Padova, Giordani si candida a sindaco: “Contrario al Plebiscito, due curve all’Euganeo”

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Prima citato. Poi chiacchierato. Ora ufficializzato: l’ex presidente Biancoscudato Sergio Giordani si candida quale nuovo sindaco di Padova. Lo ha annunciato questo pomeriggio presso la Sala Verde del Caffé “Pedrocchi”, trattando anche temi che stanno particolarmente a cuore ai tifosi del Calcio Padova.

In primis la questione relativa allo stadio “Plebiscito”, su cui ha un’idea precisa: «Non trovo assolutamente interessante avere due-tre stadi a Padova, abbiamo già l’Euganeo. E’ costato un sacco di soldi ed ammetto che non è bello anche perché è nato in un periodo molto difficile, ma va valorizzato: significa che bisogna metterci un po’ le mani. La Tribuna Fattori secondo me è molto importante per l’economia della squadra, perché dà l’aspetto scenografico ed acustico altrimenti sarebbe uno stadio molto silenzioso, e proprio per questo motivo quando sarà trasferia l’atletica all’Arcella ritengo opportuno fare due curve prefabbricate a bordo campo in modo che i tifosi siano vicini alla loro squadra. Io sono tifoso del Padova, e ci tengo molto. E dico che secondo me quest’anno ce la facciamo, perché vedo una squadra tosta e determinata come non avrei mai pensato all’inizio del campionato… Leggo di 8-9-10 milioni per il Plebiscito, non buttiamoli per uno stadio che non ha senso per il calcio! Io un po’ di calcio ne capisco, e quello è uno stadio da rugby».

Sergio Giordani, infine, ha rivolto un pensiero anche ai 19 ragazzi colpiti da Daspo: «Con i ragazzi della Tribuna Fattori ho sempre avuto un rapporto splendido, per questo esprimo piena solidarietà per Marco Bergamin e Andrea Brocca: li conosco benissimo, sono due brave persone e sono stati colpiti da questo provvedimento solo perché si sono difesi da un’aggressione mentre erano seduti in un bar».




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