Cittadella, Bizzotto: “È stata una stagione difficile per me, ma voglio provare a giocarmi le mie carte!”

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È tornato per restare. O, quantomeno, per provarci. Martedì 18 luglio, quando il Cittadella si ritroverà al Tombolato per i primi allenamenti e le visite mediche, preambolo al ritiro di Lavarone che scatterà dalla domenica successiva, nel gruppo del tecnico Roberto Venturato ci sarà anche lui, Giulio Bizzotto. Con un obiettivo chiaro in testa: cancellare una stagione sfortunata come quella appena conclusa, trascorsa in prestito prima alla FeralpiSalò e poi al Renate, e tornare a essere il talento di casa per cui i tifosi granata stravedevano.

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Bizzotto, cos’è successo in questi mesi? «È stata una stagione difficile, ma non butto via niente», racconta Giulio, vicentino di Nove, un diploma da ragioniere nel cassetto e qualche giorno di vacanza a Palma di Maiorca davanti a sé. «C’è stato qualche intoppo fisico che non mi ha aiutato: la pubalgia tra settembre e ottobre e, a febbraio, al Renate, un’elongazione al flessore con successiva ricaduta, che mi ha fatto perdere un altro mese. Tutte e due le volte sono stato costretto a ripartire da zero». Lo spirito autocritico le fa onore.«Anch’io m’immaginavo un’annata diversa. Avrei dovuto essere più incisivo quando entravo dalla panchina: ho avuto una buona dose di occasioni, ma per un motivo o per l’altro la palla non è mai entrata, la porta sembrava maledetta. È anche vero che, se non mi fossi procurato le opportunità per segnare, sarebbe stato più grave, invece almeno da quel punto di vista l’esperienza è stata meno negativa». Marchetti ha dichiarato nei giorni scorsi che in ritiro quasi sicuramente porterà anche lei. Il suo compito sarà, quindi, quello di convincere dg e tecnico a farla restare. «Certo. Non sarà semplice perché la qualità della rosa del Citta è alta, ma ci proverò».

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(Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)

Giulio Bizzotto ritorna a base, e vorrebbe restarci.

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«Riparto da Cittadella, potrebbe essere un’opzione valida. Ne riparleremo con Marchetti, che in questo momento immagino abbia altri pensieri per la testa. Da parte mia vorrei provarci, anche se conosco il valore della rosa granata». Bizzotto metterebbe la firma sin da subito per restare al Cittadella: «È stata una stagione difficile per me, non è stata positiva dal punto di vista delle prestazioni e dei gol, e sarei davvero contento di rimettermi in gioco con la mia squadra». Bizzotto ha dovuto fare i conti anche con qualche problema fisico: «Certamente la fortuna non mi ha aiutato nei momenti topici del campionato. A ottobre ho accusato la pubalgia, a Renate, proprio quando avevo iniziato a ritagliarmi il mio spazio, mi sono dovuto fermare per uno stiramento. Le chances comunque le ho avute, potevo sfruttarle meglio, dovevo essere più incisivo quando chiamato in causa». Stride infatti la voce zero gol per un attaccante: «Se non mi fossi mai presentato davanti al portiere, senza creare occasioni, mi sarei posto delle domande, ma il pallone non ne ha mai voluto sapere di entrare». Torniamo al Cittadella: un attaccante veloce come lei, capace di saltare l’uomo, potrebbe tornare utile al gioco di Venturato. «Se riuscissi a tirare fuori il meglio di me stesso, sono sicuro che uno spazio sarei in grado di ritagliarmelo. Devo ripartire dall’ultimo mese e mezzo vissuto con il Renate, un periodo positivo, senza problemi di natura fisica, che mi ha ridato fiducia».

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(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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