Live 24! Padova, avvicinamento al ritiro dopo l’abbuffata di acquisti: oggi si parte con le visite mediche

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Ore 21.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Ora è ufficiale: Neto Pereira è un giocatore del Mestre. L’attaccante brasiliano ha superato positivamente le visite mediche sostenute ieri mattina, ponendo poi la firma sul contratto che lo lega agli arancioneri per la prossima stagione. […] Il mercato del Mestre può ancora riservare qualche colpo: si continua difatti a trattere per l’esterno della Juventus Nicolò Pozzebon, giovane promessa in prestito nella passata stagione a Piacenza. Sembra invece imminente l’arrivo di Alessandro Favaro, estremo difensore del Padova.

Ore 20.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Il Mestre, nel frattempo, piazza un triplo colpo: firmano Neto Pereira, Armando Perna e Alessandro Favaro, prelevato dal Padova. Vicini anche Nicolò Pozzebon (Juventus) e il giovanissimo Andrea Boffelli (lo scorso anno al Ponte San Pietro in Serie D).

Ore 19.30 – (Giornale di Vicenza) “Leggeri e divertitevi”. Se non fossero trascorsi 40 anni (e trenta per quelli da fuori Vicenza), più che Magi sembrerebbe di ascoltare Gibì Fabbri, uno che predicava la serenità in campo e fuori, concetti niente affatto in antitesi con l’applicazione e la dedizione in pista. Sì poiché l’etica del lavoro e l’attitudine alla fatica della ciurma virtussina sono tangibili sin dall’ingresso nel rettangolo di gioco di Sacro Cuore di Romano. Alle 16 sono tutti dentro: in precedenza c’era stato il briefing di Magi nel chiuso dello spogliatoio. Poco più di dieci minuti per presentarsi e farsi conoscere dai ragazzi. Chi ha assistito a questo primo impatto tra il tecnico e la squadra è rimasto subito conquistato dai modi signorili, dall’educazione e dalla carica di Magi che ha dato seguito alle buonissime impressioni ricevute il mese scorso nel giorno dell’insediamento. E anche se ieri erano in programma soltanto dei test fisici, in realtà il timoniere pesarese non ha perso tempo: il pallone è comparso sin dal pronti via per esercizi di addestramento, palleggi e combinazioni di vario tipo con Magi che da ex implacabile cannoniere della serie D degli anni novanta, suggeriva il piede di calcio, una volta esterno, una volta collo. Ma sempre in tranquillità, senza ansie, ordini secchi impartiti nel silenzio generale. […]

Ore 19.00 – (Giornale di Vicenza) […] Il direttore generale Werner Seeber ha profittato della prima (lunga) sgambata della comitiva per un consuntivo iniziale della campagna acquisti. «Ci mancano indicativamente quattro pedine – recita il digì – un difensore di fascia destra, un centrocampista centrale, un trequartista che possa fungere anche da seconda punta e un attaccante d’area. In un paio di situazioni siamo già molto avanti con le trattative e non è detto che uno o due affari possano chiudersi entro fine settimana, per ora è stata una nostra scelta fermarci un attimo per consentire all’allenatore di valutare qualche giorno l’organico a disposizione eppoi confrontarci con lui. Di sicuro siamo contenti sia di aver puntato su un tecnico su cui avevano posato gli occhi in parecchi e che alla fine ha voluto a tutti i costi il Bassano. Vi assicuro che è carico a mille. Eppoi siamo felici – incalza il giemme – poiché sinora tutti gli obiettivi in agenda sono stati centrati. Penso al portiere Grandi, inseguito da più squadre, incluso il Cesena che voleva trattenerlo, oppure Falcone, speranza della Samp tra i pali. O Karkalis, marcatore mancino del Pescara. Ma anche Botta e Proia in mezzo erano in cima alle nostre priorità. In retrovia di fatto abbiamo quattro centrali come Bizzotto, Pasini, Barison e Bonetto». […]

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Dopo le prime dichiarazioni da rondinella («Il Brescia mi ha fortemente voluto, a 28 anni non potevo rinunciare al sogno della serie B», già riportate ieri), Luca Cattaneo ha voluto salutare i tifosi neroverdi con un lungo post sul suo sito Facebook. «Sono state due stagioni intense, durante le quali ho pianto e gioito. Cuore e anima sono sempre stati al primo posto. A Pordenone ho imparato tanto e dal Pordenone ho ricevuto tanto. Un percorso che rifarei altre mille volte, con lo stesso entusiasmo e con la stessa forza. Forza ci tiene a sottolineare che mi è stata trasmessa di chi ha creduto in me fin dal primo giorno: i tifosi. È con voi che voglio condividere questo momento importante della mia vita. Ho ricevuto una chiamata dalla B. Da Brescia, una piazza importante. Si avvera il sogno di un bambino che ha impiegato 23 lunghi anni di sacrifici per realizzarlo. Era un treno che alla mia età non potevo perdere. Non dimenticherò mai promette i colori neroverdi e l’amore della gente che mi ha dato tutto. A Pordenone lascio un pezzo del mio cuore. Non posso che ringraziare ognuno di voi. Grazie anche alla mia famiglia, alla mia fidanzata, ai parenti che mi seguono sempre, al procuratore, agli amici e a tutti quelli che con me, non hanno mai smesso di crederci». […]

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Federico Gerardi, bentornato a casa. Il bomber di Pordenone, dopo una vita in viaggio, ha posato per la prima volta con la maglia neroverde. Lo ha fatto ieri mattina, quando ha firmato il contratto biennale che scadrà a giugno del 2019. […] Ma le operazioni non finiscono qui. Praticamente definito il passaggio di Matteo Tomei al Siracusa, mentre sempre tra i pali si fa il nome di Leonardo Marson del Palermo. […] È pronto a salutare il gruppo Paolo Marchi, l’autore del gol-illusione nella semifinale playoff con il Parma. Il difensore centrale è vicinissimo alla Feralpi, tanto che il club del Garda lo ha inserito nella lista per il raduno. Al Cuneo piace Gerbaudo, che potrebbe partire in prestito, mentre il Renate punta su Stefano Pietribiasi, attaccante che non rientra nei piani del Pordenone. Piace sempre Rozzio per la difesa, mentre davanti fa gola Altinier del Padova, ai ferri corti con il club e non destinato a rimanere in rosa. Attenzione sempre alta nei confronti di Ciurria e Cisotti, esterni d’attacco spezzini, anche se si tratta di obiettivi non immediati. Sempre più vicino il ritorno del laterale basso Boniotti da Padova: manca solo l’ufficialità.

Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Due top player ufficialmente escono (Luca Cattaneo e Daniel Semenzato), altrettanti entrano (Simone Perilli e Federico Gerardi). Così si è consumato il mercoledì antecedente la partenza per il ritiro precampionato ad Arta Terme (17-29 luglio). Il bilancio parziale è ancora negativo. Perché, anche se due partenze non sono ancora state sancite dai comunicati ufficiali, perso Andrea Ingegneri subito dopo l’abbandono di Bruno Tedino, con la valigia in mano sono anche Rachid Arma e Matteo Tomei. Cinque contro due. Mauro Lovisa ha però utilizzato Tpn per tranquillizzare i tifosi. «Sono in arrivo altri due giocatori importanti». […] «Cattaneo? Abbiamo gioito per due stagioni delle sue giocate ha affermato poi Lovisa e siamo riusciti anche a ottenere una plusvalenza (si mormora di quarantamila euro, ndr) che ci servirà a rinforzare ulteriormente la squadra. La società, in piena sintonia con il nuovo staff tecnico, sta lavorando per mettere insieme un gruppo che dia a noi e ai tifosi altre belle soddisfazioni».

Ore 16.20 – Presentazione lampo per Petar Zivkov dal Vicenza al Padova assieme a Roberto Candido. Il primo, esterno sinistro under classe 1995, arriva dal Vicenza, il secondo a parametro zero dal Bassano: “Mi sono confrontato con Bisoli su Zivkov – spiega il dg Giorgio Zamuner – è un giocatore di prospettiva è in tale modo abbiamo una casella in più da riempire negli over, magari in attacco. È un ragazzo su cui possiamo investire e proveremo a farlo. Candido è un giocatore in cui crediamo e su cui abbiamo deciso di investire”. Ringrazio il presidente e il direttore per la fiducia che mi hanno dato – spiega Roberto Candido – sono un trequartista, che è il mio ruolo naturale. Sono qui con grande entusiasmo. All’Inter devo tantissimo perché ho fatto tutta la trafila del settore giovanile fino alla Primavera. Ho vinto la Champions dei giovani in nerazzurro con Bessa, Longo, Livaja, Crisetig”. Queste invece le prime parole di Petar Zivkov: “Sono serbo austriaco, a 15 anni e mezzo sono venuto al Chievo. Poi mi sono trasferito al Carpi e infine al Vicenza in B. Bisoli mi ha fatto esordire l’anno scorso. È molto bravo come allenatore, sono contento di essere qui”. Ancora Zivkov: “Sono molto contento di essere qui e di ritrovare mister Bisoli, è un allenatore bravissimo e sa quello che vuole… E fa allenamenti duri, com’è giusto che sia! Le mie caratteristiche? Sono un terzino sinistro, sono mancino e mi piace spingere sulla fascia. Mi ispiro a qualche giocatore? No, nessuno…”. Poi Candido: “Il Padova è una società sana e storica, e volevo venire in una piazza che vive di calcio e che lotta per qualcosa di importante! A Bassano ho passato due anni bellissimi, mi sono trovato bene e mi sono divertito ma adesso penso solo al Padova perché è uno step successivo della mia carriera! Il mio ruolo? Nasco trequartista, mi piace avere libertà in quella zona del campo ma soprattutto cercare la giocata decisiva magari anche forzandola… Però ho giocato anche da seconda punta e da esterno, perché nel calcio moderno bisogna essere duttili! Il mio idolo? Mertens, mi ispiro a lui”.

Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Sono iniziate le avventure in serie B per due idoli della tifoseria del Pordenone, Bruno Tedino e Luca Cattaneo. Il tecnico, assieme agli altri ex ramarri Carlo Marchetto (il suo vice), Paolo Lenisa (preparatore dei portieri) e il difensore Andrea Ingegneri, si è ritrovato ieri in Friuli con il suo nuovo team, il Palermo, prima di partire per il ritiro di Bad Kleinkircheim, dove rimarrà sino al 23 luglio. Per il fantasista primo giorno di lavoro con il Brescia, che sta sostenendo la preparazione in città. A differenza di Tedino il giocatore originario di Porlezza non è riuscito a salutare dal vivo i tanti fan in riva al Noncello che già lo rimpiangono. Così ha sfruttato Facebook per rendere omaggio a chi, nel corso dei due anni in neroverde, gli ha voluto bene e l’ha sostenuto. «Due anni intensi, in cui ho pianto e gioito e dove il cuore e l’anima sono sempre stati al primo posto – ha scritto -. Ho imparato e ricevuto tanto e rifarei lo stesso percorso altre mille volte. La forza me l’hanno trasmessa i tifosi sin dal primo giorno e con loro voglio condividere questo momento importante della mia carriera: la chiamata dalla serie B dal Brescia (…) Non dimenticherò mai i colori di questa maglia e l’amore della gente che mi ha dato tutto: a Pordenone lascio un pezzo del mio cuore e a voi tifosi non posso che dire grazie (…)». […]

Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) Mentre è ufficiale l’arrivo del bomber Federico Gerardi – che sarà presentato oggi alle 18 al De Marchi assieme al portiere Simone Perilli – il Pordenone è costretto a salutare due dirigenti. Hanno rassegnato le dimissioni il direttore commerciale, Federica Fioretti e, soprattutto, il direttore generale, Giancarlo Migliorini, quest’ultimo presente sin dai primi anni della presidenza di Mauro Lovisa. Addii che erano nell’aria, ai quali manca poco per i crismi dell’ufficialità. A fare maggiormente notizia non può che essere il passo indietro fatto da Migliorini, braccio destro dell’azionista di maggioranza da quando la società militava ancora in Eccellenza. Dapprima responsabile del settore giovanile, il dirigente di Azzano Decimo diventò poi direttore generale e fu lui sulla plancia di comando quando i neroverdi conquistarono la serie D (2013-2014) e i successivi traguardi in Lega Pro. Nonostante gli impegni di lavoro, Migliorini era riuscito a conciliare anche l’impegno dietro la scrivania in una società professionista almeno sinora, prima del passo indietro, di cui non si conoscono ancora le motivazioni. […] Anche Federica Fioretti ha preferito lasciare il suo posto da responsabile commerciale, dopo essere arrivata al Pordenone in Lega Pro dopo molte esperienze con il medesimo ruolo nel calcio di serie A e B (Triestina, Parma e Treviso, tra le altre). Anche la sua posizione è libera. […]

Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La data del ritiro si avvicina e Moreno Zocchi, il nuovo direttore sportivo del Vicenza, è impegnato a lavorare duramente prima di tutto per cedere quasi tutti i giocatori della vecchia rosa. Definita con una buonuscita di circa 80 mila euro la rescissione con Cristian Zaccardo, il dirigente berico sta ora trattando con Stefano Giacomelli ed Andrea Esposito, i due casi più spinosi sul piatto. Entrambi sono sotto contratto fino a giugno con un ingaggio netto di poco superiore ai 100 mila euro, e non accettano le spalmature proposte dalla società biancorossa. due gli sbocchi: o la cessione o l’accordo per la rescissione. In via di definizione sono invece le posizioni di Salvatore D’Elia che è molto vicino al Perugia, da cui non arriverà l’esperto esterno Stefano Guberti. Con la valigia in mano c’è anche Francesco Orlando che resta nel mirino di Atalanta e Sassuolo, anche se nelle ultime ore il Benevento pare abbia superato la concorrenza. […]

Ore 14.00 – (Giornale di Vicenza) Alla fine con Salvatore D’Elia si arriverà alla rescissione del contratto e poi il giocatore sarà libero di accasarsi con chi vuole. Il passaggio al Perugia, che pareva cosa certa, si comunque è complicato, perchè si è messo di mezzo il Bari.Sempre in tema di rescissioni oggi saranno effettive quelle relative a Cristian Zaccardo, Niko Bianconi e Smith. Entro domani poi dovrebbero aggiungersi pure quelle di Mario Piccinocchi, Luka Bogdan e Andrea Beduschi. Solo allora il Vicenza potrà inziare a tesserare i nuovi giocatori già fermati come il portiere Alex Valentini e l’attaccante Ismik Alimi. […] Per quanto riguarda le entrate si stanno complicando quelle relative ai Primavera Luca Zanimacchia, classe ’98, alto 1.78 per 70 kg., ala destra, del Genoa, e quella di Giacomo Vrioni, classe ’98, alto 1.80 per 70 kg., della Sampdoria. Il diesse Moreno Zocchi ha impostato anche la trattativa per Alessandro Malomo, classe ’91, alto 1.88 per 80 kg., difensore centrale di proprietà del Venezia. Ci sono buone probabilità che si possa chiudere nel giro di pochi giorni. Ieri infine è trapelata anche la voce secondo la quale il Vicenza si sarebbe mosso per l’attaccante Jaime Baez, uruguaiano, classe ’95, alto 1.78 per 75 kg.. Baez è di proprietà della Fiorentina che lo ha legato a sé fino al 2020 e che lo scorso anno lo aveva dato in prestito allo Spezia, allenato da Mimmo Di Carlo che dunque lo conosce assai bene. […]

Ore 13.30 – (Giornale di Vicenza) Signori, oggi è il 13 luglio e siamo preoccupati. […] Di solito quando cominci male finisci peggio. E i primi passi di questo “nuovo” Vicenza non inducono all’ottimismo. Certo, c’era il rischio che la squadra non fosse neppure iscritta: il pericolo è stato scongiurato e di questi tempi è un’ottima cosa. Ma ora c’è la prospettiva concreta di andare a farsi male sul campo. Riassumiamo: domani comincia il lavoro in altura (con un inquietante rinvio di tre giorni per il “vero” ritiro) e i giocatori sono contati, non c’è ancora un preparatore atletico e si sta cercando un medico. Ieri è stato diffuso un comunicato stampa assai poco rassicurante: «Vicenza Calcio informa che la conferenza stampa di presentazione dell’allenatore, sig. Alberto Colombo e del ds, sig. Moreno Zocchi, precedentemente annunciata e fissata per la giornata di domani, è posticipata per motivi organizzativi. Neo ds e allenatore verranno ufficialmente presentati contestualmente al perfezionamento della rosa. La squadra raggiungerà la sede del ritiro nella giornata di venerdì 14 luglio per sostenere i test atletici. Il ritiro inizierà ufficialmente dalla giornata di lunedì 17 luglio». […] Risulta che al momento all’hotel “La Baitina” di Asiago siano stati prenotati 38 posti. Ecco, in questo momento i giocatori del Vicenza (che si alleneranno a Roana) starebbero decisamente larghi. Urge rimediare. E urge creare discontinuità rispetto a certe scelte del passato. Perchè era troppo comodo, quando comandava Pastorelli, dire che era colpa di Cassingena. E adesso sarebbe altrettanto comodo dire che è colpa di Pastorelli. Concentrarsi sul presente è il primo, indispensabile passo da muovere nella direzione di un futuro migliore.

Ore 13.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] In attesa che a parlare sia il campo domani alle 17.30 a Sappada la prima amichevole contro una Rappresentativa locale i tifosi già rimpiangono la cessione in prestito alla Reggiana di Davide Facchin, il quale dopo il ruolo decisivo nella promozione in serie B ha dovuto accantonare il sogno di misurarsi finalmente tra i cadetti. «Questa era la mia ambizione, pensavo proprio di essermi conquistato e meritato una chance dopo tanta gavetta e fatica. Così non sarà e l’amarezza c’è, è stato un fulmine a ciel sereno, ma da professionista accetto questa decisione presa legittimamente dal Venezia. Sono sereno in primis perché non avrei potuto fare più di ciò che ho fatto, a fine stagione avevo sostenuto le visite mediche e pensavo si trattasse già di una prima scrematura, invece qualche giorno dopo la società con correttezza mi ha detto che aveva altri piani». La conquista della B, peraltro, aveva fatto scattare il prolungamento fino al 2019 per il 30enne sandonatese. «No, non mi è mai stato proposto di fare il secondo né ho chiesto il motivo, sicuramente non tecnico, della decisione di cedermi. Tutti sanno bene che sono un ambizioso, il mio altrettanto legittimo obiettivo è giocare e in questo senso, dovendo lasciare Venezia, penso che non avrei potuto trovare una destinazione migliore della Reggiana per fame, passione e potenzialità della piazza». […]

Ore 12.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Due piccoli infortuni che non preoccupano (lesione al gemello per Agostino Garofalo, distorsione alla caviglia per Stefano Moreo) e l’acquisto del secondo portiere Danilo Russo diventato ufficiale nella giornata di ieri. A Sappada il Venezia lavora sodo sotto l’occhio vigilie di Filippo Inzaghi, che cura ogni piccolo dettaglio. Perché è un perfezionista e ha costruito le fortune della sua carriera proprio su questi aspetti. Russo ha svolto le visite mediche ieri mattina a Mestre e poi si è unito al gruppo per l’allenamento del pomeriggio. «Non è la prima volta in Veneto per me – racconta Russo nell’intervista di rito prima del primo allenamento – ho già alle spalle un’esperienza molto bella a Vicenza, dove ho trovato anche l’amore. Il Venezia è stato molto chiaro con me, sarò la chioccia di Emil Audero. Lui viene dalla Juventus, ha un talento incredibile, gli auguro di tornare in bianconero dopo una grande stagione qui in laguna». Nel frattempo il ds Giorgio Perinetti continua a lavorare sulle uscite: si è arenata quella di Tortori al Padova, è ufficiale quella di Facchin in prestito alla Reggiana, restano un rebus quelle di Pederzoli e Ferrari, va perfezionata quella di Caccavallo al Trapani e approfondita quella di Malomo al Vicenza. […]

Ore 12.20 – (La Nuova Venezia) Dai e dai, alla fine Danilo Russo è arrivato alla corte di Pippo Inzaghi. Giorgio Perinetti lo aveva cercato anche un anno fa, poi si optò per Davide Facchin: dodici mesi dopo il portiere di Castellamare di Stabia ha finalmente raggiunto ieri nel primo pomeriggio i nuovi compagni del Venezia nel ritiro di Sappada per mettersi agli ordini di Massimo Lotti. Contratto biennale per Russo, trent’anni compiuti sabato scorso, che nell’ultima stagione ha difeso la porta della Juve Stabia (37 presenze in campionato, 3 nei playoff e 2 in Coppa Italia). «È vero, anche un anno fa avrei potuto venire al Venezia», ha ammesso Danilo Russo, “Poi non se ne fece nulla e andai allo Stabia. È bellissimo giocare con la maglia della tua città, mi sono trovato benissimo, è un’ottima società».Ultima stagione culminata con la partecipazione ai playoff dove la Juve Stabia è uscita negli ottavi di finale non riuscendo a rimontare in casa (0-0) la sconfitta di misura (1-2) rimediata a Reggio Emilia. Russo è arrivato al Venezia come vice di Emil Audero. «Quando mi ha contattato, il direttore Perinetti è stato chiarissimo sul ruolo che avrei avuto in squadra. Sono qua per aiutare Audero, uno dei migliori portieri giovani italiani, gli farò un po’ da chioccia con l’obiettivo che il prossimo anno possa ritornare ancora più forte alla Juventus, accanto al più grande in assoluto, che è Gigi Buffon». […] Tra gli attaccanti contatti per Guido Marilungo (Atalanta), seguito anche da Palermo e Parma, e Gianmarco Zigoni (Spal), che appare chiuso da Antenucci, Paloschi e Floccari in biancoazzurro.

Ore 11.50 – (Gazzettino) Si presenterà in Cina con la medaglia d’oro al collo, Alberto Paleari, alle prossime Universiadi estive. L’Italia, infatti, dovrà difendere il titolo conquistato due anni fa in Corea del Sud con Paleari e l’ex Cappelletti nel gruppo azzurro, e lo farà in Cina dal 19 al 30 agosto, a Taipei, in occasione della XXIX Universiade. Nata da un’intuizione di Primo Nebiolo nel 1959, la manifestazione si svolge ogni due anni in un Paese ospitante, unificando gli studenti-atleti di tutto il mondo in un clima di amicizia e condivisione dei valori massimi dello sport: «Due anni fa abbiamo conquistato l’oro con Cappelletti, che allora giocava a Cittadella – ricorda Paleari, che in marzo si è laureato in Scienze Motorie -. Vincere in finale contro la squadra di casa è stato il coronamento di un mese magnifico, s’era formato un grande gruppo di amici, molto affiatato». […]

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) La Cina è vicina per Alberto Paleari. Il portiere del Cittadella è stato convocato per partecipare alla XXIX Universiade estiva che si svolgerà a Taipei, in Cina appunto, dal 19 al 30 agosto. Laureatosi a marzo in Scienze Motorie all’Università San Raffaele di Roma, Paleari già dal 10 agosto sarà a disposizione del tecnico federale Alessandro Musicco, pronto a riprovare la rincorsa a quella medaglia d’oro già vinta nella scorsa edizione. «Due anni fa ci ero andato assieme a Daniel Cappelletti, che all’epoca giocava qui prima di trasferirsi al Padova. La medaglia d’oro vinta contro la Corea del Sud padrona di casa fu il coronamento di un mese di preparazione molto intenso», racconta l’estremo difensore, lombardo di Giussano, fidanzato con Sara e rientrato da poco da una vacanza in Madagascar. «La scorsa edizione era caduta in un periodo migliore rispetto a questo, perché eravamo nelle prime due settimane di luglio, adesso arriva ad agosto e, prima di dare la mia conferma, voglio confrontarmi con il mister e il direttore, perché è vero che Alfonso l’anno passato non ha praticamente mai avuto problemi e che Corasaniti, il terzo portiere, è valido, ma trovo doveroso parlarne con loro. Diciamo che ci sono due aspetti da valutare: l’Universiade sarà un’occasione per mettermi in mostra e giocare con continuità, ma mi costringerà ad allontanarmi per un periodo abbastanza lungo, saltando la prima di campionato». […]

Ore 11.00 – (Gazzettino) Quelle che portano Frascatore e Sini restano delle ipotesi. «Per questo ruolo – spiega Zamuner ci prendiamo ancora qualche giorno di riflessione». Non è quindi escluso che il Padova possa decidere di ingaggiare per la corsia sinistra un under: sembra fatta per Petar Zivkov, classe 95, doppia nazionalità austro-serba, proveniente dal Vicenza -, lasciando ancora una casella libera nella lista per l’attacco. Il terzo volto nuovo di ieri è quello di un figlio d’arte e porta il nome di Riccardo Serena, centrocampista classe 96, figlio dell’allenatore Michele. […] Manca solo l’ufficialità per il centrale difensivo del Sassuolo Luca Ravanelli, vent’anni e oggi Zamuner sarà a Bergamo per definire l’acquisto in prestito di due promesse dell’Atalanta. Si tratta del portiere 96 Davide Merelli, l’anno scorso al Renate, e l’italo-etiope Ejob Zambataro, terzino classe 98. […]

Ore 10.50 – (Gazzettino) A Padova, così sperano i tifosi, potrebbe spiccare il definitivo salto di qualità. «Entrambi – spiega il diggi Zamuner – possono ricoprire il ruolo di trequartista e seconda punta, soprattutto Capello. Quanto a Candido, è il tipo di giocatore che l’anno scorso ci è mancato, bravo nell’uno contro uno e pericoloso negli ultimi venti metri. Con questi due volti nuovi, senza dimenticare Chinellato e i confermati Altinier e De Cenco, il reparto offensivo biancoscudato è ormai a posto, ma non sono da escludere in futuro ulteriori movimenti, condizionati dai regolamenti sulle rose. Nella lista dei quattordici over, numero massimo consentito dalla Lega, resta infatti a disposizione un unico posto, teoricamente riservato al terzino sinistro che dovrà sostituire Favalli.

Ore 10.40 – (Gazzettino) Prende sempre più forma il nuovo Padova targato Bisoli. Dopo gli ingaggi di Pulzetti e Chinellato, ieri sono state perfezionate altre tre operazioni in entrata, con l’arrivo all’ombra del Santo del trequartista classe 93 Roberto Candido e degli under Alessandro Capello, seconda punta e trequartista e di Riccardo Serena, centrocampista. Contratto biennale per il primo, reduce da due stagioni al Bassano (47 presenze e otto gol) e in precedenza in forza a Pro Patria, Monza, Sudtirol, Inter (primavera) e Sassuolo. […] Quanto a Capello, ventidue anni, arriva in prestito secco, con eventuale premio di valorizzazione, dal Cagliari, società proprietaria del suo cartellino che sul giocatore, prelevato nel 2014 dal Bologna, ha investito parecchio. Nelle ultime due stagioni ha giocato in C a Prato e Olbia, realizzando rispettivamente undici e otto reti.

Ore 10.30 – (Gazzettino) «Avevo altre opportunità, anche di categoria superiore, ma ho messo il Padova davanti a tutto perchè lo ritengo la soluzione migliore per me». Con queste parole si è presentato Matteo Chinellato, l’attaccante trevigiano classe 91 che indosserà la maglia biancoscudata nel prossimo biennio. A mettere gli occhi su di lui era stato il Pescara, intenzionato poi a girarlo a una formazione di serie C. «Sono veramente felice di essere qui riprende – e di avere firmato per questa società storica. Abbiamo trovato l’accordo subito perché la mia volontà, saputo di questa possibilità, era quella di venire qua. Questa è una piazza che dà le giuste pressioni e i giusti stimoli per fare bene e dare di più». E magari l’attesa serie B potrebbe arrivare direttamente in Veneto: «Spero di fare un campionato importante e di alto livello e ci sono tutti i presupposti. La B con questa maglia vale tantissimo, fermo restando che i traguardi si raggiungono sudando in campo, in un torneo lungo e difficile. Non vedo l’ora di cominciare». Così sulle sue caratteristiche: «Sono una prima punta di fisico, ma non statica perché mi piace muovermi e aiutare la squadra; calcio bene con i due piedi e sono bravo di testa». […]

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) «Venire a giocare in questo stadio mi ha sempre fatto un certo effetto. Non vedo l’ora di cominciare, anche perché a Como, l’anno scorso, il 3-5-2 non mi ha valorizzato molto, ma sono convinto di poter dare di più con l’impostazione tattica di Bisoli». Attaccante di peso, grazie ai suoi 189 centimetri, ma anche veloce come seconda punta. «Ho avuto tanti bravi allenatori, ma se c’è qualcuno a cui devo un ringraziamento particolare questo è Michele Serena. Fu lui a portarmi in prima squadra quand’ero semplicemente un attaccante della squadra Allievi. Da lì in poi ho sempre cambiato squadra di anno in anno: la Fiorentina, il Genoa, con cui ho vinto il campionato Primavera insieme a Perin ed El Shaarawy, quindi il Milan, che mi ha tenuto per cinque anni mandandomi in prestito. Spero che Padova sia il mio definitivo trampolino di lancio».

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Ieri, intanto, è stato il giorno della presentazione di Matteo Chinellato. Trevigiano di nascita ma esploso nel Venezia, da giovane era passato per Fiorentina, Genoa e Milan, finendo poi per smarrirsi nella miriade di prestiti successivi: Reggiana, Sudtirol, Tritium, Sorrento e Cosenza. Nelle ultime due stagioni, tuttavia, è andato in doppia cifra con squadre tutt’altro che eccellenti, come Cuneo e Como, tornando ad essere uomo-mercato. «Ho scelto Padova, la ritengo la migliore destinazione possibile», la sua spiegazione nel corso della presentazione ufficiale. «Sono veramente contento di essere qui, spero di fare un campionato importante e di raggiungere la B con questa maglia: sarebbe il massimo». Quello stesso Padova che, due anni fa, aveva punito con due reti quando militava nel Cuneo, e che oggi ritrova da protagonista.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Gli acquisti attesi sono finalmente realtà. Il Padova ieri pomeriggio si è assicurato i due trequartisti Roberto Candido ed Alessandro Capello, e ha tesserato anche il giovane Riccardo Serena, promettente centrocampista figlio dell’ex tecnico biancoscudato Michele, oggi alla FeralpiSalò. Dopo Chinellato, presentato ufficialmente in mattinata, la rosa prende forma sempre di più: presto arriveranno in città per le visite mediche (che cominceranno questo pomeriggio al Poliambulatorio Arcella) anche Luca Ravanelli dal Sassuolo, e dall’Atalanta i giovani Eyob Zambataro, terzino destro, e Davide Merelli, che diventerà il vice-Bindi visto che Favaro andrà in prestito al Mestre. […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Una cessione a sorpresa scuote il mercato biancoscudato. Alessandro Favaro oggi diventerà il nuovo portiere del Mestre, sostituito a Padova dal giovane Merelli dell’Atalanta, e andando quindi a raggiungere Neto Pereira, che dopo lo svincolo dal club di viale Rocco già da qualche giorno aveva deciso di accasarsi nella formazione di Mauro Zironelli, e che nelle prossime ore verrà ufficializzato. Quello che nessuno si aspettava è che il giovane portiere veneziano (nato a San Vito al Tagliamento, in Friuli, ma cresciuto a Pramaggiore) potesse lasciare il Biancoscudo dopo due sole stagioni. Tornerà di sicuro, perché al Mestre non verrà concesso nemmeno un diritto di riscatto, ma la sua cessione ad una diretta concorrente ha lasciato un po’ perplessi.«Alessandro andrà via in prestito secco», la spiegazione del d.g. Giorgio Zamuner. «L’idea è di mandarlo a giocare per una stagione e di riportarlo alla base tra un anno, con la prospettiva di farlo diventare il portiere del Padova. Per questo non ci sarà diritto di riscatto». […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Dirigenti, giocatori di ieri e di oggi, semplici tifosi ma soprattutto tanto colore. Bianco e rosso. Erano circa in 200, ieri sera, radunati in piazzetta della Garzeria, per inscenare una sorta di piccolo corteo biancoscudato, che presto diventerà l’immagine di copertina della campagna abbonamenti. In prima fila, lo stato maggiore del Padova insieme ai giocatori Cappelletti, Mandorlini, Madonna, Mazzocco, Marcandella e Cisco.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Bindi in porta, Madonna e uno fra Frascatore e Sini sulle corsie esterne, Cappelletti, Russo, Sbraga e Ravanelli (in arrivo dal Sassuolo) in difesa. E ancora l’astro nascente dell’Atalanta Eyob Zambataro, italo-etiope nato ad Addis Abeba, classe ‘98, che può giocare sia a sinistra che all’occorrenza a destra, mentre come secondo portiere sempre dall’Atalanta Davide Merelli, classe 1996 lo scorso anno al Renate, visto che Alessandro Favaro andrà al Mestre. E poi il centrocampo: De Risio, Mandorlini, Dettori e Mazzocco, a cui si aggiunge Pulzetti, mentre davanti ecco Alessandro Capello in prestito dal Cagliari, Roberto Candido nel ruolo di trequartista, Davide Chinellato e Cristian Altinier. Poi i giovani Cisco e Marcandella e quelli che hanno già un piede e mezzo fuori dal biancoscudo, ossia Berardocco, Petrilli e Alfageme. Il nuovo Padova che prende forma brilla di luce pura e ha regalato altri due colpi ufficiali, quelli di Roberto Candido e di Alessandro Capello, che hanno messo nero su bianco ieri dopo l’accordo raggiunto nei giorni scorsi. Prestito secco dal Cagliari e nuova avventura per il fortissimo talento rossoblù, per il quale il club spese ben 4 milioni di euro su suggerimento di Zdenek Zeman. Per lui otto gol con l’Olbia nella passata stagione, dieci l’anno precedente con il Prato. Roberto Candido arriva invece dal Bassano, dopo aver segnato 4 gol. Ieri poi è stato tesserato anche il centrocampista Riccardo Serena, figlio dell’ex allenatore Michele. Al talento e all’inventiva dei due, si aggiungono i gol di Altinier (47 nelle ultime tre stagioni) e quelli di Matteo Chinellato, presentato ieri dopo la firma del contratto biennale fino al 30 giugno 2019 e lo svincolo dal Como fallito. […]




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