Live 24! Pordenone-Padova, la vigilia: ancora porte chiuse all’Appiani, novità in vista?

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Ore 21.00 – (Giornale di Vicenza) Il Gruppo Grappa risponderà presente nel suo spicchio di gradinata e Gianantonio Bertoncello invece, uno dei leader storici dei Fedelissimi chiama a raccolta i tifosi per stringersi attorno alla squadra domani sera alle 18.30 col Parma al Mercante. La società ha messo il tagliando a 1 euro in tribuna laterale per chi acquista un biglietto anche per un familiare stretto (moglie, marito, figlia o figlio).

Ore 20.30 – (Giornale di Vicenza) Ciccio Grandolfo ha il raziocinio del contabile d’azienda più che dell’implacabile puntero d’area. Eppure in questo momento occorre la lucidità e la ragionevolezza del centrattacco pugliese per una squadra in evidente cortocircuito emotivo che ha perso la testa (della classifica a fine novembre e la trebisonda adesso). «Il calcio è strano, talvolta basta un attimo, un episodio per rovesciare una stagione – argomenta Cicciogol – questo frangente dobbiamo andare a prendercelo. Per questo è necessario essere positivi e crederci comunque. È innegabile che stiamo vivendo una fase inimmaginabile del nostro cammino, dove le difficoltà sono evidenti. Tuttavia coi playoff a soli due punti sarebbe assurdo non provarci. Paradossalmente a Salò a mio avviso non si è disputato una partita malvagia, ma ci hanno fatto gol nei primi due tiri in porta, gli unici del primo tempo, peraltro. E questo accadeva anche quando eravamo al comando nel girone d’andata, penso ad esempio alla sfida in casa con la Maceratese». Il Parma in subbuglio salirà al velodromo semplicemente inferocito. «Francamente non mi interessa come possano essere loro – ribatte Grandolfo – noi siamo più arrabbiati del Parma, vogliamo fare punti a tutti i costi». […]

Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Al Venezia per salire in serie B manca un solo punto che, senza la vittoria del Parma a Bassano, potrebbe addirittura non servire. Pippo Inzaghi però non molla l’osso, come dimostra il fatto che oggi porterà i suoi arancioneroverdi in ritiro per avvicinarsi con la testa giusta alla finalissima di domani al Penzo con il Fano (ore 16.30). «Nel calcio ho visto succedere di tutto, noi però non vogliamo sorprese e dobbiamo chiudere ogni discorso subito contro il Fano ordina il tecnico arancioneroverde . Andiamo in ritiro proprio per avvicinarci al meglio a un appuntamento storico, per il Venezia e per tutti, perché questa squadra merita di festeggiare in casa davanti ai suoi tifosi». I quali stanno continuando a rispondere bene: ieri la curva sud (2063 posti) era praticamente esaurita, finora in prevendita sono stati venduti circa 3100 biglietti quindi al momento le presenze sicure sono oltre 4100. La Curva Sud è già esaurita. «Quella di domani sarà una partitissima che ci consentirà di raggiungere la serie B, dopo la quale potremo continuare a divertirci per migliorare i nostri numeri che sono già da record. Vincere il nostro girone di Lega Pro con tre giornate di anticipo, se ci riusciremo, davanti a tanti squadroni Parma su tutti, sarebbe qualcosa di super. Poi ci resteranno tre gare di campionato, la finale di ritorno di Coppa Italia e la finale a tre di Supercoppa per provare a vincere anche due trofei». […]

Ore 19.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Nella stanza di Giorgio Perinetti si susseguono gli appuntamenti e il ds arancioneroverde si sfrega giustamente le mani. «E’ una grande impresa — esulta — non è ancora fatta ma diciamo che ci siamo quasi. Sono scaramantico ma non troppo, manca l’ultimo passaggio. Per me è una soddisfazione particolare, perché il presidente due anni fa mi chiese di mettermi al timone di quest’avventura e di risalire velocemente verso la serie B. In poche parole mi chiese due promozioni in due anni, a posteriori sono stato un pazzo a dirgli di sì, perché la statistica non mente e in tanti anni era successo soltanto due volte un doppio salto di questa portata. Il doppio salto dalla Lega Pro alla A è meno complicato, quello dalla D alla B, invece, è difficilissimo». E Perinetti dice cose importanti, sicuramente non banali quando gli si chiede del futuro. «Inzaghi è stato fondamentale per questa promozione — evidenzia — ha creato un grande gruppo. E da quando sono direttore sportivo, non ho mai avuto il privilegio di guidare una squadra di questa levatura morale e caratteriale. Lo dico senza necessità di esagerare il concetto, ma perché lo penso veramente. Promettere la serie A subito in questo momento sarebbe folle, è stato speso tanto e l’obiettivo è quello di stabilizzarci in serie B. Questo Inzaghi lo sapeva sin dall’inizio e credo proprio che resterà il nostro allenatore anche l’anno prossimo. Come accettò poco meno di un anno fa, penso che rinnoverà la scommessa, perché tutto quanto era stato adeguatamente programmato a suo tempo». […]

Ore 19.00 – (La Nuova Venezia) Il count-down per il ritorno in Serie B è iniziato, ma Pippo Inzaghi non fa sconti, almeno quel punto che manca vuole metterlo in tasca domani pomeriggio al Penzo, ma non è sufficiente. «Vogliamo far festa con i nostri tifosi, ma io voglio anche vincere contro il Fano, anzi, proveremo a chiudere il match nel primo tempo» tuona il tecnico del Venezia, «sarà la partita dell’anno. Andremo in ritiro, come sempre. Ho tanti anni di calcio alle spalle, finché un risultato non è in tasca, è inutile far festa». Inzaghi non potrà contare su Fabiano e Ferrari, che se tutto va bene saranno disponibili per la trasferta di Gubbio, mentre Domizzi e Geijo non mancheranno contro il Fano, una partita che tutti vorrebbero giocare. «Mi piacerebbe schierare tutti i giocatori, ma non sarà possibile. Se mi aspettavo di arrivare così presto a un passo dalla Serie B? Credo che nemmeno il più ottimista avrebbe scommesso, avendo avversari fortissimi con cui misurarci, poter andare in Serie B con tre turni d’anticipo è un’impresa. I ragazzi sono stati fantastici, non hanno dato il 100% di quello che potevano garantire, ma il 200%. Io sono stato un martello per tutta la stagione, ma loro hanno risposto in maniera entusiasmante. Anche chi ha giocato poco, come ad esempio Sambo, il terzo portiere, l’unico che finora non è sceso in campo nella rosa, ma è stato fondamentale. O come Galli, migliore in campo a Santarcangelo e uomo-assist con l’Albinoleffe, e Pellicanò, che sono quelli che hanno giocato meno. Siamo a un passo da un traguardo storico, sono passati 60 anni da quando una squadra è passata dalla Serie D alla Serie B in due stagioni». […]

Ore 18.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] Fatta la conta degli assenti Pierpaolo Bisoli ha lavorato con il gruppo impostando l’undici dei presunti titolari con il 4-3-3. Davanti a Vigorito, la linea difensiva era composta da Bianchi, Adejo, Esposito e Zivkov, con Rizzo, Urso e Signori a centrocampo. In attacco Bisoli ha schierato Vita a destra, con Ebagua al centro e De Luca che spesso partiva dalla sinistra per poi accentrarsi e scambiare con l’attaccante nigeriano. Tra le riserve hanno giocato Bellomo, autore di un gran gol su punizione, e un Giacomelli apparso in netta ripresa dal punto di visto fisico. Indicazioni che potrebbero essere sovvertite dai prossimi due giorni che vedranno i biancorossi allenarsi al Menti a porte chiuse, anche se Bisoli ha lasciato intuire che nelle scelte preferirà i giocatori che hanno una miglior condizione fisica e mentale. Uno di questi è Alessio Vita, che sabato scorso a Latina è entrato riuscendo a dare una spinta importante alla squadra sulla fascia destra. «Il mister mi ha detto di attaccare e di dare una mano in fase difensiva a Bianchi — ricorda l’esterno romano — ho dato il massimo facendo la fascia parecchie volte e sono contento se sono stato di aiuto alla squadra. Dopo la brutta sconfitta subita contro il Trapani avevamo proprio bisogno di ripartire con una vittoria che ci ha dato un pò di morale e di convinzione nei nostri mezzi». Un Vicenza che deve tornare al più presto ai livelli di rendimento e di risultati del periodo tra novembre e dicembre dello scorso anno e Vita spiega cosa manca in questo momento alla squadra. «A mio parere dobbiamo ritrovare quella serenità che avevamo in quel periodo — sottolinea — nel calcio i risultati positivi e le vittorie sono sempre la medicina migliore quando le cose non vanno bene, quindi adesso non ci resta che dare seguito alla vittoria di Latina. A livello fisico dire che stiamo bene, anche se tutti siamo consapevoli che lo dobbiamo dimostrare sul campo perché adesso contano i punti e le parole stanno a zero». […]

Ore 18.00 – (Giornale di Vicenza) Ebagua presente, e anche i terzini dovrebbero recuperare in tempo. Sono notizie confortanti, almeno dal punto di vista dell’infermeria, quelle giunte ieri dal Morosini. Il tecnico Pierpaolo Bisoli, infatti, ha potuto svolgere la seduta pomeridiana di allenamento con un gruppo quasi al completo: assente Benussi, che è comunque passato con le stampelle per un saluto da bordo campo, mentre si sono allenati a parte Pucino, D’Elia e Zaccardo. […] Salvo stravolgimenti negli allenamenti a porte chiuse che si effettueranno oggi e domani, Bisoli pare orientato a confermare il 4-3-3: Vigorito; Pucino, Adejo, Esposito, D’Elia (Bianchi e Zivkov si tengono pronti); Rizzo, Urso, Signori; Vita (Giacomelli), Ebagua, De Luca.

Ore 17.30 – (Giornale di Vicenza) […] Eppure ieri, assistendo al “terzo tempo” che ha seguito l’allenamento al centro tecnico Morosini, è sembrato davvero di tornare a un calcio più genuino e romantico. Gran parte del merito va ascritto a quella dozzina di tifosi che non si perde un allenamento dietro le recinzioni di Isola. Da ieri si sono dati anche una sigla ufficiale: G.P.M., «che non sta per il ciclistico Gran Premio della Montagna, ma per Gruppo Pensionati del Morosini», ha spiegato Renzo Tonato. Proprio lui, assieme al “compare” Ruggero Miazzon, ieri ha predisposto un gazebo decorato con uno striscione significativo: “Ragazzi noi ci crediamo. Siamo tutti con il mister”. E sotto questo gazebo alla fine dell’allenamento il tecnico Pierpaolo Bisoli, il suo staff e i giocatori sono stati invitati amichevolmente per condividere una fetta di colomba e un bicchiere di vino: un brindisi benaugurante alla vigilia dell’importantissima sfida con la Pro Vercelli, che si era già tenuto (con ottimi risultati) prima di Natale affettando il panettone, dolce “antipasto” della dolcissima vittoria con il Cittadella.Ancora più simpatico quanto era avvenuto poco prima. […] Davvero quella del Morosini è un’Isola felice: anche Giancarlo Salvi, guardando da lassù, avrà sorriso compiaciuto. Bisoli ha già dato il prossimo appuntamento: «Festeggeremo insieme con pane e sopressa a fine maggio». Promessa da mantenere, mister.

Ore 17.00 – (Giornale di Vicenza) Non chiamatelo derby, perché non é così. Ma tra Vicenza e Pro Vercelli il gioco é sempre duro. Vuoi per gli incroci di ex, vuoi per gli obiettivi, che spesso coincidono. Come a Pasquetta. Già, perché sia i biancorossi che i piemontesi hanno bisogno di punti-salvezza e lunedì, al Menti (fischio d’inizio alle 15), sarà battaglia. […] E sempre restando in tema di attaccanti, Ebagua proprio dalla Pro Vercelli é arrivato, due mesi e più fa. In Piemonte, Giulio ha combinato poco, complici i noti problemi fisici che pure adesso, al Vicenza, gli stanno impedendo di rendere al massimo o comunque come la squadra biancorossa necessiterebbe. Nei mesi trascorsi nelle file dei biancocrociati, Ebagua è andato al bersaglio una sola volta in 19 presenze, dando quindi poco una mano alla Pro Vercelli.Tiribocchi. Altri attaccanti? Prego, si accomodino. Tiribocchi ha chiuso la carriera con la maglia biancorossa, ma il Vicenza quella volta l’ha prelevato dalla Pro Vercelli, dove il “Tir” non era riuscito, nel girone di andata, a fare la differenza. Nell’ultima parte è andata anche peggio a Tiribocchi, che è retrocesso in Lega Pro con i biancorossi senza mai segnare, ma l’anno successivo, da capitano, ha guidato il Vicenza in Lega Pro fino ai playoff.Gli altri. Cominciamo dall’ex. Castiglia gioca nella Pro Vercelli, ma è transitato anche a Vicenza. Mustacchio, ora al Perugia, ha militato in entrambe le squadre. Un altro, abbastanza recente, é Malonga. Poi c’è lo strano caso Siega. Nicholas, novarese di nascita, é infortunato. Lunedì non potrà esserci ma quanto vorrebbe… Lui, novarese doc, non ama la Pro Vercelli. Non può, visto che la rivalità tra Novara e Pro Vercelli è storica. Un tifoso in più quindi, il Vicenza ne ha un gran bisogno.

Ore 16.20 – (Mattino di Padova) Nell’uovo di Pasqua il Legnago trova la vittoria e la zona salvezza diretta, la Vigontina l’amara sorpresa della retrocessione matematica in Eccellenza. I biancazzurri veronesi “vendicano” la beffarda sconfitta dell’andata per 3 a 2 con un 3-0 che non è stato facile da conquistare. La squadra di mister Vincenzo Italiano, pur priva degli squalificati Scandilori e Raduiko, ha infatti venduto cara la pelle fino al secondo gol. La gara. Subito la Vigontina all’attacco con un tiro di Pellizer dopo 7’ ribattuto dal portiere Bala. Al 10′ pericolosa ripartenza di Minozzi, che sfugge a Dabo, entra in area contrastato dallo stesso difensore, Pelizzer protesta per il presunto fallo ed è ammonito. Al 15’ Legnago in vantaggio: Villanova serve sulla fascia destra Zanetti, che sul filo del fuorigioco scatta puntando di sinistro Pregnolato e scaricando con il destro il pallone sotto la traversa. […] Nella ripresa il raddoppio del Legnago arriva al 17’, con un’incornata di Barone su traversone di Viviani. […] Al 42’ il 3-0 veronese con un rasoterra di Formuso servito da Tresoldi. Per i padovani è la resa. Tanta dignità, tanto impegno, ma non era qui che potevano rimediare ad una stagione disgraziata.

Ore 16.00 – (Mattino di Padova) Secondo ko di fila per i granata friulani: dopo quello con l’Alto Vicentino, arriva pure il rovescio con l’Este, che espugna con merito l’Assi ed inguaia i rivali. Dalle 5 lunghezze di due turni fa, ora la squadra di Mian ha solo due punti di vantaggio (38 a 36) nei confronti della prima squadra nei playout, il Tamai, che affronterà in casa domenica 30 aprile nella sfida valida per la penultima giornata. Un incontro che probabilmente dirà chi affronterà gli spareggi-salvezza. La gara. Rispetto alle previsioni della vigilia Mian lascia da parte il 4-3-2-1 e opta per il 4-4-1-1, con Baggio dietro Maccan, che gioca nonostante il mal di schiena. E’ 4-2-3-1 per l’Este, con Marchetti che sostituisce bomber Vianello davanti. La formazione di casa arriva da due successi di fila all’Assi (con Feltre e Legnago), mentre i giallorossi padovani sono reduci da quattro risultati consecutivi. […]

Ore 15.40 – (Mattino di Padova) L’Abano torna a ruggire. Dopo 5 giornate senza vittorie, i neroverdi di Luca Tiozzo ritrovano il sapore della vittoria battendo nel turno pre-pasquale il Tamai. L’1-0 colto allo stadio delle Terme di Monteortone è un risultato importante, che dà fiducia ai neroverdi in vista del rush finale del campionato. Attualmente quinto, l’Abano ha l’obiettivo di giungere ad un traguardo storico: i playoff di Serie D. Non vinceva dal 26 febbraio, quando a Monteortone cadde, sempre per 1-0, il Legnago. Da allora la compagine padovana ha raccolto tre pareggi e due sconfitte, allontanandosi dalle primissime della classe e vedendo così messo a repentaglio l’accesso alla post season. Battere il Tamai non era sulla carta impresa facile, dato che la squadra pordenonese è alla disperata ricerca di punti per evitare i playout. Vittoria meritata, comunque, con l’Abano che gioca meglio nel primo tempo, mentre nella ripresa riesce a contenere le avanzate del Tamai. Squadra attenta e terribilmente concreta, al primo affondo la compagine di Luca Tiozzo passa: angolo corto battuto sulla sinistra, palla per Fracaro, che finta il cross immediato e invece si allunga la sfera ed entra in area, uno sguardo al centro e cross forte e teso a mezza altezza, sul secondo palo interviene Boscolo Berto che devia in rete (17’). […]

Ore 15.20 – (Gazzettino) Cristiano Masitto si gode il successo, terzo consecutivo: «Abbiamo lavorato bene sia nel primo e sia nel secondo tempo. La differenza è che nella prima frazione forzavamo la giocata, per cui abbiamo perso molti palloni. Poi abbiamo preso gol su un tiro da fuori area nel quale siamo stati ingenui perché abbiamo chiamato fallo due volte e l’arbitro non ha fischiato, per cui ci siamo distratti. Abbiamo parlato all’intervallo, e nella ripresa è cambiato qualcosa, nel senso che non abbiamo più forzato la giocata come prima, cercando invece di muovere palla per aprire dei varchi. Siamo stati fortunati a trovare il gol, e quando segni aumentano le certezze». Sulla classifica aggiunge: «È importante avere vinto. Arrivare terzi è un piazzamento che meritano i ragazzi ed è molto importante alla luce del campionato di Mestre e Triestina. Mi interessa anche avere recuperato due punti proprio sugli alabardati, che fanno il paio con quelli recuperati domenica. Abbiamo lo scontro diretto e se lo facciamo nostro diventano sette punti recuperati. Ora abbiamo già la testa sulla prossima partita che diventa fondamentale per centrare il terzo posto e per le certezze che ci dobbiamo portare ai play off. Vogliamo cercare di vincerli, quindi bisogna arrivarci al meglio».

Ore 15.00 – (Mattino di Padova) Il Campodarsego vince di misura contro l’Alto Vicentino nel turno pre-pasquale di Serie D, ribaltando il risultato nel secondo tempo nel giro di due minuti. Il che significa terzo posto blindato. Ci prova subito Radrezza con un tiro-cross che finisce tra le braccia di Davino. Molto più pericoloso il cross di Carbonaro per Trinchieri al quarto d’ora, e il centravanti in spaccata non ci arriva di un soffio. Va meglio a Gyimah, che al 19’ si gira da fuori area e fa partire un gran diagonale a mezz’aria che rimbalza sul palo e s’insacca. […] Quindi con il pari effettivo di D’Appolonia. Che pure nasce da un’incornata, quella di Aliù, e si concretizza con un ulteriore colpo di testa in tuffo. Non passano neppure due minuti che la squadra di casa passa in vantaggio. Stavolta con Aliù, che approfitta di un rinvio impreciso del portiere, fino a quel momento tra i migliori in campo, lo dribbla e insacca. […]

Ore 14.30 – (Gazzettino) Amichevole in famiglia per il Cittadella che al Tombolato ha affrontato la Primavera. Due tempi da 30 minuti, due formazioni diverse. Nella prima frazione Venturato ha schierato Iunco alle spalle del duo Litteri-Arrighini; Valzania, Iori e Bartolomei in mediana, Salvi, Pascali, Scaglia e Martin a comporre la linea difensiva. Nella seconda parte del test il Cittadella si è schierato con Pedrelli, Pelagatti, Pascali e Benedetti in difesa, Schenetti, Paolucci e Pasa a centrocampo, Chiaretti a supporto delle punte Strizzolo e Arrighini. È finita 7-0: in evidenza Arrighini (nella foto) autore di una tripletta), due volte a bersaglio Iunco. Allenamento a parte per Kouame, che prosegue il lavoro di recupero, Varnier (contusione al piede) che ha svolto solo la parte atletica, e Vido appena rientrato dagli impegni con la nazionale under 20. […]

Ore 14.00 – (Mattino di Padova) Difficile scalzare la coppia Litteri-Strizzolo, che al momento sembra quella titolare nelle intenzioni di Roberto Venturato. L’amichevole in famiglia disputata ieri pomeriggio al Tombolato dal Cittadella con la formazione Primavera di Giulio Giacomin dice, però, che Arrighini e Iunco scalpitano per un posto. Nel 7-0 finale il primo, schierato dall’inizio in tandem con Litteri e nella seconda frazione assieme a Strizzolo, ha firmato una tripletta, mentre “Mino”, utilizzato come trequartista, ha siglato una doppietta. 6-0 il risultato a metà del test, in cui è andato a bersaglio anche “Litte”. Di Chiaretti, che ha rilevato Iunco al cambio di campo, l’ultimo centro, su rigore, unico sigillo di una ripresa meno animata. Il tecnico granata ha ampiamente mischiato le carte, per cui chi pensava di ricavare indicazioni in vista del derby di Pasquetta a Verona è rimasto deluso. Arrighini e Pascali, che non sono scesi in campo nel vittorioso match con il Benevento, sono stati gli unici a rimanere sul rettangolo verde per l’intera durata del confronto, con Scaglia e Pelagatti ad alternarsi al fianco dell’ex difensore del Kilmarnock. […]

Ore 13.30 – (Corriere del Veneto) […] Il Cittadella si prepara a un passaggio fondamentale della sua stagione. Il derby di lunedì a Verona potrebbe rappresentare il definitivo trampolino di lancio verso i playoff, con un pensierino pure alla terza posizione in classifica. Occhi puntati sulla difesa, dove Scaglia è sicuro del posto e dove Varnier potrebbe prendere posto al suo fianco, anche se Pelagatti ha chance concrete di partire titolare e pure l’opzione Pascali non va trascurata. A proposito di Varnier: il Sassuolo, dopo averlo fatto visionare varie volte anche dal ds Guido Angelozzi, ha presentato una proposta ufficiale al club granata. Dichiarandosi disposto a lasciarlo, nell’eventualità, un altro anno a Cittadella per farsi le ossa in attesa del salto di categoria.

Ore 12.50 – Queste le dichiarazioni di Oscar Brevi alla vigilia di Pordenone – Padova: “Non siamo in un ottimo momento a livello mentale, ma nel calcio ci sta e dobbiamo difendere la terza posizione. Quando incassi tre sconfitte il morale non può essere alto, ce la stiamo mettendo tutta, non è nemmeno giusto creare un’aria di disfattismo. Potevamo fare sempre di più ma purtroppo non ce l’abbiamo fatta. Se non cerchiamo di essere un po’ ottimisti è inutile che facciamo questo lavoro. Fisicamente stiamo bene, ci mancano solo Dettori e Neto Pereira. Dobbiamo rimanere sereni e concentrati, al primo errore subiamo gol e in questo momento veniamo puniti spessissimo alla prima occasione. Col Venezia abbiamo perso per un episodio e la squadra secondo me ha fatto una buona partita. Terzo o quarto posto? Dobbiamo ambire al meglio, solo arrivando secondi si salta il turno preliminare. Per quanto riguarda la classifica, l’ultima giornata sarà quella decisiva, al momento calcoli non se ne possono fare. Il fatto che abbiamo giocato lunedì non cambierà le mie scelte. In questo momento faremo le nostre verifiche sulla formazione e poi vedremo. Le porte chiuse ? Siamo l’unica squadra in Italia che non abbiamo mai avuto le porte chiuse quest’anno, in questo momento di difficoltà abbiamo voluto compattarci e isolarci. Qualcuno di voi ha scritto che le porte chiuse sarebbero un modo per allontanare i tifosi, ma non è assolutamente questo il senso della mia scelta e questo vorrei chiarirlo”

Ore 12.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Bergamin lancia la sfida a Lovisa. Vuole il terzo posto. È l’obiettivo minimo ora dichiarato dopo le tre sconfitte di fila (FeralpiSalò, Parma e Venezia) che hanno tagliato i biancoscudati dalla corsa al primato. Il match di domani alle 18.30 al Bottecchia diventa quindi fondamentale per il suo Padova. Anche per fare pace con una piazza in depressione. Va a rilento infatti la prevendita degli 800 tagliandi che il Pordenone ha riservato agli ospiti.
Giuseppe Bergamin è sceso in campo per correggere il tiro di Roberto Bonetto. L’ad patavino martedì aveva tra l’altro dichiarato: «Arrivare terzi o quarti non fa differenza in ottica playoff». Il presidente ha precisato: «A me il podio interessa. Arrivare terzi o quarti non è la stessa cosa. Voglio il terzo posto. Lo dobbiamo alla nostra tifoseria, che ha sempre risposto al meglio e anche lunedì (sconfitta all’Euganeo con il Venezia, ndr) è accorsa in massa. Il nostro pubblico ci dà carica ed entusiasmo. Mi auguro non ce li faccia mancare nemmeno nei prossimi incontri, a partire dal match con il Pordenone. Quello con i ramarri lancia lo spot Bergamin – sarà il primo spareggio di questo finale di stagione e noi andremo al Bottecchia convinti di poterlo vincere». Al di là dell’obbligo imposto dalla società di assicurarsi almeno il terzo gradino del podio, quella di domani non sarà la classica gara come tutte le altre, almeno per 5 dei protagonisti oggi in biancoscudato: Zamuner, Mateos, Mandorlini, De Cenco e Boniotti. Tutti loro, dietro una scrivania (i primi due) o in campo, hanno contribuito alla conquista del secondo posto del Pordenone nella scorsa stagione regolare e della successiva scalata sino alla semifinale playoff. […]

Ore 11.50 – (Messaggero Veneto) A contribuire al grande Pordenone dello scorso campionato sono stati altri ex ora a Padova. In primis Giorgio Zamuner, consulente di mercato della seconda parte di campionato del 2014-2015 e del 2015-2016. Sua l’intuizione nell’estate 2015 di riportare in neroverde Bruno Tedino, tecnico che stima molto e suo grande amico. L’attuale direttore generale biancoscudato è stato fondamentale nella conquista del secondo posto anche per la sua attività da filtro tra squadra e società: una figura ora assorbita interamente da Tedino, con buoni risultati. Team manager e factotum è stato Marcelo Mateos, ora braccio destro di Zamuner a Padova. Prima di tutto il dirigente è stato giocatore neroverde, contribuendo in maniera determinante alla vittoria del campionato di serie D nel 2013-2014. […]

Ore 11.30 – (Messaggero Veneto) Là davanti si resta sulle spine. A poche ore dal big match del Bottecchia con il Padova, per il tecnico neroverde Bruno Tedino i pensieri si concentrano sul reparto avanzato. Ieri al termine dell’allenamento a porte chiuse, che sarà replicato stamani (inizio alle 10.30), serpeggiava un po’ di preoccupazione per le condizioni di Berrettoni, Martignago e Padovan, tutti alle prese con piccoli acciacchi. La sensazione, comunque, è che alla fine saranno a disposizione, pur dovendo stringere i denti. Berrettoni sarà schierato subito al fianco di Arma in attacco, con Cattaneo alle loro spalle. Mentre gli altri due dovrebbero accomodarsi inizialmente in panchina. Maggiori certezze negli altri reparti. In difesa, data per scontata la conferma di D’Arsiè, in un ottimo momento di forma, si vedranno Semenzato e De Agostini ai lati, con Marchi e il rientrante Stefani al centro. In mezzo al campo, Burrai si riprenderà le redini della squadra, con Misuraca e Suciu sugli esterni. Sul versante padovano, qualche perplessità nutre pure Oscar Brevi, alle prese con la pesante defezione di Dettori (squalificato), uno dei centrocampisti più impiegati e dotati tecnicamente della sua rosa. […]

Ore 11.10 – (Messaggero Veneto) Matteo Mandorlini, centrocampista, ha lasciato un grande ricordo a Pordenone: 28 presenze e 3 gol la scorsa stagione, in cui fu un pezzo fondamentale della squadra che arrivò seconda in Lega Pro. Ma l’ex più atteso, domani, non potrà che essere lui: Caio De Cenco. Il centravanti brasiliano del Padova, classe 1989, torna per la prima volta al Bottecchia, stadio che l’ha lanciato verso la serie B (a Trapani), dove ha segnato le sue reti più belle e in cui è diventato un idolo. Con i neroverdi 14 partite e 8 gol, prima di partire per la Sicilia a gennaio 2016. «Per me sarà una grande emozione tornare – ammette –, ma se segno esulterò: non voglio mancare di rispetto ai miei tifosi. I miei gol servono per arrivare terzi da soli, sopra i ramarri». De Cenco, si avvicina il grande giorno. In via Stadio manca dalla gara col Pavia, dicembre 2015. «Sarà bellissimo. Ho lasciato qualche amico e ho portato con me ricordi splendidi. Il Pordenone è la squadra che mi ha consacrato e mi ha fatto vivere l’esperienza della serie B. Lo devo ammettere: sono già emozionato». A Trapani ha giocato un anno e si è sposato. Poi lo scorso gennaio la scelta di Padova. Come sta andando? «Bene, a parte le ultime tre partite. Purtroppo per un po’ di sfortuna e per mancanza di concentrazione in alcuni momenti abbiamo incassato altrettante sconfitte. Non abbiamo demeritato, però. A Pordenone arriverà una squadra carica, arrabbiata, che vuole fare di tutto per stare sull’ultimo gradino del podio da sola». […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) «In realtà la prestazione c’è stata sempre e i compagni hanno creato. Per questo credo che ne verremo fuori, convinto che noi siamo una grande squadra. Non cambierei questo Padova con il Parma o con il Venezia e lo dico perché consapevole del valore del gruppo e dei giocatori. Abbiamo perso qualche punto in più all’inizio e i neroverdi hanno avuto maggiore continuità, dimostrandosi più efficaci contro le squadre in lotta per la salvezza». Crede ancora al secondo posto? «Assolutamente. Questo è un campionato strano in cui può ancora succedere di tutto e noi abbiamo espresso un buon calcio anche con le avversarie più importanti». Intanto, però, a Pordenone va difeso il gradino più basso del podio. «Sicuramente ci attende un’altra sfida difficile e loro sono lì, nelle prime posizioni, come noi. Dobbiamo andare a fare risultato, chissà che arrivi questo benedetto gol e che magari possa regalarci i tre punti». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) «Al di là delle reti, è stato positivo anche il periodo da metà ottobre a fine novembre in cui ho potuto giocare con continuità e abbiamo vinto, dalla Reggiana in poi, sei partite, ma a livello personale dall’attuale stagione mi aspettavo di più, anche se ho sempre comunque cercato di fare il meglio possibile e mi sacrifico tanto per la squadra». Poi prosegue: «Da attaccante contavo in un bottino di reti maggiore, c’è stato qualche momento difficile ed è brutto tornare a casa amareggiato dopo una partita a causa di una prestazione che non è venuta. Non sono dunque soddisfatto, ma ci sono ancora partite da giocare e queste possono fare girare la stagione». E un’inversione di tendenza, dopo tre sconfitte di fila, serve pure alla squadra.

Ore 10.20 – (Gazzettino) «Ho tanta voglia di finire la stagione al massimo e di fare cose importanti nelle partite che contano». Scontato il proprio turno di squalifica nel derby e ormai archiviati i problemi muscolari che lo hanno frenato nelle ultime settimane, Luis Alfageme suona la carica, sperando di chiudere nella maniera migliore un campionato che finora lo ha visto protagonista solo a fasi alterne. La sfida di domani a Pordenone, tappa chiave per la conquista del terzo posto, potrebbe essere la prima occasione per l’atteso cambio di rotta. […] Nell’attuale torneo Alfageme ha realizzato tre reti, tutte decisive perché hanno permesso di ottenere altrettanti successi di misura a spese di Feralpi e Modena in casa e, ultimo della serie, sul campo del Mantova il 19 febbraio.

Ore 10.10 – (Gazzettino) È rassicurante l’esito della risonanza magnetica a cui si è sottoposto Neto Pereira dopo lo stop nella sfida con il Parma per il solito problema al flessore della gamba destra. L’esame, infatti, ha evidenziato solo un lieve versamento. Il giocatore si legge nel comunicato del Padova – potrà proseguire il percorso di riabilitazione, le sue condizioni verranno rivalutate la prossima settimana. Considerati gli analoghi fastidi che lo hanno messo fuori causa a Mantova (19 febbraio) e Modena (19 marzo), l’impressione è che questa volta si agirà con una certa cautela per potere contare a pieno sul brasiliano nei play off. Oltre a Neto, domani mancherà anche lo squalificato Dettori. Mazzocco, Bobb o Berardocco le possibili alternative, ma non sono da escludere sorprese a livello tattico e, non a caso, la seduta di ieri e la rifinitura di questo pomeriggio all’Appiani sono a porte chiuse. I biglietti per Pordenone sono disponibili fino alle 19 di oggi alla tabaccheria Drago in via Buonarroti 89/91. I tagliandi del settore ospiti (costo 12 euro) non saranno acquistabili domani ai botteghini. […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Tengo molto a questo appuntamento, con quella maglia ho giocato per sei mesi, davvero molto belli. Mi sono trovato bene in città e con i tifosi, con i quali mi sono lasciato bene: sarà una bella emozione». Cosa si porta dietro dell’esperienza in Friuli? «Al Pordenone devo tanto, in sei mesi ho fatto molto bene e ho guadagnato la B. Mister Bruno Tedino? Lo ringrazierò sempre: con lui ogni attaccante si trova bene, applica un calcio offensivo che dà possibilità alle punte di segnare molto, come quest’anno sta avvenendo per Arma, ma che si può attaccare perché qualche spazio lo concede. In ogni caso è stato un tecnico importante per la mia crescita». […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Le alternative in campo, ancora senza il capitano, potrebbero essere due: o il passaggio ad una difesa a quattro, così da sostenere maggiormente un centrocampo senza Dettori, o l’inserimento di un trequartista alle spalle delle due punte, che contro Parma e Venezia sono sembrate un po’ abbandonate a loro stesse. Tra queste c’è anche Caio De Cenco, che per la prima volta torna al “Bottecchia” da avversario dopo quei primi sei mesi della passata stagione che, con 8 gol in 14 presenze, gli erano valsi la chiamata del Trapani, in Serie B. «Sono andato via poco più di un anno fa, e sicuramente sarà per me una partita particolare», le parole del brasiliano.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) È la vigilia di Pordenone-Padova, in Lega Pro: la gara che deve necessariamente segnare una svolta dopo le tre sconfitte consecutive subìte contro FeralpiSalò, Parma e Venezia, e quella che può riconsegnare ai biancoscudati il terzo posto, attualmente in mano ai neroverdi in virtù della vittoria nel match d’andata. […] Per Neto anche stavolta non dovrebbe trattarsi di nulla di grave: l’ecografia ha evidenziato solo un versamento al flessore della coscia, e dunque nessuna lesione. Il suo rientro sarà graduale, e sicuramente più accorto.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Gira e rigira, torniamo sempre al punto di partenza. A quanto sia indispensabile Neto Pereira al Padova, a quanto la sua presenza serva a Cristian Altinier e viceversa. Ieri, nel primo dei due giorni con allenamenti a porte chiuse programmati da Oscar Brevi, tutte le attenzioni erano in realtà rivolte agli esami strumentali del capitano, quantomai fondamentale in chiave playoff. Si temeva una lesione seria al flessore e, invece, fortunatamente la risonanza magnetica a cui si è sottoposto ha evidenziato solo un piccolo versamento di liquido escludendo guai più seri. A Pordenone, com’era già trapelato inizialmente, Neto Pereira non ci sarà così come non ci sarà Dettori e Brevi proprio per questo sta pensando a soluzioni tattiche alternative. L’ipotesi più probabile al momento è l’utilizzo della difesa a quattro, mentre sul centrocampo esistono ancora diversi dubbi. C’è la possibilità concreta del 4-3-1-2 con Bobb più avanzato, oppure del 4-4-2, con l’unico dubbio legato a chi possa fare l’esterno sinistro alto. La volontà sarebbe quella di provare a tentare una strada alternativa dopo tre sconfitte consecutive e le prove effettuate ieri vanno in tal senso. […]




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