Live 24! Modena-Padova, -2: prove tecniche di 3-5-2, ancora out Mazzocco

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Ore 21.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Bassano-Venezia, posticipo di lusso in rapido avvicinamento. E con una novità arrivata ieri mattina dalla riunione del Gruppo operativo per la sicurezza. E cioè dell’interruzione, a prevendita aperta, dell’iniziativa «Porta un amico allo stadio», a cui il Bassano ha sempre aderito: «A seguito della riunione Gos, tenutasi stamane – si legge in una nota diffusa dal club – siamo ad informare che in occasione di Bassano Virtus-Venezia, non sarà più attiva l’opzione porta un amico allo stadio, per i biglietti emessi dalle ore 13 in poi, di giovedì 16 marzo (ieri ndr ). Comunichiamo inoltre che il giorno della gara non saranno in vendita tagliandi per il settore ospiti. Invitiamo quindi la tifoseria ospite ad acquistare i tagliandi in prevendita, la quale terminerà domenica 19 marzo alle ore 19. Si ricorda inoltre che i residenti nella provincia di Venezia dovranno essere titolari di tessera del tifoso per poter acquistare il biglietto della partita». Evidentemente una misura di sicurezza aggiuntiva nel timore di incidenti, magari a causa di «interferenze esterne», tenendo presente che fra le due tifoserie direttamente non ci sono mai stati episodi spiacevoli. […]

Ore 21.00 – (Giornale di Vicenza) […] «Per me sarà una gara speciale – ammette Falzerano – ritroverò tanti compagni coi quali ha condiviso momenti molto belli. Mi fa piacere tornare a Bassano dove ho trascorso un anno e mezzo molto intenso, sono stato bene e sarò felice di poter riabbracciare tante persone che ho avuto la fortuna di conoscere. Immagino si tratterà di una sensazione particolare, ma so già che appena l’arbitro fischierà mi concentrerò esclusivamente sull’obiettivo dei tre punti». Quindi l’affermazione clou che sgombera il campo sia da ipotesi di tradimento che di cattiva volontà della società. «Nell’ultima sessione di mercato – conferma – ho voluto io a tutti i costi venire a Venezia e penso che i risultati recenti stiano dando ragione alla mia decisione. Ma non ci sono rivincite, mi preme solo badare alla vittoria per avvicinarmi alla B». La gara di lunedì si giocherà alle 21.

Ore 20.30 – (Giornale di Vicenza) Gianluca Laurenti è come il coltellino svizzero multiuso. Non ti lascia mai in panne e trovi sempre il modo di cavartela. Ha giocato ovunque, meno che da difensore centrale e da portiere. Magari a Santarcangelo sarebbe potuto andarci lui tra i pali e non Formiconi. «Ma ero appena uscito – sorride lui – altrimenti chissà, magari ci andavo per davvero…». […] Infortuni, squalifiche e poi cosa ha zavorrato Bassano? “Partiamo dal presupposto che la squadra che, per dire, ha pareggiato da capolista all’andata a Venezia è molto cambiata perchè sono mutati parecchi interpreti per svariate cause: guai fisici, assenze, mercato e via discorrendo. Ora c’è una formazione differente con alcuni giocatori nuovi che solo adesso stanno completando il loro percorso di inserimento. E in ogni caso sono dell’idea che il freno è essenzialmente questione emotiva e non tecnica. Al primo vento positivo può girare tutto”. Ora va salvaguardato il patrimonio playoff. “I tanti punti conquistati nella prima parte di stagione e a gennaio ci ha consentito di poter essere ancora padroni del nostro destino. Bertotto? Punta molto su allenamenti di grande intensità ma più brevi e ci sta trasmettendo carica a palla ma anche serenità e consapevolezza nei nostri mezzi”. Col Venezia non servono stimoli speciali. “Loro sono i più forti, a noi occorre la partita della vita per fermarli. Potessi togliere un giocatore agli avversari direi Falzerano. Da tenere con noi un’ultima volta…”

Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Quindici minuti di ritardo contro la violenza. È quanto hanno deciso Aic e Lega Pro per attirare l’attenzione sui gravi episodi verificatisi nelle ultime settimane intorno ai rettangoli di gioco, ai campi di allenamento e alle sedi delle società di Terza serie. Nella prossima giornata di campionato, compresi anticipi e posticipi, le squadre scenderanno in campo un quarto d’ora dopo. Uno dei luoghi dove si sono perpetrate le violenze citate è Ancona, dove i ramarri giocheranno domenica e dove proprio ieri si è dimesso mister Pagliari: se non ci ripenserà, è possibile il ritorno di Brini. […] ANCONA BOLLENTE La missione del Cavaliere Armato (il simbolo dell’Unione sportiva) era inizialmente il ritorno in B. Si ritrova invece ultimo in classifica. Dal luglio si sono avvicendati tre ds (compresi i 3 giorni di Calaiò), 3 dg e altrettanti allenatori. Degli azionisti di riferimento non si hanno notizie e il pubblico più caldo contesta chi oggi veste la casacca dell’Ancona. Tanto da aver richiesto e ottenuto che i giocatori impiegati nell’ultima gara in casa si spogliassero e consegnassero loro le maglie biancorosse. Questo è il clima che Cattaneo e compagni troveranno al Conero.

Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Dalla serie D che lo lanciò in prima squadra nel gennaio del 2012 sino al posto da titolare in Lega Pro che si è conquistato oggi con la maglia Pordenone. E dall’Ancona all’Ancona il cerchio si chiude. Domenica Marco D’Arsiè, secondo portiere neroverde, classe 93, si troverà di fronte la squadra che per prima, nel calcio dei grandi, ha creduto in lui. «Ricordo con affetto – commenta il sostituto di Matteo Tomei – l’esperienza di Ancona, dal gennaio 2012 al giugno 2013. Il primo anno siamo arrivati terzi in D, il secondo settimi. Nel secondo campionato – prosegue lo jesolano – ho giocato da titolare, mettendo insieme 33 presenze. È stato un periodo molto importante per la mia crescita. Purtroppo la stagione si era conclusa con un brutto infortunio. I ricordi positivi riguardano un po’ tutto: la società, la città e la tifoseria, molto calorosa». Un particolare a cui il Pordenone dovrà fare attenzione. Poi però D’Arsiè parla anche dell’Ancona di oggi: «La situazione attuale, da quanto leggo, è molto diversa da quando c’ero io e la cosa mi spiace – prosegue -. Non mi permetto di entrare nel merito, non conoscendo i fatti direttamente. Auguro però il meglio a una piazza a cui sono ancora legato». […]

Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) Un grande ex giocatore ha osservato con attenzione l’allenamento di ieri del Pordenone. È Michele Zanutta, capitano della Reggiana dei tempi d’oro, quella salita in serie A nel 1993 con Giuseppe Marchioro in panchina e che giocava al mitico “Mirabello”. L’ex difensore, classe 1967, ha giocato dal 1988 al 1995 con gli emiliani, facendone la storia assieme, tra gli altri, ai friulani Stefano e Gigi De Agostini. Zanutta, dopo aver allenato tra gli altri team la Manzanese in serie D, guida ora la squadra juniores della Sangiorgina, società in cui ha mosso i primi calci prima di passare alla Sampdoria nel 1984, club in cui è rimasto sino al 1988. A fine allenamento Zanutta ha incontrato il capitano del Pordenone, Mirko Stefani (con lui nella foto), anche ex capitano della Reggiana (in granata dal 2005 al 2010). […]

Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) Alta tensione ad Ancona: il Pordenone ha un altro motivo per temere la trasferta di domenica. Ieri, a metà pomeriggio, dopo l’allenamento, si è dimesso il tecnico dei marchigiani Giovanni Pagliari. La sua decisione è irrevocabile, nonostante la società stia facendo di tutto per convincerlo a rimanere al suo posto. Tuttavia pare proprio non ci sia possibilità: dovrebbe essere rimpiazzato dal ritorno di Fabio Brini, ancora sotto contratto e quindi richiamabile. Pagliari non se la sente più di andare avanti e il motivo è presto detto. Il trainer, dicono i media anconetani, avrebbe notato un atteggiamento rassegnato da parte della squadra durante la seduta lavorativa, con i giocatori più concentrati sulle questioni extra-campo che su altro (da tempo la società è in difficoltà economica). Sono attesi sviluppi nelle prossime ore, che ci saranno in quanto nel pomeriggio il gruppo deve tornare in campo per l’allenamento. […]

Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Anche ieri Matteo Tomei non si è allenato. «Non sta bene fisicamente», è la versione ufficiale data ieri dal presidente Mauro Lovisa. Salvo sorprese, toccherà nuovamente a Marco D’Arsiè difendere i pali del Pordenone ad Ancona, squadra di cui è ex. «Sono pronto – afferma il portiere –, non è facile sostituire uno come Matteo, ma l’ho già fatto domenica scorsa e non mi tiro indietro di certo: voglio contribuire anch’io a far sì che la squadra torni alla vittoria in trasferta». […] «Scendere in campo titolare al Conero mi farebbe un certo effetto, ma al fischio d’inizio conterà solo la partita e fare il meglio per il Pordenone – afferma il giocatore –. Vogliamo tornare al successo lontano dal Bottecchia. Io sono contento per la mia partita di domenica scorsa: era fondamentale stare sempre attento e non subire gol: è andata bene. La parata su Gliozzi nel secondo tempo? È stata importante, ma ora guardo avanti. Ho un’eredità “pesante” da gestire, sono pronto». D’Arsiè giocherà contro la sua ex squadra. «Ricordo con affetto l’esperienza di Ancona – dice – dal gennaio 2012 al giugno 2013. Il primo anno siamo arrivati terzi, il secondo settimi. Nel secondo campionato ho giocato da titolare (33 presenze) ed è stato un periodo molto importante per la mia crescita. Purtroppo la stagione si era conclusa con un brutto infortunio. I ricordi positivi riguardano un po’ tutto: la società, la città e la tifoseria, molto calorosa. L’Ancona oggi? – continua –. Leggo di un momento complicato, mi dispiace, ma domenica contano solo i tre punti per il Pordenone». […]

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Sette vittorie e un pareggio per prendere il largo, nel 2017 nessuno tiene il passo di un Venezia capolista solitario ormai da dodici giornate. È un ritmo forsennato e irresistibile quello degli arancioneroverdi di Pippo Inzaghi nel nuovo anno. Dopo la sosta invernale Soligo e compagni sono imbattuti e hanno conquistato 22 punti su 24 grazie a 3 successi casalinghi (Ancona 2-1, Pordenone e Modena 1-0) e 4 in trasferta (Reggiana 3-0, Lumezzane 2-1, Sambenedettese 3-1 e Teramo 4-1). Oggi i 64 punti del Venezia (e il +7 sulla seconda) sono il trend migliore di tutta la Lega Pro, mentre tra tutti i campionati professionisti la media punti di 2.2 è seconda solo al 2.5 della Juventus in serie A. L’unica non vittoria resta il 2-2 al Penzo nel big match con il Parma, rimonta fondamentale per conservare il vantaggio negli scontri diretti (grazie al 2-1 dell’andata al Tardini) che, in caso di arrivo in vetta a parità di punti il 7 maggio, consegnerebbe la promozione diretta in B al Venezia senza spareggio. […]

Ore 17.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) A gennaio a un certo punto aveva pensato di andare via, ma Filippo Inzaghi, in quel caso, disse una frase a dir poco profetica: «Bentivoglio deve stare tranquillo, vedrete che nel corso della stagione ci tornerà molto utile e guadagnerà il suo spazio nella formazione titolare». Detto, fatto. Simone Bentivoglio è ormai titolare fisso nel Venezia che vola rapido verso la promozione in B e anche domenica scorsa contro il Modena è stato decisivo. È stato proprio lui a battere la punizione che ha sbloccato il risultato al 92’ grazie a una prodezza di testa di Alex Geijo: «Sono contento dello spazio che mi sto ritagliando – ammette Bentivoglio – e sono felice soprattutto che la squadra stia continuando a vincere. Sarebbe stato un peccato non riuscire a battere il Modena approfittando del passo falso loro a Mantova. Alla fine ci siamo riusciti. Non abbiamo mollato e alla fine l’abbiamo spuntata, penso con merito». Lunedì si va a Bassano, per un posticipo ad alta tensione: «Loro stanno attraversando un momento molto complicato – chiosa Bentivoglio – ma i valori tecnici non si discutono. E sappiamo che sarà un’altra partita insidiosissima». […]

Ore 16.50 – (La Nuova Venezia) «E’ un derby, la classifica conta relativamente». Gianfranco Bellotto a Venezia ha lasciato il cuore, uno degli ultimi allenatori (stagione 2002-2003) a guidare gli arancioneroverdi in Serie B, ma conosce bene anche la realtà di Bassano, vivendo a Camposampiero, e lunedì siederà in tribuna al Mercante. «Ho seguito, anche dal vivo, entrambe le squadre», osserva il tecnico padovano, «il Venezia è in testa con merito, Inzaghi ha dato un gioco alla squadra, ha elementi di qualità e farebbe una bella figura anche nella categoria superiore. Il Bassano era partito molto bene, da qualche settimana è andato in difficoltà, ha anche cambiato allenatore da poco, ma quella di lunedì è la partita ideale per cercare di ritrovare il trend giusto. Una vittoria, o quanto meno fermare la capolista, spingerebbe con decisione il Bassano verso i playoff. Può uscire qualsiasi risultato dal posticipo televisivo. Conoscendo le caratteristiche delle due squadre, mi aspetto un match aperto, avvincente, con tante occasioni su ambo i fronti». Venezia che in una settimana ha portato a 7 i punti di vantaggio sul Parma. «Un buon margine, ma mancano ancora 9 partite. Tantissime. Come il Parma ha pareggiato le ultime due gare, può capitare anche al Venezia di frenare, anche se negli ultime due mesi ha tenuto un ritmo insostenibile per chiunque, e se da dietro ne approfittano, i giochi si riaprono. E non mi dimenticherei nemmeno il Padova che, sotto traccia, è sempre lì in agguato». […]

Ore 16.20 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 16.10 – Qui Guizza: ultima sessione di cross e tiri in porta.

Ore 15.50 – Qui Guizza: mister Brevi mischia gli interpreti.

Ore 15.30 – Qui Guizza: prove tecniche di 3-5-2.

Ore 15.10 – Qui Guizza: lavoro col pallone.

Ore 14.50 – Qui Guizza: lavoro atletico, non si allena Mazzocco.

Ore 14.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 14.00 – Qui Guizza: seduta video per i Biancoscudati.

Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Robert Gucher è arrivato a Frosinone quando aveva appena 19 anni e per lui, austriaco nato a Graz, all’inizio non deve essere stato facile. «Confesso che quando mi hanno detto che c’era la possibilità di andare a giocare a Frosinone sono andato a vedere nella carta geografica dov’era, perché non ne avevo proprio idea. Devo dire che mi sono trovato molto bene sia dal punto di vista dei rapporti con la gente che per i risultati sul campo, e la cosa importante è che fin da subito mi hanno fatto sentire uno di loro tanto che mi sono stato soprannominato “l’austrociociaro”. Inutile dire che sarà bellissimo tornare in quello stadio e riabbracciare delle persone con cui ho condiviso emozioni incredibili. Al solo pensiero mi emoziono, e credo che domani, almeno all’inizio, non sarà facile pensare solo alla partita». Un match che per il Vicenza e il Frosinone vale parecchio, perché entrambe le squadre cercano punti importanti alla ricerca dei loro rispettivi obiettivi. «I miei ex compagni puntano alla serie A e spero proprio che la raggiungano – precisa Gucher – però domani noi faremo di tutto per tornare a Vicenza con un risultato positivo. E’ la legge dello sport, durante la partita ognuno darà il massimo per i propri colori, poi è scontato che tornerò ad essere il primo tifoso del Frosinone». […]

Ore 13.00 – (Giornale di Vicenza) Domenica scorsa Francesco Urso ha fatto… quattordici nella schedina dei marcatori. Montepremi in palio? Domani, a Frosinone, vestirà per la cinquantesima volta la maglia biancorossa. Ma oltre al rigore-vittoria con il Pisa e la prima rete in B, «Ciccio» si riempie anche della soddisfazione di aver firmato un primato che il Vicenza condivide con Bari, Novara e Spal: quello della squadra che ha mandato in gol più giocatori, 14 in tutto. Incredibile ma vero. Se non fosse per il Pisa, che sta dietro alla lavagna con appena 17 gol segnati, il Vicenza sarebbe il peggior attacco del torneo: 25 reti realizzate, come la Ternana. Ma nella desolazione delle esultanze, c’è comunque da sorridere: vuol dire che ci si sa arrangiare. Anche perché questa abilità è equiparata a tre squadre che hanno ben altri pensieri. La Spal, oggi capolista, sembra essersi messa addirittura in testa di andare in A senza neppure passare dal via dei playoff. Situazione nella quale, invece, viaggia a tutta birra il Bari mentre il Novara ci ha appena infilato il piede giusto per tenere aperta la porta. Insomma, Spal, Bari e Novara mica corrono il rischio di sbattere contro un palo della luce a furia di guardarsi indietro. Precisazione: nel conteggio del numero dei giocatori andati in gol rientrano anche quelli che poi, nella sessione invernale di mercato, hanno cambiato casacca. E quindi, tra i 14 biancorossi ci sono ancora le orme di Raicevic (3 gol), Galano e Di Piazza (1). Nessuna botta di nostalgia. Perché, incredibile ma vero (ancora), tra Spal, Bari, Novara e Vicenza è proprio l’anatroccolo biancorosso ad avere – attualmente in rosa – il maggior numero di attaccanti-marcatori: sei. Meritano la nomination, in rigoroso ordine d’apparizione per gol segnati: De Luca (3), Ebagua, Orlando (2), Giacomelli, Cernigoi, Siega (1). Se poi si aggiunge che i tre che hanno fatto la valigia erano attaccanti pure loro… […]

Ore 12.30 – (Giornale di Vicenza) Non lasciatevi ingannare dalla provenienza e dallo sguardo serio: Robert Gucher, austriaco di Graz, ha il sangue caldo, vive di emozioni. Quando scenderà in campo al “Matusa”, la sua «vecchia casa», non resterà indifferente. […] Quanto è stato importante dal punto di vista psicologico il successo in rimonta sul Pisa? “Tantissimo. Era una vittoria che attendevamo da tempo, perchè per settimane abbiamo lavorato senza vedere risultati soddisfacenti sul campo; a livello di punti avremmo meritato di più. Ci si è messa un po’ di sfortuna e un po’ di bravura degli avversari. Siamo stati condizionati e però i tre punti in rimonta col Pisa ci hanno dato una grande spinta per affrontare le partite che restano”. Che non sono tante… “Abbiamo dodici finali ora e nonostante siamo reduci dalla festa del “Menti”, non abbiamo ancora fatto nulla perchè la zona rossa è a due punti. Cerchiamo di raggiungere la salvezza il prima possibile”. Mai si sarebbe perdonato un eventuale forfait col Frosinone. Ha smaltito la botta? “A dire il vero, quando l’ho presa ero molto preoccupato, ho avvertito dolore. Ho provato ad andare avanti ma ho considerato che non aveva senso giocare una gara così importante al sessanta per cento e ho preferito che entrasse uno al cento per cento. Alla fine avete visto, è andata benone. E io sono rientrato, pronto ad affrontare i miei ex compagni”. Nella prima parte di stagione ha giocato poco a Frosinone, poi il Vicenza l’ha valorizzata. Quale migliore occasione per dimostrare a Marino che poteva servire? “Il valore del Frosinone è indiscutibile e non credo, anche vedendo gli ultimi risultati, che siano in calo. Loro puntano ad andare in A, se lo meritano, li conosco. E spero facciano i tre punti a partire da sabato prossimo. Poi le squadre di Marino verso la fine fanno tanta fatica… Ricordo anche il Vicenza quell’anno che ha sfiorato la promozione con lui: è arrivato in fondo stremato”. […] Sembra che Bisoli abbia scelto il 3-5-2 per questa sfida. “Sì, io mi trovo bene a giocare in più modi. Finora abbiamo provato più sistemi di gioco, il 4-2-3-1, il 4-3-3, il 3-5-2: dobbiamo essere elastici e saper cambiare spesso anche per mettere in difficoltà i nostri avversari. Al di là del modulo comunque, affronteremo il Frosinone come fosse una finale. Ci servono punti per staccarci ancora di più dal fondo”. […]

Ore 12.00 – (Gazzettino) La prima volta del Cittadella in serie B allo stadio Del Duca di Ascoli è targata 25 ottobre 2008 ed è stata la prima vittoria per i granata con il risultato di 2-1, segnarono in quella partita Iori e Meggiorini. Poi seguirono altre due vittorie per 1-0 con gol rispettivamente di Piovaccari e Di Roberto. Completano i confronti con i bianconeri marchigiani un pareggio e una sconfitta. Una tradizione, dunque, favorevole, come conferma Manuel Iori, rimasto l’unico ancora in rosa granata fra i protagonisti di quel primo successo. […] La vittoria in trasferta al Cittadella manca da oltre cinque mesi (a Trapani l’1 ottobre), commenta il capitano granata: «Scendiamo in campo sempre per fare la partita e cercare di vincerla. In trasferta non ci riesce da tanto tempo, ma ci riproveremo anche ad Ascoli». Trentacinque candeline festeggiate domenica scorsa: «E’ stata una domenica come tutte le altre trascorsa in famiglia. Mi sento bene e questo è quel che conta. Mentalmente gli anni non mi pesano e quando c’è la condizione fisica non ho nessun tipo di problema. Vado avanti per questa strada». […]

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Dici Ascoli e affiorano i ricordi di Manuel Iori. Era il 25 ottobre 2008, il Cittadella giocò la sua prima partita al “Del Duca”, che chiuse con una vittoria per 2-1. Le reti? La seconda di Meggiorini, la prima proprio del capitano, unico rimasto di quella squadra. «E fu anche il mio primo gol in Serie B», sorride il regista che, domenica scorsa, ha compiuto 35 anni. «È passato un bel po’ di tempo, ma rimane un ricordo piacevole. Mi pare di aver calciato a destra, in porta c’era Taibi». Sin qui le rievocazioni “positive”. Fra quelle “negative” c’è la gara d’andata, condizionata dall’arbitraggio sciagurato di Marinelli di Tivoli. «Quella partita è da lasciare in archivio. Nel girone di ritorno è iniziato un altro campionato e sinceramente non mi va di pensare a quello che farà il direttore di gara, sarebbe cercare un alibi e non è il caso. Dico, piuttosto, che dovremo stare molto attenti alle ripartenze: l’Ascoli è attardato in classifica ma conta su ottimi elementi che hanno “gamba”, molto pericolosi quando hanno spazi a disposizione». […] Infine, l’amichevole contro la Berretti del Siena ha chiuso il raduno della Nazionale Under 19 a Coverciano: gli azzurrini si sono imposti per 7-0 in quello che era anche l’ultimo test prima della Fase Elite dell’Europeo. Domani il tecnico Baronio diramerà le convocazioni e il difensore granata Marco Varnier può legittimamente sperare, forte anche del gol realizzato ieri contro la formazione toscana. È stato un suo colpo di testa, su calcio d’angolo, a sbloccare il match.

Ore 11.00 – (Gazzetta di Modena) Proseguire con il 3-5-1-1 o, anche per sopperire alle assenze dello squalificato Giorico e dell’infortunato Laner, puntare sul 3-4-3 già provato anche prima di Venezia? È forse questa la domanda più insistente che si sta ponendo Ezio Capuano, come dimostrato dall’amichevole giocata ieri pomeriggio dal Modena allo Zelocchi contro il Cavezzo, squadra di Prima categoria. Nei tre tempi disputati, ciascuno da trenta minuti, i due moduli sono stati alternati, con priorità questa volta per il 3-4-3. L’assenza di un vero regista potrebbe far propendere per la nuova soluzione tattica, dando maggior forza ai canarini sulle corsie esterne ma al tempo stesso togliendo un uomo nella zona nevralgica del campo, dove con il suo 3-5-2 il Padova potrebbe trovare benefici per via della superiorità numerica. […] In caso di 3-4-3, Basso tornerebbe titolare nel ruolo di esterno alto di destra, con Nolè dalla parte opposta, mentre Remedi, Olivera e Schiavi si contenderebbero le due maglie a disposizione in mezzo al campo. Ci potrebbe essere anche Chiossi, che il Modena sta pensando di far rientrare anticipatamente dal prestito alla Fiorentina per la Viareggio Cup. Per il resto, squadra identica a quella di Venezia.

Ore 10.30 – (Gazzettino) […] Domenica è stata probabilmente la sua migliore prestazione in biancoscudato, e senza la traversa avrebbe trovato anche la via della rete. «Fa sempre piacere segnare, ma non è una cosa che mi preoccupa: a fine stagione ho sempre fatto i miei gol sfruttando le mie caratteristiche nel calcio da fermo. Quest’anno contava soprattutto rimettermi a posto fisicamente dopo avere saltato alcuni mesi nella passata stagione, e sono soddisfatto. Ho trentasei anni, il mio percorso l’ho già fatto e voglio continuarlo perché mi diverto e mi trovo bene. Cerco sempre di mettere la mia esperienza al servizio della squadra per aiutarla a migliorare». Tra l’altro ha il contratto in scadenza. «Mi piacerebbe restare perché la società è seria, è una bella piazza nella quale giocare e la mia famiglia si trova bene a Padova. Quello che ho ottenuto in carriera me lo sono sempre sudato e dico sempre che il migliore procuratore del giocatore è il campo: se non dimostri ciò che vali, il contratto non lo acquisisci. Io, comunque, sono tranquillo e penso solo al campionato perché sappiamo di poter conquistare qualcosa d’importante. Sarebbe bellissimo andare in serie B». […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) Appena tre sigilli al passivo nel girone di ritorno, nessuno ha fatto meglio in Lega Pro. Nella difesa biancoscudata che rasenta la perfezione ed è anche la migliore del proprio girone da inizio campionato, Emerson è senza dubbio il leader che comanda le operazioni. Un punto di riferimento imprescindibile per i compagni, tanto che a lui Brevi non ha rinunciato mai in campionato. «Provo una gioia enorme quando finisce la partita e non abbiamo preso gol, anche se non è solo merito dei difensori perché dietro c’è un lavoro di tutta la squadra nella fase difensiva. In questo momento stiamo facendo qualcosa di molto importante, ed è senza dubbio una soddisfazione essere la formazione meno battuta. Non prendere gol significa intanto che non perdi, e poi hai molte possibilità in più di vincere, anche perché davanti abbiamo attaccanti importanti che sanno benissimo come si segna». […]

Ore 10.10 – (Gazzettino) Altinier e Alfageme regolarmente in campo con i compagni, si ferma Mazzocco per una contusione al tallone destro. […] Al test hanno preso parte appunto anche Altinier e Alfageme, il primo in attacco con Neto Pereira, il secondo con De Cenco. Si è fermato invece quasi subito Mazzocco (rimpiazzato dal giovane Scevola) che ha lasciato il campo claudicante, anche se le sue condizioni non sembrano destare preoccupazione. Se ne saprà oggi in occasione della seduta pomeridiana alla Guizza.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Le motivazioni da entrambe le parti sono altissime: cosa può fare la differenza? «Credo che l’approccio sia fondamentale. Sia noi che loro avremo bisogno di vincere, e in questa categoria, quando vai sotto di un gol, fai grande fatica a recuperare terreno: non dobbiamo sbagliare l’atteggiamento, dobbiamo essere cattivi ma allo stesso tempo tranquilli, e consapevoli della nostra forza». Che avversario si aspetta? «Non sono sicuro che faranno una gara attendista. Il Modena ha assoluta necessità di fare punti. Ma noi faremo lo stesso, i tre punti servono tantissimo e abbiamo le possibilità di fare la partita contro qualunque avversario. Tra Modena, Bassano e Feralpi ci attendono tre gare da non fallire assolutamente: dopo arriveranno gli scontri diretti, e dobbiamo farci trovare al meglio in classifica e mentalmente». […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Le sue nove presenze in campionato connotano meglio di ogni altro dato una stagione che, per ampi tratti, è assomigliata ad un calvario. Tutta colpa di una lunga serie di infortuni, che tra diagnosi non perfette, rientri e ricadute, per più della metà delle gare l’ha tenuto lontano dai campi di gioco. Contro Reggiana e Santarcangelo, però, Oscar Brevi ha potuto finalmente ributtarlo nella mischia, schierandolo titolare in entrambe le occasioni e ritrovando, in mezzo al campo, quella fisicità che troppe volte era mancata: il peggio, per Carlo De Risio, sembra ormai passato. «Sì, finalmente sembra proprio così», sorride il centrocampista abruzzese. «Adesso sto abbastanza bene, sto lavorando sodo ma so che c’è ancora tanto da fare perché non sono ancora al cento per cento dal punto di vista atletico. Ma sono contento di come sta procedendo il mio recupero». […] A cominciare dalla gara di domenica a Modena. «Una trasferta molto difficile. A Venezia, pochi giorni fa, la squadra di Capuano ha perso solo al 92′ e per questo scenderà in campo molto arrabbiata. Noi però dovremo essere più cattivi di loro, vogliamo conquistare i tre punti e soprattutto non perdere terreno da Parma e Venezia».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Modena-Padova, domenica pomeriggio, comincerà con un quarto d’ora di ritardo: alle 16.45 invece che alle 16.30 programmate. Tutte le gare di Lega Pro del prossimo fine settimana, infatti, subiranno la stessa variazione per effetto dell’iniziativa promossa dall’Associazione Italiana Calciatori dopo gli episodi di violenza verificatisi nelle ultime settimane nei confronti di Ancona e Catanzaro, e che hanno visto giocatori e staff presi di mira dalle rispettive tifoserie. «Aic e Lega Pro hanno deciso che nella prossima giornata di campionato, compresi anticipi e posticipi, le squadre scenderanno in campo con 15 minuti di ritardo». […]

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) La scelta di Favalli, almeno per il momento, si è rivelata vincente, tanto che al difensore è stato offerto un prolungamento biennale, che però non è stato ancora sottoscritto. Il perché è presto spiegato, visto che Favalli ha ricevuto un’allettante proposta economica dalla Serie B e la sta valutando il da farsi. Al di là delle dichiarazioni ufficiali che, soprattutto a stagione in corso, contano come il due di coppe a briscola, la variabile sembra essere quella della promozione in cadetteria del Padova. Dovesse arrivare anche tramite i playoff, Favalli probabilmente sarebbe maggiormente invogliato a firmare, al contrario le possibilità di un addio restano elevate, anche in virtù di un accordo di massima raggiunto dal suo procuratore con un club di B che al momento rimane nell’ombra. […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Mentre Altinier e Alfageme lavorano con il gruppo e fanno tirare un sospiro di sollievo a Oscar Brevi in vista della partita di domenica, c’è un curioso intreccio fra i due terzini sinistri di Modena e Padova in vista dello scontro diretto del Braglia. Simone Fautario da una parte e Alessandro Favalli dall’altra. E pensare che, nell’estate del 2015, quando l’allora direttore sportivo Fabrizio De Poli aveva tenuto in ballo entrambe le operazioni, sembrava che il prescelto fosse il primo. Poi, quella notte, un rilancio del Pisa fece saltare l’acquisto di Fautario e il giorno dopo De Poli si presentò con Favalli al campo di allenamento fra la sorpresa generale.




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