Teramo-Padova, Zamuner: “Il gruppo è unito, e abbiamo enormi margini di crescita! E Cisco…”

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Giorgio Zamuner, soddisfatto?«Molto, anche perché abbiamo ottenuto una vittoria in rimonta, e contro una squadra fisica e di buon valore», le parole del direttore generale biancoscudato all’indomani. «Abbiamo commesso qualche errore non da noi in avvio di gara, frutto forse di un po’ di stanchezza e di un approccio non all’altezza delle precedenti uscite. Aver rimediato anche ad una partenza “leggera” è comunque il segnale che la squadra ha carattere, cosa molto positiva. Due sono stati gli episodi molto belli: il fatto che al novantesimo siamo ripartiti con ben cinque giocatori per andare a caccia del terzo gol, e poi il fatto che tutta la squadra, compresa la panchina, abbia esultato insieme ad ogni gol segnato. Un segnale che fa capire che c’è grande coinvolgimento da parte di tutti, giovani compresi, e grande coesione e partecipazione». A due punti dalla vetta, sabato a Teramo potreste prendervi il primo posto. Ci pensate?«L’importante è dare innanzitutto continuità ai risultati: andare in testa al girone, anche se solo per 24 ore, sarebbe una grande iniezione di fiducia, ma l’obiettivo principale che ci siamo posti e quello di essere continui, e questo non significa vincere sempre. Anche un pareggio, a volte, può rappresentare un segno di continuità, utile per consolidare la consapevolezza e la mentalità della squadra».

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In queste vittorie, dove vede la mano dell’allenatore? «Bisoli non lascia nulla al caso, fa lavorare tanto la squadra infondendole certezze. Il gruppo ha una sua identità, gioca bene e tiene il campo, ha acquisito personalità e responsabilità». Quali, invece, i meriti dei giocatori? «I meriti secondo me vanno equamente divisi. La squadra ora ha recepito i messaggi del tecnico e li sta portando in campo. Sono contento di aver costruito un gruppo solido: a inizio stagione avevamo cercato giocatori con determinate caratteristiche, creando una squadra più competitiva possibile. I risultati, finora, stanno premiando le nostre scelte».

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E il giovane Cisco? “E un ragazzo in addestramento tecnico, il che significa che se farà 17 partite in campionato gli scatterà automaticamente il contratto, ma se anche non le facesse il Padova ha la facoltà di fargli tre anni di contratto entro la prossima estate senza che nessun’altra società possa intromettersi. Lo sistemeremo come merita».

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(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)

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«Tenuto conto della nostra partenza non brillantissima con il Renate e dei dubbi che potevamo avere alla sosta, la partita col Vicenza poteva crearci qualche pensiero in più – sottolinea il diggì Giorgio Zamuner – L’avere disputato quel tipo di partita ci ha dato una mano, facendo capire al gruppo che se si comporta in un certo modo ha valori per arrivare in alto. La squadra ha intrapreso una buona strada, siamo contenti. Anche se il campionato è difficile e ne abbiamo avuto la riprova con il Sudtirol. Dopo Santarcangelo e Ravenna poteva sembrare che per il Padova le partite fossero facili, invece non è così. Il campionato nasconde sempre insidie e sabato ci attende una gara complicata perché il campo non è dei migliori e il Teramo è una buona formazione. Se resti umile, concentrato, attento e determinato superi gli ostacoli che di volta in volta si presentano, altrimenti incappi in qualche scivolone come a Renate. Adesso cerchiamo di cavalcare questo momento particolarmente positivo».

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I biancoscudati sono cresciuti a vista d’occhio. Ulteriori margini di crescita? «Sono enormi. Chinellato crescerà molto, Tabanelli non l’abbiamo ancora visto. È una squadra che può diventare forte e che reciterà un ruolo da protagonista, ma deve anche limare le disattenzioni che abbiamo avuto l’altro ieri. Ciò che mi piace di più in questo momento è sentire l’entusiasmo della gente, significa che è una squadra che appassiona e che dà tutto». Tra l’altro, il gruppo appare unito vedendo anche l’esultanza della panchina in occasione dell’1-1. «Sono segnali che ti fanno capire che c’è grande coesione e coinvolgimento, probabilmente più dell’anno scorso. E il gruppo è la base per ottenere risultati importanti».

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(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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