Padova, giocatori e dirigenti in visita alla Basilica del Santo: il racconto

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Visita alla Basilica di Sant’Antonio oggi per il Calcio Padova. I giocatori hanno ascoltato dalle parole di padre Alberto Tortelli la storia della vita del Santo, arrivato in Italia naufrago su uno scoglio di Milazzo.
Hanno poi assistito ad una breve lezione sull’architettura e sugli affreschi della Basilica, soffermandosi davanti al confessionale di padre Placido Cortese, direttore del Messaggero di Sant’Antonio che durante la seconda guerra mondiale contribuì a salvare dalla prigionia numerosi civili ebrei e non, e militari. Rapito dalla Gestapo l’8 ottobre 1944, fu torturato per avere informazioni sulle persone da lui salvate, delle quali non riveló mai i nomi e per questo fu ucciso nel bunker della Gestapo in piazza Oberdan a Trieste.  La squadra ha infine portato il proprio saluto alla tomba del Santo e al reliquiario.  Erano presenti il Presidente Bergamin e l’amministratore delegato Bonetto, il presidente del Settore Giovanile Massimo Poliero, i consiglieri Paolo Salot e Roberto Vitulo, il Dg Zamuner e il responsabile del settore giovanile Giorgio Molon, mister Brevi e il suo staff, oltre alla squadra al completo. A nome della squadra e della Società, il capitano Neto Pereira ha regalato a padre Oliviero Svanera, rettore della basilica del Santo, una maglia biancoscudata ANTONIO 13.



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