Live 24! Padova, è il primo weekend senza partite per i Biancoscudati…

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Ore 21.00 – (Giornale di Vicenza) Stefano Rosso poi è intervenuto sulla questione del Bassano Stadium che tiene sulla corda gli sportivi di calcio e ciclismo e che potrebbe avere una soluzione a breve. «Il progretto di prefattibilità dovrebbe essere pronto a breve – comunica – anche se le elezioni per la lega di serie B hanno fatto un po’ slittare i tempi. Presto comunque avremo questo piano indicativo e soltanto in quel momento potremo sederci con calma a tavolino e ragionare tutti assieme».Rimarca un concetto il presidente. «Si tratta di direttive che ci giungono dalla Federazione e che dobbiamo rispettare – ammette – tra due anni il Mercante come è concepito adesso sarà obsoleto. Qui, beninteso, non è una contrapposizione tra calcio e ciclismo, lo dico da sportivo, ma bisogna entrare nell’ordine di idee che un velodromo con tutti i crismi va edificato altrove. Noi invece lavoriamo allo Stadium e a un centro sportivo, guardiamo all’avvenire e, con tutto il rispetto, non si può restare ancorati a una struttura perché ha ospitato il mondiale 32 anni fa». […]

Ore 20.00 – (Giornale di Vicenza) Contrordine, compagni. Bassano l’anno venturo cambia passo. Non solo una formazione arrembante e infarcita di giovani a recitar da Giamburrasca del campionato. Ma una squadra pronta a giocarsela con le migliori. Tradotto: si alza l’asticella. Senza rincorrere la luna, ma in pista andrà un gruppo gagliardo per stare sul treno in scia delle big. Garantisce Stefano Rosso in persona. In collegamento Skype da New York, il presidente giallorosso anticipa piani e obiettivi.Presidente, quali le ambizioni per il prossimo Bassano?Il desiderio e la volontà del club sono quelli di potenziare l’organico assemblando una rosa non solo di gamba, cuore e slancio, ma anche di esperienza, malizia, mestiere e soprattutto di testa. Quest’anno il salto di qualità è mancato sul piano della mentalità e della continuità di rendimento.Cosa è mancato quest’anno?I traguardi che ci eravamo fissati, ovvero la salvezza anticipata e l’accesso ai play off, sono stati raggiunti, ma non è tanto arrivare sesti o decimi che cambia i giudizi. Il solco lo traccia l’atteggiamento e lì ci aspettavamo molto di più. È una questione di durezza mentale. E a noi è mancata. La sfida di Pordenone è stata l’emblema della nostra stagione: abbiamo fatto il nostro compitino, poi però hanno vinto gli altri, molto più pratici e concreti. […]

Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Stasera Foggia-Cremonese (ore 20.30): il Venezia osserva interessato pensando al faccia a faccia con i pugliesi che tra sette giorni al Penzo metterà in palio la Supercoppa di Lega Pro. Di sicuro Venezia-Foggia di sabato 27 sarà una sfida doppiamente sentita da Andrea Seno, ex giocatore (14 presenze a 20 anni nell’86/87, l’ultima dell’era neroverde) e dirigente lagunare (dal 1999 al 2011), nonché ex capitano rossonero in Zemanlandia (tra il 1992 e il 1994 in serie A prima di spiccare il volo all’Inter). «Il mio piacere è doppio nel vedere due piazze, così diverse ma a me molto care, ritornare in una categoria importante come la serie B indica il dirigente nativo di Burano Non sono sorpreso. Il Venezia disponeva di una rosa superiore a tutti, forse solo il Parma aveva qualcosina in più che non è bastato. La promozione è senz’altro meritata, la squadra ha avuto grande continuità, molte vittorie sono state conseguite in extremis a dimostrazione che in spogliatoio c’erano veri uomini». […] In questa stagione Andrea Seno è stato osservatore per il Veneto per l’Entella Chiavari, protagonista in serie B. «Una bella esperienza – commenta – ho seguito tante partite dalla B al campionato Primavera e visto parecchi ragazzi interessanti. L’unica delusione me l’ha data proprio il Venezia: per puro divertimento mi ero proposto per allenare una squadra di bambini, pensavo di poter trasmettere qualcosa, ma qualcuno ha ritenuto che non potessi rientrare nei programmi di crescita».

Ore 18.30 – (La Nuova Venezia) Allenamento mattutino per il Venezia al Taliercio, poi due giorni di riposo per ritrovarsi lunedì pomeriggio quando scatterà l’operazione-Foggia, ultima partita della stagione per la squadra di Inzaghi. Rosa quasi al completo, continua a lavorare a parte Alessandro Malomo, anche se l’obiettivo è di averlo a disposizione sabato contro il Foggia (si gioca alle 16.30) . Oggi intanto a Livorno, il Venezia allenato da Andrea Turato cerca la vittoria per puntare a uno dei due migliori secondi posti nella post season del campionato Berretti. I toscani puntano invece ai tre punti per agganciare a quota 4 la Feralpisalò e magari scavalcarla per la differenza reti.

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Quando ero bambino sognavo di diventare un campione capace di segnare a raffica, ma la mia idea di calcio era molto diversa dalla realtà che poi ho conosciuto. Le doti tecniche non ti bastano. Se vuoi essere un buon professionista devi impegnarti ogni giorno come se fosse il primo e l’ultimo: in allenamento, durante la partita, correndo, pressando anche per gli altri, ascoltando le indicazioni del mister, nell’atteggiamento da tenere fuori dal campo». È un discorso che piacerebbe ad Antonio Conte. Anche Cesare Albè, il Ferguson italiano, la guida di oggi di Samuel Appiah, non può che essere d’accordo. […] – Però al Bottecchia non ha mai messo piede, giusto? «Se verrò schierato mercoledì sera, per me sarà una prima volta nello stadio della mia vecchia città». […] – Ma segue da lontano le vicende dei ramarri del Noncello? «Sì. Nel 2015-16 hanno disputato un campionato straordinario e anche quello di quest’anno è notevole». – Quindi partite sfavoriti nel doppio confronto di oggi e mercoledì? «No. Massimo rispetto, però è il campo che decide tutto nei 180′. Non solo: questi playoff hanno già offerto delle belle sorprese. Magari ne capiteranno altre…». […] – Chi sarà promosso in B? «Vi faccio la mia classifica delle finali di Firenze: primi noi, secondo il Lecce, terzo il Parma». […]

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] «Andiamo ad affrontare – spiega la sua prudenza Bruno Tedino – una squadra ben allenata, con qualità, gamba, esperienza ed elementi di spessore come Bruno, Perico, Augello, Viotti e Marotta. Non per nulla sottolinea nel girone di ritorno è stata capace di battere tutte e tre le prime della classe (Cremonese, Alessandria e Livorno, ndr). Per certi versi i biancocelesti sembrano il mio Pordenone della scorsa stagione. Hanno grande entusiasmo e ci metteranno sotto pressione sin dal primo momento. Noi abbiamo assenze importanti. A quelle di Burrai e Berrettoni si è aggiunta quella più che probabile di Stefani (problemi a una caviglia), anche se spero in un miracoloso recupero del nostro capitano. I ragazzi dovranno compattarsi ancora di più, mettendo in campo sacrificio, determinazione e forza mentale. Senza rinunciare alle nostre due g: grande gioco e grande gruppo. Un gruppo molto unito, come conferma la presenza nella trasferta lombarda dei pur inutilizzabili Salvatore ed Emanuele (Burrai e Berrettoni). Dovremo entrare in campo concentratissimi». […] Una cinquantina di supporter neroverdi seguiranno i ramarri a Gorgonzola. «Li abbraccio virtualmente commenta Tedino -. Insieme cercheremo di ottenere un grande risultato, per presentarci nelle migliori condizioni alla partita di ritorno». […]

Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Sono cinque in tutto i precedenti tra Giana Erminio e Pordenone. Il bilancio parla di una vittoria biancazzurra, un pari e tre vittorie neroverdi. Il successo friulano risale all’ultima gara giocata, terminata 2-1 nel gennaio 2016 a Gorgonzola. Nello stesso stadio la prima affermazione, datata maggio 2014 nella poule scudetto di serie D (2-1). L’altra vittoria è del maggio 2016, 3-1 al Bottecchia. Il ko è invece datato febbraio 2015 (2-0 a Monza), il pari si verificò a settembre 2014 (0-0 in via Stadio, ultima gara del tecnico Lamberto Zauli sulla panchina del Pordenone).

Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Con le due gare in programma quest’oggi scattano gli ottavi di finale dei playoff di Lega Pro. Si parte proprio con Giana Erminio-Pordenone e si finisce domani sera con Piacenza-Parma e Cosenza-Matera. Il ritorno è previsto per mercoledì 24 gennaio alle 20.30. Passa il turno chi segna più gol: in caso di parità di gol fatti avanza la squadra meglio classificata durante la stagione regolare. Chi supera il turno si qualifica dunque ai quarti di finale, i cui abbinamenti avverranno a sorteggio. Si giocheranno mercoledì 31 maggio e domenica 4 giugno. Non varrà più il miglior piazzamento: ma in caso di parità si procederà con supplementari e rigori. IL PROGRAMMA GianaErminio – Pordenone (oggi alle 18.30, diretta su Udinese tv), Reggiana-Juve Stabia (oggi alle 20.30). Virtus Francavilla-Livorno (domani alle 17.30), Lucchese-Albinoleffe (alle 18), Casertana-Alessandria (alle 18.30), Sambenedettese-Lecce (alle 18.30), Cosenza-Matera (alle 20.30), Piacenza-Parma (20.30, diretta Rai Sport).

Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Non ci sarà un esodo, anche se la partita è importante. Allo stadio di Gorgonzola sono attesi circa cinquanta tifosi neroverdi, che si muoveranno dalla città sul Noncello con mezzi propri. Non sono cifre paragonabili a certe realtà, per arrivare a quelle bisogna attendere tanto tempo ancora. Uno dei deterrenti a questa gita lombarda, la possibilità di vedere il match in diretta televisiva. Per la prima volta, infatti, Udinese tv ha acquistato i diritti dalla Lega Pro per trasmettere la gara live: non solo quindi il portale Sportube, che attraverso Lega Pro channel mostra da tre stagioni tutte le partite della terza serie. Da ieri – potrebbe essere la prima di una serie – anche l’emittente televisiva friulano, che di solito mostra le differite. Tutti potranno seguire così la partita in chiaro sul canale 110 del digitale terrestre. Intanto Bruno Tedino ha voluto lanciare il proprio messaggio a chi, oggi, sarà a Gorgonzola. «I tifosi non sono mai mancati, hanno sempre dato il loro apporto – ha affermato -. La prima spinta la dobbiamo sempre dare noi dal campo, dando tutto e oltre. Abbraccio comunque già virtualmente tutti i nostri fedelissimi: insieme cerchiamo di ottenere un grande risultato per presentarci nelle migliori condizioni al ritorno». […]

Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) Ora si fa davvero sul serio. È tempo di ottavi di finale nei playoff di Lega Pro e il Pordenone vuole iniziare al meglio questa fase. La squadra di Tedino è impegnata a Gorgonzola con la Giana Erminio: in programma la gara d’andata (alle 18. 30), mercoledì sera il ritorno al Bottecchia. I ramarri si qualificano anche in caso di parità di gol segnati dopo 180′, in quanto il regolamento fa valere la miglior posizione in classifica dopo la stagione regolare (terzo contro quinto posto). Il coefficiente di difficoltà si alza, dopo aver superato l’ostacolo Bassano: la Giana va in gol con facilità (58 centri sinora) e il Pordenone si presenta privo, oltre che di Burrai e Berrettoni, anche di capitan Stefani, autore della decisiva doppietta contro i giallorossi nel primo turno. In realtà c’è ancora una piccolissima speranza relativa al recupero del difensore. Può scendere in campo ma, se lo farà, sarà perché ha forzato il recupero. Più probabile dunque che, per questa gara, lo staff opti per farlo riposare. È più importante avere Stefani nel cuore del reparto al meglio per il ritorno, inutile rischiare ora. Sgomitano così per un posto Parodi e Ingegneri: sembra favorito il secondo, che non è al meglio ma ha un’esperienza maggiore rispetto al prodotto di scuola Juventus. […] Tedino ha parlato ieri prima di partire per Gorgonzola. Il tecnico ha cominciato dalle assenze, importanti per una gara così: «Le squadra – ha detto – dovrà compattarsi ancor di più. E sono certo che sarà così, mettendo in campo spirito di sacrificio, determinazione, forza mentale e il nostro gioco. A ogni modo il gruppo è molto unito, come dimostra anche la presenza alla trasferta di Berrettoni e Burrai, indisponibili». Così sulla Giana: «Affrontiamo una squadra ben allenata, che ha qualità, gamba ed esperienza in elementi di spessore come Pinardi in regia e Bruno in attacco – ha spiegato Tedino -. Tuttavia, anche Perico, Augello, Viotti e Marotta sono diversi i giocatori importanti. Nel girone di ritorno la Giana è stata capace di battere le prime tre della classe del proprio girone, ovvero Cremonese, Alessandria e Livorno. Sembra, per gioco e spirito, il Pordenone dello scorso campionato: ha grande entusiasmo, ci metteranno pressione dal primo minuto. Dovremo entrare in campo concentratissimi». […]

Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) L’ultima partita del campionato cadetto aveva un valore solo per lo Spezia che cercava i tre punti per i playoff. Per il grande ex Mimmo Di Carlo, applauditissimo dai suoi ex tifosi, l’obiettivo è stato ottenuto. Per il Vicenza solo contestazioni a squadra e società, striscioni polemici e fumogeni in campo. […] Torrente, che sarebbe rimasto a Vicenza solo nel caso fosse riuscito a restare in serie B, ha parole d’elogio per il pubblico biancorosso. «Sono stato tanti anni al Genoa e il pubblico di Vicenza per attaccamento, competenza e calore è molto simile a quello rossoblù. Una piazza così non ha nulla a che vedere con la Lega Pro, qui c’è un pubblico da serie A… A Vicenza ci sono stato poco ma d’ora in poi questi colori avranno un tifoso in più». Parole che sanno di commiato, come del resto era prevedibile considerato che Torrente non è riuscito nell’impresa di salvare il Vicenza. Ma a lasciare la società berica saranno a breve anche il dg Andrea Gazzoli, molto vicino a un’intesa con la Spal, così come il ds Antonio Tesoro che mercoledì incontrerà il presidente Pastorelli ma senza possibilità di prolungare il rapporto di collaborazione, visti i risultati della stagione appena conclusa. E quasi a fine maggio il Vicenza si trova quindi nella delicatissima situazione di dover determinare a breve anche il nuovo assetto societario, considerato che i rapporti tra i soci di Vi. Fin. sono molto tesi e che la spaccatura con il presidente Pastorelli appare piuttosto profonda. Quello che accadrà è complicato da prevedere anche se martedì prossimo è in programma un’assemblea dei soci in cui è auspicabile che si cominci a fare chiarezza su quale sarà il futuro del club biancorosso. […]

Ore 14.30 – (Giornale di Vicenza) Daniel Adejo è uno dei pochi a non essere stato fischiato al termine del match contro lo Spezia. Anzi, quando è stato sostituito per un infortunio al ginocchio, lo stadio lo ha applaudito. Sicuramente è stato uno degli ultimi a mollare e il pubblico, almeno a lui, ha riconosciuto l’onore delle armi. Con la consueta schiettezza il difensore centrale analizza l’ultima gara e poi l’intera stagione: «Chiudere così non è bello, abbiamo dato un’immagine brutta di noi. È sbagliato. Ci volevano orgoglio, personalità e ad un certo punto, quando contava, è mancato proprio questo. L’abbiamo pagata cara, davvero cara». Ma è davvero il derby col Verona lo spartiacque della stagione vicentina? “Dopo la vittoria con il Novara pensavo che, dopo aver segnato tre gol, cosa che a noi capitava di rado, la squadra veramente potesse risollevarsi. Poi vai a Benevento e fai 0-0 e poi abbiamo giocato il derby benissimo ed eravamo convinti. Dopo quella sconfitta però abbiamo staccato la spina”. E pensare che a dicembre i risultati stavano arrivando, che è successo? “In quel periodo stavamo bene, i punti arrivavano e quindi il pensiero nostro era positivo. Tutti correvano, si davano da fare. Prima che gli avversari tirassero in porta ce ne voleva…Poi da gennaio la situazione è cominciata a peggiorare, qualcosa è cominciato a mancare nella nostra testa e non siamo più riusciti a ritrovare quel ritmo e quella mentalità”. Sì, anche perché, comunque, da gennaio la squadra non era la stessa dell’anno prima, dopo la campagna cosiddetta di riparazione, o no? “Abbiamo perso peso davanti perché Ebagua non stava bene, ma non mi piacciono gli alibi, parlare di uno o dell’altro calciatore non cambia le cose. La realtà è che siamo retrocessi. È vero però che l’attaccante ci è mancato, quello che faceva i gol. Anche per la difesa, quando la palla non resta mai su e torna sempre indietro… è difficile giocare 90′ così. Ma questo non deve essere un alibi, questa retrocessione è indelebile per una piazza così… Ci abbiamo tutti messo del nostro, tutte le componenti del Vicenza hanno fatto errori. Questa è la realtà”. […] E ora il futuro di Adejo? “Saltiamo questa domanda… c’è una situazione che devo risolvere in fretta con la società”. Giriamo la domanda allora: lei scenderebbe in Lega Pro a giocare con il Vicenza? “Sinceramente no”. Ma se la proprietà le prospettasse un progetto importante di rilancio? “La Serie B è un progetto importante. È oro. Se non hai un grande progetto per la Serie B che è oro colato, è qualcosa di prezioso per una società, che devi proteggere… Se non lo hai fatto quest’anno vuoi farlo in Lega Pro?” […]

Ore 14.00 – (Giornale di Vicenza) Cinque punti in sette partite e il Vicenza scarica Lerda. Che dire: bottino misero, certo, inizio da brividi (negativi), certo. Ma urge riavvolgere il nastro per capire come si è arrivati ai primi titoli di coda della stagione con l’allenatore che aveva salvato i biancorossi, con grandi meriti, nel campionato precedente.Se le fondamenta sono fragili, la casa prima o dopo crolla: é un principio universale e vale un po’ per tutto. Si capisce ad Andalo che la stagione del Vicenza sarà disastrosa e dispiace per quei tifosi che in prima battuta si erano convinti, dopo il cambio di proprietà, che il vento sarebbe mutato. Niente di tutto questo. Ad Andalo il Vicenza sale per il ritiro precampionato guidato da Lerda, che dispone di 28 giocatori in questa prima ma fondamentale fase di preparazione; molti sono giovani di belle speranze, tutti da valutare. La rosa è tutt’altro che completa e ci sono dei vuoti da colmare, tra tutti quelli lasciati da Sampirisi ed Ebagua. Ma il direttore sportivo Tesoro è al lavoro, arrivano Pucino e Rizzo come rinforzi; la squadra, intanto, corre, si allena e Lerda fa quel che può con quel che ha a disposizione.I problemi si presentano fin da subito, la rosa si rivela ben presto piena di spine. Ad Andalo scoppia il caso Brighenti, giocatore-simbolo e capitano del Vicenza da cui è opportuno ripartire.Tutto avviene nel giro di pochi giorni. Si passa dal comunicato della società, in cui si dice che con Brighentiè stato raggiunto l’accordo per tenerlo a Vicenza, e si sottolinea che è un giocatore incedibile, alla decisione di metterlo fuori rosa da parte del presidente Pastorelli, dopo che aveva lasciato sconcertati la notizia che il rinnovo del contratto, con relativo adeguamento economico, non era stato peraltro mai depositato. […]

Ore 13.30 – (Gazzettino) Con il turno preliminare dei play off già alle porte, non c’è il tempo necessario per organizzare iniziative mirate per la gara di lunedì sera al Tombolato. I biglietti di Cittadella-Carpi si possono acquistare in prevendita online sul circuito Ticketone, alle rivendite Ticketone (a Cittadella c’è la tabaccheria di Borgo Bassano), ai botteghini della tribuna est e ovest dello stadio (alla sede non si potranno acquistare i biglietti) oggi dalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 19, domani dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, quindi lunedì dalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 20.30. Nel primo giorno di prevendita sono stati acquistati oltre 700 biglietti, di questi un centinaio del settore ospiti. […]

Ore 13.00 – (Gazzettino) […] La ripresa dei lavori è prevista per oggi pomeriggio, c’è poco tempo a disposizione dei giocatori per preparare al meglio la gara secca di play off contro il Carpi, prevista per lunedì sera: domani la rifinitura e poi la convocazioni del tecnico. Gli occhi di tutti saranno puntati su due giocatori in particolare, Litteri e Varnier, assenti nella sfida con l’Entella. Per l’attaccante è pronta la mascherina per proteggergli il volto dopo l’operazione allo zigomo sinistro: in questi giorni Litteri non ha mai smesso di allenarsi e quindi dovrebbe essere anche in buona condizione fisica. Quanto al giovane difensore, si deciderà oggi come procedere, ma sembra necessaria una protezione al volto anche per lui. Venturato negli spareggi dovrà fare a meno di Scaglia, Benedetti e Lora, oltre a Vido che giocherà i mondiali Under 20 in Corea del Sud. È pronto invece Kouame, già convocato nella trasferta di Chiavari.

Ore 12.30 – (Gazzettino) […] «Perdere una partita molto importante per 4-1 – confessa il fantasista brasiliano Lucas Chiaretti – non fa mai piacere a nessuno. In campo le cose non sono andate come le avevamo preparate, ma guai ad abbattersi: adesso i play off sono un traguardo conquistato. Avrebbero potuto non esserci, invece ce li giocheremo anche se non saranno le condizioni più favorevoli. Ma questa deve essere una carica in più, ci impegneremo come abbiamo fatto in altre situazioni, siamo un gruppo che ha carattere, ce la metteremo tutta per riuscirci». Da Chiavari la squadra è arrivata a notte fonda, alle quattro di ieri mattina, ma non pesa la stanchezza. «Nessuno ci ha mai regalato niente, così è stato anche con l’Entella. Dobbiamo metterci ancora una volta in discussione e reagire ragionando positivi. Le nostre certezze non vengono meno proprio adesso che abbiamo conquistato i play off, siamo tutti contenti per quanto siamo riusciti a fare finora e vogliamo continuare a stupire. Siamo anche noi in ballo per un posto in serie A». […]

Ore 12.00 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Servono cuore, orgoglio e spirito del vero Citta”) Auguriamoci che, come ha detto l’allenatore Venturato a fine partita, si sia trattato solo di una “serataccia”, perché altrimenti ci sarebbe di che essere preoccupati. E non poco. Il Cittadella che ha chiuso malissimo la stagione regolare, con una sconfitta a Chiavari pesante nel punteggio ma soprattutto nella cifra tecnico-tattica espressa al cospetto di una Virtus Entella che non aveva più nulla da chiedere al suo campionato, si presenta ai playoff accompagnato da un grosso punto interrogativo: è lecito allarmarsi per quanto è successo l’altra sera oppure in pochi giorni il gruppo granata sarà in grado di ritrovare spirito, voglia di lottare e, soprattutto, entusiasmo per dare del filo da torcere a tutti, Carpi per primo? […] Stavolta, però, ci vorrà molto di più dell’orgoglio e dell’attaccamento a questi colori per provare a realizzare l’impresa di approdare alla semifinale playoff, dove chi vincerà lunedì sera troverà poi il Frosinone, il più accreditato degli avversari in corsa per accaparrarsi il terzo pass utile a salire in A. […] Ci vorranno cuore, sacrificio, attenzione massima per venirne a capo, e non sarà affatto facile. Venturato ha ragione quando dice che bisogna applaudire i suoi ragazzi per quanto hanno fatto da fine agosto 2016 a giovedì sera, ma è anche vero che i numeri della squadra sono i più anomali della Serie B: 19 vittorie, 17 sconfitte (cifra da playout, se non da retrocessione), 6 pareggi. Sessanta i gol realizzati, terzo miglior attacco del torneo, contro 54 subìti, che significa avere la quarta peggior difesa. “Prendere o lasciare”, verrebbe da dire come slogan appropriato per sintetizzare la realtà granata. Lunedì bisognerà solo prendere. Speriamo che la “serataccia” ligure serva da stimolo a non sbagliare più in modo così grossolano.

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) […] Presidente Gabrielli, il giorno dopo è più forte l’entusiasmo o la delusione? «Diciamo che la brutta sconfitta in casa dell’Entella non sposta il giudizio su una stagione che rimane straordinaria, specie considerando come l’accesso agli spareggi fosse in dubbio sino ad un paio di settimane fa. Ma diciamo anche che difendere la quarta posizione sarebbe stato importantissimo per provare a recuperare i giocatori ora fuori». […] Il Carpi è un avversario scafato, forse il peggiore che potevate trovare. «Non avevo preferenze sulla rivale, anche se ovviamente speravo di saltare il turno preliminare. Con loro in campionato abbiamo ottenuto una vittoria a testa, ma non ha senso soffermarsi sui precedenti, perché ogni partita fa storia a sé, tanto più una volta giunti a questo punto. E comunque ho la convinzione, e non è solo mia, che un Cittadella a pieno organico potrebbe battere chiunque in questi playoff». Ha qualche speranza di poter recuperare Litteri e Varnier, poste le sicure assenze di un pilastro della difesa come Scaglia, dell’attaccante più in forma, l’azzurrino Vido, e di una garanzia sulla fascia sinistra come Benedetti (mentre anche Salvi è in forse per una contusione)? «Non credo si possano recuperare per lunedì. E, lo ripeto, è proprio questo il mio rammarico maggiore: arrivare al momento decisivo della stagione menomati da assenze del genere, che flagellano due interi reparti. Ma, intendiamoci, non dev’essere una scusa: quante volte chi non era favorito è poi arrivato al traguardo per primo?». […] E ai tifosi cosa dice? «Faccio mio l’appello di Venturato: mi aspetto un Tombolato pieno, con almeno 5.000 spettatori, in grado di offrire una cornice e un calore simili a quelli della sfida con il Vicenza. È vero che gli abbonamenti non sono più validi, ma i prezzi sono davvero popolari». […]

Ore 11.00 – (Corriere del Veneto) Si ricomincia subito, non ci sarà nemmeno il tempo di prendere fiato. Sesto posto finale con una brutta frenata proprio sul rettilineo finale e un 4-1 da metabolizzare in fretta. Carpi in arrivo lunedì sera al Tombolato per l’andata del primo turno dei playoff e sensazione di un retrogusto amarognolo all’interno della certezza di aver fatto tutto il possibile. […] «Non guardo mai a cosa si è fatto — spiega Castori — bensì a quello che dovremo fare. Affronteremo il Cittadella per ottenere il massimo ma non vuol dire che il 4-1 del girone di ritorno ci potrà condizionare. Abbiamo la consapevolezza dei nostri mezzi e il voto che alla stagione sinora è molto buono. Non abbiamo bisogno di nuove motivazioni ricordando le vecchie, il Cittadella al Tombolato con noi ha meritato di vincere, speriamo che possano meritare di perdere… Il Cittadella la migliore avversaria per i playoff? Era importante arrivarci, a prescindere dall’avversario». Venturato, dal canto suo, ha cercato subito di voltare pagina dopo la brutta parentesi di Chiavari, una sconfitta inattesa soprattutto nelle proporzioni. Stimolando il gruppo a guardare all’immediato futuro e a cercare mentalmente di non farsi condizionare da quanto accaduto con l’Entella. «Il Carpi è un’avversaria molto forte — ammette l’allenatore granata — è costruita per giocarsi la serie A diretta, ma ha una rosa importante. Dovremo avere lo spirito giusto, mi auguro che lunedì venga tanta gente e che i nostri tifosi capiscano l’importanza del momento. Giocarsi i playoff per il Cittadella è un risultato straordinario». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) E così in qualche frangente ha pagato in termini di lucidità sotto porta. «Riguardo ancora l’occasione del possibile 3-1 fallita con l’Ancona che subito dopo ha pareggiato. Avrei potuto fare cento cose diverse». E a causa di questi errori non sono mancati i fischio dei tifosi. «È la prima volta che mi succede, ma lo accetto, consapevole che fa parte del calcio. In fondo la gente per noi fa sacrifici e si sobbarca lunghe trasferte. Si può dire che sbaglio tanti gol, ma spero che nulla mi venga imputato sul mio impegno dato che ho sempre dato il massimo». Come molti compagni, Alfageme è legato al Padova per un altro anno. «Vorrei rispettare il contratto e mettere in mostra quanto non si è ancora visto di me. Credo in questa squadra e in questo gruppo e sono convinto che possiamo fare molto bene».

Ore 10.20 – (Gazzettino) Sul fronte personale, per Alfageme tre reti, tutte decisive nel regalare altrettanti successi e un ottimo periodo di forma nel periodo in cui il Padova si è rilanciato dopo un inizio al rallentatore. Dopo un problema muscolare chde lo ha tenuto ai box, il giocatore non è però più riuscito a tornare sui precedenti livelli. «Sono andato bene a sprazzi e mi sarebbe piaciuto incidere in queste fasi decisive. Per questo il mio stato d’animo non è dei migliori. Pur di arrivare alla promozione, comunque, avrei anche accettato una stagione per me non positiva. Dopo che sono stato fermo, ho faticato a ritrovare il ritmo, anche perché non sempre riuscivo a svolgere una settimana di lavoro completa. Non mi sono comunque mai tirato indietro e ho svolto un lavoro dispendioso, dovendomi sacrificare più di Altinier che è il nostro finalizzatore».

Ore 10.10 – (Gazzettino) «Nessuno di noi pensava che potessimo uscire al primo turno e per questo provo ancora grande rammarico e vivo una sensazione molto strana». Tra oggi e domani scatta la seconda fase dei play off di Lega Pro e le parole di Luis Alfageme riassumono lo stato d’animo dei biancoscudati, fuori dai giochi dopo il clamoroso ko di domenica all’Euganeo con l’Albinoleffe. «Ci stiamo ritrovando in campo per gli allenamenti e l’umore è quello che è. Tra noi ne abbiamo parlato e si sta male perché tutti credevamo nella possibilità di andare avanti». […] «Ne è venuta fuori una brutta partita in cui la tensione ci ha evidentemente condizionato, contro un avversario che non aveva nulla da perdere e non aveva pensieri per la testa. Poi il loro gol ha ulteriormente aggravato la situazione, rendendo ogni cosa più difficile perché, sbilanciandoci per cercare il pareggio, concedevamo spazi ai lombardi». […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Adesso siamo ancora a pezzi per l’eliminazione dai playoff, nessuno si aspettava di uscire così. Abbiamo pagato la grande rincorsa, fisicamente non eravamo più al top e non siamo riusciti a mascherare i nostri problemi, usando altre armi per riprenderci. Brucia molto, siamo arrabbiati ed è un peccato. Ma adesso abbiamo tutti il dovere di guardare avanti. L’ossatura della squadra è solida e con questi giocatori si può fare qualcosa di importante. L’impegno non è mai mancato, credo che la società sappia da dove ripartire per costruire qualcosa di buono».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «Capisco che la società debba fare le proprie valutazioni e che potrebbe cambiare il regolamento della Lega sull’utilizzo dei giovani». In ogni caso, Emerson non ha alcuna intenzione di appendere le scarpe al chiodo: «Voglio continuare a giocare. In questa stagione mi sono ripreso completamente dagli ultimi infortuni, fisicamente mi sono sentito veramente bene e finché starò così, voglio andare avanti in campo». Le parole del centrale difensivo ricalcano quelle di molti compagni che vogliono restare a Padova. Quasi ci fosse stato un patto in spogliatoio per riscattare un’annata naufragata sul più bello: «Credo che in tutti noi ci sia grande voglia di riscatto».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) […] Al momento, nonostante la buona annata appena conclusa, il giocatore più in bilico rimane Emerson, che ad agosto spegnerà 37 candeline. Anche il difensore dovrà aspettare di capire i progetti societari e quale sarà il prossimo allenatore. Fosse solo per lo stesso Emerson, non ci sarebbero dubbi: «A me piacerebbe rimanere», le sue parole. «Mi sono trovato molto bene in città, con la squadra e la società. Nei mesi scorsi avevo avuto alcuni colloqui per discutere di un possibile rinnovo, ma tutto si era fermato, visto che, giustamente, dovevamo dare la priorità al campo e al finale di stagione. Adesso vedremo cosa succederà».

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Si attende l’inizio della prossima settimana per capire il da farsi sul fronte societario e dirigenziale. È in programma un incontro fra Roberto Bonetto e Giuseppe Bergamin per programmare la stagione in cui si capirà forse qualcosa in più sugli equilibri del club, mai così fragili a tre anni dalla rinascita.




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