Live 24! Padova-Fermana, -4: prime prove per ingabbiare i “canarini”, recuperano De Risio e Serena?

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Ore 21.00 – (Il Piccolo) Mai sottovalutare chi sta in fondo alla classifica, e il Fano fanalino di coda (0,5 punti di media in 14 giornate di torneo) rientra in questa logica. Seppure non assaporino il gusto della vittoria dalla prima di campionato (era il 27 agosto, data dell’affermazione casalinga sul Bassano), i marchigiani si contraddistinguono comunque per essere una formazione pugnace che alla fine cede senza però venire “asfaltata” dagli avversari: solo con l’Albinoleffe la sconfitta è stata netta (2-0), mentre nelle restanti partite i granata sono stati superati 4 volte di misura, 3 volte per 2-1 e una volta per 3-2 (è successo col Gubbio). La crisi di punti dei granata persiste: nelle ultime 5 partite hanno conquistato appena 2 punti (il secondo è giunto in trasferta a Mestre nell’anticipo di venerdì scorso), con 3 sconfitte, 2 gol fatti e 6 subìti. […] Allenato dall’ex-difensore Oscar Brevi, il team ha per capocannoniere la punta centrale Domenico Germinale (4 gol) e per miglior uomo-assist il trequartista Alberto Filippini (3 passaggi decisivi).

Ore 20.30 – (Il Piccolo) […] Detta in due parole, Sannino ha i giocatori contati, anzi ridotti all’osso in due reparti su tre. Facendo i conti, infatti, gli assenti per infortunio saranno ben 5, ovvero Mori, Troiani, Castiglia, Aquaro e Grillo: questi ultimi due hanno una lieve speranza di essere convocati ma certo non di poter essere schierati in partita. Si aggiungerà l’assenza di un uomo fondamentale di centrocampo come Meduri, squalificato. Insomma il tecnico ha ben poco da scegliere, la formazione è obbligata a parte qualche piccolo dubbio in attacco. […] Soprattutto in difesa Sannino è in totale emergenza: ci sarà ancora spazio per la coppia centrale Codromaz-El Hasni, con a destra Libutti e sulla corsia mancina Pizzul. Con Castiglia out e Meduri squalificato, a centrocampo il tecnico ha a disposziione solo Porcari (al rientro dopo la squalifica) e Acquadro, e si terrà Celestri come primo eventuale cambio. Per fortuna c’è abbondanza sulle corsie esterne e in attacco. Ma anche qui, sembrano esserci pochi dubbi. Dovremmo insomma rivedere Bariti e Bracaletti come esterni (al limite il secondo come mezzala o trequartista), e ovviamente Arma e Mensah in attacco. Petrella con il gol e il buon impatto di domenica scorsa potrebbe aver guadagnato punti e insidiare il posto di Bariti, ma è probabile che venga utilizzato ancora come risorsa per la seconda parte di gara. […]

Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Dal 12 giugno 2016, giorno in cui iniziò l’avventura di Mauro Zironelli sulla panchina del Mestre, gli arancioneri hanno disputato 53 partite ufficiali tra serie D, Poule Scudetto dilettanti, Serie C e la sua Coppa Italia di categoria. 53 gare che hanno avuto molte variabili, dal risultato finale alla formazione iniziale, ma sono state accomunate da un fattore: la presenza in campo di Marco Beccaro. Ad oggi infatti, la mezz’ala mestrina ha preso parte ad ogni singolo impegno del Mestre, una statistica davvero notevole per il Generale di Ferro che in questo arco temporale ha saputo diventare un puntello inamovibile nello schieramento di Ziro. “Sono molto felice di questo risultato – commenta Beccaro – non mi è mai capitato, da quando gioco, di riuscire a collezionare una serie così lunga di presenze, vuoi per squalifica o per infortunio. Ovviamente spero possa continuare a lungo, ma poi ovviamente sarà il mister a decidere se farmi giocare o meno, visto che ha a sua disposizione una rosa talmente ampia e forte che lascia solo l’imbarazzo della scelta”. […] Ed ovviamente, anche ieri ha preso parte all’amichevole disputata dal Mestre a Trevignano contro la rappresentativa locale, terminata per 5-1 in favore degli arancioneri. Di Rubbo, Bussi, Fabbri e Sottovia (2) i gol della partita, durante la quale il Mestre ha potuto tenere alto il ritmo visto il turno di riposo in campionato previsto questa settimana. […]

Ore 19.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Giuseppe Magi è, con tutta probabilità, all’ultima spiaggia. Domani a Gubbio il tecnico del Bassano si gioca la panchina contro la sua ex squadra e sa perfettamente come la fiducia concessa dalla società sia a tempo e ormai in esaurimento. Non ci sono alternative: o il Bassano cambia rotta, oppure si procederà quasi certamente al cambio in panchina, dopo le quattro sconfitte nelle ultime cinque partite e il pari di San Benedetto. Domenica scorsa al Mercante sono state segnalate le presenze allo stadio di Giuseppe Pillon e Luca Prina, autorevoli candidati per un’eventuale successione di Magi nel caso in cui anche domani al Barbetti andasse male. Va sottolineato, però, che la società sta facendo di tutto per non cambiare, visto che lo scorso anno il passaggio di consegne fra Luca D’Angelo e Valerio Bertotto non portò i risultati sperati e che sia il presidente Stefano Rosso sia il direttore generale Werner Seeber sperano fortemente nell’inversione di rotta. […]

Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Da mollo a scossa elettrica, ora Sainz-Maza punta lo stadio Meazza e sogna un gol nello stadio in cui il suo Barcellona perse la storica semifinale di Champions League nel 2010. E il Pordenone si gode un giocatore finalmente più vicino a quello sognato da Leonardo Colucci: meno mollo, per dirla alla Malesani, e più cattivo, come lo voleva Pep Guardiola quando lo aveva notato nella cantera del Barça. […] Ma prima c’è la Sambenedettese, c’è il campionato. Il Pordenone rischia il classico caso d’intensità che segue un’impresa come quella di Cagliari. E in questi momenti un giocatore come Sainz-Maza è da considerare ad alto rischio. L’ala di Colucci è soggetto a qualche pausa non autorizzata di troppo: dovrà dimostrare di aver finalmente fissato i concetti della crescita. Il momento è d’oro. Viene da due reti consecutive. Sia contro il Vicenza che contro il Cagliari sono arrivati i gol da fuori area, ma allo stesso tempo le marcature sono state accompagnate da prestazioni piene di intensità. Lo sa la stessa punta spagnola: «Purtroppo quando sono arrivato a Pordenone ero senza preparazione – ammette Sainz Maza – e ogni volta che mi allenavo avevo un dolore diverso. Da un mese mi sto trovando molto meglio fisicamente. Dobbiamo continuare così perchè è ancora lunga e non ti puoi mai rilassare». In campionato lo spagnolo è arrivato a quota tre reti. Insegue l’opposto di fascia Ciurria (a quota cinque come Gerardi) ma soprattutto vuole continuare a segnare gol decisivi per il Pordenone a cominciare dalla Sambenedettese: «Noi vogliamo fare grandi cose in campionato, è la nostra priorità. Sabato sarà una partita difficile in un campo difficile ma con questa serenità e con questa consapevolezza che possiamo vincere contro chiunque sono sicuro che andrà bene».

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) La serie B non gli basta più. Dopo il successo (2-1) alla Sardegna Arena contro il Cagliari che ha portato il suo Pordenone all’attenzione di tutti i media nazionali, e gli ha regalato la garanzia di andare a Milano il 12 dicembre a sfidare l’Inter, Mauro Lovisa ha alzato ulteriormente l’asticella delle sue ambizioni. «Giocheremo al Meazza per la prima volta, ma l’obiettivo è di tornarci presto perché il nostro progetto è arrivare in serie A». […] «Grande l’emozione, ma io non avevo alcun dubbio su quanto forte fosse la nostra squadra. Come non ho mai avuti dubbi su Colucci. Alla Sardegna Arena eravamo finalmente al completo e la qualità del nostro gioco si è vista. É vero che il Cagliari magari aveva meno motivazioni dei miei e ha giocato con le seconde linee ma si trattava pur sempre di giocatori di serie A. Recuperati uomini importanti come Burrai e Misuraca abbiamo fatto vedere che questo Pordenone sa produrre calcio di qualità. In Italia si bada poco al bel gioco. Contano solo i risultati. Noi abbiamo conquistato un risultato storico per la società e la città giocando bene». […] «Nelle Marche – ha commentato Lovisa – troveremo una squadra forte e organizzata, ma la mia ha un potenziale enorme. L’impresa di Cagliari ci darà ulteriore convinzione ed entusiasmo per cercare di vincere anche la sfida al Riviera delle palme».

Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) I tifosi del Pordenone non hanno perso tempo. Troppo ghiotta l’occasione di vivere una serata al Meazza di San Siro da protagonisti. Così, per l’ottavo di finale di Tim cup con l’Inter, sono circa 500 i cuori neroverdi che hanno scelto di mettersi in viaggio verso il capoluogo lombardo e poter poi dire “io c’ero” il 12 dicembre, nel giorno della partita più importante della storia del club. A ieri, infatti, sono sei le corriere prenotate da 50-60 posti (e una da 80) con supporter che hanno dato la loro adesione, senza contare i molti pulmini da 20 posti come quello imbastito dall’assessore comunale Emanuele Loperfido (già sold out). Il numero aumenterà col passare delle ore, anche se, al momento, ancora non si sa in quale settore saranno sistemati i tifosi dei ramarri. Anche a tal proposito la prevendita dei biglietti sul circuito Vivaticket è bloccata (ticket acquistabili però all’Inter store e sul sito del club nerazzurro). Da stabilire anche il fischio d’inizio della partita, seppur presumibilmente sarà le 21.05. L’Inter, a proposito, ha già venduto i ticket con questo orario. Questi dettagli saranno definiti entro la giornata odierna. […] Solitamente, a San Siro, i tifosi della squadra avversaria vengono sistemati nel terzo anello blu, uno dei settori più lontani dal campo. Una scelta che viene presa soprattutto per motivi di sicurezza. Tuttavia, viste la tifoseria tranquilla e la storicità dell’evento, il Pordenone assieme alla Questura sta lavorando per ottenere il secondo anello blu e quindi una migliore visione dell’evento ai suoi supporter: il dialogo continua e la speranza di tutti i cuori neroverdi è che prevalga il buon senso.

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Testa alla Sambenedettese: Miguel Angel Sainz-Maza, autore del momentaneo 1-0 a Cagliari, richiama tutti all’ordine e invita a pensare alla gara di domani nelle Marche. «Dobbiamo rimanere concentrati – afferma il fantasista del Pordenone -. Bisogna continuare a vincere, il campionato resta la competizione principale». Ieri la squadra si è allenata regolarmente: soltanto Gerardi out, per il resto sono tutti a disposizione e il trainer chiederà un ultimo sforzo a molti che hanno giocato in Sardegna. Dopo San Benedetto, infatti, il Pordenone riposerà e tornerà a giocare in campionato il 16 dicembre a Meda col Renate. Prima, il 12, l’Inter, gara che il team si è guadagnato anche grazie al suo gol. «Cos’ho pensato in quel momento? Che ero felice di aver fatto gol, ma che mancava ancora tanto alla fine – spiega -. Siamo stati bravi a rimanere compatti e ordinati. Ma al successo ci credevo sin dal 1’».

Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) La trasferta di San Benedetto del Tronto è alle porte. Si giocherà domani, alle 16.30. Archiviata l’impresa di Cagliari, per il Pordenone il campionato rimane la priorità. I complimenti tuttavia continuano ad arrivare da tutta Italia e uno, prezioso, giunge da Genova, sponda Sampdoria, dove lavora il mentore di Leonardo Colucci: Marco Giampaolo. Il tecnico doriano, qualificatosi anche lui agli ottavi di Tim cup schiacciando il Pescara, applaude il collega neroverde, suo vice a Cesena nel 2011. «Il Pordenone lavora in maniera seria e si vede: il risultato fa bene a tutta la serie C», è la sua opinione sull’opera dell’allievo. […] «Seguo la squadra perché è allenata da Leo – afferma il trainer della Sampdoria -, mio ex compagno prima (a Siracusa a metà anni 90, ndr), mio calciatore poi e infine mio collaboratore. Ne conosco le qualità, come uomo e come allenatore, e penso che la vittoria ottenuta a Cagliari sia un risultato salutare per tutta la categoria. Quando le luci della ribalta si accendono – continua – su altri campionati rispetto alla A e alla B si scopre che c’è chi lavora in maniera seria e può contribuire alla crescita del movimento. Il Pordenone di Colucci ne è una dimostrazione». […]

Ore 17.00 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 16.20 – Qui Guizza: in corso la ripresa. Ancora a parte Serena e De Risio.

Ore 16.00 – Qui Guizza: termina il primo tempo della partitella, a segno Cisco e Pulzetti.

Ore 15.20 – Qui Guizza: iniziata la partitella.

Ore 15.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo, prevista un’amichevole in famiglia con la Berretti.

Ore 14.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in palestra.

Ore 14.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) A Vicenza per tutti è il Capitano con la «C» maiuscola perché Giovanni Lopez, insieme ai giocatori di quel gruppo ha rappresentato una città, quello che potremo chiamare il popolo biancorosso. Quel Vicenza allenato prima da Renzo Ulivieri e poi da Francesco Guidolin sotto la regia del presidente Pieraldo Dalle Carbonare ha iniziato il suo cammino dalla serie C ed è arrivato a vincere una Coppa Italia e ad un soffio dalla conquista della Coppa delle Coppe. «Io l’anno della cavalcata in Europa non c’ero altrimenti avremmo vinto anche quella — sorride Lopez — ma di Vicenza ho un’infinità di ricordi straordinari. Le promozioni in serie B e serie A, ma la cosa che mi inorgoglisce sempre è che nelle immagini storiche ci sono sempre io che alzo la Coppa Italia. Un privilegio che mi tengo ben stretto». […] Vent’anni dopo il Vicenza è caduto di nuovo in serie C e il contesto generale non lascia presagire nulla di buono. «Vedere il Vicenza ridotto così male mi dà una tristezza infinita — precisa l’ex capitano — ma nel calcio raccogli quello che semini e si vedeva anche da lontano che c’erano tantissimi problemi. Del resto se in tredici anni fai quattro retrocessioni e tre salvezze all’ultima giornata qualcosa vorrà pur dire… Mi dispiace per la gente biancorossa perchè non riesco a vedere il Vicenza in serie C, questa piazza merita ben altri palcoscenici». […]

Ore 13.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Due anni fa il Venezia era tra i dilettanti e il Palermo in Serie A. Tra poche ore ci affronteremo in uno degli stadi più belli d’Italia, un palcoscenico che è un grande motivo d’orgoglio e soprattutto uno stimolo enorme». Questo il polso di Pippo Inzaghi alla vigilia di un Palermo-Venezia che domani (ore 18) sarà la sfida al vertice del 18. turno di Serie B. I siciliani di Bruno Tedino sono secondi a -1 dal Bari e gli arancioneroverdi, al Barbera con un centinaio di tifosi al seguito, giocheranno con la prospettiva di agganciarli in caso di vittoria. «A noi servirà una gara senza sbavature e al tempo stesso loro dovranno essere un po’ sottotono, altrimenti sarà dura inquadra le difficoltà il tecnico lagunare . Tuttavia proprio per la caratura di un Palermo con una decina di nazionali dico che noi abbiamo poco da perdere, quindi possiamo pensare solo a fare la nostra partita. Possibilmente perfetta o quasi, come quelle che già siamo stati capaci di disputare e che ci hanno consentito di vincere a Bari, battere l’Empoli e pareggiare con il Frosinone». […] Oggi rifinitura mattutina e alle 17 sul volo per Palermo non salirà l’infortunato Garofalo, mentre se Marsura recupererà (spalla dolorante) uno tra Fabiano, Soligo e Mlakar rimarrà a casa. «Nestorovski giocherebbe titolare in Serie A, nel Palermo non vedo punti deboli sottolinea Inzaghi . I gol delle punte? Non mi preoccupo, cerco solo di capire chi sta meglio, Geijo ad esempio sta crescendo di condizione ed è pronto anche dall’inizio». […]

Ore 13.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) C’era anche lui, su quel pullman che partì nell’estate 2002 da Pergine Valsugana per un’avventura incredibile, qualcosa di assolutamente inedito nel mondo del calcio. Era l’anno del trasloco di un intero club, da Venezia a Palermo, con una comitiva di giocatori convinti dal ds Rino Foschi a cambiare casacca a ritiro inoltrato. L’allenatore arancioneroverde era Ezio Glerean e il ritiro era già iniziato, quando ci fu il terremoto. «Ricordo quella giornata come fosse ieri — spiega Igor Budan, ex centravanti del Venezia ed ex giocatore ed ex ds del Palermo — eravamo partiti per il ritiro convinti che Zamparini comprasse il Genoa, invece alla fine contro ogni previsione scelse il Palermo. Ero l’ultimo arrivato e non sapevo che fare. Alla fine andai in Sicilia, completai il ritiro e venni rispedito indietro a fine agosto». […] A distanza di tanti anni, domani al Barbera torna Palermo-Venezia, due squadre a cui Budan ha legato buona parte della carriera: «L’altro giorno ho incontrato Francesco Guidolin e abbiamo scherzato, ha detto che ero fortissimo ma con Toni davanti come faceva a farmi giocare? Sono stato sfortunato, in Italia ho spesso avuto concorrenti fortissimi, basti pensare a Cavani. Il Venezia? Presto tornerà in serie A. Spero che facciano fare lo stadio a Tacopina, è incredibile come in Italia si vada contro i propri interessi, a livello politico e sportivo. Un augurio speciale lo faccio a Rinaudo. Siamo stati compagni di squadra a Palermo, spero faccia carriera anche da dirigente».

Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Davide Marsura in bilico per Palermo: l’attaccante accusa da qualche giorno un dolore alla spalla che gli impedisce di allenarsi. Crescono quindi le chance di vedere dal primo minuto Alexander Geijo, mentre Gianni Fabiano è rientrato in gruppo e potrebbe far parte della spedizione del Venezia in Sicilia. Venezia che volerà nel tardo pomeriggio dal Marco Polo per Palermo e che avrà al seguito almeno un centinaio di tifosi che raggiungeranno la Sicilia isolano da Tessera, Treviso e Bergamo. […]

Ore 12.40 – (La Nuova Venezia) «Servirà un’altra partita perfetta, senza sbavature, per uscire indenni da Palermo. La mia squadra c’è già riuscita contro top-team come Bari, Empoli e Frosinone. Dovremo ripeterci». Filippo Inzaghi esalta le virtù dei suoi giocatori, accanto alla forza del Palermo di Bruno Tedino. «È la squadra che finora ha perso meno partite» aggiunge il tecnico arancioneroverde, «anche se tutte e due sono state perse al Barbera». Come dire: qualche “buco” nella corazzata rosanera si può anche trovare. «Queste sono gare dove abbiamo poco da perdere» aggiunge ancora Inzaghi, «oltre a una nostra grande partita, serve anche una prestazione sotto tono del Palermo, che può contare su una decina di nazionali di valore superiore alla categoria e ha uno stadio da Champions League. Noi abbiamo però già dimostrato a Bari, con Empoli e Frosinone che, a volte, la grande voglia può sovvertire il pronostico. Queste sono partite belle da giocare». […] «Squadra completa, e non solo in attacco dove Tedino può contare su Nestorovski, che potrebbe far bene in tante big in Serie A e sta segnando tanti gol, Trajkovski, Coronado, Embalo. È difficile trovare nel Palermo un reparto più debole dell’altro, a centrocampo ci sono Jajalo, Gnahorè. Per i miei giocatori deve essere uno stimolo in più, se pensiamo che due anni fa il Venezia era in Serie D e il Palermo in Serie A. I miei giocatori meritano questo palcoscenico: ho già detto loro di affrontare questa partita con grande serenità, in uno stadio dove va a giocare la Nazionale quando deve vincere a tutti costi una partita. Ce la giocheremo a testa alta, sperando, come detto, di disputare una partita perfetta». […]

Ore 12.10 – (Gazzettino) Alessandro Salvi è l’attuale capocannoniere del Cittadella con quattro reti, alla pari di Kouame e Litteri. E’ decisamente una bella soddisfazione per un difensore condividere questo primato con i due attaccanti granata. Soprattutto perchè in carriera non gli era mai capitato di segnare così tanto. “Al massimo negli anni scorsi -precisa Salvi- avevo messo a segno due reti. In questo inizio di campionato mi sta andando molto bene, ma la cosa più importante è concorrere a fare punti per la squadra”. […] La vittoria in Tim Cup a Ferrara ha portato a tre, dopo Palermo e Salernitana, i risultati utili del Cittadella. La tanto ricercata continuità può considerarsi raggiunta? “In ogni partita si riparte daccapo -sostiene il ventinovenne terzino- e la continuità dei risultati bisogna conquistarcela di partita in partita. Sabato a Foggia sarà un match difficile contro una squadra che ha bisogno di punti e in passato ci ha dato qualche dispiacere (finale di Coppa Italia Lega Pro di due anni fa ndr). Per noi sarà la prova del nove sulla maturità raggiunta nel gestire la partita. Arriviamo da prestazioni ottimali, dobbiamo mantenere determinazione e voglia di vincere”. […]

Ore 11.50 – (Mattino di Padova) Doppia seduta, ieri, per capitan Iori e compagni. La mattina è stata dedicato all’analisi video delle partite del Foggia, il pomeriggio ad una seduta tattica, svolta sotto la pioggia, che è servita a fare le prove generali della sfida in programma domani pomeriggio allo “Zaccheria” (arbitro Minelli di Varese). Poche le variazioni previste nell’undici titolare: rispetto alle ultime giornate sembra certo il rientro di Benedetti, mentre Pezzi, che continua nel lavoro differenziato, dovrebbe essere tenuto a riposo (anche perché pure Pelagatti, all’occorrenza, può spostarsi in fascia). Stamattina la seduta di rifinitura, poi alle 13 la squadra lascerà il Tombolato per spostarsi all’aeroporto di Venezia, dove, alle 15, si imbarcherà su un volo diretto a Bari.

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) […] Per lei, Lucas Chiaretti, gli ultimi mesi non sono stati facili. Da titolare inamovibile si è ritrovato in seconda fila. «Ma ho cercato di lavorare sempre al massimo, anche più degli altri, perché non giocando diventa più complicato mantenere la condizione fisica. Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato il mio momento e così è stato. Oggi non posso che essere contento, anche perché con le ultime due vittorie ci siamo risollevati, dopo essere scivolati in una posizione più vicina alla zona playout che a quella playoff. Sul piano personale il prossimo passo è… tornare al gol!». Come si è spiegato le tante panchine consecutive?«Mi sono stirato l’adduttore lungo nella seconda parte del ritiro di Lavarone, proprio nella fase più importante della preparazione, quando stavo entrando in condizione. A quel punto il mister ha fatto le sue scelte. Mi è dispiaciuto rimanere fuori perché non me l’aspettavo, ma ho sempre accettato le sue decisioni senza fare polemiche. Noi calciatori vogliamo giocare tutte le partite, ma ciò che pensiamo conta poco, è lui che decide». Senza fare torti a nessuno, l’impressione è che dietro al rilancio granata ci siano soprattutto due nomi, il suo e quello di Scaglia. «”Pippo”, là dietro, è una garanzia, lo sta confermando dopo un infortunio molto lungo. La nostra è una rosa completa in tutti i ruoli e chi ha giocato al posto nostro non si è certo comportato male, ma i risultati nelle ultime giornate erano venuti meno. Ora che abbiamo ripreso a vincere, più di ogni altra cosa serve trovare continuità. E noi, che abbiamo qualche anno in più rispetto ai giovani del gruppo, abbiamo il compito di trasmettere la mentalità vincente che abbiamo acquisito in queste due stagioni e mezzo, facendo loro capire che la cosa più sbagliata è accontentarsi, e fermarsi alle imprese compiute con Palermo e Spal». […]

Ore 11.00 – (Gazzettino) L’hanno dimostrato al meglio i ragazzi che hanno giocato con la Triestina in Coppa e soprattutto i compagni che sono entrati a Bergamo. A parte De Risio che aveva giocato più degli altri, Cisco e Zambataro hanno dato la svolta alla partita che si era messa male. Le partite rispecchiano quello che siamo in questo momento: facciamo fatica nei primi minuti, nella ripresa invece veniamo fuori e mettiamo sotto tutti. Dobbiamo cercare di alzare l’attenzione e non rischiare più niente a inizio gara”. A proposito di Cisco, proprio lei gli ha fatto un assist in Coppa e uno in campionato. “Sono contento per gli assist, ma soprattutto per Cisco. E’ un giovane con grandissime qualità e ha ancora un margine di miglioramento incredibile, neanche lui sa quanto. Ha tempo per crescere, ma sa che ci può dare una grande mano e non deve farsi prendere dalla paura”.

Ore 10.50 – (Gazzettino) Potete anche centrare in anticipo il titolo d’inverno a tre giornate dalla conclusione dell’andata avendo sei punti di vantaggio sul Renate, più immediata inseguitrice. Come dire, uno stimolo in più. “Abbiamo lavorato moltissimo per ottenere questa posizione di classifica. Non ci siamo mai nascosti dietro a un dito, abbiamo sempre detto che dobbiamo arrivare primi. Sappiamo di essere forti ed essere in vetta ci fa sicuramente tanto piacere, E’ bello, ma dobbiamo restarci fino a maggio dato che quello è il nostro vero obiettivo”. […] Tra campionato e Coppa, chi è stato chiamato finora in causa non ha mai deluso. “E’ quello che ci chiede il tecnico, ossia essere tutti a disposizione perché c’è bisogno di tutti.

Ore 10.40 – (Gazzettino) […] E’ capitan Nico Pulzetti a indicare la rotta ai biancoscudati in vista del rush che chiuderà la prima parte di stagione. Fermana e Reggiana in casa, Gubbio in trasferta il trittico fino al giro di boa del campionato, al quale faranno seguito le gare sotto le festività natalizie con Renate (22 dicembre) e Fano (29). “Siamo un po’ in riserva e dobbiamo raschiare in fondo al barile per arrivare al meglio alla sosta e poi prepararci per affrontare la seconda parte di campionato sullo stesso standard che abbiamo tenuto finora. Non dobbiamo mai abbassare l’attenzione, ma tenere sempre le antenne dritte perché l’ostacolo duro non l’abbiamo ancora superato e potrebbe essere dietro all’angolo. Sappiamo che continuando così abbiamo il pubblico dalla nostra parte. Ora ci aspettano due partite casalinghe e all’Euganeo atteggiamento e prestazioni ci sono state sempre”.

Ore 10.30 – (Gazzettino) Clima natalizio ieri alla Guizza prima della seduta di allenamento. I giocatori del Padova, oltre a Bisoli e al diggì Zamuner, si sono alternati in un video nel quale a turno rivolgono gli auguri natalizi ai tifosi nel loro dialetto d’origine. Ogni giorno, a partire da oggi e fino al 25 dicembre, sulla pagina ufficiale facebook del club e sul profilo Instagram (@padovacalcio) sarà pubblicato l’augurio di un protagonista: a debuttare sarà Bindi, con gli auguri in dialetto toscano. Divertito anche Bisoli, che si è rivolto ai giocatori con tono scherzoso: «Se non fossimo primi in classifica, voglio vedere se ve l’avrei lasciato fare». […]

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Abbiamo la possibilità e la fortuna di giocare entrambi i match qui da noi, sarà una fattore importantissimo perché l’apporto del nostro pubblico ci ha sempre dato una grande mano». […] Lunedì tornerà dopo la squalifica, in una difesa che nel frattempo ha però perso Madonna. «Purtroppo l’infortunio di Nicola è stato una brutta botta per tutti, umanamente e tecnicamente. Adesso dobbiamo sostituirlo, ma le ultime due gare hanno dimostrato che chi è stato chiamato a quest’incombenza l’ha fatto già in maniera egregia: ci sono tanti giovani in rampa di lancio, ragazzi come Zambataro e Ravanelli che, gettati nella mischia, hanno mostrato di valere molto. Ci vorrà un po’ di tempo per trovare un nuovo amalgama, ma a Bergamo abbiamo già risposto bene alle assenze».

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Ci aspettano due gare davanti ai nostri tifosi, poi la trasferta a Gubbio, e poi il via al girone di ritorno: se si affrontano nella maniera giusta, in queste 5 partite possiamo dare un segnale importante. Dipende tutto da noi». Il doppio match in casa è una grande occasione…«Saranno due impegni molto complicati. La Fermana è una squadra che, come tutte le altre che navigano nelle zone medio-basse della classifica, è abituata a lottare fino al 90′: sarà una partita veramente difficile, perché hanno giocatori di valore e attaccanti esperti, dal passato importante. Poi arriverà la Reggiana, che era partita male e che invece, e lo avverto anche dalle parole dei miei “ex” compagni che ogni tanto sento, adesso è in salute e si sta risollevando, sia mentalmente che fisicamente.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […]«Entriamo nel periodo più caldo di questa fase», le parole di Trevor Trevisan, pronto a rientrare dopo la squalifica scontata in occasione della trasferta di Bergamo. «Arrivati lì in alto, ci vogliamo rimanere, ma sappiamo che sarà difficilissimo perché ogni avversario ci affronterà con il coltello tra i denti. Siamo la squadra da battere, e questo ci deve dare ancora più voglia e più fame: siamo pronti a sacrificarci per rimanere in vetta».Cosa può rappresentare dicembre? «Guardando il calendario, tutto è possibile, ma bisogna ragionare di gara in gara. Contro le quattro squadre più attrezzate abbiamo portato a casa tanti punti, ma a livello di energie mentali e fisiche abbiamo speso molto.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Prosegue alla Guizza la preparazione del Padova in vista del match di lunedì sera allo stadio Euganeo (ore 20.45) contro la Fermana. La squadra ieri pomeriggio ha lavorato agli ordini del tecnico Bisoli senza intoppi, testando i primi schemi in vista del posticipo. Ancora lavoro a parte per Serena, che sta smaltendo l’infiammazione che lo aveva costretto a saltare la sfida di Bergamo, e De Risio, dolorante per una botta alla caviglia: entrambi per lunedì sera dovrebbero farcela. […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Nessun cambio nei calendari di serie C. Nell’assemblea di Lega andata in scena ieri pomeriggio a Tivoli, il presidente Gabriele Gravina ha ribadito che non è possibile procedere alla nuova «taratura» degli stessi dopo la sparizione del Modena. L’idea di molti club era quella di eliminare il turno di riposo, facendo affrontare fra di loro le due squadre ferme di settimana in settimana. Tuttavia, in virtù dello statuto federale, bastava che anche un solo club si opponesse a questa modifica, visto che i calendari erano già stati emessi. E le voci contrarie sono state più di una. […] «Sapevamo che l’aria che tirava era questa — spiega il dg biancoscudato Giorgio Zamuner — e anche ieri è stato ribadito quanto ci aspettavamo. C’erano diversi incastri da mettere insieme, so che diverse società avevano problemi ad accettare che venisse rimodulato il calendario del girone di ritorno e, sostanzialmente, non si poteva fare in modo diverso. Ne prendiamo atto, anche se io penso che una soluzione si potesse comunque trovare: in questo modo ci saranno due squadre che ogni settimana riposeranno, cosa che di solito non succede in un campionato professionistico». Per il Padova ha presenziato il segretario generale Fabio Pagliani, mentre erano assenti appena due società sulle 57 totali che compongono i tre gironi. Nel frattempo, in attesa del posticipo in programma lunedì sera contro la Fermana, ieri hanno svolto ancora lavoro differenziato De Risio e Serena, che al momento sono in dubbio per la prossima partita. La decisione definitiva verrà presa fra oggi e domani, anche a seconda delle risposte che verranno fornite dai due giocatori. […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Cambia la formula dei playoff, non quella dei playout. L’Assemblea dei club di Lega Pro, tenutasi ieri a Tivoli, dopo l’esclusione del Modena ha proposto, considerato il numero minore di gare disputate nel girone B rispetto agli altri due raggruppamenti, l’introduzione di un coefficiente di ponderazione per stilare la classifica in vista degli incroci playoff fra i tre gironi, mentre i playout verranno disputati semplicemente tra 17ª e 18ª classificata del girone B: la nuova formula, trasmessa alla Figc, verrà esaminata oggi in Consiglio Federale.




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