Parma-Ancona, il responsabile della sala Intralot di Licola: “Ecco cosa è accaduto”

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Dario Lubrano, responsabile della sala scommesse Intralot di Licola (Napoli), intervistato da Il Mattino ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a riguardo:
DANNI – “Siamo i primi danneggiati da quel flusso anomalo di giocate sulla partita Parma-Ancona. Abbiamo scrupolosamente avviato tutti i controlli e quando abbiamo avuto il forte sospetto che qualcosa di strano stesse accadendo siamo intervenuti subito, evitando un danno da milioni di euro”.
I FATTI – “Ero in Puglia per lavoro e alle 19.44 una mia collaboratrice mi contatta e mi dice che agli sportelli della nostra sede di Licola si erano presentati due giovani che, a turno, erano entrati nella ricevitoria e avevano dapprima chiesto a quanto quotassimo la vittoria 2 a 0 fuori casa dell’Ancona a Parma e, poi, avevano chiesto di giocare 100 euro a testa. Noi conosciamo la nostra clientela. Quei due ragazzi non li avevamo mai visti e, soprattutto, ci è parso subito molto strano che entrambi chiedessero di puntare così tanti soldi su una partita di Lega Pro. Statisticamente sono in pochi a scommettere sulle serie calcistiche inferiori e quando lo fanno si puntano pochi soldi. Una giocata così alta era anomala”.

INIZIATIVA – “Ho contattato il responsabile Trading Italia di Intralot e ho segnalato la cosa, mi ha informato che pochi minuti prima il server aveva registrato segnalazioni anomale anche nei centri di Mugnano e Arzano. Ho capito che ci trovavamo di fronte ad uno strano aumento di giocate che ci avrebbe portati a subire danni economici ingenti, con il rischio di chiudere in perdita il mese. Ho tutelato i miei dodici dipendenti, l’azienda per la quale lavoro e ho rispettato tutte le regole. Da giorni girava questa soffiata, ma inizialmente non abbiamo dato troppo peso. Mi sono insospettito solo sabato sera. Se avessi voluto approfittarne avrei fatto finta di nulla e mi sarei accodato a quei tanti scommettitori che puntavano sull’Ancona, ma sono una persona seria che rispettale regole”.

STRATAGEMMI – “Quando abbiamo chiuso la raccolta in molti hanno protestato e provato ad eludere i controlli fatti dagli operatori ai terminali delle casse, usando il prenotatore online. Sperando di farla franca, hanno prenotato la giocata sul monitor touch del computer e portato alla cassa la ricevuta del codice a barre che diventa effettiva solo dopo che il lettore l’ha registrata. Qualcuno è riuscito a fregarci, ma moltissimi li abbiamo fermati in tempo”.




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