Padova-Bassano, le pagelle Biancoscudate: una vittoria così convincente vale una promozione a pieni voti per tutti

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Bindi 6.5: Il primo ad impegnarlo è Fabbro, e ci vuole un tempo intero perché ciò avvenga. E nella ripresa di parate ne compie anche meno…

Madonna 7: Per una volta rinuncia a creare pericoli al Karkalis di turno preferendo contenere i vari Laurenti, Bianchi, Minesso e compagnia bella. Ed è la scelta più giusta possibile…

Cappelletti 7: Passerà la notte a chiedersi come caspita ha fatto Grandi a respingere quel suo colpo di testa a botta sicura. Ma potrà consolarsi ripensando che non ha concesso praticamente nulla…

Trevisan 7: Ben vengano le “spazzate” in tribuna, ben vengano i falli spezza-gioco e ben vengano i battibecchi col Fabbro di turno. Perché in serie C è anche così che si vince. Bravo Trevor…

Contessa 7: All’abituale spinta e alla consueta precisione nei cross si aggiunge anche una cattiveria agonistica ancor maggiore del solito. E pensare che gli standard sono già elevati…

Serena 7: Gli facciamo un plauso speciale e sentito, perché dimostrare una simile personalità all’esordio dal primo minuto non è davvero da tutti…

(Mazzocco S.V.)

Pinzi 7: Non solo protegge palla con una sicurezza da mediano scafato, ma raddoppia quando serve le marcature necessarie. E scalda anche le mani a Grandi. Domani gli passerà anche l’arrabbiatura per il cambio…

(De Risio 6.5): E’ questa la grinta giusta…

Belingheri 7: Visione di gioco: c’è. Dialogo coi compagni: c’è. Senso della posizione: c’è. Non serve altro…

Pulzetti 7.5: Interno o trequartista che sia il risultato non cambia. Anzi, si rende protagonista di una partita davvero monumentale. Segno che quando si hanno qualità ed esperienza il ruolo conta poco. Almeno nel suo caso…

(Russo S.V.)

Guidone 7: Il gol può ancora attendere, è vero. Ma quanto corre e “battaglia” con l’intera retroguardia bassanese lo sa solo lui. O meglio, speriamo che lo capiscono anche gli oltre 5.000 dell’Euganeo…

(Chinellato S.V.)

Capello 7.5: In un parola, glaciale. Perché per quanto Grandi provi a fargli saltare i nervi prima dell’esecuzione dagli undici metri lui non si scompone manco fosse una statua di marmo. Ma l’esultanza successiva è di quelle veraci. Da gol da tre punti. L’ennesimo…

(Candido S.V.)




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