Live 24! Lumezzane-Padova, -3: partitella in famiglia per perfezionare il 3-5-2

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Ore 20.10 – (Il Piccolo) Stringere i denti, tenere duro e affrontare nel miglior modo possibile la difficile trasferta di domenica a Verona contro la Virtus Vecomp, prima di avere tutto il tempo a disposizione durante le festività natalizie per recuperare i tanti acciacchi. È questa la missione degli alabardati in vista della sfida in terra scaligera, perché è inevitabile sottolineare che la Triestina sta affrontando una vera e propria emergenza difensiva. Un’assenza sicura purtroppo c’è già ed è quella di Aquaro, che come previsto ieri ha ricevuto una giornata di squalifica: sarà un’assenza pesante, visto che il difensore, dopo aver fatto sempre bene come centrale, ha dimostrato di sapersela cavare egregiamente anche come terzino. Ma ci sono purtroppo altri dubbi nel reparto arretrato, legati però a condizioni fisiche precarie. L’altro difensore centrale Marchiori, come si ricorderà, domenica scorsa è uscito claudicante poco dopo aver realizzato la rete del pareggio: il giocatore non sta benissimo, ma la lieve distorsione con in aggiunta un problemino muscolare non paiono di grave entità. Insomma Marchiori farà di tutto per esserci e ci sono buone speranze di vederlo a Verona accanto a capitan Leonarduzzi. Situazione migliore invece per Bajic: contro il Campodarsego il terzino destro è anch’esso uscito anzitempo (curiosamente anche lui proprio dopo aver segnato) per una forte botta. Ma appunto, trattandosi solamente di una contusione, Bajic sta smaltendo in fretta il problema e per Verona non dovrebbe essere in dubbio. Chi sembra stare peggio di tutti è invece Pizzul, che infatti ha già saltato la partita contro il Campodarsego: per lui il problema è di natura muscolare, un lieve stiramento, ma ovviamente bisogna andarci cauti e quindi la sua presenza contro la Virtus Vecomp al momento è in forte dubbio. Inutile ricordare come senza Pizzul la squadra andrebbe ridisegnata: sarebbe certo l’impiego di Celestri come domenica scorsa, ma mancando anche Aquaro che ha giocato terzino sinistro, Andreucci dovrebbe probabilmente spostare in quel ruolo Corteggiano. […]

Ore 19.40 – (Giornale di Vicenza) Il sospetto che la vertiginosa ascesa giallorossa in questo autunno double face, prima vibrante eppoi aberrante, abbia molto saziato e tanto inebriato in campo e fuori, è subito fugato da Nicola Pasini, difensore con sale in zucca che esclude un calo di rendimento da pancia piena.«In momenti come questi ognuno dice la sua e affiorano le tesi più disparate – riconosce il centrale originario della Val Chiavenna – la realtà invece è che se esistesse una ricetta sicura per uscire certamente dalla crisi l’avremmo già fatto. La verità è che l’unico sistema che conosco per venirne fuori è il lavoro quotidiano in allenamento, restare compatti, credere nei nostri mezzi e ripartire. Altre soluzioni non ne vedo. In spogliatoio ci siamo guardati negli occhi, ci siamo parlati tra noi e c’è la fortissima volontà di ricominciare a fare risultato. La testa è tutta sul Fano domenica al Mercante». In momenti del genere, il chiacchiericcio delle piazze chiama secondo consuetudine l’inevitabile gruppo spaccato oppure l’altrettanto gettonatissimo tracollo atletico, due must buoni per ogni stagione. «Nè l’uno né l’altro – garantisce Pasini – posso assicurare che l’atmosfera tra di noi è ottima, semmai frustrata dalla delusione per le ultime settimane, non certo per altro. Quanto alla condizione fisica non è affatto carente, altrimenti non avremmo raddrizzato il match col Forlì rischiando di vincerlo negli istanti conclusivi. Però capisco che la gente si faccia delle domande e vada a cercare qualunque motivazione. Normale sia così, anche in una realtà più serena e ovattata come Bassano, senza le pressioni di altre città». […] Eppure il buon Nicola pensa positivo. «Personalmente mi sforzo di guardare sempre il bicchiere mezzo pieno – ammette – viaggiamo a soli due punti dal sesto posto che ti regala i playoff in casa, perciò resettiamo tutto e diamo gas col Fano. Poi probabilmente da primi anche noi abbiamo creduto di poter cavalcare l’onda a sorpresa e non pensi di poter ruzzolare. Ma adesso conta procedere tutti assieme per il bene del Bassano, noi, lo staff, la società, i tifosi e chi tiene davvero a noi: badiamo al Fano e solo a quello». Giocheranno in undici ma dietro c’è una tribù giallorossa che li spinge.

Ore 19.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Nella settimana che porta a Pordenone-Sambenedettese, il treno del mercato si ferma proprio sul litorale marchigiano. Nelle ultime ore si è parlato del possibile addio di Stefano Ferrario. Il difensore della Samb, con un passato nel Lecce, è pronto a lasciare i rossoblù a gennaio: il Bottecchia potrebbe essere una delle sue ultime tappe con la maglia del club marchigiano. Aria di partenze anche al Teramo: sulla lista ci sono Luca Forte, Matteo Cericola e Jefferson, tutti e tre in procinto di lasciare il club. Continua, nonostante le smentite, l’interesse del Parma per Scozzarella e Barillà del Trapani. I due giocatori piacciono al ds Daniele Faggiano, anche se nelle ultime ore le trattative si sono momentaneamente raffreddate. A Pordenone invece sembra ancora tutto fermo, anche se negli ambienti vicini al mercato inizia a circolare il nome di Stefano Pietribiasi. L’attaccante ex Bassano, che fino a oggi ha trovato meno spazio del previsto in neroverde, piace in tutti e tre i gironi di Lega Pro: non è escluso che qualche squadra possa provare a convincerlo già a gennaio. Un discorso che resta valido anche per il terzino Pellegrini, altro ramarro con poche presenze. […]

Ore 18.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Sambenedettese in difficoltà? Potrebbe essere un vantaggio per noi, se dovesse andare in sovratensione, ma la pressione può anche fungere da attivatrice di energie nascoste e in questo caso ci troveremmo davanti undici belve affamate». Carlo Marchetto ha speso due giorni interi, insieme ad Andrea Toffolo, a studiare la Samb. «È un lavoro che facciamo normalmente su ogni avversario che dobbiamo affrontare. Abbiamo esaminato i video delle ultime tre giornate, in particolare quello del match che i rossoblù hanno perso in casa contro l’Ancona. L’avevamo vista però anche in precedenza, studiando il gioco di altri avversari di turno che avevano affrontato i marchigiani in precedenza. Quella di Palladini è squadra tosta, anche se sta vivendo un momento di difficoltà. Normalmente viene schierata con il 4-3-3». Pratica un calcio manovrato che parte da dietro. «E sa anche ripartire bene quando subisce. In mezzo ha Luca Berardotto, un autentico metodista. Il reparto più attrezzato però è l’attacco, che si avvale di due esterni di qualità come Leonardo Mancuso ed Emiliano Tortolano, bravi nell’uno contro uno e capaci d’accentrarsi per giocare fra le linee. Palladini poi sa alternare a dovere due prime punte fisiche come Lorenzo Fiorentino e Giordano Fioretti». […]

Ore 18.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) È una Sambenedettese in piena crisi, divorata dalle baruffe e in silenzio stampa, quella che si presenterà domenica al Bottecchia (14.30) per l’ultima d’andata contro Cattaneo e compagni. […] Franco Fedeli è un tipo che non le manda a dire: scarica in faccia ciò che pensa. Già dopo il pari con il Modena aveva espresso tutto il suo disappunto. Nel mirino del presidente il ds Franco Federico reo, a suo avviso, di aver portato a San Benedetto giocatori demotivati. I due hanno alzato la voce e sono volate parole grosse. Da lì il gelo che la sconfitta con l’Ancona ha ulteriormente incrementato. «Nessuno – ha detto Fedeli – mi può mancare di rispetto». Federico ha risposto: «Il presidente è passionale, ma io non sono uno yes man. Non mi faccio mettere i piedi in testa. Ho costruito una squadra che costa un terzo delle grandi con le quali abbiamo lottato alla pari sino al mese scorso. Un calo di rendimento è accettabile». Non per Fedeli, che a chi gli chiedeva lumi sugli sviluppi del rapporto con il direttore sportivo ha risposto: «Non conosco nessun Federico, per me è un capitolo chiuso». Dopo di che ha messo il cerotto sulla bocca di tutti. A parte la sua, ovviamente. «Con mister Palladini – assicura adesso il patròn – non ci sono problemi. Gli ho confermato la mia fiducia. Ce l’ho con i giocatori. Molti a gennaio faranno le valigie: ho visto una squadra demotivata. Chi vuole restare deve dimostrarlo. Soprattutto quelli che prendono tanto. A Pordenone devono invertire la tendenza». […]

Ore 17.40 – (Messaggero Veneto) Oggi la preparazione per la gara con la Sambenedettese entra nel vivo: Tedino è chiamato a prendere una decisione pesante, cioè trovare il sostituto del suo cervello in campo, Salvatore Burrai, squalificato per un turno. Molte le idee del tecnico del Pordenone, che nel pomeriggio proverà le prime soluzioni. Quella più accreditata, almeno per il momento, pare sistemare uno tra Suciu e Misuraca in cabina di regia. Offre magari più fisicità e copertura il romeno, mentre l’ex Pisa e Vicenza può dare più idee. Naturalmente in base all’impiego di uno o dell’altro si definisce la restante mezzala: si giocheranno un posto salvo sorprese uno tra Buratto e Broh, col primo favorito essendo stato negli ultimi match il dodicesimo uomo e in generale completamente guarito dall’infortunio. Per il resto non dovrebbero esserci cambiamenti, anche se può persistere il ballottaggio tra Cattaneo e Pietribiasi per una maglia nel reparto avanzato (assieme agli intoccabili Arma e Berrettoni). […]

Ore 17.10 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone è tra le squadre meno care della Lega Pro, eppure si trova ai primi posti in classifica del girone B, in assoluto il più “prestigioso”. E’ quanto si evince dai dati del sito Transfermark.it, portale di riferimento per quanto riguarda le quotazioni di rose e giocatori. Il valore del team di Tedino è di 3,98 milioni, nettamente inferiore a Reggiana (6,05), Venezia (4,45), ma anche Alessandria e Livorno nel gruppo a (rispettivamente 6,51 e 6,28) e Lecce (5,70), Catania (5,15) e Foggia (4,83). Dati, questi, che avranno un valore relativo, ma che comunque avvalora il grande lavoro svolto dalla società e in particolare dallo staff tecnico. Innanzitutto, come detto, il Pordenone è inserito nel raggruppamento più forte, visto che il valore complessivo di tutte le rose delle 20 squadre è di 68,88 milioni, superiore a quello del girone A (66,30) e del C (62,05). Nel gruppo neroverde comanda la Reggiana, seguita dalla FeralpiSalò (4,73), quindi da Parma (4,60 milioni) e Bassano (4,55). Subito dopo c’è il Venezia (4,45) e il Modena (4,20 milioni). Al settimo posto si trovano i neroverdi, con 3,98 milioni. Si arriva poi all’ultima della classe, il Forlì, il cui gruppo ha un valore di 1,68 milioni: non è un caso se i romagnoli latitano in fondo alla classifica. […] Il giocatore che vale adesso di più è Cattaneo: se il Pordenone lo rivendesse ora ci farebbe 500 mila euro. Un aspetto curioso: a inizio stagione “Veleno” valeva 350 mila, la scorsa stagione 250. In un anno quotazione raddoppiata. Dietro al fantasista di Porlezza c’è Rachid Arma, anche lui col segno “più” rispetto a settembre: da 300 mila agli attuali 450 mila. Pollice su anche per il terzo, Misuraca, passato da 375 mila a 400 mila e per Ingegneri e Suciu: se l’aumento però del romeno è stato di 25 mila euro (da 200 a 225 mila) quello del difensore è stato notevole. Il romagnolo è passato da 125 mila a 250 mila euro. Per tanti giocatori il valore è rimasto immutato (Tomei, Pietribiasi, Semenzato, Berrettoni, Stefani, Burrai – per citarne alcuni) mentre per altri è diminiuto: Broh e Azzi pagano il fatto di non giocare e ora valgono rispettivamente 125 e 100 mila euro (da 200 a 125 mila euro).

Ore 16.40 – Qui Guizza: termina nella semioscurità l’allenamento.

Ore 16.20 – Qui Guizza: regolarmente in campo, invece, Altinier.

Ore 16.00 – Qui Guizza: ancora a parte De Risio.

Ore 15.40 – Qui Guizza: iniziata la partitella, si ferma Mazzocco per un colpo al piede ma rientra in campo dopo un paio di minuti.

Ore 15.20 – Qui Guizza: prevista una partitella con gli Allievi nazionali Biancoscudati.

Ore 15.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 14.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Dopo il defaticante di martedì e il riposo di ieri il Venezia inizia questo pomeriggio la preparazione del match di domenica contro la Maceratese al Penzo (ore 16.30). Mister Inzaghi è alle prese con un’incognita tutt’altro che di poco conto: capitan Domizzi, infatti, lunedì nel vittorioso posticipo di Bergamo, a causa di un pestone è rimasto vittima di una frattura alla falange del mignolo del piede destro. Il suo recupero per domenica non è impossibile ma resta tutto da verificare, mentre Cernuto e Malomo scalpitano per avere di nuovo una chance dal primo minuto. Sempre in difesa, ma a sinistra, dopo tre partite torna disponibile Garofalo, in mediana invece mancherà Bentivoglio per squalifica. […]

Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Il Venezia guarda al futuro con grande ottimismo, grazie a un progetto che poggia innanzitutto sul saper essere una vera famiglia». Così Joe Tacopina ha dato il suo arrivederci a un 2017 che, tra auspici e aspettative, sogna vincente almeno quanto il 2016 ma con un abbraccio sempre più appassionato con la città. Pensieri in libertà quelli che il presidente arancioneroverde ha condiviso con i quasi 200 invitati della cena di Natale del Venezia Fc (giocatori con mogli, fidanzate e figli oltre a collaboratori e sponsor vari) martedì sera alla Compagnia della Vela a San Giorgio. «Oggi (ieri, ndr) torno a New York felice per tanti motivi, in primis perché è un po’ che non prendo una multa guidando in città. Battute a parte, restando all’ultima settimana sono successe tante cose positive, partendo dai 9 punti del team di Pippo Inzaghi nuovamente primo in classifica. Penso ai nostri Under 15 e Under 13 che a Torino hanno vinto e pareggiato con la Juve, ai nostri dirigenti Collauto e Piovesan che con due bambini del vivaio hanno incontrato Papa Francesco. Sono tante facce dello stesso progetto che, come si sa, ha la promozione in serie B come grande traguardo da raggiungere proprio quest’anno». […]

Ore 13.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Novanta minuti al giro di boa. Una partita per andare a caccia del primo «titulo», seppur virtuale, della stagione: quello di campione d’Inverno. Il Venezia di mister Pippo Inzaghi mette nel mirino il primo obiettivo della stagione e lo fa partendo in pole position, con un punto di vantaggio sulla diretta inseguitrice, il Pordenone, e cinque sulla Reggiana, che però deve ancora recuperare un partita. Il presidente del Venezia, Joe Tacopina, si gusta il magic moment dei suoi ragazzi, prima della sfida di domenica contro la Maceratese.«Abbiamo preso nove punti in sette giorni» ricorda il numero uno del Venezia. «Siamo primi, è impossibile chiedere di più in questo momento. Stiamo ottenendo i risultati che volevamo, e la cosa che ci rende orgogliosi è che sono tante le squadre difficili in questo girone, ma siamo riusciti molto spesso a trovare il modo per vincere. È successo anche lunedì a Bergamo con l’Albinoleffe, e questo è molto importante». […]

Ore 13.20 – (La Nuova Venezia) Una festa in famiglia, con i giocatori tutti in completo elegante accompagnati da mogli, fidanzate e una squadra agguerritissima di bambini pronti a tutto pur di sfruttare al massimo la serata tra musica, buon cibo e regali. Non poteva essere più colorato di così, il Natale arancioneroverde organizzato martedì sera dal club del presidente Tacopina nel suggestivo scenario della Compagnia della Vela all’isola di San Giorgio Maggiore. «Pensate a quante cose sono successe solo negli ultimi otto giorni», le parole di un raggiante Joe Tacopina, «nove punti in tre partite, le foto di Papa Francesco con la nostra maglia regalatagli dai bimbi del settore giovanile, e soprattutto io che non ho fatto nessun incidente in auto!». E le risate sono state generali.

Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Un giorno con Francesco, a contatto con il Papa. Grande gioia per la Venezia Soccer Academy e per il Venezia Football Club, ma soprattutto per Alessandro (9 anni) e Lorenzo (7 anni) Meo, due fratelli che giocano uno con il Venezia Fc e l’altro con l’Academy, che hanno consegnato nelle mani di Papa Francesco la maglia del Venezia personificata con il numero 1 a spiccare. Udienza privata per il club arancioneroverde, rappresentato in Vaticano da Alessandro Piovesan, presidente della Venezia Soccer Academy, e da Mattia Collauto, responsabile del settore giovanile arancioneroverde, insieme ai genitori dei due fratelli Meo. […] Un salto in piazza San Pietro, circondati dal colonnato, le foto di rito in attesa dell’inizio dell’udienza, la sala gremita di bambini, tanti ammalati, provenienti anche da fuori Italia. Tutti in attesa di Francesco, di sentire la sua voce e le sue parole, di stringergli la mano al passaggio. «È stato un po’ sorpreso quando gli è stata consegnata la maglia», ha aggiunto Piovesan, «il sorriso si è aperto ancora di più». Compagno di viaggio a Roma di Alessandro Piovesan è stato Mattia Collauto. «Una giornata da ricordare per tutta la vita», ha aggiunto l’ex capitano arancioneroverde, «Francesco trasmette una forza incredibile, emana calore. È difficile riportare con le parole le emozioni vissute. Credo che per Venezia e Academy, per noi e per i due bimbi sia un’esperienza da conservare a lungo. Vedere poi la maglia del Venezia nelle mani del Papa è stata un’emozione doppia. Alessandro, che ha consegnato la maglia personalizzata al Papa, fa parte dei Pulcini 2006 di Alessio Chiarin, mentre il fratello Lorenzo gioca con l’Academy»

Ore 12.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Prima l’intervista, poi lo stop durante l’allenamento al centro tecnico «Piermario Morosini» di Isola Vicentina. Dopo la vittoria sul Verona in cui Salvatore D’Elia era stato uno dei migliori in campo. «La vittoria contro il Verona, i festeggiamenti insieme ai nostri tifosi, sono state situazioni molto belle che però dobbiamo metterci alle spalle – ha spiegato il terzino del Vicenza – tutti noi fin da lunedì abbiamo cercato di pensare solo alla Ternana perché in serie B serve continuità e una vittoria non ti porta molto lontano. Serve sfruttare il momento ed essere concentrati e determinati per fare bene contro la Ternana, una squadra che lotterà con noi per la salvezza. Finora abbiamo giocato bene con le squadre più blasonate, ora bisogna essere capaci di trasformare questa forza contro le nostre dirette concorrenti; altre volte abbiamo perso male, come a Brescia, e in casa contro il Latina. In quelle partite abbiamo perso punti pesanti, e ne paghiamo le conseguenze in classifica». Fin qui le parole di D’Elia, poi nel pomeriggio l’allenamento al centro tecnico di Isola Vicentina da dove le notizie che sono arrivate sono tutt’altro che positive. La jella infatti continua a a colpire pesantemente il Vicenza che ieri, durante la consueta seduta di allenamento, ha fermato ancora una volta D’Elia per un probabile problema muscolare che verrà valutato dallo staff medico nei prossimi giorni. L’impressione però è che possa trattarsi di una nuova lesione che, nel caso, terrebbe lontano dai campi di gioco il terzino biancorosso fino al gennaio del 2017. […]

Ore 12.10 – (Giornale di Vicenza) Da qui a fine campionato, purtroppo, il Vicenza non potrà più contare su Nicholas Siega. Come si ricorderà, il giocatore si era infortunato nell’allenamento di mercoledì 30 novembre avvertendo un fortissimo dolore dietro la coscia sinistra, tanto da dover abbandonare il campo portato di peso dai membri dello staff biancorosso. La lesione muscolare al bicipite femorale si è rivelata molto importante, tanto da richiedere un intervento chirurgico, effettuato ieri al San Matteo di Pavia dal professor Franco Benazzo: l’operazione è tecnicamente riuscita, ma i tempi di recupero sono molto lunghi, stimati in circa 5 mesi. […]

Ore 11.50 – (Giornale di Vicenza) Non è proprio un’annata fortunata per Salvatore D’Elia: neanche il tempo di recuperare la condizione migliore, che già ieri il mancino campano si è fermato nuovamente in allenamento per colpa delle solite noie muscolari. Dopo uno scatto, il giocatore all’improvviso si è seduto a terra e poi accomodato per qualche minuto in panchina, per poi rientrare verso gli spogliatoi camminando sconsolato a testa bassa. Come sempre in questi casi ci vorrà qualche giorno per avere consapevolezza, tramite gli esami diagnostici, dell’effettiva entità dell’infortunio, ma considerando anche i precedenti di D’Elia pare assai improbabile che il problema possa consentirgli di giocare sabato a Terni; perderlo per una sola partita, anzi, sarebbe probabilmente l’opzione meno negativa, per lui e per il Vicenza. Dita incrociate.Il nuovo guaio muscolare di D’Elia è stato l’elemento peggiore di un allenamento nel suo complesso davvero poco confortante per Bisoli. Anche solo limitandosi alla conta degli infortunati, infatti, oltre a D’Elia durante la partitella si sono fermati pure Di Piazza, nuovamente bloccato dal mal di schiena, e H’Maidat, che ha rimediato una contusione in un contrasto. Entrambi sono stati costretti dunque a seguire D’Elia negli spogliatoi in anticipo sui compagni, tanto che la consueta partitella in famiglia si è chiusa con la formazione delle “riserve” costretta a giocare in dieci. Provando a tirare le somme, l’elenco degli assenti certi o probabili per la partita con la Ternana è davvero lungo: tre gli squalificati, ovvero Vigorito, Signori e Bellomo; Siega, come noto, potrà rientrare solo fra 5 mesi (vedi altro articolo in questa pagina) e oltre a lui si profila come detto il forfait di D’Elia. Saranno da valutare pure Di Piazza e H’Maidat, mentre Raicevic anche ieri si è limitato a corricchiare a bordo campo: magari Bisoli lo porterà comunque con sé sul pullman che oggi pomeriggio partirà alla volta di Terni per l’ormai consueto “miniritiro”, ma di certo il centravanti montenegrino non potrà essere al meglio. Le uniche note liete dall’infermeria sono giunte ieri da Vita e Zivkov, entrambi nuovamente in gruppo dopo l’influenza. […]

Ore 11.20 – (Gazzettino) La novità per il Cittadella non è delle migliori perchè il tecnico Venturato anche sabato con il Pisa dovrà fare a meno di Lucas Chiaretti. Il fantasista brasiliano, infatti, non è completamente guarito dallo stiramento al bicipite femorale della coscia sinistra, ma è convinto che i compagni sapranno reagire e ritrovare i risultati che sono mancati nelle ultime tre gare. «Mi dispiace molto – sostiene – perchè contavo di esserci, è un momento particolare dove c’è bisogno di tutti. Non è però il caso di rischiare una ricaduta, per cui abbiamo deciso di procedere con prudenza. Conto la settimana prossima di essere pienamente recuperato per il derby con il Vicenza». Come sopperire alla sua assenza in una partita delicata come la prossima contro la squadra di Gennaro Gattuso, è presto detto: «Bisogna non commettere gli errori che ci sono stati nelle ultime partite. Sono convinto che i miei compagni ci riusciranno con più concentrazione e attenzione. La strada è quella di allenarsi lavorando al massimo a tutti i livelli per migliorare il gioco collettivo». Le difficoltà trovate dal Cittadella nelle ultime partite non dipendono, secondo Chiaretti, dalla mancanza della sua fantasia, che rende il gioco granata meno prevedibile. «Può capitare che la giocata del singolo faccia la differenza, ma è sempre il collettivo che mette in condizione il singolo di esprimersi al meglio esaltandone le qualità. Io non c’ero, ad esempio,quando il Cittadella ha vinto ad Avellino. Sono convinto che, seguendo le indicazioni dell’allenatore, la compattezza del nostro gruppo possa farcela anche con il Pisa. Per noi deve essere la partita della svolta davanti al nostro pubblico, anche se non sarà facile perchè è una partita importante per entrambe le squadre. Noi dobbiamo essere concreti nello sfruttare gli errori dell’avversario ed essere bravi a non commetterne». Oltre a Chiaretti, non sono ancora pronti Pascali e Kouamè, che stanno allenandosi sempre più con il gruppo. […]

Ore 11.00 – (Mattino di Padova) Giocassero sempre ad agosto, non ce ne sarebbe per nessuno. In quel mese le squadre di Venturato vincono sempre, come è accaduto anche in questa stagione con la scorribanda del suo Cittadella a Bari. Se invece i tornei ufficiali si limitassero al solo dicembre, allora le ambizioni dovrebbero limitarsi al raggiungimento… della salvezza, perché gli 1,17 punti raccolti di media a partita in questo mese, moltiplicati per le 42 giornate totali, porterebbero a una proiezione finale di 49. […] Ma come motivare il calo di dicembre, decisamente il mese nero di Venturato? In questi casi si pensa subito alla preparazione atletica, anche se i problemi attuali non sembrano dettati da un calo fisico generale ma, casomai, dalla scarsa brillantezza di alcuni singoli . Di certo conta l’entusiasmo, che all’inizio di questa stagione era evidente e capace di far esprimere la truppa granata oltre i propri limiti. Va aggiunto che il freddo e i terreni pesanti (anche se non era il caso di Cesena, dove il manto è sintetico) non agevolano squadre che, secondo i dettami del tecnico, giocano prevalentemente palla a terra e in velocità. Sono comunque congetture. Un dato è certo: per riportarsi in media dopo il doppio zero colto con Carpi e Spal, il Citta deve cogliere almeno 6 punti nelle tre gare che chiuderanno il 2016. E, contro il Pisa, sabato, dovrà provare a spuntarla pur dovendo ancora rinunciare a Chiaretti, che sta lavorando a parte e che difficilmente rientrerà.

Ore 10.30 – (Gazzettino) Questo, però appare francamente il girone più difficile della Lega Pro. «Le premesse d’inizio stagione si stanno verificando, nel senso che nel nostro girone c’è molto più equilibrio. Non so se sia più forte o meno degli altri due, ma ci sono più compagini attrezzate per stare in alto, e questo comporta appunto maggiore equilibrio e anche distacchi diversi in classifica». […] Per contro il Padova è il terzo migliore attacco, e finora ha mandato a segno undici effettivi, come hanno fatto solo Venezia e Pordenone. Dove può ancora migliorare la fase offensiva? «Quando segnano tanti giocatori vuole dire che hai più soluzioni, e questo è un aspetto importante. C’è però da lavorare perché possiamo fare ancora meglio, consapevoli che ci aspettano gare impegnative. Se non riesci a sbloccarle in un certo modo, devi ricorrere alle palle inattive e agli inserimenti delle mezzali». Poi il tecnico fa una puntualizzazione sul pacchetto arretrato. «Fino a poco tempo fa era tra i migliori del campionato, a parte i quattro sigilli incassati con il Pordenone che hanno un po’ variato la media. Non è però un dato che mi preoccupa considerato che la maggiore parte dei quattro gol sono stati viziati da situazioni non imputabili solo a nostri errori». […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) Tre partite alla sosta, la prima delle quali domenica a Lumezzane segna anche il giro di boa del campionato. E il Padova ci arriva con in tasca il quarto posto solitario. «Per il momento siamo soddisfatti della nostra classifica – esordisce Oscar Brevi – Potevamo anche avere qualche punto in più, però ci può stare. Anche riguardando la vittoria con il Sudtirol sono gare complicate quando trovi squadre che si chiudono molto, e i ragazzi l’hanno interpretata nel modo giusto concedendo poco o niente e sfruttando al massimo le situazioni che ci siamo creati perché abbiamo attaccato la porta con più determinazione rispetto ad altre volte». Venezia capolista con sei lunghezze di vantaggio sui biancoscudati, poi Pordenone e Reggiana. Si aspettava una situazione così a questo punto della stagione? «Ho visto le ultime tre partite vinte 1-0 dal Venezia e sono state tutte sfide tirate. La squadra lagunare ha avuto qualche episodio favorevole ed è riuscito a creare un po’ di distacco».

Ore 10.10 – (Gazzettino) Non solo allenamenti sul campo, ma anche un momento di riflessione spirituale per il Padova che martedì è stato in visita alla Basilica del Santo. Biancoscudati presenti al gran completo tra giocatori e staff tecnico, senza dimenticare lo stato maggiore del club rappresentato dal presidente Giuseppe Bergamin, dall’amministratore Roberto Bonetto, dal presidente del settore giovanile Massimo Poliero e dai consiglieri Giampaolo Salot e Roberto Vitulo. La comitiva ha ascoltato le parole di padre Alberto Tortelli che ha raccontato la vita del Santo, poi ha assistito a una breve lezione sull’architettura e sugli affreschi della Basilica, soffermandosi davanti al confessionale di padre Placido Cortese. La visita è proseguita con un saluto alla tomba del Santo e al reliquiario. Prima del congedo Neto Pereira ha consegnato a padre Oliviero Svanera, rettore della Basilica, la maglia biancoscudata Antonio 13. Doppia seduta ieri in vista dell’appuntamento con il Lumezzane, con lavoro atletico al mattino e incentrato sul pallone al pomeriggio. A parte Altinier e De Risio, con quest’ultimo che deve aspettare ancora qualche giorno prima di riaggregarsi ai compagni e quasi certamente salterà anche la trasferta di domenica. […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Sì, la gara col Sudtirol si è dimostrata complicata: contro un avversario che ti aspetta, che si chiude e riparte, spesso bisogna sfruttare i calci da fermo, e sotto questo punto di vista siamo stati bravi. I ragazzi hanno interpretato tutto nel modo giusto, concedendo poco o niente e sfruttando al massimo le occasioni create, attaccando la porta in maniera più determinata rispetto ad altre volte». La classifica, adesso, le piace? «La guardo ancora poco. C’è il Venezia che ha preso leggermente il largo, ma ha anche vinto le ultime tre gare sempre 1-0, quindi forse ha beneficiato di qualche episodio favorevole. Per il resto, però, le premesse iniziali si stanno avverando: magari il girone B non sarà il più difficile dei tre della Lega Pro, ma di certo è il più equilibrato». Domenica a Lumezzane si chiude il girone d’andata: che gara sarà? «Ci ho giocato tre anni, troveremo un ambiente particolare e una squadra con dei valori. Aggiungiamoci pure che hanno la seconda miglior difesa del girone, e abbiamo detto tutto. Io l’ho capito da tempo e spero che pian piano lo facciano tutti: squadre materasso e partite abbordabili non ce ne sono, lo dimostra lil ko della Reggiana a Forlì». […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Una vittoria per girare l’angolo e ripartire da una solida base. Una vittoria per chiudere un girone d’andata a due facce – quella iniziale, decisamente balbettante, e la seconda, ampiamente positiva – con il sorriso. Domenica pomeriggio il Padova chiude il suo girone d’andata con la trasferta di Lumezzane: un giro di boa solo virtuale, visto che la sosta arriverà appena a fine mese dopo le due gare contro Samb e Albinoleffe (prima e seconda del girone di ritorno), ma comunque importante per cominciare a tirare i primi bilanci della stagione. E “girare” a quota 35, in caso di vittoria in Val Trompia, sarebbe sicuramente soddisfacente. Il Lumezzane, ieri, ha perso 1-0 a Macerata nel recupero dell’undicesima giornata, ma è meglio non fidarsi dei lombardi, che a dispetto del dodicesimo posto in classifica possono vantare la seconda miglior difesa del girone. «Siamo soddisfatti per il momento», l’analisi di metà settimana del tecnico Oscar Brevi. «Avremmo potuto avere qualche punto in più, ma il quarto posto ci può stare». Quarto posto arrivato dopo una vittoria non facile, una di quelle ngare che magari a inizio anno avreste pareggiato…

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Una volta il Padova andava al Santo a tutti gli effetti per “farsi benedire”, oggi fortunatamente solo… per una visita di piacere. I tempi di Marcello Cestaro, che portava la squadra in pellegrinaggio a cospargersi il capo di cenere quando le cose andavano male, sono ormai dimenticati: due giorni fa il Padova, dopo aver registrato il videoclip di Natale nei luoghi simbolo del centro storico, ha compiuto una suggestiva visita al Santo durante la quale, dopo aver ascoltato dalle parole di padre Alberto Tortelli la storia della vita di Sant’Antonio, ha poi assistito ad una breve lezione sull’architettura e sugli affreschi della Basilica. I giocatori, accompagnati dalla dirigenza (in testa Bonetto e Bergamin) e dallo staff tecnico, si sono poi soffermati davanti al confessionale di padre Placido Cortese, alla tomba del Santo e al reliquiario. Capitan Neto Pereira, quindi, ha regalato a padre Oliviero Svanera, rettore della Basilica, una maglia biancoscudata con il nome “Antonio” e il numero 13. […]

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) E’ contento della squadra? «Nelle ultime dieci partite stiamo viaggiando a una media da primo posto, peccato ci manchino i punti delle prime giornate: avremmo dovuto farne decisamente di più…». […] Domenica allo stadio col Sudtirol c’erano poco più di 1.700 spettatori. Si aspettava un calo così marcato? «Se devo essere sincero mi aspettavo un calo, ma non così evidente. Io capisco tutto, gli orari, il freddo, l’avversario che magari non era di richiamo come in altre occasioni, ma in tutta onestà sono un po’ preoccupato perché i nostri tifosi sono importanti e il prossimo anno bisognerà fare ragionamenti molto attenti anche quando verranno decisi gli orari delle partite».

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Avanti tutta fino a fine anno. Poi, da quello che trapela, il Padova potrebbe decidere di fare uno sforzo sul mercato. Tutto dipenderà dall’esito delle prossime tre partite, Lumezzane, Sambenedettese e Albinoleffe e dal distacco che si verrà a determinare rispetto alla capolista. Se la squadra dovesse rimanere a ruota del treno di testa, ecco che anche la proprietà potrebbe decidere di giocarsela fino in fondo acquistando un centrocampista e un attaccante di qualità. Presidente Giuseppe Bergamin, è così? «Per prima cosa vorrei dire che sono molto fiducioso che si possa fare bene anche nelle prossime tre partite. Stiamo bene, stiamo facendo punti fra qualche alto e basso notevole, ma alla fine siamo lì a giocarcela con le migliori. Quanto al mercato, è ancora presto, serviranno valutazioni condivise e poi decideremo cosa fare».

Ore 08.40 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Venezia 38, Pordenone 37, Reggiana 36, Padova 32, Gubbio 31, Sambenedettese e Parma 30, Bassano 28, AlbinoLeffe e FeralpiSalò 25, Santarcangelo 21, Ancona e Lumezzane 20, Maceratese 19, SudTirol 18, Teramo 17, Mantova 15, Fano 14, Forlì e Modena 13.

Ore 08.30 – Lega Pro girone B, risultati e marcatori della diciottesima giornata: Fano-Lumezzane 0-2 (Bacio Terracino (Lu) al 34′ pt, Speziale (Lu) al 37′ st), FeralpiSalò-Pordenone 0-2 (Arma (Pn) su rigore al 38′ pt e al 39′ st), Gubbio-Bassano 4-0 (Ferri Marini (Gu) al 14′ pt, Candellone (Gu) al 21′ pt, Ferretti (Gu) al 37′ pt, Casiraghi (Gu) su rigore al 2′ st), Mantova-Modena 1-0 (Siniscalchi (Mn) al 24′ st), Parma-Teramo 1-1 (Ilari (Te) al 16′ pt, Evacuo (Pr) su rigore al 32′ pt), Sambenedettese-Ancona 0-1 (Frediani (An) al 39′ pt), Maceratese-Santarcangelo 1-1 (Quadri (Ma) al 27′ pt, Cori (Sa) al 31′ pt), Forlì-Reggiana 2-0 (Ponsat (Fo) al 2′ pt, Bardelloni (Fo) al 37′ pt), Padova-SudTirol 2-0 (Emerson (Pd) al 33′ pt, Altinier (Pd) al 17′ st), AlbinoLeffe-Venezia 0-1 (Ferrari (Ve) al 38′ st).

Ore 08.20 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.10 – Ringraziamo anche Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.




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