Cittadella-Bari, Paleari: “Lavoravo da agosto per farmi trovare pronto! E la parata più dura…”

Condividi

Il Cittadella è in buone mani. Letteralmente. Su quelle di Enrico Alfonso, tra le colonne della cavalcata-promozione della passata stagione e, in quella in corso, autore di un ottimo girone d’andata, non c’erano dubbi. Chi lo conosce, e l’ha seguito nelle file della Giana Erminio nello scorso campionato di Lega Pro, non ha mai avuto perplessità nemmeno sulle qualità di Alberto Paleari. Soltanto sabato pomeriggio questo ventiquattrenne portiere brianzolo di Giussano ha, però, potuto esordire in Serie B e “ripresentarsi” ai tifosi granata, che non lo vedevano giocare dalla sfortunata gara con la Cremonese, in Coppa Italia, dello scorso agosto. E lui ha risposto presente, mettendo l’impronta dei suoi guantoni sul convincente successo colto a spese del Bari. «Sono molto contento, mi sono fatto trovare pronto. Erano sei mesi che aspettavo questo giorno, seguendo le indicazioni di Pierobon che, con la sua esperienza, mi segue e sprona come un papà, e i consigli di Alfonso», racconta Paleari, svelando poi che pure lui ha scoperto solo all’ultimo momento che sarebbe stato titolare contro i “galletti”. «Ho saputo che avrei giocato il giorno stesso della partita: Enrico accusava da qualche giorno problemi di cervicali, ma si era sempre allenato. Non ho parlato con nessuno dei miei familiari prima della partita, so che mia mamma si agita molto e non volevo che si preoccupasse. In campo, poi, non è stato facile ritrovare subito i tempi di gioco e ci ho messo qualche minuto a ingranare, ma quando ti alleni tutti i giorni con un obiettivo davanti tutto diventa più semplice».

[…]

«L’intervento più difficile? Forse quello su Floro Flores nel secondo tempo: ero ben posizionato e sono riuscito a sfiorare il pallone mandandolo sul palo. La giornata è stata favorevole per il Citta, per i risultati delle altre. Noi proveremo a giocarcela. Io continuerò a lavorare a testa bassa, arrivando al campo presto e andando via per ultimo e, se verrò di nuovo chiamato, mi farò trovare pronto».

(Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)

«Ho saputo che avrei giocato soltanto prima di arrivare allo stadio. Non ho neanche chiamato mia mamma per dirglielo, altrimenti sarebbe stata in ansia per me». È fatto così Alberto Paleari, un ragazzo genuino e semplice, ma un grande professionista, come ha affermato il suo allenatore davanti al termine di Cittadella-Bari: «Sono contento per lui. Non si fanno prestazioni di così grande spessore se non lavori sodo, se non ti alleni al massimo ogni giorno, Paleari è un esempio». Dopo le lodi – strameritate – di Venturato, l’interessato descrive l’emozione della prima in serie B: «Ne avevo tanta, anche perché sono stato avvisato soltanto all’ultimo, non ho avuto il tempo per prepararmi mentalmente, anche se sapevo che Alfonso in questi giorni aveva qualche problemino di cervicale. È andata bene, direi, e sono contento: è da agosto che lavoro per farmi trovare pronto. Ho giocato in tutte le categorie minori, mi mancava la serie B». Cosa le hanno detto Pierobon e Alfonso prima di scendere in campo? «Pierobon mi ha dato i suoi consigli preziosi, come fa ogni giorno dall’inizio della stagione, e da un campione come lui ho solo da imparare. Alfonso invece mi ha dato il bocca al lupo». Ripensando alla partita con il Bari, lei ha salvato la sua porta in tre circostanze: quale l’intervento più difficile? «Sul diagonale di Floro Flores. Sono riuscito a deviare il pallone quanto basta per mandarlo sul palo. Quando sei posizionato bene in porta, come chiede sempre Pierobon, anche gli interventi più difficili diventano possibili».

[…]

Adesso si va a Terni con un’altra iniezione di autostima in corpo. Marchetti ha detto che di devono vincere altre quattro partite per salvarsi, ma non vi sta stretto il minimo obiettivo, anche alla luce dei risultati delle dirette avversarie di classifica che hanno rilanciato il Cittadella? «È stato un turno favorevole per i nostri colori, noi siamo lì. Pensiamo a una partita per volta, cercando di accontentare il direttore più presto possibile, e poi vedremo cosa succederà».

(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




Commenti

commenti

About Gabriele Fusar Poli


WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com