Live 24! Padova-Triestina, è “manita”: 5-0, agli ottavi sfida al Vicenza!

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Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] «Domenica abbiamo conquistato tre punti fondamentali – spiega Serena – arrivati al termine di una partita approcciata nel migliore dei modi. I ragazzi hanno disputato un’ottima partita, concludendo con un 2-0 che, a mio avviso, è un risultato rotondo ma che ci sta anche stretto, vista la quantità di palle gol che abbiamo creato. Mi auguro che da questo successo la squadra possa trarre ancora più consapevolezza nei suoi mezzi, togliendosi quella paura di giocare bene ma non fare il risultato, perché dopo le due sconfitte contro Padova e Renate poteva esserci questo rischio». Scongiurato dalla grande voglia del Mestre di imporre il proprio gioco. «Fin dal primo minuto ho visto quella determinazione che, in molti casi, ci ha portato alla vittoria. Questo è un segnale molto positivo, perché non ci siamo fatti intimidire né dal blasone del nostro avversario né dalla cornice nella quale abbiamo giocato, riuscendo a vincere e tornare a muovere la classifica». Nelle ultime quattro partite, il Mestre ha dovuto fare i conti con Bassano, Padova, Renate e Vicenza, un poker di formazioni davvero importanti contro le quali il Mestre è riuscito a racimolare sei punti. «Un bilancio positivo – commenta Serena – sopratutto perché sono convinto che potessero essere anche di più, anche se sulle due sconfitte abbiamo già detto troppo. Siamo assolutamente contenti e soddisfatti di quanto abbiamo fatto in questo periodo, soprattutto per l’atteggiamento che la squadra ha avuto in ogni singola partita». […]

Ore 19.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] La vetrina domenicale, però, è andata tutta al Mestre di Mauro Zironelli, capace di espugnare il «Menti» e d’infliggere una lezione al Vicenza, costata l’esonero ad Alberto Colombo. Un Mestre bello, magari non abbagliante come quello visto a Padova, ma vincente per 2-0. E non è poco, per una squadra che cerca di abbinare la piacevolezza del gioco all’utilitarismo che porta in dono punti. «Una grande vittoria e penso di poter dire meritata — esulta Zironelli — Abbiamo fatto bene, facciamo sempre un po’ di fatica a segnare, ma poi alla fine siamo riusciti a sbloccarla e a raddoppiare. La Serie C è questa, ci vuole fame e cattiveria agonistica, non bastano le qualità, bisogna avere entrambe per arrivare lontano». Venerdì sera l’anticipo a Fano contro il fanalino di coda del girone guidato da Oscar Brevi.

Ore 19.00 – (La Nuova Venezia) È uno Zironelli su di giri quello che dopo la vittoria sul Vicenza si lascia andare ai ricordi, anche se non perde di vista la partita contro il Fano. È anticipata a venerdì, visto che domenica il Mecchia sarà chiuso per lasciare spazio ai festeggiamenti del patrono di Portogruaro. «Ringrazio i miei ragazzi per la grande prestazione fatta domenica “in casa mia” dove ho tirato i primi calci e dove ho esordito da professionista. È stata un’emozione unica e loro hanno dato tutto. Sono arrivati anche due gol», commenta mister Mauro Zironelli, «ma potevamo segnare anche di più. Certo qualcosa è cambiata e si è visto: è tornato Sodinha che ha capito perfettamente che per fare la differenza deve dimostrare quanto vale al limite dell’area e non a centrocampo. Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato. Tutti stanno progredendo, ma ora è arrivato anche lui. Sapevamo che ci sarebbe voluto più tempo visto che non giocava da un anno e mezzo. Adesso che è tornato deve dimostrare di essere pronto per giocare dal primo minuto». Poi un ringraziamento al presidente Stefano Serena. «Siamo al fianco di Serena contro tutto e tutti anche con le difficoltà logistiche che affrontiamo settimanalmente. È normale che dopo 14 partite qualcuno possa avere un acciacco o un calo fisico. Mi spiace per Colombo (ex tecnico del Vicenza) perché non è mai bello vincere una partita e vedere un collega esonerato, ma noi venivamo da un momento in cui stavamo facendo benissimo, ma non arrivavano i risultati. Abbiamo mille difficoltà ma in campo non lo facciamo vedere. È stata una bella soddisfazione anche ricevere l’applauso del Menti e dei tifosi vicentini mentre uscivamo dal campo». […]

Ore 18.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] «Venire a San Benedetto e imporre il nostro gioco sfiorando più volte il vantaggio è sempre difficile – spiega il difensore Nicola Pasini, uno dei migliori al “Riviera delle Palme” — Abbiamo conquistato un buon punto e dobbiamo guardare avanti con fiducia. È stata una partita equilibrata, anche se nel secondo tempo avremmo meritato qualcosa in più per le diverse occasioni avute soprattutto con Diop. Abbiamo giocato col 3-5-2 per la prima volta in questa stagione, ma l’abbiamo interpretato bene riuscendo ad aver una maggior compattezza e ripartendo. Non è mai facile cambiar modulo però mettendo in campo la giusta attenzione e applicazione si possono ottenere ottimi risultati. Voglio fare i complimenti a tutti i miei compagni per aver dato il massimo. Spero che questo pareggio possa servirci per ripartire». Il nuovo sistema di gioco ha esaltato positivamente anche la sicurezza del portiere Matteo Grandi. «Eravamo in una situazione psicologica difficile — ammette il diretto interessato — ma siamo riusciti a giocare un’ottima partita, mostrando tutte le nostre doti. Quella di mercoledì in Coppa Italia sarà una buona occasione per aumentare il minutaggio di tutti, ci teniamo a fare bene e a passare il turno. Domenica poi affronteremo la Reggiana e dovremo entrare in partita con la giusta grinta e il giusto carattere come fatto a San Benedetto. Quattro sconfitte consecutive avrebbero potuto farci crollare mentalmente, invece ci siamo rialzati».

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Nuovo paron dietro la scrivania a Vicenza e società in cerca di una nuova guida tecnica in campo. Appena presa in mano la situazione, la Boreas (un fondo arabo-lussemburghese) non ha perso tempo. Ha preso al balzo la sconfitta patita dai biancorossi a opera del Mestre di Zironelli e ha silurato Alberto Colombo. Ieri l’allenamento è stato diretto da Antonino Praticò, l’assistente di Colombo. Difficile dire se resterà lui sulla panca biancorossa sino a fine stagione. Alfredo Pedullà, sul suo sito specializzato in calciomercato e movimenti di giocatori e allenatori, sostiene che questa sarebbe l’intenzione della nuova dirigenza. Pare quindi che almeno a Pordenone sarà l’ex collaboratore tecnico dell’Ittihad Kalba Sports & Cultural Club (società di calcio con base nella città di Kalba, negli Emirati Arabi Uniti) a sedere sulla panca berica. […]

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] «Quando le cose devono andar male è – l’esordio di Colucci – non c’è nulla da fare. Puoi anche giocare bene, come è successo a noi con il Padova, ma alla fine perdi ugualmente. Ci voleva la pausa per rompere l’incantesimo. Il riposo ci ha permesso di fare un buon lavoro fisico». […] Lo stop ha permesso a Colucci di recuperare completamente Misuraca, che ha svolto gli ultimi allenamenti insieme ai compagni. Da ieri è rientrato in gruppo pure Berrettoni. Entrambi saranno a disposizione per il match di venerdì. Mirko Stefani è invece ancora nelle mani di medico e fisioterapisti, che stanno facendo di tutto per riconsegnarlo come nuovo al tecnico. Il match di venerdì sarà importantissimo, sia per il Pordenone che per il Vicenza. «Già annuisce Colucci -, veniamo entrambi da un periodo negativo. Uno solo ne uscirà». Il Lane arriverà al Bottecchia sotto il peso di 6 sconfitte, inframezzate da due pareggi, nelle ultime 8 giornate. Un trend che ha fatto scivolare i biancorossi al dodicesimo posto (insieme alla Reggiana) a quota 16, con 5 punti (e una partita) in meno dei ramarri, facendo saltare la panca di Colombo. «Il Vicenza sta peggio di noi aggiunge Colucci -, ma ha un ottimo organico e un grande blasone; tutti si daranno da fare per onorarlo. Da parte nostra guarda in casa il mister dovremo assolutamente provare a eliminare quegli errori che ci hanno portato al tris di sconfitte, nonostante prestazioni tutto sommato positive». […]

Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) «Se giochiamo come col Padova, vinciamo nove volte su dieci». A suonare la carica al via della settimana è Leonardo Colucci. Il tecnico del Pordenone, per la sfida col Vicenza, riparte da dove si è fermata la squadra, vale a dire dall’ottima prestazione coi biancoscudati al Bottecchia. «Abbiamo fiducia perché in quel match abbiamo visto dei miglioramenti – afferma -. C’è grande serenità nonostante la vittoria non arrivi da tanto. Col Padova non abbiamo raccolto punti solo per qualche errore: dobbiamo ancora limare qualche difetto». Per la gioia del trainer, ieri ha ripreso a lavorare col gruppo Berrettoni. Il numero dieci si è aggiunto a Misuraca, rientrato alla fine della scorsa settimana. Ancora a parte Stefani, sul quale recupero Colucci si dimostra cauto. «Non so se Mirko sarà della partita – rivela Colucci -. Lo staff sanitario sta facendo di tutto affinché sia della gara. È in fase di guarigione, vediamo come vanno i prossimi giorni». […]

Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Pordenone, venerdì, sulla panchina del Vicenza dovrebbe sedersi uno tra Giorgio Roselli, Claudio Foscarini e Gianluca Atzori. È corsa a tre per il ruolo di tecnico dei biancorossi dopo che il confronto con Franco Lerda, ancora sotto contratto, non è stato positivo come si pensava. A colloquio ieri con la nuova proprietà, Boreas, l’ex trainer non ha rotto gli indugi e così la società si è tuffata su questo terzetto: dal mazzo dovrebbe uscire il sostituto di Alberto Colombo, esonerato in fretta e furia dopo il ko interno con il Mestre. […] Rimanendo sul tema allenatori, in bilico è anche la panchina di Michele Serena a Salò: la proprietà non ha digerito il rovescio interno con l’Albinoleffe. Sono ore concitate sul lago così come a Fano, dove, dopo l’allenatore è stato mandato a casa pure il direttore sportivo Massimiliano Menegatti. […]

Ore 16.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] Viviani che è stato il vice di Edy Reja a Napoli e il secondo di Francesco Guidolin all’Udinese, segue sempre il Vicenza e questo momento difficile lo sorprende fino a un certo punto. Tutto previsto? «In estate ci sono stati problemi per iscrivere il club, la dirigenza ha azzerato la rosa della scorsa stagione, è stato costruito un gruppo nuovo. Così è difficile riuscire a ottenere subito buoni risultati, anche se probabilmente la posizione di bassa classifica della squadra non se l’aspettava nessuno». Come accade spesso nel calcio ha pagato l’allenatore esonerato per decisione di quella che tra una decina di giorni dovrebbe diventare la nuova proprietà della società. Cosa pensa di questa situazione? «Decidere di cambiare guida tecnica è una decisione forte che dimostra come vi sia la volontà di dare una sterzata a un contesto tecnico in difficoltà. Spero che la nuova proprietà possa iniziare un nuovo percorso nella direzione giusta». […] Quindi è una questione di proprietà e dirigenza… «Questo a conferma che la proprietà in una società di calcio ha un ruolo fondamentale. Vicenza purtroppo viene da oltre dieci anni in cui è mancata la programmazione e un vero progetto, cosa che mi auguro possa cambiare con la nuova proprietà».

Ore 15.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] «La prestazione contro il Mestre è stata indecorosa — spiega Pioppi — e purtroppo ci siamo trovati nella condizione di dover esonerare il tecnico Colombo, una decisione dolorosa però inevitabile». […] La squadra è stata affidata all’allenatore in seconda Antonino Praticò che ieri ha diretto l’allenamento e, in assenza di novità, lavorerà per preparare il difficile match contro il Pordenone venerdì sera in Friuli. […] «C’è stato un incontro con Lerda che rivedremo domani mattina (oggi, Ndr ) e approfondiremo il tema di un eventuale reintegro — precisa Pioppi — ma non escludo alternative. Ci siamo sentiti con altre persone, ma non chiedetemi di più. Ora serve un momento di pausa, ma il contesto difficile pone una serie di riflessioni da parte di tutti, pensando bene a quali problemi ci hanno portato a questo punto». Pioppi ammette di avere pronte delle alternative con Domenico Toscano e Mario Petrone, tecnici avvicinati al club berico. «In estate ci sono stati dei contatti — precisa Petrone, l’ex tecnico di Ascoli e Catania — e se dovesse presentarsi l’opportunità di allenare il Vicenza la mia disponibilità sarebbe massima».

Ore 15.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] «È vero, ultimamente non stiamo facendo gol, però il grosso sacrificio di noi attaccanti è un marchio di fabbrica di questo Venezia che sfiora il vertice – rivendica sereno Davide Marsura -. Di sicuro dobbiamo migliorare, lavoriamo sodo ogni giorno per questo, sabato nel buon 0-0 in casa dell’Entella abbiamo concesso qualcosina ma può capitare. Con la sua solidità e compattezza questo Venezia ha abituato tutti davvero bene». […] Titolare da quattro partite a questa parte, la prima con Zigoni, le altre con Moreo, Marsura finora ha all’attivo due gol pesanti nel 2-0 al Carpi e nel 3-3 di Ascoli. «A Brescia me ne sono mangiati due, nelle altre sfide non ho avuto grosse chance, proprio per quanto detto sottolineando il nostro gioco per gli equilibri della squadra. Ad ogni modo firmo subito per segnare 5 gol in meno se poi i risultati del Venezia sono questi. Ad inizio stagione non ero convinto del mio cambio di ruolo, invece ha avuto ragione mister Inzaghi, non sono un bomber ma come seconda punta ci posso stare e devo dire che mi piace sempre di più, perché svario molto e sono molto più libero. Grazie all’allenatore perché io non ci credevo». […] «In questa B vinci due partite e rincorri la A, ne perdi due e parli di tutt’altro. Il Novara è una squadra che ti fa giocare male, come a Chiavari sarà fondamentale in primis non prendere gol: questo metodo ci sta portando in alto e vogliamo insistere così». […]

Ore 14.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] «L’obiettivo è la salvezza — spiega Marsura — Siamo una neopromossa e puntiamo a quello. Sappiamo della nostra forza, delle nostre potenzialità, vediamo come andrà il campionato. Prima raggiungiamo i 50 punti, poi vedremo se si potrà raggiungere qualcosa di importante. Sabato a Chiavari abbiamo fatto una buona partita. Rispetto agli altri incontri, abbiamo subito qualche occasione in più, ma penso che nei primi 30-40 minuti abbiamo giocato bene, forse ci è mancato l’ultimo passaggio, il cross decisivo. Ma siamo una squadra solida, compatta e forse abbiamo abituato un po’ troppo bene la gente, ma in qualche partita possiamo anche concedere qualcosa: ci sono anche gli avversari». […]

Ore 14.30 – (La Nuova Venezia) A metà dell’opera, dopo 15 partite. Se il primo obiettivo del Venezia è la permanenza in Serie B e se la quota-salvezza è 50 punti, gli arancioneroverdi dopo Chiavari sono a metà del guado. Se i gol arrivano con il contagocce, è anche vero che gli arancioneroverdi hanno mantenuto contro la Virtus Entella imbattuta la propria porta per l’ottava partita su 15. «Il punto conquistato con l’Entella è di quelli che pesano», ha osservato Davide Marsura, seconda stagione a Venezia, «rispetto ad altre partite, abbiamo subito un po’ di più gli avversari e concesso quale palla-gol in più, ma per 30′-40′ il Venezia ha giocato veramente bene. Ci è mancato l’ultimo passaggio». Attaccanti che non vanno a segno da un mese esatto. «È vero», ha ammesso Marsura, «ma eseguiamo un bel lavoro per la squadra. Siamo in linea con gli obiettivi di squadra, pensiamo a raggiungere quanto prima i 50 punti e poi vedremo se sarà possibile puntare ad altro». […]

Ore 14.00 – (Mattino di Padova) […] CAMPODARSEGO. Il “Campo” aveva sofferto finora di una specie di allergia agli scontri diretti, perdendo le sfide al vertice con Belluno, Vecomp ed Arzignano, dirette concorrenti per la promozione, trend interrotto proprio domenica con il successo sul Mantova. «Ci tenevamo a far bene perché non eravamo mai riusciti a battere le nostre dirette avversarie», afferma Andrea Michelotto, attaccante 24enne, autore del secondo gol. «È stata una bella partita, pure combattuta, ma abbiamo meritato di portarla a casa». Ora gli uomini di Gianfranco Fonti sono ad un solo punto dalla vetta. «Non siamo partiti benissimo, ma ci siamo sempre allenati con grande impegno. Insomma, eravamo sempre sul pezzo e sapevamo che prima o poi saremmo risaliti», aggiunge. «Fatta eccezione per la sconfitta con l’Arzignano di una settimana fa, ora i risultati ci stanno dando ragione». «Domenica 26», chiude l’esterno offensivo, «ci sarà il derby con l’Este. Abbiamo già vinto quello con l’Abano e vogliamo riconfermarci con gli altri “cugini”». ESTE. Con la quinta piazza l’Este può giocare un ruolo da protagonista. Gli atestini devono una parte delle proprie fortune alle reti di Daniele Fioretti (ben 7 fra campionato e Coppa). «Sono contento perché, oltre ad avere un buon periodo a livello personale, sto migliorando l’intesa con i miei compagni d’attacco», afferma il bomber di Umbertide. «Rondon e Florian sono ottimi giocatori e con loro diventa tutto più semplice». L’Este ora può veramente sognare: «Stiamo cercando di restare sulla scia delle big. Ci attende ora un match importante con il Campodarsego, altra squadra che vanta individualità di livello assoluto. Conosco Kabine, ma sento spesso parlare di Pietribiasi e Aliù. Ce la giocheremo». […]

Ore 13.30 – (Gazzettino) Il Cittadella si esalta contro le grandi. Dopo Empoli, Pescara e Venezia, la squadra di Roberto Venturato ha messo sotto pure il Palermo, sul proprio terreno, impartendogli una lezione di calcio. Una partita quasi perfetta, quella del Cittadella. «La mia squadra ha fatto una prestazione importante – ha ammesso Venturato a fine incontro – C’è grande soddisfazione nel vincere a Palermo, ti gratifica del lavoro fatto, ma mi resta sempre un grande rammarico, quello di aver buttato via tanti punti per strada. E se vogliamo restare nella metà di sinistra della classifica dobbiamo dare continuità ai nostri risultati. Il Cittadella deve avere fame e voglia di giocarsi le partite contro tutti, come abbiamo fatto a Palermo, dove abbiamo vinto meritatamente». Il Cittadella non si è spaventato dall’avvio in quarta dei rosanero. «Ci hanno messo in difficoltà all’inizio, ma sono emerse poi le qualità e le capacità di questo gruppo, che ha disputato una grande gara». Le grandi stimolano i colori granata. «Quando vieni a giocare al Barbera, gli stimoli sono tanti, si alza l’attenzione generale, ma noi dobbiamo restare con i piedi per terra, e dimostrare le stesse cose anche in casa, contro tutte le altre squadre. Il Cittadella deve avere continuità, alla base di ogni vittoria serve il giusto atteggiamento, oltre alle qualità tecniche che sono importanti». […]

Ore 13.10 – (Gazzettino) Il Cittadella ha sbancato il Barbera portandosi così a un solo punto dai play off. Una vittoria schiaccia crisi, quella di Palermo, perché la squadra che era presentata in terra siciliana era reduce da una sola vittoria nelle ultime 6 partite, e nel complesso aveva perso 6 delle 14 gare sinora disputate. Nel posticipo abbiamo (ri)visto il miglior Cittadella, solido, compatto, determinato. E concreto, con i due attaccanti in gol (oltre a Salvi, cannoniere della squadra con 4 centri). Ci sono novità nell’undici iniziale rispetto alle previsioni della vigilia, con il ritorno di Chiaretti alle spalle del duo offensivo Strizzolo-Kouame, Litteri va in panchina dove si accomoda a sorpresa anche Pezzi: in difesa c’è quindi Caccin che gioca a destra, a sinistra si sposta Salvi. Il Palermo è sotto inchiesta dalla Procura che ha depositato istanza di fallimento, ma la squadra in campo all’inizio non è sembrata avvertire le pressioni esterne: l’undici di Tedino, infatti, ha cominciato la gara con il piede sull’acceleratore guadagnandosi subito un calcio d’angolo, rimasto infruttuoso. […]

Ore 12.50 – (Mattino di Padova) «È stata una partita importante da parte di questo gruppo. Abbiamo battuto una squadra forte, che aveva saputo metterci in difficoltà. Dopo una gara come questa è ancora più forte il rammarico per i tanti punti buttati via. Se vogliamo restare nella parte sinistra della classifica, occorre avere quella continuità mancata troppe volte». Così Roberto Venturato dopo l’exploit di Palermo. Ancora una scorribanda in casa di una “grande”, dopo Empoli e Pescara. «Sono squadre che danno stimoli, perché quando giochi in uno stadio come il “Barbera” l’asticella si alza, e anche la concentrazione. Tuttavia dobbiamo essere capaci di giocare così contro tutte, con lo stesso atteggiamento e la medesima cattiveria». Come nasce la scelta di Strizzolo e Kouamé, preferiti al siciliano Litteri?«La scelta della coppia è stata dettata da quello che vedo durante la settimana. In questo momento mi sembrava avessero qualcosa in più, Litteri resta importante per noi». […]

Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Il Citta è di nuovo grande. Gioca una partita quasi perfetta ed espugna il “Barbera”, stadio dove nei due precedenti con i rosanero andati in scena sino a ieri aveva sempre perso, con lo stesso punteggio (3-1). È il secondo k.o. per i siciliani, apparsi fuori fase e probabilmente, al di là degli indiscussi meriti degli avversari, frastornati dall’incredibile vicenda della richiesta di fallimento del club rosanero avanzata dalla Procura, che contesta a Zamparini e ai suoi di aver creato un “buco” di 70 milioni di euro.Il sesto successo dei granata – terzo lontano dal Tombolato – vale il nono posto, a quota 21, una lunghezza appena sotto la zona playoff, ma a 5 punti dalle due capolista Bari e Parma. Prova superlativa e attaccanti che si sono finalmente sbloccati, anche se il punteggio, per ciò che ha creato il Citta, avrebbe potuto essere persino più largo. Caccin fuori dopo 28′, c’è Pezzi. Nel primo tempo la figura migliore la fanno gli ospiti, ai quali ancora una volta Venturato ha cambiato volto. Non convince, però, la scelta di Caccin terzino destro, con spostamento di Salvi dalla parte opposta, perché il ventenne viene preso d’infilata dal più in palla dei rosanero, quel Chochev che si fionda spesso sulla sinistra e mette cross pericolosi in mezzo, quando non decide di concludere direttamente a rete. Le novità sono soprattutto dalla trequarti in su: c’è il ritorno da titolare di Chiaretti, il che non esclude Schenetti, riportato sulla linea dei centrocampisti, e c’è soprattutto la proposizione della coppia offensiva Strizzolo-Kouamé, che avevano duettato insieme dall’inizio solo nella vittoriosa trasferta di Pescara. Il Palermo si muove a ritmi bassi, affidandosi, oltrechè alle iniziative dell’esterno bulgaro, a qualche guizzo di Embalo, mentre Nestorovski è annullato dalla guardia feroce di Scaglia. […] Torna dunque il sereno, dopo la sconfitta interna con il Parma. Sono da prendere così, i granata, senza mezze misure. Ma il fatto che abbiano espugnato in serie Empoli, Pescara e Palermo, cioè i campi delle tre “retrocesse” dalla Serie A, significa che hanno carattere e qualità da vendere. Se arrivasse la tanto auspicata continuità…

Ore 12.10 – (Corriere del Veneto) Vale la pena ribadire un concetto mai troppo chiaro. In un anno in cui non ci sono corazzate in Serie B, è più che lecito, anzi quasi doveroso osare. Il Cittadella lo fa ed espugna Palermo, con una prestazione che dimostra come anche la tanto decantata super-squadra siciliana, soprattutto con un quadro societario allarmante e preoccupante allo stesso tempo, sia alla resa dei conti una compagine «normale». Poi, chiaro, se si esagera con un 3-0 che apparentemente non ha giustificazioni tecniche, ecco come le vicende che hanno coinvolto nell’antivigilia del posticipo il presidente rosanero Maurizio Zamparini non possono passare sottotraccia. Il Cittadella schianta la potenziale capolista, domina la partita sia dal punto di vista fisico che da quello tecnico, grazie alle scelte di Roberto Venturato che azzecca la coppia gol Strizzolo-Kouamé, escludendo sia Arrighini che Litteri. E il mister azzarda pure il cambio giusto, quando inserisce l’acciaccato Pezzi al posto dell’incerto e claudicante Caccin, ufficialmente per un problema fisico, in realtà c’è quasi la certezza di un aspetto legato alla prestazione visto che proprio il giovane granata pareva l’anello debole di un meccanismo che nel resto dei protagonisti ha funzionato a meraviglia. Facile parlare a posteriori solo sulla base del risultato, ma il Cittadella la partita la vince soprattutto a centrocampo, dove Venturato sgancia Chiaretti (sinora ai margini, segnalato come scontento e possibile partente a gennaio), non al posto di Schenetti, bensì assieme al suo fedelissimo. […]

Ore 11.40 – (Il Piccolo) L’assassino torna sempre sul luogo del delitto. Stavolta però a tornarci è la vittima: la Triestina, uscita immeritatamente sconfitta dal match di venerdì scorso in campionato, torna stasera all’Euganeo (inizio ore 20.30, arbitra Mei di Pesaro) per i sedicesimi di Coppa Italia di serie C. […] Di certo mancheranno gli infortunati Aquaro, Mori, Grillo e Castiglia, e ai box resterà anche lo squalificato Acquadro. Troiani dovrebbe stare prudenzialmente fermo per un acciacco al polpaccio e quasi sicuramente resteranno in panchina Arma, Bracaletti, Mensah e Bariti, forse anche Pizzul. Per il resto, se in porta dovrebbe rivedersi Perisan, è probabile che Sannino debba affidarsi in difesa ancora a El Hasni e Codromaz, anche se non è esclusa qualche novità o addirittura qualche esperimento a sorpresa, forse anche sul piano del modulo. Qualsiasi sarà il sistema di gioco, dovrebbe esserci spazio anche per Libutti e Langwa Zoom sulle fasce, per Celestri a centrocampo, per Pozzebon, Hidalgo e Petrella in attacco. È probabile che giochino sia Porcari (che domenica contro il Gubbio sarà squalificato) che Meduri, visto che altri centrocampisti a disposizione non ce ne sono, a meno di pescare dalla Berretti. […]

Ore 11.10 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Merelli; De Risio, Russo, Mandorlini; Zambataro, Chajari, Serena, Mazzocco, Zivkov; Chinellato, Cisco.

Ore 11.00 – (Gazzettino) Il Padova mette da parte il campionato, e questa sera alle 20.30 si tuffa nella Coppa Italia di serie C. […] Soffermandoci sulla formazione, sarà turnover totale. Bindi, Cappelletti, Trevisan (oggi sarà squalificato per una giornata in campionato e deve recuperare da un problema al tendine d’Achille con il quale ha convissuto nelle ultime gare), Contessa (squalificato in Coppa), Pinzi, Belingheri, Capello, Guidone e Marcandella non sono convocati e hanno già iniziato ieri un lavoro di recupero fisico, che proseguiranno anche questa mattina, in vista della sfida con l’Albinoleffe. In campo la squadra si disporrà con il 3-5-2: Merelli in porta; difesa inedita con Russo, unico interprete di ruolo, supportato a destra da De Risio e a sinistra da Mandorlini; a centrocampo esterni Zambataro e Zivkov, al centro Serena e mezzali Chajari e Mazzocco; davanti Chinellato e Cisco. In panchina pronti a gara in corso il terzo portiere Burigana, Pulzetti, Tabanelli, Ravanelli e i giovanissimi Boscolo, Nnodim, Gertoux provenienti dalla formazione Berretti.

Ore 10.50 – (Gazzettino) «Russo è bravissimo nella linea a tre e quando siamo passati a questo sistema è entrato sempre lui. Quando invece dobbiamo mantenere la difesa a quattro Ravanelli ha caratteristiche più adatte in questo momento, anche perché Russo nelle ultime tre-quattro stagioni ha sempre giocato a tre. E con questo sistema hai una visione completamente diversa rispetto alla linea a quattro. Ravanelli ha qualità per diventare un giocatore importante, sono convinto che se continua a lavorare in questo modo tra tre-quattro anni sarà di sicuro in serie B, e forse anche in A». Tornando a Madonna, il suo contratto (biennale firmato un anno fa) scadrà al termine dell’attuale campionato. Ma il direttore generale Giorgio Zamuner fa chiaramente intendere che la sua esperienza al Padova proseguirà: «È un ragazzo sul quale facciamo grande affidamento per la prossima stagione».

Ore 10.40 – (Gazzettino) In più perdiamo un giocatore davvero importante, anche se bisogna mettere in preventivo che nell’arco di una stagione possa capitare un infortunio di questa entità, tutte le squadre ogni tanto ce l’hanno. Mi dispiace anche perché perdiamo un ragazzo con doti umane importanti, però deve stare tranquillo: anche se ha trent’anni, ha tutto il tempo per tornare quello di prima». […] Riguardo alle scelte nel pacchetto arretrato, quando venerdì Madonna è stato costretto al cambio il tecnico ha preferito inserire Ravanelli al centro, dirottando Cappelletti a destra, anziché Russo, mandato in campo nel finale quando i biancoscudati si sono messi a tre dietro.

Ore 10.30 – (Gazzettino) Rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro: stagione finita per Nicola Madonna. È impietoso il responso per il terzino destro biancoscudato che ieri mattina, accompagnato dal medico sociale Pierantonio Michieli, è stato visitato dal primario Sergio Candiotto del reparto di ortopedia del Policlinico di Abano che ha visionato la risonanza magnetica effettuata sabato al poliambulatorio Arcella. Madonna sarà operato giovedì, dopodiché inizierà la lunga fase di riabilitazione. «Dispiace moltissimo perché è un grave infortunio e dovrà avere pazienza – sottolinea Pierpaolo Bisoli – Ne so qualcosa dato che mio figlio è alle prese con lo stesso infortunio.

Ore 10.10 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Merelli; De Risio, Russo, Mandorlini; Zambataro, Chajari, Serena, Mazzocco, Zivkov; Chinellato, Cisco.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Tra infortunati, giocatori a riposo e squalificati (Contessa nelle file biancoscudate, Acquadro tra gli ospiti), questa sera Padova e Triestina si ritrovano, a quattro giorni dalla sfida in campionato, per giocarsi l’accesso agli ottavi della Coppa Italia di Serie C con formazioni rivoluzionate. Bisoli vara un 3-5-2 che definire “sperimentale” è un eufemismo: De Risio e Mandorlini sulla linea di difesa, tra i cinque di centrocampo si parte dai 17 anni di Chajari e non si superano i 22 di Mazzocco, con Cisco e Chinellato in avanti. Nemmeno convocati Pinzi, Belingheri, Bindi, Trevisan, Cappelletti, Capello e Guidone. Sannino, invece, è privo degli infortunati Aquaro, Grillo e Mori, e dello squalificato Acquadro. Si gioca in gara secca ad eliminazione diretta, con eventuali tempi supplementari e rigori in caso di parità. Per chi passerà, il 6 dicembre agli ottavi ci sarà l’appuntamento allo stadio “Menti” con il Vicenza, che nel suo sedicesimo (il 18 ottobre) ha battuto il Pordenone. […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Eppure non è detto che, anche dalla successiva partita casalinga con la Fermana, il Padova non possa cambiare impostazione, optando per una retroguardia a tre. «Fino ad ora abbiamo sempre avuto questi due sistemi: il 4-3-1-2 e il 3-5-2 nei finali di gara. Nel girone di ritorno ne dovremo preparare un altro, perché sono convinto che nelle ultime 15 partite ci voglia qualcosa di nuovo. La gara di Coppa Italia ci servirà anche per provare qualche soluzione diversa, un 3-5-2 che in certi momenti diventerà un 3-4-1-2, soluzione che tornerà utile anche da qui alla sosta invernale». Con l’ovvia necessità, non appena si aprirà il mercato di gennaio, di correre ai ripari con un nuovo innesto. «Madonna non l’avremo più per tutta la stagione, dovrà essere sicuramente sostituito».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Perdiamo un giocatore importante, ma è anche vero che nell’arco di una stagione qualche infortunio può capitare, e un ottimo ragazzo: non sarà facile per lui, ma ha 30 anni e avrà tutto il tempo per rifarsi. Non pensavo ad una gravità simile, le sensazioni erano diverse venerdì sera, ma purtroppo è andata così: ci siamo sentiti in mattinata, mi spiace molto per lui». Come cambia il Padova. «Madonna è un giocatore importante per noi», prosegue Bisoli. «Dobbiamo andare avanti e guardare alle possibili alternative. In rosa ci sono: dovremo provare soluzioni che non abbiamo mai testato, ma l’allenamento serve anche per questo». Sabato sera, a Bergamo contro l’Albinoleffe, la difesa andrà reinventata, perché mancherà anche lo squalificato Trevisan.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) La “tegola” colpisce il Padova nel giorno della ripresa degli allenamenti prima della sfida di Coppa Italia con la Triestina, quando nel quartier generale della Guizza era il buonumore a farla da padrone, visti i due punti rosicchiati al Renate, secondo, adesso staccato di tre lunghezze. L’infortunio patito venerdì sera da Nicola Madonna è ben più grave di quanto si pensasse: rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro, per lui stagione praticamente finita. […] «Dispiace tantissimo per il giocatore e per l’uomo», le prime dichiarazioni di Bisoli dopo la brutta notizia. «Un infortunio grave, gli servirà grande pazienza perché vedo cosa sta passando mio figlio (Davide, che gioca in Serie D con il San Marino, è rimasto vittima dello stesso infortunio, ndr) e so cosa vuol dire.

Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Merelli; De Risio, Russo, Mandorlini; Zambataro, Chajari, Serena, Mazzocco, Zivkov; Chinellato, Cisco.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) La notizia del giorno è sgradita. Nicola Madonna si è infortunato gravemente al ginocchio durante Padova-Triestina disputata venerdì sera all’«Euganeo». […] Oggi contro la Triestina per il retour-match di Coppa Italia (stadio «Euganeo», ore 20.30) Bisoli dovrà fare a meno di lui e lascerà a riposo quasi tutti i titolari, con poche eccezioni. In difesa, ad esempio, toccherà a Russo e con lui a una linea a tre d’emergenza completata da due centrocampisti spostati di ruolo ossia Carlo De Risio e Matteo Mandorlini. […] In attesa dell’anticipo di sabato sera nel campionato di Serie C girone B a Bergamo contro l’Albinoleffe, oggi contro la Triestina ci sarà spazio dall’inizio per Chinellato e Cisco, ma soprattutto per Zambataro e Zivkov, i giocatori finora più penalizzati in campionato dalle rotazioni. A centrocampo giocheranno Serena, Mazzocco e il giovanissimo Chajari. Ma la testa, probabilmente, sarà già a sabato, dove con la terza della classe il Padova capolista tenterà l’allungo decisivo in campionato.




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