Padova-Samb, Emerson: “Giochiamo e vinciamo per la maglia che indossiamo! E Filipe…”

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Sono passati due mesi, sembrano secoli fa. Da quel recupero Samb-Padova, terminato con la sconfitta più pesante della stagione anche al di là del risultato, è nata una squadra nuova. Che adesso vuole chiudere nella maniera migliore il 2016, tenendo in vita il sogno di agguantare quel primo posto occupato al momento dal Venezia. Quel giorno fu Emerson a presentarsi in sala stampa difendendo l’allenatore e assumendosi in prima persona ogni responsabilità. Parole da vero leader, che risuonano anche ora a distanza di tempo. Emerson, cosa è cambiato da quel pomeriggio? «Siamo migliorati noi, siamo cambiati in tutto, nell’atteggiamento, nella determinazione, nella voglia di portare a casa il risultato. La partita di andata è stato il punto più basso della stagione, da lì in poi le cose sono cambiate». Cosa manca per essere da primo posto? «Se il nostro obiettivo è quello di puntare al primato nel girone, allora evidentemente ci manca qualcosa. Soprattutto la continuità di rendimento e le vittorie contro le squadre di bassa classifica. Non è che fosse facile andare a Lumezzane e portare a casa i tre punti, magari con la Samb non si vincerà 3-0, è sciocco credere che sia tutto così semplice. Ma in qualche modo il risultato dobbiamo farlo se vogliamo il primato».

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Avete dimostrato di essere con Brevi, non crede? «Sono nel calcio da tanti anni, so come funziona: il modo più semplice, quando ci sono difficoltà, è sempre quello di scaricare tutto addosso all’allenatore. A noi dispiaceva e ho tenuto a precisare il concetto. Poi, per quanto riguarda Brevi, noi non giochiamo per lui, ma giochiamo e vinciamo per la maglia che indossiamo. Brevi è il nostro condottiero ma la maglia viene prima di tutto. Prima dell’allenatore e prima dei giocatori». Lei è amico di Filipe. Cosa gli sta succedendo? «Io dico solo una cosa: a Padova non si è mai visto il vero Filipe. Lui è stato sfortunato, l’infortunio lo ha penalizzato e poi ha giocato meno di quanto si aspettasse. Io spero che dimostri il suo valore, se sta bene in questa categoria fa la differenza. Ho letto quello che ha dichiarato e ho letto le voci di mercato. È normale in questo periodo, ma non credo che la società se ne voglia privare. In ogni caso noi dobbiamo fare i giocatori e domani lui ha una chance importante per dimostrare chi è».

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(Fonte: Corriere del Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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