 – (Gazzettino) «Nella prima frazione abbiamo giocato solo noi, e anche nella ripresa sul 2-1 abbiamo avuto altre due occasioni sulle quali è stato bravo il portiere. Potevamo chiuderla lì, e invece poi è arrivata la beffa. Si può dire però che non siamo rimasti concentrati fino alla fine: appena allenti un po’ la concentrazione vieni punito, e questo non deve più succedere. Non si deve mollare niente». Brevi ieri si è fatto sentire con voi giocatori prima dell’allenamento. «Ci ha detto proprio questo, bisogna tenere alta la concentrazione per tutta la partita». Un altro nervo scoperto delle ultime sei uscite di fila è che andate puntualmente in svantaggio, e poi non è sempre agevole rimettersi in carreggiata. «Vero, però quasi sempre siamo riusciti a recuperare e anche questo è un bel segnale. Di sicuro sarebbe meglio non prendere uno schiaffo per vedere la reazione, anche se non è un problema che riguarda solo la difesa. È nel complesso di squadra che dobbiamo crescere, cercando di prendere meno gol». […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) «Ad Ancona è stata una beffa, non possiamo più permetterci di perdere altri punti per strada». È in momenti come questi che i leader devono fare sentire la loro voce, e Neto Pereira non si tira indietro nel suonare la carica in vista dell’appuntamento con il Sudtirol, nel quale i biancoscudati sono chiamati a riprendere a pieno ritmo il cammino. «Sappiamo di affrontare una squadra di valore – sottolinea il brasiliano – e che ci attende una gara difficile, anche perchè di solito quando vengono all’Euganeo gli avversari si chiudono e se non riesci a segnare diventa complicato. Noi però dobbiamo cercare assolutamente di vincere per restare agganciati alle compagini che ci precedono in classifica. Rispettiamo tutti, ma siamo consapevoli della nostra forza e dobbiamo dimostrarla sul campo». […] Tornando al match con i dorici, non c’è dubbio che farsi riprendere quando la vittoria sembrava in pugno ha lasciato un bel po’ di rammarico. «È stata una grande amarezza perché abbiamo disputato una buona gara».

Ore 10.10 – (Gazzettino) Alfageme torna a disposizione, De Risio salta anche la sfida con il Sudtirol di domenica alle 18.30 all’Euganeo. L’argentino si è allenato ieri con i compagni effettuando la seduta tattica, mentre per il centrocampista che accusa un’elongazione al bicipite femorale della coscia sinistra i tempi di recupero sono leggermente più lunghi, anche se lo staff biancoscudato conta di poterlo riavere per la prossima trasferta con il Lumezzane. Sempre ai box Fantacci che farà ulteriori accertamenti alla spalla. Tornando alla squadra, prima dell’allenamento Brevi si è fatto sentire per alcuni minuti con i giocatori in mezzo al campo: il tecnico non ha gradito il pareggio di Ancona, e ha alzato la voce sottolineando che la squadra non doveva farsi sfuggire la vittoria. […]

Ore 10.00 – (Gazzettino) Anche in Canada battono cuori biancoscudati. Al di là dell’oceano Atlantico è infatti appena nato un nuovo sodalizio di tifosi. Si chiama Calgary Club Lello Scagnellato e il suo presidente Andrea Pipinato era presente martedì alla serata organizzata dall’Aicb nella sala convegni della Croce Verde per gli auguri natalizi. «I miei nonni – ha raccontato Pipinato – erano tifosi della squadra di Scagnellato e i miei genitori si sono conosciuti all’Appiani per cui, se sono al mondo, è per merito del Padova». […] Erano presenti rappresentanze di tutti i club, e per il Padova, oltre a Marco Cunico che ha appena ottenuto a Coverciano il patentino di direttore sportivo, il presidente Bergamin che ha auspicato un maggiore sostegno delle forze economiche locali: «Nel territorio ci sono tante realtà importanti e basterebbe poco per sostenerci. Speriamo in una sostanziosa partecipazione della città». Insieme a lui, la moglie Giovanna Santi, fresca d’insediamento nel nuovo cda. Per onorare le quote rosa – le sue parole – la società avrebbe potuto trovare sul mercato una persona più brava, bella o giovane, ma non più tifosa. Cercherò di portare un po’ di quella sensibilità femminile che gli uomini non hanno».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Chiaro il riferimento all’andamento delle ultime due gare: contro il Pordenone perdere non è stato uno scandalo, peccato per quei venti minuti ad inizio ripresa che hanno compromesso l’intera gara, ma il vero problema sono stati i due punti persi per strada ad Ancona nei 5 minuti finali. Un incontro condotto magari non in maniera ineccepibile, ma che con un pizzico di attenzione in più poteva comunque essere portato a casa. Contro il Sudtirol, domani, vincere diventa quindi la priorità assoluta. E per farlo, il Padova potrebbe verosimilmente affidarsi all’undici considerato “sicuro”, con un unico dubbio in attacco. Ritorno all’antico. Russo, Mandorlini e Altinier: tutt’e tre contro gli altoatesini dovrebbero essere della partita dal primo minuto. […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) «Voglio di più». Tre parole che valgono più di qualsiasi altro discorso. Oscar Brevi, dopo il pareggio esterno con l’Ancona, stavolta ha voluto guardare in faccia il suo Padova e dire tutto ciò che pensava. Ha aspettato la seduta di ieri per farlo: nella giornata precedente, 24 ore dopo il match giocato allo stadio “Del Conero”, ad allenarsi ci sarebbero state solo le riserve, mentre per chi era sceso in campo nel turno infrasettimanale era in programma il classico allenamento defaticante. Ha quindi aspettato che ci fossero tutti, per esprimere chiaro e tondo il suo pensiero. E per cominciare a studiare le contromosse in vista della partita di domani, all’Euganeo (ore 18.30), contro il Sudtirol. Per una decina di minuti il tecnico biancoscudato ha tenuto a rapporto la squadra, schierata a semicerchio, intorno a lui, in silenzio. Apparso molto arrabbiato, Brevi ha fatto un lungo discorso ai giocatori, non risparmiando loro critiche: «Le partite da vincere sono da vincere!», ha urlato ad un certo punto al gruppo.

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Un regista basso in grado di fare filtro e sul taccuino ci sono diversi nomi: era stato fatto un sondaggio per Massimo Loviso, al momento all’Albinoleffe con contributo dell’Alessandria ma non ci sono le condizioni perché si possa muovere da Bergamo. Piace Paolo Capodaglio (Juve Stabia), mentre è da seguire la situazione di Andrea Paolucci, in scadenza di contratto a Cittadella. È un giocatore bandiera, per cui il dg Stefano Marchetti non se ne vuole privare, ma Paolucci non è soddisfatto per lo scarso impiego e potrebbe anche forzare la mano per cambiare aria. Tutte idee da approfindire, almeno per ora nessuna trattativa avviata, anche perché la strettissima attualità racconta che domani c’è una partita da vincere ad ogni costo contro il SudTirol.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Una certezza, più di ogni altra: con Filipe e De Risio che, causa infortuni e affini, continuano a marcare visita o a non essere al top, a gennaio il Padova interverrà sicuramente sul mercato per rinforzare il centrocampo. Oscar Brevi praticamente sta giocando senza un regista di ruolo da inizio anno, considerate le precarie condizioni di forma del brasiliano, gli acciacchi continui di De Risio e l’investitura su Gaiola che finora non ha dato i frutti sperati. In un primo momento il dg Giorgio Zamuner cercava una mezzala e in pole position c’era Simone Branca dell’Alessandria, ma adesso pare che il mirino si stia spostando su un altro tipo di giocatore.

Ore 08.40 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Venezia 35, Pordenone 34 Reggiana* 33, Sambenedettese 30, Padova e Parma 29, Bassano e Gubbio 28, AlbinoLeffe e FeralpiSalò* 25, Santarcangelo 20, SudTirol 18, Ancona e Lumezzane* 17, Teramo 16, Maceratese* 15, Fano 14, Modena 13, Mantova 12, Forlì 10.

Ore 08.30 – Lega Pro girone B, risultati e marcatori della diciassettesima giornata: Ancona-Padova 2-2 (Samb (An) al 32′ pt, Neto Pereira (Pd) al 37′ pt, Favalli (Pd) al 14′ st, Momenté (An) al 39′ st), Bassano-Forlì 2-2 (Tentoni (Fo) al 3′ pt e al 11′ pt, Maistrello (Ba) al 28′ st, Laurenti (Ba) al 31′ st), Lumezzane-Mantova 2-0 (Barbuti (Lu) al 6′ st e al 46′ st), Modena-Fano 0-0, Teramo-Maceratese 0-1 (Palmieri (Ma) al 9′ pt), Venezia-Gubbio 1-0 (Pederzoli (Ve) su rigore al 14′ st), Pordenone-AlbinoLeffe 0-0, Santarcangelo-Sambenedettese 0-0, SudTirol-Parma 0-1 (Nocciolini (Pr) al 16′ st). Mercoledì 14 dicembre, ore 20.30 Reggiana-FeralpiSalò.

Ore 08.20 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.10 – Ringraziamo anche Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.




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