Live 24! SudTirol-Padova 1-0: ancora una sconfitta, squadra contestata a fine partita!

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Ore 21.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Anche ieri Vincenzo Torrente ha diretto la seduta di allenamento al Menti a porte chiuse e le indicazioni su come il Vicenza affronterà il Verona domani al Bentegodi non sono molte. Quello che pare certo è che, oltre a Benussi e Fabinho per i quali il campionato è già finito, anche Zaccardo non sarà della partita. In forte dubbio anche Vita, mentre per Orlando lo staff tecnico nutre qualche speranza. Torrente contro il Verona potrà contare su De Luca, un recupero importante che consente al tecnico di poter valutare anche lo schieramento offensivo a due punte, oltre alla conferma del 4-3-3 che con il Novara ha dato buoni frutti. I dubbi di Torrente dovrebbero essere tutti solo nel reparto offensivo, in quanto la linea difensiva davanti a Vigorito sarà composta da Pucino, Adejo, Esposito e D’Elia. In mediana il tecnico ha possibilità di scegliere se confermare Bellomo interno sinistro o di inserire Rizzo con Gucher e Signori e schierare il fantasista barese dietro a due punte che potrebbero essere Ebagua e De Luca. […]

Ore 21.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) In coda vincono Trapani e Cesena, pareggiano Ascoli e Ternana, a Pro Vercelli perde in casa con il Perugia. Oggi c’è il Brescia al Piola contro il Novara, poi toccherà al Vicenza affrontare il Verona in un derby (ore 15, settore ospiti esaurito e 1.750 ticket venduti) che sulla carta vede i biancorossi non certo favoriti. Nel calcio però è opportuno non dare mai niente per scontato e se qualcuno avesse dei dubbi basta tornare al 9 febbraio di quattro anni fa, quando i gialloblù allenati da Andrea Mandorlini affrontano un Vicenza che annaspa nelle zone basse della classifica. Sembra la classica partita dal pronostico chiuso, ma al fischio finale a far festa è il Vicenza di Alessandro Dal Canto, grazie ad un gol di Franco Semioli. «Non segnavo da tre anni e quella rete me la ricordo molto bene — sottolinea l’ex esterno di Chievo, Sampdoria e Vicenza — su un’azione di palla inattiva Martinelli ha colpito il palo e io sulla ribattuta ho calciato con forza, rabbia e precisione il pallone all’incrocio dei pali. Ricordo ancora il boato dei duemila vicentini che erano presenti allo stadio, e il gelido silenzio della curva gialloblù…». […] «Torrente è un ottimo tecnico e non ha certo bisogno dei miei consigli — precisa Semioli — ma è facile prevedere che il Vicenza giocherà una gara attenta pronto a partire in contropiede sfruttando la velocità dei suoi attaccanti, tra cui De Luca che con il suo dinamismo potrebbe mettere in difficoltà la difesa del Verona. Ho visto i biancorossi alla tv nella partita con il Novara e la squadra ha dimostrato di essere in salute, pur venendo da un periodo difficile che ha portato al cambio di allenatore. La decisione però ha portato uno scossone positivo e questo fa ben sperare per la volata finale anche se è evidente che la situazione di classifica non è per niente semplice» Un contesto che si ripete purtroppo da molte stagioni e che Semioli sottolinea con particolare dispiacere. «Il Vicenza si ritrova ancora una volta a lottare con l’acqua alla gola per evitare la retrocessione e con una tradizione ma soprattutto un pubblico come quello del Vicenza è un vero peccato, perché quella berica è una piazza che merita ben altri risultati. Al Menti ci sono sempre otto o novemila spettatori e quindi non posso che augurare ai tifosi vicentini, di cui conosco bene competenza e calore, di poter vivere campionati che regalino le gioie e le soddisfazioni che si meritano». […]

Ore 20.20 – Oscar Brevi, allenatore Padova: “C’è tanto rammarico, ma insomma un minimo di obiettivo con il quarto posto lo abbiamo raggiunto. Certo vedendo i risultati delle altre dovevamo fare qualcosa in più. Mi preoccupano le tante situazioni sfavorevoli, anche oggi ci hanno fischiato un rigore strano. Noi dobbiamo fare di più, nel secondo tempo abbiamo fatto meglio e anche un punto sarebbe stato importante. Per i playoff dobbiamo fare di più. Il modulo diverso? Manca sempre la cattiveria dell’ultimo metro, in questo momento facciamo tanta fatica, ne creiamo poche. Le difficoltà in questo momento ci sono per tutte, manca la fluidità di gioco. L’attenzione e i gol subiti? Oggi non abbiamo concesso un gran Che, ma andiamo sempre sotto e poi non è facile rimettere in piedi le sfide. È normale che non vincendo i tifosi mugugnino Padova è una piazza esigente. Dopo la vittoria del Venezia del campionato anche tutte le altre hanno un po’ mollato. Per i playoff dobbiamo resettare tutto, vincendo domenica col Lumezzane. Ovvio che qua ci sia pressione, ma dobbiamo rimanere compatti, anche se non è facile. Altinier dai tifosi? Non ho ancora parlato con lui, non so. La colpa adesso e’ nostra, i tifosi ci hanno sempre dato una grossa mano e dobbiamo ridargli entusiasmo. Emerson? Sta bene, l’ho levato solo perché rischiava di essere espulso”.

Ore 20.10 – Nicola Madonna, centrocampista Padova: “La squadra ha lottato, poi abbiamo preso quel rigore dubbio, tocca sempre rincorrere. Nel secondo tempo abbiamo avuto tante occasioni, ma non ci gira bene. Adesso pensiamo alla prossima partita. Il quarto posto? C’e rammarico anche vedendo gli altri risultati, ma se tutte fanno fatica una motivazione ci sarà. Tornare indietro non si può, i risultati non stanno venendo. Noi lavoriamo sodo in settimana, prima o poi verrà fuori il lavoro. L’inconscio forse è una delle motivazioni per cui facciamo fatica, ora dobbiamo fare bene l’ultima e cominciare questo mini campionato molto particolare. Il rigore mi sembra l’abbia fischiato su Russo. Su De Cenco c’era il rigore ma quando ti gira male anche gli episodi non ti aiutano”.

Ore 20.00 – Michele Russo, difensore Padova: “Il rigore? Dice di aver fischiato un fallo mio quando quello che marcavo io era in piedi. L’arbitro ha detto che c’e stata una trattenuta, io tenevo Tait. Non so davvero cosa abbia visto. Non è la prima volta che succede e che il risultato venga condizionato. Non credo che la responsabilità sia del pacchetto avanzato, certo la costruzione di gioco manca qualcosa ma stavolta le decisioni arbitrali hanno condizionato la gara. Vanno analizzati i motivi per cui abbiamo fatto fatica. Nel secondo tempo la squadra è venuta fuori e anche nelle difficoltà il gruppo è unito. Siamo compatti, sappiamo i problemi, ma anche analizzarli. Vogliamo giocarci un altro campionato fino alla fine quando inizieranno i playoff. Le altre ? Ormai guardarle non serve a niente, dobbiamo pensare a noi. Ovvio che il rammarico c’e”.

Ore 19.50 – Alberto Colombo, allenatore SudTirol: “Nel primo tempo abbiamo dominato sul possesso palla, mentre il secondo tempo abbiamo avuto qualche difficoltà. Loro hanno qualità maggiori, ma noi non abbiamo perso la testa, difendendoci sempre bene. Con i cambi abbiamo impedito loro di prendere campo. I risultati sbloccano le situazioni negative, quando vengono in serie aiuta”.

Ore 19.35 – Il Padova conclude quarto il campionato. La prossima gara con il Lumezzane non influenzerà la classifica.

Ore 19.30 – A fine partita i tifosi padovani presenti hanno voluto parlare solo con Altinier. Senza applaudire la squadra.

Ore 19.25 – TERMINA LA PARTITA: SUDTIROL-PADOVA 1-0!

Ore 17.30 – (Gazzettino) Il secondo ko di fila complica la rincorsa dei Cittadella ai play off. A mandare all’aria i piani della truppa di Venturato uno straordinario Ciano (un gol e due assist) che ha preso per mano i compagni e li ha trascinati alla vittoria, complice anche una retroguardia granata più disattenta che mai. Sin dall’avvio si è intuito che sarebbe stata dura di fronte a un avversario sulle ali dell’entusiasmo dopo il 4-1 rifilato nel turno precedente al Benevento e sempre minaccioso in fase offensiva. Per due volte Rodriguez ha avuto l’occasione di colpire di testa da posizione favorevole, ma in entrambe le circostanze non è riuscito ad angolare la mira. Quasi a freddo poi Litteri ha rimediato in un duro intervento con il gomito alto di Perticone, neppure ammonito, la frattura dello zigomo sinistro (sarà operato martedì: venti giorni di stop) ed è stato costretto a chiedere il cambio: dentro Kouame. […]

Ore 17.20 – (Gazzettino) «Questa squadra sta facendo un campionato straordinario, ci tengo a sottolinearlo anche oggi che ha perso». È questo il messaggio che Roberto Venturato intende mettere in primo piano, senza cedere però sui play off: «Eravamo coscienti anche prima di questa partita che non si può più sbagliare fino alla fine del campionato. Con il Cesena non ci siamo riusciti, nelle prossime partite ci riproveremo perchè ai play off ci teniamo». Sulla sconfitta con i romagnoli, continua: «Abbiamo perso per demerito nostro e non per merito dell’avversario commettendo errori gravissimi e il Cesena ne ha approfittato; la squadra di Camplone ha una rosa di grande qualità, l’ho sempre detto». Non mancano gli episodi che hanno indirizzato male la gara per i granata. «Dopo un solo minuto – riprende il tecnico granata – Perticone ha rotto lo zigomo a Litteri. È un infortunio che terrà fuori il nostro centravanti per diverse settimane e l’arbitro non lo ha espulso e nemmeno ammonito anche in seguito per altri falli come su Bartolomei. Mi dispiace che siano stati impuniti comportamenti così gravi». […]

Ore 17.10 – (Mattino di Padova) Una settimana nera per il Cittadella, sconfitto per la seconda volta in cinque giorni (Spal e Cesena), sceso dal quarto al quinto posto in classifica ma soprattutto privato del suo bomber principe, Gianluca Litteri, nelle ultime tre partite di campionato, con la speranza (non la certezza) di recuperarlo per i probabili playoff. Non ci voleva, soprattutto la “tegola” dell’infortunio capitato all’attaccante siciliano, sottoposto ad accertamenti radiografici in ospedale e che verrà operato (martedì) per la frattura dello zigomo sinistro, conseguenza di una gomitata da… codice penale di Perticone, neppure ammonito dall’insufficiente arbitro La Penna (sarebbe stata da “rosso” diretto). I granata incappano nel sedicesimo k.o. su 39 gare, un dazio pesantissimo da pagare in termini di punti, e trovano parziale motivo di consolazione nel successo esterno del Perugia a Vercelli, umbri che hanno staccato Iori & C., insediandosi alle spalle del terzetto Spal-Verona-Frosinone e garantendo, per ora, la disputa degli spareggi-promozione, anche nel caso in cui domani scaligeri e ciociari dovessero imporsi nei confronti di Vicenza e Salernitana. Mal che vada, la distanza rimarrebbe sempre di 8 lunghezze dalla squadra di Marino, dunque ancora in grado di garantire l’attesa “coda” di partite post stagione regolare. Sbagli a josa, rigore compreso. Il Cesena, in serie positiva da sei giornate (12 punti) e a bersaglio da otto di fila, era il peggior avversario che si potesse parare davanti agli uomini di Venturato dopo l’amaro stop di Ferrara, dove il Citta per un tempo aveva dominato. Perché lo era? Non aveva nulla da perdere e “vedeva” la salvezza matematica, senza dover aspettare l’epilogo del torneo. Alla prova dei fatti certi timori si sono dimostrati fondati, purtroppo. Ma, a parte lo scombussolamento provocato dall’immediata uscita forzata dal match di Litteri (poco più di 2 minuti, il centravanti salta all’altezza del centrocampo, vicino alla linea laterale sotto la tribuna, per colpire la palla di testa e riceve una gomitata da Perticone all’altezza del viso, urlando per il dolore), sostituito senza la stessa efficacia da uno spaesato Kouamé, bisogna dire che stavolta non ha pagato l’ennesima “rivoluzione” dell’undici titolare decisa dal tecnico, che rispetto alla partita con la capolista ha confermato solo Salvi, Iori e Chiaretti, più ovviamente Alfonso tra i pali, pescando a piene mani fra coloro che si erano seduti in panca o che proprio non c’erano allo stadio “Mazza”. […]

Ore 17.00 – (Mattino di Padova) È un Roberto Venturato molto nervoso quello che si presenta in sala-stampa, e non solo per l’infortunio di Litteri. Il tecnico del Cittadella perde presto la pazienza, quando gli si fa notare che uno come Scaglia, il migliore in campo martedì scorso a Ferrara in casa della capolista Spal, sarebbe stato utile contro il Cesena, visto che, su tutti i palloni alti, gli attaccanti romagnoli avevano la meglio sui difensori granata. «Questa è un’opinione», ribatte. «Il Cesena ha cambiato 6 o 7 giocatori contro di noi rispetto all’ultima sua gara. In un campionato così lungo non si possono reggere tutte le partite sempre con gli stessi uomini. Ad aprile, in particolare, abbiamo disputato sette incontri e Scaglia li ha giocati quasi tutti. Dopo quello di Ferrara, inoltre, ha accusato un leggero indurimento muscolare, niente di grave per carità, ma sono cose che capitano spesso quando ci sono, appunto, tanti impegni ravvicinati. Il compito di un tecnico è quello di schierare la formazione che in quel momento sta meglio. Questa squadra, indipendentemente da chi viene impiegato, ha dimostrato di saper stare in campo. Poi commettiamo delle stupidaggini, ma questo è un altro discorso: lasciamo l’uomo libero su una punizione o prendiamo gol su due ripartenze, sapendo che il Cesena sa colpire così». E il tecnico aggiunge: «Abbiamo perso ancora, non per merito del Cesena ma per demerito nostro. Abbiamo commesso errori gravissimi e il Cesena è stato bravo ad approfittarne». […]

Ore 16.50 – (Mattino di Padova) Che la giornata fosse nata sotto una cattiva stella lo si è capito subito. Neanche il tempo di partire che la gomitata-killer di Perticone ha mandato al tappeto Litteri. Lo zigomo gli si è gonfiato subito e chi era in campo ha compreso immediatamente che era successo qualcosa di grave. Tutti, tranne il signor La Penna di Roma, arbitro della sfida, che ha sanzionato, sì, il fallo, ma senza estrarre alcun cartellino. «Dalla panchina si è sentito nitido un rumore sinistro, uno s-ciak che non lasciava presagire nulla di buono, come di qualcosa che si spacca», ha, non a caso, fatto notare il direttore generale Stefano Marchetti alla fine. «Io non sono un dottore, ma è evidente che lo perderemo per molto tempo. I ragazzi sono anche stati bravi nel provare a raddrizzare la partita dopo quello che è successo a Gianluca, unito al rigore sbagliato poco dopo». Il centravanti catanese è stato trasportato all’ospedale di Cittadella per i primi accertamenti e la diagnosi è stata quella temuta: frattura scomposta dello zigomo sinistro, in due punti. […] Dall’infortunio di Litteri parte anche l’analisi di un Roberto Venturato furibondo: «Dopo un minuto di gara Perticone andava espulso. Invece, per un fallo del genere, non ha preso nemmeno l’ammonizione. Poco dopo lo stesso Perticone ha trattenuto per la maglia Bartolomei e, anche in quel caso, non è stato punito. Queste cose non vanno bene, non vanno bene…», ha ripetuto due volte il tecnico granata. «Le gomitate non si danno, Perticone doveva essere mandato fuori. Spaccare lo zigomo ad un avversario è qualcosa che non può passare sotto silenzio. Noi abbiamo perso un giocatore importante e rischiamo di restare senza di lui sino alla fine della stagione». […]

Ore 16.40 – (Mattino di Padova) Almeno 150 tifosi delle due squadre, prima della partita, hanno partecipato al “terzo tempo anticipato”, che si è tenuto all’Agriturismo “La Moranda” di San Martino di Lupari, punto esterno del Club Granata Cittadellese del presidente Roberto Zanon, nonché abituale punto di ritrovo per le dirette Sky quando la squadra di Venturato gioca in trasferta. Più di 100 quelli giunti in mattinata da Cesena: prima di partecipare al pranzo (il menù prevedeva tagliatelle al sugo di anatra come primo piatto e grigliata mista di carne come secondo, annaffiata da vino rosso, il tutto a 13 euro di spesa), si sono concessi un veloce aperitivo al bar “Al Duomo”, dentro le mura cittadine. Dietro al simpatico ritrovo, le iniziative dei Centri di coordinamento delle due tifoserie, che si sono scambiati doni e gagliardetti, come d’abitudine in questi casi.

Ore 16.30 – (Corriere del Veneto) Peggio non poteva andare. Sconfitta sul campo per 3-2 col Cesena, frattura scomposta dello zigomo per Gianluca Litteri (regular season chiusa in anticipo per l’attaccante), espulsione del direttore generale Stefano Marchetti per proteste in un convulso finale. Il Cittadella incassa il secondo ko consecutivo dopo il ko a Verona e vede complicarsi la corsa ai playoff, che pure viene tenuta in vita paradossalmente dal successo di una diretta concorrente, il Perugia, a Vercelli. Un risultato che serve un assist involontario a Roberto Venturato, molto nervoso in sala stampa per i rilievi mossi dai cronisti sull’esclusione di Filippo Scaglia dall’undici titolare (mossa rivelatasi sbagliata) e le immancabili polemiche sull’arbitraggio, come puntualmente accade ad ogni sconfitta dei granata. «Bisogna sottolineare con forza questi episodi — ha detto l’allenatore granata — Perticone dopo un minuto ha tirato una gomitata in pieno volto a Litteri, mandandolo all’ospedale senza neppure essere ammonito. E la cosa si è ripetuta poco dopo: andava espulso e questo ha condizionato la partita. Per quanto riguarda Scaglia, lo ripeto: ho 23 giocatori, tutti di eguale importanza, è facile dire dopo che doveva giocare. Perché non dite, invece, quando azzecco le scelte e create negatività in continuazione?». Ma se l’obiettivo è quello di lanciare il giovane Varnier, sarebbe più logico affiancargli il più forte centrale e cioè Scaglia. Questo regala sicurezza al rookie, integra perfettamente la coppia e permette anche una resa complessiva più che buona. […]

Ore 16.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Non c’è pace per il Bassano, alla vigilia della partita col Gubbio. Quando Valerio Bertotto sembrava aver ritrovato la serenità in seguito ai due successi contro Parma e Forlì, nel momento decisivo della volata playoff, ecco l’infortunio del portiere titolare. Tocca a Gianmaria Rossi alzare bandiera bianca. Per il numero uno giallorosso frattura al metacarpo della mano sinistra e ovvio stop nella partita di oggi (ore 17,30) al Mercante. Altro «problemino» da segnalare, poi, per Proietti, già promesso sposo al Pescara. La società ha spiegato che il centrocampista giallorosso ha accusato un affaticamento muscolare e, per questo motivo, non è stato convocato. A due giornate dalla fine, dunque, la lista delle assenze è sempre molto lunga. «Il Gubbio è una squadra che gioca bene a calcio — evidenzia Bertotto nella tradizionale conferenza stampa della vigilia — una squadra corta, con un identità precisa, brava nel sviluppare la fase offensiva. Noi dovremo continuare a giocare con l’intensità che abbiamo dimostrato di avere, perché le gambe girano molto bene, ma dobbiamo aumentare ancor di più la qualità nella scelta della giocata e nella fase di finalizzazione. Vorrei inoltre che riuscissimo a concretizzare qualche bella occasione su palla inattiva, perché i ragazzi ci stanno mettendo l’attenzione giusta e mi auguro che domani possa essere la giornata giusta per sbloccarci. Dobbiamo pensare gara dopo gara, però pensando a vincere per arrivare dove ci siamo posti di arrivare». […]

Ore 15.40 – (Giornale di Vicenza) Su quel maledetto palo, Gianmaria Rossi rischia di rimanerci per il resto della stagione. Sbattendo in allenamento contro il montante, infatti, il portiere virtussino si è procurato la frattura del quarto metacarpo di una mano. L’esito delle lastre ieri è stato impietoso e dunque come minimo salterà le ultime due partite della regular season e per gli eventuali playoff si vedrà, ma il suo recupero avrebbe del miracoloso visto che, a differenza dei compagni, le mani rappresentano per lui gli attrezzi del mestiere. Dunque in porta tornerà Elia Bastianoni e a coprirgli le spalle ecco il giovane emergente Piras. Non una stagione da incorniciare per il veterano ravennate, uno dei senatori della squadra che aveva cominciato l’annata in infermeria per i postumi di un intervento di pulizia al tendine del ginocchio, quindi ha ripreso il suo posto, abbandonandolo in inverno prima per una squalifica, quindi per un malanno alla schiena che l’hanno messo fuori uso un altro mesetto. E ora che aveva finalmente rintracciato condizione e colpo d’occhio, ecco quest’altro ko probabilmente definitivo. […]

Ore 15.20 – (Giornale di Vicenza) «Un pugno alla volta, un round alla volta… ». Valerio Bertotto sceglie la metafora pugilistica e mette Bassano al centro del ring per il combattimento che mette in palio la corona dei playoff, anche se alla vigilia sono i pugni incassati a tenere banco: il portiere Rossi si è schiantato una mano sul palo e Proietti ieri nell’ultima seduta ha sentito tirare il muscolo della coscia plurinfortunato. Due bandiere sul punto di ammainarsi e un doppio ko che odora di passaggio generazionale, non solo di consegne. Pazienza, toccherà ad altri, anche se stamane il consueto risveglio atletico pregara il tecnico presumibilmente lo farà fare con le pantofole da salotto per evitare altri guai. Le soluzioni dalla cintola in su sono pressochè obbligate: Bianchi e Laurenti sentinelle della mediana, Gerli riattivato per l’occasione da rifinitore dietro la punta Grandolfo e scortato dalle alette Minesso e Candido, visto che pure Fabbro è squalificato. In retrovia, davanti a Bastianoni, nessuna rivoluzione ma alternative ridotte al lumicino, con Gashi, Maistrello e il jolly Bernardi primi cambi ipotizzabili. […]

Ore 14.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] RAMADAN Questo il termine utilizzato dal vicepresidente del Padova, Edoardo Bonetto, per indicare ai giocatori biancoscudati cosa debbano essere i playoff. «In questo modo sono fiducioso che possiamo farcela», ha spiegato Bonetto. Lo stesso dirigente chiama in causa proprio gli avversari odierni del Pordenone, i Leoni del Garda. «Il blackout accusato nelle ultime 5 partite sostiene Bonetto – è figlio della gara con la FeralpiSalò: siamo andati in campo con un po’ troppa presunzione, pensando già agli scontri diretti con Parma e Venezia, che non vedevamo l’ora di giocare. Invece quella sconfitta ci ha tolto la consapevolezza di potercela fare, abbiamo visto svanire il sogno e l’abbiamo accusato nelle sfide successive». Intanto il Padova deve pensare al Sudtirol, che si è conquistato la salvezza matematica e non vuole fermarsi lì. ANTIPASTO A Parma stanno già guardando al derby con la Reggiana di domenica prossima. Prima, però, devono sfruttare il viaggio in treno fatto venerdì, con mister D’Aversa che così presenta la trasferta di Teramo: «Dobbiamo giocare da provinciale». Perché? «La condizione psicologica non è delle migliori – sottolinea in conferenza stampa -, dopo tre sconfitte consecutive. Mentalmente ci vuole una sterzata. Bisogna volerla a ogni costo. Dobbiamo prepararci nella testa a una partita diversa dal solito, veloce, poiché si gioca sul sintetico. Dobbiamo dimostrare compattezza. Il primo pensiero deve essere: dare poche occasioni gli avversari. Bisogna pensare al sodo». […]

Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) L’attacco pericoloso, un centrocampo rapido e un collettivo che se accende la luce può dare la scossa a tutte le difese del girone. La FeralpiSalò, che ieri mattina si è allenata al Comunale di Casarsa, è una squadra particolare. Ha alternato cadute inspiegabili a explioit degni delle prime quattro posizioni. Per questo la partita di oggi alle 17.30 al Bottecchia rischia di diventare indecifrabile. Michele Serena, tecnico subentrato ad Antonino Asta, ha cambiato qualcosa rispetto al predecessore. A Reggio Emilia, nell’ultima gara disputata dai Leoni del Garda, ha giocato con il 4-3-1-2, schierando davanti Bracaletti, Guerra e Ferretti. Ora scalda i motori anche il pordenonese Gerardi. […]

Ore 14.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Non ci sarà nell’undici che Tedino manderà in campo Salvatore Burrai. Il metronomo è stato squalificato. Approfittiamo per aprire una piccola parentesi sugli eccessi di nervosismo che stanno caratterizzando le gare dei ramarri, spesso pronti a reagire alle provocazioni degli avversari o a protestare contro le decisioni arbitrali. Inutili e penalizzanti perdite di tempo, con conseguenze disciplinari. Peccati veniali, a confronto di quelli commessi di recente da padovani e parmensi, ma che potrebbero incidere se commessi durante i playoff. In regia al posto di Tore giocherà Suciu, con Misuraca e Buratto a completare il centrocampo. Solita la difesa: Tomei fra i pali, Semenzato, Ingegneri, Marchi e De Agostini. Torna in panca Pellegrini. In attacco Arma e i due artisti, Cattaneo e Berrettoni. Se Berre non dovesse farcela, conferma per Padovan.  «Ci giocheremo tutte le nostre chance promette Bruno Tedino – per vincere e chiudere al secondo posto da soli. Ciò non vuol dire che la partita con la Feralpi sarà facile. Si affronteranno due squadre che amano giocare e attaccare. Ne uscirà una gara vivace e spettacolare. Il collega Serena può contare su di un attacco di primo piano, con uomini come Gerardi, Bracaletti, Ferretti e Guerra». Quest’ultimo, autore di una tripletta domenica scorsa, sta vivendo la sua migliore stagione, con 13 centri realizzati finora. «Saranno 90 minuti importanti per le ambizioni nostre e del popolo neroverde – conclude Bruno -. Sono certo che i tifosi, che invito a essere tutti sugli spalti del Bottecchia, non ci faranno mancare il loro determinante supporto». […]

Ore 13.50 – (Messaggero Veneto) «Servirà una prestazione super». Bruno Tedino non ha dubbi nell’indicare di cosa ci sarà bisogno quest’oggi per battere la FeralpiSalò. «Un avversario che vanta un parco attaccanti di primordine, con Gerardi, Guerra, Bracaletti e Ferretti – spiega il tecnico del Pordenone –. Mister Serena propone un calcio offensivo, aggressivo e dinamico, mette in campo una squadra molto organizzata e corta. Dobbiamo dare il massimo, anche perché le motivazioni sono forti per entrambe: noi cerchiamo il secondo posto, loro puntano a blindare i playoff. Ne uscirà sicuramente una partita vivace. Noi – continua – vogliamo vincere per dare continuità di risultati e giocarci tutte le chance di chiudere secondi». […]«Mancheranno Ingegneri, sulla via del recupero, e Gerbaudo, che ha preso una botta – spiega –. Berrettoni è convocato, Martignago anche ma sicuramente non sarà utilizzato perché acciaccato. Torna a disposizione Pellegrini, che mancava ormai da parecchio tempo».

Ore 13.30 – (Messaggero Veneto) È l’ultima partita in casa della stagione regolare. E il Pordenone sogna di farsi un bel regalo: il secondo posto in solitaria. Dopo aver agganciato in classifica il Parma grazie al pari con l’Albinoleffe, pur avendo sciupato una grande chance, la squadra di Tedino cerca l’allungo ospitando al Bottecchia la FeralpiSalò nella 37ª giornata del girone B di Lega Pro (il via alle 17.30). Gli emiliani giocano a Teramo, contro una formazione che ha ancora la possibilità di uscire dai playout: gara dura, ma anche quella dei neroverdi non scherza, visto che di fronte c’è un avversario che vuole blindare la sua posizione playoff. Il Pordenone è un gruppo in gran forma, sicuramente quello che sta meglio nei giochi per il secondo posto. Arriva da otto risultati utili di fila, mentre il Parma è reduce da 3 ko consecutivi e il Padova – quarto, a tre punti dalla coppia – non vince più da cinque gare (e oggi va a Bolzano, ospite dell’Alto Adige). Non c’è dubbio che, allo stato attuale, siano Stefani e soci a meritare la piazza d’onore. Serve però almeno mezzo passo falso dei gialloblù e che i ramarri vincano una gara. La prima occasione è con la Feralpi, arrivata già da due giorni in provincia per preparare al meglio l’incontro. Una rivale molto forte: davanti è temibile col pordenonese Gerardi, Guerra e Bracaletti, autori sinora di 26 gol: servirà una prova di forza del reparto arretrato e un’ottima fase difensiva, perché il trio abbina forza, esplosività e fantasia. […]

Ore 13.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Quella odierna sarà una giornata speciale soprattutto per Nicola Sambo, il terzo portiere veneziano (e tifoso) doc al quale mister Inzaghi concederà la tanto attesa gioia del debutto a difesa dei pali arancioneroverdi. «Di una cosa sono sicuro, ricorderò questo giorno per sempre, come coronamento di una stagione per me indimenticabile – fatica a nascondere il batticuore il 21enne di Castello -. Vivrò un sogno che aspettavo di realizzare non da questa stagione ma da tutta la vita. Ci tengo a fare bene, non devo farmi prendere dall’emozione né dalla voglia di strafare». […] Per il talentuoso estremo difensore, beniamino della curva arancioneroverde fin dai tempi della sua militanza nella gemellata Pistoiese, non è chiaramente stato tutto facile sedendo sempre in panchina. «Non mi sono mai fatto illusioni, sapevo fin dall’inizio di avere davanti Facchin e Vicario, l’ho accettato e penso di aver dato anch’io nel mio ruolo una mano al gruppo per arrivare così in alto. Dubbi non ne ho, la B e la coppa le sento anche mie. Naturalmente mi sarebbe piaciuto esordire in una fase clou della stagione, ma il mio momento arriva oggi e voglio godermelo al meglio. Quest’annata mi farà crescere moltissimo, ho cercato di imparare molto dai compagni, in primis Facchin che è un vero martello per il grande carattere, e dal preparatore Massimo Lotti. Se penso che quando lui giocava nel Venezia gli facevo da raccattapalle, posso essere orgoglioso di dove sono arrivato, per ora». […]

Ore 12.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Un pomeriggio di festa o giù di lì. Venezia-A.Leffe, in programma oggi alle 17.30, ha tutte le sembianze della più classica delle partite di fine stagione, con festa sugli spalti del Penzo e l’esposizione dei due trofei vinti dagli arancioneroverdi: campionato e Coppa Italia. Con una squadra (il Venezia) già promossa in serie B e fresca vincitrice della Coppa Italia con il 3-1 sul Matera e un’altra (l’Albinoleffe) con l’unico obiettivo rimasto di scalare almeno una posizione in classifica e di blindare i playoff, al momento ancora tutt’altro che certi nonostante il nono posto. Quanto basta per attendersi 90 minuti fuori dagli schemi, con molto poco tatticismo e qualche concessione in più allo spettacolo, almeno così sperano i tifosi e gli appassionati. Le novità di formazione sono state già in parte annunciate da Filippo Inzaghi, che lancerà in porta Sambo e rispolverà Stulac, Marsura, Geijo e Caccavallo. Insomma, una ventata di piccole novità, per chiudere al meglio la stagione in attesa della Supercoppa, prevista tra metà e fine maggio ma con date ancora in via di definizione. È stata una settimana da «sbornia» collettiva, perché la rimonta di Coppa con il Matera ha regalato un’ulteriore pompata di entusiasmo a un ambiente già al settimo cielo. Ed è quasi stato un segno del destino che sia stato Gianni Fabiano, di fatto, a griffare il gol più pesante a fine primo tempo con uno shoot in diagonale dei suoi. […]

Ore 12.20 – (La Nuova Venezia) Il Venezia raddoppia, e la festa continua. Quattro giorni dopo aver sollevato al cielo di Sant’Elena la Coppa Italia di Lega Pro, gli arancioneroverdi saliranno nuovamente sul palco per ricevere il trofeo che viene consegnato alle squadre che vincono il campionato. Premiazione che avviene due settimane dopo il pareggio con il Fano, che ha sancito la promozione del Venezia in Serie B, categoria dalla quale manca da dodici anni. Alla fine della partita con l’Albinoleffe sarà allestito nuovamente il palco in mezzo al campo sopra il quale saliranno Pippo Inzaghi e i suoi giocatori. La coppa dovrebbe essere consegnata direttamente da Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro. E ovviamente, farà nuovamente capolino in campo anche la Coppa Italia vinta mercoledì contro il Matera. La festa sarà completata dalla passerella di dirigenti, tecnici e giocatori del settore giovanile del Venezia Football Club, guidati dal responsabile Mattia Collauto. […]

Ore 12.00 – (La Nuova Venezia) Ancora festa per il Venezia. L’Albinoleffe come compagno di viaggio nell’ultima gara casalinga in campionato, in attesa della Supercoppa di Lega Pro, e due trofei in bella mostra sul rettangolo del Penzo. Altre due partite interne e poi il vecchio stadio potrà essere risistemato per ospitare dopo 12 anni la Serie B a fine estate. Poi resterà solo la trasferta di Macerata, in campionato, in una stagione straordinaria che ha ancora qualche tappa da portare a termine. E nel giorno della festa, Pippo Inzaghi non dimentica nessuno, convocando tutti i giocatori della rosa, compreso Maurizio Domizzi, che potrebbe partire dalla panchina. «Vogliamo far festa, divertirci, ma cercando anche di fare risultato» avverte il tecnico, che tiene ad allungare una imbattibilità in campionato che dura da 16 partite, ultimo match del 2016 al Penzo contro il Mantova. Il primo avvicendamento l’ha già annunciato Inzaghi alla vigilia della rifinitura: in porta giocherà Nicola Sambo. Poi il tecnico dovrà fare i conti con la fatica di mercoledì in Coppa Italia e il desiderio di far scendere in campo qualche altro giocatore sacrificato nel corso della stagione, senza però rivoluzionare la squadra. Così a sinistra, Garofalo, potrebbe lasciare spazio a uno tra Pellicanò e Galli, mentre a destra lo stantuffo Fabris è il candidato principale, anche se l’ex Feralpisalò può partire in posizione più avanzata. In mezzo al campo ritorna lo sloveno Leo Stulac con al fianco Acquadro e, qualora Fabris giocasse dietro, ancora Falzerano. Il “re di coppa” Ferrari lascia il posto a Geijo, Marsura farà le veci di Moreo con Tortori e Caccavallo pronti a giocarsi l’ultima maglia a disposizione. […]

Ore 11.30 – (Gazzettino) Basta un punto oggi alle 15 al Campodarsego per chiudere matematicamente il discorso terzo posto nella penultima gara di campionato. Che assume un fascino ancora più rilevante avendo davanti la Triestina di Antonio Andreucci, che ha scritto nelle due stagioni passate le pagine più gloriose del club biancorosso e per la prima volta si presenta da ex al Gabbiano. Ex di turno è anche Cristiano Masitto, per una breve parentesi alla guida dei giuliani all’inizio del campionato scorso: «Affrontiamo la seconda in classifica, è una di quelle sfide che tutti vorrebbero giocare perchè Trieste è una piazza straordinaria e merita categorie più importanti. All’andata abbiamo perso 2-1 giocando un buon calcio, questa volta mi auguro di giocare ancora meglio e di portare a casa quello che ci serve per essere matematicamente terzi». […] ABANO. È all’ultima uscita stagionale a domicilio, anche in caso di play off. Davanti c’è il Mestre, fresco di promozione in Lega Pro. Ecco Luca Tiozzo, ex di turno al pari di Serena e Busetto: «Attualmente servono tre punti per essere sicuri degli spareggi, mi piacerebbe con tutto il cuore di centrarli. Non troveremo un avversario appagato per avere vinto con merito il campionato, anzi sarà ancora più spensierato nel fare la propria partita. Quanto a noi, puntiamo a dare il massimo per fare bella figura. Purtroppo abbiamo perso Personè fino al termine della stagione (frattura alla caviglia, ndr), ma posso contare su tanti ragazzi che in futuro saranno giocatori importanti per la categoria». DERBY. Si giocherà a Busa tra Vigontina San Paolo e Este. […] Così sul fronte estense il tecnico Michele Florindo: «Sarebbe sufficiente anche un pareggio per raggiungere il traguardo, però vogliamo cercare di ottenere il massimo per cercare di scalare qualche posizione in classifica. Non mi aspetto regali dalla Vigontina San Paolo, che è comunque una compagine in salute. Sarà una partita intensa nella quale dovremo avere le motivazioni giuste per fare bene». Cavallini è squalificato.

Ore 11.10 – (Mattino di Padova) […] CAMPODARSEGO-TRIESTINA. Un punto – meglio tre, si dice dalle parti di Reschigliano – per il terzo posto. Questo, di fatto, il chiodo fisso del “Campo”: battere la Triestina (già sicura del secondo gradino del podio) dell’indimenticato ex trainer Antonio Andreucci per assicurarsi un piccolo vantaggio nei playoff. Gli uomini di Cristiano Masitto, fra l’altro, mantenendo l’attuale classifica giocherebbero la semifinale degli spareggi contro la quarta (in casa), mettendo così in preventivo una possibile “rivincita” (in finale, s’intende) contro gli alabardati, che invece affronterebbero la quinta forza (una fra Abano, Virtus Vecomp e ArzignanoChiampo). […] Formazione Campodarsego (4-2-3-1): Brino; Galliot, Beccaro, Lebran, Gal; Callegaro, Tanasa; Barbosa, D’Appolonia, Lauria; Aliù. All. Masitto. ABANO-MESTRE. Il quarto posto fa ancora gola. Perché l’Abano c’è (a quota 50 punti) e la Virtus Vecomp, che precede i neroverdi, ha soltanto tre lunghezze di vantaggio. Il Mestre, avversario di giornata (arbitro Valentina Garoffolo di Vibo Valentia), proseguirà quasi sicuramente i festeggiamenti allo stadio delle Terme, dopo essersi aggiudicato la promozione in Lega Pro domenica scorsa. […] Formazione Abano (4-2-3-1): Cottignoli; Tescaro, Boscolo Berto, Cuccato, Busetto; Serena, Pagan; Angelilli, De Vita, Fracaro; Personé. All. Tiozzo. VIGONTINA SAN PAOLO-ESTE. Umore agli antipodi nell’ultimo derby padovano dell’anno. I bianconeri, nell’ultimo turno, hanno dovuto digerire la certezza della retrocessione in Eccellenza, mentre la compagine atestina, con l’1-1 imposto dal Legnago, ha soltanto rinviato l’appuntamento con la salvezza alla sfida odierna. […] Formazione Vigontina (4-3-3): M. Guagnetti; Busetto, Niccolini, A. Guagnetti, Scandilori; Casagrande, Radujko, Brugnolo; Minozzi, Siega, Antenucci. All. Italiano. Formazione Este (4-4-2): Lorello; Dei Poli, Montin, Munaretto, Cassandro; Faggin, Longato, Tessari, Marian; Marchetti, Ferrara. All. Florindo.

Ore 10.40 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, Mandorlini, Berardocco, Dettori, Tentardini; Alfageme, Altinier.

Ore 10.30 – (Gazzettino) State lavorando per ritrovare la forma migliore in vista dei play off o la flessione è fisiologica? «Se si guardano le statistiche su corsa, cambi di direzione e di velocità, a maggio non possono essere gli stessi di tre mesi fa. I dati in nostro possesso dicono questo, ma vale anche per tutte le altre squadre. E non è possibile tornare ai livelli di prima». […] Intanto, ieri ai campi d’allenamento della Guizza è passato Neto Pereira. «Lavorerà anche la prossima settimana a Bologna, è previsto un controllo giovedì dopo avere effettuato qualche giorno di lavoro sul campo. In quella occasione valuteranno se tornerà con noi o se resterà ancora a Bologna. Ciò che conta è che quando ce lo rimanderanno, sarà pronto per lavorare subito in gruppo. Mi auguro che sia il prima possibile perché è un giocatore importante per noi».

Ore 10.20 – (Gazzettino) […] Avversario a parte, le attenzioni sono tutte per i biancoscudati, chiamati a dare segnali forti dato che ormai gli spareggi sono quasi alle porte. «Vincere sarebbe un ottimo risultato – sottolinea Brevi – E centrare il bottino pieno nelle ultime due gare ci permetterebbe di arrivarci in una condizione migliore. Non sarà comunque una gara facile: il Sudtirol ha disputato un campionato al di sotto delle aspettative, però è formazione organizzata con giocatori forti ed è reduce da due successi, per cui va affrontato nella maniera giusta per provare a portare a casa l’intera posta». Sorvegliata speciale è la condizione atletica dei giocatori. «Vedo anche partite delle altre formazioni ed è normale che tutti non corrano più come qualche mese fa. Quanto a noi, stiamo bene. Soprattutto nelle ultime due uscite abbiamo corso molto, a volte magari male, però con l’Ancona dopo il 2-2 abbiamo creato quattro situazioni importanti per vincere. Questo deve essere di buon auspicio: non siamo contenti del risultato, ma non si può buttare via tutto ciò che abbiamo fatto prima».

Ore 10.10 – (Gazzettino) Matematica salvezza già in cassaforte, un’ottima condizione psicofisica e la possibilità di agganciare in extremis i play off, il tutto con lo spirito del nulla da perdere. In un simile contesto, il Sudtirol affronta l’impegno allo stadio Druso che per i biancoscudati si preannuncia tutt’altro che morbido. L’undici altoatesino è reduce infatti da tre successi di fila per 1-0, l’ultimo dei quali conquistato a tempo scaduto sul campo del Parma (i precedenti con la Maceratese e a Lumezzane) e, grazie a questi exploit, lunedì scorso si è messo definitivamente al riparo dal rischio play out. E siccome l’appetito vien mangiando, adesso a Bolzano si guarda in alto e si prova l’aggancio al decimo posto, l’ultimo possibile per disputare gli spareggi promozione, che però distano al momento quattro punti. Decisivo nel cammino del Sudtirol l’arrivo in panchina al posto di Viali di Alberto Colombo con cui la squadra ha ottenuto dodici punti in sette gare, senza mai pareggiare. […]

Ore 09.50 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Sbraga, Emerson, Russo; Madonna, Mandorlini, Berardocco, Dettori, Favalli; Alfageme, Altinier.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) È più smanioso di rivedere la sua “vera” squadra, o a Bolzano contano maggiormente i tre punti? «Per me cercare di vincere è sempre la cosa più importante. Giochiamo su un campo difficile, perché il manto erboso è molto irregolare e la palla rimbalza male. Oltre a questo, il Sudtirol solo con una vittoria può continuare a nutrire una piccola speranza di playoff, quindi anche questo aspetto mentale potrebbe incidere». Comincerà a far rifiatare qualche elemento della rosa? «Stiamo valutando ogni singola situazione, perché sono tanti gli aspetti su cui riflettere. Arrivare quarti è importante, ma farlo in un certo modo – per esempio con più punti del Livorno, quarto nel girone A – può darci un vantaggio nel caso di un particolare incrocio nei playoff. Qualcuno riposerà, ho in mente qualche cambio iniziale, ma valutando anche diffidati, infortunati e caratteristiche dei singoli, comunque metterò in campo la formazione migliore». […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) […] «Vincere sarebbe un’ottima medicina», le parole del tecnico Oscar Brevi. «Abbiamo due gare per arrivare ai playoff con una condizione psicologica migliore, ma già questa di Bolzano non sarà una gara semplice. Il Padova deve provare sicuramente a portare a casa il risultato pieno, il Sudtirol dopo due risultati utili si è salvato aritmeticamente e per questo arriverà all’appuntamento un po’ più leggero, ma ormai senza più nulla da perdere». Anche con l’Ancona non si è vista la svolta: ha studiato qualche soluzione alternativa per far cambiare passo alla squadra? «Non credo che quel pareggio sia arrivato per un problema di modulo di gioco, quanto piuttosto perché abbiamo sbagliato troppe situazioni sia in fase difensiva che offensiva. La disposizione in campo si può cambiare sempre in corsa, ma non cambia la sostanza: un modulo vincente non esiste, altrimenti lo utilizzerebbero tutti».

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Non deve essere affatto facile, per Oscar Brevi, tenere in equilibrio e allo stesso tempo motivato un ambiente ormai sull’orlo della depressione e che aspetta solo un cenno, un segnale per tornare ad appassionarsi. L’allenatore biancoscudato, nuovamente ai minimi storici come gradimento e popolarità dopo il pari interno del Padova di lunedì contro l’Ancona ultima della classe, deve estrarre un coniglio dal cilindro. Inventarsi qualcosa di nuovo, se non tatticamente nella testa dei giocatori per dare un senso alle ultime due partite della regular season e soprattutto alla lotteria dei playoff, mai come quest’anno indecifrabile. Vincere gli spareggi promozione, con 27 squadre coinvolte, assomiglia molto a una vincita al Superenalotto, ma tutto è ancora possibile ed è giusto credere fino in fondo che la squadra possa, in qualche modo, riprendere a marciare. Certo, servirà una scossa elettrica a giocatori che continuano a giocare come se facessero un piacere a qualcuno come Alfageme, ad altri che non riescono a incidere anche perché non sono messi nelle condizioni di poterlo fare come De Cenco, serviranno tanti piccoli accorgimenti e oggi alle 17.30 a Bolzano contro il SudTirol il rischio è di un nuovo stop se non si cambierà marcia in modo deciso rispetto alle ultime mediocri esibizioni. […]




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